VERBALE ESAME CONGIUNTO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "VERBALE ESAME CONGIUNTO"

Transcript

1 VERBALE ESAME CONGIUNTO

2 Il giorno 27/03/2013, presso l ITIS E. Mattei di San Donato Milanese tra la delegazione di parte pubblica rappresentata dal Dirigente Scolastico prof. Paiano Giacomo e la delegazione di parte sindacale costituita dalla RSU eletta all interno dell Istituzione Scolastica e dalle OO.SS. territoriali, si procede all esame congiunto per quanto concerne le misure riguardanti il rapporto di lavoro del personale docente, educativo ed A.T.A., secondo quanto previsto dall art.2, comma 17 del decreto legge n.95/2012, convertito nella Legge 7 agosto 2012, n.135. Premesso che: Nell incontro del 06/03/2013 secondo quanto previsto dall art.2, comma 17 del decreto legge n.95/2012 convertito nella Legge 7 agosto 2012, n.135 si è ritenuto di individuare come materie di informazione ed esame congiunto le seguenti materie previste dall art.6 del CCNL 2007: a) Criteri generali inerenti l organizzazione del lavoro del personale docente, educativo ed A.T.A., e le sue modifiche; b) Articolazione dell orario di lavoro e di servizio del personale docente, educativo ed A.T.A.; c) Criteri riguardanti le assegnazioni del personale docente, educativo ed A.T.A., alle sezioni staccate e ai plessi; d) Recuperi, ritardi e riposi compensativi del personale A.T.A. ai sensi dell art.54 comma 2 del CCNL 2007; e) Modalità di utilizzazione del personale docente in rapporto al piano dell offerta formativa; f) Modalità di utilizzazione del personale A.T.A. in rapporto al piano delle attività; g) Criteri per l individuazione del personale docente, educativo ed A.T.A. da utilizzare nelle attività retribuite con il F.I.S.; Nello stesso incontro l amministrazione, dopo aver fornito una prima serie di informazioni/comunicazioni relativamente alle predette materie, ha provveduto a consegnare le restanti informazioni in apposito documento scritto, e le parti, preso atto della documentazione consegnata, e proceduto alla discussione nel merito, prima di ritenere conclusa la fase di informazione, ritenendo opportuno un approfondimento su determinate questioni hanno avanzato richiesta di esame congiunto. In data odierna, facendo seguito alla discussione del 00/00/0000 le parti ritengono opportuno evidenziare i seguenti aspetti: Verbale esame congiunto.doc Rev. del 18/04/2009 1

3 Articolo 1 Criteri di assegnazione dei docenti ai corsi e alle classi 1. Per l assegnazione dei docenti ai corsi e alle classi si terrà conto dei seguenti criteri: a) Continuità didattica nella classe; b) Assicurare alle classi prime e quinte il maggior numero di docenti di ruolo; c) Equa distribuzione di classi a docenti della stessa disciplina; d) Organizzazione interna (verticalità della cattedra); e) Turnazione dei docenti fra biennio e triennio e fra i vari indirizzi, ove il quadro orario disciplinare lo renda possibile e ragionevolmente praticabile; f) Rispetto della graduatoria interna di istituto 2. Il Dirigente Scolastico potrà procedere con provvedimento motivato al trasferimento del docente ad altra classe, anche in deroga al principio della continuità didattica. 3. Il Dirigente scolastico comunica tempestivamente ai docenti le classi nelle quali, per dimissioni o trasferimento, si determinassero cattedre libere, fissando i termini entro i quali ciascun insegnante potrà chiedere per iscritto l assegnazione a tali classi. 4. In caso in cui più docenti dovessero chiedere l assegnazione alla/e stessa/e classe/i verrà considerata prioritaria la posizione nella graduatoria di Istituto. L ingresso nel corso lasciato libero avverrà gradualmente per evitare l abbandono delle classi avute nell anno precedente. 5. Il dirigente scolastico motiverà per iscritto la non accettazione delle richieste di trasferimento di classe o di corso. Precisazione: per verticalità si intende che il docente inizia con la classe prima e, nei limiti consentiti dalla costituzione della cattedra a 18 ore e nel rispetto del punto 3 dei criteri, la porta fino in quinta. Articolo 2 Orario di lavoro 1. La durata massima delle attività di insegnamento giornaliero è fissata in 5 ore. L articolazione oraria di ciascun docente non deve prevedere più di 2 ore buche, 1 per i docenti in Part Time (non considerando quella per il ricevimento dei famigliari degli alunni). Verbale esame congiunto.doc Rev. del 18/04/2009 2

4 2. Eventuali deroghe al limite delle 5 ore di lezione dovranno essere motivate, e essere inoltre accettate dal docente. Qualora il docente sia assegnatario di ore aggiuntive di insegnamento, non esiste un limite massimo di ore buche, per quanto le stesse saranno ridotte al minimo tecnicamente possibile. 3. Salvo situazioni ostative e debitamente motivate, ciascun docente ha diritto di disporre di un giorno libero settimanale su sua indicazione. In alternativa alla scelta del giorno libero che potrà comunque essere concesso il docente potrà richiedere con idonee motivazioni (legge 104/1992, legge 1204/1971 e legge 151/2001, ecc ) un articolazione particolare dell orario, che preveda, ad esempio, di evitare l ingresso alla prima ora o l uscita all ultima ora di lezione. 4. Nel caso in cui siano presentate richieste di giorno libero alle quali non è possibile dare seguito per eccesso di domande o che comportino comunque uno scadimento della qualità didattica, sarà stabilito un criterio di rotazione tale da assicurare il soddisfacimento delle richieste e il mantenimento della qualità. 5. L orario di lavoro del personale docente consta di 18 ore settimanali articolate, di norma, in non meno di 5 giorni. Diversa articolazione è possibile su preciso progetto inserito nel POF e fatto salvo il rispetto del monte ore annuo di servizio del docente. 6. L orario individuale di lavoro, comprensivo delle attività di insegnamento e di quelle funzionali, è comunicato ad ogni docente dal Dirigente Scolastico, sentite le proposte del Collegio dei Docenti. Nella formulazione si dovrà tenere conto prioritariamente delle esigenze funzionali del POF e poi di quelle personali dei singoli docenti. 7. Nei casi straordinari in cui le riunioni si dovessero protrarre oltre l orario e comunque non oltre le ore 19.30, si darà con congruo anticipo notizia al personale interessato. In ogni caso la convocazione deve essere fatta 5 giorni prima con l indicazione della presumibile durata; solo in via eccezionale e per casi inderogabili e non prevedibili la convocazione può essere fatta almeno due giorni prima 8. L orario viene formulato da una Commissione di docenti nominata dal Dirigente Scolastico. Nel quadro orario complessivo sono inserite tutte le ore curriculari, di compresenza, di contemporaneità, di disponibilità a sostituire i colleghi assenti e di ricevimento dei genitori. 9. Ai docenti si impone il vincolo contrattuale di presenza nella scuola cinque minuti prima dell inizio delle lezioni e ad assistere all uscita degli alunni. Articolo 3 Sostituzione dei docenti assenti 1. Le sostituzioni dei colleghi assenti saranno effettuate tenendo conto dei seguenti criteri a) docenti della classe; b) docenti della stessa disciplina del collega assente. Verbale esame congiunto.doc Rev. del 18/04/2009 3

