DIRETTIVE PER IL MARCHIO DI QUALITA' QUALANOD RIGUARDANTE GLI STRATI DI OSSIDO ANODICO SU ALLUMINIO REALIZZATI IN ACIDO SOLFORICO

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1 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 1/60 DIRETTIVE PER IL MARCHIO DI UALITA' UALANOD RIGUARDANTE GLI STRATI DI OSSIDO ANODICO SU ALLUMINIO REALIZZATI IN ACIDO SOLFORICO EDIZIONE INIZIO VALIDITÀ: 1 luglio 2010 Sostituisce la precedente edizione del ed incorpora le relative Schede di Aggiornamento dalla n 1 alla n 8 La presente edizione può essere integrata da nuove Schede di Aggiornamento. Le Schede di Aggiornamento in vigore sono pubblicate sul sito Internet: La presente revisione 01, rispetto alla revisione 00, include correzioni nel testo dei paragrafi 4.6 e S. Valzano R.Boi C. Muccio S. Valzano R.Boi C. Muccio REV. REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE DATA

2 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 2/60 VARIAZIONI RISPETTO ALLE DIRETTIVE EDIZIONE 2004 SCHEDA DI AGGIORNAMENTO N 1. Revisione Appendice VI Valutazione di nuovi prodotti e processi 2. NUOVA APPENDICE: Appendice VIII Anodizzazione in continuo del nastro 3. RESISTENZA ALLA LUCE 4. SOLUZIONI PER I CONTROLLI DI FISSAGGIO 5. RISULTATI NEGATIVI DELLA PROVA DI RESISTENZA ALL ABRASIONE 6. ESATTA DEFINIZIONE DEI PROCESSI DI FISSAGGIO CHE RICHIEDONO UN OMOLOGAZIONE 7. SPECIFICHE PER LE PROCEDURE DI ATTACCO CHIMICO 8. USO DEL LOGO DA PARTE DI TERZI

3 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 3/60 SOMMARIO SCHEDA DI AGGIORNAMENTO N... 2 C A P I T O L O INFORMAZIONI GENERALI... 6 IMPEGNI PER GLI ANODIZZATORI CLASSE DI SPESSORE LAVORAZIONI DOPO L ANODIZZAZIONE... 7 IDENTIFICAZIONE DEL MATERIALE ISPEZIONABILE SUB-CONTRATTO... 7 C A P I T O L O M E T O D I D I P R O V A E R E U I S I T I D I A C C E T T A B I L I T À ASPETTO E COLORE (SECONDO UNI EN ) MISURA DELLO SPESSORE Prove non distruttive Prove distruttive Prova di riferimento PROVE PER LA VALUTAZIONE DELLA UALITÀ DEL FISSAGGIO Prova alla goccia di colorante secondo UNI EN Prova di misura dell ammettenza secondo UNI EN Prova della perdita di massa dopo immersione in soluzione di acido cromico e acido fosforico e preattacco acido secondo UNI EN RESISTENZA ALL ABRASIONE Prova di resistenza all abrasione in accordo con l Appendice IV Prova di riferimento RESISTENZA ALLA LUCE RESISTENZA ALLA NEBBIA-SALINO-ACETICA SECONDO UNI ISO PROVA DI IMMERSIONE IN ACIDO NITRICO C A P I T O L O 3 S P E C I F I C H E D I L A V O R O CONTRATTO CON IL CLIENTE Materiale Aspetto superficiale Classi di spessore Colore Pulizia e manutenzione Reclami APPARECCHIATURA NEGLI IMPIANTI DI ANODIZZAZIONE Vasche Raffreddamento dell elettrolita Agitazione dell elettrolita Riscaldamento Alimentazione elettrica Ganci Anodizzazione Fissaggio mediante trattamento idrotermico Fissaggio a freddo/impregnazione a freddo (CI-CS) basati su Sali di nichel Fissaggio a media temperatura Immagazzinamento LABORATORIO E APPARECCHIATURE DI PROVA... 25

4 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 4/ Laboratorio Strumenti per la misurazione dello spessore Strumenti e soluzioni per i controlli del fissaggio Strumenti per il controllo dei bagni Materiale per la prova di resistenza all abrasione C A P I T O L O 4 S P E C I F I C H E P E R L A U T O C O N T R O L L O Controllo dei bagni di attacco chimico Controllo dei bagni anodizzazione CONTROLLO DELLA TEMPERATURA DEI BAGNI CONTROLLO DEL PH DEI BAGNI DI FISSAGGIO CONTROLLO DEL FISSAGGIO MISURAZIONI SPESSORE PROVA DI RESISTENZA ALL ABRASIONE (V. APPENDICE IV) CONTROLLO DI PRODUZIONE RAFFORZAMENTO DELL AUTOCONTROLLO MARCATURA E ETICHETTATURA C A P I T O L O 5 C O N C E S S I O N E D E L L A L I C E N Z A A I M P I A N T I D I A N O D I Z Z A Z I O N E CONCESSIONE DI UNA LICENZA Ispezione di prodotti finiti (P) Ispezione del laboratorio e apparecchiature di prova Campionamento Difetti visibili Misure di spessore Prova di controllo fissaggio non distruttiva (goccia o ammettenza) Prova di controllo fissaggio distruttiva (perdita di peso) Prova di resistenza all abrasione Verifica dell autocontrollo L ispettore deve verificare se i controlli e le verifiche interne sono stati eseguiti con la dovuta periodicità e se sono stati registrati tutti i risultati Ispezione del registro dei reclami Ispezione dell impianto e delle attrezzature (I) Giudizio finale per la concessione della licenza Contratto con il Licenziatario Generale VISITE DI CONTROLLO DEI LICENZIATARI Ripetizione nel caso in cui il risultato della perdita di peso sia maggiore di 30.0 mg/dm Misure eccezionali (perdita di peso di 45 mg/dm 2) Ispezione dell impianto (I) Valutazioni delle ispezioni di routine Diagramma B: Procedura per il rinnovo del marchio di qualità ISPEZIONI DELL IMPIANTO DIRITTO DI APPELLO RISERVATEZZA DELLE INFORMAZIONI SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DEI RAPPORTI DI ISPEZIONE A P P E N D I C I APPENDICE I TERMINOLOGIA APPENDICE IIA RELATIVO ALL'IMPIEGO DEL MARCHIO DI UALITA' UALANOD PER L'OSSIDAZIONE ANODICA DELL'ALLUMINIO APPENDICE IIB... 43

5 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 5/60 RELATIVO ALL'IMPIEGO DEL MARCHIO DI UALITA' UALANOD PER L'OSSIDAZIONE ANODICA DELL'ALLUMINIO (ALLEGATO 7A PARTE III MANUALE UALITÀ UALITAL) DEFINIZIONI PROPRIETÀ DEL MARCHIO REGISTRO DEI LICENZIATARI REUISITI RICHIESTI PER ACCORDARE UNA LICENZA MERCI CONSIDERATE CONTROLLO DELLE MERCI IMPIEGO DEL MARCHIO DI UALITÀ CONDIZIONI RELATIVE ALLA CONSEGNA, IL RINNOVO O IL RIFIUTO DI RINNOVO DELLE LICENZE ANNULLAMENTO DELLE LICENZE MODIFICHE DEL REGOLAMENTO E DELLE DIRETTIVE NOTIFICHE E AVVISI PROCEDURE DI APPELLO PRIVACY APPENDICE IIB USO DEL MARCHIO DI UALITÀ (REUISITI) APPENDICE III (INFORMATIVA) CONTRATTO DI CONCESSIONE DI LICENZA RELATIVA AL MARCHIO DI UALITÀ UALANOD PER L'ALLUMINIO ANODIZZATO (ALLEGATO 7A PARTE II MANUALE UALITÀ UALITAL) APPENDICE IV PROVA DI ABRASIONE PER RIVESTIMENTI DI OSSIDAZIONE ANODICA PRINCIPIO SCOPO ATTREZZATURA PROCEDURA APPENDICE V PULIZIA E MANUTENZIONE PER APPLICAZIONI INTERNE PER APPLICAZIONI ESTERNE APPENDICE VII ELENCO NORME PRINCIPALI APPENDICE VIII ANODIZZAZIONE IN CONTINUO DEL NASTRO

6 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 6/60 Capitolo 1 Informazioni generali

7 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 7/60 1. Informazioni generali UALANOD è un organizzazione di marchi di qualità fondata nel 1974 da diverse associazioni nazionali che comprendevano gli anodizzatori per sistemi architettonici nell Associazione Europea degli Anodizzatori (EURAS)* in aggiunta con l'associazione Europea dei Semilavorati di Alluminio (EWAA)**. uesta organizzazione è demandata a mantenere e promuovere la qualità dell alluminio anodizzato e delle sue leghe. * ESTAL (European Surface Treatment on Aluminium) dal 1994 ** EAA (European Aluminium Association) dal 1982 ueste specifiche che sono in linea con la serie delle norme UNI EN e gli standards relativi (v. appendice VII), servono come riferimenti di base per il marchio di qualità UALANOD è debbono essere strettamente osservate da coloro che detengono il marchio. Una particolare attenzione deve essere rivolta ai seguenti punti: Impegni per gli anodizzatori. I detentori del marchio di qualità UALANOD devono lavorare secondo le specifiche a meno che non vi siano degli accordi per scritto tra anodizzatore e cliente per altre condizioni. L eccezione riguarda solo applicazioni non architettoniche ma l anodizzatore deve, in ogni caso, seguire la norma UNI EN in questi casi le parti di interesse devono essere chiaramente identificate. Classe di spessore. La classe di spessore dello strato anodico deve essere specificata dal cliente. Si possono utilizzare quale criteri le norme Nazionali, sezione e la definizione di superficie significativa data nell appendice I delle specifiche. Indicazione del tipo: spessore da 13 a 17 m o da 17 a 23 m, non sono conformi né alle specifiche né alle norme Europee. Lavorazioni dopo l anodizzazione. Le deformazioni eseguite dopo il processo di anodizzazione possono danneggiare localmente lo strato di ossido e diminuirne la resistenza in punti che abbiano subito maggiori sollecitazioni, soprattutto in funzione di raggi di curvatura. L effetto estetico può essere di notevole entità soprattutto per prodotti da applicazione in esterno e prodotti colorati. Identificazione del materiale ispezionabile. L anodizzatore deve indicare all ispettore del UALANOD il materiale che è già stato sottoposto al controllo interno con esito positivo (conforme). Tutto il materiale già trattenuto in stock, pronto per la spedizione o impacchettato, dovrà essere considerato come già sottoposto al controllo interno con esito positivo. Sub-contratto. ualora una Ditta detentrice del marchio di qualità sub-contratti la lavorazione relativa a materiale di un ordine che richieda il marchio, sia che sub-contratti l intera o parte della partita di materiale da anodizzare, deve stipulare detto sub-contratto con altra Ditta anch essa detentrice del marchio di qualità.

