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2 1 Sintesi dei risultati Il presente documento sintetizza i principali risultati ottenuti dall attività di ricerca e di intervista sviluppata dallo Studio GMB per conto dell Associazione Territorio e Cultura onlus nell ambito della ricerca Giovani: scuola, famiglia, lavoro. Obiettivo è offrire alle famiglie e agli attori del territorio novarese una lettura della situazione locale circa la capacità che il sistema territoriale ha di includere i giovani a partire dai temi della formazione e del lavoro, indicando alcune criticità e altrettante possibili soluzioni. Il testo è stato elaborato in vista della realizzazione del terzo workshop del progetto, in cui gli attori del territorio saranno chiamati a confrontarsi sui dati e sulle proposte emerse dal lavoro prendendo decisioni concrete, in grado di incidere sul grado di inclusione dei giovani all interno del mercato del lavoro e del sistema produttivo novarese. Premessa fondamentale delle riflessioni che seguono è il discorso sulla grande eterogeneità dei percorsi e delle condizioni dei giovani che abitano il territorio locale. Parlare di giovani in modo generico è oggi quanto mai errato, perché le modalità con cui si struttura la condizione giovanile sono assai diverse in relazione: alla situazione formativa ed occupazionale, alle capacità di accesso alle risorse, al grado di competenze professionali, alla condizione abitativa, alla capacità di controllo psicologico. In questo momento, infatti, a fronte di giovani e di famiglie che vivono la complessità come una opportunità e che riescono a trovare spazi efficaci di formazione e autorealizzazione personale e professionale, persistono situazioni di grave problematicità che espongono le famiglie e gli stessi giovani a situazioni di marginalità e a forti rischi di impoverimento. L investimento sui giovani e sulla loro capacità professionale ed imprenditoriale rappresenta una scelta chiave per il futuro del territorio e del Paese. In un sistema sempre più globale, il rischio sempre più concreto è che i giovani con maggiori doti e competenze cerchino occupazione e soddisfazione professionale in altri contesti territoriali nazionali e internazionali esponendo il tessuto sociale locale al rischio di impoverimento nei prossimi decenni. Nelle pagine che seguono sono sintetizzati i quadri della situazione locale e le proposte raccolte nei workshop e durante le interviste a partire da 4 ambiti tematici: la filiera istruzione-formazione l accesso al lavoro (l incontro domanda-offerta) l accesso al lavoro (l imprenditorialità giovanile) le famiglie I materiali sono a disposizione del pubblico interessato, per stimolare la raccolta di nuove idee e soluzioni, che l associazione Territorio e Cultura onlus è pronta a sostenere per migliorare le condizioni di vita e le opportunità dei giovani novaresi.

3 2 La filiera istruzione-formazione L accesso dei giovani al sistema formativo rimane profondamente condizionato dalla loro collocazione sociale e familiare. La scelta precoce al termine della scuola secondaria di primo grado rispetto agli indirizzi di studio influenza profondamente i destini lavorativi ed occupazionali dei giovani. Ciò amplifica le disuguaglianze strutturali di opportunità, soprattutto in relazione al fatto che manca un sistema di monitoraggio degli esiti occupazionali degli studenti delle scuole superiori, così come un sistema informativo sulla qualità degli apprendimenti dei singoli istituti. Il territorio provinciale offre ai giovani un vasto numero di istituzioni scolastiche secondarie in grado di coprire le differenti offerte formative. Negli ultimi anni, soprattutto all interno della formazione professionale, degli istituti professionali e degli istituti tecnici, si è registrata una maggiore attenzione ad orientare i curricula formativi verso le esigenze del mercato del lavoro, soprattutto favorendo l acquisizione di competenze professionali più specifiche attraverso gli stage lavorativi estivi e l integrazione tra formazione e lavoro. Nella formazione professionale (ma anche nelle altre scuole tecniche e professionali) persiste un problema di aggiornamento della strumentazione tecnica utilizzata in aula e nei laboratori, che rende alcuni processi di conoscenza obsoleti già in fase di apprendimento. La formazione terziaria appare qualificata, ma fatica ad essere assorbita dal tessuto economico locale, in cui la prevalenza di un sistema di piccola impresa chiede più diplomati che laureati. Questo modello è un valore reale, ma se non si accompagna ad un investimento in ricerca e sviluppo, rischia di portare ad una perdita di competitività dell intero sistema locale. Le difficoltà crescenti che i giovani stanno incontrando nell accesso al mondo del lavoro sta producendo anche un fenomeno preoccupante di obsolescenza delle conoscenze, che riguarda tutti quei giovani che non riescono ad applicare in tempi rapidi sul mercato del lavoro le conoscenze e le competenze apprese all interno dei contesti formativi. Importante infine sottolineare come l attuale fase storica richieda sempre più lo sviluppo di competenze tecniche e trasversali che mettano i giovani in grado di saper apprendere e sapere applicare gli apprendimenti. Tale apprendimento per competenze è ancora poco sviluppato nei contesti scolastici e viene supplito spesso all interno dei contesti informali, senza però che le competenze acquisite siano formalizzate in maniera da poter essere utilmente spesa nella ricerca di un impiego.

