Corso di formazione per Volontari di Protezione Civile

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1 Corso di formazione per Volontari di Protezione Civile

2 Si ringrazia per la disponibilità del materiale didattico l I.P. Gian Mario Gnecchi Funzionario tecnico del Comando VV.F. di Bergamo vigilidelfuoco.bergamo.it

3 Indipendentemente dallo scenario di rischio...

4 Priorità di carattere generale!salvataggio delle persone!stabilizzazione dell evento incidentale!protezione dei beni!ripristino delle condizioni di normalità

5 Che cosa c è nel mezzo?! Sfruttamento e gestione del territorio! Autorizzazioni! Controlli! Formazione e informazione PERICOLO AUTORITA POPOLAZIONE Misure di prevenzione e protezione! Piano d emergenza! Strutture pubbliche di soccorso! Informazione durante l evento

6 Il peggior piano di emergenza è non aver alcun piano Il secondo peggior piano è averne due

7 L'importanza della Pianificazione Senza un'adeguata pianificazione tutta l'attività di Protezione Civile diventa molto più difficile. E quindi necessario:! a. Pianificare gli scenari! b. Pianificare le situazioni di emergenza! c. Pianificare le azioni! d. Pianificare le risorse

8 La pianificazione d emergenza Pianificare prima per Applicare durante e Gestire poi

9 Primo: pianificare.!durantedurante l emergenza tutte le risorse vanno impiegate per APPLICARE quanto già pianificato PRIMA!Le Le variabilità (minime) nello scenario sono l unica incertezza che ci si può permettere!non Non devono esistere incertezze sulla scelta degli strumenti da applicare, una volta determinato lo scenario Come è possibile giustificare una perdita di tempo per pianificare DURANTE l emergenza quello che si sarebbe potuto pianificare PRIMA?

10 Applicare quanto è stato deciso prima! La conduzione dell emergenza risulta più semplice se il Decision Maker può contare su processi predeterminati (pre-pianificati) che vengono man mano attivati al momento opportuno con la certezza che il risultato sarà automaticamente (o quasi) raggiunto.! Una valida pre-pianificazione (anche se non è super- dettagliata) permette di tenere sgombra la mente in modo da disporre di quante più risorse per affrontare quegli aspetti particolari dell emergenza che non si è riusciti a pianificare prima (e in genere ce n è abbastanza )

11 Pianificare cioè?! Ipotizzare una serie di scenari incidentali di riferimento! elencare le azioni da svolgere e soprattutto: individuare chi fa, che cosa fa, quando lo fa, in sincronia con chi altro?

12 ARTO TIPO DI EMERGENZA FIGURE / GRUPPI COINVOLTI PRIMA DELL'EVENTO TEMPO! " 00:00 " " " " " SI VERIFICA L'EVENTO SITUAZIONE 1 SITUAZIONE 2 SITUAZIONE N TERMINE DELL'EVENTO RIPRISTINO DEL NORMALITÁ La sincronia delle operazioni

13 Sequenza degli Obiettivi di Protezione Civile durante l emergenza! Il soccorso alla popolazione, per il salvataggio di persone intrappolate nelle macerie! Il ricovero della popolazione fornendo una prima protezione dalle intemperie, assistenza e vettovagliamento! La verifica del funzionamento delle infrastrutture e la messa in funzione dei servizi essenziali! La messa in sicurezza delle strutture pericolanti! Il progressivo ripristino delle attività sociali/economiche/produttive! L'avvio del processo di ritorno alla normalità

14 Schema della sequenza di AZIONI da intraprendere da parte di chi gestisce una emergenza (piccola o grande che sia) 1) Riconoscere e determinare i confini del problema; 2) Fissare gli obiettivi e le prioritá; 3) Analizzare le risorse disponibili e commisurarle allo scenario; 4) Stabilire le modalitá di intervento; 5) Accertarsi che le operazioni vengano svolte in sicurezza e secondo la regola dell arte della tecnica interventistica; 6) Rilevare e valutare costantemente i risultati conseguiti prevedendo un continuo adattamento delle risorse e delle strategie per far fronte a nuove situazioni; 7) Chiudere l emergenza.