5 2. Sulla base dei suindicati criteri, le modalità di utilizzo saranno le seguenti a) docenti la cui classe è assente per viaggi di istruzione, uscite didattiche, iniziative particolari per le quali non è richiesta la presenza del docente; b) docenti con ore di completamento dell'orario cattedra (ore a disposizione) indicate in orario; c) docenti che devono recuperare permessi brevi e che abbiano indicato quelle ore per il recupero. 3. Qualora non si possa procedere alla sostituzione di docenti assenti con altri docenti della classe, si privilegerà la posticipazione dell ingresso/anticipazione dell uscita degli studenti o modifiche temporanee dell orario, acquisito anche per via breve il consenso dei docenti interessati. 4. Qualora il docente sarà chiamato ad effettuare l ora per coprire il collega assente, sarà retribuito con i compensi orari stabiliti dal CCNL. 5. Qualora non vi sia disponibilità di docenti di cui al punti 2 e 4, e non si possa procedere secondo quanto indicato al punto 3, si procederà all assegnazione di ore di straordinario, procedendo in base ai criteri di cui al punto 1, ai docenti che hanno dato disponibilità. Per l assegnazione dell ora di supplenza si procederà a rotazione tra i docenti disponibili 6. A tal fine, dopo la comunicazione dell orario individuale annuale o provvisorio delle lezioni, i docenti, invitati con comunicazione formale, potranno dichiarare per iscritto in quali ore sono disponibili a effettuare ore eccedenti l orario di servizio. Tali ore saranno indicate nel quadro orario individuale di ciascun docente. 7. Le ore di insegnamento eccedenti l orario di servizio assegnate in conformità con quanto indicato al comma 7 saranno retribuite con i compensi orari stabiliti dal CCNL, salvo che il docente non richieda che le stesse vengano accantonate per il recupero di permessi orario successivi. 8. In casi particolari potranno essere utilizzati i docenti in copresenza ITP o docente teorico, previo accordo tra gli stessi. Articolo 4 Casi particolari di utilizzazione 1. In caso di sospensione della lezione nelle proprie classi per viaggi di istruzione, uscite didattiche, profilassi, eventi eccezionali (incluse assenze arbitrarie di tutti gli studenti di una classe), i docenti, nel rispetto del proprio orario settimanale, potranno essere utilizzati per sostituire i colleghi assenti o per attività diverse dall'insegnamento precedentemente programmate. Verbale esame congiunto.doc Rev. del 18/04/2009 4

6 2. Nel periodo intercorrente tra il 1 settembre e l'inizio delle lezioni e tra il termine delle lezioni ed il 30 giugno, in base a quanto previsto dal CCNL, i docenti potranno essere utilizzati solo per attività diverse dall'insegnamento che siano state precedentemente programmate. 3. Nel caso in tali periodi siano effettuate attività di recupero, consolidamento, approfondimento, le stesse, se autorizzate, saranno retribuite. Articolo 5 Orario delle riunioni 1. Le riunioni previste nel piano delle attività si svolgeranno, di norma, il martedì, salvo diversa giornata approvata dal Collegio Docenti nell ambito del calendario delle riunioni definito all inizio dell anno scolastico o successivamente modificato. Non potranno comunque effettuarsi nel giorno di sabato, tranne che per scrutini ed esami. 2. Le riunioni avranno inizio non prima delle ore 8.30 e termine non oltre le ore La durata massima di una riunione è fissata in ore Il Dirigente Scolastico provvederà a definire, all'interno del piano annuale delle attività, un calendario delle riunioni. 4. Eventuali motivate variazioni al calendario delle riunioni definito all'inizio dell'anno scolastico dovranno essere comunicate per iscritto con un preavviso di almeno 5 giorni. La variazione del calendario degli scrutini dovrà avere un preavviso di almeno 15 giorni. 5. Analogamente dovrà essere comunicato con almeno 5 giorni di preavviso lo svolgimento di una riunione non prevista nel calendario. 6. Le riunioni di Consigli di Classe straordinari si terranno possibilmente nella giornata di martedì e potranno essere convocati anche con preavviso di 24 ore, se di martedì, purché la convocazione sia comunicata a tutti gli interessati, anche con Deroghe a quanto previsto nei punti precedenti saranno possibili per motivi eccezionali e, in caso di obiezione dei docenti, dovranno essere oggetto di ordini di servizio. Articolo 6 Ore eccedenti personale docente 1. All inizio dell anno, e comunque prima dell inizio delle lezioni, il Dirigente chiede la disponibilità dei docenti per l effettuazione di ore eccedenti l orario d obbligo, fino a un massimo di 6 ore, per permettere la copertura di spezzoni orario derivanti dall organico di fatto. Verbale esame congiunto.doc Rev. del 18/04/2009 5

7 Articolo 7 Collaborazioni plurime del personale docente 1. Il dirigente può avvalersi della collaborazione di docenti di altre scuole che a ciò si siano dichiarati disponibili secondo quanto previsto dall art. 35 del vigente CCNL 2. I relativi compensi sono a carico del FIS dell istituzione scolastica che conferisce l incarico. Articolo 8 Banca ore 1. Ogni docente che lo richiede può essere titolare di un conto in ore di lavoro che può essere alimentato da crediti, costituiti da ore aggiuntive effettivamente già svolte di cui non chiede il compenso o da debiti acquisiti per particolari e motivate esigenze. 2. Il credito può essere utilizzato a richiesta del lavoratore per permessi. Articolo 9 Ferie del personale docente 1. Ai sensi dell art. 13 comma 9 del CCNL vigente, durante il periodo di lezione, escluso il periodo degli scrutini, il personale docente potrà usufruire fino a sei giornate lavorative di ferie, a condizione che non vengano a determinarsi oneri aggiuntivi, anche per l eventuale corresponsione di compensi per ore eccedenti, salvo quanto previsto dall art.15, comma 2, 2. Normalmente potranno essere soddisfatte richieste fino a 2 gg consecutivi, purché non immediatamente precedenti o seguenti a periodi di sospensione dell attività didattica, (vacanze o ponti). 3. La richiesta dovrà pervenire, con un anticipo di almeno 7 giorni, sottoscritta dal richiedente e dai colleghi che lo sostituiranno. Questi ultimi devono far parte dello stesso consiglio di classe del collega in ferie. Limitatamente a qualche ora, potranno essere previste deroghe concordate con il D.S. Per consentire il godimento di tale diritto, il DS potrà procedere a entrate posticipate o uscite anticipate di 1 ora delle classi, a temporanee modifiche, con il consenso dei docenti coinvolti, dell orario delle lezioni delle classi, a sostituzioni con personale docente a disposizione o comunque consenziente. 4. Il D.S. è tenuto a rispondere entro due giorni dalla richiesta. Verbale esame congiunto.doc Rev. del 18/04/2009 6

8 Articolo 10 Permessi 1. Il personale che abbia ottenuto il permesso retribuito per il diritto allo studio ne usufruisce nel limite massimo delle previste 150 ore annue e per esso è prevista la possibilità di facilitazione dell orario, affinché possa assolvere ai propri impegni di studio. 2. I permessi di cui all art. 16 del CCNL del 29/11/2007 non possono superare nell anno scolastico l orario settimanale di insegnamento e nella giornata la metà dell orario ordinario di servizio e comunque non più di 2 ore. Essi sono concessi a domanda presentata con almeno 2 giorni di anticipo, quando possibile. La concessione del permesso è subordinata alla possibilità di sostituzione con personale in servizio. Articolo 11 Utilizzazione del personale docente in rapporto al P.O.F. 1. Per tutte le attività previste dal POF la risorsa primaria è costituita dal personale docente in servizio presso l istituzione scolastica. In assenza di specifiche professionalità, il Dirigente Scolastico può far ricorso a risorse esterne, reclutate sulla base delle norme vigenti, per l attività negoziale e le collaborazioni plurime. 2. Per quanto riguarda i docenti interni, il Dirigente Scolastico disporrà l assegnazione degli incarichi con atto di nomina. Tutti gli incarichi saranno retribuiti con il Fondo dell istituzione scolastica sulla base della specifica contrattazione. Articolo 12 Piano delle attività 1. Si ritiene che nell Istituto possano e debbano essere conseguiti risultati di qualità, efficacia ed efficienza nell erogazione del servizio attraverso un organizzazione del lavoro del personale A.T.A. fondata sulla partecipazione e valorizzazione delle competenze professionali definite nel piano delle attività predisposto dal Direttore SGA in coerenza con quanto previsto nel POF. 2. All inizio di ogni anno scolastico, sulla base delle delibere del Collegio dei Docenti, delle attività previste dal P.O.F. e delle direttive del Dirigente Scolastico, il Direttore S.G.A., effettuate le riunioni assembleari del personale A.T.A., per conoscere pareri proposte l personale in merito a: Organizzazione e funzionamento dei servizi scolastici; Criteri per la distribuzione dei carichi di lavoro; Articolazione dell orario di lavoro; Verbale esame congiunto.doc Rev. del 18/04/2009 7