8 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 8/60 Capitolo 2 Metodi di prova e Requisiti di accettabilità

9 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 9/60 2. Metodi di prova e requisiti di accettabilità I prodotti in alluminio anodizzato di un anodizzatore possessore di licenza UALANOD devono essere conformi ai requisiti previsti su difetti visibili, spessore dello strato di ossido, qualità del fissaggio, resistenza all abrasione e resistenza alla luce secondo quanto descritto nei paragrafi 2.1, 2.2, 2.3, 2.4 e Aspetto e colore (secondo UNI EN ) uesto paragrafo specifica i requisiti di accettabilità su difetti visibili e sulla valutazione di colore e aspetto visivo Difetti visibili Il materiale anodizzato deve essere, sulla superficie(i) significativa(e), privo di difetti visibili se esaminato da una distanza che deve essere concordata tra le parti. In assenza di tale accordo, devono essere rispettate le seguenti distanze minime: 5 m per applicazioni architettoniche uso esterno; 3 m per applicazioni architettoniche uso interno; 0,5 m per applicazioni decorative. Se richiesto dal cliente, Le massime variazioni ammesse sia per l aspetto che per l uniformità devono essere concordate mediante campioni allestiti con la stessa classe di spessore e accettati da entrambe le parti. Si può ricorrere anche a sistemi di misurazione ottici, se ciò si ritiene necessario. Il colore potrà essere verificato confrontando il materiale anodizzato con i campioni di riferimento. Durante il confronto sia il materiale che i campioni di riferimento dovranno essere sullo stesso piano ed esaminati orientandoli tutti secondo le linee di maggior deformazione plastica (direzione di laminazione, estrusione o lavorazione) Superficie raggrinzata La valutazione comparativa dell aspetto dovrebbe essere eseguita visivamente o, per controlli in produzione, utilizzando se possibile un metodo strumentale. L alluminio anodizzato ha la proprietà di doppia riflessione dalle superfici dello strato anodico e del metallo di base. Per una valutazione visiva comparativa occorre quindi che i campioni di prova o i pezzi lavorati siano posti sullo stesso piano ed esaminati da una distanza la più vicina possibile orientandoli tutti secondo linee di maggior deformazione plastica (direzione di laminazione, estrusione o lavorazione). Dovranno essere esaminati rispettando le distanze minime come specificato al paragrafo Nel caso di prodotti destinati all utilizzo in condizioni di luce naturale, se non diversamente specificato, i campioni ed i pezzi dovranno essere esaminati alla luce del giorno con esposizione a nord. Se i prodotti sono destinati all uso sotto luce artificiale, si deve utilizzare la stessa luce per il confronto ponendo una sorgente di luce diffusa in alto e dietro l osservatore. Per superfici strutturate, le misure strumentali dovranno essere condotte in conformità con i requisiti della norma EN , -12, -12 o -14 a seconda della finitura del prodotto. E importante fare attenzione a qualsiasi dipendenza della misura dall orientamento del campione (direzione di lavorazione), e settare le procedure operative di conseguenza. Per esempio, la brillantezza speculare dovrebbe essere misurata ponendo il campione a contatto con lo strumento in modo che il piano di incidenza e riflessione sia parallelo alla direzione di lavorazione del metallo.

10 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 10/ Misura dello spessore Prove non distruttive a) Metodo a correnti indotte secondo la UNI EN ISO 2360 È il metodo più usuale per misurare lo spessore. In caso di diatriba si deve far ricorso al metodo di riferimento (v. paragrafo 2.2.3). Procedura. Su ciascun pezzo da controllare occorre rilevare lo spessore in minimo cinque zone di misura (0,5 cm²), tranne nei casi in cui le dimensioni dei pezzi da misurare non lo consentano, effettuando da 3 a 5 letture su ogni zona. La media di queste letture valutata per ogni zona di misura fornisce il valore della misurazione (spessore locale) che dovrà essere registrato sui rapporti di ispezione. Verrà quindi calcolata la media di queste misurazioni che fornirà il valore dello spessore medio del pezzo in controllo. Requisiti di accettabilità Il valore dello spessore medio del pezzo controllato, espresso in microns, dovrà essere almeno uguale al valore di spessore della classe. Tutti i valori di spessore registrati sulle zone di misura, anch essi espressi in microns, non dovranno essere inferiori all 80 % del valore previsto per la classe. In caso contrario il pezzo controllato verrà considerato non conforme. A seguire 4 esempi di valutazioni di spessore su pezzi anodizzati classe 20. Esempio 1. Valori delle misurazioni in m: 20, 22, 23, 21, 20 (media = 21.2) uesto pezzo è ottimo. Esempio 2. Valori delle misurazioni in m: 20, 23, 22, 22, 18 (media = 21.0) uesto pezzo è buono in quanto ha una media oltre 20 m e nessuna delle misurazioni è inferiore a 16 m (= 80% di 20 m). Esempio 3. Valori delle misurazioni in m: 18, 20, 19, 20, 18 (media = 19.0) uesto pezzo è non conforme poiché ha una media inferiore a 20 m e dovrà essere considerato nella colonna dei pezzi non conformi della tabella

11 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 11/60 Esempio 4. Valori delle misurazioni in m: 20, 24, 22, 22, 15 (media = 20.6) uesto pezzo è non conforme benché abbia una media oltre i 20 m, in quanto una delle misurazioni è risultata inferiore a 16 m (= 80% di 20 m). in questo caso l esito dell ispezione è da considerarsi negativa. b) Metodo mediante microscopio a sezione ottica secondo la UNI EN Prove distruttive a) Metodo mediante sezione microscopica secondo UNI EN ISO 1463 b) Metodo gravimetrico secondo UNI EN Prova di riferimento Il metodo a sezione microscopica (UNI EN ISO 1463) viene considerato come metodo di riferimento. 2.3 Prove per la valutazione della qualità del fissaggio uesto paragrafo specifica le prove che devono essere eseguite ed i relativi requisiti di accettabilità per valutare la qualità del fissaggio. La massima prudenza è di rigore quando si impiegano additivi nei bagni di fissaggio, destinati ad impedire la formazione di polverino. Una particolare attenzione dovrà essere data ai risultati ottenuti con il metodo distruttivo mediante perdita di peso e, se è impiegabile, mediante la prova alla goccia Prova alla goccia di colorante secondo UNI EN I valori da 0 a 2, secondo la scale riportata nella tabella , sono accettabili. I valori da 3 a 5 sono da considerare inaccettabili. La prova deve sempre essere eseguita sulla parte del pezzo avente il valore di spessore di ossido più alto. uesta prova risulta meno selettiva per il fissaggio a base di sali di nichel o di cobalto oppure con additivi tipo detergenti organici. La prova non è adatta per l'alluminio colorato Prova di misura dell ammettenza secondo UNI EN uesta prova non può essere applicata su pezzi anodizzati realizzati con leghe aventi più del 2 % di silicio, 1.5 % di manganese o 3 % di magnesio né per pezzi fissati mediante fissaggio a freddo. Il limite, espresso in S, per anodizzazione incolore, per anodizzazione colorata sia per assorbimento o mediante elettrocolorazione è: 400 e (e = spessore del film anodico in m) Tale limite non si applica ai pezzi elettrocolorati bronzo medio, scuro o nero, per i quali non è stato ancora trovato un metodo non distruttivo.

12 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 12/60 Come soluzione transitoria, la qualità del fissaggio può essere controllata applicando il seguente procedimento: L'ispettore misura prima l'ammettenza del lotto da controllare. Sul pezzo sul quale si è rilevato il valore più alto dell'ammettenza si applicherà il metodo di riferimento secondo Se il risultato della prova di riferimento (EN ) è soddisfacente, il lotto è in ordine, altrimenti l'ispezione deve essere considerata come insoddisfacente Prova della perdita di massa dopo immersione in soluzione di acido cromico e acido fosforico e preattacco acido secondo UNI EN uesta prova costituisce la prova di riferimento per valutare la qualità del fissaggio. Il valore massimo di perdita di massa consentito è 30.0 mg/dm 2. Durante l ispezione di un lotto si dovrà sempre eseguire la prova di perdita di peso sul pezzo che ha fatto registrare il valore più elevato di ammettenza o, nel caso di fissaggio a freddo, sul pezzo avente il valore di spessore d ossido più alto. 2.4 Resistenza all abrasione uesto paragrafo specifica le prove che devono essere eseguite ed i relativi requisiti di accettabilità per la prova di resistenza all abrasione Prova di resistenza all abrasione in accordo con l Appendice IV. uesta prova si basa sulla norma BS 6161 parte 18 del Si dovrà disporre di un adatta carta vetrata avente grado 00 (molto fine). Il formarsi, durante la prova, di un notevole quantitativo di polverino bianco denota che lo strato di ossido anodico è più tenero dell abrasivo e il pezzo deve essere scartato Prova di riferimento. In caso di disputa, i campioni devono essere testati mediante il metodo di abrasione con la ruota (UNI EN ). I campioni con indice di usura inferiore a 1.4 sono considerati conformi (soddisfacenti). 2.5 Resistenza alla luce ISO 2135 Per applicazioni uso esterno, il colorante deve aver dimostrato una buona resistenza in esercizio e deve raggiungere o superare il grado di resistenza 8 sulla scala internazionale dei blu, secondo ISO Occorre notare che l alluminio anodizzato colorato per elettrocolorazione è stato dimostrato che è da considerare conforme ai requisiti di questa norma. 2.6 Resistenza alla nebbia-salino-acetica secondo UNI EN ISO 9227 Durata della prova: 1000 ore. uesta prova viene utilizzata per giudicare prodotti o processi che non sono ancora inclusi nelle specifiche (v. Appendice VI).

13 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 13/ Prova di immersione in acido nitrico uesta prova consiste nel valutare la perdita di peso dopo immersione in soluzione di acido nitrico (50 % in vol.) per la durata di 24 ore a temperatura di 20 C. uesta prova viene utilizzata per giudicare prodotti o processi che non sono ancora inclusi nelle specifiche (v. Appendice VI).

14 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 14/60 Capitolo 3 Specifiche di lavoro

15 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 15/60 3. Specifiche di lavoro 3.1 Contratto con il Cliente Il contratto tra l anodizzatore e il proprio Cliente deve riportare i seguenti punti: Materiale. Materiale; Aspetto superficiale; Classe di spessore; Colore; Pulizia e manutenzione Le specifiche UALANOD si applicano all alluminio e sue leghe. Le leghe di alluminio maggiormente impiegate in anodizzazione sono quelle delle serie 1000, 3000 e 5000 per semilavorati laminati e la serie 6000 per gli estrusi. uesti materiali non si presentano con lo stesso aspetto dopo il processo di anodizzazione e talvolta anche nell ambito di una stessa lega. Per questo motivo il Cliente deve specificare la lega, attestare che essa sia conforme allo standard, idonea all anodizzazione ed in grado di soddisfare i requisiti previsti dal marchio. Possono essere utilizzate altre leghe a seguito di mutuo accordo tra anodizzatore e Cliente; quest ultimo dovrà specificare per iscritto la classe di spessore e il tipo di fissaggio voluto. Possono essere anche utilizzate leghe speciali per autocolorazione. ualità per anodizzazione Per realizzare degli effetti decorativi particolari o per ottenere una particolare uniformità d aspetto, si dovranno utilizzare solo leghe di qualità per anodizzazione. ueste devono essere realizzate con particolari sistemi produttivi. Metallo per superfici ad elevata specularità Dovendo realizzare superfici ad elevata specularità, si dovranno utilizzare leghe di alluminio ad elevato grado di purezza. Leghe autocoloranti per anodizzazione in acido solforico o solforico/ossalico Sono leghe speciali che consentono di ottenere colorazioni particolari Aspetto superficiale L aspetto del prodotto finito dipende dal trattamento superficiale effettuato prima del processo di anodizzazione. L aspetto, così come la preparazione superficiale indicata secondo quanto riportato nella norma EN e lo standard di riferimento devono essere concordati tra cliente ed anodizzatore. I requisiti di uniformità d aspetto devono tener conto delle variazioni ammissibili nella lega, incluse quelle derivanti dai processi di lavorazione, e dai trattamenti eseguiti dall anodizzatore. Il limite di variazioni ammissibili nell aspetto finale e nell uniformità dovrebbero essere concordati mediante l uso di campioni di riferimento che abbiano lo spessore richiesto e siano accettati da entrambe le parti. Anche il metodo di valutazione dovrebbe essere concordato tra le parti. Occorre notare che non è possibile stabilire limiti inferiori o superiori nell aspetto a

