Regolamento interno del Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013

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1 Regolamento interno del Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 Roma, 4 aprile

2 COMITATO DI SORVEGLIANZA REGOLAMENTO INTERNO Art. 1 Composizione Il Comitato di Sorveglianza è composto dai seguenti organismi e strutture, con funzione deliberante o consultiva sulla base delle competenze istituzionali, giuridiche e finanziarie di ciascuna categoria di partner: componenti con funzione deliberante - Assessore all Agricoltura con funzioni di Presidente o suo delegato; - un rappresentante del Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali - un rappresentante del Ministero dell Economia e Finanza - un rappresentante dell AGEA; - il Direttore della Direzione Regionale Agricoltura; - un rappresentante dell Autorità di Gestione del FEP; - un rappresentante della Direzione Regionale Programmazione economica anche quale rappresentante dell Autorità di Gestione del FESR; - un rappresentante della Direzione Regionale Formazione professionale, FSE e altri interventi cofinanziati anche quale rappresentante dell Autorità di gestione del FSE; - un rappresentante della Direzione Regionale Ambiente e cooperazione tra i popoli ; - un rappresentante della Direzione Regionale Attività produttive ; - un rappresentante della Direzione Regionale Sviluppo economico, Ricerca, Innovazione e Turismo ; - un rappresentante della Direzione Regionale Attività della Presidenza ; - un rappresentante della Direzione Regionale Tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa ; - un rappresentante della Direzione Regionale Beni e Attività Culturali, Sport ; - un rappresentante della Direzione Regionale Istituzionale ed Enti Locali Sicurezza. componenti con funzione consultiva - Presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale; - il Dirigente dell Area Programmazione e Sviluppo Rurale della Direzione Regionale Agricoltura; - i Dirigenti delle aree centrali della Direzione Agricoltura, competenti in materia di programmazione ed attuazione delle politiche di sviluppo rurale; - un rappresentante dell ARSIAL; - un rappresentante della Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI); - un rappresentante dell UNCEM; - un rappresentante di ciascuna provincia del Lazio; - tre rappresentanti delle organizzazioni professionali di categoria operanti nel settore agricolo; - tre rappresentanti delle organizzazioni del mondo cooperativo agricolo; - tre rappresentanti delle principali associazioni ambientaliste; - un rappresentante dell Ordine Dottori Agronomi e Forestali; - un rappresentante del collegio dei periti agrari; - un rappresentante del collegio degli agrotecnici; 2

3 - un rappresentante dei Gruppi di Azione Locale del Lazio; - un rappresentante del Comitato per le Pari opportunità; - un rappresentate delle associazioni per la tutela dei consumatori; - tre rappresentati delle principali organizzazioni sindacali; - un rappresentante delle associazioni dei produttori biologici; - un rappresentante dei consorzi di tutela della qualità; - un rappresentante delle Università Agrarie; - un rappresentante degli Ambiti Territoriali di Caccia, già costituiti; - un rappresentante del Sistema delle Aree Protette del Lazio; - due rappresentanti dell industria di trasformazione dei prodotti agroalimentari; - due rappresentanti delle associazioni di categoria del commercio; - due rappresentanti delle associazioni di categoria dell artigianato; - un rappresentante dei consorzi di bonifica; - un rappresentante dell Unione Camere del Lazio. I rappresentanti della Commissione Europea possono partecipare, di propria iniziativa, ai lavori del Comitato di Sorveglianza con funzioni consultive. Ogni organismo/struttura componente del Comitato di Sorveglianza designa due propri rappresentanti, uno con funzione di effettivo e l altro di supplente. I supplenti partecipano alle riunioni, in caso di impossibilità a partecipare da parte del rispettivo componente effettivo, con pieni poteri decisionali e di rappresentanza. Su invito del Presidente possono partecipare alle riunioni del Comitato di Sorveglianza rappresentanti di altre autorità pubbliche, parti economiche e sociali nonché soggetti competenti su specifiche materie ed eventuali osservatori. Art. 2 Compiti Il Comitato di Sorveglianza si accerta dell effettiva attuazione del Programma di Sviluppo Rurale e, a tal fine: - è consultato, entro i quattro mesi successivi all approvazione del programma, in merito ai criteri di selezione delle operazioni finanziate; - verifica periodicamente i progressi compiuti nella realizzazione degli obiettivi specifici del programma, sulla base dei documenti forniti dall autorità di gestione; - esamina i risultati del programma, in particolare la realizzazione degli obiettivi di ciascun asse e le valutazioni periodiche; - esamina ed approva la relazione annuale sullo stato di attuazione del programma e la relazione finale prima della loro trasmissione alla Commissione; - ha facoltà di proporre all autorità di gestione eventuali adeguamenti o modifiche del programma per meglio realizzare gli obiettivi del FEASR o per migliorarne la gestione, anche finanziaria; - esamina e approva qualsiasi proposta di modifica del contenuto della decisione della Commissione concernente la partecipazione del FEASR. 3