9 Flessibilità, turnazioni, orario plurisettimanale; Utilizzazione del personale; Individuazione delle attività aggiuntive da retribuire con il fondo per il miglioramento dell offerta formativa; Effettuazione delle prestazioni aggiuntive; Individuazione delle chiusure prefestive della scuola nei periodi di interruzione dell attività didattica. 3. Il Dirigente Scolastico, dopo aver verificato la congruenza del piano rispetto al P.O.F. ed aver fornito copia del piano alle R.S.U., lo adotta e ne affida puntuale attuazione al Direttore SGA. 4. Il Piano contiene: a) i compiti del Direttore S.G.A. degli Assistenti Amministrativi degli Assistenti Tecnici e dei Collaboratori Scolastici, con relativi orari di servizio; b) l organico, il piano orario ed il piano di lavoro di tutto il personale; c) l individuazione delle attività lavorative del personale e degli orari; 5. Sulla base del Piano delle attività, il Direttore S.G.A. comunica al personale i turni e gli orari, disponendo l organizzazione del lavoro con lettere d incarico protocollate, contenenti gli impegni da svolgere in tutto l anno scolastico; 6. Il prospetto generale analitico con l indicazione delle mansioni, dei turni e degli orari assegnati a ciascuna unità del personale è esposto all albo della scuola. 7. Ai collaboratori scolastici verrà assegnato settimanalmente l ordine di servizio con le indicazione degli orari dei turni pomeridiani e dell organizzazione delle attività e dei compiti. Articolo 13 Orario di servizio 1. L orario di servizio è inteso come il periodo di tempo giornaliero necessario per assicurare il funzionamento di tutte le attività della scuola. Inizia con gli adempimenti indispensabili connessi con l apertura e termina con quelli di chiusura, nonché con l espletamento di tutte le attività didattiche, amministrative e dei servizi generali. 2. L orario di lavoro individuale standard, per tutto il personale A.T.A. è di sei ore giornaliere continuative, dal lunedì al sabato. Verbale esame congiunto.doc Rev. del 18/04/2009 8

10 3. Nel piano delle attività sono indicati per tutto il personale gli orari di servizio personalizzati, con le indicazioni relative : a) Programmazione annuale dei recuperi relativi alla chiusura della scuola nei giorni pre festivi; b) Turni pomeridiani; c) Orario di servizio nei giorni di sospensione delle attività didattiche; d) Orario su 5 giorni per il personale Amministrativo; 4. Se la prestazione di lavoro giornaliera eccede le 6 ore continuative il personale usufruisce a richiesta di una pausa di almeno 15 minuti al fine del recupero delle energie psicofisiche e dell eventuale consumazione del pasto. Tale pausa è obbligatoria se l orario continuativo di lavoro giornaliero è superiore alle 7 ore e 12 minuti. L orario giornaliero massimo è di 9 ore esclusa la pausa. 5. Ai collaboratori scolastici che effettueranno la chiusura saranno riconosciuti Dall entrata in vigore dell orario definitivo delle lezioni e fino al termine delle stesse, ai collaboratori scolastici è autorizzato il prolungamento del servizio fino alle 14:30 per consentire l effettuazione delle pulizie, dal momento che l orario giornaliero delle lezioni ha termine alle ore 13,55. Tale autorizzazione non è valida durante i periodi di sospensione dell attività didattica. Il monte ore accumulato è già inserito nella programmazione annuale dei recuperi per la chiusura della scuola nei giorni pre festivi. 7. L anticipo dell orario di servizio tranne che non si tratti di esigenze di servizio espressamente autorizzate in forma scritta dal Direttore S.G.A., non consente la contabilizzazione dei minuti e non avrà alcuna rilevanza sull orario. 8. Per motivi di sicurezza e di organizzazione non è possibile stare all interno dell Istituto al di fuori dell orario di servizio. Non è possibile altresì per motivi di sicurezza la presenza di familiari a maggior ragione se minorenni. Articolo 14 Entrate posticipate - uscite anticipate e permessi vari 1. Il personale è tenuto ad osservare l orario di servizio richiesto ed autorizzato, garantendo la regolarità dell entrata e dell uscita. Il ritardo consiste nell eccezionale posticipazione dell orario di servizio del dipendente, tale ritardo deve essere recuperato possibilmente nella stessa giornata. 2. L uscita anticipata deve avere carattere di eccezionalità e comunque può avvenire sempre previa richiesta scritta. Verbale esame congiunto.doc Rev. del 18/04/2009 9

11 3. Eventuali permessi orari devono essere richiesti per iscritto e autorizzati dal Dirigente Scolastico, sentito il D.S.G.A., utilizzando l'apposito modulo. La durata del permesso orario non può superare la metà dell orario di lavoro giornaliero e, previa autorizzazione, può essere recuperato nella medesima giornata. 4. I permessi complessivamente concessi non possono eccedere l orario settimanale di servizio (36 ore) nel corso dell anno scolastico (rientrano nei permessi anche le entrate posticipate e le uscite anticipate). Esaurito il monte ore non è possibile effettuare eventuali recuperi se non nella stessa giornata, altrimenti si procederà alla trattenuta. Articolo 15 Chiusura prefestivi - Recuperi 1. Ogni anno scolastico il Direttore S.G.A. formulerà una proposta di calendario per la chiusura della scuola nei giorni pre-festivi coincidenti con la sospensione dell attività didattica, ai fini della adozione della delibera da parte del Consiglio di Istituto, sentito il personale A.T.A. 2. In modo analogo avviene l eventuale revoca o aggiunta di uno o più giorni in base a sopravvenute esigenze di servizio. 3. Le ore di servizio non prestate nelle predette giornate sono già inserite negli orari personalizzati di ciascun dipendente. 4. Per eventuali altri recuperi di ore non prestate il personale concorderà con il Direttore SGA tempi e modalità di recupero dopo l accertamento delle stesse. Articolo 16 Accertamento presenze 1. La presenza del personale A.T.A. viene rilevata mediante timbratura del cartellino elettronico che è strettamente personale; 2. Nel caso in cui il dipendente eccezionalmente non possa procedere alla timbratura del cartellino lo stesso è tenuto tempestivamente a segnalarlo al Direttore S.G.A. e a compilare nella stessa giornata della mancata timbratura l apposito modulo per la registrazione della presenza. 3. Il D.S.G.A. provvederà a redigere e a distribuire a tutto il personale in forma individuale il dettaglio mensile dell orario svolto. Provvede inoltre a redigere l elenco nominativo con le ore mensili da recuperare o ore aggiuntive che viene affisso all albo del personale A.T.A. Verbale esame congiunto.doc Rev. del 18/04/

12 Articolo 17 Attività aggiuntive 1. Le prestazioni eccedenti l orario di servizio (straordinario) che non possono superare le 36 ore annue e non inserite nei progetti previsti dal P.O.F., sono regolamentate come segue: a) Alle attività aggiuntive svolte dal personale oltre l orario di lavoro si farà ricorso esclusivamente per esigenze eccezionali, imprevedibili e non programmabili e comunque sempre previa autorizzazione scritta del DSGA. b) In aggiunta all orario di servizio non possono superare le 9 ore giornaliere di lavoro; c) devono essere preventivamente autorizzate; d) devono essere retribuite secondo la tabella oraria contrattuale del F.I.S.; e) possono essere convertite in riposi compensativi, previa valutazione delle esigenze organizzative dell Istituzione Scolastica, e a richiesta dell interessato. f) Il recupero delle ore eccedenti con riposi compensativi, preventivamente concordato con il Direttore SGA, dovrà avvenire nei periodi di sospensione dell attività didattica o in occasione delle chiusure prefestive e non può comunque generare ore aggiuntive al personale che sostituisce l assente. 2. I criteri per l assegnazione del personale alle attività aggiuntive sono: a) disponibilità individuale; b) possesso delle competenze necessarie per svolgimento dell attività; c) rotazione in ordine alfabetico, con eventuale esclusione di coloro che si trovino in particolari situazioni previste dalle leggi 1204/71, 903/77, 104/92. d) Questi ultimi potranno, comunque, comunicare, di volta in volta, la loro disponibilità alle prestazioni di cui al comma precedente. Articolo 18 Ripartizione delle mansioni 1. La ripartizione delle mansioni viene effettuata in modo equo fra le unità di personale risultante in organico tenendo conto dei seguenti criteri: a) professionalità specifica richiesta, documentata sulla base dei titoli di studio e delle esperienze acquisite; Verbale esame congiunto.doc Rev. del 18/04/

