LA SCELTA VARIETALE IN ASPARAGO È STRATEGICA. Agostino Falavigna Badoere di Morgano 20 settembre 2013

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1 1 LA SCELTA VARIETALE IN ASPARAGO È STRATEGICA Agostino Falavigna Badoere di Morgano 20 settembre /09/2013

2 CRA-Unità di Ricerca per l Orticoltura (Montanaso Lombardo LO) CRA-ORL 2 Edificio di 600 m 2 su tre piani, comprendente uffici, laboratori e foresteria. Azienda sperimentale di circa 17 ettari pianeggianti ed irrigui. Capannoni per complessivi m 2 Laboratorio di colture in vitro Laboratorio di genetica molecolare per estrazione ed analisi PCR di DNA e RNA. 21/09/2013

3 3 COMPITI ISTITUZIONALI DI CRA-ORL Miglioramento genetico convenzionale ed avanzato di specie orticole, con particolare attenzione a: asparago, cipolla, fagiolo, melanzana e peperone. Sperimentazione di campo per individuare le migliori varietà delle più importanti specie orticole. Mantenimento e valorizzazione della variabilità genetica presente nelle varietà locali di specie orticole 21/09/2013

4 4 IL PRECOCE DECLINO DI UNA COLTURA DI ASPARAGO 10 t/ha Durata > 12 anni Durata < 8 4 t/ha Economicità della coltura: > 8 anni x 8 t/ha 21/09/2013

5 5 LE PRINCIPALI CAUSE DEL PRECOCE DECLINO Materiale di propagazione infetto da Fusarium spp e Phythopthora megasperma Insufficiente controllo delle malattie che colpiscono la parte vegetativa (ruggine e stemfiliosi) Insufficiente controllo delle erbe infestanti Produzione di turioni superiore alla potenzialità della pianta Coltivazione su terreni non adatti alla coltura Insufficiente/eccessivo apporto d acqua irrigua Utilizzo di varietà non adatte alle condizioni pedoclimatiche

6 6 L ATTUALE PANORAMA VARIETALE Varietà tradizionali a libera impollinazione. Ibridi con piante femminili e maschili in rapporto 1/1 Ibridi interamente maschili Gli ibridi interamente maschili sono preferiti in quanto: 1. Le piante maschili sono notoriamente più produttive, longeve e resistenti alle malattie rispetto a quelle femminili 2. Nel campo on esiste il problema delle piantine nate da seme, che sono considerate infestanti

7 7 LA SCELTA DELLA VARIETA DA COLTIVARE L adattabilità di un ibrido all ambiente pedoclimatico di coltivazione deve essere valutata attraverso prove sperimentali o di validazione a livello aziendale e sulla base di almeno tre anni di produzione (l ibrido nuovo deve essere coltivato nello stesso campi di quello/i già noti Ibridi adatti a diverse fasce climatiche (temperato fredda, temperato calda, continentale, sub-equatoriale) Ibridi adatti tipi di tessitura del terreno: sabbiosa, medi impasto, argillosa Ibridi adatti al tipo di turione raccolto (bianco o verde)

8 8 LA SCELTA DELLA VARIETA DA COLTIVARE 2. Caratteristiche del turione (calibro, medio, uniformità di pezzatura, colore, aderenza delle brattee lungo il turione, chiusura dell apice, fibrosità, colore, fibrosità, gusto e odore dopo cottura Sono controllate geneticamente, ma molto fortemente influenzate dall e condizioni colturali. Molti ibridi europei, selezionati per la produzione di turioni bianchi, non sono adatti per il verde, non viceversa. Gli ibridi completamente maschili producono turioni più omogenei di quelli dioici. Nel loro insieme ed addizionate alla lavorazione del prodotto sono essenziali per l identificazione di una zona di produzione

9 9 LA SCELTA DELLA VARIETA DA COLTIVARE 3. Precocità di emissione di turioni in primavera. Tipi di ibridi: precoci, medio-precoci, tardivi. Differenze tra ibridi precoci e tardivi: più elevata nella produzione di turioni bianchi rispetto a quella di turioni verdi In Pianura Padana è inferiore rispetto al centro-nord Europa

10 10 PRECOCITA Tre categorie di ibridi: precoci, medio-precoci, tardivi. Differenze tra ibridi precoci e tardivi: per la produzione di turioni bianchi è più elevata rispetto a quella di turioni verdi In Pianura Padana è inferiore rispetto al centro-nord Europa Importanza di una simultanea entrata in produzione delle piante (sotto una soglia minima di produzione giornaliera il costo di raccolta supera il prezzo del prodotto)

11 11 CRITERI PER LA SCELTA DELLA VARIETA DA COLTIVARE 4. Resistenza alle malattie Fusariosi Non esistono ibridi resistenti Ruggine (Puccinia asparagi) Ibridi molto sensibili: es. Dariana, Gronlim Ibridi sensibili: es Eros, Vittorio, Ibridi parzialmente resistenti: Zeno, Ercole Stemfiliosi (Stemphylium vesicarium) Nessun ibrido resistente Qualche ibrido sperimentale si caratterizza per una ritardata caduta dei cladofilli colpiti dal patogeno (caratteristica probab legata alla dimensione del cladofillo)

