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1 Facoltà di Economia-sede di Forlì Corso di Economia Aziendale (CLEA) Introduzione allo studio dell Economia aziendale Prof. Luca Mazzara A.A. 2004/2005

2 Economia aziendale: aspetti introduttivi L economia aziendale è una scienza (nata dalle profonde intuizioni di Gino Zappa) sociale che indaga rispettivamente: le condizioni di esistenza (leggi delle condizioni di tendenziale equilibrio) le diverse manifestazioni di vita delle azienda

3 Economia aziendale: aspetti introduttivi L economia aziendale studia i principi, le leggi e le regole di funzionamento delle aziende

4 Economia aziendale: aspetti introduttivi L economia aziendale osserva l azienda in tutte le relative condizioni di esistenza (Zappa): istituzione vita cessazione

5 Economia aziendale: aspetti introduttivi e. in particolare l Economia aziendale si occupa rispettivamente della. fisiologia e della patologia delle aziende

6 Economia aziendale: oggetto di analisi Aziende Aggregazioni e/o reti di aziende

7 Universo di aziende italiane di produzione Le aziende italiane di produzione ammontano a unità così ripartite (Fonte:ISTAT 2001): (1-9 addetti: 94,8 %) ( addetti: 3,2%) (20-49 addetti:1,4 %) ( addetti:0,5% ) (250 e oltre:0,07%)

8 Alle origini del problema economico. Il problema economico nasce con l uomo. Da una parte esistono bisogni illimitati (distinti in primari e secondari, in relazione ad uno specifico stadio evolutivo ma anche in espliciti, implici e latenti); dall altra vi sono mezzi limitati per acquisire i quali è necessario produrre sforzi e sopportare sacrifici. Tali mezzi sono funzionali alla soddisfazione dei bisogni illimitati.

9 Concetto di bene economico Beni di consumo finale (ad uso durevole ed immediato) Beni di consumo intermedio o di produzione (ad uso durevole ed immediato)

10 I fattori produttivi Per poter acquisire i fattori necessari alla realizzazione dell attività produttiva, l azienda deve fronteggiare un costo (effettivo e/o figurativo). Fattori produttivi generici (moneta) Fattori produttivi specifici (prodotti e servizi)

11 I fattori produttivi In funzione alla relativa utilizzabilità, i fattori produttivi possono essere classificati come: F.p. ad utilità pluriennale F.p. ad utilità immediata Secondo il grado di materialità/immaterialità, i fattori possono essere materiali (es. automezzi) o immateriali (brevetti, marchi) Nb. Ovviamente le suddette 2 classificazione possono combinarsi

12 Quali relazioni bisogni-mezzi-scelta? I bisogni sono oggetto di continua evoluzione temporale e pertanto l attività economica deve svilupparsi e continuamente mutare per soddisfare le varie esigenze in costante mutamento Es. il bisogno sempre più sentito di tutelare l ambiente stimola l attività di riciclaggio e di limitazione di produzione di sostanze nocive al sistema ambientale (caso McDonalds)

13 L operatore economico azienda (Giannessi( Giannessi) L azienda è una unità elementare dell ordine economicogenerale, dotata di vita propria e riflessa, costituita da un sistema di operazioni, promanante dalla combinazione di particolari fattori e dalla composizione delle forze interne ed esterne, nel quale i fenomeni della produzione, della distribuzione e del consumo vengono predisposti per il conseguimento di un determinato equilibrio economico, a valere nel tempo, suscettibile di offrire una remunerazione adeguata dei fattori utilizzati e un compenso, proporzionale ai risultati raggiunti, al soggetto economico per conto del quale l attività si svolge.

14 Gli elementi chiave della definizione di azienda (Giannessi) 1. Dove si trova l azienda? Nell ordine economico generale, come unità elementare dotata di vita propria e riflessa 2. Da quali elementi è composta? Un sistema di operazioni promanante dalla combinazione di particolari fattori e dalla composizione di forze interne ed esterne 3. Che funzione espleta? 3. Che funzione espleta? Realizza un attività economica di produzione e di consumo

