Bilanci di energia e massa nel sistema climatico terrestre

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Bilanci di energia e massa nel sistema climatico terrestre"

Transcript

1 Bilanci di energia e massa nel sistema climatico terrestre Flusso di energia nel sistema climatico terrestre L energia solare è il motore primario del sistema climatico terrestre e le sue variazioni, sebbene piccole, sono in grande parte responsabili per l avvenire delle età glaciali sulla terra durante il quaternario (i passati 2,6 Milioni di anni sulla terra). Il trasferimento di questa energia attraverso l atmosfera, il suo assorbimento alla superficie e la sua ri-emissione verso lo spazio coinvolgono un cambiamento di lunghezza d onda di picco della radiazione e una continua trasformazione dell energia radiante in energia turbolenta, potenziale e cinetica dei fluidi atmosfera e oceano. Lo schema di questi processi è presentato nella figura seguente: Fig. 1a Scambi di energia e calore in percentuale (da Oort e Peixoto)

2 Fig. 1b Schema degli scambi di energia con valori medi in W m -2 (da IPCC report, 2006). 2

3 Figura 1c L effetto della radiazione incidente, il suo assorbimento e la sua ri-emissione dalla superficie terrestre. Nello schema di figura 1c si rappresentano le retroazioni fatte partire dall assorbimento della radiazione solare alla superficie, la sua ri-emissione sotto forma di calore latente, il cambiamento dell energia interna dell atmosfera che produce i venti e che a loro volta mettono in moto l oceano. E un sistema complesso di retroazioni tra radiazione solare, superficie tra atmosfera ed oceano e dinamica delle masse d aria e d acqua. 1.2 La natura della radiazione solare La radiazione solare viaggia sotto forma di onde elettromagnetiche con la velocità della luce nel vuoto, c km s 1. La radiazione è caratterizzata dalla sua lunghezza d onda, λ, e dalla frequenza, ν, legate dalla relazione: λ ν = c La radiazione solare incidente sulla Terra contiene tutte le componenti in lunghezza d'onda della radiazione elettromagnetica (Fig.2) ma in particolare è centrata nelle lunghezze d'onda del visibile e vicino infrarosso. Fig. 2 Lo spettro della radiazione elettromagnetica in funzione della lunghezza d onda e della frequenza. 3

4 Il tasso di energia emessa dal sole sotto forma di radiazione elettromagnetica è chiamato "flusso di energia radiante" e ha le unità di energia per unità di tempo, quindi Joule/sec oppure Watt (misure equivalenti). Il flusso radiante dal sole è pari a W. Il flusso radiante diviso per l'area che attraversa si chiama "irradianza" ed è espresso in unità di W/m 2. L'area del disco solare attraversato dal flusso radiante è 4πR s 2 con R s il raggio del sole pari a m. Quindi l'irradianza solare è In generale le grandezze radiometriche si distinguono in: 1. Energia radiante (radiant energy): è l'energia trasportata da un qualunque campo di radiazione elettromagnetica, l'unità di misura nel SI è il joule (J) 2. Flusso radiante (radiant flux): è l'energia radiante nell'unità di tempo; è considerata la grandezza radiometrica fondamentale, sulla base della quale sono definite tutte le grandezze successive, l'unità di misura nel SI è il watt (W) 3. Irradianza (irradiance): è il flusso radiante incidente su una superficie per unità di area, l'unità di misura nel SI è il watt al metro quadrato (W/m 2 ) 4. Intensità radiante (radiant intensity): è il flusso radiante emesso da una sorgente puntiforme in una certa direzione per unità di angolo solido, l'unità di misura nel SI è il watt per steradiante (W/sr) 5. Radianza (radiance): è il flusso radiante emesso da una sorgente estesa per unità di angolo solido e per unità di area proiettata su un piano normale alla direzione considerata, l'unità di misura nel SI è il watt allo steradiante per metro quadrato (W/(sr m 2 )) Ognuna di queste grandezze può essere considerata anche spettralmente, cioè in funzione della lunghezza d'onda. In tal caso l'unità di misura dell irradianza spettrale è W m 2 nm 1 se si sceglie come unità della lunghezza d onda il nanometro (nm). La (1) esprime l'irradianza solare nello spazio. Alla sommità dell'atmosfera arriva una irradianza pari a: (1) (2) dove R s-t è la distanza sole-terra ( l m) e R s è il raggio solare. Questo è vero poiché la radianza che arriva sulla superficie in una sfera di raggio R s-t, è uguale a quella emessa dalla sfera del sole, come mostrato in Figura 3, e quindi: da cui si ricava la (2). S è chiamata la costante solare. Questa costante solare non è per nulla costante e ad esempio dipende dalla presenza delle macchie solari che hanno un periodo ciclico pari a 11 anni. 4

5 Fig. 3 Le sfere intercettate dall irradianza solare. Fig. 4 Lo spettro della radiazione solare alla sommità dell atmosfera, alla superficie e curva calcolata dalla legge del corpo nero. Lo spettro della radiazione solare alla sommità e alla superficie in funzione della lunghezza d onda è mostrato nella figura 4. Vediamo ora come si spiega questa distribuzione 1.3 Le leggi dell irraggiamento dei corpi caldi La radiazione emessa da un corpo a temperatura T è chiamata radiazione di corpo nero ed è descritta dalla legge di Plank. Tutti i corpi a temperatura superiore allo zero assoluto ( C o zero 0 K) emettono radiazione elettromagnetica. L'irradianza di corpo nero dipende dalla temperatura del corpo secondo la legge: 5

6 (2) dove σ è la costante di Stefan-Boltzmann pari a. L'equazione (2) è la legge di Stefan-Boltzmann. Per vedere come la radiazione dipende dalla temperatura guardiamo l'immagine da satellite nel visibile e vicino infrarosso (Fig di Wallace and Hobbs [1]). Su di un satellite viene messo un radiometro, ovvero uno strumento capace di misurare l irradianza in funzione della λ della radiazione elettromagnetica emessa dal corpo stesso. Possiamo quindi misurare la radiazione emessa dalla superficie del mare e da altri corpi emittenti/riflettenti quali le nubi. Si vede chiaramente che i fronti di temperatura del mare sono visibili nelle lunghezze d'onda dell infrarosso mentre le nubi, molto più fredde, riflettono e ri-emettono nel visibile. Questo dipende dalla legge di Wien che dice che la lunghezza d'onda di picco dell'emissione per un corpo nero a temperatura T è: λ m = 2897 / T dove λ è in µm e T in K. Se si misura λ di emissione si può risalire alla temperatura del corpo che l ha emessa. Quindi per il sole se λ m = µm T = K Fig. 5 Spettro di corpo nero normalizzato rappresentativo del Sole (a sinistra) e della Terra (a destra), tracciato su una scala di lunghezze d onda logaritmica. L ordinata è moltiplicata per λ per rendere l area sotto le curve proporzionale all irradianza. e per la terra invece, considerando invece T = 255 o K, λ m 10 µm come mostrato in figura La radiazione solare e le stagioni La distribuzione di radiazione solare alla sommità dell atmosfera dipende da: 1) la geometria della sfera terrestre; 2) l inclinazione dell asse terrestre; 3) l orbita ellittica della terra attorno al sole. La distanza massima tra terra e sole è raggiunta all afelio ( m) mentre quella minore al perielio ( m). L eccentricità dell orbita della terra (rapporto tra la differenza dei raggi corrispondenti all apocentro e il pericentto e la distanza pari alla somma degli stessi) attorno al sole è piccola per la terra ai giorni nostri, è solo 0,0167 (fig. 6). L asse terrestre o obliquità della terra è pari ad un angolo di

