La distribuzione del gas naturale. Guida Pratica. Il percorso per l indizione della gara d Atem

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La distribuzione del gas naturale. Guida Pratica. Il percorso per l indizione della gara d Atem"

Transcript

1 La distribuzione del gas naturale Guida Pratica Il percorso per l indizione della gara d Atem

2 Regione Lombardia, Milano 2014 Fondazione EnergyLab, Milano 2014 Responsabili di Progetto: Mauro Fasano, Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, Regione Lombardia Silvio Bosetti, Fondazione EnergyLab Responsabile scientifico: Laura Ammannati, Università degli Studi di Milano Contributi redazionali: Laura Ammannati, Università degli Studi di Milano Massimo Beccarello, Università degli Studi Di Milano- Bicocca Nicola Bufalo, Esperto Settore del Gas Patrizia Olivieri, Fondazione EnergyLab Coordinamento: Silvia Galante, Regione Lombardia Patrizia Olivieri, Fondazione EnergyLab Regione Lombardia Assessorato Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Fondazione EnergyLab

3 La distribuzione del gas naturale: il percorso per l indizione della gara GUIDA PRATICA 27 agosto 2014

4 Indice dei contenuti Perché una guida pratica? Nota metodologica Il percorso per l indizione della gara Il cronoprogramma Gli Interventi sostitutivi delle Regioni Le fasi del percorso Fase A. Individuazione e costituzione della Stazione appaltante Azioni in carico agli Enti locali Domande e risposte Spunti per la Convenzione tra Comuni Fase B. Raccolta dati dagli Enti locali Azioni in carico alla Stazione appaltante Azioni a carico degli Enti locali Domande e risposte Spunti per le linee programmatiche d ambito Fase C. Predisposizione della documentazione di gara Azioni Domande e risposte Spunti per il Documento guida Fase D. Indizione e aggiudicazione della gara Azioni Domande e risposte Le cose da fare post aggiudicazione Azioni Domande e risposte Il contratto di servizio tipo Glossario Allegati Allegato 1. Convenzione per l esercizio associato delle funzioni in materia di distribuzione del gas naturale (ex art. 30 TUEL d.lgs. 267/2000) Allegato 2. Linee guida programmatiche d ambito Appendice Riferimenti normativi Riferimenti regolatori emessi dall Autorità per l energia elettrica il gas ed il sistema idrico (AEEGSI) in collegamento al DM 226/

5 Premessa Perché una guida pratica? La distribuzione del gas naturale è l attività che, attraverso un sistema integrato di infrastrutture (cabine per il prelievo, impianti di riduzione della pressione, reti di distribuzione, punti di riconsegna) assicura il prelievo del gas dalla rete nazionale di trasporto per riconsegnarlo ai clienti finali (domestici o industriali). Il servizio di distribuzione del gas è un monopolio naturale, regolato dall Autorità per l energia elettrica ed il gas ed il servizio idrico (AEEGSI) per gli aspetti tariffari e della qualità del servizio. Il servizio è svolto in concessione dagli Enti Locali. La costituzione degli Ambiti territoriali minimi (ATEM) e la regolazione delle gare per il rinnovo delle concessioni della distribuzione del gas a livello di ATEM è l ultimo atto di un percorso di riassetto del settore gas avviato nel Nella pratica, l obiettivo dichiarato è quello rendere più efficiente il settore attraverso l aggregazione della domanda e dell offerta, di ridurre il numero delle gare (e dei contenziosi) e il numero dei gestori a vantaggio della loro capacità di servizio, nonché di regolare e standardizzare la dinamica del processo per indire la gara a vantaggio degli Enti Locali concedenti e dei cittadini finali. Il processo ormai avviato, anche se alcuni elementi normativi e regolatori sono ancora in fase di consolidamento, presenta elementi di complessità per le novità procedurali, per la delicatezza di alcuni temi, per l importanza dei risvolti economici, per l esigenza di molteplici competenze. Gli Enti Locali si trovano quindi nella necessità di affrontare una tematica estremamente complessa, e sono nel contempo tenuti a rispettare scadenze perentorie, oltre le quali vengono penalizzati anche economicamente. La Regione Lombardia è suddivisa in 36 ATEM; tra questi, 7 dovranno provvedere alla pubblicazione del bando di gara entro il 2014 e 16 entro il primo semestre del 2015: il problema è quindi particolarmente sentito sul territorio della nostra Regione. Molte le questioni che si pongono gli EELL di fronte al nuovo scenario : Chi farà da Stazione Appaltante per l intero Atem? Cosa cambia per il singolo Comune nel nuovo scenario? Come fare il Documento guida? Come è trattata la proprietà della rete? e la sua valorizzazione? Come cambiano le entrate per i Comuni? quali vantaggi per i cittadini? Regione Lombardia si è da tempo attivata per supportare nell attuale delicata fase di indizione delle gare gli Enti Locali, sviluppando un lavoro di ricognizione sullo stato di avanzamento degli adempimenti, di confronto con le istituzioni, di affiancamento degli EELL, anche attraverso l individuazione di Atem pilota, per individuare criticità che potevano ostacolare il percorso di indizione della gara e delineare risposte tramite specifici approfondimenti. Questa GUIDA PRATICA nasce dall attività svolta e ha l obiettivo di fornire uno strumento di supporto al lavoro degli EELL impegnati negli adempimenti previsti non solo attraverso una sintesi delle attività da svolgere, ma anche entrando nel merito di questioni ricorrenti. 3

6 E una prima versione che potrà richiedere aggiornamenti e puntualizzazioni anche in base a ulteriori richieste e segnalazioni da parte delle Stazioni Appaltante e dei Comuni. In considerazione dell importanza del tema infatti resta confermata la disponibilità di Regione a proseguire la collaborazione con i Comuni e ad agevolare il buon esito di tutte le gare che si terranno sul territorio lombardo. 4

7 1. Nota metodologica L obiettivo di Regione Lombardia è fornire uno strumento sintetico, pragmatico e agile a supporto dell attività degli Ente locali impegnati nel processo di indizione delle gare a livello di Atem per il rinnovo delle concessioni del servizio di distribuzione del gas naturale. Lo strumento è rappresentato dalla presente GUIDA PRATICA che nasce dalla rielaborazione dei risultati delle attività svolte, riconducibili a: fase ricognitiva, finalizzata a delineare: il quadro della situazione dei 36 Atem lombardi con particolare riferimento allo stato di avanzamento per rispettare i tempi di indizione delle gare in relazione al gruppo di appartenenza; il quadro degli adempimenti a carico delle Stazioni appaltanti e degli EELL per l indizione della gara evidenziando concreti passaggi; fase di ricerca e pratica sul campo, mirata a cogliere, attraverso interviste, incontri, e seminari, eventuali criticità che ostacolassero il percorso di gara delle Stazioni Appaltanti e dei Comuni. Tale attività è stata sviluppata in misura più approfondita con la collaborazione due Atem pilota - Milano 1 e Como 2 - e, a campione, sulle Stazioni Appaltanti di altri Atem lombardi; fase di elaborazione e redazione del documento finale. La GUIDA PRATICA è strutturata come segue. Dopo questa breve nota introduttiva (cap. 1) vengono tratteggiati i passi salienti del percorso per l indizione della gara in termini di scadenze, poteri sostitutivi, fasi operative (cap 2). Ad ognuna delle quattro fasi in cui è stato convenzionalmente suddiviso il percorso per l indizione è dedicato un capitolo (cap 3-6). Infine si riassumono temi e attività da affrontare post aggiudicazione. I capitoli dedicati alle fasi sono articolati in 3 sezioni: Azioni: schematizzazione degli adempimenti e della cose da fare in carico agli EELL e alla Stazione appaltante; Domande e Risposte: esprimono, per ogni fase del percorso, i quesiti raccolta dagli EELL e le criticità rilevate nella osservazione della pratica. Spunti di redazione: indicazioni su temi e contenuti per la redazione della Convenzione tra i comuni, delle Linee Programmatiche d ambito, del Documento Guida. 5

8 In Appendice sono riportati i riferimenti delle norme e delle deliberazioni dell Autorità per l energia elettrica ed il gas relative al tema delle gare d Atem alla data di uscita della Guida. Quanto riportato nella GUIDA PRATICA ha valore esemplificativo, non pretende di essere esaustivo e non è in ogni caso vincolante riguardo al suo utilizzo (le problematiche emergenti dalle singole situazioni presentano talvolta specificità non completamente standardizzabili). Per lo svolgimento di tutta l attività e per la redazione della GUIDA PRATICA, Regione Lombardia si è avvalsa del supporto degli esperti della Fondazione EnergyLab. Alcune indicazioni riportate nel documento sono frutto del confronto con il Ministero dello sviluppo economico e l Autorità per l energia elettrica ed il gas e il sistema idrico. 6

9 2. Il percorso per l indizione della gara 2.1 Il cronoprogramma Si può delineare un cronoprogramma di riferimento valido per tutti gli Atem (Figura 1). La tempistica del cronoprogramma ha come data di partenza l entrata in vigore del regolamento delle gare: 11/02/2012 (art. 19 DM 226/11), ed evidenzia sia i tempi delle fasi del percorso sia gli interventi sostitutivi in caso di inadempienze. Lo scaglionamento delle gare inizialmente previsto per i 7 gruppi di Atem era di 6 mesi tra un gruppo e l altro; la legge 98/13 ha poi prorogato di 4 mesi le date limite per i primi due gruppi di Atem. La legge n. 9 del 21 febbraio 2014 ha prorogato di ulteriori 4 mesi le scadenze fissate dalla legge 98/13 per i primi due gruppi di Atem e di 4 mesi quelle del terzo gruppo. Infine la Legge 116 dell 11 agosto 2014 all art 30 bis c. 2 indica ulteriori proroghe relative alla pubblicazione del bando di gara di otto mesi per gli ambiti del primo raggruppamento di cui all allegato 1., di sei mesi per gli ambiti del secondo, terzo e quarto raggruppamento e di quattro mesi per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento. I riferimenti normativi per la definizione delle scadenze sono i seguenti: DM 226/11 art. 2, c. 2 (riferimento al già citato All. 1); c. 3 (informativa alla Regione decorsi 6 mesi senza individuazione della SA negli Atem che non comprendono il Capoluogo); art. 3 (tempistiche intervento sostitutivo delle regioni per mancata individuazione della SA e pubblicazione bando); art. 4: (tempi per fornire i dati alla SA). Legge 98/2013, art. 4 c. 3 proroga di 4 mesi per primi due gruppi di Atem in scadenza; c. 3bis proroga per zone terremotate; c. 4 intervento del Ministero in caso di mancato intervento regionale; c. 5 penalizzazioni economiche (-20% sulle entrate degli EELL inadempienti). DL 145/13, art 1 c. 16 convertito con modificazioni dalla L. 21 febbraio 2014, n. 9 (in G.U. 21/2/2014, n. 43) proroga di 4 mesi dei termini previsti dalla legge 98/13 (primo e secondo gruppo di Atem); proroga di 4 mesi per i termini di cui all allegato 1 del DM 226/11 per il terzo gruppo di Atem. Legge 116/2014, art 30 bis c.2, in aggiunta alle proroghe di cui all articolo 1,comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145,convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio2014, n. 9. proroga di 8 mesi per il primo gruppo proroga di 6 mesi per il secondo, terzo, quarto gruppo 7

10 proroga di 4 mesi per il quinto e il sesto gruppo g è il gruppo (numero progressivo) a cui appartiene l ATEM (da 1 a 7) (cfr. All. 1 al DM 226/11). p è la somma delle proroghe di cui all art. 4, c. 3 L. 98/2013, della L. 9/2014 e della legge 116/2014 art.30 bis c. 2 ; vale: (4+4+8)=16 mesi per gli ATEM del primo ; (4+4+6)= 14 mesi per il secondo gruppo; (4+6)=10 mesi per gli ATEM del terzo gruppo; 6 mesi per il quarto gruppo e 4 mesi per il quinto e il sesto gruppo (6*g+p) è il termine di cui all All. 1 del DM 226/11 (mesi a decorrere dall entrata in vigore del DM). Non sono qui considerati i termini differiti per i comuni colpiti dal sisma (L. 98/13 art. 4.3bis). Figura 1 Cronoprogramma di riferimento per le scadenze dei diversi ATEM Sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) sono riportate le tavole per gruppi dei 177 Atem nazionali con le scadenze degli interventi sostitutivi, che sono riportate in Tabella 1. Da tali tavole sono estratte le scadenze dei 36 Atem lombardi: ATEM I gruppo Milano 1, Lecco 1, Lodi 1, Monza e Brianza 1 Brescia 1, Pavia 1, Pavia 4 II gruppo Como 1, Como 3, Milano 3, Milano 4, Pavia 3, Cremona 2, Lodi 2 Convocaz. Comuni Nomina SA Intervento Regione in mancanza di nomina SA Consegna documentazione EELL a SA Pubblicazione bando/ intervento della Regione per mancata pubblicazione Entro il Entro il Dopo il Entro il Entro il 11/04/13 11/10/13 N.A. 11/04/14 11/03/15 11/04/13 11/10/13 01/05/14 11/04/14 11/06/15 11/10/13 11/04/14 11/05/14 11/10/14 11/10/15 8

11 III gruppo Varese 2, Pavia 2, 11/12/13 11/06/14 N.A. 11/12/14 11/09/15 Cremona 3 Bergamo 1, Bergamo 11/12/13 11/06/14 11/07/14 11/12/14 11/12/15 6, Brescia 4, Lecco 2, Monza e Brianza 2, Como 2 IV gruppo Milano 2, Bergamo 2, 11/02/14 11/08/14 11/09/14 11/02/15 11/02/16 Bergamo 5 V gruppo Bergamo 4, Brescia 3 11/08/14 11/02/15 N.A. 11/08/15 11/03/16 Varese 3, Bergamo 3, 11/08/14 11/02/15 11/03/15 11/08/15 11/06/16 Brescia 5 Mantova 2 (sisma) 11/08/16 11/02/17 11/03/17 11/08/17 11/02/18 VI gruppo Varese 1, Brescia 2, 11/02/15 11/08/15 11/09/15 11/02/16 11/12/16 Cremona 1 Mantova 1 (sisma) 11/02/17 11/08/17 N.A. 11/02/18 11/05/18 Tabella 1 Date di scadenza nei 36 ATEM lombardi 2.2 Gli Interventi sostitutivi delle Regioni L art 3 del DM 226/11 detta i tempi per l intervento sostitutivo da parte della regione, che interviene: - dopo 7 mesi in mancanza di nomina della SA, nei casi in cui il capoluogo di provincia non sia ricompreso nell Atem 1 ; - dopo 15 mesi in mancanza di pubblicazione del bando, negli Atem che comprendono il capoluogo; - dopo 18 mesi in mancanza di pubblicazione del bando negli Atem, che non comprendono il capoluogo; Per la decorrenza dei tempi si veda il paragrafo precedente (Tabella 1). L art 3 del DM 226/11 prevede anche che: la Regione con competenza sull ambito, previa diffida ai soggetti inadempienti contenente un termine perentorio a provvedere, avvia la procedura di gara ai sensi dell articolo 14, comma 7, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n la regione, anche attraverso la nomina di un commissario ad acta, avvia la procedura di gara. La legge 98/2014 ha introdotto un potere di commissariamento del MISE in caso di inerzia della Regione: Decorsi quattro mesi dalla scadenza dei termini.. senza che la Regione competente abbia proceduto alla nomina del commissario ad acta, il Ministero dello sviluppo economico, sentita la Regione, interviene per dare avvio alla gara, nominando un commissario ad acta. 1 il Comune con il maggior numero di abitanti o la Provincia competente inviano una relazione sulla situazione e sulle attività svolte per l eventuale intervento. 9