4 3 Appare importante insistere sulla capacità di trasmettere competenze trasversali e professionalizzanti agli studenti già durante il periodo di formazione scolastica, favorendo esperienze di alternanza tra scuola e lavoro, tese a: migliorare le competenze; dare la possibilità di verificare le proprie attitudini; rafforzare la cultura del lavoro e dell imprenditorialità. Le proposte concrete riguardano: 1. il rafforzamento degli stage estivi per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado; 2. la disponibilità delle scuole ad adottare programmi nazionali ed internazionali mirati allo sviluppo dell imprenditorialità quali ad esempio junior achievement; 3. la costruzione di un sistema di certificazione delle esperienze informali dei giovani novaresi; L accesso al lavoro: l incontro domanda-offerta Sul fronte dell accesso al lavoro la crisi di questi ultimi anni si fa sentire con forza anche a livello locale, soprattutto rispetto alla qualità del lavoro offerto ai giovani, sempre più confinato all interno del lavoro precario nelle sue diverse forme. La domanda di lavoro espressa dal sistema produttivo mostra ancora una significativa debolezza e fatica ad assorbire manodopera giovanile a favore di lavoratori più esperti. L unico settore che presenta previsioni occupazionali positive per il 2012 è quello dei servizi alla persona, mentre sul lato dei profili professionali meno del 20% delle richieste sono relative a profili ad elevata formazione, con una prevalenza di figure a bassa e bassissima qualifica, segno di un sistema produttivo poco capace di sviluppare innovazione e che (a parte alcune eccezioni) vede ridursi la capacità competitiva sul mercato. Si evidenzia anche la necessità di un recupero dei valori etici, sia dal lato dei lavoratori, sia da quello delle imprese. Tale processo è messo in crisi dalla scarsa disponibilità a livello locale di posizioni occupazionali che corrispondono ai percorsi di studio, che sta portando molti giovani ad accettare impieghi dequalificati per soddisfare i bisogni familiari primari. In un contesto a basso dinamismo e con un sistema produttivo caratterizzato dalla prevalenza della piccola impresa, la selezione del personale è affidata più alle relazioni personali che a strumenti standardizzati, il che espone ulteriormente i giovani a processi di disuguaglianza e, al tempo stesso, riduce la possibilità di operare una selezione efficace su candidati qualificati.

5 4 Particolarmente grave la situazione dei NEET (giovani al di fuori dei circuiti formativi, di training o di lavoro) che da un lato vedono una rapida obsolescenza delle proprie competenze, dall altra rischiano una progressiva marginalizzazione e perdita di competitività anche per quanto riguarda la capacità di rimanere ancorati a circuiti relazionali. La crescita delle opportunità lavorative dei giovani va di pari passo con la capacità di rilancio del sistema produttivo attraverso investimenti in innovazione e sviluppo in grado di incidere sui sistemi di produzione, ma ancor più sull apertura a nuovi mercati e a nuove tipologie di prodotti e di servizi. I giovani qualificati possono rappresentare un elemento di crescita straordinariamente efficace per le singole imprese e per il sistema territoriale nel suo complesso. Ciò comporta l acquisizione di un cambio di mentalità anche da parte degli imprenditori che porti a puntare sui giovani come motore dello sviluppo. Le proposte concrete e le esperienze significative emerse nel corso della ricerca hanno riguardato: 1. il miglioramento degli strumenti di raccolta e diffusione delle informazioni circa le offerte di impiego anche attraverso il web e la stampa locale 2. la facilitazione dell accesso alle imprese attraverso la segnalazione dei migliori studenti da parte di scuole e università 3. la promozione dell artigianato di eccellenza attraverso, non solo sul versante della commercializzazione dei prodotti, ma anche su quello delle opportunità di impiego L accesso al lavoro: l imprenditorialità giovanile A fronte delle difficoltà di accesso al mercato del lavoro tradizionale una grande importanza stanno assumendo i processi di imprenditorialità giovanile. A fronte di un mondo adulto che mostra di non sapere credere al loro potenziale, i giovani più intraprendenti stanno mettendo in gioco la propria creatività e le proprie risorse, dando vita a piccole imprese di nicchia capaci di aggredire positivamente i nuovi mercati, offrendo nuovi beni e servizi. Per chi si vuole mettere in proprio, le difficoltà non sono poche e sono legate essenzialmente alla rigidità dei meccanismi burocratici di apertura di una nuova impresa e al problema dell accesso al credito.