15 Quanti scenari devo prevedere?! Apparentemente si può pensare di dover identificare una lunga serie di scenari di riferimento, con moltissime variabili.! Nella realtà,, pur essendo riscontrabile questa variabilità della fonte dei guai, risulta che per quanto riguarda le modalità di risposta allo scenario le variabilità sono molto più contenute.! Per cui quando si dispone di pianificazioni per scenari di massima di tipo generale si può essere sufficientemente sicuri che potranno essere applicate con successo alla maggior parte delle situazioni analoghe

16 Strumenti di management nelle emergenze!scenari predeterminati!scenari non predeterminati Piani di emergenza Procedure Operative Standard e Protocolli di Intesa tra le componenti di protezione civile

17 Gradi di di difficoltà di di gestione delle emergenze e relativi strumenti di di management Difficoltà di gestione A U M E N T O Di D I F F I C O L T A' Tipo di Emergenza Emergenza interna in struttura fissa con pre-pianificazione Emergenza interna in struttura fissa senza pre-pianificazione Incidente di trasporto (i quantitativi di materiale coinvolto sono in genere limitati rispetto alla media degli stoccaggi fissi, ma il rischio diventa elevato in caso di vicinanza dell'incidente ai centri abitati) Emergenza esterna in struttura fissa con pre-pianificazione (la difficoltà di gestione può essere mitigata se sono presenti fattori favorevoli come la distanza dai centri abitati) Emergenza esterna in struttura fissa senza pre-pianificazione Strumento di Management P.E.I. Piano d'emergenza interno P.O.S. Procedure operative standard + schede di sicurezza P.O.S. Procedure operative standard + schede di sicurezza P.E.E. Piano d'emergenza esterno P.O.S. Procedure operative standard + schede di sicurezza

18 Sequenza temporale delle azioni di protezione civile Inizio dell evento Salvataggio e stabilizzazione Assistenza alla popolazione Ripristino e avvio della normalità Prevenzione e previsione

19 1 le persone direttamente coinvolte nell'incidente (operai, conduttori dell'impianto, autotrasportatori) 2 le persone, non direttamente coinvolte, che vengono man mano a conoscenza dell'incidente (altri operai, impiegati, altri utenti della strada, passanti) Le diverse fasi della gestione operativa dell intervento 3 le squadre di primo soccorso (vigili del fuoco, forze dell'ordine, ambulanze) 4 il personale specialista (squadre speciali dei vigili del fuoco, tecnici aziendali di altri stabilimenti, ASL, società per la bonifica) 5 le autorità (sindaco, responsabile dell'azienda, ecc.) Sviluppo incidente Stabilizzazione Conclusione Ripristino servizi essenziali Bonifica e ritorno alla normalità

20 E necessario che le Funzioni di Comando siano esercitate da quella Struttura che, in quel momento della gestione dell emergenza, rappresenta la Risorsa che può e deve dare il massimo, in quella determinata fase.

21 Quando una delle Strutture Operative di P.C. è quella che in quel momento deve fissare le priorità di intervento e deve determinare le scelte strategiche/operative per la risoluzione dell emergenza in atto, allora TUTTE le altre strutture si mettono -per così dire- a disposizione fino a quando quella non ha terminato il suo compito. A sua volta, quando la priorità di intervento cambia, la Struttura che prima ha ricevuto il supporto si mette poi a disposizione delle altre.

22 Il sistema di comando dell incidente: i settori La settorizzazione è di tipo:! funzionale! geografica, o di area! un misto tra le due

23 Punto di attesa Posto di comando

24 Lato esterno : interfaccia diretta tra i soccorritori e il resto della popolazione /113 autorità Lato interno : interfaccia diretta tra i soccorritori e le vittime

25 Lato esterno : interfaccia diretta tra i soccorritori e il resto della popolazione 118 autorità 112/ Lato interno : interfaccia diretta tra i soccorritori e le vittime

26 A proposito di rischio... # Noi rischieremo -anche molto- le nostre vite per salvare delle altre vite umane. # Noi rischieremo le nostre vite un poco, e in maniera calcolata, per salvare quei beni che sono ancora salvabili. # Noi non rischieremo affatto le nostre vite per quei beni che sono già andati persi.

27 IL PIANO DI EMERGENZA DEL COMUNE DI MONZA! Rischio da esondazione del Fiume Lambro! Rischio da incidente rilevante! Rischio da trasporto di sostanze pericolose! Rischio fenomeni meteorici estremi (parco)! Rischi connessi con le grandi manifestazioni! Rischi sociali (non convenzionali)

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