12 2.3 Le fasi del percorso Il percorso per l indizione della gara può essere suddiviso in 4 fasi: Fase A. Costituzione della Stazione appaltante; Fase B. Raccolta dei dati; Fase C. Predisposizione della documentazione di gara; Fase D. Pubblicazione del bando e gestione della gara. In ogni fase del percorso è richiesta una stretta collaborazione tra Stazione appaltante ed Enti locali. Figura 2 Fasi del percorso per l indizione della gara 10

13 3. Fase A. Individuazione e costituzione della Stazione appaltante In questa fase sono comprese le azioni finalizzate a individuare il soggetto che svolge il ruolo di Stazione appaltante cui viene demandato il compito di bandire, gestire e aggiudicare la gara di affidamento del servizio di distribuzione in tutti i comuni dell ambito. 3.1 Azioni in carico agli Enti locali A1. Convocazione dei Comuni appartenenti all Atem per individuazione della Stazione appaltante la convocazione avviene da parte del Comune capoluogo (se compreso nell Atem) o della Provincia negli altri casi; tempi: vedi cronoprogramma. A2. Individuazione della Stazione appaltante gli EELL dell Atem che comprendono il capoluogo riconoscono il Comune capoluogo come SA; gli EELL dell Atem che non comprendono il capoluogo scelgono a maggioranza qualificata di 2/3 dei PdR dell Atem il soggetto SA (Provincia, altro soggetto già istituito quale società delle reti, comune con più popolazione); l individuazione della SA appaltante è riportata e sottoscritta negli atti con i quali gli EELL demandano le attività per indire la gara (delega; convenzione); gli atti sono deliberati dal Consiglio Comunale; tempi: vedi crono programma A3. I Comuni dell Atem demandano alla SA il compito di rappresentarli in forma associata ambiti minimi della delega: predisporre le linee guida programmatiche d ambito contenenti le condizioni minime di sviluppo della rete ; preparare il documento guida per gli interventi di estensione, manutenzione e potenziamento degli impianti di Ambito redigere e pubblicare il bando e il disciplinare di gara; redigere lo schema di contratto di servizio sulla base del contratto tipo (v. dm MiSE 5 febbraio 2013); preparare e pubblicare il bando di gara e il disciplinare di gara; 11

14 indire e svolgere la gara, aggiudicare il servizio; curare i rapporti con il gestore del servizio; svolgere la funzione di controparte del contratto di servizio; svolgere funzioni di vigilanza e controllo coadiuvata da un Comitato di monitoraggio composto da rappresentanti dei comuni concedenti. altri possibili temi di delega da parte degli EELL: affidare alla SA la richiesta dei dati al gestore; individuazione dell atto formale: gli EELL possono utilizzare la convenzione ex art. 30 TUEELL; condivisione dei contenuti dell atto: la convenzione oltre alla delega alla SA può regolare le modalità e l organizzazione della collaborazione (es. le attività in capo agli EELL, la costituzione di gruppi di lavoro tecnici, il ricorso ad assistenze specialistiche centralizzate) e dei rapporti economici tra i comuni nella convenzione; costituzione del Comitato di monitoraggio: ruolo e individuazione dei membri (max 15); può essere ricompreso nella convenzione; sottoscrizione della convenzione da parte degli EELL dell Atem 2. Tutti gli EELL indicano il Responsabile unico del procedimento. A4. La Stazione appaltante attiva la richiesta del rimborso delle spese di gara ai gestori uscenti calcola il valore di rimborso delle spese di gara per l Atem ripartito per funzioni locali (QC) e per funzioni centralizzate (QA) richiede anticipo pro- quota ai gestori presenti sul territorio 3.2 Domande e risposte D. La delega degli EELL alla SA è obbligatoria? R. Sì. L art 2, c. 1 del DM 226/11 prevede esplicitamente che gli Enti locali concedenti appartenenti a ciascun ambito demandano al Comune capoluogo di provincia il ruolo di stazione appaltante per la gestione della gara per l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale in forma associata secondo la normativa vigente in materia di Enti locali. La norma non fa esplicito riferimento alla forma dell atto attraverso cui i Comuni possono associarsi, ma il riferimento alla normativa vigente in materia di Enti locali ha determinato il diffuso ricorso a una convenzione ex art. 30 TUEL. La convenzione consente di demandare/delegare alla SA le competenze necessarie all esercizio della sua funzione. 2 Nel caso in cui non tutti i comuni sottoscrivano la convenzione, la necessità di rendere effettivo il mandato della stazione appaltante abilita la SA previa diffida e previa assegnazione di un termine perentorio a provvedere a sostituirsi ai Comuni in questione in tutti gli atti necessari e preliminari alla pubblicazione del bando di gara. 12

15 D. Cosa fa la SA se un comune, non firmando la delega/convenzione, non si impegna a collaborare? R. Regione Lombardia, a fronte di casi di renitenza da parte di alcuni Comuni a sottoscrivere la convenzione e quindi la delega, ha consultato il MiSE che ha risposto: nel caso in cui ci sia un numero minoritario di Comuni non aderenti, la Stazione appaltante - previa diffida contenente la rappresentazione della normativa vigente perentoria sulle gare d'ambito e previa assegnazione di un termine cogente per provvedere - può sostituirsi a tali comuni nel reperimento delle informazioni necessarie e in tutti gli atti necessari per arrivare alla pubblicazione del bando di gara. D. Oltre ai soggetti indicati esplicitamente dal DM226/11, chi può fare da SA? R. Non sono previsti altri soggetti oltre a quelli esplicitamente indicati dall art 2, c.1 DM 226/11 o ad essi assimilabili, come le Comunità montane. D. Il Comitato di monitoraggio può svolgere altri ruoli rispetto a quelli indicati dal DM 226/11? R. Sì, fermo restando il ruolo previsto all art 2 c.5 del DM 226/11 che prevede il supporto alla SA per le attività post-aggiudicazione (cioè per l esercizio della funzione di vigilanza e controllo), il Comitato di monitoraggio può essere impegnato, se previsto dalla convenzione sottoscritta, anche nelle fasi di lavoro pre-aggiudicazione, in particolare con attività di supporto alla predisposizione della documentazione necessaria. D. Come è costituito il Comitato di monitoraggio e con quali competenze? R. L art.2, c. 5 del DM 226/11 prescrive che il comitato sia formato da un massimo di 15 membri, ma non dà indicazioni circa i criteri di formazione e di funzionamento. Come emerge da una analisi campionaria di alcune convenzioni gli aspetti frequentemente regolati in modo differenziato riguardano: il numero dei componenti, l assegnazione e il compito della presidenza, i quorum per l approvazione delle decisioni, lo spettro delle competenze. D. Le spese che gli EELL devono sostenere per indire la gara sono a carico del gestore: a quanto ammontano? Quando e da chi vengono liquidate? R. In generale la disciplina del rimborso degli oneri da riconoscere agli EELL è trattata all'articolo 8 DM 226/2011 che prevede (c. 1) un corrispettivo una tantum, ivi inclusa la copertura degli oneri di funzionamento della commissione di gara di cui all articolo 11. L AEEGSI, con deliberazione n. 407/2012, indica la formula per la determinazione degli importi per ogni singolo Atem (fino a un tetto massimo totale di ); Il valore, suddiviso in due componenti a copertura delle spese sostenute a livello centrale (ruolo e mansioni della Stazione Appaltante) e a livello locale (adempimenti dei Comuni), è calcolato sulla base dei PdR e del numero di comuni dell ambito; si rimanda alla deliberazione dell Autority per la puntuale descrizione dell algoritmo di calcolo. In Tabella 2 sono riportati alcuni esempi di calcolo. Ambito PdR Comuni QA QC Totale Ambito A , , ,27 Ambito B , , ,47 13

16 Ambito C , , ,11 Ambito D ,00 ( ,49) ( ,08) ,00 ( ,57) Ambito E , , ,85 Ambito F ,00 ( ,01) ( ,84) ,00 ( ,85) Tabella 2 Esempi di calcolo del corrispettivo una tantum a copertura degli oneri di gara In caso di aggregazione tra Atem di dimensione inferiore a PdR, il punto 3, della deliberazione 407/2012/R/gas prevede un incentivo che consiste nel calcolo separato per ciascun Atem dei corrispettivi di gara solo successivamente cumulati. Nel caso di accorpamento di Atem di dimensione superiore a pdr l incentivo è rappresentato dal riconoscimento di un corrispettivo una tantum calcolato secondo la formula contenuta nella delibera 230/2013/R/GAS del 30 maggio La ripartizione del rimborso può essere già concordata, coerentemente con la suddivisione dei compiti, nella convenzione tra i comuni. Di norma la QA è trattenuta dalla Stazione appaltante, la QC è suddivisa proporzionalmente (PdR, abitanti ecc.) tra i Comuni dell ambito. Figura 2 Schema descrittivo del corrispettivo una tantum a copertura degli oneri di gara La L. 9/2014 ha previsto che il rimborso debba essere anticipatamente versato alla Stazione appaltante a cura del gestore uscente, il quale lo recupererà dal gestore subentrante (dopo l assegnazione della nuova gestione) con interessi (vedi doc. cons. AEEGSI 190/2014/R/gas). 3.3 Spunti per la Convenzione tra Comuni Le convenzioni come risulta dall analisi svolta su un campione hanno una struttura ricorrente per quanto riguarda l articolazione interna. In sostanza l articolazione prevede la descrizione dei compiti della SA e dei Comuni, gli strumenti e gli organi per la gestione coordinata, l istituzione del Comitato di monitoraggio, la durata, i rapporti economici e le spese. In Allegato 1 è riportato uno schema esemplificativo di Convenzione. 14

17 Si segnala tuttavia che su alcuni temi sono state operate dagli Atem opzioni differenti che riguardano in particolare: 1. graduazione nella delega alla Stazione appaltante. La delega alla Stazione appaltante nelle convenzioni può: (a) limitarsi ad aderire alle prescrizioni della normativa; (b) integrare le prescrizioni incrementando o dettagliando ulteriori compiti in carico alla stazione appaltante; 2. ruolo e competenze del Comitato di monitoraggio coerentemente con l obiettivo di assicurare la condivisione tra SA ed EELL della funzione di indirizzo e controllo delle attività del gestore e della loro adeguatezza con le clausole contrattuali definite nell atto di aggiudicazione (le principali differenze riguardano in particolare (a) la composizione del comitato (b) i diversi quorum di maggioranza per l'assunzione delle decisioni da parte del comitato (c) la diversa puntuale indicazione dei compiti del comitato (d) il numero di convocazioni annuali del comitato di monitoraggio; 3. costituzione di organismi di consultazione, coordinamento, monitoraggio (riguardo questo punto le tipologie sono differenziate: da modalità di articolazioni interne all assemblea dei sindaci dovute a specifiche esigenze di coordinamento, alla costituzione di Comitati tecnici o di Uffici d Ambito per l esecuzione di attività operative e gestionali finalizzate al raggiungimento degli obiettivi della Convenzione); 4. criteri di ripartizione tra gli EELL del rimborso delle spese di gara (al fine di evitare contenziosi). 15

18 4. Fase B. Raccolta dati dagli Enti locali In questa fase sono ricomprese tutte le attività finalizzate alla raccolta dei dati e delle informazioni che gli EELL devono far pervenire alla Stazione appaltante per compilare il bando di gara ed i relativi allegati. Questa fase del processo prevede una stretta collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti: Stazione appaltante, EELL, gestori del servizio. 4.1 Azioni in carico alla Stazione appaltante B1sa. La Stazione appaltante formalizza la richiesta dei dati agli EELL verifica eventuali deleghe da EELL per raccolta dati da gestori; nel caso attiva direttamente le richieste al gestore in aggiunta a quella per il territorio comunale della SA; formalizza la richiesta a EELL riferimenti: art. 4 DM 226/11 (dati da richiedere al gestore); tempi: invio richiesta subito dopo l individuazione. B2sa. La Stazione appaltante elabora il documento Linee programmatiche d ambito lo invia agli EELL per uniformare la raccolta degli elementi programmatici di sviluppo di ogni singolo comune e la predisposizione del Documento guida in collaborazione con gli EELL; Le linee programmatiche d ambito, come previsto all art 9,c.3 del DM contengono indicazioni per individuare le condizioni minime di sviluppo in ogni Comune; quelle citate dal decreto, peraltro non necessariamente esaustive, sono: a) la densità minima di nuovi punti di riconsegna per chilometro di rete, in nuove aree, che rendono obbligatorio lo sviluppo dell impianto di distribuzione; b) il volume di gas distribuito per chilometro di rete, che, in seguito a incrementi sulle reti esistenti, rende obbligatorio il potenziamento dell impianto di distribuzione; c) gli interventi per la sicurezza e per l ammodernamento degli impianti come previsti dalla regolazione, quale la sostituzione o risanamento delle tubazioni in ghisa con giunti in piombo e canapa, la messa in protezione catodica efficace delle condotte in acciaio, la introduzione dei misuratori elettronici; d) la vita residua media ponderata dell impianto, al di sotto della quale, qualora si superi anche un valore limite del tasso di dispersione per km di rete, è obbligatoria la sostituzione di alcuni tratti di rete e/o impianti. 16

19 B3sa. La Stazione appaltante predispone modalità e strumenti per la raccolta dei dati predispone database per la raccolta dei dati che pervengono già su supporto informatico e nel formato prestabilito dall Autorità per l energia elettrica ed il gas (stato consistenza reti, cartografia); predispone modalità di registrazione dei dati economici; predispone modelli di calcolo per i valori da mettere nel bando; predispone archivio conservabile e consultabile su specifica piattaforma. B4sa. La Stazione appaltante raccoglie e verifica i dati tiene il monitoraggio delle risposte rispetto ai tempi (entro 6 mesi dalla richiesta); verifica completezza e congruenza dei dati (valorizzazione reti/elementi programmatici di sviluppo); segnala eventuali criticità agli Enti locali; si accerta che l EL trasmetta le relative valutazioni di dettaglio all Autorità qualora il valore di rimborso al gestore uscente superi di oltre il 10% la RAB. 4.2 Azioni a carico degli Enti locali B1el. Gli EELL formalizzano richiesta al gestore per avere i dati di cui all art. 4 del DM 226/11 Inviano una richiesta formale al gestore, a mezzo di R.R. o posta certificata, di: stato di consistenza della rete; protocollo di comunicazione delle apparecchiature installate per la misura; informazioni sulle obbligazioni finanziarie in essere relative agli investimenti realizzati nel precedente periodo di affidamento; relazione sullo stato dell impianto di distribuzione, con indicazione delle zone con maggiore carenza strutturale; il numero di punti di riconsegna e i volumi distribuiti riferiti ai tre anni precedenti, oltre che alle caratteristiche medie degli allacciamenti; il costo riconosciuto di località e la tariffa di riferimento definiti dall Autorità, i dati delle schede contenenti tutti i dati rilevanti per il calcolo delle tariffe (schede località), e i contributi pubblici in conto capitale e i contributi privati relativi ai cespiti di località; le informazioni sul personale addetto. La richiesta al gestore deve precisare, tra l altro: il termine massimo per la trasmissione della documentazione secondo i termini indicati dal DM 226/2011 e ricordando l obbligo di fornire i dati richiesti entro 60 giorni (salvo necessità di chiarimenti: entro 60GG per l ente locale e 30GG per il gestore); il format su supporto informatico previsto per lo stato di consistenza degli impianti di cui alla del. AEEG 532/2012/R/GAS; 17