16 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 16/60 causa dei numerosi fattori che intervengono. Per esempio, sebbene la brillantezza vari su una scala fino a 100, può accadere che campioni esaminati ad occhio nudo aventi valori di brillantezza vicini abbiano un aspetto differente Classi di spessore. Gli strati di anodizzazione sono codificati mediante delle sigle che ne rappresentano lo spessore in micrometri sulla superficie significativa. Ci sono le seguenti classi di spessore: Classe 5 minimo valore medio di spessore 5 m Classe 10 minimo valore medio di spessore 10 m Classe 15 minimo valore medio di spessore 15 m Classe 20 minimo valore medio di spessore 20 m Classe 25 minimo valore medio di spessore 25 m La classe di spessore deve essere stabilita dal Cliente. Per applicazioni architettoniche essa dipende dalle normative nazionali e dal grado di aggressione ambientale, di regola: per applicazioni interne almeno classe 5 per applicazioni esterne almeno classe Colore. Il colore dei pezzi di alluminio anodizzato colorati deve essere concordato tra cliente ed anodizzatore. Le variazioni di colore ammesse devono essere stabilite mediante dei campioni accettati da entrambe le parti. Tali campioni possono rappresentare i limiti più chiaro e più scuro concordati. Allo stesso modo, anche il metodo di valutazione dovrebbe essere concordato tra le parti Pulizia e manutenzione. Un semplice programma di manutenzione basato su stime realistiche delle condizioni locali assicura la massima vita utile per i componenti anodizzati con il minimo dispendio economico. Nell Appendice V viene fornita una dettagliata descrizione Reclami. Ogni reclamo che l anodizzatore riceve dal Cliente deve essere fatto per scritto. L anodizzatore deve avere un registro che riporti detti reclami incluso le azioni intraprese. 3.2 Apparecchiatura negli impianti di anodizzazione uesta sezione include i requisiti per gli impianti di anodizzazione dei licenziatari Vasche. Materiali e rivestimenti Il materiale e/o il rivestimento delle vasche deve essere scelto in maniera tale da evitare qualsiasi rischio di inquinamento delle soluzioni.

17 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 17/60 Capacità e forme delle vasche Il volume dei bagni di anodizzazione deve essere proporzionale all amperaggio in modo da assicurare che possa essere raggiunta la densità di corrente richiesta mantenendo la temperatura al valore specificato Raffreddamento dell elettrolita. Capacità di raffreddamento La capacità di raffreddamento del sistema utilizzato deve essere in grado di assorbire tutto il calore generato durante il processo elettrolitico alla massima capacità elettrica installata, ed alla velocità di produzione. Le calorie generate in un ora di un normale processo di anodizzazione alla temperatura di lavoro sono approssimativamente: 0.86 x I x (V + 3) = K ove: I V K = = = corrente massima in amperes voltaggio massimo in volts capacità di raffreddamento in kcal/h Bisogna tenere in considerazione le condizioni ambientali quando si calcola la capacità di raffreddamento totale Agitazione dell elettrolita. Una buona agitazione è essenziale per mantenere costante la temperatura del bagno e rimuovere il calore che si genera sulla superficie dell alluminio durante il processo di anodizzazione. L agitazione dell aria è estremamente importante durante il processo di anodizzazione. Si dovrebbero utilizzare minimo 5 m 3 /h di aria per metro quadro di superficie (misurare con rotametro); il valore consigliato è di 12 m 3 /h per metro quadro di superficie. Il flusso dell aria deve assicurare che l elettrolita sia uniformemente agitato su tutta la superficie del bagno; ciò può essere meglio realizzato utilizzando dei grandi volumi di aria mediante soffianti a bassa pressione piuttosto che mediante un compressore. Se si utilizza un compressore, le dimensioni delle tubazioni e i fori per la fuoriuscita devono essere regolati in modo tale da garantire un agitazione uniforme. Per processi in bagnata, l agitazione dell elettrolita mediante una pompa a circolazione non è sufficiente per mantenere il controllo appropriato della temperatura nel bagno. L agitazione è un fattore vitale per mantenere la temperatura dell elettrolita attorno a tutto il pezzo in lavorazione, in ogni zona con insufficiente agitazione si verrà a realizzare un film anodico di scarsa qualità Riscaldamento. Capacità di riscaldamento La capacità di riscaldamento dei singoli bagni deve essere stabilita in relazione alla temperature richieste nei vari stadi del trattamento. In particolare, deve essere possibile mantenere la temperatura del bagno di fissaggio a caldo ad una temperatura minimo di 96 C durante tutto il tempo richiesto dall operazione di fissaggio Alimentazione elettrica. L equipaggiamento elettrico (raddrizzatori e barre conduttrici) devono essere in grado di erogare la densità di corrente richiesta per un carico pari alla capacità massima del raddrizzatore installato

18 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 18/60 Regolazione del voltaggio Il generatore di corrente continua (DC) deve essere regolabile, in tensione, a gradini non superiori a 0.5 volts. La velocità con la quale viene applicato il voltaggio non è una variabile critica. Tuttavia una lenta riduzione del voltaggio alla fine del trattamento può consentire un riattacco dello strato di ossido anodico. Apparecchi di misura Le scale di lettura del voltmetro e dell amperometro devono essere tali che a ciascuna divisione corrisponda al massimo il 2% della tensione, e il 5% della corrente, dell intera scala di lettura. Le apparecchiatura di misurazione devono avere una precisione pari ad 1.5% a fondo scala, e devono essere controllati almeno due volte all anno. Bisogna assicurarsi che gli strumenti per la misura di corrente forniscano i valori medi anche se la corrente uscente dall'alimentatore elettrico non è perfettamente continua. È difatti di fondamentale importanza lavorare con la giusta densità di corrente. Contatti La caduta di tensione tra le linee di distribuzione e i contatti delle vasche non deve essere superiore a 0.3 volts; la temperatura non deve salire di oltre 30 C sopra quella ambientale Ganci. Sezione dei sistemi di montaggio Le barre di supporto di alluminio, immerse nell'elettrolita, devono avere una sezione superiore a 0,2 mm²/ampere. Il titanio, con una maggiore resistività, richiede delle sezioni maggiori. Contatti I contatti devono essere sufficienti, per numero e dimensioni, a ripartire uniformemente la corrente a tutti i pezzi del carico e su tutta la superficie di uno stesso pezzo. La pressione sulle zone di contatto dovrà essere sufficiente ad evitare l'ossidazione delle zone di contatto ed il movimento dei pezzi durante l'elettrolisi. Disposizione della carica Le barre devono essere agganciate in maniera tale da ridurre al minimo le differenze di spessore. Una bagnata caricata eccessivamente senza opportuni contro-elettrodi potrebbe comportare forti variazioni dello spessore dell ossido. Generalmente si consiglia l inserimento di un catodo centrale tra le due rastrelliere di pezzi da trattare. 3.3 Processo uesto paragrafo contiene soprattutto raccomandazioni per i licenziatari su come operare nei loro impianti di anodizzazione. Ci sono comunque dei requisiti da rispettare (vedere paragrafo 3.3.1) Requisiti di processo Nel processo di fissaggio, oltre a quello a caldo o a freddo, possono essere utilizzati solo processi collaudati secondo quanto previsto dall Appendice VI ed approvati dal UALANOD.

19 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 19/60 Nella conduzione di processi di colorazione e di elettrocolorazione devono essere rispettate le condizioni richieste dal fornitore (temperatura, ph, tempi etc.) I processi di fissaggio a media temperatura devono essere utilizzati in accordo con le istruzioni scritte del fornitore approvate dal UALANOD. Gli anodizzatori devono utilizzare coloranti che soddisfino i requisiti di resistenza alla luce previsti al paragrafo 2.5. Per applicazioni uso esterno, il marchio di qualità non può essere utilizzato su pezzi anodizzati ed elettrocolorati nero mediante sali di rame. uando si usa un additivo nel fissaggio a caldo, l additivo adoperato e le sue modalità d impiego devono essere registrate per iscritto e sottoposte al controllo dell ispettore perché possa verificarne il corretto utilizzo. Prima e dopo l anodizzazione, i pezzi di alluminio dovrebbero essere stoccati in zone lontane dalle linee di anodizzazione. Dopo anodizzazione, devono essere protetti da condensa e dallo sporco. Su ogni lotto deve essere chiaramente indicata la classe di spessore Lavaggio Dopo ciascuna operazione principale (preparazione superficiale, anodizzazione, colorazione) occorre prevedere un lavaggio accurato. Certe fasi richiedono diversi risciacqui successivi. In particolare, il primo lavaggio dopo anodizzazione è molto acido, ed è quindi preferibile un secondo lavaggio prima di passare alla fase di colorazione o di fissaggio. I pezzi non devono permanere all interno del primo bagno di risciacquo acido per più di 1 o 2 minuti. In caso contrario sui pezzo lasciati immersi per lungo tempo possono presentare dei punti di attacco Attacco chimico Il processo di attacco chimico e le caratteristiche metallurgiche dell alluminio sono importanti nell ottenere un determinato aspetto sul pezzo anodizzato. Di conseguenza, per ottenere un elevato grado di uniformità, è importante controllare in modo adeguato l attacco chimico. L anodizzatore deve seguire le istruzioni del fornitore dei prodotti chimici e, se disponibile, del fornitore del semi-lavorato. In assenza di istruzioni complete, l anodizzatore dovrebbe prestare attenzione alle indicazioni riportate qui di seguito. Per ottenere un prodotto uniforme, è necessario controllare che le concentrazioni di soda libera, alluminio ed ogni sequestrante, e la temperatura della soluzione siano entro tolleranze abbastanza strette. La composizione della soluzione può essere efficacemente controllata mediante un cristallizzatore per rigenerare la soluzione in continuo oppure utilizzando un processo chiamato long-life dove le masse dei materiali in ingresso e in uscita dalla soluzione sono bilanciate. Durante il processo di attacco chimico, l alluminio riduce il suo peso a velocità costante, mentre la brillantezza diminuisce ad una velocità decrescente. Dopo un certo tempo, a seconda delle condizioni dell attacco, si raggiunge un livello di brillantezza pressoché costante. Gli anodizzatori dovrebbero identificare queste velocità in rapporto alle condizioni di attacco chimico usate ed impostare la durata del processo di conseguenza. In tal modo si ottiene un processo più controllabile e si riduce la formazione di prodotti non conformi che può derivare dalla scarsa ripetibilità del tempo di attacco, da un tempo di drenaggio eccessivo dopo che la carica è stata estratta dal serbatoio di attacco e da un risciacquo eccessivo con valori di ph relativamente elevati.