13 b) Specifiche attitudini e esperienza accumulata: c) anzianità di servizio di ruolo nel caso di più disponibilità; d) Eventuale rotazione annuale 2. Il personale può sottoporre al Direttore S.G.A. richieste in forma scritta in merito a: a) spostamento da un incarico all altro; b) spostamento per titoli professionali acquisiti o incarichi assegnati; c) cambiamento della mansione. Articolo 19 Sostituzione assenti All assenza del personale ATA si provvederà secondo i seguenti criteri: 1. Sostituzione con chiamata di un supplente a) se l assenza, superiore a 15 giorni, riguarda il personale amministrativo o tecnico, b) se l assenza, superiore a 3 giorni, riguarda i collaboratori scolastici. 2. Il personale che si ammala durante il servizio ha diritto a recuperare le ore prestate a condizione che: a) siano inferiori alla metà dell orario della giornata, b) siano coperte da certificato medico che include la giornata. 3. Se si è superata la metà dell orario della giornata non si dà luogo a recupero né di quanto prestato né di quanto resterebbe da prestare, anche se l assenza è coperta da certificato medico. 4. In caso di assenza giornaliera o parziale del collaboratore scolastico addetto alla palestra, e agli alunni DVA la sostituzione avverrà con il criterio della turnazione in ordine alfabetico fra tutti i collaboratori scolastici mantenendo la copertura di ogni postazione con 1 unità. Sono esclusi da queste turnazioni i collaboratori che hanno già tale incarico. Verbale esame congiunto.doc Rev. del 18/04/

14 Articolo 20 Ferie 1. Al fine di contemperare la garanzia del servizio con le esigenze del personale in ordine al godimento delle ferie e delle festività soppresse si procederà nel modo seguente: a) le richieste di ferie e di festività soppresse sono autorizzate dal Dirigente scolastico acquisito il parere del Direttore S.G.A.; b) le richieste per le ferie estive devono essere presentate entro il 31 marzo, entro il 30 aprile verrà predisposto il piano delle ferie. In ogni caso la domanda di ferie deve essere presentata almeno tre giorni prima della fruizione; c) le ferie devono essere godute nel periodo che và dal 1 settembre al 31 agosto di ogni anno scolastico possibilmente durante i periodi di sospensione dell attività didattica e comunque entro il termine dell anno scolastico. d) eventuali richieste di ferie durante il periodo delle lezioni saranno valutate dal Direttore S.G.A. ed autorizzate dal Dirigente Scolastico, la domanda deve indicare i nominativi dei colleghi che sostituiranno il richiedente sia per quanto riguarda la postazione che per lo svolgimento delle pulizie dei reparti assegnati che non può in ogni caso attivare ore aggiuntive per il personale che sostituisce; 2. Il piano annuale delle ferie terrà conto dei seguenti criteri: a) Nei mesi di luglio e agosto i collaboratori scolastici devono assicurare la presenza minima di n. 3/2 unità; fino al termine degli esami di stato tale presenza minima è fissata in n. 6 unità b) Gli assistenti amministrativi devono garantire la presenza minima di una unità per ogni settore; nella segreteria didattica, fino al termine degli esami di stato, dovranno essere presenti almeno 2 assistenti amministrativi. c) Gli assistenti tecnici devono garantire una qualificata presenza fino al termine degli esami di stato, mentre nei periodi successivi la presenza minima è definita in relazione alle necessità di funzionamento dei servizi informativi e manutenzione delle macchine dei laboratori. d) Il personale fruisce dell intero periodo di ferie spettanti 32 gg + 4gg entro il 31 agosto di ogni anno scolastico. In ogni caso il rinvio delle ferie può avvenire solo in presenza di non concessione da parte dell amministrazione e comunque la programmazione delle ferie deve essere riferita all intero anno scolastico. e) Il rinvio della fruizione delle ferie richieste, operato dall Amministrazione per motivi di servizio, deve essere adeguatamente motivato. Verbale esame congiunto.doc Rev. del 18/04/

15 f) Le ferie rinviate per un max di 6 giorni, salvo eccezionali esigenze di servizio, vanno fruite, di norma, entro il 30 aprile dell anno successivo prevalentemente nei periodi di sospensione dell attività didattica. 3. Nel caso in cui tutto il personale di un profilo richieda lo stesso periodo o non garantisca la copertura minima di presenze, in mancanza di personale disponibile a modificare il periodo di ferie, queste saranno concesse adottando il criterio della graduatoria interna fra il personale in servizio iniziando dal primo di ruolo e decrescendo 4. Dopo l autorizzazione delle ferie, eventuali variazioni saranno prese in considerazione solo per gravi e motivate esigenze e sempre che la variazione non interferisca nella fruizione delle ferie del restante personale o con esigenze di servizio. 5. Le domande di ferie che non verranno concesse per esigenze di servizio, dovranno essere riformulate indicando il periodo di fruizione che non potrà superare il 30 aprile dell anno scolastico successivo, fermo restando la presenza minima per ogni settore. Articolo 21 Orario di lavoro del personale assunto con contratto a tempo determinato 1. Il personale assunto con contratto a tempo determinato in sostituzione di personale assente è tenuto a prestare l orario di lavoro programmato per il titolare assente. 2. Il Direttore dei Servizi può autorizzare, su richiesta dell interessato e compatibilmente con le esigenze di servizio, un orario di lavoro diverso da quello programmato per il personale assente, a condizione che questo non comporti la modifica dell orario assegnato al rimanente personale. Anche tale personale può effettuare prestazioni aggiuntive con le medesime modalità del personale con incarico a tempo determinato. Articolo 22 Formazione 1. La formazione del personale A.T.A. è finalizzata: a) al miglioramento, al sostegno ed allo sviluppo ed allo sviluppo delle professionalità esistenti; b) alla qualificazione ed all ottimizzazione della funzionalità dell insieme dei servizi scolastici. 2. La formazione potrà avvenire sia con interventi formativi esterni (U.S.P. IRRE Enti autorizzati), sia con interventi formativi organizzati all interno dell istituto. 3. I bisogni formativi nell ambito del piano delle attività dell Istituto saranno articolati in base alle risorse economiche assegnate dall Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale, destinando il 30% delle risorse alla formazione del personale A.T.A. Verbale esame congiunto.doc Rev. del 18/04/

16 4. Le ore di formazione in sede o fuori sede, se autorizzate dal Dirigente Scolastico, sono considerate servizio a tutti gli effetti, se svolte al di fuori dell orario di servizio. 5. La partecipazione ai corsi di formazione e aggiornamento ATA, effettuati oltre l orario di servizio, è considerata servizio a tutti gli effetti fino ad un massimo di 24 ore complessive, rapportate al regime orario di servizio e indipendentemente dal numero di corsi frequentanti. Detta formazione o aggiornamento deve risultare funzionale all attuazione del profilo professionale di appartenenza. 6. In caso la formazione preveda attività on-line, questa di norma, è svolta in orario di servizio e secondo le modalità e tempi concordati con il D.S.G.A. Articolo 23 Incarichi specifici 1. Il Direttore S.G.A. all interno del piano delle attività individua gli incarichi specifici che comportano l assunzione di responsabilità ulteriori rispetto a quelle previste nel profilo. 2. Il Dirigente Scolastico assegna gli incarichi al personale sulla base dei seguenti criteri: a) disponibilità personale; b) competenze dimostrate; Articolo 24 Assegnazione degli Incarichi specifici 1. Entro 15 gg. dalla comunicazione dell Ufficio Scolastico competente del numero degli incarichi specifici riconosciuti alla scuola, il D.S. gli assegnerà tenendo conto del Piano annuale delle attività e delle esigenze di servizio con particolare riferimento a: Assistenza ad alunni portatori di handicap per i Collaboratori Scolastici; Eventuali altre necessità connesse al POF per gli Assistenti Amministrativi. Per particolari esigenze di funzionamento, previa consultazione con il personale del profilo interessato, è ammessa l assegnazione diretta di alcune funzioni aggiuntive o con graduatorie di plesso. Articolo 25 Informazioni al dipendente 1. All albo della scuola verrà affisso, mensilmente un quadro riepilogativo del proprio orario contenente gli eventuali ritardi da recuperare o gli eventuali crediti orari acquisiti. Copia del prospetto verrà consegnato all RSU. Verbale esame congiunto.doc Rev. del 18/04/

