I CIRCOLO DIDATTICO SESTO FIORENTINO CLASSI II A.S

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1 I CIRCOLO DIDATTICO SESTO FIORENTINO CLASSI II A.S

2 INDICAZIONI PER IL CURRICOLO PER LA SCUOLA DELL INFANZIA E PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE

3 Il metodo di lavoro sarà di tipo fenomenologicooperativo, : 1. realizzazione dell esperienza a livello individuale, quando possibile, o osservazione della stessa 2.elaborazione personale tramite testi e disegni 3.lettura di tutti gli elaborati e discussione collettiva 4.rielaborazione individuale del proprio testo per correggere o aggiungere 5.descrizione definitiva dell esperienza elaborata dall insegnante tenendo conto dei lavori dei bambini e mettendo in evidenza i concetti fondamentali che si voleva fare apprendere

4 INIZIAMO DAI SEMI: Lavoro in piccolo gruppo Ogni gruppo viene fornito dei quattro semi oggetto di studio :avena, grano, cece, fava i bambini esaminano i semi bagnati, osservano, disegnano e descrivono individualmente l esterno e l interno Il cece fuori Il cece dentro

5 Condividiamo le osservazioni di ogni gruppo Discutiamo Raggiungiamo una sintesi condivisa, redatta dall insegnante

6 Individualmente chiediamo di rispondere alle domande: Ripensa allo smontaggio dei semi: 1. quali somiglianze hai notato? 2. quali differenze hai notato? Beatrice Francesco

7 CONCLUDIAMO

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9 Seminiamo in bicchieri trasparenti foderati di carta assorbente e terriccio, mettendo i semi fra la carta assorbente e la plastica in modo da poterne osservare lo sviluppo

10 sono stati seminati solo fava, cece pisello e in seguito fagiolini, perchè non era più il tempo per grano e avena

11 LA SEMINA IN CLASSE E STATA VERBALIZZATA INDIVIDUALMENTE. LO SVILUPPO DEL SEME E STATO REGISTRATA CON DISEGNI ESEGUITI A INTERVALLI REGOLARI, IN APPOSITE SCHEDE. AVENA GRANO CECE FAVA

12 DOPO ALCUNI GIORNI LE PIANTE SONO STATE TRASFERITE IN VASO E LE OSSERVAZIONI SONO CONTINUATE A INTERVALLI SEMPRE PIU LUNGHI POICHÉ LE PIANTINE COLTIVATE IN CLASSE DAVANO SEGNI DI SOFFERENZA SONO STATE PORTATE IN GIARDINO E IN SEGUITO OGNI BAMBINO HA PORTATO A CASA LA SUA PIANTINA, CONTINUANDO CON SUCCESSO LA COLTIVAZIONE IL LAVORO E CONTINUATO OSSERVANDO LA CRESCITA DELLE PIANTE NELL ORTO, DOCUMENTATA FOTOGRAFICAMENTE

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14 Prepariamo una scheda con l immagine delle radici delle quattro piantine e chiediamo di rispondere per scritto e individualmente Osserva bene le RADICI e raggruppa le piante che hanno radici simili. Motiva la tua risposta.

15 Francesco Lapo Irene

16 Condividiamo le osservazioni individuali Discutiamo Raggiungiamo una sintesi condivisa

17 Prepariamo schede simili a quella della radice per tutte le parti della pianta che vogliamo studiare e chiediamo di rispondere individualmente. Condividiamo le osservazioni individuali e discutiamole per raggiungere una sintesi condivisa

18 Osserva le piantine e guarda bene la parte di esse che esce dalla terra. Raggruppa le piante che si assomigliano

19 Beatrice Lorenzo

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21 Osserva le foglie e guarda bene la loro forma e le righe che le percorrono. Raggruppa le foglie che si assomigliano

22 SABRINA.AVENA DISEGNA LA FOGLIA DI. CECE.BACCELLO.GRANO

23 Sofia

24 COME E? IL SEME MONOCOTILEDONI AVENA e GRANO hanno un solo cotiledone cioe una sola parte interna DICOTILEDONI BACCELLO E CECE hanno due cotiledoni cioe la parte interna si divide in due parti LA RADICE spuntano tutte insieme e formano un mazzetto di radici si chiamano radici fascicolate formate da una radice grande centrale da cui spuntano tante radici più piccole, si chiamano radici a fittone IL GERMOGLIO più piccoli, il gambo si divide subito in due foglie è più grande, il gambo è più largo e le foglie spuntano da una parte e dall altra del gambo. LA FOGLIA forma allungata, le nervature sono diritte e vanno nella stessa direzione come i binari del treno forma ovale, con una nervatura nel mezzo da cui partono altre nervature più piccole, come i rami di un albero.