7 L irradianza F sw su una superficie orizzontale sulla terra, inclinata rispetto al piano dell orbita, dipende dall angolo di zenit, Z, del sole rispetto a questa superficie: F sw = F sw o cos Z (6) dove F sw o è la radiazione che arriva alla sommità dell atmosfera al variare della posizione della terra lungo l orbita (vedi Fig. 7). In particolare: F o sw = S d 2 m d (7) dove S è la costante solare e d è la distanza vera tra sole e terra e d m è quella media. Quindi al perielio, punto più vicino, la radiazione è più intensa mentre il contrario è vero per l afelio. L angolo di zenit si può riscrivere in funzione della latitudine, dell ora e della declinazione. In astronomia, quest ultima è una latitudine celeste riferita alla sfera celeste ed è misurata in gradi nord e sud dell equatore celeste (vedi Fig.7). Fig. 6 L orbita terrestre ai giorni nostri e le posizioni dell afelio, perielio, equinozi e solstizi. 7

8 Fig. 7. Angolo di zenit Fig. 8 La declinazione e l angolo orario. L angolo di zenit è anche illustrato in Figura 8 e si può scrivere: cos Z = sinθ sinδ + cosθ cosδ cosh dove θ,δ,h sono la latitudine, la declinazione e l angolo orario. Integrando sulla durata del giorno la (6) si ottiene la curva di Fig. 9. 8

9 ù Fig. 9 L irradianza solare come funzione della latitudine e del mese alla sommità dell atmosfera. Le unità sono 10 6 J m W m 2 al giorno. La radiazione solare cambierà quindi al variare dei parametri astronomici dell orbita quali l eccentricità dell orbita, l angolo dell asse terrestre e la precessione dell asse terrestre. L'eccentricità dell'orbita della Terra varia da 0.005, per un orbita quasi circolare, a 0.058, per un orbita molto ellittica con una frequenza pari a circa 400,000 anni e altre più deboli pari a 95,000 e 136,000 anni. L'eccentricità cambia la distanza dal sole e quindi modula il valore della costante solare. L'angolo dell'asse di rotazione terrestre varia rispetto al piano dell'orbita con un periodo di circa 40,000 anni tra un valore massimo di 22.1 e 24.5 gradi. L'aumento dell'obliquita' fa aumentare l'ampiezza del ciclo stagionale della costante solare. Infine, l'asse di rotazione terrestre ruota rispetto ad un asse perpendicolare al piano dell'orbita con un periodo di circa 26,000 anni a causa delle forse di marea del sole e della luna. La precessione sfasa il ciclo stagionale nei due emisferi aumentando l'asimmetria stagionale tra un emisfero e l'altro. Nella Fig. 9 sono illustrate le variazioni di questi tre parametri nel milione di anni prima dell'eta' attuale. La figura mostra efficacemente una delle grandi difficolta' del problema, ovvero 9

10 l'esistenza di scale di tempo molto diverse che tuttavia contribuisconoa determinare differenze piuttosto importanti della costante solare. La Fig.9 illustra come i movimenti orbitali influenzino la costante solare. La conoscenza dei movimenti orbitali permette di calcolare dell'insolazione (eq.6) a diverse latitudini. Nella figura sono mostrati valori tipici dei tropici e delle zone subpolari. Le variazioni dell'insolazione sono molto significativi, dell'ordine di W tra massimo e minimo e hanno andamenti diversi tra i tropici e le alte latitudini. Complessivamente i tropici appaiono piu' regolari, mentre nelle alte latitudini le variazioni sono piu' complesse. 1.5 Equilibrio radiativo nell'atmosfera ed effetto serra Il problema è quello di sapere qual è la temperatura della superficie della terra se si considerano solo le proprietà di emissione ed assorbimento degli strati atmosferici e la riflettività della superficie della terra. Questo problema è stato trattato nel passato al fine di ottenere una stima della temperatura di "equilibrio radiativo dell atmosfera della Terra e di altri pianeti. Consideriamo una terra sferica che emette tutta la radiazione assorbita e ricevuta dal sole. La radiazione emessa dalla superficie, E t, sarà: (8) Nella (4) è l'albedo della terra, preso essere il valore costante di 0.3. L albedo è definito come l'effetto netto di riflessione della radiazione solare incidente senza assorbimento da parte della superficie. La temperatura che corrisponde a tale emissione E t è quindi : SOLAR RADIATION PLANETARY RADIATION In Tabella 6.2 di Wallace and Hobbs [1] sono presentate le temperature di equilibrio radiativo per gli altri pianeti. In realtà la temperatura media alla superficie è di 15 C ed è quindi necessario modificare la semplice legge di bilancio radiativo usata sopra. E' necessario considerare un atmosfera che assorbe la radiazione rie-emessa dalla superficie e la ri-emette. Se la radiazione solare viene assorbita dall atmosfera solo per il 10%, la radiazione emessa dalla terra viene assorbita per l'80 %. Il bilancio radiativo quindi diventa: ( 9) 0.9E t + y = x alla superficie terrestre 0.2 x + y = E t alla sommità dell'atmosfera E t ATMOSFERA 0.9E t SUP. TERRESTRE 0.2x x y y 10