20 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 20/ Anodizzazione. uesto paragrafo fornisce alcune indicazioni per condizioni tipiche di anodizzazione con fissaggio per trattamento idrotermico o fissaggio a freddo. Si potranno impiegare altri elettroliti e/o altre condizioni purché la qualità dello strato di anodizzazione realizzato abbia almeno le stesse caratteristiche di quello realizzato secondo le Specifiche. Elettrolita acido solforico La concentrazione di H 2 SO 4 libero non dovrebbe superare i 200 g/l, può variare di ± 10g/l rispetto al valore stabilito. Il contenuto di alluminio dovrebbe essere inferiore a 20 g/l, preferibilmente tra i 5 e i 15 g/l. La concentrazione dei cloruri dovrebbe essere inferiore a 100 mg/l. La concentrazione dell acido è un fattore critico solo a temperature di anodizzazione elevate. Maggiore è la concentrazione dell acido, minore è il voltaggio richiesto (circa 0.04 volts per g/l di H 2 SO 4 ), che comporta però un maggior trascinamento e un maggior consumo di acido. Bassi tenori di alluminio comportano una maggior sensibilità dello strato anodico nei confronti della temperatura. uanto più elevata è la concentrazione di alluminio tanto più elevati saranno i volts richiesti (circa 0,2 volts per g/l di alluminio). La presenza del cloro all interno dell eletrolita può comportare l insorgere di attacchi puntiformi (pitting) e in ogni caso è in grado di pregiudicare la resistenza in esterno dello strato di ossido anodico. Elettrolita acido solforico- acido ossalico La concentrazione di H 2 SO 4 libero non dovrebbe superare i 200 g/l, può variare di ± 10g/l rispetto al valore stabilito. La concentrazione dell acido ossalico dovrebbe essere almeno di 7 g/l. Non sono stati segnalati vantaggi o svantaggi nel portare detta concentrazione sopra i 10 g/l. Per contro 5 g/l di acido ossalico si sono dimostrati insufficienti per avere effetto nell aumentare il livello di qualità dello strato anodico. Una concentrazione di acido ossalico di 15 g/l comporta solo un aumento sui costi di produzione. La concentrazione dell alluminio dovrebbe essere inferiore a 20 g/l, preferenzialmente tra 5 e 15 g/l. Temperatura del bagno di acido solforico Indipendentemente dalla quantità della carica all interno della vasca, la temperatura dovrebbe essere mantenuta entro ± 1.5 C rispetto al valore scelto. La massima differenza tollerabile all interno del bagno in prossimità dei pezzi in lavorazione dovrebbe essere di 2 C e all interno della massima variazione prescritta. Classe di spessore Per 5 e 10. Per 15, 20 e 25: Temperatura del bagno Non oltre i 21 C Inferiore ai 20 C ueste temperature rappresentano i valori massimi di temperatura che il bagno elettrolitico può raggiungere in qualsiasi zona e in qualsiasi momento durante tutto il processo elettrolitico. La temperatura dell elettrolita è di per sé il fattore maggiormente più critico per il controllo della qualità del film di ossido. Un eccessiva temperatura dovuta a scarsi controlli, agitazione insufficiente o agganciature inadatte, è responsabile della maggior parte dei problemi nel processo di anodizzazione.

21 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 21/60 Temperatura del bagno di acido solforico-acido ossalico Indipendentemente dalla quantità della carica all interno della vasca, la temperatura dovrebbe essere mantenuta entro ± 1.5 C rispetto al valore ottimale. La massima differenza tollerabile all interno del bagno in prossimità dei pezzi in lavorazione dovrebbe essere di 2 C e all interno della massima variazione prescritta. Per ogni classe di spessore, la temperatura del bagno non può oltrepassare i 24 C. uesta temperatura rappresenta il massimo valore che la temperatura del bagno di anodizzazione può raggiungere in qualsiasi zona e in qualsiasi momento durante tutto il processo. Densità di corrente Per i processi di anodizzazione in acido solforico, la densità della corrente media deve essere: amp/dm 2 per le classi 5 e amp/dm 2 per la classe amp/dm 2 per le classi 20 e 25 Un fattore di rischio per la qualità degli spessori elevati (classe 20 e 25) deriva dall impiego di basse densità di corrente. L impiego di elevate densità di corrente implica degli ottimi contatti e una perfetta agitazione ma comporta anche meno problemi da un punto di vista della qualità dello strato. Elettrodi di anodizzazione (catodi) Il rapporto tra la superficie del catodo e quella dell anodo (superficie dei pezzi in lavorazione) deve essere tra 1:1.5 e 1:2.5. Si raccomandano catodi in alluminio. Per i catodi posizionati su una faccia della vasca si considera solo la superficie rivolta verso l anodo, per i catodi posizionati in zona centrale della vasca si devono considerare entrambe le facce. uando il rapporto catodo:anodo è elevato, l impiego di vasche ricoperte di piombo senza schermatura possono provocare dei problemi sull uniformità dello spessore dello strato. Gli elettrodi di alluminio richiedono tensioni molto più basse. La minima distanza che deve intercorrere tra il catodo e l anodo è di 150 mm. Movimentazione dei pezzi dopo anodizzazione. uando il processo elettrochimico di anodizzazione è terminato i pezzi in lavorazione devono essere subito rimossi dal bagno elettrolitico a quello di risciacquo. Mai lasciarli all interno del bagno di anodizzazione senza corrente, questo potrebbe comportare dei riattacchi dello strato anodico, con suo conseguente deterioramento di qualità Fissaggio mediante trattamento idrotermico. Tempi di fissaggio. Il tempo necessario per ottenere un buon fissaggio dovrebbe essere di almeno 2 per ogni micron di spessore, a meno che non vi sia un pre-fissaggio.

22 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 22/60 Fissaggio in acqua calda. La temperatura non può essere inferiore ai 96 C, valore che deve essere controllato dopo 10 minuti dall immissione della carica dei pezzi da fissare. Fosfati, fluoruri e silicati inibiscono il processo di fissaggio. Fissaggio in acqua calda con additivi. Allorché all acqua del fissaggio si aggiungono degli additivi (solitamente per ridurre la formazione di polverino), non sono necessari i controlli stabiliti dall Appendice VI ma occorre prestare molta attenzione nella loro gestione e nell eseguire la prova di riferimento (perdita di peso). Fissaggio a vapore. La temperatura minima da utilizzare dovrà essere quella del vapore saturo Fissaggio a freddo/impregnazione a freddo (CI-CS) basati su Sali di nichel. uesto paragrafo fornisce le raccomandazioni per la messa a punto dell impregnazione o del fissaggio a freddo basato sull impiego di fluoruro di nichel. Comprende tutte le conoscenze in merito raccolte negli scorsi anni, e ne definisce i parametri più importanti 1. Primo stadio del trattamento: impregnazione. Concentrazione del prodotto CI-CS: contenuto ioni nichel ioni fluoro liberi g/l; g/l. Attenzione: si forniscono i limiti massimi ammessi per tutte quelle sostanze che possono interferire negativamente con il processo. Ioni sodio 2 e potassio 3 < 300 ppm Ioni ammonio 4 < ppm Ioni solfato < ppm Ioni fosfato < 5 ppm Ioni alluminio < 250 ppm L effetto dei contaminanti aumenta se sono presenti in più di uno ed una cattiva qualità del fissaggio può verificarsi anche con concentrazioni inferiori a quelle precedentemente indicate. Temperatura del bagno C ph 6 ± 0.5 tempo di impregnazione da 0.8 a 1.2 minuti per ogni micron di spessore dello strato anodico. risciacquo essenziale dopo il fissaggio. 1 NOTA: i processi di impregnazione a freddo/fissaggio a freddo (CI-CS) sono basati su prodotti chimici in grado di diffondere all interno dei pori del film anodico con reazioni chimiche. uindi un processo CI-CS dipende non solo dalla temperatura ma anche dal composto chimico impiegato oltre che da altri fattori. Le specifiche qui riportate si riferiscono ad un processo CI-CS realizzato con impiego di fluoruro di nichel. 2 Sostanza utilizzata per la messa a punto del bagno 3 Sostanza utilizzata per la messa a punto del bagno 4 Sostanza utilizzata per la messa a punto del bagno

23 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 23/60 Prodotti CI-CS. Il fornitore deve dare precise indicazioni in merito all impiego del prodotto, della percentuale di componenti attivi e, se in polvere, la percentuale di residui insolubili. I prodotti insolubili (esempio fluoruro di nichel deidratato) si depositano in forma polverulenta sulla superficie del materiale anodizzato. La percentuale dell insolubile deve essere sempre inferiore al 3% del prodotto in polvere. Generalmente sono necessari dei sistemi di filtrazione in continuo. Preparazione del bagno. Uno dei fattori più importanti per realizzare il bagno CI-CS è la qualità dell acqua, ioni come il calcio e l alluminio formano dei prodotti insolubili con gli ioni fluoro abbassandone la concentrazione e formando, talvolta, depositi polverulenti. È doveroso utilizzare, per l allestimento del bagno, acqua demineralizzata. Necessita anche avere una buona agitazione, ed una filtrazione per evitare torbidità. Parametri operativi. I parametri operativi dei bagni CI-CS sono criticamente importanti e devono essere attentamente tenuti sotto controllo se si vogliono ottenere risultati soddisfacenti. È doveroso ricordare che detti parametri sono interdipendenti; per esempio una più elevata concentrazione di ioni fluoruro richiede che si utilizzi una minor temperatura di processo o un minor tempo di processo, nonché un valore più elevato di ph. Oltre a ciò il rapporto tra nichel e fluoro è anch esso un fattore critico a causa delle loro differenti velocità di consumo. Concentrazione del bagno. I componenti essenziali da controllare sono la concentrazione del nichel e del fluoro. L'eccesso di fluoruro libero può causare un attacco superficiale dello strato di ossido, per tale ragione il rapporto molare tra il nichel ed il fluoro non deve essere inferiore a 1:2. In pratica questo significa che la concentrazione di nichel deve essere maggiore di 1,55 volte della concentrazione del fluoruro libero. La concentrazione del nichel e del fluoro libero deve essere mantenuta nei seguenti limiti: ioni Ni ioni Fluoro 1,2-2,0 g/l 0,5-0,8 g/l In taluni casi, il 5 10% del nichel può essere sostituito dal cobalto; ciò al fine di ridurre al minimo la colorazione verdastra degli strati di ossido non colorati. La concentrazione di fluoro libero ed il rapporto Ni/F devono essere controllati almeno una volta al giorno e le aggiunte dovrebbero essere eseguite evitando l'uso del bagno fino a quando i prodotti aggiunti non si sono ben mescolati con il resto della soluzione. Il fluoruro di nichel non è prontamente solubile e può contenere sostanze insolubili; può quindi essere utile preparare le aggiunte in un contenitore di miscelazione esterno alla vasca. Inoltre il fluoruro si consuma con velocità maggiore rispetto al nichel, per cui saranno necessarie aggiunte di ammonio fluoruro o di acido fluoridrico 5 diluito (10%) per mantenere un corretto equilibrio dei componenti in soluzione. 5 Le soluzioni a base di acido fluoridrico devono essere manipolate con cura rispettando i criteri di sicurezza.