20 il format su supporto informatico della cartografia a corredo dello stato di consistenza degli impianti conforme alla delibera AEEG ARG/gas 120/08; eventuale proposta di valorizzazione per gli impianti di proprietà del gestore; quota del capitale investito netto (CIN) per eventuali porzioni di impianti di proprietà comunale. tengono il monitoraggio delle date ed eventualmente ricorrono agli strumenti per ottenere i dati in caso di inadempienza: sollecito, proroga; diffida ad adempiere, procedura di messa in mora; segnalazione al prefetto per procedura coatta (DPR 902/86) e sanzione (L. 27/12). Il gestore inadempiente può inoltre essere chiamato a risarcire il danno dovuto al ritardo causato nell indizione della gara. B2el. Gli EELL raccolgono ed elaborano i dati di loro pertinenza da inviare alla SA verificano la proprietà della rete e stimano il valore di rimborso della rete (necessaria ove il gestore sia proprietario di quota dell impianto); analizzano l atto di concessione con attenzione a: eventuali modifiche formalmente approvate nel tempo, ivi compresi gli atti allegati; condizioni alla scadenza ( VIR valore industriale residuo o VNC valore netto contabile o RAB); trattamento di contributi pubblici, diretti (conto capitale) o indiretti (sgravi, scomputi ecc.); trattamento dei contributi privati; individuano le quote di impianto di proprietà del gestore da valorizzare, ricercando e analizzando la seguente documentazione: stato di consistenza dell impianto atto di collaudo degli impianti eventuali comunicazioni o rendicontazioni inviate dal gestore nel corso degli anni; regolamento per la manomissione del suolo pubblico; eventuali piani di lottizzazione. calcolano il valore Industriale di rimborso al gestore uscente L art 1 comma 16 della legge 9/2014 prevede che per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, il valore di rimborso si calcola in base alle Linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso emanate con DM 22 maggio In ogni caso, dal rimborso sono detratti i contributi pubblici e privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente se il VIR supera la RAB del 10% attivano la procedura prevista dall AEEGSI. individuano gli Elementi programmatici di sviluppo (interventi di estensione, manutenzione e potenziamento della rete) del proprio impianto sulla base delle previsioni di sviluppo urbanistico e demografico del territorio, procedendo a: 18

21 consultare eventuali piani di sviluppo energetici regionali/provinciali; consultare piani regolatori con nuovi insediamenti, tempi e tipologia; valutare gli interventi di massima di estensione della rete ritenuti compatibili con lo sviluppo territoriale del comune e con il periodo di affidamento; individuare le zone con eventuali problematiche di fornitura che necessitano di interventi di potenziamento della rete, anche in funzione della potenziale acquisizione di nuove utenze in base al grado di metanizzazione della zona e dei piani urbanistici comunali; individuare carenze strutturali della rete di distribuzione esistente, sulla base della relazione sullo stato dell impianto di distribuzione, fornito dal gestore ai sensi dell art 4 del DM 226/11. inviano il regolamento comunale e provinciale per l esecuzione dei lavori stradali; inviano documentazione su tassa occupazione suolo pubblico. 4.3 Domande e risposte D. In quali documenti è indicata la proprietà della rete? R. I documenti da consultare al fine di individuare la proprietà dell intero impianto o di una porzione sono: la concessione vigente, eventuali atti integrativi della concessione originaria, eventuali libri cespite o contratti di appalto o convenzioni urbanistiche relative ai piani di lottizzazione etc. La definizione della proprietà è di fondamentale importanza, in quanto il Gestore aggiudicatario per gli i impianti di proprietà dell Ente Locale dovrà riconoscergli annualmente la remunerazione del relativo capitale investito netto che l Autorità riconosce ai fini tariffari, ai sensi dell art. 8, comma 3 del DM226/2011. Se invece la proprietà della rete è del gestore, questa viene ceduta, previo rimborso al netto dei debiti relativi alle eventuali obbligazioni finanziarie, al gestore aggiudicatario. D. Quali sono i riferimenti del metodo per calcolare il valore di rimborso della rete di proprietà del gestore uscente? R. I riferimenti sono rappresentati da quanto riportato negli atti concessori, se esaustivi di tutti i parametri da considerare o dalle Linee guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale emesse con Decreto Ministeriale del 22 maggio 14. In precedenza la metodologia di calcolo del valore di rimborso aveva come riferimento diffuso il Regio Decreto 2578/1925, anch esso utilizzato per la stima del Valore Industriale Residuo (VIR) da cui derivava il Valore di Rimborso. D. Cosa prevedono Le linee guida ministeriali per la valutazione del valore di rimborso? 19

22 R. Le linee guida rappresentano le modalità operative per la valutazione del valore di rimborso al Gestore Uscente, fatto salvo le specifiche metodologie contenute nei singoli contratti di concessione vigenti e stipulati prima dell 11/02/2012, data di entrata in vigore del DM 226/2011, e con le limitazione di cui al capitolo 2 Parte I dello stesso DM 22/05/2014. Il documento ministeriale nella Parte II fornisce gli elementi per la ricostruzione a nuovo della rete dettagliando i singoli cespiti (condotte, derivazioni d utenza, terreni e fabbricati, misuratori) ed i relativi prezziari di riferimento; nella Parte III affronta il tema del degrado e del trattamento dei contributi, e dei premi. Nella Parte IV infine prevede la documentazione informativa che deve essere presentata all Ente locale per consentire la verifica metodologica, eventuali scostamenti dalle indicazioni delle linee guida, l esito dei risultati nonché il confronto con i dati tariffari. D. Quali dati occorrono per la valorizzazione della rete? R. I dati necessari, al fine di procedere alla valorizzazione della rete, sono da reperire nello stato di consistenza degli impianti che devono essere forniti dal gestore all Ente Locale nel formato prescritto dalla Delibera dell AEEG 532/2012, oltre alle eventuali caratteristiche aggiuntive che il Gestore è tenuto a specificare in un apposito allegato. D. Cos è la RAB? Perché il Valore Industriale di Rimborso al gestore uscente viene confrontato con la RAB ; R. La RAB, Regulatory Asset Based, rappresenta il valore del capitale investito riferito ad ogni località determinato secondo il metodo per la determinazione delle tariffe del servizio (stabilite dall Autority). La differenza tra il VIR (valore Industriale di Rimborso) e la RAB deriva da diversi criteri e parametri di determinazione che potevano determinare differenze tra i due valori molto significative ( fino al 50%). La figura sottostante illustra l obiettivo di contenimento della differenza tra VIR e RAB introdotto dalle Linee Guida Ministeriali. 20

23 Figura 3 Differenza ammessa tra VIR e RAB ( 10%)dalle Linee Guida ministeriali. Tale differenza deve essere contenuta per non creare turbative in sede di accesso dei concorrenti alla gara o incrementi tariffari: come prevede il D. Lgs. n. 93/11 (art. 24 comma 3), nella tariffa pagata dagli utenti sarà prevista una componente costituita dalla differenza tra VIR e RAB. Le più recenti norme (L. 9/2014; DM 22/05/2014 Linee guida per il calcolo del valore di rimborso) hanno introdotto meccanismi per il calmieramento del VIR (soglia di scostamento 10%;detrazione contributi privati ) il cui calcolo mediamente risultava significativamente superiore alla RAB; nella tabella 3 è riportato un esempio di scostamento per la valorizzazione al 2013 di 2 km di rete BP in acciaio realizzati nel V = P*Q*[(VU-DU)/VU] Prezzo uni (P) Quantità (Q) Vita utile (VU) Durata utile (DU) Valore (V) RAB 90 /m 2000 m 50 anni 18 anni VIR (ante Linee guida) 100 /m 2000 m 60/50 anni 18 anni Tabella 3 Esempio di superamento del 10% di calcolo del VIR vs la RAB +16% ca D. Dove si possono reperire i dati per elaborare gli Elementi programmatici di sviluppo? R. L Ente Locale, attenendosi alle indicazioni delle Linee guida programmatiche d ambito inviate dalla SA, fornisce gli elementi programmatici di sviluppo del proprio territorio e lo stato del proprio impianto di distribuzione, al fine di preparare con la SA il documento guida, da allegare al bando di gara. Pertanto l Ente Locale deve fornire alla SA l insieme degli interventi che risultano essere compatibili con gli strumenti urbanistici vigenti (P.G.T., P.U.C.,P.R.G. e relative varianti) e che siano realmente fattibili nel corso del nuovo periodo di affidamento. Per ciascuno di questi interventi occorre fornire indicazioni in merito alla tipologia, alla destinazione d uso e alla capacità insediativa ecc. Oltre ai suddetti interventi occorre considerare tutti quelli derivanti dall analisi dei dati inviati dal gestore, tra cui anche la relazione sullo stato di funzionalità dell impianto di distribuzione, con indicazione delle zone con maggiore carenza strutturale e dei dati di ricerca fughe degli ultimi tre anni, evidenziati per tipologia di impianto e per modalità di individuazione della fuga. D. Come vengono utilizzati i dati inviati dagli EELL alla SA? R. I dati sono utilizzati per la compilazione dell allegato B al bando di gara (che contiene i dati significativi degli impianti nei diversi Comuni) e sono elaborati per la determinazione degli articoli economici del bando. 4.4 Spunti per le linee programmatiche d ambito Il documento è finalizzato alla preparazione dei Documenti Guida dei singoli comuni da allegare al bando di gara. 21

24 Si tratta di un strumento di lavoro, condiviso con gli EELL, che consente alla Stazione appaltante di impostare la raccolta delle informazioni sulle previsioni di sviluppo dei territori dei Comuni, di conciliarle con le informazioni pervenute dai gestori sulla consistenza e sullo stato dell impianto, di identificare e circoscrivere il progetto di intervento, di misurarne la sostenibilità in termini di costi/benefici. Il documento, da implementare a fronte della progressiva disponibilità dei dati, incrocia indicatori fisico-territoriali, standard di sicurezza e valori economici con aree di intervento. Il DM le definisce condizioni minime di sviluppo e ne indica quattro (vedi punto B2sa) relative a sviluppo, potenziamento, innovazione e sicurezza, sostituzioni, ma ne possono essere individuate altre in aderenza alla specificità del territorio o dell impianto. L obiettivo è quello di identificare gli interventi infrastrutturali che il gestore è tenuto a realizzare nel corso del periodo di concessione. In allegato 2 è riportato un indice esemplificativo di Linee programmatiche d ambito. 22

25 5. Fase C. Predisposizione della documentazione di gara Questa fase comprende la compilazione del bando, dei suoi allegati e del disciplinare. È il momento in cui vengono elaborati ed assemblati tutti i dati forniti dai comuni, e vengono effettuate le verifiche tecnico-economiche finalizzate all elaborazione del il Documento guida per i nuovi investimenti sulla rete. Le azioni sono in carico alla Stazione appaltante, ma anche in questa fase è necessaria una stretta collaborazione con i comuni per la condivisione dei documenti attraverso gruppi di lavoro (se previsti dalla convenzione) o attraverso incontri dedicati. 5.1 Azioni C1. La Stazione appaltante predispone il bando di gara individua, se necessario, variazioni al bando-tipo, che dovranno essere comunicate all Autority; compila tutti gli articoli del bando, che specificano in particolare: importo contrattuale (somma dei valori determinati, per singolo comune dell Atem, moltiplicando il vincolo ai ricavi per la durata contrattuale prevista); valore annuo del servizio (somma dei vincoli ai ricavi totale); corrispettivi da riconoscere alle società concessionarie uscenti: rimborso della rete, indennizzo di obbligazioni finanziarie; corrispettivi da riconoscere alla Stazione appaltante (art. 8 del DM 226/2011): o corrispettivo una tantum a copertura oneri degli oneri di gara; (vedi cap. 3); o corrispettivi annui (rimborso forfettario attività di controllo e vigilanza: 1% della remunerazione del capitale di località e ammortamenti relativi ai servizi di distribuzione e misura); corrispettivi da riconoscere ai singoli Enti locali: o per gli enti locali o le società delle reti proprietarie delle reti o di parte di esse: la remunerazione del capitale investito netto come definito dalle tariffe o per tutti gli Enti locali, proprietari o meno degli impianti, quota parte della remunerazione del capitale di località più relativa quota di ammortamento (fino al 5%); 23

26 valore dei titoli di efficienza energetica da associare agli interventi offerti in fase di gara dalla gara; tasse per l occupazione del suolo pubblico (TOSAP/COSAP); altre spese: spese contrattuali, polizza assicurativa, 50% costi di eventuale metanizzazione, cauzione provvisoria e definitiva. C2. La Stazione appaltante predispone gli allegati al bando di gara elenco dei comuni dell Atem (All. A); dati significativi dell impianto per ogni comune dell Atem (All. B): i dati dell impianto di distribuzione: dati più significativi della rete e degli impianti, stato di consistenza diviso per proprietario, numero dei punti di riconsegna articolato per tipologia di utenza e loro ipotesi di tasso di crescita annua (sia della rete esistente che dei volumi distribuiti; le schede tariffarie dell ultimo anno tariffario, in formato elettronico; il Documento guida per gli interventi; l eventuale valore di rimborso da riconoscere al gestore uscente, le obbligazioni in essere, i contratti relativi allo svolgimento del servizio; in presenza di Enti locali concedenti proprietari, il valore della remunerazione del relativo capitale investito netto riconosciuto ai fini tariffari; le informazioni sul personale; per gli impianti con scadenza ope legis della concessione successiva alla gara: la data di subentro, i contratti di concessione in vigore e i piani di sviluppo degli impianti gestiti, altre informazioni prevedibili al momento di trasferimento di gestione; il regolamento comunale e provinciale per l esecuzione dei lavori stradali; l entità della tassa o canone di occupazione del suolo e sottosuolo e relativi regolamenti. elenco del personale uscente addetto alla gestione dell impianto di ogni comune (All. C); domanda di partecipazione alla gara (All. D); schema di Contratto di servizio (è disponibile il formato- tipo: dm 5 febbraio 2013) per le informazioni disponibili prima della gara; Documento guida per gli interventi di estensione, manutenzione e potenziamento nei singoli comuni, in base a cui i concorrenti redigono il piano di sviluppo dell impianto: il documento, sulla base dei dati di consistenza degli impianti e degli elementi programmatici di sviluppo deve indicare: gli interventi di massima di estensione della rete ritenuti compatibili con lo sviluppo territoriale del Comune e con il periodo di affidamento; le zone con eventuali problematiche di fornitura che necessitano di interventi di potenziamento della rete, anche in funzione della potenziale acquisizione di nuove utenze in base al grado di metanizzazione della zona e dei piani urbanistici comunali; la relazione sullo stato dell impianto, con indicazione delle zone con maggiore carenza strutturale, supportata dai dati di ricerca fughe degli ultimi tre anni per tipologia di impianti e per modalità di individuazione della fuga, necessari ad identificare eventuali priorità negli interventi di sostituzione. 24