11 Nella (9) x è la radiazione incognita, cioè quella emessa dalla superficie della terra. Risolvendo il sistema (9) si ha che x=1.58 E t da cui la temperatura della superficie che emette è : e quindi 13 C. Il gas atmosferico principale responsabile per l assorbimento nell infrarosso è la CO 2 Il meccanismo di assorbimento della radiazione infrarossa emessa dalla terra è comunemente chiamato effetto serra. (5) 1.6 Bilancio di calore all interfaccia aria-mare Consideriamo innanzi tutta la terra uniformemente ricoperta dall oceano (in realtà solo per il 72%). Chiamiamo l interfaccia tra atmosfera e oceano interfaccia aria-mare e consideriamo i processi fisici principali che vi avvengono. Questi sono: a. Il primo è il processo radiativo che coinvolge l'assorbimento della radiazione solare incidente descritto in precedenza, e la ri-emissione sotto forma di radiazione (bilancio radiativo) b. Il secondo è di tipo turbolento dovuto a processi di conduzione/convenzione secca con rilascio di calore sensibile e umida con rilascio di calore latente. Questi processi all interfaccia aria-mare sono particolarmente importanti poiché il moto dell atmosfera è forzato da questo trasferimento, e non direttamente dalla radiazione che la penetra dallo spazio. L atmosfera può considerarsi in prima istanza un fluido forzato dal basso verso l alto, mentre al contrario l oceano dall alto (superficie) verso il basso (le profondità marine). L oceano deriva la sua distribuzione di temperatura interna alla colonna d acqua dal trasferimento verso il basso del calore scambiato all interfaccia aria-mare. E quindi importante soffermarci sui processi che avvengono all interfaccia aria-mare. La notazione seguita sarà la seguente: Q S indica la radiazione solare incidente in che arriva alla superficie della Terra Q B indica la radiazione solare riemessa in dalla superficie del mare Q H indica il calore sensibile in Q E indica il calore latente in Il bilancio è quindi scritto: Q t = Q s + Q B Q H Q E Q S è proporzionale alla costante solare, all albedo e alla copertura nuvolosa che dà luogo ad assorbimento e riflessione della radiazione. Si può quindi scrivere che: (1.6) dove n c è la frazione di cielo coperta dalle nubi. Il flusso di radiazione infrarossa Q B è invece scritto in maniera più complicata della semplice legge di Stefan-Boltzman (1.2). Si considera che la superficie del mare non è un corpo nero 11

12 perfetto (fattore di correzione 0.985) e si considera l effetto di remissione nell infrarosso del vapore acqueo presente nell atmosfera e nelle nuvole. Un esempio di tale formula è: Q B = 0.985σT S 4 + F LW (1.7) La parte radiativa del bilancio è scritta in maniera generale come segue: F rad = F SW + F LW = Q s + Q B ovvero come il bilancio tra la radiazione a lunghezza d onda corta e quella a lunghezza d onda lunga, ovvero termica. Il primo termine è di tipo solare mentre il secondo è chiamato calore di radiazione terrestre. Nello strato dei primi 10 metri all interfaccia aria-mare, il calore rilasciato per processi turbolenti convettivi /induttivi secchi 1 è proporzionale alla velocità del fluido e alla differenza di temperatura tra oceano ed atmosfera. Si scrive quindi: dove C H è il coefficiente di Stanton, C p è il calore specifico a pressione costante e è la densità dell aria. Per il caso di processi convettivi con passaggio di fase dell acqua, da stato liquido a quello gassoso, ovvero con vapore acqueo prodotto dall evaporazione della superficie marina, si ha rilascio di calore proporzionale a q s e q a ovvero l umidità specifica. L umidità specifica q a è la massa di vapore acqueo per unità di massa dell aria a 10 metri; q s è l umidità specifica della superficie del mare, considerata essere aria saturata alla temperatura T S dell acqua. Si ha quindi: (1.8) (1.9) dove C E è chiamato coefficiente di Danton e L è il calore latente di evaporazione dell acqua (585 at 20 o C). 1.7 Il ciclo idrologico e il bilancio di acqua all interfaccia aria mare Il ciclo idrologico generale della terra è rappresentato in Fig a pag 256 del libro Capire la terra di Press e Siever. Come si può vedere il maggiore scambio di acqua in termini di bilancio di massa e tra l oceano e l atmosfera. L oceano (media sulla superficie della terra) evapora più di quello che riceve sotto forma di precipitazioni e questo eccesso va a cambiare il bilancio sulle terre emerse che lo restituiscono all oceano sotto forma di deflusso dai fiumi superficiali e sottorranei. Il bilancio d acqua all interfaccia aria-mare è quindi dato da: 1 Questi processi convettivi/induttivi avvengono in uno stato di pochi metri adiacente all interfaccia aria mare. Non coinvolgono passaggio di fase dell acqua a vapore e quindi sono considerati secchi. 12

13 dove E è l evaporazione ( ) P è la precipitazione e R l apporto fluviale. La Fig. 3.6 a pag 50 del Mellor Introduction to Physical Oceanography fa vedere la distribuzione del bilancio E-P. Nell regioni tropicali questo bilancio e negativo mentre in quelle alle medie latitudini e positivo. Ritorna ad essere leggermente negativo alle alte latitudini. Questa distribuzione naturalmente e simile ma non uguale (perche?) alla distribuzione della copertura nuvolosa della terra. 1.8 Il bilancio di quantità di moto all interfaccia aria-mare L oceano e principalmente messo in moto dallo scambio di momento all interfaccia aria mare. E quindi il vento atmosferico che è responsabile per le correnti marine sia a grande che piccola scala. Non consideriamo qui il moto ondoso prodotto dal vento e neppura le correnti molto vicino alla costa prodotte dalla rottura delle onde ma solo le correntiindotto dal trasferimento turbolento del momento. Consideriamo per un momento il vento atmosferico vicino sulla superficie terrestre considerata un contorno rigido. Come si vede dalle figure dei fluidi in moto a contatto con superfici rigide ed immobili (mostrate a lezione), questo movimento crea, all interfaccia con la Terra, uno strato chiamato turbolento, ovvero dove le componenti della velocità variano su scale spaziali e temporali corte rispetto a quelle del vento atmosferico lontano dalla superficie. In questo strato si sviluppano degli stress turbolenti che, nel caso specifico, riducono la velocità del fluido a zero vicino alla superficie rigida. Gli sforzi interni tangenziali turbolenti sono scritti come: (4.1) (4.2) per le componenti x e y del moto. Qui indicano le componenti rispettivamente del moto. Empiricamente si può dimostrare che: (4.3) dove è un coefficiente di viscosità turbolenta che si definisce empiricamente a sua volta come vedremo nel seguito. Le derivate verticali delle due componenti della velocità sono chiamate shear del campo di velocità. Vogliamo ora cercare di esprimere lo stress in funzione delle velocità turbolente che si sviluppano nello strato turbolento o limite vicino alla superficie. Al di fuori di questo strato limite c è il fluido imperturbato. Empiricamente si può trovare che: (4.4) (4.5) ovvero la viscosità turbolenta è proporzionale alla distanza dalla superficie rigida e a è chiamata la velocità d attrito (friction velocity). Quest ultima è scritta come:, che 13

