21 aprile 2010 Filctem Cgil Lombardia

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1 ACQUA: Effetti dell art. 15 D.L. N. 135/2009 GAS: Prospettive relative ai nuovi Decreti ATTIVO REGIONALE dei Delegati e strutture 21 aprile 2010 Filctem Cgil Lombardia a cura di Natale Carapellese

2 NORME DI ADEGUAMENTO ALLA DISCIPLINA COMUNITARIA ex Art. 15 DL N. 135/2009 EFFETTI NEI SETTORI ACQUA e GAS Interessa Interessa Interessa non interessa acqua, rifiuti, in parte trasporti, in minima parte il gas energia elettrica

3 SINTESI dei CONTENUTI nella gestione dei servizi pubblici locali Il conferimento della gestione ordinaria avviene di norma: tramite gara ad evidenza pubblica Scelta di società concessionaria; Scelta di un socio privato, con attribuzione del 40% della proprietà e di specifici compiti operativi, di una PPP (Società a partecipazione mista pubblica/privato); In deroga a quanto sopra e per situazioni eccezionali a Società a capitale interamente pubblico in house, a seguito di peculiari caratteristiche socio-economiche del territorio che non permettono il ricorso al mercato, tali società devono svolgere l'attività prevalente nell'ambito dell'ente/o Enti che la controllano; Il decreto prevede nel caso suddetto, il rinvio al parere preventivo dell'autorità Garante della Concorrenza. Le Società cd in house sono assoggettate al patto di stabilità interno;

4 SINTESI dei CONTENUTI La disciplina del regime transitorio Nella fase transitoria si prevede: Per gli affidamenti in essere alla data del 22 agosto 2008, non conformi alla nuova disciplina e riportati in precedenza si stabilisce che: gli affidamenti in house cessano improrogabilmente alla data del , a meno che, entro la stessa data non venga ceduta una quota di capitale non inferiore al 40% a soggetti privati, in tal caso vale la scadenza naturale; gli affidamenti a società miste, pubblico-private PPP - realizzate tramite gara, ove però il socio privato abbia attribuiti I compiti operativi connessi alla gestione, cessano alla data prevista dal contratto di affidamento; gli affidamenti diretti verso società a partecipazione pubblica quotate in borsa, comprese tutte le eventuali società da esse controllate, cessano alla data di scadenza prevista dal contratto a condizione che la partecipazione pubblica non superi il 40% entro il 30 giugno 2013 e il 30% entro il 31 dicembre tutte le gestioni diverse decadono entro il 31 dicembre 2010.

5 SINTESI degli EFFETTI - 1 In sostanza la proprietà pubblica delle reti e della risorsa acqua, viene affermata ma, la gestione viene indirizzata verso il privato; La legge approvata, limita in modo evidente le gestioni di società in house, stabilendo tuttavia che I soggetti affidatari diretti di servizi pubblici locali possono comunque concorrere su tutto il territorio nazionale alla prima gara successiva alla cessazione del servizio, avente per oggetto i servizi da essa forniti e già a loro affidati;

6 SINTESI degli EFFETTI - 2 Questo provvedimento sul tema dei servizi pubblici, ancora una volta modifica le precedenti regole, aprendo in sostanza un vuoto normativo, nel combinato disposto che vede l abolizione degli ATO; Entro un anno dalla pubblicazione della legge ( ) in Gazzetta ufficiale, «sono soppresse le autorità d'ambito territoriale di cui agli articoli 148 e 201 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 e successive modificazioni» Si dispone in sostanza, un indirizzo fortemente limitativo per le società in house, determinando in prospettiva gravi danni patrimoniali ed economici per l'ente locale e le società da esso controllate, senza generare vantaggi per l'attività industriale;

7 CONSIDERAZIONI - 1 Il Decreto Ronchi dispone la privatizzazione delle società degli enti locali, con la presunta finalità di realizzare disponibilità economiche per i Comuni; Non prevede alcun vincolo affinché gli eventuali utili vengano reinvestiti nello sviluppo industriale delle stesse società di servizi; In realtà si mette in moto un processo di privatizzazione senza regole; L'attività regolatoria non è sancita, non è prevista la definizione di un autorità indipendente in tema di qualità investimenti e tariffe.

8 CONSIDERAZIONI - 2 L abolizione degli ATO di cui al D.L. n. 2 del convertito in legge definitiva e pubblicato in G.U. il 27 marzo u.s. si prevede che gli ATO cesseranno le proprie funzioni entro un anno e che le Regioni attribuiscono con legge le funzioni già esercitate dagli ATO Con l'abolizione degli Ato (acqua e rifiuti) viene meno l'unica istituzione pubblica con funzioni di controllo sull'operato dei gestori privati nei servizi pubblici, con il rischio di lasciare al loro controllo e dominio settori così importanti per le nostre collettività; Si apre quindi, l ennesimo vuoto normativo che solo in parte potrà essere ricoperto dagli interventi delle singole Regioni, ma appare evidente il tentativo di deregolamentare per favorire ancora una volta il sopravvento dei privati.