27 Le richieste devono essere tali da consentire l equilibrio economico e finanziario del gestore e giustificate da un analisi dei benefici per l utenza. C3. La Stazione appaltante compila il disciplinare individua, se necessario, le variazioni al disciplinare-tipo compila il disciplinare attribuendo i punteggi ai tre criteri di aggiudicazione (economico, sicurezza e qualità, piano di sviluppo) nei sottocriteri e totali: A. condizioni economiche (max 28 punti) A1. Entità dello sconto tariffario rispetto alle tariffe fissate dall AEEG (max 13 punti) A2. Sconto sui corrispettivi per prestazioni di servizi all utenza (max... punti)* A3. Metri di rete per cliente offerti oltre al piano di sviluppo (max punti)* A4. Metri di rete per cliente offerti oltre al piano di sviluppo in Comuni disagiati (max punti)* * Punteggio complessivo max di 5 punti A5. Percentuale della remunerazione del capitale di località e relativa quota di ammortamento annuale a favore degli Enti locali concedenti ( ex canone ) (max 5 punti) A6. Investimenti di efficienza energetica aggiuntivi rispetto agli obblighi (max 5 punti) B. Criteri di sicurezza e qualità (max 27 punti) B1. Livelli di sicurezza incrementali rispetto ad obblighi AEEG offerti dall impresa (max 22 punti) B2. Livelli di qualità offerti dall impresa (su parametri a scelta della SA) (max 5 punti) C. Piano di sviluppo degli impianti (max 45 punti) - Relazione tecnica; - Elaborati progettuali (planimetrie e schemi illustrativi degli interventi). È valutato su 4 criteri: adeguatezza dell analisi di assetto della rete; valutazione interventi di estensione e potenziamento; valutazione interventi di mantenimento in efficienza della rete, innovazione tecnologica. simula, con modello di calcolo, con dati reali e tenendo conto degli standard di regolazione l attribuzione dei punteggi previsti dal disciplinare; condivide con Enti locali i criteri di attribuzione dei punteggi. 5.2 Domande e risposte D. Quali sono i documenti predisposti dalla SA che fanno da riferimento per lo svolgimento della gara? 25

28 R. I documenti che fanno da riferimento sono: il bando di gara ed i suoi allegati; la lettera di invito e il disciplinare; lo schema del Contratto di Servizio; le informazioni per singolo Comune di cui all art 9 comma 6 (v. anche paragrafo 5.1 punto c2). In particolare il Contratto di servizio riporta la descrizione del servizio, le condizioni contrattuali e le modalità di svolgimento del servizio. Fatti salvi eventuali adeguamenti in coerenza con le variazioni al bando tipo, il contratto di servizio è compilato prima della gara per molte delle parti lasciate in sospeso (tempistica per i casi previsti, penali ecc.). In questa forma sarà allegato al bando di gara e sarà sottoscritto dalle parti dopo l aggiudicazione. D. Quali sono i flussi economici attivati dal bando di gara? R. I flussi economici attivati dal bando di gara sono finalizzati alla copertura dei costi e alla remunerazione di prestazioni e beni di ciascun attore del sistema. Sono in corso di definizione i meccanismi per il recupero in tariffa del corrispettivo delle spese di gara e della differenza tra il Valore di Rimborso-RAB. Il cliente finale beneficia di sconti in tariffa, miglioramento del servizio in termini di rinnovamento tecnologico delle reti, miglioramento di standard di qualità e sicurezza, risparmio energetico. Figura 4 Schema dei flussi economici attivati dal bando di gara D. Quali sono i dati tariffari per calcolare i flussi economici per SA ed EELL? R. Le entrate per la Stazione appaltante e i singoli Enti Locali, fatta eccezione per il rimborso delle spese di gara, fanno riferimento alla somma delle componenti tariffarie della 26

29 remunerazione del capitale investito netto di località (RCA) e dei relativi ammortamenti riferiti ai servizi di distribuzione e misura. Figura 5 Schema semplificato della tariffa di riferimento per il servizio di distribuzione del gas naturale Tali componenti (evidenziate in arancio): pesano, con larga approssimazione, per circa il 50% della tariffa di riferimento del servizio di distribuzione (VRT) (e per ca. il 6-7% sulla tariffa totale del servizio gas applicata agli utenti); aumentano in caso di nuovi investimenti sulla rete, pertanto sono indicatori della sostenibilità del documento guida per gli interventi di estensione, manutenzione e potenziamento messo a gara; formano la base di calcolo degli importi che il gestore riconosce alla Stazione appaltante e ai comuni (DM 226/11 art. 8 c. 2 e 4); nel caso in cui la rete sia di proprietà del Comune, spettano (per la sola parte di remunerazione del Capitale) al Comune per la porzione di rete di cui è proprietario. Nella Tabella seguente sono riportati alcuni esempi di quote tariffarie relative al capitale di località di alcuni comuni della Lombardia. Tali valori moltiplicati per il n. di PdR attivi determinano l importo su cui calcolare le percentuali citate dal bando: Comune Pdr τ(dis)rem+amm τ(mis)rem+amm Totale 1% art /11 5% art /11* /PdR/anno /PdR/anno /anno /anno /anno Comune , , , , ,93 Comune , , , , ,98 27

30 Comune ,1954 8, , , ,73 Comune , , , , ,42 * Il contributo ai comuni di cui all art. 8.4 del DM 226/11 è soggetto a gara fino a un massimo del 5%. Tabella 4 - Entrate per gli Enti Locali: esempi di calcolo L AEEGSI pubblica annualmente i valori tariffari di riferimento suddivisi per territorio comunale. D. La percentuale sulla remunerazione del capitale e degli ammortamenti è uguale per tutto l Atem? R. Sì, ma origina valori diversi per ogni Comune. D. Dove si trovano i dati per calcolare le possibili entrate della SA? e dei singoli comuni? R. Le Stazioni Appaltanti, dal marzo 2014, possono accedere ad un portale apposito sviluppato dall AEEG da cui reperire i dati necessari alle valutazioni. In particolare sono disponibili i dati relativi al valore degli asset utilizzato ai fini della fissazione delle tariffe 2013 (dati RAB). Per potere accedere ai dati, le Stazioni Appaltanti devono accreditarsi seguendo la procedura a due fasi descritta nel manuale di istruzioni e individuare la persona fisica responsabile cui dovrà essere intestata la smart card di tipo CNS, (Carta Nazionale dei Servizi), necessaria all'autenticazione. I dati RAB, riferiti alle singole località appartenenti a ciascun ambito tariffario, sono resi disponibili in modalità aggregata, senza distinzione per soggetto proprietario. La ripartizione per proprietà è oggetto di una apposita raccolta dati attivata dall AEEGSI presso i gestori. D. Che differenza c è tra l importo contrattuale e il valore annuo del servizio da indicare nel bando? R. Riferimento comune a entrambi i valori è il Vincolo dei Ricavi (VRT) approvato per ogni località dell Atem; il valore annuo del servizio è la somma dei VRT; l importo contrattuale somma i VRT moltiplicati per gli anni di effettiva gestione delle località dell Atem. Un esempio di calcolo è riportato in Tabella 5. Comune Valore annuo del servizio Gestione Atem Importo contrattuale (VRT) /anno anni Comune , ,20 Comune , ,00 Comune , ,00 Comune , ,00 Comune , ,60 Comune , ,00 Totale , ,80 Tabella 5 Esempio di calcolo dell importo contrattuale messo a bando D. Perché alla proprietà della rete viene corrisposta la remunerazione del capitale e non degli ammortamenti? 28

31 R. La remunerazione del capitale investito netto riferito alla quota parte dell impianto di proprietà dell ente locale viene corrisposta sotto la dicitura: corrispettivo per la gestione di impianti di proprietà degli enti concedenti (società proprietaria delle reti). Gli ammortamenti non sono compresi in tale corrispettivo in quanto, secondo il contratto di servizio tipo (Allegato A DM 226/2011), è il gestore entrante che si impegna contestualmente a subentrare nelle garanzie/obbligazioni finanziarie e ad assumere gli oneri derivanti dalla predisposizione degli investimenti per gli interventi di manutenzione e sviluppo della rete. Il gestore ha anche il diritto di alienare i beni di proprietà degli enti concedenti qualora ne sia prevista la sostituzione, versando agli enti stessi la differenza fra il ricavato dell alienazione e le spese sostenute per attuarla (art 10, c del contratto di servizio tipo). D. Come si verifica la sostenibilità degli interventi richiesti dai Comuni R. Il concetto della sostenibilità degli investimenti è previsto dall art 9, comma 3, in relazione alla predisposizione delle Linee guida programmatiche d ambito e del documento guida di indirizzo sullo sviluppo degli impianti. Tale documentazione, sviluppata dalla stazione appaltante di concerto con gli enti locali, deve infatti prevedere una analisi costi/benefici che garantisca la sostenibilità economica del gestore affidatario e consideri gli effettivi benefici per gli utenti del servizio in rapporto ai costi da sostenere. L AEEGSI, nella Determinazione nr. 2/13 del 7 giugno 2013, specifica che eventuali verifiche dell analisi costi-benefici, riguarderanno l audit dei seguenti elementi: l identificazione del progetto; la definizione degli obiettivi(compresi quelli socioeconomici); l analisi di fattibilità; l analisi delle opzioni alternative; l analisi economica fondata per quanto possibile su monetizzazione di costi e benefici; l analisi di sensibilità e del rischio. In sintesi nell ambito di un inquadramento più generale degli interventi individuati, si tratta di valutare in termini monetari tutti gli svantaggi (costi) e tutti i vantaggi (benefici) che l investimento determina per la popolazione interessata allo stesso fissando le unità di misura per ciascuna grandezza di costo e di beneficio oltre ai loro valori unitari con riferimento ai prezzi di mercato o parametrici di riferimento: dai costi per il gestore agli impatti socioeconomici, dall impatto sulle tariffe al miglioramento dell efficienza degli impianti, dal risparmio energetico al miglioramento ambientale. D. L Allegato B al bando viene compilato dai Comuni o dalla Stazione appaltante? R. Nell attuale regolamentazione del settore della distribuzione del gas naturale è riservata fondamentale importanza alla disponibilità e alla condivisione delle informazioni. L allegato B al bando di gara riguardante i dati significativi dell impianto di distribuzione gas del comune, deve essere sviluppata dalla Stazione appaltante di concerto con gli enti locali, i quali le forniscono i dati puntuali richiesti al gestore o elaborati in proprio. D. Quali sono i punteggi assegnabili dall EL tenendo conto dei tetti massimi fissati dal Disciplinare tipo? R. I punteggi di gara collegati ai criteri di assegnazione previsti sono ampiamente preimpostati dal legislatore nel disciplinare-tipo (DM 226/11). Per alcune voci il punteggio non è predeterminato, fatto salvo il totale L'art. 12 del dm 226/2011 esplicita la possibilità di motivato scostamento per esigenze locali, da sottoporre preventivamente all AEEGSI per approvazione. 29

32 Figura 6 - Schema dei punteggi utilizzabili per la valutazione delle offerte Il disciplinare assegna un peso prevalente al Piano di sviluppo degli impianti (45 punti) orientando in questo modo le gestioni al rinnovo del patrimonio impiantistico nazionale: sui punteggi per la valutazione delle offerte si veda anche il paragrafo D. Dove si trovano gli standard di sicurezza e di qualità in essere per i quali si chiede un miglioramento? R. L art 14 del Dm226/11 indica al comma 1 i quattro parametri di sicurezza sui quali il gestore può proporre livelli incrementali rispetto a quelli fissati dall AEEG, che sono: la percentuale incrementale annua di ispezioni sulla rete di Media e Bassa Pressione ; % incrementale di tempo di arrivo su chiamate PI; numero annuo incrementale delle misure di odorizzazione del gas).per la qualità del servizio il comma 2 rimanda al Testo Unico che regolamenta il settore della distribuzione e misura del gas naturale) Regolazione della qualità dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione , approvato con la Delibera 574/2013/R/Gas, suggerendo che: Per un ambito con un basso livello di metanizzazione può essere scelto il tempo di attivazione della fornitura, mentre per ambiti in cui è stato raggiunto un buon livello di maturità della metanizzazione può essere scelta la fascia di puntualità per gli appuntamenti o il tempo di risposta ai reclami od altri parametri più attinenti alle caratteristiche dell ambito. Inoltre nel Disciplinare tipo sono riportate le formule con cui con cui devono essere calcolati i punteggi. D. Come si individuano e si valorizzano gli interventi di efficienza energetica? 30

33 R. Il Decreto Criteri prevede che gli interventi di efficienza energetica da effettuare nell ATEM, addizionali rispetto agli obiettivi annuali del distributore, debbano essere sviluppati sugli usi finali di gas e che il valore economico dei Titoli di Efficienza Energetica (1 TEE= 1 TEP di energia primaria risparmiata) debba essere conferito dal gestore all Ente concedente, in maniera anticipata secondo le previsioni basate sull anno precedente indipendentemente dal conseguimento degli obiettivi stessi. A titolo indicativo il prezzo dei TEE nel 2013 è oscillato da 96,50 a 107,00 /TEE 5.3 Spunti per il Documento guida Il Documento guida, allegato al bando di gara, contiene le indicazioni per gli interventi di estensione, manutenzione e potenziamento degli impianti nei singoli comuni in base alle quali i gestori concorrenti sviluppano il Piano degli investimenti, elemento dell offerta valutato con un punteggio di 45 punti nel disciplinare. Il Documento guida è il risultato finale di un processo che presuppone due passaggi intermedi: la redazione delle Linee guida programmatiche d Ambito predisposte dalla Stazione appaltante ed inviate a tutti gli EELL dell ambito; l individuazione e la definizione da parte di ogni singolo EL degli Elementi programmatici di sviluppo. Il documento comprenderà per ogni Comune: 1. Dati e informazioni generali sul territorio e l impianto gas (già assemblati con le Linee Programmatiche) 2. Le indicazioni relative a: a. interventi di massima di estensione della rete ritenuti compatibili con lo sviluppo territoriale del Comune e con il periodo di affidamento; b. zone con eventuali problematiche di fornitura che necessitano di interventi di potenziamento della rete, anche in funzione della potenziale acquisizione di nuove utenze in base al grado di metanizzazione della zona e dei piani urbanistici comunali; c. relazione sullo stato dell impianto, con indicazione delle zone con maggiore carenza strutturale, supportata dai dati di ricerca fughe degli ultimi tre anni per tipologia di impianti e per modalità di individuazione della fuga, necessari ad identificare eventuali priorità negli interventi di sostituzione. 3. Analisi costi benefici (ACB) e stima dei benefici per gli utenti 31

34 6. Fase D. Indizione e aggiudicazione della gara Per questa fase il riferimento operativo è il Codice degli appalti. Al bando è allegata anche la domanda di partecipazione alla gara e il disciplinare, le indicazioni per la presentazione dell offerta, lo schema del piano industriale che il gestore deve allegare al Piano di sviluppo. 6.1 Azioni D1. La Stazione appaltante verifica la necessità di inviare all AEEG i documenti di gara valuta eventuali scostamenti rispetto al bando-tipo (allegato 2) e al disciplinare- tipo (allegato 3) al DM 226/11 inviando nota all AEEG 2 mesi prima della pubblicazione del bando; L AEEG ha 30 gg. di tempo per formulare osservazioni. D2. La Stazione appaltante pubblica il bando e il disciplinare se entro 30 giorni dall eventuale invio all AEEG la SA non riceve osservazioni (silenzio/assenso) o in tutti gli altri casi la Stazione appaltante pubblica il bando di gara e il disciplinare di gara con i relativi allegati D3. La Stazione appaltante verifica i requisiti dei partecipanti alla gara economico-finanziari ex art. 10 c. 5 DM 226/11; tecnici ex art. 10 c. 6 DM 226/11. D4. La Stazione appaltante nomina la commissione di gara la commissione di gara è composta da cinque esperti di comprovata esperienza nel campo della distribuzione gas o dei servizi pubblici locali; i commissari, incluso il presidente, sono nominati dalla stazione appaltante; la nomina dei commissari e la costituzione della commissione devono avvenire dopo la scadenza del termine fissato per la presentazione dell offerta. D5. La Stazione appaltante aggiudica la gara 32