14 (4.6) dove τ 0 è l ampiezza dello stress e ρ 0 la densità dell aria in questo caso. Scegliamo per semplicità τ xz = τ 0 e τ yz = 0. Ci poniamo quindi di sapere com è il profilo della velocità in funzione di z, ovvero u(z), assumendo il valore (5) per la viscosità turbolenta e la formula (3) per lo stress. Si scrive quindi: (4.7) dalla quale si risolve integrando: Supponiamo che z 0 sia tale da avere u(z 0 ) = 0. Tale altezza è chiamata altezza di rugosità (roughness length) e corrisponde a pochi metri per l atmosfera. Si ricava quindi la legge del muro (law of the wall) che esprime il campo di velocità nello strato turbolento come logaritmico nell altezza dalla superficie rigida. In altre parole: (4.8) Assumendo questo profilo, si può ora trovare un espressione per τ 0 a 10 metri dalla superficie terrestre, scelto come livello di riferimento per lo stress atmosferico turbolento (più in basso altri processi intervengono, quali lo strato molecolare viscoso, la struttura del terreno, ecc ). Considerando ora τ 0 scritto come: dove C D è un coefficiente non-dimensionale di trascinamento, si trova che: (4.9) dove ora z 0 è espresso in metri. Il valore 0.4 è la costante di Von Barman, anche scritta come κ. Riprendendo la notazione vettoriale ne risulta che: dove (u 10, v 10 ) sono le componenti del vento a 10 metri. All interfaccia aria-mare, Charnock ha trovato che: (4.10) (4.11) (4.12) 14

15 e l altezza di rugosità è dovuta alle onde create dal vento stesso (α è una costante empirica uguale a ). Sempre all interfaccia aria-mare gli stress devono essere continui e quindi si può scrivere: ovvero:. Si ha quindi che: Quindi la velocità d attrito nell oceano è molto minore di quella dell atmosfera semplicemente perché c è una grande differenza di densità tra i due fluidi. Il valore tipico di all interfaccia aria-mare è di. Si ha quindi che e nell oceano.. Di conseguenza u(z) nell atmosfera è un ordine di grandezza maggiore che non 15

Radiazione atmosferica

Radiazione atmosferica Radiazione atmosferica Fondamenti di meteorologia e climatologia Trento, 28 Aprile 2015 Radiazione elettromagnetica La radiazione elettromagnetica puó essere vista come un insieme di onde che si propagano

Dettagli

Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SPAZIO

Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SPAZIO Prof. Luigi Puccinelli IMPIANTI E SISTEMI AEROSPAZIALI SPAZIO CONTROLLO TERMICO Equilibrio termico 2 Al di fuori dell atmosfera la temperatura esterna non ha praticamente significato Scambi termici solo

Dettagli

RADIAZIONE SOLARE. 99% dell energia compresa in λ 0.15 4 µ: 9% nell uv (λ < 0.4µ) 49% nel visibile (0.4 < λ < 0.8µ) 42% nell IR (λ > 0.

RADIAZIONE SOLARE. 99% dell energia compresa in λ 0.15 4 µ: 9% nell uv (λ < 0.4µ) 49% nel visibile (0.4 < λ < 0.8µ) 42% nell IR (λ > 0. BILANCIO AL TOP DELL ATMOSFERA RADIAZIONE SOLARE 99% dell energia compresa in λ 0.15 4 µ: 9% nell uv (λ < 0.4µ) 49% nel visibile (0.4 < λ < 0.8µ) 42% nell IR (λ > 0.8µ) L intensità della radiazione solare

Dettagli

Termologia. Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti

Termologia. Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti Termologia Introduzione Scale Termometriche Espansione termica Capacità termica e calori specifici Cambiamenti di fase e calori latenti Trasmissione del calore Legge di Wien Legge di Stefan-Boltzmann Gas

Dettagli

Soluzione. Calcolo la frequenza di Brunt-Väisälä: Γ Γ=0.0127. Calcolo il periodo: = 2 =494.7. Ricavo la velocità del vento: = =10000 494.7 =20.

Soluzione. Calcolo la frequenza di Brunt-Väisälä: Γ Γ=0.0127. Calcolo il periodo: = 2 =494.7. Ricavo la velocità del vento: = =10000 494.7 =20. Problema 1 Uno flusso di aria secca scorre al di sopra di un terreno montano nel quale sono presenti due catene montuose parallele distanti 1 km nella direzione del vento. Il gradiente termico verticale

Dettagli

Alessandro Farini: Dispense di Illuminotecnica per le scienze della visione

Alessandro Farini: Dispense di Illuminotecnica per le scienze della visione Capitolo 1 Radiazione elettromagnetica e occhio In questo capitolo prendiamo in considerazione alcune grandezze fondamentali riguardanti l illuminazione e alcuni concetti legati alla visione umana che

Dettagli

RADIAZIONE SOLARE. Università di Bologna

RADIAZIONE SOLARE. Università di Bologna RADIAZIONE SOLARE DiSTA Università di Bologna IMPORTANZA DELLA RADIAZIONE E' fonte del 99.9% dell energia disponibile sulla terra Le principali fonti energetiche controllate dall'uomo sono state generate

Dettagli

LA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE

LA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE La radiazione elettromagnetica è un mezzo di trasmissione dell energia sotto forma di onde aventi entrambe le componenti elettriche e magnetiche. La sequenza ordinata delle

Dettagli

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo

Energia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo Energia e Lavoro Finora abbiamo descritto il moto dei corpi (puntiformi) usando le leggi di Newton, tramite le forze; abbiamo scritto l equazione del moto, determinato spostamento e velocità in funzione

Dettagli

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale.

Cenni di geografia astronomica. Giorno solare e giorno siderale. Cenni di geografia astronomica. Tutte le figure e le immagini (tranne le ultime due) sono state prese dal sito Web: http://www.analemma.com/ Giorno solare e giorno siderale. La durata del giorno solare

Dettagli

PRINCIPI DI TRASMISSIONE DEL CALORE

PRINCIPI DI TRASMISSIONE DEL CALORE PRINCIPI DI TRASMISSIONE DEL CALORE La trasmissione del calore può avvenire attraverso tre meccanismi: - Conduzione; - Convezione; - Irraggiamento; Nella conduzione la trasmissione del calore è riconducibile

Dettagli

FOTOVOLTAICO LA RADIAZIONE SOLARE

FOTOVOLTAICO LA RADIAZIONE SOLARE FOTOVOLTAICO LA RADIAZIONE SOLARE Il Sole Sfera di gas riscaldato da reazioni di fusione termonucleare che, come tutti i corpi caldi emette una radiazione elettromagnetica o solare. L energia solare è

Dettagli

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi

Dettagli

13. Campi vettoriali

13. Campi vettoriali 13. Campi vettoriali 1 Il campo di velocità di un fluido Il concetto di campo in fisica non è limitato ai fenomeni elettrici. In generale il valore di una grandezza fisica assegnato per ogni punto dello

Dettagli

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo Campo Elettrico: si definisce campo elettrico il fenomeno fisico che conferisce

Dettagli

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo Campo Elettrico: si definisce campo elettrico il fenomeno fisico che conferisce

Dettagli

1 Giochi d ombra [Punti 10] 2 Riscaldatore elettrico [Punti 10] AIF Olimpiadi di Fisica 2015 Gara di 2 Livello 13 Febbraio 2015

1 Giochi d ombra [Punti 10] 2 Riscaldatore elettrico [Punti 10] AIF Olimpiadi di Fisica 2015 Gara di 2 Livello 13 Febbraio 2015 1 Giochi d ombra [Punti 10] Una sorgente di luce rettangolare, di lati b e c con b > c, è fissata al soffitto di una stanza di altezza L = 3.00 m. Uno schermo opaco quadrato di lato a = 10cm, disposto

Dettagli

Il Sole Variazioni dell energia solare entrante: Obliquità orbitale Attualmente l asse di rotazione terrestre è inclinato di 23.4 rispetto alla perpendicolare sul piano orbitale terrestre. Ogni 41 000

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose.

Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. Capitolo 2 Caratteristiche delle sorgenti luminose In questo capitolo sono descritte alcune grandezze utili per caratterizzare le sorgenti luminose. 2.1 Spettro di emissione Lo spettro di emissione di

Dettagli

Il vetro e l isolamento termico Scambi termici

Il vetro e l isolamento termico Scambi termici Scambi termici Una parete vetrata separa generalmente due ambienti di diversa temperatura. Come per qualsiasi altro tipo di parete, anche attraverso il vetro ha luogo uno scambio dall'ambiente più caldo

Dettagli

La scuola integra culture. Scheda3c

La scuola integra culture. Scheda3c Scheda3c Gli ELEMENTI DEL CLIMA che caratterizzano le condizioni meteorologiche di una regione sono: la temperatura, la pressione atmosferica, i venti, l umidità e le precipitazioni. La temperatura è data

Dettagli

Forze, leggi della dinamica, diagramma del. 28 febbraio 2009 (PIACENTINO - PREITE) Fisica per Scienze Motorie

Forze, leggi della dinamica, diagramma del. 28 febbraio 2009 (PIACENTINO - PREITE) Fisica per Scienze Motorie Forze, leggi della dinamica, diagramma del corpo libero 1 FORZE Grandezza fisica definibile come l' agente in grado di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo. Ci troviamo di fronte ad una

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz

www.fisiokinesiterapia.biz www.fisiokinesiterapia.biz LABORATORIO DI FISICA MEDICA : LA TELETERMOGRAFIA DIGITALE Sommario La Termografia L Imaging Termico Misure di Temperatura Propagazione del Calore Radiazione da Corpo Nero Sensori

Dettagli

L'atmosfera è sede di fenomeni termodinamici e fluidodinamici, rappresentabili con modelli matematici molto complessi.

L'atmosfera è sede di fenomeni termodinamici e fluidodinamici, rappresentabili con modelli matematici molto complessi. Premessa L'atmosfera è sede di fenomeni termodinamici e fluidodinamici, rappresentabili con modelli matematici molto complessi. Clima: condizioni atmosferiche che si ripetono; fattori essenziali del clima

Dettagli

. Si determina quindi quale distanza viene percorsa lungo l asse y in questo intervallo di tempo: h = v 0y ( d

. Si determina quindi quale distanza viene percorsa lungo l asse y in questo intervallo di tempo: h = v 0y ( d Esercizio 1 Un automobile viaggia a velocità v 0 su una strada inclinata di un angolo θ rispetto alla superficie terrestre, e deve superare un burrone largo d (si veda la figura, in cui è indicato anche

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari.

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari. Spettrofotometria. Con questo termine si intende l utilizzo della luce nella misura delle concentrazioni chimiche. Per affrontare questo argomento dovremo conoscere: Natura e proprietà della luce. Cosa

Dettagli

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante IDRAULICA LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante 2 LEGGE DI STEVIN Z = ALTEZZA GEODETICA ENERGIA POTENZIALE PER UNITA DI PESO p /

Dettagli

LA RADIAZIONE SOLARE. Tecnica del Controllo Ambientale. Prof. Maurizio Cellura

LA RADIAZIONE SOLARE. Tecnica del Controllo Ambientale. Prof. Maurizio Cellura LA RADIAZIONE SOLARE Tecnica del Controllo Ambientale Prof. Maurizio Cellura INTRODUZIONE Il progettista deve: 1. Definire le condizioni climatiche generali e locali; 2. Ricercale le soluzioni idonee;

Dettagli

Le correnti e le maree. Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze. Prof. Neri Rolando

Le correnti e le maree. Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze. Prof. Neri Rolando 1 Le correnti e le maree Liceo Antonio Meucci Dipartimento di Scienze Prof. Neri Rolando Le correnti marine Le correnti marine sono spostamenti orizzontali di ingenti masse di acqua che seguono direzioni

Dettagli

LEZIONE 5-6 ENERGIA TERMICA, TRASPORTO DEL CALORE (CONDUZIONE, CONVEZIONE) ESERCITAZIONI 2

LEZIONE 5-6 ENERGIA TERMICA, TRASPORTO DEL CALORE (CONDUZIONE, CONVEZIONE) ESERCITAZIONI 2 LEZIONE 5-6 ENERGIA TERMICA, TRASPORTO DEL CALORE (CONDUZIONE, CONVEZIONE) ESERCITAZIONI 2 Esercizio 11 Una pentola contiene 2 kg di acqua ad una temperatura iniziale di 17 C. Si vuole portare l'acqua

Dettagli

IL SOLE. Il Sole è una stella cioè un corpo che emette luce ed energia ed è formato da gas, principalmente idrogeno (74%) ed elio (24%)

IL SOLE. Il Sole è una stella cioè un corpo che emette luce ed energia ed è formato da gas, principalmente idrogeno (74%) ed elio (24%) IL SOLE Il Sole è una stella cioè un corpo che emette luce ed energia ed è formato da gas, principalmente idrogeno (74%) ed elio (24%) Struttura del Sole 0 - nel NUCLEO viene prodotta l energia emessa

Dettagli

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA

Termodinamica. Sistema termodinamico. Piano di Clapeyron. Sistema termodinamico. Esempio. Cosa è la termodinamica? TERMODINAMICA Termodinamica TERMODINAMICA Cosa è la termodinamica? La termodinamica studia la conversione del calore in lavoro meccanico Prof Crosetto Silvio 2 Prof Crosetto Silvio Il motore dell automobile trasforma

Dettagli

Temperatura e Calore

Temperatura e Calore Temperatura e Calore La materia è un sistema fisico a molti corpi Gran numero di molecole (N A =6,02 10 23 ) interagenti tra loro Descrizione mediante grandezze macroscopiche (valori medi su un gran numero

Dettagli

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal

Dettagli

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione 2. Leggi finanziarie di capitalizzazione Si chiama legge finanziaria di capitalizzazione una funzione atta a definire il montante M(t accumulato al tempo generico t da un capitale C: M(t = F(C, t C t M

Dettagli

Temperatura. V(t) = Vo (1+at) Strumento di misura: termometro

Temperatura. V(t) = Vo (1+at) Strumento di misura: termometro I FENOMENI TERMICI Temperatura Calore Trasformazioni termodinamiche Gas perfetti Temperatura assoluta Gas reali Principi della Termodinamica Trasmissione del calore Termoregolazione del corpo umano Temperatura