24 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 24/60 La misurazione del fluoruro totale indica la quantità di fluoruro legato in forti complessi o in composti leggermente solubili presenti in sospensione; ciò fornisce delle importanti informazioni sul livello di contaminanti presenti nel bagno. uando la differenza di concentrazione tra fluoruro totale e libero è alta è preferibile mantenere la concentrazione di fluoruro libero ai valori più bassi. I fornitori devono indicare i metodi di analisi dei componenti della soluzione. Generalmente per la determinazione del nichel si usa il metodo con EDTA, e per il fluoro libero quello potenziometrico con l'elettrodo sensibile agli ioni fluoro. Per valutare il fluoro totale possono essere utilizzati metodi volumetrici. Temperatura del bagno. Il bagno deve essere mantenuto ad una temperatura tra i 25 e i 30 C. uesto parametro ha fondamentale importanza sulla cinetica del processo. Una temperatura elevata, soprattutto se il tenore del fluoro libero è ad alti livelli, comporta un attacco dello strato anodico che porta alla formazione di un film polverulento. ph del bagno. Il valore del ph della soluzione deve essere tra 6 ± 0.5. Di regola è meglio avere un ph elevato, ma non è possibile superare le 6.5 unità senza causare una precipitazione dell idrossido di nichel. Il valore del ph ha influenza sul grado di penetrazione del Ni all interno dei pori, sotto il valore di 5.5 il quantitativo di Ni inserito è estremamente esiguo. Attenzione: la misurazione del ph deve essere eseguita con estrema attenzione dacché il fluoro attacca gli elettrodi e le membrane a vetro. Ciò rende indispensabile il controllo periodico degli elettrodi. Tempo di impregnazione. Il tempo di impregnazione deve essere mantenuto tra 0.8 e 1.2 minuti per ciascun micron di spessore dello strato anodico. Risciacquo dopo CI-CS. Dopo il trattamento di impregnazione si rende necessario un abbondante risciacquo in acqua fredda. Secondo stadio del trattamento: invecchiamento in acqua calda. Per completare i processi CI-CS, i pezzi in lavorazione devono essere esposti per un qualche tempo in ambiente ad elevata umidità, questo periodo può essere accelerato immergendo i pezzi, dopo l impregnazione, in un bagno di acqua calda del tipo indicato al paragrafo per un tempo tra 0.8 e 1.2 minuti per micron di spessore, o in una soluzione di solfato di nichel (NiSO 4 * 7H 2 O), tra 5 e 10 g/l, alla temperatura di minimo 60 C, sempre per un tempo tra 0.8 e 1.2 minuti/micron. uesto stadio, in grado di rendere più manipolabili i pezzi nonché il loro controllo, è da ritenersi essenziale per questo tipo di trattamento. L abbondante risciacquo in acqua fredda, da eseguirsi tra il processo di impregnazione e quello di invecchiamento, è essenziale per eliminare i fluoruri che potrebbero inibire questa seconda fase del fissaggio. Gli strati di ossido anodico fissati a freddo sono più inclini a subire delle criccature, rispetto agli strati fissati con il processo idrotermico, soprattutto se vengono esposti ad ambienti con clima

25 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 25/60 caldo e asciutto. uesta sensibilizzazione è notevolmente ridotta dal trattamento in acqua calda dopo il fissaggio a freddo. Controllo di qualità. Se il processo CI-CS viene eseguito come precedentemente descritto, con successivo trattamento dei pezzi in acqua calda, questi possono essere sottoposti ai controlli alla stessa stregua di pezzi trattati con il metodo convenzionale del fissaggio a caldo. I metodi di prova sono quelli delle prova di resistenza alla goccia secondo UNI EN e la prova di perdita di peso secondo UNI EN i valori limite di accettazione sono quelli specificati ai paragrafi e Ad oggi è ancora in dubbio se il metodo di controllo mediante la misura di ammettenza, secondo UNI EN , sia effettivamente valido Fissaggio a media temperatura. Solo i sistemi controllati ed approvati dal UALANOD possono essere utilizzati nell ambito del marchio. uesti sistemi devono essere applicati secondo le indicazioni fornite per iscritto dal loro produttore e approvate dal UALANOD Immagazzinamento. Sia prima che dopo il processo di anodizzazione i pezzi di alluminio devono essere immagazzinati in zone lontano dagli impianti. Dopo il processo di anodizzazione devono essere ancora protetti da polvere e condense. Ogni lotto di materiale anodizzato deve essere contrassegnato mediante la classe di spessore. 3.4 Laboratorio e apparecchiature di prova uesto paragrafo include i requisiti richiesti per il laboratorio e le apparecchiature di prova dei licenziatari Laboratorio L impianto di anodizzazione deve avere a disposizione un laboratorio. Ogni apparecchiatura al suo interno deve avere una scheda di identificazione che ne riporta il numero e i vari controlli e verifiche Strumenti per la misurazione dello spessore L impianto di anodizzazione deve avere a disposizione come minimo due strumenti in grado di valutare lo spessore dello strato anodico con il metodo delle correnti indotte o uno strumento che si basa sulle correnti indotte più un microscopio per la valutazione dello spessore mediante sezione ottica secondo quanto previsto dai paragrafi a) e b) Strumenti e soluzioni per i controlli del fissaggio L impianto di anodizzazione deve avere a disposizione almeno un apparecchio per la misurazione dell ammettenza con la rispettiva unità di riferimento per eseguire la taratura dell apparecchio e eseguire il controllo dell esattezza della letture durante le prove. Eccezione: se l impianto utilizza solo il fissaggio a freddo, questo apparecchio non è necessario. Il laboratorio, per eseguire le prove di riferimento previste dal paragrafo 2.3.3, necessita di bilancia analitica (precisione 0.1 mg); stufa per asciugare; essiccatore.

26 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 26/60 Presso il laboratorio dell impianto devono essere disponibili anche le soluzioni per l esecuzione della prova di resistenza alla goccia Strumenti per il controllo dei bagni. Il laboratorio deve possedere un ph-metro e due soluzioni tampone per la sua calibrazione Materiale per la prova di resistenza all abrasione. Presso il laboratorio deve essere disponibile un idonea carta vetrata a grado 00 (molto fine) per eseguire il controllo di resistenza all abrasione (v. paragrafo 2.4.1).

27 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 27/60 Capitolo 4 Specifiche per l autocontrollo

28 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 28/60 4. Specifiche per l autocontrollo Lo scopo dell autocontrollo è quello di assicurarsi della qualità della produzione degli impianti che lavorano conformemente alle specifiche del marchio. In caso di non conformità, l anodizzatore dovrebbe intraprendere subito azioni idonee a eliminare tali non conformità, riprovare la rispondenza del lotto a quelle che sono le specifiche del marchio prima di inviarlo al Cliente. Ognuna di queste azione dovrà essere registrata. 4.1 Controllo dei bagni di attacco chimico I bagni di attacco chimico devono essere analizzati in accordo con le istruzioni del fornitore dei prodotti chimici. In assenza di tali istruzioni, le analisi dell idrossido di sodio totale, dell alluminio e, se necessario, del sequestrante devono essere eseguite almeno: una volta al giorno per bagno con tre turni di lavoro al giorno, una volta ogni due giorni per bagno con due turni di lavoro (ciascuno di 8 ore) al giorno una volta ogni tre giorni per bagno con un solo turno di lavoro (8 ore) al giorno. e il bagno deve essere regolato di conseguenza. I risultati di queste analisi devono essere riportati su grafici o registrati in qualsiasi altro modo sia facilmente accessibile all ispettore. Devono essere registrati: il valore previsto, il massimo valore da non superare, il valore attuale e il numero di turni lavorati. 4.2 Controllo dei bagni anodizzazione I bagni di anodizzazione devono essere controllati almeno: una volta al giorno per bagno con tre turni di lavoro al giorno, una volta ogni due giorni per bagno con due turni di lavoro (ciascuna di 8 ore) al giorno una volta ogni tre giorni per bagno con un solo turno di lavoro (8 ore) al giorno. I risultati di queste analisi devono essere riportati su grafici o registrati in qualsiasi altro modo sia facilmente accessibile all ispettore. Devono essere registrati: il valore previsto, il massimo valore da non superare, il valore attuale e il numero di turni lavorati. Importante: è doveroso che tutti i valori massimi specificati nel paragrafo non vengano mai oltrepassati nelle usuali condizioni di anodizzazione. ualora vengano adottate delle differenti condizioni queste devono essere registrate per scritto e le registrazioni devono essere messe a disposizione dell ispettore per verificarne la buona applicazione. 4.3 Controllo della temperatura dei bagni La temperatura di ogni bagno di attacco chimico, anodizzazione e fissaggio deve essere controllata almeno due volte per ogni turno lavorativo ad intervalli regolari. La temperatura di ogni bagno di attacco chimico deve essere controllata all inizio di ogni ciclo di attacco. La temperatura di ogni bagno di anodizzazione deve essere controllata al termine di ogni ciclo di anodizzazione. La temperatura dei bagni di fissaggio deve essere controllata dopo 10 minuti dall immissione dei pezzi in lavorazione.

29 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 29/60 I risultati di questi controlli devono essere riportati su grafici o registrati in qualsiasi altro modo che sia facilmente accessibile all ispettore. 4.4 Controllo del ph dei bagni di fissaggio Il valore del ph di ogni bagno di fissaggio deve essere controllato almeno due volte per ogni turno lavorativo ad intervalli regolari. I risultati di questi controlli devono essere riportati su grafici o registrati in qualsiasi altro modo sia facilmente accessibile all ispettore. 4.5 Controllo del fissaggio Prova alla goccia. uesta prova deve essere sempre condotta sulla parte del pezzo con lo spessore del film di ossido anodico più alto. Su lotti color naturale o leggermente colorati questo tipo di controllo deve essere eseguito almeno una volta per bagno ad ogni turno di lavoro. Se il risultato della prova fosse 2 si può o eseguire un ulteriore controllo mediante perdita di peso o ripetere il fissaggio e eseguire nuovamente la prova alla goccia. I risultati di tutte le prove devono essere riportati sul registro di controllo della produzione (v. paragrafo 4.8). Le soluzioni necessarie per l esecuzione della prova devono essere allestite seguendo le indicazioni del produttore del colorante. Le soluzioni allestite in base a quanto indicato dalla UNI EN , se conservate in maniera opportuna si possono considerare stabili per almeno due anni. In ogni caso bisognerà che almeno una volta ogni 3 mesi si controllino i valori dei ph. ualora questo risulti al di fuori dei valori stabiliti dalla scheda tecnica del colorante, si potrà eseguire opportune correzioni sulla base delle istruzioni fornite Ammettenza. ualora questo tipo di controllo venga eseguito, secondo UNI EN , al posto della prova alla goccia, varranno anche per questo controllo le indicazione date al paragrafo si dovrà eseguire la perdita di peso o eseguire nuovamente il fissaggio nei casi in cui il valore misurato superi il valore limite (20 S) Prova della perdita di peso. La valutazione del grado di fissaggio mediante prova di perdita dei peso in accordo con la norma UNI EN deve essere eseguita: 1 volta al giorno, se la produzione settimanale è al 100 % costituita da strati di anodizzazione colorati; 1 volta ogni 2 giorni, se la produzione settimanale è costituita da strati di anodizzazione colorati in percentuale superiore al 50 % ma inferiore al 100 %; 1 volta a settimana, se la produzione settimanale costituita da strati di anodizzazione colorati è in percentuale inferiore al 50 %. Importante: si noti che il tempo di fissaggio deve essere stabilito in base all effettivo valore dello spessore di ossido anodico realizzato sui pezzi e non sul valore teorico richiesto dal Cliente. ualora non fosse possibile prelevare dal lotto in lavorazione dei campioni opportuni per eseguire la prova di perdita di peso, il controllo dovrà essere eseguito su piastrine realizzate