9 ACQUA - SITUAZIONE AFFIDAMENTI

10 ACQUA - SITUAZIONE AFFIDAMENTI

11 ACQUA - SITUAZIONE AFFIDAMENTI

12 GAS: DECRETI ATTUATIVI ATEM BANDI CLAUSOLA SOCIALE Il DL 135/09 prevede entro il 2011 la definizione degli Atem (Ambiti Territoriali Minimi), soggetti ad attuare le gare per la distribuzione gas; Il governo attuale si è impegnato in merito a varare a breve alcuni Decreti collegati funzionali: 1) Titolarità degli impianti e concessioni - Ambiti di gara Atem; 2) Definizione del Bando di gara tipo; 3) Definizione della Clausola sociale a salvaguardia dell occupazione e applicazione del CCNL di settore;

13 GARE GAS - LINEE GUIDA ATTUATIVE Art. 46 Bis Legge 222/07 - Attese entro il 2010 Requisiti di partecipazione alle gare; Criteri di valutazione delle offerte; Indennizzo al gestore uscente e criteri per il calcolo del valore degli impianti; Clausole di salvaguardia dell'occupazione; Bando di gara tipo; Definizione dell'eventuale diritto dei Comuni ad esigere canone o eventuale una tantum.

14 CARATTERISTICHE del BANDO Dati di impianto; Scadenza concessione; Investimenti; Legittimità dei canoni richiesti; Valore del riscatto; Numero minimo di addetti;

15 LINEE GUIDA PREVISTE Evitare la frammentazione della distribuzione. Obbligo di avere un numero di clienti già serviti superiore al 50% della concessione in gara; Valutazione delle capacità tecniche in tema di sicurezza e in tema di presidio della rete attraverso norme che obbligano ad indicare: la percentuale della rete preventivamente ispezionata in ciascun anno; I chilometri di rete soggetta a protezione catodica; il tempo di risposta a chiamata di pronto intervento; il numero di misure effettuate nel corso dell'anno per l'odorizzazione del gas.

16 CLAUSOLA SOCIALE (Tutela dell occupazione e CCNL) La clausola di salvaguardia occupazionale e di applicazione del CCNL, da sempre rivendicata dalla Filctem e dalla Cgil, dovrebbe essere inserita in specifico Decreto attuativo degli art. 14 e 15 del Decreto Letta n. 164 del ; Occorre valutare, il testo definitivo in particolare sulla norma riferita al mantenimento del numero minimo degli addetti (sono circolate finora 3 versioni e il rapporto addetti/utenti diventa sempre più aleatorio) insieme agli altri vincoli previsti nel passaggio dal gestore uscente al nuovo.

17 PERIODO TRANSITORIO Contraddizione - l'art.15 del DL n. 135/2009 prevede invece la definizione degli ambiti solo dopo il 2012, in pratica a gare effettuate; Il Decreto in via di emananzione in ogni caso dovrebbe contenere l'ulteriore proroga a tutto il 2011 del regime transitorio.

18 DECRETO AMBITI GAS 1 E previsto il dimensionamento degli ATEM (Ambiti Territoriali Minimi) a livello provinciale e subprovinciale, con un taglio massimo di 300 mila utenti e comunque non inferiore a 100 mila utenti; Nei casi in cui l'ambito provinciale supera i 300 mila clienti, potranno esserci 2 o più ambiti; Inoltre sono previsti 9 ambiti - impianti di grandi Città: Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna, Brescia, Firenze, Genova e Palermo; Gli ATEM complessivi previsti in totale sono 127.

19 DECRETO AMBITI GAS 2 In Lombardia sono previsti 21 ATEM Varese 1 Laghi Varese 2 Sud Como Sondrio Milano 1 Città Milano 2 Nord-Ovest Milano 3 Sud Milano 4 Nord-Est Bergamo 1 Nord Bergamo 2 Città Centro Bergamo 3 Sud Brescia 1 Nord Brescia 2 Città Brescia 3 Sud Pavia Cremona Mantova Lecco Lodi Monza e Brianza 1 Est Monza e Brianza 2 Ovest

20 SOGGETTO GESTORE della GARA La Provincia convoca i Comuni ricadenti nell'ambito definito; I Comuni provvedono a nominare il soggetto appaltante o Comune capofila che si incaricherà di indire il bando e gestire il processo e gli esiti; Il compito di coordinatore-capofila, potrà essere assunto dal Comune di maggior riferimento del territorio, o dalla stessa Provincia.

21 CONCLUSIONI Nel Settore Acqua siamo di fronte a provvedimenti già emanati, con evidenti effetti negativi che tendono ad imporre la privatizzazione e che stanno già creando ricorsi e opposizioni da parte dei Comuni e di alcune Regioni, è stata già avviata la campagna referendaria del forum dei movimenti per l acqua pubblica, i cui contenuti la Cgil condivide, pur senza aderire formalmente al comitato promotore; Nel Settore Gas, ci riserviamo di esprimere un giudizio, a provvedimenti emanati. La Cgil e la Filctem si battono perché le nuove normative sui temi prioritari (Clausola sociale, Bandi, Ambiti) contengano le necessarie risposte da anni rivendicate dalle OO.SS. e attese dai lavoratori;

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