15 Gli elementi chiave della definizione di azienda (Giannessi) 4. Con quale finalità? Il conseguimento dell equilibrio economico a valere nel tempo 5. Quando tale fine è realizzato? L equilibrio economico è conseguito quando vi è una remunerazione adeguata dei fattori utilizzati, si ottiene un compenso al soggetto economico proporzionale ai risultati raggiunti, le condizioni indicate debbono verificarsi in un intervallo soddisfacente

16 Le principali teorie dell azienda Meccanicistica Organicistica Contrattualistica Sistemica

17 Teoria meccanicistica Considera l azienda come un sistema chiuso e come un insieme di schemi a funzionamento determinato Principali limiti: Non permette una visione unitaria del fenomeno aziendale L azienda opera a prescindere dalla presenza di stimoli esterni

18 Teoria contrattualistica Considera l azienda come un insieme di relazioni di natura contrattuale Principali limiti: Viene escluso l elemento basilare di coordinazione L azienda è considerata come costituita da varie aree a compartimenti stagni e definite da transazioni

19 Teoria organicistica Considera l azienda come un essere vivente, aperto e soggetto pertanto a fenomeni di crescita programmata Principali limiti: L aziende può anche non morire attraverso l attivazione di processi di entropia negativa continua L azienda scegli la propria struttura pur nella presenza di evidenti vincoli L aziende non ha fini univoci e manifesta conflittualità tra le sue parti componenti

20 Teoria sistemica Considera l azienda come un insieme di elementi tra loro interrelati e coordinati per il raggiungimento di uno scopo Principali limiti: Non è sempre agevole l applicazione del metodo sperimentale

21 Cosa intendiamo con il termine sistema? Un complesso di elementi (materiali ed immateriali) in iterazione dinamica ovvero una molteplicità di elementi reciprocamente dipendenti tra loro e che formano un tutto organizzato e finalizzato verso un obiettivo.

22 L azienda come sistema L azienda è un sistema: complesso per la molteplicità dei suoi elementi e delle relazioni fra essi; aperto in quanto in continuo divenire con l ambiente di cui è parte fondamentale (l ambiente condiziona l azienda e ne è a sua volta influenzato, basti pensare a come il mercato, il progresso tecnologico e le istituzioni determinano la variabilità dell ambiente); finalizzato, volto cioè al raggiungimento di determinati fini;

23 L azienda come sistema probabilistico, in quanto l attività dell azienda è soggetta a continue variazioni interne e dell ambiente ove opera in condizioni non prevedibili con precisione; dinamico, variando nel tempo le proprie condizioni di equilibrio (concetto di going concern ) instabile, poiché non tende in modo autonomo a ripristinare un preesistente stato di equilibrio; cibernetico, istituito e retto dall uomo per il raggiungimento di determinati fini.

24 Concezione sistemica applicata all azienda La concezione sistemica dell azienda nasce con Gino Zappa, padre dell Economia aziendale, il quale definisce l azienda come <<coordinazione economica in atto, istituita e retta dall uomo per il soddisfacimento dei bisogni, una coordinazione di operazioni di cui l uomo e la ricchezza sono elementi vitali>> <<istituto destinato a perdurare>>

25 Concezione sistemica all azienda L azienda è un sistema in quanto costituita da un insieme di parti od organi ciascuno dei quali deputato a svolgere una determinata funzione per il raggiungimento di un comune risultato Le varie parti formano un tutto organico perché, ad una specializzazione delle funzioni, si accompagna una stretta coordinazione delle attività nel suo complesso, secondo un disegno unitariamente rivolto al fine economico da conseguire

26 L articolazione del sistema azienda SISTEMA DEL MANAGEMENT (Aspetto soggettivo) SISTEMA AZIENDA/ AMBIENTE SISTEMA DELLA PRODUZIONE (Aspetto oggettivo) SISTEMA INFORMATIVO

27 S.AZIENDA/ CAPITALISTI Sistema delle relazioni azienda/ambiente S.AZIENDA/ FINANZIATORI S.Sistema Impianti (Utilità pluriennali) S.Sistema lavoro e conoscenze S.SISTEMA AZIENDA LAVORO S.SISTEMA AZIENDA/ FORNITORI S.Sistema denaro S.Sistema Materiali e Servizi (Input) S.Sistema prodotti e Servizi (output) S.SISTEMA AZIENDA CLIENTI S.SISTEMA AZIENDA/COMUNITA S.SISTEMA AZIENDA/CONCORRENTI