30 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 30/60 con lega analoga a quella del lotto in lavorazione e trattate contemporaneamente ad esso. Il tutto deve essere registrato. 4.6 Misurazioni spessore Lo spessore del film anodico deve essere misurato almeno una volta su ogni bagnata, al termine del trattamento. Si raccomanda di eseguire il controllo anche prima dello stadio di colorazione e/o del fissaggio. I valori massimo e minimo dovranno essere riportati sul registro del controllo di produzione (vedi paragrafo 4.8). ualora non fosse possibile prelevare dal lotto in lavorazione dei campioni opportuni per eseguire la misura dello spessore, il controllo dovrà essere eseguito su piastrine realizzate con lega analoga a quella del lotto in lavorazione e trattate contemporaneamente ad esso. Il tutto deve essere registrato. 4.7 Prova di resistenza all abrasione (v. Appendice IV) La prova di resistenza all abrasione deve essere eseguita almeno una volta per ogni turno di lavoro su bagnate di spessore classe 20 e 25. ualora non fosse possibile prelevare dal lotto in lavorazione dei campioni opportuni per eseguire la prova di resistenza all abrasione, il controllo dovrà essere eseguito su piastrine realizzate con lega analoga a quella del lotto in lavorazione e trattate contemporaneamente ad esso. Il tutto deve essere registrato. 4.8 Controllo di produzione L anodizzatore deve avere un sistema di controllo sicuro e affidabile che segua la produzione e riporti, come minimo, le seguenti informazioni: nome del Cliente, indirizzo, numero progressivo o il numero d ordine; data di produzione; tipo di anodizzazione, naturale o colorata; classe di spessore concordata e valori degli spessori misurati (massimo e minimo); risultati delle prove alla goccia o delle prove di ammettenza, quando possibili; risultati delle prove di perdita di peso; azioni intraprese per eliminare eventuali stati non conformi; ogni azione non di normale routine. ueste informazioni possono essere gestite tramite computer. 4.9 Rafforzamento dell autocontrollo ualora un ispezione risulti non conforme, indipendentemente dalla motivazione per la quale detta ispezione è risultata negativa: 1) la Ditta dovrà scrivere una lettera al Licenziatario Generale fornendo spiegazioni sull accaduto e indicando le azioni correttive per risolvere le non conformità; 2) la Ditta dovrà aumentare i controlli al suo interno raddoppiando la frequenza delle prove sui bagni per un periodo di sei mesi: prova alla goccia o ammettenza: 2 volte per turno per ciascun bagno.

31 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 31/60 Prova di perdita di peso: 4.10 Marcatura e etichettatura 1 volta ogni 2 giorni per bagno, se nella produzione settimanale il colorato risulta < del 50 %, 1 volta al giorno per bagno, se nella produzione settimanale il colorato risulta tra del 50 % e < 100 %, 1 volta a turno per bagno, se nella produzione settimanale il colorato risulta pari al 100 % della produzione. L anodizzatore deve mantenere un sistema di contrassegno dei vari lotti di produzione con le specifiche ed altri tipi di documenti durante tutto la fase di lavorazione, assemblaggio e spedizione. Tutti i prodotti, lotti e bagnate devono essere identificati senza ambiguità. I contrassegni dovranno essere riportati sul registro interno di controllo. Merci, imballaggi e tutti i documenti di accompagnamento devono essere marcati ed etichettati secondo le Specifiche per l impiego del marchio di qualità UALANOD (Appendice IIa, paragrafo 7).

32 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 32/60 SPECIFICHE DI AUT O-CONT ROLLO SU IMPIANT I DI ANODIZZAZI ONE. O gg ett o co ntr ol lo d el Fre qu e nz a m in i ma R is ul ta ti Bagni di attacco chimico ed anodizzazione. 1 volta al giorno per bagno se la Ditta ha 3 turni di lavoro al giorno. 1 volta ogni 2 giorni per bagno se la Ditta ha 2 turni di lavoro (ciascuna da 8 ore) al giorno. 1 volta ogni 3 giorni per bagno se la Ditta ha 1 solo turno di lavoro al giorno I risultati devono essere registrati su grafico o in altro modo (*) Temperatura dei bagni di attacco chimico, anodizzazione e fissaggio. 2 volte per bagno ad ogni turno, ad intervalli regolari si devono misurare: al termine del ciclo di anodizzazione (bagni di anodizzazione) dieci minuti dopo l immissione della carica (bagni di fissaggio) I risultati devono essere registrati su grafico o in altro modo (*) ph dei bagni di fissaggio. 2 volte per ogni turno, ad intervalli regolari. I risultati devono essere registrati su grafico o in altro modo (*) Fissaggio. Prova alla goccia o misura dell ammettenza per alluminio anodizzato naturale: una volta per bagno per ogni turno. Perdita di peso: 1 volta al giorno per ogni bagno, se la produzione settimanale è interamente in colorato; 1 volta ogni 2 giorni per ogni bagno, se la produzione settimanale è più del 50 % in colorato; 1 volta a settimana per ogni bagno, se la produzione settimanale è meno del 50 % in colorato. È obbligatorio eseguire la prova di perdita di peso o fissare nuovamente i pezzi per i quali il risultato della prova alla goccia è stato pari o superiore al 2 o se il valore dell ammettenza ha raggiunto il limite di 400/e S/ m. Tutti i risultati delle prove devono essere riportati nel registro di controllo produzione. Spessore del film. Una volta su ogni barra a fine produzione. I risultati segnati su un cartellino di lavorazione dovranno poi essere trascritti nel registro di controllo produzione Spessore classi 20 e 25 Prova di abrasione almeno una volta a turno per ogni bagnata. Leggero deposito di polverino sulla carta abrasiva. *: tutte le registrazioni devono essere facilmente accessibili all ispettore. Per l autocontrollo rafforzato si rimanda al paragrafo 4.9.

33 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 33/60 Capitolo 5 Concessione della licenza a Impianti di Anodizzazione

34 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 34/60 5. Concessione della licenza a impianti di anodizzazione 5.1 Concessione di una licenza Per ottenere una licenza UALANOD, la Ditta deve effettuare la procedura schematizzata nel Diagramma A Ispezione di prodotti finiti (P). Fatta eccezione per la prova di resistenza all abrasione, ritenuta solo indicativa, tutti i risultati delle prove di controllo previste devono essere conformi ai requisiti delle Specifiche Ispezione del laboratorio e apparecchiature di prova. Come specificato al paragrafo 3.3 occorre verificare che le apparecchiature siano disponibili e correttamente funzionanti Campionamento. Le prove sui prodotti finiti dovrebbero essere eseguite solo su pezzi che l impianto ha già sottoposto a controllo con esito positivo, o su pezzi già imballati e/o pronti per la spedizione. Un corpo saldato è considerato come un sol pezzo. Ogni parte di una struttura meccanicamente assemblata costituisce un solo pezzo. Nei manufatti realizzati mediante l unione di più pezzi assemblati con materiale non conduttore, ciascun pezzo è da considerarsi separatamente Difetti visibili. I prodotti finiti devono essere privi di difetti visibili come specificato al paragrafo Misure di spessore. Sezioni di lamiere o nastri con una superficie significativa maggiore di 2 m 2. Deve essere controllato ogni pezzo e ciascuno deve avere uno spessore d ossido sufficiente. Altri pezzi: eseguire una scelta statistica dei campioni tenendo conto della seguente tabella: Numerosità del lotto* Numero dei campioni da scegliere a caso Numero massimo accettabile di campioni che possono essere non conformi 1 10 Tutti *: lotto = tutti i pezzi di uno stesso tipo che fanno parte di un ordine di un Cliente. L ispettore deve sempre controllare almeno 30 pezzi. In nessun punto dei pezzi esaminati lo spessore dello strato di ossido può essere inferiore all 80 % del valore relativo alla classe richiesta.

35 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 35/60 Il numero dei pezzi che possono presentare una media di spessore inferiore al valore corrispettivo della classe, su di essi richiesta, è fornito dalla precedente tabella. uesto purché nessuno pezzo esaminato abbia fatto riscontrare un valore di spessore locale inferiore all 80 % del valore della classe Prova di controllo fissaggio non distruttiva (goccia o ammettenza). Il controllo della qualità del fissaggio può essere eseguito sia mediante prove alla goccia sia mediante misura di ammettenza, a seconda della scelta dell ispettore. Le regole per il campionamento sono identiche a quelle per il controllo dello spessore; in questo caso però tutte le prove devono dare esito positivo Prova di controllo fissaggio distruttiva (perdita di peso). Entrambe le ispezioni, da effettuare per la concessione del marchio, devono includere almeno un controllo della qualità del fissaggio mediante perdita di peso. L ispettore può anche decidere di eseguire la valutazione della perdita di peso c/o proprio Laboratorio su campioni prelevati dalla produzione durante la visita. I campioni devono essere prelevati su scelta dell ispettore da campioni già approvati in base alle indicazioni date dall ispettore. uest ultimo dovrà provvedere ad una loro marcatura al fine di non avere scambi Prova di resistenza all abrasione. Se i campioni prelevati sulla base delle indicazioni fornite al paragrafo includono dei pezzi a classe 20 o 25, l ispettore dovrà eseguire su uno di questi, a solo scopo informativo, una prova di resistenza all abrasione Verifica dell autocontrollo. L ispettore deve verificare se i controlli e le verifiche interne sono stati eseguiti con la dovuta periodicità e se sono stati registrati tutti i risultati Ispezione del registro dei reclami. L ispettore deve verificare se è stata eseguita un opportuna registrazione dei reclami che descriva, adeguatamente, come ogni reclamo sia stato esaminato ed affrontato Ispezione dell impianto e delle attrezzature (I). Secondo le disposizioni fornite al paragrafo Giudizio finale per la concessione della licenza. I risultati dell ispezione devono essere riportati in un modulo di rapporto di visita redatto dal UALANOD. L ispettore sottoporrà il rapporto al Licenziatario Generale. Presi in carico i rapporti dal Licenziatario Generale, sotto la supervisione del UALANOD, questi deciderà se la ditta è, o, non è, conforme a tutte le specifiche. Se i risultati non soddisfano le specifiche, l impianto in esame avrà diritto di appello c/o il Licenziatario Generale entro 10 giorni. A seguito di una visita con risultati insoddisfacenti ne potrà essere eseguita una seconda solo a seguito di una notifica, da parte della ditta, di risoluzione di tutte le non conformità poste in rilievo.