17 2. Tutte le altre comunicazioni di carattere generale verranno affisse all albo della scuola. Articolo 26 Conclusioni Il Contratto Integrativo si intende integrato dal presente verbale. Le parti ritengono conclusa la fase di informazione ed esame congiunto prevista dall art. 2, comma 17 del D.L. n. 95/2012 convertito nella Legge 7 agosto 2012, n.135. L incontro termina alle ore, 17:00, letto, firmato, sottoscritto. DELEGAZIONE DI PARTE PUBBLICA Dirigente Scolastico Prof. Giacomo Paiano DELEGAZIONE DI PARTE SINDACALE RSU Dagradi Sergio Livigni Vincenzo Verduci Margherita le OO.SS. territoriali: Mezzasalma Francesco Acerbis Kira Verbale esame congiunto.doc Rev. del 18/04/

CRITERI E MODALITA RELATIVI ALL ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DELL ARTICOLAZIONE DELL ORARIO DEL PERSONALE DOCENTE E ATA

CRITERI E MODALITA RELATIVI ALL ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DELL ARTICOLAZIONE DELL ORARIO DEL PERSONALE DOCENTE E ATA CRITERI E MODALITA RELATIVI ALL ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DELL ARTICOLAZIONE DELL ORARIO DEL PERSONALE DOCENTE E ATA Art. 1 Criteri di assegnazione del personale docente ai corsi e alle classi 1. Il

Dettagli

CAPO III ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEL PERSONALE A.T.A.ED ARTICOLAZIONE DELL ORARIO - 1 -

CAPO III ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEL PERSONALE A.T.A.ED ARTICOLAZIONE DELL ORARIO - 1 - CAPO III ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEL PERSONALE A.T.A.ED ARTICOLAZIONE DELL ORARIO - 1 - PREMESSA Al fine di evitare equivoci di sorta, a tutto il personale ATA viene consegnata copia individuale dell

Dettagli

ORGANIZZAZIONE E ORARIO DI LAVORO DEL PERSONALE ATA

ORGANIZZAZIONE E ORARIO DI LAVORO DEL PERSONALE ATA Atti preliminari ORGANIZZAZIONE E ORARIO DI LAVORO DEL PERSONALE ATA All inizio di ogni anno scolastico e comunque prima dell inizio delle lezioni, sulla base del POF e delle attività ivi previste:?? Il

Dettagli

Comune di Capannori Provincia di Lucca

Comune di Capannori Provincia di Lucca Allegato 1 Comune di Capannori Provincia di Lucca Regolamento Comunale per la disciplina dell orario di servizio e di lavoro 1 Premessa Il presente regolamento è approvato nel rispetto dei contratti vigenti.

Dettagli

COMUNE DI VICO DEL GARGANO PROVINCIA DI FOGGIA

COMUNE DI VICO DEL GARGANO PROVINCIA DI FOGGIA COMUNE DI VICO DEL GARGANO PROVINCIA DI FOGGIA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO Articolo 1 (Orario di lavoro Dovuto Ordinario Orario di Servizio. Definizioni) 1. Nell ambito

Dettagli

Modalità di organizzazione del personale docente e di utilizzazione del personale Ata

Modalità di organizzazione del personale docente e di utilizzazione del personale Ata LICEO CLASSICO STATALE N. FORTEGUERRI LICEO STATALE DELLE SCIENZE UMANE A. VANNUCCI Corso Gramsci, 148 - PISTOIA - Tel. 0573/20302-22328-Fax 0573/24371 Modalità di organizzazione del personale docente

Dettagli

REGOLAMENTO DELL ORARIO DI LAVORO (emanato con decreto rettorale 12 gennaio 2004, n. 178) INDICE

REGOLAMENTO DELL ORARIO DI LAVORO (emanato con decreto rettorale 12 gennaio 2004, n. 178) INDICE REGOLAMENTO DELL ORARIO DI LAVORO (emanato con decreto rettorale 12 gennaio 2004, n. 178) INDICE Articolo 1 (Orario ordinario di lavoro e di servizio. Definizioni) Articolo 2 (Articolazione dell orario)

Dettagli

COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE

COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE Provincia di Forlì - Cesena REGOLAMENTO COMUNALE DELLE PRESENZE DEL PERSONALE DIPENDENTE Adottato con atto deliberativo di Giunta Comunale n 83 del 02.08.2002 Modificato

Dettagli

Informativa relativa all organizzazione degli uffici e alla gestione dei rapporti di lavoro

Informativa relativa all organizzazione degli uffici e alla gestione dei rapporti di lavoro MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO G. GAVAZZENI Via Combattenti e Reduci 70 TALAMONA (Sondrio) Tel. e Fax 0342/670755 - e.mail: segreteria@ictalamona.it Anno

Dettagli

REGOLAMENTO SULL ORARIO DI SERVIZIO, SUL LAVORO STRAORDINARIO E SULLA BANCA DELLE ORE

REGOLAMENTO SULL ORARIO DI SERVIZIO, SUL LAVORO STRAORDINARIO E SULLA BANCA DELLE ORE COMUNE DI PORTOGRUARO Provincia di Venezia REGOLAMENTO SULL ORARIO DI SERVIZIO, SUL LAVORO STRAORDINARIO E SULLA BANCA DELLE ORE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 230 DEL 14.11.2002.

Dettagli

(Concertato con la Delegazione sindacale dell Unione il 9/12/2008) Approvato con Delibera di Giunta dell Unione N.

(Concertato con la Delegazione sindacale dell Unione il 9/12/2008) Approvato con Delibera di Giunta dell Unione N. DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO, DEI RELATIVI CONTROLLI E DEL LAVORO STRAORDINARIO DEL PERSONALE DELL UNIONE DEI COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA (Concertato con la Delegazione sindacale dell

Dettagli

LICEO CLASSICO G.D. ROMAGNOSI dal 1860-61

LICEO CLASSICO G.D. ROMAGNOSI dal 1860-61 Il passato del futuro LICEO CLASSICO G.D. ROMAGNOSI dal 1860-61 Viale Maria Luigia, 1-43125 Parma - Tel. 0521.282115 - Fax. 0521.385159 www.liceoromagnosi.org - ssromagn@scuole.pr.it - codice MIUR PRPC010001

Dettagli

Accordo Sindacale. Visto il CCNL 2002-2005, I biennio economico - d.d. 27.01.2005 ed in particolare l art. 12 e l art. 34;

Accordo Sindacale. Visto il CCNL 2002-2005, I biennio economico - d.d. 27.01.2005 ed in particolare l art. 12 e l art. 34; Accordo Sindacale Regolamento Lavoro Straordinario: durata minima lavoro straordinario e limite individuale ore/anno liquidabili nonché norme di utilizzo flessibilità modificative dell attuale regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado

Dettagli

REGOLAMENTO SULLE POLITICHE DEGLI ORARI

REGOLAMENTO SULLE POLITICHE DEGLI ORARI REGOLAMENTO SULLE POLITICHE DEGLI ORARI Approvato con deliberazione n. 61 del 23.10.2006 ART. l Orario di servizio Per orario di servizio si intende il periodo di tempo giornaliero necessario per assicurare