35 L aggiudicazione è effettuata con il criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa in base a: i)condizioni economiche, ii)criteri di sicurezza e qualità, iii)piano di sviluppo degli impianti. 6.2 Domande e risposte D. Il bando e il disciplinare di gara devono essere mandati all AEEGSI anche se non presentano scostamenti dai modelli tipo? R. No, l art 9 del DM 226 comma 1 e 2 prevedono l invio solo in caso di caso di scostamenti. D. Cosa bisogna mandare all AEEGSI se bando e disciplinare si scostano dai documenti tipo? R. La delibera 113/2013/R/gas prevede che le Stazioni Appaltanti debbano inviare quanto disposto con Determinazione 7 giugno 2013 e relativi allegati: Nota Giustificativa (All A) e l elenco dei documenti di cui all ALL B, tra cui figurano, oltre al testo del bando e del disciplinare, le Linee Guida Programmatiche corredata dall analisi costi benefici e il Documento Guida; D. Quali sono i requisiti dei commissari di gara? R. I commissari sono scelti tra professionisti iscritti da almeno dieci anni negli albi professionali o laureati con almeno dieci anni di esperienza nel settore gas presso imprese e/o istituzioni o professori universitari di ruolo. I requisiti richiesti oltre a quelli indicati ai commi 6,7, 8, di cui all art. 11 del DM226/2011, è che nei cinque anni precedenti la scadenza della presentazione della domanda di partecipazione alla gara: non devono essere stati pubblici amministratori o dipendenti degli Enti locali appartenenti all ambito di gara né della relativa Provincia o Regione; non devono aver avuto alcun rapporto di collaborazione con le suddette istituzioni, ad eccezione di eventuali partecipazioni a commissioni di gara. 33

36 7. Le cose da fare post aggiudicazione Dopo l aggiudicazione la Stazione appaltante cura ogni rapporto con il gestore e diventa controparte del contratto di servizio per i 12 anni dell affidamento, coadiuvata dal Comitato di monitoraggio, nella funzione di vigilanza e di controllo. 7.1 Azioni La Stazione Appaltante trasmette, entro 60 giorni dall aggiudicazione della gara, al Ministero dello sviluppo economico i dati significativi con cui è stata aggiudicata la gara; stipula il Contratto di servizio provvedendo a corredarlo dei 12 allegati indicati nello Contratto di servizio-tipo e ad integrarlo eventualmente con l accordo di cui all articolo 16.12; presiede alla consegna degli impianti (con convenzione scadute) al gestore aggiudicatario entro 30 gg dalla sottoscrizione del contratto e dopo l avvenuto rimborso economico al gestore uscente; avvia il rapporto con il gestore aggiudicatario. 7.2 Domande e risposte D. Quando il gestore aggiudicatario subentra al gestore uscente? R. Il gestore vincitore della gara subentra nell affidamento del servizio progressivamente alla scadenza delle concessioni in essere nell Atem di riferimento; oppure a seguito di risoluzione anticipata concordata tra gestore uscente e E.L. La consegna degli impianti può avere luogo solo dopo che il Gestore aggiudicatario della gara d ambito abbia provveduto al pagamento del rimborso nei confronti del precedente Gestore. I termini previsti per la consegna degli impianti, a secondo dei casi, sono quelli previsti all articolo 7.1 e 7.2 dello Schema di Contratto Tipo. D. A chi il gestore aggiudicatario versa quanto offerto in sede di gara? R. Il Gestore versa annualmente alla Stazione Appaltante il corrispettivo a titolo di rimborso per lo svolgimento delle attività di controllo e vigilanza sulla conduzione del servizio. 34

37 Il Gestore versa annualmente e direttamente agli Enti Concedenti, proprietari degli impianti o di porzioni di essi, la remunerazione del capitale investito netto. Il Gestore versa annualmente e direttamente a ciascun Ente Concedente il corrispettivo per la remunerazione del capitale di località relativo ai servizi di distribuzione e misura inerente al proprio territorio comunale e della relativa quota di ammortamento annuale. Il Gestore, per la porzione di impianti di sua proprietà, è tenuto a versare il canone per l occupazione di spazi ed aree pubbliche a ciascun Ente Concedente. D. Quali sono le attività di vigilanza e di controllo che deve svolgere la SA? R. Le attività sono contemplate nella parte V del Contratto di servizio, che oltre a prevedere le informative che la SA ha il diritto di chiedere e quelle che il gestore ha l obbligo di fornire (art 31), indica anche le penali per gli inadempimenti del gestore e le relative clausole. Nel caso di inadempienze relative al piano di sviluppo impianti oppure inadempienze gestionali per un comune sono previste penalità (tra e 2,5mln euro) indicate nello stesso contratto (art. 15.7) D. Chi decide la risoluzione del contratto con il gestore a fronte di gravi inadempienze? R. Nel caso di gravi e reiterate inadempienze la maggioranza dei comuni dell Atem, ponderata in base al numero di utenze servite, dispone la risoluzione del contratto di affidamento del servizio 7.3 Il contratto di servizio tipo Lo schema di contratto tipo ha la seguente struttura: Parte I - Disposizioni generali Parte II - Obblighi delle Parti relativi agli impianti Parte III - Modalità di svolgimento del servizio Parte IV - Condizioni economiche del Contratto Parte V - Controlli, Inadempimenti, Sanzioni Parte VI - Disposizioni finali Parte II - Obblighi delle Parti relativi agli impianti obiettivi, durata, condizioni alla scadenza consegna impianto, trasferimento della proprietà, del personale, piano sviluppo degli impianti, aggiornamento stato di consistenza codice di rete, accesso al servizio, qualità e sicurezza, tariffe, efficienza energetica corrispettivi per attività di controllo, per la gestione degli impianti di proprietà dell EL, per l affidamento del servizio, oneri occupazione suolo pubblico comitato di monitoraggio, penali per inadempienze, clausola risolutiva espressa trasformazioni societarie, spese contrattuali obiettivi, durata, condizioni alla scadenza Il contratto, allegato al bando di gara, con le indicazioni a quel momento disponibili, viene perfezionato dopo l aggiudicazione. Il documento prevede una dozzina di allegati, tra cui, l allegato 9 che riporta le somme dei valori di rimborso al netto dei debiti relativi alle obbligazioni finanziarie in essere del gestore uscente distinte per ciascun comune e l allegato 10 che riporta l impegno del gestore aggiudicatario a subentrare nelle garanzie e nelle obbligazioni finanziarie in essere per gli impianti del gestore uscente. 35

38 Inoltre come previsto all art 16 c. 10, 11, 12 al fine di un efficiente svolgimento del servizio sono previsti sistemi di gestione informatica integrata e di banche dati di comune accesso. La SA può chiedere al gestore un accordo integrativo, entro 12 mesi, per la definizione delle informazioni che ritiene opportuno avere a disposizione. 36

39 Glossario ATEM: ambiti territoriali ottimali per la distribuzione del gas naturale. L elenco dei comuni appartenenti a ciascun ambito è stato definito dal dm 18 ottobre I dati completi degli ATEM e la cartografia di riferimento sono disponibili sul sito: AEEGSI: Autorità per l Energia Elettrica, il Gas ed il Sistema Idrico Cespiti di località: sono i componenti dell impianto gas per l attività di distribuzione e misura come classificate dall AEEGSI, installati o utilizzabili per lo scopo per il quale sono stati acquisiti o realizzati, ubicati in una determinata località Impresa distributrice è il soggetto che esercita il servizio di distribuzione e di misura del gas; Località: è l unità territoriale minima di riferimento ai fini delle determinazioni tariffarie. La località di norma coincide con il territorio di un singolo comune. Qualora in uno stesso comune siano presenti reti di distribuzione del gas naturale non interconnesse, la località è la parte del territorio del comune servita da una singola rete di distribuzione non interconnessa; MISE: Ministero dello Sviluppo Economico PdR: punti di riconsegna del gas naturale è il punto di confine tra l impianto di distribuzione e l impianto del cliente finale, dove l impresa di distribuzione riconsegna il gas naturale per la fornitura al cliente finale; Periodo di avviamento è il periodo intercorrente tra la data di prima fornitura del gas e il 31 dicembre del secondo anno successivo all anno di prima fornitura; RAB: Regulatory Asset Base. è il valore delle immobilizzazioni nette di località riconosciuto dalla regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località; RQDG è il testo integrato della Regolazione della qualità servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione , approvato con la deliberazione dell Autorità 12 dicembre /2013/R/GAS SA: Stazione appaltante dell ATEM; è il soggetto che, su delega degli Enti locali concedenti appartenenti all ambito, ha la responsabilità di bandire, gestire e aggiudicare la gara di affidamento del servizio di distribuzione in tutti i Comuni dell ambito. Scadenza naturale : è la scadenza dell affidamento prevista nell atto di concessione originario o nei successivi atti aggiuntivi, purché stipulati antecedentemente l entrata in vigore del decreto legislativo 23 maggio 2000, n Scadenza ope legis : è la scadenza della concessione, anticipata rispetto alla scadenza naturale, prevista dall articolo 15 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164, come modificato dall articolo 69 della legge 23 agosto 2004, n.239 e dall articolo 23 della legge 23 febbraio 2006, n. 51, di conversione in legge del decreto legge 30 dicembre 2005, n

40 Standard metro cubo è, ai fini tariffari, il metro cubo di gas riferito alle condizioni standard: temperatura di 15 C e pressione assoluta di 1,01325 bar; Tariffe : sono, ai sensi dell articolo 2, comma 17, della legge n. 481/95 i prezzi massimi unitari dei servizi al netto dell imposte; Vincolo ai ricavi: vincolo ai ricavi ammessi a copertura dei costi per l erogazione del servizio di distribuzione e del servizio di misura, ovvero valore massimo (definito dall AEEGSI) che può essere ottenuto dal gestore del servizio mediante l applicazione delle tariffe VIR: è il valore di rimborso al gestore uscente, di cui all articolo 5 del decreto 226/11 e alle Linee Guida ministeriali (Decreto Ministeriale 22 maggio 2014) 38

41 Allegati 39

42 Allegato 1. Convenzione per l esercizio associato delle funzioni in materia di distribuzione del gas naturale (ex art. 30 TUEL d.lgs. 267/2000) TRA Il comune di.. (identificato o scelto come SA) E I comuni di.. Enti che con propria delibera aderiscono alla presente Convenzione PREMESSO CHE L art. 14 del D. Lgs. n.164 del Attuazione della direttiva n. 98/30/CE recante norme comuni per il mercato interno del gas naturale, a norma dell'articolo 41 della legge 17 maggio 1999, n. 144 definisce la distribuzione del gas naturale come un attività di servizio pubblico che gli enti Locali affidano esclusivamente mediante gara per periodi non superiori a 12 anni e sulla quale svolgono attività di indirizzo, di vigilanza, di programmazione e di controllo; l art. 46 bis del D.L. 159 del 1 ottobre 2007 convertito nella legge 29 novembre 2007, n. 222 ha previsto che, nell ambito delle disposizioni in materia di concorrenza e qualità dei servizi essenziali nel settore della distribuzione del gas, la gara per l affidamento del servizio di distribuzione del gas è bandita per ambiti territoriali minimi (A.TE.M) e che con decreto dei Ministri dello sviluppo economico e per gli affari regionali, sentita la Conferenza unificata e su parere dell Autorità per l energia elettrica e il gas), sono individuati i criteri di gara e di valutazione dell offerta per l affidamento del servizio di distribuzione del gas; in attuazione del suddetto art. 46-bis il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato il decreto n del 19 gennaio 2011 recante la determinazione degli ambiti territoriali nel settore della distribuzione di gas naturale (Decreto Ambiti); e il decreto n del 18 ottobre 2011 relativo alla individuazione dei Comuni appartenenti a ciascun ambito territoriale (Decreto ATEM); il Ministero dello sviluppo Economico ha emanato inoltre il decreto n. 226 del 12 novembre 2011 Regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell offerta per l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, in attuazione dell art. 46-bis del decreto-legge 1 ottobre 2007n. 159, convertito in legge, con modificazioni, dalla Legge 29 novembre 2007, n. 222 in vigore dal giorno 11/02/2012 (Decreto Criteri); l art. 2, c. 1 del citato dm n. 226/2011 stabilisce che Gli Enti locali concedenti appartenenti a ciascun ambito demandano al Comune capoluogo di provincia il ruolo di stazione appaltante per la gestione della gara per l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale in forma associata secondo la normativa vigente in materia di Enti locali, ferma restando la possibilità di 40

43 demandare in alternativa tale ruolo a una società di patrimonio delle reti, costituita ai sensi dell articolo 113, comma 13, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n.267, ove presente. Nel caso in cui il Comune capoluogo di provincia non appartenga all ambito, i sopra citati Enti locali individuano un Comune capofila, o la Provincia, o un altro soggetto già istituito, quale una società di patrimonio delle reti, al quale demandare il ruolo di stazione appaltante ; esiste /non esiste una società patrimoniale delle reti e che pertanto il ruolo di Stazione Appaltante è demandato. alla società patrimoniale al comune capoluogo.. al comune scelto a maggioranza qualificata dai comuni parte dell Atem. in base alle indicazioni del dm n. 226/2011 è possibile il ricorso all art. 30 del Tuel che dispone che, al fine di svolgere in modo coordinato funzioni e servizi determinati gli EELL possono stipulare tra loro apposite convenzioni che stabiliscono i fini, la durata, le forme di consultazione degli enti contraenti, i loro rapporti finanziari e i reciprochi obblighi e garanzie CONSIDERATO CHE Il comune che assume il ruolo di Stazione appaltante è.. LE PARTI CONVENGONO E STIPULANO QUANTO SEGUE ARTICOLO 1 - OGGETTO E FINALITA' Le premesse fanno parte integrante e sostanziale della presente Convenzione. La presente convenzione è stipulata allo scopo di regolamentare la gestione in forma associata del servizio di distribuzione del gas naturale nell ambito territoriale di riferimento comprese le attività propedeutiche e strumentali all affidamento dello stesso, alla stipulazione del contratto di servizio e alla sua gestione. ARTICOLO 2 FUNZIONE DI STAZIONE APPALTANTE DEL COMUNE DI. Al Comune di.. è attribuita dai Comuni convenzionati la delega all esercizio [i Comuni convenzionati demandano al Comune di.. l esercizio] delle funzioni di stazione appaltante allo scopo di svolgere la procedura ad evidenza pubblica per l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale. Quindi nell ambito di tale procedura il Comune di. Può operare in nome e per conto dei comuni deleganti [convenzionati]. In particolare al comune di., in qualità di stazione appaltante, sono attribuiti i seguenti compiti: 1. curare la raccolta documentale che i Comuni sono tenuti a fornire 2. coordinare le informazioni raccolte in vista della indizione ed espletamento della gara [anche avvalendosi di qualificati consulenti esterni] 3. predisporre le linee guida programmatiche d ambito 4. preparare il documento guida per gli interventi di estensione, manutenzione e potenziamento degli impianti di Ambito sulla base dei piani redatti dai singoli comuni secondo quanto previsto dall art. 9, c. 6, lett. c) del dm 226/ redigere il bando di gara, il disciplinare e i relativi documenti allegati, sulla base del bando tipo, del disciplinare tipo allegati al dm 226/ redigere lo schema di contratto di servizio sulla base del contratto tipo redatto da AEEG e approvato con dm MiSE 5 febbraio approvare il bando di gara e il disciplinare e provvedere all invio degli atti di ara all AEEG a norma dell art. 9, c. 2 del DM226/11 e provvedere alla pubblicazione degli stessi 8. gestire la procedura a evidenza pubblica per l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale 9. svolge la funzione di controparte del contratto di servizio e cura ogni rapporto con il gestore Al comune di. sono inoltre delegati i seguenti compiti: 41