36 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 36/60 Per conferire una licenza, bisognerà che due visite dell impianto abbiano avuto esiti positivi sia nei controlli dei prodotti che delle attrezzature, come stabilito dal Diagramma A riportato in seguito. ualora non si verifichino i presupposti per poter conferire la licenza, l impianto dovrà attendere sei mesi prima di poterne riavviare la domanda. Diagramma A: Procedura per ottenere il marchio di qualità La lettera P indica che la visita ispettiva ha eseguito il controllo dei prodotti finiti (paragrafo 5.1.1); la lettera I indica che la visita ispettiva ha eseguito il controllo dell impianto e attrezzature (paragrafo 5.1.2) Ogni rombo (con perimetro in colore nero) = indica l esecuzione di una visita ispettiva. Il risultato della visita ispettiva, viene mostrato con: linea verde continua linea rossa tratteggiata se positivo se negativo I + P I + P I + P I + P MARCHIO CONCESSO MARCHIO NON CONCESSO Contratto con il Licenziatario Generale. Una volta concessa la licenza la Ditta dovrà sottoscrivere un contratto con il detentore della Licenza Generale. L Appendice III fornisce l esempio di un contratto.

37 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 37/ Visite di controllo dei licenziatari Per rinnovare una licenza un impianto deve aver eseguito tutto l iter riportato nel Diagramma B. Tutti gli impianti che hanno conseguito la licenza devono sottostare al controllo della loro produzione da un minimo di 2 a un massimo di 5 volte all anno. I controlli verranno eseguiti senza preavviso, ed includeranno tutte le prove previste per il conseguimento della licenza tranne quelle a carattere speciale riportate qui di seguito Regole speciali per il controllo dei prodotti finiti Ripetizione nel caso in cui il risultato della perdita di peso sia maggiore di 30.0 mg/dm 2. Se l ispettore dovesse ottenere nella prova della qualità del fissaggio mediante perdita di peso un valore maggiore di 30.0 mg/dm 2, dovrà provvedere a ripetere la prova prelevando un ulteriore campione dallo stesso lotto. Il valore riscontrato in questa seconda prova sarà decisivo per l esito della visita ispettiva. ualora anche la seconda prova fornisse un risultato maggiore di 30.0 mg/dm 2, l ispettore dovrà provvedere al più presto ad un controllo dell impianto e delle attrezzature secondo quanto verrà deciso dal Licenziatario Generale Misure eccezionali (perdita di peso di 45 mg/dm 2). In questo caso l ispettore dovrà subito comunicare il risultato al Licenziatario Generale. Una volta che Il Licenziatario Generale avrà preso le sue decisioni (v. paragrafo 5.2.3), prima di notificarle alla Ditta, provvederà ad informare il UALANOD Ispezione dell impianto (I). Un ispezione dell impianto dovrà essere eseguita regolarmente ogni due anni Valutazioni delle ispezioni di routine. I risultati dell ispezione devono essere riportati in una forma ufficiale secondo quanto previsto dal UALANOD. L ispettore deve sottoporre le registrazioni delle visite al Licenziatario Generale. Spetterà al Licenziatario Generale giudicare i risultati delle visite, decidendo, sotto la supervisione del UALANOD, se detti risultati sono o no in linea con le specifiche e, se necessario, ritirare la licenza qualora si riscontrino le condizioni riportate dal Diagramma B. provvederà altresì a notificare il tutto alla ditta. Nel caso in cui i risultati delle visite non fossero giudicati in linea con le specifiche, l impianto avrà un tempo massimo di 10 giorni per appellarsi al Licenziatario Generale. ualora l esito della visita non fosse in linea con le specifiche per il fatto che l ispettore ha riscontrato una perdita di peso oltre i 45 mg/dm 2, il Licenziatario Generale, immediatamente informato da parte dell ispettore, avrà tempo 2 settimane per decidere se ritirare o no la licenza all impianto sulla base degli esiti delle precedenti visite ispettive. Oltre a sottostare ad un altra visita ispettiva entro un mese dalla data della visita ad esito negativo, dovrà sottostare ad un ulteriore ispezione, che dovrà svolgersi entro quattro mesi, per verificare la messa in atto dell auto-controllo rinforzato secondo quanto dettato dal paragrafo 4.8. Se l esito negativo dovesse avvenire a seguito di non conformità relative all impianto o alle attrezzature, la successiva visita avrà luogo solo quando la Ditta avrà provveduto a notificare di aver adempiuto alla risoluzione delle non conformità registrate.

38 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 38/60 Allorché una licenza dovesse essere ritirata, l impianto dovrà attendere almeno sei mesi prima di riavviare l iter per un nuovo conseguimento del marchio. Diagramma B: Procedura per il rinnovo del marchio di qualità La lettera P indica che la visita ispettiva ha eseguito il controllo dei prodotti finiti (paragrafo 5.1.1); la lettera I indica che la visita ispettiva ha eseguito il controllo dell impianto e attrezzature (paragrafo 5.1.2) Ogni rombo (con perimetro in colore nero) = indica l esecuzione di una visita ispettiva. Il risultato della visita ispettiva, viene mostrato con: linea verde continua linea rossa tratteggiata se positivo se negativo P+I* Perdita di peso 45 mg/dm 2 I + P Opzione 2 Opzione 1 I + P Su decisione del L.G. I + P MARCHIO CONFERMATO MARCHIO RITIRATO (*) L ispezione dell impianto deve essere eseguita ogni due anni o quando prescritto (vedi par 5.2.2) NOTA l impianto dovrà essere controllato almeno una volta ogni 2 anni o in base a determinate richieste (v. paragrafo 5.2.3). Opzione 1 o 2 scelta dell anodizzatore. L opzione 2 può avvenire solo una volta ogni 5 anni.

39 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 39/ Ispezioni dell impianto diritto di appello L impianto in causa riceverà una copia di ciascuna ispezione, se una visita sarà negativa dovrà ricevere inoltre dettagliatamente le motivazioni, e avrà diritto di appello entro un periodo di 10 giorni. 5.4 Riservatezza delle informazioni Tutte le informazione che riguardano i risultati delle ispezioni e il loro giudizio sono di carattere riservato 5.5 Scadenza per la presentazione dei rapporti di ispezione I rapporti di ispezioni ad esito negativo devono essere inviati da parte della segreteria del UALANOD tramite il Licenziatario Generale, entro un mese dalla data della visita. I rapporti di tutte le altre visite devono pervenire alla segreteria del UALANOD entro 3 mesi dalla data dell ispezione.

40 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 40/60 Appendici

41 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 41/60 APPENDICE I Terminologia. ALLUMINIO Il metallo alluminio e le leghe basate su di esso. ALLUMINIO ANODIZZATO* L alluminio con uno strato di ossido, realizzato mediante processo di ossidazione elettrolitica in cui la superficie dell alluminio è convertita per lo più in un rivestimento di ossido con proprietà decorative, protettive o funzionali. SEMILAVORATO ANODIZZATO PER SCOPI ARCHITETTONICI Semilavorati di alluminio anodizzati usati quali componenti permanenti in strutture interne o esterne ove sono entrambe necessarie caratteristiche di aspetto e durabilità. SPESSORE MEDIO* Valore medio di uno specificato numero di misurazioni dello spessore locale che sono omogeneamente distribuite sulla superficie significativa di un singolo pezzo anodizzato. ALLUMINIO ANODIZZATO NATURALE* Alluminio anodizzato con uno strato anodico privo di colore e traslucido. ALLUMINIO ANODIZZATO COLORATO* Alluminio colorato durante l ossidazione anodica o nei successivi processi di colorazione. ALLUMINIO ANODIZZATO COLORATO CON SISTEMA MISTO* Alluminio anodizzato e colorato con sistema elettrolitico, o prodotto per auto-colorazione, e successiva colorazione per assorbimento. ALLUMINIO ANODIZZATO A SCOPO DECORATIVO Alluminio anodizzato avente un aspetto uniforme ed omogeneo esteticamente soddisfacente. ALLUMINIO ANODIZZATO COLORATO ELETTROLITICAMENTE* Alluminio anodizzato con uno strato anodico colorato attraverso deposizione elettrolitica di un metallo o di un ossido metallico nella struttura porosa. IMPREGNAZIONE O COSÌ DETTO FISSAGGIO A FREDDO DELL ALLUMINIO : tutte le definizioni accompagnate da asterisco sono state prese dalla norma UNI EN

42 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 42/60 Trattamento dopo il processo di anodizzazione che consiste di un impregnazione basata su fluoruro di nichel seguita da un invecchiamento in acqua calda che ha la stessa funzione del fissaggio. ALLUMINIO ANODIZZATO A COLORAZIONE INTEGRALE (AUTO-COLORAZIONE)* Alluminio anodizzato mediante un appropriato elettrolita (generalmente basato su un acido organico) che produce uno strato colorato durante il processo stesso di ossidazione anodica. ALLUMINIO ANODIZZATO COLORATO MEDIANTE INTERFERENZA DI COLORE* Alluminio anodizzato con uno strato anodico ed elettrocolorato per effetto di interferenza ottica. SPESSORE LOCALE* Media di un determinato numero di misurazioni dello spessore, eseguite tutte entro una specifica area di riferimento sulla superficie significativa di un singolo pezzo. PRE-TRATTAMENTO Trattamento in grado di modificare la finitura e le qualità della superficie dell alluminio con appropriato procedimento meccanico, chimico o elettrochimico eseguito prima dell anodizzazione. FISSAGGIO DI ALLUMINIO ANODIZZATO Trattamento idrotermico a seguito dell anodizzazione che, sostanzialmente, riduce la porosità e il potere assorbente dello strato anodico e contemporaneamente ne aumenta la resistenza ad aggressioni chimiche. SUPERFICIE SIGNIFICATIVA La superficie significativa deve essere specificata dal Cliente. È la parte della superficie totale che è essenziale per dare l aspetto e/o la funzionalità a determinati manufatti.

43 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 43/60 APPENDICE IIa Relativo all'impiego del marchio di qualita' UALANOD per l'ossidazione anodica dell'alluminio (ALLEGATO 7a parte III Manuale ualità UALITAL). 1. Definizioni Ai fini del presente Regolamento; Le parole "marchio di qualità" designano il marchio depositato il presso l'ufficio federale della proprietà intellettuale n e il presso l'ufficio Internazionale di registrazione dei marchi n della Associazione per il controllo di qualità nell'industria dell'ossidazione anodica (UALANOD) a Zurigo, come pubblicato nel registro Ufficiale Svizzero del Commercio il 28/9/1974. La parola UALANOD designa "L'Associazione per i controlli di qualità nell'industria dell'ossidazione anodica; Le tre lettere "DGL" designano il "detentore generale di licenza" del paese; La parola "licenza" designa "una licenza rilasciata dall'associazione o a suo nome che autorizza il licenziatario a utilizzare il detto marchio conformemente alle disposizioni del presente Regolamento"; Le parole "merci considerate" designano "i prodotti ai quali si riferisce l'articolo 5 del presente Regolamento"; La parola "Direttive" indica "l'insieme di disposizioni tecniche concernenti un marchio di qualità per l'ossidazione anodica dell'alluminio destinato all'architettura e riportate nell'allegato 8a del manuale qualità del UALITAL"; La parola "licenziatario" designa " le società aventi diritto di applicare il marchio di qualità". 2. Proprietà del marchio Il marchio è di proprietà del UALANOD e non potrà essere impiegato da altri se non nei termini ed in virtù di una licenza rilasciata in conformità alle disposizioni del presente Regolamento. Il UALANOD ha accordato al UALITAL una licenza generale comprendente il diritto di concedere l'autorizzazione ad impiegare il marchio di qualità in conformità del presente Regolamento (licenza).