Dettagli

dispone per l anno scolastico 2013/2014 la seguente ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

dispone per l anno scolastico 2013/2014 la seguente ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Prot. n. 6173 del 20/11/2013 Il Dirigente Scolastico Visto il D.Lgs 297/1994; Vista la Legge 59/1997 art. 21; Visto il DPR 275/1999 art. 14; Visto il D.Lgs 165/201 art. 25; Visto il CCNL 2006/2009; Visto

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL'ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL'ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO ENTE PARCO GALLIPOLI COGNATO PICCOLE DOLOMITI LUCANE Località Palazzo,snc 75011 ACCETTURA (MT) tel/fax 0835675015 email : info@parcogallipolicognato.it P.IVA 01025390772 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL'ORARIO

Dettagli

BOZZA DEL 29 OTTOBRE 2013. Regole generali relative all orario di lavoro. ottobre 2014

BOZZA DEL 29 OTTOBRE 2013. Regole generali relative all orario di lavoro. ottobre 2014 BOZZA DEL 29 OTTOBRE 2013 Regole generali relative all orario di lavoro ottobre 2014 1 INDICE 1. ORARIO DI LAVORO pag. 3 2. ORARIO DI LAVORO PERSONALE APPARTENENTE AI LIVELLI IV-VIII pag. 3 2.1 Flessibilità

Dettagli

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO Pag 1/5 INCONTRI DI INIZIO ANNO SCOLASTICO Al più presto il docente di sostegno, non appena assegnato a nuovi casi, dovrà curare alcuni incontri: Con il gruppo docente dell anno precedente Con i genitori

Dettagli

CAPO IV MODALITÀ DI UTILIZZO DEL PERSONALE DOCENTE IN RAPPORTO AL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA ED ARTICOLAZIONE DELL ORARIO. - 1 -

CAPO IV MODALITÀ DI UTILIZZO DEL PERSONALE DOCENTE IN RAPPORTO AL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA ED ARTICOLAZIONE DELL ORARIO. - 1 - CAPO IV MODALITÀ DI UTILIZZO DEL PERSONALE DOCENTE IN RAPPORTO AL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA ED ARTICOLAZIONE DELL ORARIO. - 1 - ART. 19 Orario 1. All inizio dell anno scolastico vene definito l orario

Dettagli

INFORMATIVA SU MODALITA DELL ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DELL ORARIO DI SERVIZIO DEL PERSONALE DOCENTE E ATA ANNO SCOLASTICO 2011/2012

INFORMATIVA SU MODALITA DELL ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DELL ORARIO DI SERVIZIO DEL PERSONALE DOCENTE E ATA ANNO SCOLASTICO 2011/2012 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio LICEO SCIENTIFICO STATALE GIUSEPPE PEANO 00142 Roma - Via Francesco Morandini, 38 - XIX Distretto e-mail:

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

COMUNE DI GRICIGNANO DI AVERSA

COMUNE DI GRICIGNANO DI AVERSA COMUNE DI GRICIGNANO DI AVERSA Provincia di Caserta REGOLAMENTO COMUNALE DELL ORARIO DI SERVIZIO, DI LAVORO E APERTURA AL PUBBLICO DEGLI UFFICI E SERVIZI DELL ENTE Approvato con delibera di Giunta Municipale

Dettagli

PARTE GENERALE PROCEDURE PER LA DEFINIZIONE DEL PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA

PARTE GENERALE PROCEDURE PER LA DEFINIZIONE DEL PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA CONTRATTO INTEGRATIVO DI ISTITUTO IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E ARTICOLAZIONE DELL ORARIO DEL PERSONALE ATA (ai sensi dell art. 3, comma 1, lettera f del CCNL 15/03/2001) L anno 2002 il mese

Dettagli

I.T.S. E.MATTEI DI DECIMOMANNU

I.T.S. E.MATTEI DI DECIMOMANNU I.T.S. E.MATTEI DI DECIMOMANNU ACCORDO A LIVELLO DI ISTITUZIONE SCOLASTICA IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E ARTICOLAZIONE DELL ORARIO DEL PERSONALE ATA L anno 2015, nel mese di MAGGIO, il giorno

Dettagli

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino CONFERIMENTO DELLA POSIZIONE DI COORDINATORE SANITARIO E DI ASSISTENTE SOCIALE CRITERI GENERALI (art. 10 c.8

Dettagli

DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO DEI DIPENDENTI COMUNALI di CONTURSI TERME

DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO DEI DIPENDENTI COMUNALI di CONTURSI TERME Prot. n. 6265 del 31 ottobre 2011 DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO DEI DIPENDENTI COMUNALI di CONTURSI TERME (delibera di Giunta Comunale n. 424 del 25-10-2011) 1.RILEVAZIONE DELLE PRESENZE

Dettagli

ALLEGATO 1 DETERMINAZIONI DEL DIRIGENTE IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO VISTO VISTA VISTA VISTA VISTA VISTO VISTO VISTO VISTA VISTA

ALLEGATO 1 DETERMINAZIONI DEL DIRIGENTE IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO VISTO VISTA VISTA VISTA VISTA VISTO VISTO VISTO VISTA VISTA ALLEGATO 1 DETERMINAZIONI DEL DIRIGENTE IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO VISTO il CCNL Comparto Scuola 2006-2009; VISTA la Sequenza Contrattuale Docenti dell 8.04.2008; VISTA la Sequenza Contrattuale

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO INDICE Art. 1 -Definizioni Art. 2 -L orario di servizio Art. 3 -L orario di apertura al Pubblico Art. 4 -L orario di lavoro straordinario

Dettagli

DISCIPLINA PER LA CONCESSIONE DI PERMESSI RETRIBUITI PER MOTIVI DI STUDIO PER L UNIONE ED I COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA

DISCIPLINA PER LA CONCESSIONE DI PERMESSI RETRIBUITI PER MOTIVI DI STUDIO PER L UNIONE ED I COMUNI DELLA BASSA ROMAGNA AREA PERSONALE E ORGANIZZAZIONE Servizio Amministrazione del Personale Corso Garibaldi, 62 48022 Lugo Tel. 0545 38311 Fax 0545 38442 marinid@unione.labassaromagna.it DISCIPLINA PER LA CONCESSIONE DI PERMESSI

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. 35020 Albignasego (PD)

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. 35020 Albignasego (PD) I criteri per le determinazioni del dirigente riferiti a l organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro ex art. 5, comma 2, del Dlgs n. 165/2001 come novellato

Dettagli

REGOLAMENTO DEL PART-TIME

REGOLAMENTO DEL PART-TIME REGOLAMENTO DEL PART-TIME (approvato con deliberazione di Giunta comunale n. 279 del 14/11/2012, integrato con deliberazione di Giunta comunale n. 311 del 17/12/2013 e, da ultimo, modificato con deliberazione

Dettagli

DISPOSIZIONI SULLA FORMAZIONE DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO

DISPOSIZIONI SULLA FORMAZIONE DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DIVISIONE AFFARI GENERALI E DEL PERSONALE Ufficio Personale Tecnico Amministrativo Via Duomo 6 13100 Vercelli Tel 0161/261539 Fax 0161/213290 Decreto Rettore Repertorio nr. 21 del 28.01.2004 Prot. n. 1913

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO Articolo 1 (Orario di lavoro Dovuto Ordinario Straordinario Orario di Servizio. Definizioni) 1. Nell ambito dell orario di lavoro si distinguono:

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. REGOLAMENTO del nuovo orario di lavoro, banca delle ore e buono pasto

PROVINCIA DI MATERA. REGOLAMENTO del nuovo orario di lavoro, banca delle ore e buono pasto PROVINCIA DI MATERA REGOLAMENTO del nuovo di lavoro, banca delle ore e buono pasto APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI G.P. N. 287 DEL 21.11.2013 REGOLAMENTO DEL NUOVO ORARIO DI LAVORO, BANCA DELLE ORE E BUONO

Dettagli

Paghe. Labancaoreinbustapaga Bartolomeo La Porta e Barbara Bionda - Consulenti del lavoro