44 ARTICOLO 3 - FUNZIONI DEI COMUNI CONVENZIONATI I Comuni si impegnano a: 1. fornire alla stazione appaltante la documentazione necessaria alla predisposizione degli atti di gara come da D.M. 226/2011, nonché ogni ulteriore informazione, secondo modalità e tempi utili al rispetto delle scadenze imposte dalla normativa in materia. Con particolare riferimento ai seguenti atti: attuali convenzioni di concessione e successive integrazioni e/o proroghe stato di consistenza fisica e patrimoniale aggiornato degli impianti di distribuzione del gas documentazione sullo stato dei rapporti tra comune e gestore uscente relazione informativa sul personale addetto alla gestione locale dell impianto da parte del gestore uscente 2. Collaborare tempestivamente ed efficacemente allo svolgimento delle attività previste dalle norme vigenti nonché ai compiti indicati dalla presente convenzione. Si impegnano altresì ad inviare atti ed informazioni, funzionali all espletamento dei compiti conferiti alla stazione appaltante, con modalità e tempi utili al rispetto delle scadenze imposte dalla normativa. [eventuale] ARTICOLO 4 STRUMENTI E ORGANI DI GESTIONE COORDINATA [qui può essere prevista la formazione di organi di consultazione come una Conferenza dei sindaci; organi di coordinamento e scambio informazioni tra i comuni dell Atem ecc. che rappresentino un supporto alla cooperazione leale tra comuni e SA] ARTICOLO 5 - COMITATO DI MONITORAGGIO Per l esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo sul rispetto da parte del nuovo gestore degli adempimenti previsti nei documenti di gara il comune di in quanto SA è coadiuvato da un Comitato di monitoraggio costituito dai rappresentanti deli enti concedenti per un max di 15 membri come disposto dall art. 2, c. 5 dm 226/11. [indicazioni specifiche su numero componenti, modalità di funzionamento del collegio, quorum per decisioni, competenze Possibile attribuzione al Comitato di ulteriori compiti anche in rapporto al momento della sua costituzione che di regola sarebbe opportuno avvenisse prima della preparazione del contratto di servizio] [eventuale] ARTICOLO 6 - ORGANISMI TECNICI [eventuale costituzione di Uffici d Ambito composti da personale tecnico della Stazione Appaltante e dei comuni dell Ambito con competenze di supporto alla SA per l elaborazione della documentazione di gara e/o al Comitato di monitoraggio per lo svolgimento delle attività finalizzate alla funzione di vigilanza e controllo] ARTICOLO 7 DURATA La convenzione è efficace dal momento della sua sottoscrizione e avrà termine in coincidenza con la scadenza del contratto di servizio stipulato con il gestore individuato a seguito della procedura di evidenza pubblica. ARTICOLO 8 RECESSO Considerate le finalità della presente convenzione e premesso che la gara per l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale deve essere effettuta unicamente per Atem, la partecipazione di ogni comune all Ambito individuato dal dm 18710/11 è obbligatoria. Pertanto è esclusa la facoltà dei comuni concedenti di recedere dalla presente convenzione. ARTICOLO 9 RAPPORTI ECONOMICI E SPESE Gli oneri connessi alla presente Convenzione compresi quelli relativi al funzionamento del comitato di monitoraggio e quelli relativi all espletamento della gara d Ambito e alla gestione e controllo del contratto di servizio saranno rimborsati dal gestore che risulterà aggiudicatario del servizio secondo quanto previsto dall art. 8, c. 1 e 2 del dm 226/11. 42

45 [per indicazioni sulle modalità di ripartizione tra SA e comuni dell una tantum prevista nel c. 1 v. deliberazione AEEG n. 407/2012/R/gas; sul calcolo del rimborso annuale da parte del gestore per lo svolgimento delle attività di controllo e vigilanza, v. art. 8, c.2 dm 226)] ARTICOLO 10 ADEGUAMENTI DELLA CONVENZIONE La presente convenzione potrà essere integrata o modificata esclusivamente per volontà unanime delle parti. In caso di successione e/o modificazione delle leggi vigenti, gli adeguamenti opereranno automaticamente in caso di testo normativo con contenuto imperativo; in alternativa saranno predisposti atti aggiuntivi specifici da approvare e sottoscrivere con le medesime modalità della presente convenzione. ARTICOLO 11 CONTROVERSIE Si conviene che le eventuali controversie riguardanti l applicazione della convenzione verranno esaminate con spirito di amichevole composizione. Qualora non fosse possibile raggiungere un accordo, si stabilisce che le controversie saranno devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, ai sensi degli artt.11 e 15 della L.241/90. ARTICOLO 12 DISPOSIZIONI FINALI... 43

46 Allegato 2. Linee guida programmatiche d ambito 0. Introduzione ( rif normativi, scopo del documento ecc) 1. Informazioni generali sull ambito - caratteristiche territoriali (es. prevalenza orografica, densità abitativa ecc ) - informazioni generali sull impianto e sul servizio (grado di metanizzazione dei Comuni, dinamiche della domanda di energia ecc ; 2. Dati per singolo comune - elementi programmatici di sviluppo del territorio (es: previsioni variazione della popolazione; riferimenti ai piani urbanistici e ai piani di sviluppo territoriale; densità abitativa in aree suscettibili di estensione/potenziamento degli impianti; indicazione di aree in cui lo sviluppo di attività industriali o commerciali può essere favorito dall'estensione/potenziamento degli impianti) - descrizione dello stato degli impianti di distribuzione (es. vetustà degli impianti; evidenziazione di zone con problematiche di fornitura; evidenziazione di zone con carenze strutturali e con priorità di interventi di sostituzione) 3. Identificazione degli obiettivi degli interventi e delle condizioni minime di sviluppo (cms) - Densità minima di nuovi punti di riconsegna (PDR) per km di rete in nuove aree che rendono obbligatorio lo sviluppo dell'impianto di distribuzione (estensione della rete ed eventualmente potenziamento della rete esistente) - Volume di gas distribuito per km di rete che, in seguito a incrementi sulle reti esistenti, rende obbligatorio il potenziamento dell'impianto di distribuzione - Interventi per la sicurezza e per l'ammodernamento degli impianti come previsti dalla regolazione in relazione per esempio a: messa a norma tubazioni,misuratori elettronici - Vita residua media ponderata dell'impianto, al di sotto della quale, qualora si superi anche un valore limite del tasso di dispersione per km di rete è obbligatoria la sostituzione di alcuni tratti di rete/impianti - altri parametri di cms analizzati e definiti di volta in volta dalla Stazione Appaltante qualora tra i comuni dell Ambito vi fossero delle rilevanti disomogeneità legate alle informazioni generali sull ambito (vedi punto 1). 4. Identificazione dei progetti di intervento - Descrizione degli interventi di estensione e potenziamento 44

47 - dell'incremento dei PDR serviti e dei volumi distribuiti a seguito degli interventi rispetto alla situazione di inizio concessione; - del numero di abitanti coinvolti negli interventi di estensione delle reti; - della disponibilità di contributi pubblici; - dell incremento che gli interventi programmati di sviluppo degli impianti determinano sul capitale investito delle località interessate e complessivamente dell'ambito; - Descrizione degli interventi per la sicurezza e l'ammodernamento degli impianti come previsti dalla regolazione -Descrizione di Interventi di sostituzione degli impianti in base a valutazioni su vita utile residua, stato conservazione impianti, tassi dispersione rilevati - Descrizione di altri interventi 5. Schema di riferimento per l analisi ACB e stima dei benefici per gli utenti Sulla base dell identificazione del progetto e della definizione degli obiettivi socioeconomici, selezione degli elementi rilevanti : orizzonte temporale; costi totali ( investimento ed esercizio);ricavi ; valore residuale dell investimento; verifica della sostenibilità finanziaria ( tassi di sconto e indicatori rilevanti) ed economica. 45

48 Appendice Riferimenti normativi (riferimenti e commenti da Decreto legislativo 23 maggio 2000 n Attuazione della direttiva n. 98/30/CE recante norme comuni per il marcato interno del gas naturale a norma dell art 41della legge 17 maggio 1999, n.144; detto Decreto Letta (GU n. 142 del 20 giugno 2000) Il Decreto imposta la liberalizzazione del mercato del gas in Italia in relazione a tutti i segmenti della filiera del settore gas. Decreto- Legge 1 ottobre 2007, n Interventi urgenti in materia economico-finanziaria per lo sviluppo e l equità sociale convertito con modificazioni dalla L 29 novembre 2007, n 222 (GU n. 279 del 30/11/2007) Decreto ministeriale 19 gennaio Determinazione degli ambiti territoriali nel settore della distribuzione del gas naturale (GU n. 74, 31 marzo 2011) Il decreto determina gli ambiti territoriali minimi per il territorio nazionale, con esclusione della Sardegna, oggetto di successivo provvedimento, e prevede disposizioni per l affidamento del servizio con gare d ambito a regime e nel primo periodo. È previsto anche che gli Enti locali di due o più ambiti territoriali minimi confinanti possono decidere l affidamento con gara unica. Decreto Legislativo 1 giugno 2011, n Attuazione delle direttive 2009/72/CE, 2009/73/CE e 2008/92/CE relative a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, del gas naturale e ad una procedura comunitaria sulla trasparenza dei prezzi al consumatore finale industriale di gas e di energia elettrica, nonché abrogazione delle direttive 2003/54/CE e 2003/55/CE. (11G0136) (GU n. 148, 28 giugno 2011) L articolo 24, valore di rimborso degli impianti di distribuzione, emenda l'articolo 14 del Decreto Legislativo 23 maggio 2000, n. 164 sul valore di rimborso a regime e prevede, nel primo periodo, il riconoscimento in tariffa dell ammortamento della differenza fra il valore di rimborso degli impianti pagato dal gestore subentrante al gestore uscente e l analogo valore calcolato secondo la regolazione tariffaria. Inoltre prevede che dal 29 giugno l affidamento avvenga esclusivamente per gara d ambito, facendo salvo il proseguimento di gare comunali che prima di tale data abbiano pubblicato documenti di gara contenenti sia la definizione dei criteri di valutazione dell offerta sia il valore di rimborso al gestore uscente. Decreto ministeriale 21 aprile Disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas (GU n. 102, 4 maggio 2011) Il decreto prevede una serie di obblighi a carico del distributore subentrante, in particolare l assunzione del personale del distributore uscente addetto direttamente o indirettamente alla gestione degli impianti oggetto di gara, al fine di tutelare gli addetti del settore e di assicurare la continuità del servizio, con i medesimi livelli di sicurezza e qualità, dal momento del subentro del nuovo gestore. Decreto ministeriale 18 ottobre Determinazione dei Comuni appartenenti a ciascun ambito territoriale del settore della distribuzione del gas naturale (GU n. 252 del

49 Suppl. Ordinario n.225, come modificato dal Comunicato pubblicato in GU n. 303 del 30 dicembre 2011 e dal Comunicato pubblicato in GU n. 282 del 3 dicembre 2012) Decreto Ministeriale 12 novembre 2011, n Regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio della distribuzione del gas naturale, in attuazione dell'articolo 46-bis del decreto-legge 1 ottobre 2007, n. 159, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222 (GU n. 22 del Suppl. Ordinario n.20) Il regolamento definisce gli aspetti organizzativi fra gli Enti locali appartenenti all ambito per l emissione dei documenti di gara e per la gestione del servizio, gli obblighi informativi del gestore uscente agli Enti locali e al gestore subentrante, i provvedimenti applicativi del calcolo del valore di rimborso in conformità con la normativa primaria vigente, il bando di gara tipo e il disciplinare di gara tipo, includenti i criteri di valutazione dell offerta, a cui la stazione appaltante deve attenersi, le disposizioni per la verifica di offerte anomali e gli oneri, una tantum e annuali, che il gestore deve riconoscere agli Enti locali. Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83 convertito con modificazioni, dalla Legge 7 agosto 2012, n. 134 (GU n. 187 del 11 agosto-2012) - Misure urgenti per la crescita del Paese L articolo 37, Disciplina delle gare per la distribuzione di gas naturale e nel settore idroelettrico, nel primo comma modifica gli articoli 14 e 15 del Decreto Legislativo 23 maggio 2000, n. 164 relativamente alla partecipazione alle gare di distribuzione gas, consentendo la partecipazione alle prime gare successive al periodo transitorio anche a soggetti che appartengono a gruppi societari che gestiscono servizi pubblici locali in virtù di procedure non ad evidenza pubblica. Inoltre chiarisce che sono fatti salvi gli ambiti determinati con i precedenti decreti e gli obblighi in materia di tutela dell occupazione, che quindi non possono essere elemento di valutazione dell offerta. Decreto Ministeriale 5 febbraio Approvazione del contratto di servizio tipo per lo svolgimento dell'attività della distribuzione del gas naturale ai sensi dell'articolo 14 del Decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69 convertito con modificazioni, dalla Legge 9 agosto 2013, n. 98 (GU supplemento ordinario n. 63 del 20 agosto-2013) - Disposizioni urgenti per il rilancio dell economia L articolo 4, Norme in materia di concorrenza nel mercato del gas naturale e nei carburanti, nei commi 2, 4 e 5 rende vincolanti i termini del regolamento n.226 del 2011 per l effettuazione delle gare di distribuzione del gas naturale, prevedendo anche penalizzazioni in caso di mancato rispetto di tali termini. Inoltre è previsto, in caso di inerzia anche della Regione ad esercitare il potere sostitutivo, l intervento del Ministero dello sviluppo economico. Il comma 3 prevede la nomina della stazione appaltante con maggioranza qualificata dei Comuni dell ambito, qualora nell ambito non sia presente il Comune capoluogo di provincia, e una proroga dei termini dell intervento sostitutivo della Regione per gli ambiti con termini già scaduti o con scadenza ravvicinata. Il comma 3 bis prevede una proroga dei termini per gli ambiti che sono stati interessati in maniera significativa dal terremoto del maggio Infine il comma 6 attribuisce al Ministero dello sviluppo economico la facoltà di emanare linee guida per la valutazione del valore di rimborso al gestore uscente. Tabella riportante per ciascun ambito le date aggiornate per l intervento sostitutivo della Regione, in caso di non avvio della gara nei termini, in seguito a DL n.69/2013 convertito con L n.98/2013 e a DL n.145/2013 convertito con L n.9/2014. I punti di riconsegna necessari ai fini del raggiungimento della maggioranza qualificata nella nomina della stazione appaltante di ciascun ambito sono riportati nella pagina del sito relativa a ciascun ambito. Decreto Legge 23 dicembre 2013, n. 145 convertito con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9 (GU n febbraio 2014) - Interventi urgenti di avvio del piano "Destinazione Italia", per il contenimento delle tariffe elettriche e del gas, per la riduzione dei premi RC-auto, per l'internazionalizzazione, lo sviluppo e la digitalizzazione delle imprese, nonché misure per la realizzazione di opere pubbliche ed EXPO

