INDICAZIONI DI BASE PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI A LEGNA LOHE S.R.L.

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2 INDICAZIONI DI BASE PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI A LEGNA 2

3 Indice La legna La caldaia Il collegamento idraulico La gestione del calore Allacciamento camino Impianti FINE 3

4 La legna EQUIVALENZE ENERGETICHE 1 litro di gasolio 2,5 kg di legna 1 m 3 metano 2,5 kg di legna 1 litro GPL 1,7 kg di legna La legna èconsiderata energia rinnovabile E considerata a emmissionezero di CO 2, in quanto il CO 2 prodotto durante la combustione ècompensato dalla quantitàdi CO 2 accumulata durante la vita della pianta. Ciò vale solo se la legna viene bruciata in modo giusto 4

5 La legna LA COMBUSTIONE DELLA LEGNA Da cosa dipende una corretta combustione della legna? La legna giusta: -Tagliata della lunghezza giusta in funzione del focolare -Spaccata in modo da avere pezzi con lati di larghezza max. 10/12 cm - Accatastata e lasciata asciugare per circa 2 anni. 5

6 La legna LA COMBUSTIONE DELLA LEGNA Bruciare legna umida comporta uno spreco, in quanto parte dell energia prodotta viene utilizzata per asciugare la legna. Nel caso si utilizzi legna umida, a parità di rendimento, si consuma tranquillamente un volume di legna superiore di circa il 30%. Inoltre, utilizzando legna umida, si diminuisce il rendimento della propria caldaia. Quando non si riesce a scaldare l ambiente, il cliente (e non solo lui) si lamenta dando la colpa ad una caldaia di potenza troppo piccola, ma spesso il problema è la scarsa qualità della legna o l umidità elevata della stessa. 6

7 La caldaia LA CALDAIA OTTIMALE La caldaia a tiraggio naturale oramai è obsoleta : - per motivi di inquinamento (combustione incontrollata) - per elevati consumi (spreco di legna) - difficilmente gestibile per la temperatura - per manutenzione onerosa (spesso elevata formazione di catrame) Ormai, già da almeno un decennio, si utilizzano caldaie a degasificazione o dette anche a fiamma rovesciata. 7

8 Pulizia La caldaia Quadro comandi Ventola fumi Portellone di carico Tubo fumi (scambiatore di calore) Aria primaria Aria secondaria Camera di combustione Portellone ceneri Durante la combustione si raggiunge una temperatura di circa 1000 C 8

9 Pulizia La caldaia CON SONDA LAMBDA Quadro comandi Ventola fumi Tubo fumi (scambiatore di calore) Camera di combustione Sonda lambda Portellone di carico Motore aria primaria Motore aria secondaria Portellone ceneri Durante la combustione si raggiunge una temperatura di circa 1000 C 9

10 La caldaia PREGI E DIFETTI DELLA CALDAIA CON SONDA LAMBDA: Rendimento elevato durante tutto il periodo di funzionamento Rendimento elevato con ogni tipo di legna Combustione ottimale in ogni condizione emissioni ridotte al minimo Emissioni ridotte al minimo Manutenzione più accurata Prezzo notevolmente superiore alla caldaia standard 10

11 La caldaia LE DUE REGOLE FONDAMENTALIPER UN CORRETTO E DUREVOLE FUNZIONAMENTO DI UNA CALDAIA A FIAMMA ROVESCIATA 1 Collegamento idraulico La caldaia non deve MAI lavorare a bassa temperatura o ricevere temperature sul ritorno basse (sotto i 55 C) 2 Gestione del calore La caldaia non deve MAI stare ferma a pieno carico. Caldaia carica di legna, ma in temperatura, quindi ventola ferma. Per un corretto funzionamento è obbligo l installazione di un adeguato accumolatore. 11

12 Il collegamento idraulico CIRCUITO ANTI CONDENSA Come già anticipato, il problema principale, dal punto di vista idraulico, è non permettere una temperatura di funzionamento inferiore a 55 C. Temperature inferiori portano alla formazione di condensa che anche in pochi anni corrodono in modo irreparabile le parti interne della caldaia. Si adottano vari modi per ovviare a ciò, e comunemente vengono chiamati circuiti anti condensa. 12