4 Art. 3 Riunioni Le riunioni del Comitato di Sorveglianza si tengono presso la sede della Regione Lazio o presso altre sedi comunque ricadenti nel territorio regionale su convocazione del Presidente. All'atto della convocazione il Presidente stabilisce la sede in cui si terrà la riunione del Comitato, il giorno e l orario di inizio. Le riunioni possono essere precedute da consultazioni, riunioni informative, tavoli tecnici con i rappresentanti delle amministrazioni pubbliche, delle parti economiche e sociali ed eventualmente della Commissione. Il Comitato si intende regolarmente riunito se all inizio dei lavori è presente la maggioranza dei componenti con funzione deliberante. Le deliberazioni del Comitato sono adottate a maggioranza dei componenti con funzione deliberante presenti. Art. 4 Ordine del giorno Il Presidente stabilisce l'ordine del giorno delle riunioni del Comitato di Sorveglianza inserendovi, con le modalità di seguito descritte, anche le eventuali questioni proposte per iscritto da uno o più componenti. Il Presidente invia ai componenti del Comitato la convocazione con l ordine del giorno, unitamente ai documenti oggetto di discussione, almeno 10 giorni prima della riunione. L ordine del giorno può essere integrato qualora componenti del Comitato chiedano, entro 5 giorni dal ricevimento della suddetta convocazione, l inserimento di temi da discutere debitamente motivati e dettagliati. In tal caso il Presidente, valutate le proposte, può ridefinire l ordine del giorno ritrasmettendolo almeno 2 giorni prima della riunione unitamente agli eventuali documenti integrativi. Art. 5 Verbali Delle riunioni del Comitato di Sorveglianza viene redatto apposito verbale. Il verbale riporta le eventuali osservazioni della Commissione Europea, anche se non recepite, nonché le opinioni, le proposte e i suggerimenti di tutti gli altri soggetti che partecipano ai lavori. Il Presidente, entro 30 giorni dalla riunione del Comitato di Sorveglianza, trasmette il verbale ai partecipanti alla riunione stessa. Il verbale si intende approvato qualora non pervengono osservazioni ostative entro 15 giorni dalla ricezione del documento. I verbali del Comitato di Sorveglianza, una volta approvati, sono resi disponibili sul sito Internet dell Assessorato Agricoltura della Regione Lazio 4

5 Art. 6 Procedura scritta Il Presidente, in caso di urgenza, può attivare la procedura di consultazione per iscritto dei componenti del Comitato di Sorveglianza. I documenti da sottoporre all'esame ed all approvazione mediante la procedura di consultazione per iscritto debbono essere inviati a tutti i componenti del Comitato, i quali esprimono per iscritto il loro parere entro 10 giorni lavorativi dalla data di ricezione. Decorso tale termine la documentazione trasmessa, in assenza di obiezioni, si riterrà approvata. In presenza di obiezioni formulate dalla maggioranza dei componenti con potere decisionale la documentazione suddetta dovrà essere riformulata e riproposta all approvazione secondo quanto previsto dal presente articolo. Il Presidente può, inoltre, riformulare e riproporre all approvazione del Comitato di Sorveglianza i documenti suddetti qualora ritenga opportuno accogliere osservazioni formulate dal rappresentante della Commissione Europea e dai componenti, a qualsiasi titolo, del Comitato di Sorveglianza. Art. 7 Invio comunicazioni e documenti Le comunicazioni e i documenti sono inviate ai componenti del Comitato e pervengono da questi alla Segreteria Tecnica del Comitato stesso esclusivamente a mezzo posta elettronica. A tal fine ogni componente comunica il proprio indirizzo di posta elettronica ed ogni eventuale variazione alla segreteria del Comitato. L indirizzo di posta elettronica della segreteria del Comitato è il seguente: psrlazio@regione.lazio.it. Art. 8 Segreteria del Comitato La Segreteria tecnica del Comitato di Sorveglianza è istituita presso l Area Programmazione e Sviluppo Rurale della Direzione Regionale Agricoltura (Via R.R. Garibaldi, Roma Fax psrlazio@regione.lazio.it). Gli oneri di funzionamento della Segreteria tecnica, ivi comprese le spese accessorie per il personale dedicato, sono a carico degli interventi di Assistenza Tecnica del programma. 5

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