28 Scopo dell azienda: creare ricchezza ed utilità L economicità costituisce un fine di tutte le aziende UTILITA DEI FATTORI CONSUMATI < = UTILITA DEI BENI E/O SERVIZI PRODOTTI E DISTRIBUITI

29 Il processo di produzione/distribuzione nelle imprese ACQUISTO DEI FATTORI TRASFORMAZIONE OTTENIMENTO DEI BENI O SERVIZI VENDITA

30 Il processo di produzione/distribuzione nelle aziende pubbliche e non profit ACQUISTO DEI FATTORI TRASFORMAZIONE OTTENIMENTO DEI BENI O SERVIZI COLLOCAMENTO

31 Il finalismo aziendale I bisogni da soddisfare sono illimitati essi devono essere soddisfatti con efficacia attraverso atti economici che impiegano mezzi limitati in condizioni di efficienza

32 La necessaria ricerca dell ordine aziendale Vi sono diverse chiavi di lettura per osservare l ordine aziendale La combinazione dei fattori produttivi (ordine combinatorio) Il sistema delle operazioni (ordine sistematico) La composizione delle forze (ordine di composizione)

33 I tre ordini come disposizione economica La composizione dei fattori.. La correlazione delle operazioni La composizione delle forze.. Devono essere ricercate e valutate in termine di convenienza economica in un contesto sempre più dinamico. NB: L ordine complessivo non può essere mantenuto a lungo e pertanto va continuamente ricercato e migliorato

34 Classi fondamentali Aziende lucrative: -private e pubbliche -consortili -mutualistiche Aziende non lucrative Pubbliche (es. Comune, Provincia, Università) private private che operano nel volontariato (es. Associazione di volontariato, Croce Rossa)

35 Amministrazione aziendale: principali processi Organizzazione Gestione Rilevazione

36 Organizzazione Concerne l individuazione, la predisposizione e il coordinamento delle risorse umane e tecniche che devono essere impiegate per lo svolgimento dell attività in coerenza con gli obiettivi aziendali

37 Gestione Riguarda l insieme delle operazioni direttamente riconducibili all attuazione delle decisioni organizzative (operazioni di negoziazione e acquisto dei fattori produttivi, di vendita dei prodotti/servizi, di consumo e di trasformazione delle risorse)

38 Operazioni di gestionali (Schema Ferrero) Caratteristiche (attività tipica:acquistoproduzione-vendita) Patrimoniali (o accessorie) Finanziarie Tributarie

39 Rilevazione Insieme degli strumenti di conoscenza e di rappresentazione dei dati e delle informazioni connessi alla situazione economica, finanziaria e patrimoniale attuale e prospettica dell azienda

40 Sistema d impresa: aree di operazioni (Schema Ferrero) Caratteristiche (funzioni di marketing e vendite, ricerca e sviluppo, produzione e approvvigionamento) Integrative (funzioni di organizzazione ed amministrazione) di Controllo e di Informazione (funzioni di pianificazione e controllo e di informazione)

41 Funzione di Marketing e Vendite Si occupa delle scelte in materia di: mercato di sbocco tipologia di prodotto prezzo da praticare modalità distributive attività promozionale

42 Funzione Organizzativa tipo di struttura organizzativa (modalità di divisione e di specializzazione dei compiti) meccanismi operativi (sistemi di gestione del personale, sistemi di pianificazione e controllo, sistema informativo) stile di direzione (autoritario, democratico, permissivo)

43 Funzione Amministrativa Area amministrativa (contabilità generale, redazione del bilancio, adempimenti civilistici e fiscali, internal auditing) Area del controllo di gestione (progettazione e gestione del sistema di pianificazione e controllo e dei relativi strumenti del budget, contabilità analitica e reporting)

44 Funzione Amministrativa Area della pianificazione strategica (analisi ambiente esterno, definizione degli scenari, elaborazione dei piani strategici) Area della finanza (determinazione del fabbisogno derivante dall attività di organizzazione e gestione; reperimento dei mezzi finanziari; gestione e controllo delle risorse finanziarie)

45 Attività di Pianificazione e Controllo Analisi ambientale di partenza e probabile evoluzione Definizione degli obiettivi Formulazione della strategia Redazione del piano Approvazione ed esecuzione del piano Controllo del piano

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