13 Termostato di minima impianto Da il consenso alle pompe solamente quando la caldaia ha raggiunto una T minima (es. 70 C) Il collegamento idraulico CON POMPA ANTICONDENSA (il sistema usato negli anni precedenti) Regolatore differenziale Consente il funzionamento della pompa impianto solo quando l utilizzatore è a T inferiore della T di caldaia. Pompa impianto Pompa anticondensa Innalza la temperatura del ritorno Termostato di minima ritorno Comanda la pompa anticondensa 13

14 Il collegamento idraulico CON VALVOLA A 3 VIE CON COMANDO TERMICO Valvola a 3 vie con comando termico Sonda di minima ritorno Pompa impianto e anticondensa 14

15 Termostato di minima impianto Da il consenso alle pompe solamente quando la caldaia ha raggiunto una T minima (es. 70 C) Il collegamento idraulico CON REGOLATORE A PUNTO FISSO Regolatore a punto fisso Comanda la valvola a 3 vie in funzione al valore minimo della temperatura del ritorno impostato (es. 55 C) Sonda temperatura ritorno Pompa impianto e anticondensa Valvola a tre vie motorizzata 15

16 Il collegamento idraulico Termostato di minima impianto Da il consenso alle pompe solamente quando la caldaia ha raggiunto una T minima (es. 70 C) CON VALVOLA TERMOSTATICA Valvola termostatica a 3 vie (82 C) Pompa impianto e anticondensa Valvola di taratura 16

17 Termostato di minima impianto Da il consenso alle pompe solamente quando la caldaia ha raggiunto una T minima (es. 70 C) Il collegamento idraulico CON VALVOLA TERMOSTATICA, SCAMBIATORE E VASO APERTO/CHIUSO Pompa impianto e anticondensa Valvola termostatica a 3 vie (72 C) Pompa circuito caldaia Scambiatore a piastre Valvola di taratura 17

18 La gestione del calore INSTALLAZIONE DI UN ACCUMULATORE TAMPONE La caldaia, una volta avviata, deve poter smaltire calore, altrimenti va in temperatura, la ventola si ferma, ma potrebbe essere ancora carica di legna. Ciò comporta: - la soffocazione della combustione - un inquinamento insensato - formazione di catrame ( a causa di insufficienza d aria) intasamento totale caldaia e giri fumi pulizia più laboriosa e complicata probabile intasamento del condotto fumi e del camino alto rischio di incendio del camino corrosione delle parti interne della caldaia 18

19 La gestione del calore INSTALLAZIONE DI UN ACCUMULATORE TAMPONE L unica soluzione per ovviare a tutte queste problematiche elencate, salvo casi particolari, è l installazione di un accumulatore tampone (Puffer) tra caldaia e impianto. ULTERIORI VANTAGGI DI UN ACCUMULATORE TAMPONE: - Separazione idraulica - Stratificazione della temperatura - Con caldaie a legna, spesso la presenza di un puffer è OBBLIGATORIA e fa parte della garanzia. - La caldaia può essere il più piccolo possibile, perché non vi sono problemi al mattino, nel periodo di accensione impianto. - Semplicità di ampiamento, in quanto risulta più facile il collegamento in un secondo momento di un ulteriore circuito o generatore di calore - Filtro impurità, grazie alle basse velocità dell acqua nel Puffer lo sporco si deposita sul fondo del puffer ed è facilmente eliminabile. 19

20 La gestione del calore DIMENSIONAMENTO DEL PUFFER In base alle considerazioni precedenti il puffer andrebbe dimensionato in modo tale da poter assorbire tutta l energia prodotta da un carico di legna. ESEMPIO TEORICO: Caldaia = 30 KW - Vano di carico = 135 litri In modo molto spannometrico, riusciamo a caricare la caldaia con legna che sarà in grado di produrre circa kcal. Per un impianto ad alta temperatura 60 /50 e l accu mulatore a 85 C servirebbe teoricamente una capacità di circa litri Per un impianto a bassa temperatura 35 /25 e l accu mulatore a 85 C servirebbe teoricamente una capacità di circa litri Da questo calcolo teorico si evidenziano i vantaggi di un impianto a bassa temperatura. 20