50 L articolo 1, comma 16, modificando l articolo 15, comma 5 del Dlgs 164/2000, prevede che nella determinazione del valore di rimborso al gestore uscente nel primo periodo siano detratti sempre anche i contributi privati e che per gli aspetti in cui gli atti concessori non prevedano una propria metodologia si debba fare riferimento alle linee guida predisposte da MISE, ai sensi dell articolo 4, comma 6, del DL 69/2013. Inoltre, il comma 16 prevede che l ente locale concedente prima della pubblicazione del bando di gara invii per verifica all Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso, qualora tale valore sia superiore del 10% alla RAB di località, e che la stazione appaltante tenga conto di eventuali osservazioni dell Autorità nel valore da inserire nel bando di gara. E prevista anche un ulteriore proroga dei termini per la nomina della stazione appaltante e della pubblicazione del bando di gara per gli ambiti dei primi tre raggruppamenti. L articolo 1, comma 16 quater, unitamente all ordine del giorno G.1.94 approvato dal Senato nella seduta n. 195 del 19 febbraio 2014, prevede che i gestori uscenti anticipino alla stazione appaltante gli importi relativi agli oneri di gara, dopo la pubblicazione del bando di gara, e che tali importi, comprensivi di interessi, siano successivamente rimborsati ai gestori uscenti dai gestori vincitori delle gare d ambito all atto dell avvenuta aggiudicazione del servizio. Tabella riportante per ciascun ambito le date aggiornate per l intervento sostitutivo della Regione, in caso di non avvio della gara nei termini, in seguito a DL n.69/2013 convertito con L n.98/2013 e a DL n.145/2013 convertito con L n.9/2014 Decreto Ministeriale 22 maggio 2014 (GU n.129 del 6 giugno 2014)-Approvazione del documento Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale del 7 aprile Con Decreto Ministeriale 22 maggio 2014 è stato approvato il documento MISE Linee guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale del 7 aprile 2014 ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98 e dell articolo 1, comma 16, del decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito con modificazioni in legge 21 febbraio 2014, n. 9. Tabella Excel Foglio riassuntivo calcolo valore di rimborso. Legge 11 agosto 2014 n 116 L art 30 Bis : Interventi urgenti per la regolazione delle gare d ambito per l affidamento del servizio di distribuzione del gas modifica e aggiorna l artl articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 e introduce ulteriori proroghe per la pubblicazione dei bandi di gara per tutti i gruppi di atem. 48

51 Riferimenti regolatori emanati dall Autorità per l energia elettrica il gas ed il sistema idrico (AEEGSI) in relazione al DM 226/11 Delibera 11 ottobre /2012/R/GAS Criteri per la definizione del corrispettivo una tantum per la copertura degli oneri di gara per l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale La delibera fa riferimento nelle formule a dati contenuti sul sito del Ministero dello sviluppo economico. Si tratta del numero massimo e minimo di pdr per ambito (nel sito indicati per semplicità come clienti) e al numero massimo e minimo dei Comuni per ambito. Delibera 13 dicembre /2012/R/GAS Disposizioni in materia di formati per la trasmissione dei dati relativi agli stati di consistenza delle reti di distribuzione del gas naturale Si dà attuazione alle disposizioni dell articolo 4, comma 7 del D.M. Mse 226/2011, predisponendo le schede tecniche per l invio dei dati sullo stato di consistenza in formato cartaceo, fissando il formato del supporto informatico e stabilendo la data di decorrenza dell obbligo di utilizzo dell utilizzo del medesimo formato informatico. Determina 14 marzo /2014- DIUC Messa a disposizione delle Stazioni Appaltanti dei dati relativi al valore degli asset utilizzato ai fini della fissazione delle tariffe 2013 Delibera 21 marzo /2013/R/GAS Attuazione di disposizioni in materia di bandi di gara per il servizio di distribuzione del gas naturale l'autorità individua le modalità di attuazione delle disposizioni di cui al comma 9.2, del decreto 12 novembre 2011, n A questo scopo è prevista la predisposizione di uno schema di nota giustificativa che dovrà essere utilizzato dalle stazioni appaltanti, viene individuato l'ambito delle verifiche che l'autorità intende effettuare al fine della formulazione delle eventuali osservazioni da trasmettere alla stazione appaltante ed è previsto che i dati tariffari rilevanti per lo svolgimento delle gare siano resi disponibili alle stazioni appaltanti mediante pubblicazione sul sito internet dell'autorità. Delibera 03 aprile /2014/R/GAS Disposizioni in materia degli obblighi di cui al regolamento per i criteri di gara per l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale Comunicato del 7 maggio Raccolta dati RAB gas cespiti di proprietà del gestore Delibera 30 maggio /2013/R/GAS 49

52 Disposizioni in materia di corrispettivo una tantum per la copertura degli oneridi gara per l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale Il provvedimento integra i criteri definiti dalla deliberazione 407/2012/R/gas per la determinazione del corrispettivo una tantum per la copertura degli oneri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, in attuazione delle disposizioni dell'articolo 8, comma 1, del D.M. Mse 226/2011. Comunicato del 4 giugno 2014-Integrazione raccolta dati:rab gas cespiti di proprietà del gestore Determina 07 giugno /2013- DIUC - Definizione dello schema di nota giustificativa di cui al punto 4 della Deliberazione 113/2013/R/GAS- Delibera 26 giugno /2014/R/gas- Disposizione in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale La deliberazione disciplina gli aspetti metodologici per l'identificazione delle fattispecie con scostamento tra VIR e RAB superiore al 10% e le modalità operative per l'acquisizione da parte dell'autorità dei dati relativi al VIR, necessari per le verifiche di cui al decreto-legge 145/13. La deliberazione definisce inoltre le procedure per la verifica degli scostamenti tra VIR e RAB superiori al 10%, in attuazione delle disposizioni dell'articolo 1, comma 16, del medesimo decreto-legge. Delibera 03 luglio /2014/R/gas -Modalità di rimborso ai gestori uscenti degli importi relativi ai corrispettivi una tantum per la copertura delle spese di gara per l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale La deliberazione definisce le modalità di rimborso ai gestori uscenti degli importi per la copertura degli oneri di gara di cui al decreto 12 novembre 2011, n. 226, prevedendo l'applicazione di un tasso di interesse pari al tasso di rendimento del capitale di debito utilizzato ai fini della determinazione delwacc relativo ai servizi di distribuzione e misura del gas nel quarto periodo di regolazione e l'adozione del regime dell'interesse composto per la determinazione degli interessi. Delibera 24 luglio /2014/R/gas Regolazione tariffaria dei servisi di distribuzionee misura del gas per il periodo di regolazione per le gestioni d ambito e altre disposizioni in materia tariffaria La deliberazione definisce la regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione , integrando le disposizioni di cui alla deliberazione 573/2013/R/gas, relative alle gestioni comunali e sovracomunali, con le disposizioni relative alle gestioni per ambito di concessione. Determina 25 luglio /2014 DIUC Messa a disposizione alle Stazioni Appaltanti dei dati relativi al valore degli asset risultante al 31 dicembre 2012 Delibera 31 luglio /2014/A Costituzione di un gruppo di lavoro interdipartimentale per lo svolgimento delle attività di competenza dell autorità, in relazione alle procedure connesse alle gare per l affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale 50

53 Determina 31 luglio /14 DIUC- Definizione del cruscotto informativo sull iter procedurale relativo agli adempimenti di cui all articolo 9, comma 2, del Regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio della distribuzione del gas naturale Delibera 07 agosto /2014/R/gas- Disposizioni in materia di analisi per indici ai fini della verifica degli scostamenti tra VIR e RAB La deliberazione definisce i valori di riferimento funzionali alla determinazione dei costi unitari benchmark da utilizzare nell'analisi per indici di cui all'articolo 16, comma 1, della deliberazione 26 giugno 2014, 310/2014/R/gas, ai fini della verifica degli scostamenti tra VIR e RAB, ai sensi dell'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 145/13. Determina 08 agosto /2014 DIUC Disposizioni transitorie di acquisizione della documentazione di cui all art 9 della deliberazione 310/2014/R/Gas ai fini degli scostamenti tra VIR e RAB. 51

54

La normativa nazionale in tema di distribuzione di gas naturale

La normativa nazionale in tema di distribuzione di gas naturale La normativa nazionale in tema di distribuzione di gas naturale Vincenzo Cavicchia Gas naturale - Liberalizzazione nel mercato della distribuzione - Situazione e prospettive in provincia di Torino Torino

Dettagli

CONFERENZA DI SERVIZI ATEM VERONA 2 PIANURE VERONESI

CONFERENZA DI SERVIZI ATEM VERONA 2 PIANURE VERONESI CONFERENZA DI SERVIZI ATEM VERONA 2 PIANURE VERONESI AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DELLA DISTRIBUZIONE DEL GAS NATURALE INDIVIDUAZIONE DELLA STAZIONE APPALTANTE 5 e 12 novembre 2013 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Dettagli

Modifiche al D.M. 12 novembre 2011, n. 226 Regolamento Criteri

Modifiche al D.M. 12 novembre 2011, n. 226 Regolamento Criteri La distribuzione del gas: gli ATEM e le gare per gli affidamenti Modifiche al D.M. 12 novembre 2011, n. 226 Regolamento Criteri Bologna, 22 ottobre 2014 MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Direzione Generale

Dettagli

Il ruolo dell Autorità per l energia elettrica e il gas

Il ruolo dell Autorità per l energia elettrica e il gas I COMUNI E I PUNTI INTERROGATIVI SULLE GARE PER IL SERVIZIO DISTRIBUZIONE DEL GAS Il ruolo dell Autorità per l energia elettrica e il gas Roma, 3 luglio 2013 Andrea Oglietti Direttore Direzione Infrastrutture

Dettagli

MODALITA PER IL RIMBORSO AI GESTORI USCENTI DEGLI IMPORTI EQUIVALENTI AL CORRISPETTIVO UNA TANTUM PER LA COPERTURA DEGLI ONERI DI GARA

MODALITA PER IL RIMBORSO AI GESTORI USCENTI DEGLI IMPORTI EQUIVALENTI AL CORRISPETTIVO UNA TANTUM PER LA COPERTURA DEGLI ONERI DI GARA DOCUMENTO PER LA CONSULTAZIONE 190/2014/R/GAS MODALITA PER IL RIMBORSO AI GESTORI USCENTI DEGLI IMPORTI EQUIVALENTI AL CORRISPETTIVO UNA TANTUM PER LA COPERTURA DEGLI ONERI DI GARA Documento per la consultazione

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 3 LUGLIO 2014 326/2014/R/GAS MODALITÀ PER IL RIMBORSO, AI GESTORI USCENTI, DEGLI IMPORTI RELATIVI AL CORRISPETTIVO UNA TANTUM PER LA COPERTURA DEGLI ONERI DI GARA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO

Dettagli

Le gare per la distribuzione del servizio gas

Le gare per la distribuzione del servizio gas Le gare per la distribuzione del servizio gas Ing. F. Santini Direttore Area Mercato dell Energia Torino, 16 luglio 2013 NORMATIVA E REGOLAZIONE Documenti principali Decreto Letta (D.Lgs 164/200) Decreto

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI EMBLEMATICHE DELLA FONDAZIONE CARIPLO 1. Finalità degli interventi emblematici 2 2. Ammontare delle assegnazioni e soggetti destinatari 2 3. Aree filantropiche di pertinenza

Dettagli

Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso

Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso IL PRESIDENTE Premesso che: - per progetti cofinanziati dal primo avviso di e-government, si intendono i progetti riportati negli allegati A e B del decreto

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 5 NOVEMBRE 2015 519/2015/A AGGIUDICAZIONE DEFINITIVA ED EFFICACE DELLA PROCEDURA DI GARA APERTA - RIF. 222/2014/A - CIG 5748085DC9 - INDETTA IN AMBITO NAZIONALE FINALIZZATA ALLA STIPULA DI

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS ED IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS ED IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 3 APRILE 2014 155/2014/R/GAS DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ATTUAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI CUI AL REGOLAMENTO PER I CRITERI DI GARA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS NATURALE

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi Acquisizione Beni e Servizi Indice dei contenuti 1. SCHEDA SERVIZIO ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI...3 1.1. TIPOLOGIA... 3 1.2. SPECIFICHE DEL SERVIZIO... 3 1.2.1 Descrizione del servizio... 3 1.2.2 Obblighi

Dettagli

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF...

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF... AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE CAPITOLATO SPECIALE Procedura aperta per l affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo per le esigenze dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza

Dettagli

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione); FEBBRAIO 2014 Il 6 febbraio 2014 l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha emanato e pubblicato sul proprio sito la Delibera n. 40/2014/R/gas, Disposizioni in materia di accertamenti della

Dettagli

RUOLO DELLA PROVINCIA COME ENTE DI AREA VASTA IN TEMA DI APPALTI DI LAVORI PUBBLICI, SERVIZI, FORNITURE E ASSISTENZA TECNICO - AMMINISTRATIVA

RUOLO DELLA PROVINCIA COME ENTE DI AREA VASTA IN TEMA DI APPALTI DI LAVORI PUBBLICI, SERVIZI, FORNITURE E ASSISTENZA TECNICO - AMMINISTRATIVA RUOLO DELLA PROVINCIA COME ENTE DI AREA VASTA IN TEMA DI APPALTI DI LAVORI PUBBLICI, SERVIZI, FORNITURE E ASSISTENZA TECNICO - AMMINISTRATIVA Servizio Lavoro, Formazione Professionale, Risorse Umane e

Dettagli

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato Relazione tecnica Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato 1. Premessa e contesto normativo Il provvedimento

Dettagli

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori

Dettagli

Comune di Villa di Tirano

Comune di Villa di Tirano Comune di Villa di Tirano! "" #$% &' ( CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI BROKERAGGIO ASSICURATIVO 1. OGGETTO DELL APPALTO L appalto ha per oggetto l affidamento del servizio

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

AMBITO DI APPLICAZIONE

AMBITO DI APPLICAZIONE PROCEDURA OPERATIVA PER L ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO ALTERNATIVO DI FORNITURA DI GAS TRAMITE CARRO BOMBOLAIO PRESSO I PUNTI DI RICONSEGNA ALLACCIATI ALLA RETE NETENERGY SERVICE SRL OGGETTO La presente

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra:

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra: Protocollo d intesa tra la Regione Piemonte e la Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Torino per le modalità di fruizione di dati informativi concernenti il ciclo di esecuzione dei contratti

Dettagli

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità Criteri per la selezione e il finanziamento di progetti da realizzare nell ambito del Protocollo di intesa tra l Autorità per l energia elettrica e il gas e il Consiglio nazionale dei consumatori e degli

Dettagli

Allegato 1 CAPITOLATO TECNICO

Allegato 1 CAPITOLATO TECNICO Allegato 1 CAPITOLATO TECNICO PROCEDURA APERTA Fornitura di gas e dei servizi connessi presso gli insediamenti della società Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (di seguito RFI S.p.A. ) Capitolato tecnico

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente

PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente BANDO PER IL SOSTEGNO DI PROGETTI PER LA SOSTENIBILITA AMBIENTALE 1. Oggetto e finalità L Assessorato all Ambiente

Dettagli

L.R. 26 Giugno 1980, n. 88

L.R. 26 Giugno 1980, n. 88 L.R. 26 Giugno 1980, n. 88 Norme in materia di opere e lavori pubblici (1). TITOLO I OPERE INCLUSE NEI PROGRAMMI REGIONALI Capo I PROGRAMMAZIONE Art. 1 (Ambito di applicazione della legge) I programmi

Dettagli

TABELLA OBBLIGO-FACOLTÀ DAL 3 OTTOBRE 2013 Strumenti del Programma di razionalizzazione degli acquisti

TABELLA OBBLIGO-FACOLTÀ DAL 3 OTTOBRE 2013 Strumenti del Programma di razionalizzazione degli acquisti TABELLA OBBLIGO-FACOLTÀ DAL 3 OTTOBRE 2013 Strumenti del Programma di razionalizzazione degli acquisti Merceologia Importo Amministrazioni statali Amministrazioni regionali i Enti del servizio sanitario

Dettagli

CONSIDERATO, ALTRESÌ, CHE:

CONSIDERATO, ALTRESÌ, CHE: DELIBERAZIONE 15 NOVEMBRE 2012 473/2012/A AGGIUDICAZIONE DEFINITIVA ED EFFICACE DELLA PROCEDURA DI GARA APERTA IN AMBITO NAZIONALE - RIF. GOP 26/11, CIG 225763100A - FINALIZZATA ALLA SELEZIONE DI UNA APPOSITA

Dettagli

COMUNE DI CUNEO DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DEL SETTORE PATRIMONIO E ATTIVITA DI PIANO

COMUNE DI CUNEO DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DEL SETTORE PATRIMONIO E ATTIVITA DI PIANO COMUNE DI CUNEO DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE DEL SETTORE PATRIMONIO E ATTIVITA DI PIANO N. Proposta 1399 del 25/09/2015 OGGETTO: INDIVIDUAZIONE E AFFIDAMENTO ATTIVITA FINALIZZATE AL SUPPORTO ALLA STAZIONE

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

CONVENZIONE, EX ART. 30 TUEL D. LGS. N. 267/2000, TRA I COMUNI RICOMPRESI NELL AMBITO TERRITORIALE MASSA - CARRARA PER L ESPLETAMENTO DELLA

CONVENZIONE, EX ART. 30 TUEL D. LGS. N. 267/2000, TRA I COMUNI RICOMPRESI NELL AMBITO TERRITORIALE MASSA - CARRARA PER L ESPLETAMENTO DELLA CONVENZIONE, EX ART. 30 TUEL D. LGS. N. 267/2000, TRA I COMUNI RICOMPRESI NELL AMBITO TERRITORIALE MASSA - CARRARA PER L ESPLETAMENTO DELLA PROCEDURA RELATIVA ALL AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE

Dettagli

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA

COMUNE DI CISTERNA DI LATINA COMUNE DI CISTERNA DI LATINA Medaglia d Argento al Valor Civile BANDO DI GARA Per l affidamento, mediante procedura aperta, della fornitura di materiali medicinali ed altri generi alla Farmacia Comunale

Dettagli

Accordo Quadro. Confesercenti nazionale. Intesa SanPaolo S.p.A.