25 I bambini hanno osservato il seme delle dicotiledoni e hanno distinto le diverse parti. Adesso cerchiamo di capire la loro funzione, in particolare osserviamo l embrione: Sabrina Osserva attentamente il seme smontato e disegna. Dopo aver osservato con la lente e il microscopio, disegna e descrivi. Sabrina e Caterina A. Adesso prova a spiegare che cosa è successo all embrione con il passare del tempo. E l embrione la parte da cui si sviluppa la nuova pianta? Motiva la tua risposta. Caterina N:

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27 Riprendiamo i disegni fatti dai bambini sullo sviluppo del seme e chiediamo: SCEGLI UNO DEI SEMI CHE ABBIAMO PIANTATO E CERCA DIRACCONTARE COSA È SUCCESSO AL SEME QUANDO LO ABBIAMO MESSO NELLA TERRA Leggiamo i lavori dei bambini relativi a semi diversi e discutiamo fino a raggiungere la consapevolezza che lo sviluppo è lo stesso per i diversi semi. Riassumiamole in una scheda Leonardo

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29 Abbiamo iniziato il lavoro mettendo i semi nella terra, dando cioè per scontato che i bambini sappiano che cosa serve a una pianta per vivere. Facciamo chiarezza e chiediamo ai bambini cosa ne pensano: Le nostre piantine sono vive, come tutti gli esseri Le nostre piantine sono vive, come tutti gli esseri viventi hanno dei bisogni. Di che cosa pensi abbia bisogno una pianta per vivere?

30 Raissa Ilaria Riccardo

31 Come di consueto leggiamo alcuni elaborati e discutiamo per far emergere i pensieri dei bambini e prendiamo nota dei loro suggerimenti. Chiediamo ancora : come possiamo fare per capire se le nostre idee sono giuste? Dalla discussione emerge l idee delle semine speciali cioè l idea di mettere i semi nelle condizioni di assenza di un elemento e una semina normale

32 Prepariamo di nuovo dei vasetti in cui poniamo i semi: 1. Un vasetto con terriccio e annaffiature regolari ( è la semina normale) 2. Un vasetto senza terriccio 3. Un vasetto con la terra ma senza acqua cioè non lo annaffieremo mai 4. Un vasetto senza aria: un barattolo di vetro con tappo, riempito fino all orlo di terriccio pressato con forza 5. Un vasetto senza luce, messo in una scatola di cartone chiusa nell armadio Tutti i vasetti saranno annaffiati regolarmente escluso il numero 3.

33 Chiediamo ai bambini di registrare sul quaderno il lavoro svolto. Dedichiamo una pagina a ogni semina e registriamo a intervalli regolari i cambiamenti.

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35 Dopo due settimane è ormai evidente il risultato delle semine speciali:

36 Irene O. David

37 CONCLUDIAMO

38 Strumento di verifica privilegiato è il quaderno di lavoro dei bambini da cui si riesce a valutare il livello di apprendimento e, tenendo conto del punto di partenza di ciascuno, dei progressi compiuti. A ciò si devono accompagnare le osservazioni sistematiche dell insegnante su aspetti significativi. Infine la valutazione potrà essere completata dall uso di strumenti di verifica specifici

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44 In questa foto si vede bene che il frutto nasce dal fiore: il nuovo e piccolo baccello ha ancora il fiore attaccato e spunta proprio da dove spuntava il fiore

45 Lorenzo VISITA ALL ORTO: GRANDI NOVITA Racconta che cosa abbiamo visto di nuovo e prova a spiegare che cosa è successo. Beatrice Irene B.

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47 Testo collettivo preparato usando la LIM

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50 IN CLASSE STUDIAMO LA TERRA DEL BOSCO NEL PARCO DELL OLIVETA CERCHIAMO LE PIANTINE A VILLA DEMIDOFF: - GLI ALBERI DA FRUTTO - ALBERI O ARBUSTI?

51 1 incontro con gli operatori di Villa Demidoff: Irene Lavoriamo in classe : Irene ha portato un po di terra del bosco di Villa Demidoff. Collettivamente: osserviamo e definiamo la terra con i sensi. A piccolo gruppo: osserviamo la terra con la lente d ingrandimento, con il contafili, con il microscopio stereoscopico. Individualmente: disegniamo e nominiamo ciò che abbiamo visto con gli strumenti ottici

52 Lorenzo Irene

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54 2 incontro con gli operatori di Villa Demidoff: Emanuele Lavoriamo al Parco dell Oliveta, vicino alla nostra scuola, e in classe. Individualmente : compiliamo la scheda Collettivamente: raccogliamo le piantine del prato

55 VERSO LA BIODIVERSITA Alla Lavagna Interattiva Multimediale riguardiamo le foto fatte al Parco dell Olivetae foto di prati spontanei, chiediamo: 1. Dopo aver osservato le foto,quali osservazioni puoi fare? 2. Come puoi spiegare che nei prati spontanei ci siano tante piante diverse? 3. Quali differenze ci sono con un orto?

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57 LORENZO TOMMASO MISIA

58 Leggiamo discutiamo e concludiamo che : le piante riescono a crescere da sole senza bisogno di cure particolari, quando nascono spontaneamente ci sono tanti tipi di piante che si mescolano e germogliano vicini l uno all altro senza un ordine particolare. Invece per avere un solo tipo di pianta bisogna che l uomo Invece per avere un solo tipo di pianta bisogna che l uomo intervenga, tolga le piante che non gli interessano e metta (di solito in modo regolare e ordinato) i semi delle piante che vuole coltivare, le cura e le protegge finché non danno i frutti.