Dettagli

Complementi di Termologia. I parte

Complementi di Termologia. I parte Prof. Michele Giugliano (Dicembre 2) Complementi di Termologia. I parte N.. - Calorimetria. Il calore è una forma di energia, quindi la sua unità di misura, nel sistema SI, è il joule (J), tuttavia si

Dettagli

FISICA DELLA BICICLETTA

FISICA DELLA BICICLETTA FISICA DELLA BICICLETTA Con immagini scelte dalla 3 SB PREMESSA: LEGGI FISICHE Velocità periferica (tangenziale) del moto circolare uniforme : v = 2πr / T = 2πrf Velocità angolare: ω = θ / t ; per un giro

Dettagli

Ripasso pre-requisiti di scienze per gli studenti che si iscrivono alle classi prime

Ripasso pre-requisiti di scienze per gli studenti che si iscrivono alle classi prime Ripasso pre-requisiti di scienze per gli studenti che si iscrivono alle classi prime Per seguire proficuamente i corsi di scienze della scuola superiore devi conoscere alcune definizioni e concetti di

Dettagli

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia

Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione. Foronomia Idrostatica Correnti a pelo libero (o a superficie libera) Correnti in pressione Foronomia In idrostatica era lecito trascurare l attrito interno o viscosità e i risultati ottenuti valevano sia per i liquidi

Dettagli

Temperatura e Calore

Temperatura e Calore Temperatura e Calore 1 Temperatura e Calore Stati di Aggregazione Temperatura Scale Termometriche Dilatazione Termica Il Calore L Equilibrio Termico La Propagazione del Calore I Passaggi di Stato 2 Gli

Dettagli

LA LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE

LA LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE GRAVIMETRIA LA LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE r La legge di gravitazione universale, formulata da Isaac Newton nel 1666 e pubblicata nel 1684, afferma che l'attrazione gravitazionale tra due corpi è

Dettagli

Modulo di Meccanica e Termodinamica

Modulo di Meccanica e Termodinamica Modulo di Meccanica e Termodinamica 1) Misure e unita di misura 2) Cinematica: + Moto Rettilineo + Moto Uniformemente Accelerato [+ Vettori e Calcolo Vettoriale] + Moti Relativi 3) Dinamica: + Forza e

Dettagli

EED Sonde Geotermiche

EED Sonde Geotermiche EED Sonde Geotermiche EED è un software per il calcolo delle sonde geotermiche verticali - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Dettagli

Nome..Cognome.. Classe 4G 4 dicembre 2008. VERIFICA DI FISICA: lavoro ed energia

Nome..Cognome.. Classe 4G 4 dicembre 2008. VERIFICA DI FISICA: lavoro ed energia Nome..Cognome.. Classe 4G 4 dicembre 8 VERIFIC DI FISIC: lavoro ed energia Domande ) Energia cinetica: (punti:.5) a) fornisci la definizione più generale possibile di energia cinetica, specificando l equazione

Dettagli

I MOTI DELLA TERRA NELLO SPAZIO

I MOTI DELLA TERRA NELLO SPAZIO LC23.03.06 I MOTI DELLA TERRA NELLO SPAZIO Prerequisiti: conoscenza del sistema metrico decimale e delle figure geometriche conoscenza del pianeta Terra Obiettivi: studiare i moti che riguardano la Terra

Dettagli

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

Basi di matematica per il corso di micro

Basi di matematica per il corso di micro Basi di matematica per il corso di micro Microeconomia (anno accademico 2006-2007) Lezione del 21 Marzo 2007 Marianna Belloc 1 Le funzioni 1.1 Definizione Una funzione è una regola che descrive una relazione

Dettagli

ENERGIA. Energia e Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica

ENERGIA. Energia e Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica 1 ENERGIA Energia e Lavoro Potenza Energia cinetica Energia potenziale Principio di conservazione dell energia meccanica 2 Energia L energia è ciò che ci permette all uomo di compiere uno sforzo o meglio

Dettagli

Domande a scelta multipla 1

Domande a scelta multipla 1 Domande a scelta multipla Domande a scelta multipla 1 Rispondete alle domande seguenti, scegliendo tra le alternative proposte. Cercate di consultare i suggerimenti solo in caso di difficoltà. Dopo l elenco

Dettagli

Erickson. Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes

Erickson. Le carte geografiche, il tempo e il clima, il paesaggio italiano. Scuola primaria. Carlo Scataglini. Collana diretta da Dario Ianes Strumenti per la didattica, l educazione, la riabilitazione, il recupero e il sostegno Collana diretta da Dario Ianes Carlo Scataglini GEOGRAFIA facile per la classe quarta Le carte geografiche, il tempo

Dettagli

È una grandezza fisica FONDAMENTALE, SCALARE UNITÀ DI MISURA NEL S.I. : K (KELVIN)

È una grandezza fisica FONDAMENTALE, SCALARE UNITÀ DI MISURA NEL S.I. : K (KELVIN) È una grandezza fisica FONDAMENTALE, SCALARE UNITÀ DI MISURA NEL S.I. : K (KELVIN) È STRETTAMENTE LEGATA ALLA VELOCITÀ DI VIBRAZIONE DELLE MOLECOLE IN UN CORPO: SE LA TEMPERATURA DI UN CORPO AUMENTA LE

Dettagli

GEOMETRIA DELLE MASSE

GEOMETRIA DELLE MASSE 1 DISPENSA N 2 GEOMETRIA DELLE MASSE Si prende in considerazione un sistema piano, ossia giacente nel pian x-y. Un insieme di masse posizionato nel piano X-Y, rappresentato da punti individuati dalle loro

Dettagli

Vademecum studio funzione

Vademecum studio funzione Vademecum studio funzione Campo di Esistenza di una funzione o dominio: Studiare una funzione significa determinare gli elementi caratteristici che ci permettono di disegnarne il grafico, a partire dalla

Dettagli

19 Il campo elettrico - 3. Le linee del campo elettrico

19 Il campo elettrico - 3. Le linee del campo elettrico Moto di una carica in un campo elettrico uniforme Il moto di una particella carica in un campo elettrico è in generale molto complesso; il problema risulta più semplice se il campo elettrico è uniforme,

Dettagli

Statica e dinamica dei fluidi. A. Palano

Statica e dinamica dei fluidi. A. Palano Statica e dinamica dei fluidi A. Palano Fluidi perfetti Un fluido perfetto e incomprimibile e indilatabile e non possiede attrito interno. Forza di pressione come la somma di tutte le forze di interazione

Dettagli

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme Da Newton a Planck Meccanica classica (Newton): insieme La struttura dell atomo di leggi che spiegano il mondo fisico fino alla fine del XIX secolo Prof.ssa Silvia Recchia Quantomeccanica (Planck): insieme

Dettagli

GRANDEZZE ALTERNATE SINUSOIDALI

GRANDEZZE ALTERNATE SINUSOIDALI GRANDEZZE ALTERNATE SINUSOIDALI 1 Nel campo elettrotecnico-elettronico, per indicare una qualsiasi grandezza elettrica si usa molto spesso il termine di segnale. L insieme dei valori istantanei assunti