Accordo Quadro. Confesercenti nazionale. Intesa SanPaolo S.p.A. Accordo Quadro Confesercenti nazionale Intesa SanPaolo S.p.A. Data di sottoscrizione: 15 aprile 2002 Validità : annuale Anno 2007: in vigore Art. 1 Intesa SanPaolo e Confesercenti valuteranno congiuntamente

Dettagli

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS ED IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS ED IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 6 FEBBRAIO 2014 40/2014/R/GAS DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ACCERTAMENTI DELLA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI DI UTENZA A GAS L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS ED IL SISTEMA IDRICO Nella riunione

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE E FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione G.C. n. 45 del 27-02-2007 Modificato con deliberazione

Dettagli

Deliberazione 1 dicembre 2011 - GOP 53/11

Deliberazione 1 dicembre 2011 - GOP 53/11 Deliberazione 1 dicembre 2011 - GOP 53/11 Aggiudicazione definitiva ed efficace della procedura di gara aperta, rif. GOP 40/09 CIG 03740281AB, indetta per l affidamento dell appalto di servizi avente ad

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

Determinazione 4 marzo 2014 n. 4/2014

Determinazione 4 marzo 2014 n. 4/2014 Determinazione 4 marzo 2014 n. 4/2014 Definizione, in attuazione di quanto previsto dall articolo 4, comma 1, della deliberazione 26 settembre 2013, 405/2013/R/com, delle modalità e tempistiche delle dichiarazioni

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 29 MAGGIO 2014 236/2014/A AVVIO DI UNA PROCEDURA DI GARA APERTA, IN AMBITO NAZIONALE, FINALIZZATA ALLA STIPULA DI UN CONTRATTO DI APPALTO AVENTE AD OGGETTO LO SVOLGIMENTO DI SERVIZI DI TRADUZIONE

Dettagli

CAPO I PROGETTAZIONE DI OPERE E LAVORI PUBBLICI

CAPO I PROGETTAZIONE DI OPERE E LAVORI PUBBLICI DISCIPLINA PER LA RIPARTIZIONE DELL INCENTIVO PER LA PROGETTAZIONE O PER LA REDAZIONE DI ATTI DI PIANIFICAZIONE EX. ART. 18 LEGGE 109/94 E SUCCESSIVE INTEGRAZIONI AGGIORNATO ALLA LEGGE 415/98 e s.m.i.

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015

BANDO. per le associazioni socie del Cesvot. per la presentazione. di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 BANDO per le associazioni socie del Cesvot per la presentazione di progetti di formazione per il volontariato ANNO 2015 volontariato ANNO 2015 Pagina 1 1. Chi può presentare Hanno diritto a presentare

Dettagli

BANDO A TEMA RESTAURO BENI MOBILI

BANDO A TEMA RESTAURO BENI MOBILI BANDO A TEMA RESTAURO BENI MOBILI Emanato ai sensi dell art. 2 let. d) del Regolamento per il perseguimento delle finalità istituzionali ed in attuazione del Documento Programmatico Previsionale 2014.

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA. tra

PROTOCOLLO DI INTESA. tra Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Il Prefetto di Torino nella persona del Dott. Alberto Di Pace tra e il Dirigente dell Ufficio di Ambito Territoriale per la provincia

Dettagli

Il futuro della distribuzione del gas naturale in Italia: Le gare d ambito. 04 Dicembre 2012

Il futuro della distribuzione del gas naturale in Italia: Le gare d ambito. 04 Dicembre 2012 Il futuro della distribuzione del gas naturale in Italia: Le gare d ambito Uno sforzo comune per un servizio migliore 04 Dicembre 2012 Focus Quadro normativo Procedura di gara Preparazione Svolgimento

Dettagli

settore Opere per il Territorio e l Ambiente

settore Opere per il Territorio e l Ambiente www.comune.paderno-dugnano.mi.it settore Opere per il Territorio e l Ambiente segreteria.llpp@comune.paderno-dugnano.mi.it OGGETTO: PROCEDURA APERTA SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS NATURALE NEL TERRITORIO

Dettagli

ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS

ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS Finalità Nelle more dell emanazione da parte dell Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas di provvedimenti per la determinazione

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento

Dettagli

CONVENZIONE. tra. il Soggetto gestore EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA della provincia di Lucca (ERP)

CONVENZIONE. tra. il Soggetto gestore EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA della provincia di Lucca (ERP) CONVENZIONE tra il Soggetto gestore EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA della provincia di Lucca (ERP) il COMITATO PARITETICO TERRITORIALE per la prevenzione infortuni, l igiene e l ambiente di lavoro per le

Dettagli

Oggetto: Bando di gara per la stipula di convenzione del servizio di cassa - quadriennio 01/01/2016 31/12/2019 - Codice CIG Z3715F0800

Oggetto: Bando di gara per la stipula di convenzione del servizio di cassa - quadriennio 01/01/2016 31/12/2019 - Codice CIG Z3715F0800 Ministero della Pubblica Istruzione Istituto Comprensivo Centro 1 C.F. 98092970171 -C.M. BSIC881002 BSIC881002@ISTRUZIONE.IT Tel. 030-361210 Fax 030-3366974 Viale Piave n.50 25123 BRESCIA Prot. n. 3308

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO D INCENTIVAZIONE PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO, DEL PIANO DELLA SICUREZZA, DELLA DIREZIONE DEI LAVORI E DEL COLLAUDO. Emanato con D.R. n. 6197 del 13/02/2004 Ultime

Dettagli

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi

Dettagli

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014; Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata

Dettagli

La nuova bolletta Due Energie. Chiara, semplice e facile da consultare.

La nuova bolletta Due Energie. Chiara, semplice e facile da consultare. La nuova bolletta Due Energie. Chiara, semplice e facile da consultare. Nuova linea grafica, chiarezza nei contenuti e facilità di consultazione sono le caratteristiche principali della nuova bolletta

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09

Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Deliberazione 16 dicembre 2004 Determinazione del contributo tariffario da erogarsi ai sensi dell

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato

BANDO. Progetti di formazione per il volontariato BANDO Progetti di formazione per il volontariato Anno 2016 1. Chi può presentare I progetti possono essere presentati da tutte le associazioni di volontariato con sede legale nel territorio della regione

Dettagli

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi

Dettagli

DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005

DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 DGR n.59 del 21 GENNAIO 2005 OGGETTO: Protocollo di Intesa tra la Regione Lazio, Autorità d Ambito Lazio Meridionale Latina (A.T.O. 4), Comune di Ponza, Comune di Ventotene ed Acqualatina Spa. Su proposta

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;

Delibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ; Delibera n. 49/2015 Misure regolatorie per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,

Dettagli

Il ruolo dell Autorità per l energia elettrica e il gas

Il ruolo dell Autorità per l energia elettrica e il gas I Comuni e le gare d ambito per la concessione delle reti gas Il ruolo dell Autorità per l energia elettrica e il gas Milano, 6 giugno 2013 Marco Delpero Vice Direttore Direzione Infrastrutture Unbundling

Dettagli

&2081(',9,*(9$12 5(7,',7(/(&2081,&$=,21, $SSURYDWRFRQGHOLEHUD]LRQHGL&&QGHO

&2081(',9,*(9$12 5(7,',7(/(&2081,&$=,21, $SSURYDWRFRQGHOLEHUD]LRQHGL&&QGHO &2081(',9,*(9$12 5(*2/$0(1723(5/$&21&(66,21('(/62772682/23(5/$&26758=,21(', 5(7,',7(/(&2081,&$=,21, $SSURYDWRFRQGHOLEHUD]LRQHGL&&QGHO (Finalità) 1. Il presente regolamento disciplina la realizzazione di

Dettagli

VENDITA DISTRIBUZIONE

VENDITA DISTRIBUZIONE UTENTI FINALI Libero mercato VENDITA.. Concessione DISTRIBUZIONE Monopolio TRASPORTO In Provincia di Torino attualmente operano 15 distributori di gas su 264 comuni. Italgasè il principale distributore

Dettagli

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA DI SNAM RETE GAS

PROCEDURA OPERATIVA DI SNAM RETE GAS PROCEDURA OPERATIVA DI SNAM RETE GAS PER L ADESIONE VOLONTARIA ALLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONTENIMENTO DEI CONSUMI DI GAS NATURALE SECONDO QUANTO DISPOSTO DAL DECRETO DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO

Dettagli

RINNOVO DEL PROTOCOLLO DI INTESA PER L ADESIONE AL GRUPPO INTERUNIVERSITARIO PER IL MONITORAGGIO DEI SISTEMI BIBLIOTECARI (GIM)

RINNOVO DEL PROTOCOLLO DI INTESA PER L ADESIONE AL GRUPPO INTERUNIVERSITARIO PER IL MONITORAGGIO DEI SISTEMI BIBLIOTECARI (GIM) RINNOVO DEL PROTOCOLLO DI INTESA PER L ADESIONE AL GRUPPO INTERUNIVERSITARIO PER IL MONITORAGGIO DEI SISTEMI BIBLIOTECARI (GIM) TRA LE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA UNIVERSITA

Dettagli

Ritenuto necessario provvedere in merito;

Ritenuto necessario provvedere in merito; PROGRAMMA TRIENNALE LL.PP. 2010/2012. AGGIORNAMENTO SCHEMA. APPROVAZIONE PROGETTO PRELIMINARE PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO.- LA GIUNTA COMUNALE Premesso: 1. che la direttiva dell Unione Europea

Dettagli

PROCEDURA --------------------------------------

PROCEDURA -------------------------------------- PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità

Dettagli

Regolamento di contabilità

Regolamento di contabilità Regolamento di contabilità Approvato con delibera n. 255 del 1 dicembre 2014 CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 (Denominazioni e oggetto) 1. Ai sensi del presente Regolamento si intendono per: a) Ministro,

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

DIRETTIVE PER LE CONNESSIONI DI IMPIANTI DI BIOMETANO ALLE RETI DEL GAS NATURALE

DIRETTIVE PER LE CONNESSIONI DI IMPIANTI DI BIOMETANO ALLE RETI DEL GAS NATURALE DIRETTIVE PER LE CONNESSIONI DI IMPIANTI DI BIOMETANO ALLE RETI DEL GAS NATURALE Convegno AIEE - INNOVHUB SSI "BIOMETANO E DINTORNI"- Milano, 15 settembre 2015 Roberto Maulini Direzione Infrastrutture

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Articolo 1 - Oggetto

Dettagli

STAZIONE UNICA APPALTANTE DELLA PROVINCIA DI TREVISO

STAZIONE UNICA APPALTANTE DELLA PROVINCIA DI TREVISO STAZIONE UNICA APPALTANTE DELLA PROVINCIA DI TREVISO BOZZA DI CONVENZIONE L anno duemilaquattordici (2014) addì (.) del mese di in Treviso Via Cal di Breda, 116, nella sede della Provincia di Treviso,

Dettagli

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 22 MARZO 2012 102/2012/R/EEL DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DELLO SCHEMA DI PIANO DECENNALE DI SVILUPPO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE, PREDISPOSTO DAL GESTORE DEL SISTEMA ENERGETICO

Dettagli

REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI TELEFONICI DE

REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI TELEFONICI DE DCO 452/2014/R/com REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI TELEFONICI DELLE AZIENDE DI VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA E DI GAS NATURALE ORIENTAMENTI FINALI Osservazioni e proposte ANIGAS Milano,

Dettagli

V Conto Energia. Sintesi e novità

V Conto Energia. Sintesi e novità V Conto Energia Una sintesi del Decreto Ministeriale (c.d. V Conto Energia) che indica quali sono e potranno essere i criteri e le modalità di incentivazione attuali e futuri della produzione di energia

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale

Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale Prot. MIURAOODRLO R.U. 22232 Milano, 9 dicembre 2009 Ai Signori Dirigenti degli UU.SS.PP. della Lombardia Ai Signori Dirigenti delle Istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado della Lombardia

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 23 DICEMBRE 2014 651/2014/R/GAS DISPOSIZIONI IN MATERIA DI OBBLIGHI DI MESSA IN SERVIZIO DEGLI SMART METER GAS L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO Nella riunione

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 2162 Seduta del 18/07/2014

DELIBERAZIONE N X / 2162 Seduta del 18/07/2014 DELIBERAZIONE N X / 2162 Seduta del 18/07/2014 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

SCHEDA DISTRIBUZIONE GAS NEL TERRITORIO DELLA CAPITALE

SCHEDA DISTRIBUZIONE GAS NEL TERRITORIO DELLA CAPITALE SCHEDA Roma Capitale, Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana, il 10 settembre 2012, un anno dopo la pubblicazione del bando di gara, ha assegnato il contratto di concessione del servizio

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

Comune di Sciolze PROVINCIA DI TO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 80

Comune di Sciolze PROVINCIA DI TO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 80 Comune di Sciolze Copia PROVINCIA DI TO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 80 OGGETTO: SERVIZIO PUBBLICO DELLA DISTRIBUZIONE DEL GAS NATURALE. AVVIO DEL PROCEDIMENTO PER IL NUOVO AFFIDAMENTO

Dettagli

L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres.

L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres. L.R. 1/2005, art. 2, c. 58 e 59 B.U.R. 30/3/2005, n, 13 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 22 marzo 2005, n. 077/Pres. Regolamento per la determinazione dei criteri e delle modalità per il concorso delle

Dettagli