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60 3 incontro con gli operatori di Villa Demidoff: Emanuele Visita al Parco Mediceo di Pratolino Villa Demidoff -gli alberi da frutto -la regina del parco -alberi o arbusti?

61 Lettura di una storia Visita del parco e descrizione delle caratteristiche dei diversi alberi Lavoro a piccolo gruppo: scelta e descrizione del candidato a re del parco L ALLORO IL DIOSPERO IL CILIEGIO LA REGINA DEL PARCO : LA QUERCIA

62 IL CEDRO DELL HIMALAYA LA DOUGLASIA Le rosette e le candeline Le rosette sono i frutti e servono per proteggere il seme. Sono molto diversi da quelli che noi chiamiamo frutti e che mangiamo IL PLATANO

63 IN CLASSE, A PICCOLI GRUPPI SCEGLIAMO IL SUCCESSORE DELLA REGINA IL NUOVO RE DI VILLA DEMIDOFF E IL PLATANO

64 ALBERI O ARBUSTI? Discussione sulla differenza tra un albero e un arbusto e schematizzazione : A piccolo gruppo : Valutazione delle caratteristiche delle piante osservate e verbalizzazione sulla scheda

65 TASSO ULIVO GINKO I gruppi non sono stati d accordo nel definire alberi o arbusti le diverse piante. Perché?

66 Discutiamo con Emanuele e con i compagni e concludiamo che. LE PIANTE POSSONO CRESCERE IN MODO DIVERSO A SECONDA DEL LUOGO E DELLE CONDIZIONI IN CUI SI TROVANO, PERCIO LA STESSA PIANTA PUO APPARIRE IN MODI DIVERSI. LA DISTINZIONE PIU FACILE E CORRETTA DA FARE E FRA MONOCOTILEDONI ( TUTTE PIANTE PICCOLE COME L ERBA O POCO PIU GRANDI ) E DICOTILEDONI (QUASI TUTTI ALBERI).

67 Le piante nascono dai semi. All interno dei semi c è l embrione, da cui nasceranno prima le radici e poi il germoglio. Quando mettiamo un seme nella terra l embrione comincia a cambiare: la radichetta si allunga e esce dal seme per entrare nella terra, così da poter prendere le sostanze che le servono per vivere e crescere. Abbiamo visto infatti che la terra contiene tante cose: piante, animali, sassi. Poi inizia a crescere il germoglio, che spunta dalla terra e si spinge verso l alto. La nuova piantina cresce e diventa sempre più grande. La pianta cresce dalla punta dei rami, i rametti più giovani sono verde chiaro mentre quelli vecchi sono più scuri. Dopo alcuni mese ci sono altri cambiamenti: alcune piante fanno i fiori( cece, baccello e pisello) altre fanno la spiga. Osservando le piantine che sono cresciute nel nostro orto abbiamo capito che i fiori si trasformeranno e nasceranno i frutti I frutti possono essere di tanti tipi, non solo quelli che si mangiano sono frutti Il frutto serve per proteggere il seme che contiene. I frutti delle piante cadono a terra ( lo abbiamo visto all Orto Botanico), poi il frutto si rompe e il seme diventa una pianta. Per vivere le piante hanno bisogno di acqua, terra, luce e aria. Le piantine che crescono nei vasi hanno bisogno di cure e attenzione, invece quelle che crescono spontaneamente nei prati e nei boschi non ne hanno bisogno. Abbiamo anche osservato che quando nascono spontaneamente ci sono tanti tipi di piante che si mescolano e germogliano vicini l uno all altro senza un ordine particolare. Siccome ci sono tanti tipi di piante, i loro semi si spargono da tante parti e nascono tante piante diverse.

68 Invece per avere un solo tipo di pianta bisogna che l uomo intervenga, tolga le piante che non gli interessano e metta (di solito in modo regolare e ordinato) i semi delle piante che vuole coltivare, le cura e le protegga finché non danno i frutti. Le piante si dividono in due grandi gruppi le monocotiledoni e le dicotiledoni che sono molto diverse fra loro. MONOCOTILEDONIcome l AVENA e il GRANO hanno il seme con un solo cotiledonecioè una sola parte interna; le radici spuntano tutte insieme e formano un mazzetto si chiamano radici fascicolate; il gambo si divide subito in due foglie di forma allungata, le nervature sono diritte e vanno nella stessa direzione come i binari del treno. Le monocotiledoni sono quasi sempre delle piante piccole, che non diventano mai alberi. Le DICOTILEDONIcome il BACCELLO e il CECE hanno il seme con due cotiledonicioè la parte interna si divide in due pezzi. La radice è formata da una radice grande centrale da cui spuntano tante radici più piccole, si chiamano radici a fittone. Il gambo è più grande, più largo e le foglie spuntano da una parte e dall altra del gambo. Le foglie hanno una nervatura centrale da cui partono altre nervature più piccole, come i rami di un albero. Questo gruppo è formato da piante piccole ma anche molto grandi, infatti tutti gli alberi sono dicotiledoni.

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