44 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 44/60 3. Registro dei licenziatari Il UALANOD terrà aggiornato un registro ove saranno iscritti i nomi, gli indirizzi e la descrizione precisa dell'attività industriale e commerciale di tutti i licenziatari, la data di consegna delle licenze a ciascuno di essi, i numeri assegnati ai medesimi, la data di annullamento di ogni licenza e tutte le altre informazioni o dettagli complementari che il UALANOD giudicherà necessari. Se un licenziatario cambia il suo nome (ragione sociale) e l'indirizzo dovrà avvisarne immediatamente il DGL che da parte sua ne informerà il UALANOD per la corrispondente modifica nel registro. 4. Requisiti richiesti per accordare una licenza Il diritto di utilizzare il marchio può essere concesso a condizione che il richiedente esplichi un'attività di ossidazione anodica sui prodotti previsti nell'oggetto della licenza. La concessione della licenza automaticamente implica l'iscrizione al UALITAL. La concessione di ogni licenza conferirà il diritto al suo licenziatario di applicare il marchio sulle merci specificate nella licenza medesima. Le licenze non sono trasmissibili. 5. Merci considerate Il marchio di qualità potrà essere applicato solo sui prodotti di alluminio anodizzato destinati all'architettura e che inoltre corrispondano alle Direttive. 6. Controllo delle merci Secondo il paragrafo 5 delle Direttive. 7. Impiego del marchio di qualità 7.1 Uso del logo da parte dei licenziatari Il marchio può essere applicato sia in bianco e nero che in bianco e in blu sui prodotti medesimi, sulle carte commerciali, le offerte e le fatture, i listini prezzi, i depliants pubblicitari, tutti i prospetti pubblicati dall'azienda, i cataloghi o ancora nelle inserzioni pubblicate su giornali e riviste. Può essere completato dalla dizione stampata sulla destra "Approved EWAA_EURAS quality for architectural anodizing" (o da un altro testo corrispondente alla legislazione nazionale). L'anodizzatore licenziatario garantisce che il suo prodotto, destinato all'impiego in architettura, corrisponde ai requisiti del marchio, salvo l'esistenza di dichiarazione scritta da parte del cliente che richiede "materiale non a marchio". La classe di spessore dello strato deve essere indicata come segue: - Stampata sul marchio: quando il marchio di qualità è applicato sulle merci e l'imballaggio

45 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 45/60 - Come informazione scritta: sulla fattura e i documenti riferentesi a una consegna determinata. Se un licenziatario possiede diversi stabilimenti di anodizzazione, non tutti autorizzati a utilizzare il marchio di qualità, potrà applicare il marchio solo sui prodotti e gli imballaggi relativi allo stabilimento autorizzato. uesta restrizione non è più valevole ovviamente allorché tutti gli stabilimenti dell'azienda sono autorizzati a utilizzare il marchio di qualità (*). (*) A chiarificazione del paragrafo dell'art. 7, si precisa che in questo caso è vietata l'applicazione del marchio su carta commerciale da lettere, offerte, fatture, listini prezzo, depliants pubblicitari, prospetti, cataloghi, inserzioni pubblicitarie. Potrà essere invece fatta menzione della disponibilità del marchio purché venga posto un chiaro ed esplicito riferimento agli stabilimenti autorizzati. uando si servirà del marchio di qualità, il licenziatario, non dovrà modificarlo in alcuna maniera, ne aggiungervi alcunché e con la riserva che qualche disposizione del presente Regolamento non vieti a un licenziatario di utilizzare separatamente i suoi propri marchi o denominazioni commerciali particolari sulle merci in questione o in relazione con loro. I licenziatari saranno tenuti a fornire in ogni momento tutte le informazioni relative all'impiego del marchio di qualità che il DGL vorrà loro richiedere, ulteriori disposizioni sono contenute nell allegato 4. I dati contenuti nei rapporti di ispezione e collaudo non possono essere divulgati parzialmente se non dietro autorizzazione scritta del UALITAL. 7.2 Uso del logo da parte di terzi Alcune ditte che utilizzano prodotti anodizzati possono voler utilizzare il logo sui loro prodotti finiti o sulla documentazione commerciale. A tali ditte può essere concessa un autorizzazione scritta, a patto che rispettino le seguenti condizioni: - obbligo di utilizzare esclusivamente prodotti in alluminio anodizzato da ditte detentrici della licenza UALANOD; - obbligo di far approvare tutta la documentazione che si riferisce al UALANOD all associazione nazionale o direttamente al UALANOD nei paesi in cui non sia presente un associazione nazionale. - obbligo di sottoporsi ai controlli delle associazioni nazionali o del UALANOD: Tale autorizzazione potrebbe richiedere il pagamento di una quota annuale. L autorizzazione verrà automaticamente ritirata in caso di non rispetto di una delle condizioni sopra menzionate. 8. Condizioni relative alla consegna, il rinnovo o il rifiuto di rinnovo delle licenze. Secondo il paragrafo 8 delle Direttive. Le direttive tecniche non prevedono la sospensione del marchio di qualità. Nel caso in cui l azienda preveda di sospendere l attività specifica, essa dovrà informare il UALITAL, il quale procederà alla sospensione delle visite tecniche. Tale periodo non potrà essere superiore ad un anno e dovrà permettere l esecuzione di almeno due visite annuali.

46 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 46/60 9 Annullamento delle licenze Il UALITAL annullerà la licenza se il detentore non ottempera più le disposizioni di questo Regolamento e particolarmente se il medesimo si è reso colpevole di impiego scorretto del marchio di qualità. In caso di annullamento di una licenza il detentore riceverà dal UALITAL una comunicazione scritta con effetto immediato. In questo caso tutte le etichette, fascette, documenti vari sui quali il marchio di qualità era stato applicato dovranno essere rimessi al DGL o, a sua richiesta, tenuti a sua disposizione sino a che una nuova licenza sia stata accordata, su domanda del rappresentante legale o del successore del licenziatario. La licenza iniziale è considerata come ritirata sino a che una nuova licenza non sia stata accordata, su domanda del rappresentante legale o del successore del licenziatario. Nell'intervallo il rappresentante legale o il successore del licenziatario sarà in diritto di continuare a utilizzare il marchio di qualità durante un periodo di tre mesi se il UALITAL non dispone diversamente. La licenza può essere annullata anche nei seguenti casi: il licenziatario non intende rinnovare la licenza; il prodotto non viene più fabbricato; il licenziatario a seguito della modifica di una norma o delle direttive non vuole o non può adeguarsi alla nuova situazione. il licenziatario non paga le quote associative UALITAL e le quote per l'uso del marchio 10. Modifiche del Regolamento e delle direttive Il presente Regolamento e le direttive potranno essere modificate allorché lo si giudicherà opportuno, ma le modifiche decise non pregiudicheranno in alcun modo i diritti dei licenziatari autorizzati a impiegare il marchio di qualità a meno che il UALITAL non abbia loro inviato quattro mesi prima una comunicazione scritta, in cui, oltre alla modifica, sia indicata anche la data di entrata in vigore della modifica stessa. Nel caso in cui una norma ISO citata nelle direttive venga modificata, la commissione tecnica ne valuterà l'efficacia avvisando, nel caso in cui vengano stabilite modifiche sostanziali, tutti i licenziatari secondo le modalità precedentemente stabilite. 11. Notifiche e avvisi Tutti gli avvisi la cui notifica è prevista dal presente Regolamento, sia verso i licenziatari che da loro provenienti, saranno considerati come regolarmente notificati se sono stati spediti per lettera raccomandata e correttamente indirizzati. 12 Procedure di appello Ogni rapporto dell'ispettore sulle visite per la concessione della certificazione e su quelle periodiche per la tutela del certificato viene inviato da parte della direzione del UALITAL alle aziende interessate e discusso nel Comitato Tecnico. Se i risultati di un controllo non sono conformi alle direttive, il comitato tecnico fornirà spiegazioni dettagliate e l'azienda avrà la possibilità di presentare ricorso

47 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 47/60 entro 10 giorni dalla data di ricevimento della stessa. Il ricorso verrà esaminato dal Comitato Tecnico e dal Consiglio Direttivo. ualora il Comitato Tecnico non dovesse modificare la decisione, l'azienda viene ammonita e sottoposta a nuova visita e nel caso in cui non avesse ancora provveduto ad eliminare gli inconvenienti riscontrati nella visita precedente, il Consiglio Direttivo procederà al ritiro della licenza. In caso di controversia di carattere legale in relazione all applicazione del presente regolamento, le parti si sottomettono alla giurisdizione esclusiva del tribunale di Milano. 13 Privacy ai sensi della legge 675/96, che i dati liberamente forniti attraverso la domanda di adesione al UALITAL, aggiornati e completati periodicamente, come pure tutti i dati statistici raccolti con varia periodicità e le informazioni di natura tecnicocommerciale rilevanti, verranno trattati ed inseriti in una banca dati, essendo ciò indispensabile per soddisfare l'esigenza di una corretta gestione del rapporto associativo sia sul piano contrattuale sia a livello organizzativo che, diversamente, non potrebbero avere compiuta e regolare esecuzione. Le finalità del trattamento dei dati sono: la redazione di studi economici e l'elaborazione di dati statistici di settore, il coordinamento del rapporto tra l'associazione e l'azienda associata, l'organizzazione del lavoro di sezioni, gruppi, comitati e altre articolazioni attraverso le quali opera l'associazione. Considerati gli scopi istituzionali dell'associazione, la diffusione sarà limitata ai dati relativi all'indirizzo, al tipo di produzione e alle caratteristiche salienti degli impianti delle Aziende associate e sarà destinata al maggior numero di interlocutori economici e istituzionali che possono contribuire alla promozione del comparto delle finiture superficiali sull alluminio e le sue leghe. Tale diffusione avverrà attraverso la pubblicazione su supporto cartaceo, magnetico o per via telematica, di repertori dell'associazione, di gruppi e di settori o attraverso l'elaborazione di elenchi specifici. Gli elenchi degli associati saranno inoltre comunicati all'istituto bancario incaricato della riscossione dei contributi associativi. Tutti i dati saranno conservati ricorrendo alle misure protettive più idonee a garantire la necessaria riservatezza e sicurezza nel trattamento dei medesimi.

48 UALITAL TITOLO DELLA SEZIONE Pagina 48/60 APPENDICE IIb Uso del marchio di qualità (requisiti) Fig. 1 Può essere utilizzato su cancelleria,prospetti pubblicati dall azienda, cataloghi, etc. così come su inserzioni pubblicate su giornali e riviste. Fig. 2 La classe di spessore deve essere indicata su prodotti e imballaggi; anche su fatture e lettere di accompagnamento che si riferiscano a consegne particolari, salvo che la classe di spessore non sia stata già indicata in questi documenti. Fig. 3 Il logo può essere stampato su nastri adesivi o etichette in questi due colori.

Un breve sommario delle specifiche menzionate è mostrato nella tabella 1; il documento completo è disponibile sul sito web www.qualanod.

Un breve sommario delle specifiche menzionate è mostrato nella tabella 1; il documento completo è disponibile sul sito web www.qualanod. Qualità dell'alluminio anodizzato Italfinish è licenziataria del marchio di qualità Qualanod e segue le Specifiche di Qualità per l'alluminio anodizzato in Acido Solforico redatte dal QUALANOD per stabilire

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