6 5 La recente riforma del regime dei minimi per i giovani con partita iva e delle procedure informatizzate di apertura di una impresa giovanile vanno nella direzione di semplificare la rigidità procedurale, anche se la strada appare lunga, soprattutto sul versante della semplificazione e dell informatizzazione della pubblica amministrazione. Al contrario poco si è fatto per quanto riguarda le possibilità di accesso al credito, e i recenti fenomeni speculativi di cui è stato vittima il Paese hanno acuito ulteriormente questa difficoltà. Diverse sono le esperienze presenti sul territorio provinciale di accompagnamento all imprenditorialità e di incubazione di impresa, che offrono anche l opportunità di accedere a fondi e contributi ad hoc. Tra queste va sicuramente segnalata per efficacia l esperienza di Nuovolavoro, frutto della collaborazione tra diverse organizzazioni datoriali, ma anche esperienze più specifiche quali quella dell Incubatore tecnologico o lo Start Up di Impresa legato alla cooperativa Vedogiovane. Le proposte concrete e le esperienze significative emerse nel corso della ricerca hanno riguardato: 1. l adozione di specifici programma di formazione all imprenditorialità all interno del sistema scolastico secondario e terziario 2. il rafforzamento delle esperienze di accompagnamento alla creazione di impresa 3. la diffusione delle informazioni circa le opportunità di accesso al credito o a programmi agevolati rivolti ai giovani Il ruolo delle famiglie Negli ultimi anni la centralità delle famiglie rispetto ai percorsi di orientamento, collocazione lavorativa e sostegno dei figli si è ulteriormente ampliata, e con essa sono cresciute le disuguaglianze nel sistema di accesso alle opportunità. Più che in passato la situazione della famiglia di origine orienta le possibilità e le traiettorie di vita dei giovani nella fase cruciale della formazione e dell accesso al lavoro. La possibilità di intendere la formazione come un investimento, l inserimento in reti relazionali forti, la possibilità di offrire più a lungo un mantenimento ai

7 6 figli che vogliono portare avanti percorsi formativi specialistici, o di fungere da ammortizzatori sociali nei periodi di inoccupazione, sono tutti elementi che allargano la forbice delle possibilità tra chi ha alle spalle una famiglie con forti risorse e chi proviene da famiglie più deboli. In questo momento la famiglia è chiamata a sopperire alle mancanze del sistema, subendo l inazione delle istituzioni. Ciò aggiunge tensioni a tensioni che aumentano ulteriormente e difficoltà educative e le capacità di accompagnare i figli alla elaborazione di un progetto di vita e di futuro realizzabile. Una particolare attenzione va posta alle famiglie immigrate che, se da un lato mostrano spesso di saper trasmettere ai figli una notevole capacità imprenditoriale e una forte etica del lavoro, dall altro sono più esposte al rischio di marginalizzazione dovuto alla debolezza delle proprie reti sociali e al basso profilo sociale di partenza. Più forte è dunque l esigenza di servizi di integrazione e di orientamento efficaci che permettano di inserire i figli in percorsi anche di tipo informale, capaci di rafforzare identità e competenze e connettere ad una più ampia ed eterogenea rete relazionale. Le proposte concrete e le esperienze significative emerse nel corso della ricerca hanno riguardato: 1. la promozione e il rafforzamento dei servizi di orientamento presenti sul territorio 2. la capacità di mettere a disposizione delle famiglie dati aggiornati circa la qualità dell offerta formativa del territorio, le richieste e le previsioni di impiego dei giovani, le opportunità di accesso all autoimprenditorialità giovanile; 3. la diffusione di sistemi integrati di borse di studio in grado di premiare le eccellenze scolastiche e di sostenere i ragazzi provenienti da famiglie più deboli per contrastare i fenomeni di abbandono Il workshop finale del progetto si propone di impegnare concretamente gli attori della filiera formazione-lavoro perché vengano affrontate e, ove possibile, risolte le problematicità individuate. A questo scopo entro la metà del mese di maggio verranno resi pubblici gli impegni che gli attori partecipanti al progetto, hanno scelto di assumersi e, a distanza di sei mesi l Associazione Territorio e Cultura onlus si impegna a verificare il loro stato di attuazione in un nuovo incontro pubblico. Tutti gli aggiornamenti saranno pubblicati sul sito dell associazione al seguente link: e sul sito:

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