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA

LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA LA CORRENTE ELETTRICA CONTINUA (Fenomeno, indipendente dal tempo, che si osserva nei corpi conduttori quando le cariche elettriche fluiscono in essi.) Un conduttore metallico è in equilibrio elettrostatico

Dettagli

CAFFE` Il segreto è nel fisico

CAFFE` Il segreto è nel fisico CAFFE` Il segreto è nel fisico Preparata la macchina del caffè, e messala sul fuoco: L acqua raggiunge rapidamente la temperatura di ebollizione (100 C). Lo spazio del serbatoio lasciato libero viene occupato

Dettagli

FOTOVOLTAICO. www.si-web.it

FOTOVOLTAICO. www.si-web.it FOTOVOLTAICO Il TEAM di Si-Web ha lavorato con impegno e professionalità utilizzando informazioni provenienti da autorevoli fonti sia nazionali che internazionali, ciò nonostante quanto predisposto deve

Dettagli

Collettori solari. 1. Elementi di un collettore a piastra

Collettori solari. 1. Elementi di un collettore a piastra Collettori solari Nel documento Energia solare abbiamo esposto quegli aspetti della radiazione solare che riguardano l energia solare e la sua intensità. In questo documento saranno trattati gli aspetti

Dettagli

VALUTAZIONE TECNICO ECONOMICA DEL SISTEMA AUTOMATICO DI ORIENTAMENTO CON INSEGUITORE SOLARE DELLA ZILIO S.p.a.

VALUTAZIONE TECNICO ECONOMICA DEL SISTEMA AUTOMATICO DI ORIENTAMENTO CON INSEGUITORE SOLARE DELLA ZILIO S.p.a. VALUTAZIONE TECNICO ECONOMICA DEL SISTEMA AUTOMATICO DI ORIENTAMENTO CON INSEGUITORE SOLARE DELLA ZILIO S.p.a. INTRODUZIONE I sistemi solari fotovoltaici per la produzione di energia sfruttano l energia

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Cos è la Termografia InfraRosso

Cos è la Termografia InfraRosso Cos è la Termografia InfraRosso Cos è l InfraRosso (IR)? L energia IR (cioè Calore) si muove nello spazio come radiazione. L energia IR è una radiazione che fa parte dello spettro delle Onde Elettromagnetiche

Dettagli

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito.

INTEGRALI DEFINITI. Tale superficie viene detta trapezoide e la misura della sua area si ottiene utilizzando il calcolo di un integrale definito. INTEGRALI DEFINITI Sia nel campo scientifico che in quello tecnico si presentano spesso situazioni per affrontare le quali è necessario ricorrere al calcolo dell integrale definito. Vi sono infatti svariati

Dettagli

9. Urti e conservazione della quantità di moto.

9. Urti e conservazione della quantità di moto. 9. Urti e conservazione della quantità di moto. 1 Conservazione dell impulso m1 v1 v2 m2 Prima Consideriamo due punti materiali di massa m 1 e m 2 che si muovono in una dimensione. Supponiamo che i due

Dettagli

Termodinamica: legge zero e temperatura

Termodinamica: legge zero e temperatura Termodinamica: legge zero e temperatura Affrontiamo ora lo studio della termodinamica che prende in esame l analisi dell energia termica dei sistemi e di come tale energia possa essere scambiata, assorbita

Dettagli

I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE

I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE Nell ultima notte di osservazione abbiamo visto bellissime immagini della Galassia, delle sue stelle e delle nubi di gas che la compongono.

Dettagli

Queste note non vogliono essere esaustive, ma solo servire come linee guida per le lezioni

Queste note non vogliono essere esaustive, ma solo servire come linee guida per le lezioni Alessandro Farini: note per le lezioni di ottica del sistema visivo Queste note non vogliono essere esaustive, ma solo servire come linee guida per le lezioni 1 Lo spettro elettromagnetico La radiazione

Dettagli

Scegli per ciascuna risposta l'alternativa corretta. Scegli per ciascuna risposta l'alternativa corretta

Scegli per ciascuna risposta l'alternativa corretta. Scegli per ciascuna risposta l'alternativa corretta ERIICA La Terra e la Luna Cognome Nome Classe Data I/1 ero o also? L eclisse di Sole è dovuta all ombra della Luna che si proietta sulla Terra Durante un eclisse di Sole la Luna può oscurare il Sole anche

Dettagli

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA

EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA EMISSIONE E ASSORBIMENTO DI LUCE DA PARTE DELLA MATERIA Poiché la luce è energia trasportata da oscillazioni del campo elettrico (fotoni) e la materia è fatta di particelle elettricamente cariche (atomi

Dettagli

Una soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti.

Una soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti. Una soluzione è un sistema omogeneo (cioè costituito da una sola fase, che può essere liquida, solida o gassosa) a due o più componenti. Solvente (componente presente in maggior quantità) SOLUZIONE Soluti

Dettagli

rendimento di un impianto) 4. Superficie a disposizione. Se si dispone di uno spazio sufficientemente

rendimento di un impianto) 4. Superficie a disposizione. Se si dispone di uno spazio sufficientemente CRITERI DI DIMENSIONAMENTO Impianti Fotovoltaici - Dimensionamento 1 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO Entrano in gioco molteplici fattori, per esempio: 1. Posizione geografica dell impianto (latitudine) 2. Irraggiamento

Dettagli

Oggi si possono elencare tre tecnologie principali che consentono di trasformare in energia utilizzabile (termica o elettrica) l energia del sole :

Oggi si possono elencare tre tecnologie principali che consentono di trasformare in energia utilizzabile (termica o elettrica) l energia del sole : L energia solare Per energia solare si intende l energia sprigionata dal Sole e trasmessa sulla Terra sotto forma di radiazione elettromagnetica (luce e calore). Sfruttando direttamente tale energia, attraverso

Dettagli

Anche nel caso che ci si muova e si regga una valigia il lavoro compiuto è nullo: la forza è verticale e lo spostamento orizzontale quindi F s =0 J.