Paghe. Labancaoreinbustapaga Bartolomeo La Porta e Barbara Bionda - Consulenti del lavoro Labancaoreinbustapaga Bartolomeo La Porta e Barbara Bionda - Consulenti del lavoro Definizione Riposi compensativi La banca ore è un istituto contrattuale che consiste nell accantonamento, su di un conto

Dettagli

COMUNE DI SALE MARASINO PROVINCIA DI BRESCIA **********

COMUNE DI SALE MARASINO PROVINCIA DI BRESCIA ********** COMUNE DI SALE MARASINO PROVINCIA DI BRESCIA ********** REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ORARIO DI SERVIZIO E DI LAVORO Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 162 del 19.11.2014

Dettagli

COMUNE DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO REGOLAMENTO DELL ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO DEI RELATIVI CONTROLLI E DEL LAVORO STRAORDINARIO

COMUNE DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO REGOLAMENTO DELL ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO DEI RELATIVI CONTROLLI E DEL LAVORO STRAORDINARIO COMUNE DI SAN COLOMBANO AL LAMBRO REGOLAMENTO DELL ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO DEI RELATIVI CONTROLLI E DEL LAVORO STRAORDINARIO 1 INDICE Art. 1 L orario di lavoro ordinario Art. 2 L orario differenziato

Dettagli

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica www.comune.bottanuco.bg.it Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale nr. 40 del 29.9.2005 e modificato con deliberazione di Consiglio

Dettagli

REGOLAMENTO DEL PERSONALE DI UNIONCAMERE PIEMONTE

REGOLAMENTO DEL PERSONALE DI UNIONCAMERE PIEMONTE REGOLAMENTO DEL PERSONALE DI UNIONCAMERE PIEMONTE Art. 1 (Segretario Generale) Il Segretario Generale è il capo del personale. Egli, oltre ad assolvere le mansioni stabilite dallo Statuto dell Unioncamere

Dettagli

Comune di Castel del Piano (provincia di Grosseto)

Comune di Castel del Piano (provincia di Grosseto) Comune di Castel del Piano (provincia di Grosseto) REGOLAMENTO ORARIO DI LAVORO, DI SERVIZIO E DI APERTURA DEGLI UFFICI AL PUBBLICO (Approvato con Deliberazione G.C. n. 89 del 08/07/2013) I N D I C E ART.

Dettagli

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Trentino Mobilità s.p.a. REGOLAMENTO PER LA SELEZIONE DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI Approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 21 dicembre 2012 In vigore dal 22 dicembre 2012

Dettagli

DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO

DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO CITTÀ DI OZIERI PROVINCIA DI SASSARI DISCIPLINA DELL ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO APPROVATO CON DELIBERAZIONE G.C. N.101 DEL 05.06.2013 1 Indice A Orario di Lavoro B Flessibilità dell'orario C Pausa

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DELL OROLOGIO MARCATEMPO

REGOLAMENTO PER L USO DELL OROLOGIO MARCATEMPO ISTITUTO ONNICOMPRENSIVO CELANO REGOLAMENTO PER L USO DELL OROLOGIO MARCATEMPO Rilevazione delle presenze e dell orario di lavoro tramite sistema automatizzato a badge applicazione dell art. 5 del D.Lgs.

Dettagli

REGOLAMENTO ORARIO DI LAVORO. Art. 1 - Finalità e definizioni

REGOLAMENTO ORARIO DI LAVORO. Art. 1 - Finalità e definizioni REGOLAMENTO ORARIO DI LAVORO Art. 1 - Finalità e definizioni 1. Ai fini del presente regolamento si intende: - per ufficio l insieme funzionale di competenze amministrative e tecniche attribuite ad una

Dettagli

Art.1 Oggetto del regolamento

Art.1 Oggetto del regolamento REGOLAMENTO PER L ORARIO DI LAVORO E DI SERVIZIO APPROVATO CON DELIBERA COMMISSARIALE N. 72/2013 MODIFICATA CON DELIBERA COMMISSARIALE N. 89/2013 E DELIBERA COMMISSARIALE N. 138/2013. Art.1 Oggetto del

Dettagli

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Afragola, 29/04/2015 prot.2185/a7 IL DIRIGENTE SCOLASTICO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, con cui è stato approvato il testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione;

Dettagli

INFORMATIVA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO SULL ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DEGLI UFFICI

INFORMATIVA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO SULL ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E DEGLI UFFICI Prot. n. 4369/A 26 Concordia Sagittaria, 24 novembre 2015 Ai rappresentanti sindacali Al personale dell Istituto All albo dell Istituto INFORMATIVA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO SULL ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato

Dettagli

Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi

Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi PREMESSA L articolo 6 del Regolamento per la formazione professionale continua dell Ordine territoriale di Catania,

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo

Università degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in

Dettagli

Riepilogo delle regole da rispettare in caso di sciopero che ricada durante gli scrutini di fine anno

Riepilogo delle regole da rispettare in caso di sciopero che ricada durante gli scrutini di fine anno Indicazioni operative per quanto riguarda l adesione allo sciopero proclamato da FLC Cgil, CISL scuola, UIL scuola, SNALS e GILDA per due giornate consecutive in concomitanza con l effettuazione degli

Dettagli

Istituto Tecnico Tecnologico E. FERMI Ascoli Piceno ART 6 comma 2 CCNL 2007 Informazione preventiva a.s. 2011-12

Istituto Tecnico Tecnologico E. FERMI Ascoli Piceno ART 6 comma 2 CCNL 2007 Informazione preventiva a.s. 2011-12 Istituto Tecnico Tecnologico E. FERMI Ascoli Piceno ART 6 comma 2 CCNL 2007 Informazione preventiva a.s. 2011-12 Lettera c): criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali Sono inseriti

Dettagli

Istituto di Istruzione Superiore PIETRO SCALCERLE Liceo Linguistico e Istituto Tecnico Chimica, materiali e biotecnologie

Istituto di Istruzione Superiore PIETRO SCALCERLE Liceo Linguistico e Istituto Tecnico Chimica, materiali e biotecnologie Prot. n. 3631/C16 Istituto di Istruzione Superiore PIETRO SCALCERLE Liceo Linguistico e Istituto Tecnico Chimica, materiali e biotecnologie 35136 PADOVA - Via delle Cave, 174 Tel. 049/720744 - Fax 049/8685112

Dettagli

CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA DI ISTITUTO PER L ANNO SCOLASTICO 2011 2012

CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA DI ISTITUTO PER L ANNO SCOLASTICO 2011 2012 CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA DI ISTITUTO PER L ANNO SCOLASTICO 2011 2012 CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA DI ISTITUTO ANNO SCOLASTICO 2011-2012 L anno 2011 il giorno 19 del mese di dicembre alle ore 10,00 nei

Dettagli

Contratto Integrativo di Istituto a.s. 2014/2015. Organizzazione del lavoro e articolazione dell orario del personale A.T.A.

Contratto Integrativo di Istituto a.s. 2014/2015. Organizzazione del lavoro e articolazione dell orario del personale A.T.A. Contratto Integrativo di Istituto a.s. 2014/2015 Organizzazione del lavoro e articolazione dell orario del personale A.T.A. VISTO il CCNL 2006/2009 e successive modificazioni ed integrazioni Art.1 Riunione

Dettagli

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura

Dettagli

COMUNE DI TIVOLI ANNO 2012

COMUNE DI TIVOLI ANNO 2012 COMUNE DI TIVOLI ANNO 2012 ACCORDO PER LA GESTIONE DELL ORARIO DI LAVORO, DEI PERMESSI, DEL LAVORO STRAORDINARIO E DELLE ASSENZE DEL PERSONALE DIPENDENTE. ART. 1 NORME DI PRINCIPIO 1. Il presente accordo

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

Le ferie del personale docente con contratto a tempo indeterminato e determinato (artt. 13, 19 e 105 del CCNL 29.11.2007) di Libero Tassella

Le ferie del personale docente con contratto a tempo indeterminato e determinato (artt. 13, 19 e 105 del CCNL 29.11.2007) di Libero Tassella Le ferie del personale docente con contratto a tempo indeterminato e determinato (artt. 13, 19 e 105 del CCNL 29.11.2007) di Libero Tassella A) Le ferie dei docenti con contratti a tempo indeterminato

Dettagli

C I T T À DI SURBO Provincia di Lecce ~~~~~~o~~~~~~ Settore Servizi Amministrativi

C I T T À DI SURBO Provincia di Lecce ~~~~~~o~~~~~~ Settore Servizi Amministrativi C I T T À DI SURBO Provincia di Lecce ~~~~~~o~~~~~~ Settore Servizi Amministrativi REGOLAMENTO SUL DIRITTO ALLO STUDIO - approvato con Deliberazione G.C. n. 239 del 27.11.2009 - modificato con Deliberazione

Dettagli

Per tutti i profili la prestazione lavorativa dovrà essere resa fra le 7.30 e le 20.00.