21 La gestione del calore In pratica: DIMENSIONAMENTO DEL PUFFER - manca lo spazio fisico per installare dei Puffer cosi ingombranti - manca la mentalità da parte di tutti, visto che per decenni è stata predicata la filosofia delle caldaie e dell impianto in generale con poco contenuto d acqua - è poco probabile che il cliente carichi completamente la caldaia avendo il riscaldamento spento Per cui noi abbiamo sposato la linea della provincia autonoma di Bolzano, la quale per dare un contributo sugli impianti a legna ha richiesto un contenuto minimo per Puffer di 40 litri/kw di potenza nominale della caldaia. Quindi risulta, per una caldaia di 30 kw un puffer minimo di litri. ATTENZIONE: questo per noi è il contenuto minimo inferiore, ed in pratica il puffer non risulta mai troppo grande! 21

22 La gestione del calore TIPOLOGIE DI PUFFER Esistono 3 tipologie principali di Puffer: - Accumulo inerziale. Serbatoio che contiene l acqua per il riscaldamento - TANK IN TANK. Serbatoio con integrato un boiler per ACS - MULTI. Serbatoio con integrato serpentino in inox per produzione ACS istantanea Tutte e 3 le tipologie possono essere integrati con scambiatori per ulteriori generatori di calore come per esempio l impianto solare. 22

23 La gestione del calore PUFFER CON BOILER ACS Regolatore differenziale Indispensabile per non raffreddare il boiler (funzionamento inverso) CALDAIA Pompa carico boiler Ingressi e uscite provviste di fori stratificatori Per garantire la massima stratificazione 23

24 La gestione del calore PUFFER CON PRODUZIONE ACS ISTANTANEA Scambiatore a piastre Pompa di carico CALDAIA Flussostato (aziona la pompa di carico) Ingressi e uscite provviste di fori stratificatori Per garantire la massima stratificazione 24

25 La gestione del calore PUFFER CON BOILER ACS INCORPORATO TANK IN TANK CALDAIA Boiler ACS 25

26 La gestione del calore PUFFER CON ACS ISTANTANEA E INTEGRAZIONE SOLARE MULTI Accumulatore riscaldamento Produzione ACS istantanea Scambiatori integrazione solare Accumulatore MULTI 26

27 La gestione del calore PUFFER CON ACS ISTANTANEA E INTEGRAZIONE SOLARE MULTI Mandata caldaia Pozzetto per sonde ACS Manicotto per integrazione elettrica Pozzetto per sonde ACS Mandata impianto Ingresso solare Pozzetto Scambiatore per sonde superiore Uscita solare Ingresso solare Pozzetto per sonde Scambiatore inferiore Uscita solare Ritorno caldaia Ritorno impianto 27

28 Allacciamento al camino INDICAZIONI PER L ALLACCIAMENTO AL CAMINO Per il corretto funzionamento della caldaia a fiamma rovesciata è fondamentale avere un tiraggio corretto del camino. L insufficienza di tiraggio oltre ad una abbassamento della resa comporta l uscita di fumo fastidioso durante la fase di caricamento Il tiraggio troppo elevato comporta un innalzamento notevole della T fumi, quindi ad un maggior consumo di legna o addirittura un innalzamento pericoloso della T della caldaia in quanto a vento la ferma la combustione continua a persistere Per ovviare a tutto ciò è indispensabile il montaggio di un limitatore o stabilizzatore di tiraggio. Che può essere montato sul raccordo fumi o direttamente sul camino sopra o sotto il raccordo fumi 28

29 Allacciamento al camino LIMITATORE DI TIRAGGIO Modello da montare sul tubo Modello da immurare 29

30 Allacciamento al camino MONTAGGIO LIMITATORE DI TIRAGGIO Sopra all allacciamento tubo fumo Raccordo tubo fumo Sotto all allacciamento tubo fumo 30

31 Impianto completo Circuiti miscelati Impianto solare Accumulatore Produzione ACS Scambiatore solare Circuito anticondensa Caldaia a legna 31

32 Impianto completo 2 Centralina Impianto solare Accumulatore Circuito Produzione ACS Scambiatore solare Caldaia a legna anticondensa Circuiti miscelati Termocucina 32

33 Collegamento sbagliato COLLEGAMENTO SBAGLIATO!!!!! 33

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