Anche nel caso che ci si muova e si regga una valigia il lavoro compiuto è nullo: la forza è verticale e lo spostamento orizzontale quindi F s =0 J. Lavoro Un concetto molto importante è quello di lavoro (di una forza) La definizione di tale quantità scalare è L= F dl (unità di misura joule J) Il concetto di lavoro richiede che ci sia uno spostamento,

Dettagli

Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione ISPEED

Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione ISPEED Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione ISPEED Dati utili Lunghezza del treno: 8,8 m Durata del percorso: 55 s Lunghezza del percorso: 1200 m Massa treno a pieno carico: 7000 kg Altezza della prima

Dettagli

ELEMENTI DI IDROSTATICA IDROSTATICA L'idrostatica (anche detta fluidostatica) è una branca della meccanica dei fluidi che studiailiquidi liquidiin instato statodi diquiete quiete. Grandezze caratteristiche

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004 ESAME DI STAT DI LICE SCIENTIFIC CRS SPERIMENTALE P.N.I. 004 Il candidato risolva uno dei due problemi e 5 dei 0 quesiti in cui si articola il questionario. PRBLEMA Sia la curva d equazione: ke ove k e

Dettagli

1996: il prezzo salì a $5.00 per bushel con contestazioni sui vecchi contratti

1996: il prezzo salì a $5.00 per bushel con contestazioni sui vecchi contratti MICRO ECONOMIA Analisi della Domanda e dell Offerta 1. Motivazioni 2. Definizione di Mercati Competitivi 3. La Funzione di Domanda di Mercato 4. La Funzione di Offerta di Mercato 5. Equilibrio e sue caratteristiche

Dettagli

L effetto della corrente sullo stato del mare

L effetto della corrente sullo stato del mare L effetto della corrente sullo stato del mare La presenza della corrente influenza la navigazione in molteplici aspetti diversi: da quelli più evidenti come la modifica nella velocità e rotta rispetto

Dettagli

1) Due grandezze fisiche si dicono omogenee se:

1) Due grandezze fisiche si dicono omogenee se: 1) Due grandezze fisiche si dicono omogenee se: A. Si possono moltiplicare tra loro B. Si possono dividere tra loro C. Ci possono sommare tra loro D. Sono divisibili per uno stesso numero 2) Un blocchetto

Dettagli

Perché osservare le binarie ad eclisse

Perché osservare le binarie ad eclisse Perché osservare le binarie ad eclisse Marco Vincenzi Amelia 15-16 maggio 2010 VI Meeting sulle Stelle Variabili SSV UAI GRAV Le binarie ad eclisse, e, più in generale, i sistemi binari si studiano perché

Dettagli

Strane anomalie di un motore omopolare Di Valerio Rizzi e Giorgio Giurini

Strane anomalie di un motore omopolare Di Valerio Rizzi e Giorgio Giurini Strane anomalie di un motore omopolare Di Valerio Rizzi e Giorgio Giurini Gli scriventi, in qualità di studiosi del generatore omopolare hanno deciso di costruire questo motore per cercare di capire le

Dettagli

L'impulso di una forza che varia nel tempo

L'impulso di una forza che varia nel tempo Lezione 13 approfondimento pag.1 L'impulso di una forza che varia nel tempo Un riassunto di quel che sappiamo Riprendiamo in esame il solito carrellino che si trova sopra la rotaia a basso attrito. Se

Dettagli

L E L E G G I D E I G A S P A R T E I

L E L E G G I D E I G A S P A R T E I L E L E G G I D E I G A S P A R T E I Variabili di stato Equazioni di stato Legge di Boyle Pressione, temperatura, scale termometriche Leggi di Charles/Gay-Lussac Dispense di Chimica Fisica per Biotecnologie

Dettagli

ELETTRONICA E CALCOLATORI ELETTRONICI (E. Tombelli) Enrico Tombelli. ITC "A. Volta" - Bagno a Ripoli - Firenze (e.tombelli@libero.

ELETTRONICA E CALCOLATORI ELETTRONICI (E. Tombelli) Enrico Tombelli. ITC A. Volta - Bagno a Ripoli - Firenze (e.tombelli@libero. Enrico Tombelli ITC "A. Volta" - Bagno a Ripoli - Firenze (e.tombelli@libero.it) nali 22/09/2005 12.17 1 SEGNALI Un nale è una grandezza che varia nel tempo. Esso può quindi essere rappresentato tramite

Dettagli

Induzione magnetica. Corrente indotta. Corrente indotta. Esempio. Definizione di flusso magnetico INDUZIONE MAGNETICA E ONDE ELETTROMAGNETICHE

Induzione magnetica. Corrente indotta. Corrente indotta. Esempio. Definizione di flusso magnetico INDUZIONE MAGNETICA E ONDE ELETTROMAGNETICHE Induzione magnetica INDUZIONE MAGNETICA E ONDE ELETTROMAGNETICHE Che cos è l induzione magnetica? Si parla di induzione magnetica quando si misura una intensità di corrente diversa da zero che attraversa

Dettagli

1 Gli effetti della forza di Coriolis

1 Gli effetti della forza di Coriolis LA FORZA DI CORIOLIS di Giulio Mazzolini 2012 1 Gli effetti della forza di Coriolis È un effetto noto che i venti nell emisfero nord deviano sempre verso destra, invece nell emisfero sud deviano sempre

Dettagli

Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012

Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012 Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia 22 giugno 2012 Problema 1 Due carrelli A e B, di massa m A = 104 kg e m B = 128 kg, collegati da una molla di costante elastica k = 3100

Dettagli

Calcolo della trasmittanza di una parete omogenea

Calcolo della trasmittanza di una parete omogenea Calcolo della trasmittanza di una parete omogenea Le resistenze liminari Rsi e Rse si calcolano, noti i coefficienti conduttivi (liminari) (o anche adduttanza) hi e he, dal loro reciproco. (tabella secondo

Dettagli

Il trasporto di materia. Principi di Ingegneria Chimica Ambientale

Il trasporto di materia. Principi di Ingegneria Chimica Ambientale Il trasporto di materia Principi di Ingegneria Chimica Ambientale 1 Considerazioni preliminari Il nostro studio sarà limitato a: miscele binarie miscele diluite (ossia in cui la frazione molare di uno

Dettagli

All interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI.

All interno dei colori primari e secondari, abbiamo tre coppie di colori detti COMPLEMENTARI. Teoria del colore La teoria dei colori Gli oggetti e gli ambienti che ci circondano sono in gran parte colorati. Ciò dipende dal fatto che la luce si diffonde attraverso onde di diversa lunghezza: ad ogni

Dettagli

ARTIFICIAL TORNADO. ovvero. la soluzione per generare energia elettrica in modo continuo e a costo nullo sfruttando un fenomeno della natura

ARTIFICIAL TORNADO. ovvero. la soluzione per generare energia elettrica in modo continuo e a costo nullo sfruttando un fenomeno della natura ARTIFICIAL TORNADO ovvero la soluzione per generare energia elettrica in modo continuo e a costo nullo sfruttando un fenomeno della natura 1 Il controllo del fenomeno tornado creato artificialmente, consente

Dettagli

Lavoro di una forza costante

Lavoro di una forza costante Lavoro ed energia Per spostare un oggetto o per sollevarlo dobbiamo fare un lavoro Il lavoro richiede energia sotto varie forme (elettrica, meccanica, ecc.) Se compio lavoro perdo energia Queste due quantità

Dettagli

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR

1. Introduzione. 2. Simulazioni elettromagnetiche per la misura del SAR Relazione Tecnica Analisi simulative e misure con termocamera relative al confronto tra l utilizzo di un telefono smartphone in assenza e in presenza di dispositivo distanziatore EWAD Annamaria Cucinotta

Dettagli