12 12 Varietà di asparago EROS Origine Eros è un ibrido interamente maschile ottenuto dall incrocio tra un clone parentale femminile eterozigote ed uno maschile diplo-aploide derivato da coltura in vitro di antere. Descrizione Elevata adattabilità alla coltivazione in terreni con qualsiasi tessitura, compresa quella argillosa. Adatto ai climi continentali, ma poco adatto a quelli caldoaridi. Scarsa precocità di emissione dei turioni in primavera. Elevata Produttività e stabilità produttiva negli anni. Media resistenza alla ruggine (Puccinia asparagi). Turione con brattee molto aderenti, apice molto chiuso anche quando la raccolta avviene a temperature elevate, pezzatura molto omogenea ed elevata (60% diametro superiore a 16 mm), colore verde intenso con sfumature di colore rosso brillante alla base, oppure bianco avorio con rapida sintesi di antocianine quandoesposto alla luce. Consigliato per la produzione di turioni sia verdi, sia bianchi

13 13 Varietà di asparago ZENO Origine Zeno è un ibrido interamente maschile ottenuto dall incrocio tra due cloni parentali diplo-aploidi derivati da coltura in vitro di antere Descrizione Elevata adattabilità ai terreni sabbiosi o limo-sabbiosi. Adatto al clima continentale ed in particolare quello della Pianura Padana. Molto elevata produttività. Elevata precocità di emissione dei turioni in primavera. Molto elevata stabilità produttiva negli anni. Buona resistenza alla ruggine (Puccinia asparagi). Turione cilindrico, brattee molto aderenti, apice mediamente chiuso, pezzatura molto omogenea, calibro medio (70% mm), colore bianco brillante, ritardato viraggio verso il rosa quandoesposto alla luce. Consigliato solo per la produzione di turioni bianchi.

14 14 Varietà di asparago GIOVE Origine Giove è un ibrido interamente maschile ottenuto dall incrocio tra due cloni parentali diplo-aploidi derivati da coltura in vitro di antere. Descrizione Elevata adattabilità coltivazione in terreni con qualsiasi tessitura, compresa quella argillosa. Adatto ai climi continentali ed a quelli caldi. Molto elevata produttività. Media precocità di emissione dei turioni in primavera. Elevata stabilità produttiva negli anni. Media resistenza alla ruggine (Puccinia asparagi). Turione con brattee molto aderenti, apice chiuso anche quando la raccolta avviene a temperature elevate, pezzatura molto omogenea, calibro elevato (circa 2 mm superiore ad Eros), colore verde medio con sfumature colore rosso chiaro, brillante alla base, oppure bianco avorio con molto ritardato viraggio verso il rosso quando esposto alla luce. Consigliato per la produzione di turioni sia verdi che bianchi.

15 15 Varietà di asparago VITTORIO Origine Vittorio (AM840) è un ibrido interamente maschile ottenuto dall incrocio tra un clone parentale femminile eterozigote ed uno maschile diplo-aploide derivato da coltura in vitro di antere. Descrizione Elevata adattabilità ai terreni con tessitura sabbiosa o di medio impasto. Adatto a climi variabili tra continentali/freddi e caldo-aridi. Molto elevata produttività. Elevata precocità di emissione dei turioni in primavera. Media stabilità produttiva negli anni. Scarsa resistenza alla ruggine (Puccinia asparagi). Turione con brattee molto aderenti, apice molto chiuso, leggermente aperto se raccolto a temperature elevate, calibro molto omogenea ed elevato (in media 1 mm superiore a Eros), colore verde chiaro, con sfumature colore rosso chiaro brillante alla base, oppure bianco avorio con ritardato viraggio verso il rosa quandoesposto alla luce; Consigliato maggiormente per la produzione di turioni bianchi.

16 CONCLUSIONI 1. Attualmente esiste un ampia disponibilità di ibridi, tra i quali sono da preferire quelli interamente maschili 2. Il criterio prioritario della scelta è l adattabilità all ambiente di coltivazione (mai rischiare forti investimenti finanziari per un ibrido sconosciuto) 3. Le caratteristiche del turione devono corrispondere in pieno alle preferenze del consumatore cui è destinato il prodotto 4. Ai fini della massima caratterizzazione organolettica del turione, un area produttiva omogenea e soprattutto per produttori associati in Consorzio, la lista di orientamento varietale deve essere il più possibile ristretta a pochi ibridi 5. Gli Enti pubblici devono poter continuare l attività di finalizzata alla costituzione di nuovi ibridi, puntando alla collaborazione ed al sostegno finanziario dei privati.

17 Grazie per l attenzione Agostino Falavigna (agostino.falavigna@entecra.it)

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