Per tutti i profili la prestazione lavorativa dovrà essere resa fra le 7.30 e le 20.00. A far data da marzo 2011 entrerà in funzione il nuovo sistema di gestione presenze che snellirà tutte le procedure ad esso connesse con particolare riguardo alla rilevazione delle timbrature e dei giustificativi.

Dettagli

Nuovo sistema di rilevazione delle presenze e regole concernenti la flessibilità e lo straordinario

Nuovo sistema di rilevazione delle presenze e regole concernenti la flessibilità e lo straordinario Università degli Studi di Brescia Servizio Risorse Umane U.O.C. Personale PTA e non strutturato Nuovo sistema di rilevazione delle presenze e regole concernenti la flessibilità e lo straordinario A cura

Dettagli

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che

SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che SETTORE ASSICURATIVO Il giorno 18 aprile 1995 tra l ANIA e le OO.SS. premesso che Le Parti intendono, con il presente accordo, dare attuazione agli adempimenti loro demandati dal decreto legislativo 19

Dettagli

Breve guida pratica ad uso del supplente temporaneo. di Libero Tassella

Breve guida pratica ad uso del supplente temporaneo. di Libero Tassella Breve guida pratica ad uso del supplente temporaneo di Libero Tassella 1. Le graduatorie da utilizzare. Il dirigente scolastico dovrà comunque utilizzare le graduatorie di circolo o di istituto per il

Dettagli

IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA

IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA ART. 1 - COMPITI DEL PERSONALE ATA, MOBILITÀ PROFESSIONALE, VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo "Dante"

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Dante Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo "Dante" Via Rusnati,1 21013 Gallarate (VA) C.F. 91055810120 Cod. Meccanografico VAIC878006 Tel. 0331.792428 - Fax 0331.774924

Dettagli

Regolamento per la disciplina del servizio di mensa a favore del personale comunale

Regolamento per la disciplina del servizio di mensa a favore del personale comunale Regolamento per la disciplina del servizio di mensa a favore del personale comunale COMUNE DI CHIANCIANO TERME PROVINCIA DI SIENA Approvazione Delibera Giunta Comunale n. 317 del 22.12.2010 ART. 1 PRINCIPI

Dettagli

LINEE GUIDA PER L ASSISTENTE SPECIALISTICO ALL INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI.

LINEE GUIDA PER L ASSISTENTE SPECIALISTICO ALL INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI. LINEE GUIDA PER L ASSISTENTE SPECIALISTICO ALL INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI. Il progetto educativo e di integrazione scolastica degli alunni disabili nelle scuole pubbliche committenti del Consorzio

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA DI CODROIPO (UD) Via Friuli, 14 33033 CODROIPO

DIREZIONE DIDATTICA DI CODROIPO (UD) Via Friuli, 14 33033 CODROIPO DIREZIONE DIDATTICA DI CODROIPO (UD) Via Friuli, 14 33033 CODROIPO E-mail Intranet: UDEE057002@istruzione.it Tel. 0432-906427 Fax 0432-906436 E-mail Internet: cdcodroipo@cdcodroipo.it CONTRATTO INTEGRATIVO

Dettagli

COMUNE DI ORISTANO. Comuni de Aristanis REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE E L UTILIZZO DEI BUONI PASTO

COMUNE DI ORISTANO. Comuni de Aristanis REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE E L UTILIZZO DEI BUONI PASTO COMUNE DI ORISTANO Comuni de Aristanis REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE E L UTILIZZO DEI BUONI PASTO Approvato con Deliberazione G.C. n. 152 del 07.10.2014 Art. 1 Principi generali 1. Il presente Regolamento

Dettagli

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 46 del 13.4.2010 ART. 1 FINALITA 1. Il servizio

Dettagli

INTEGRATIVO DI ISTITUTO PER L'IMPIEGO DELLE RISORSE FINANZIARIE RIFERITE AL FONDO D'ISTITUTO PERSONALE A.T.A. ANNO SCOLASTICO 2008/09 (CCNL

INTEGRATIVO DI ISTITUTO PER L'IMPIEGO DELLE RISORSE FINANZIARIE RIFERITE AL FONDO D'ISTITUTO PERSONALE A.T.A. ANNO SCOLASTICO 2008/09 (CCNL ISTITUTO COMPRENSIVO DI SOLIERA VIA ROMA N. 134 41019 SOLIERA (MO) TEL. 059 567234 FAX 059 567471 C.F. 81001280361 C.M. MOIC808007 Email: ufficio@icsoliera.191.it CONTRATTO INTEGRATIVO DI ISTITUTO PER

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA COMUNE DI BASCHI PROVINCIA DI TERNI REGOLAMENTO COMUNALE DEI SERVIZI DI TRASPORTO E MENSA SCOLASTICA (Approvato con delibera consiliare n. 50 del 30.09.2010) TITOLO I Norme Generali TITOLO II Trasporto

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

REGOLAMENTO SULL'ORARIO DI SERVIZIO, DI LAVORO E DI APERTURA AL PUBBLICO DEL COMUNE DI PADRIA

REGOLAMENTO SULL'ORARIO DI SERVIZIO, DI LAVORO E DI APERTURA AL PUBBLICO DEL COMUNE DI PADRIA REGOLAMENTO SULL'ORARIO DI SERVIZIO, DI LAVORO E DI APERTURA AL PUBBLICO DEL COMUNE DI PADRIA Il presente regolamento, ai sensi dell art. 5, comma 2, del D.Lgs. n. 165/2001, disciplina i tempi e le modalità

Dettagli

ORARIO DI LAVORO. 1) Tipi di orari e scelta dell orario di lavoro (personale non turnista)

ORARIO DI LAVORO. 1) Tipi di orari e scelta dell orario di lavoro (personale non turnista) ORARIO DI LAVORO 1) Tipi di orari e scelta dell orario di lavoro (personale non turnista) Il dipendente può scegliere con l apposito modello di svolgere il proprio orario di lavoro secondo una delle seguenti

Dettagli

Comune di Montagnareale Provincia di Messina

Comune di Montagnareale Provincia di Messina REGOLAMENTO PER LA NOMINA ED IL FUNZIONAMENTO DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE PER L ESAME DELLE NORME REGOLAMENTARI DELL ENTE INDICE Art. 1 - Oggetto del regolamento- definizioni. Art. 2 - Composizione,

Dettagli

- l art. 21 del C.C.N.L. Area del Comparto dell 1/9/95; - l art. 22 del C.C.N.L. Area del Comparto del 21/09/01;

- l art. 21 del C.C.N.L. Area del Comparto dell 1/9/95; - l art. 22 del C.C.N.L. Area del Comparto del 21/09/01; $&&25'2 GHO/8*/,2 75$/ $00,1,675$=,21((/(25*$1,==$=,21,6,1'$&$/, $5($'(/&203$572 5(*2/$0(1723(5/ $&&(662$/ ',5,772$//2678',2! /(3$57, 9,67, - l art. 21 del C.C.N.L. Area del Comparto dell 1/9/95; - l art.

Dettagli

REGOLE APPLICATIVE DEL REGOLAMENTO SULL ORARIO DI LAVORO DEL COMUNE DI COTIGNOLA

REGOLE APPLICATIVE DEL REGOLAMENTO SULL ORARIO DI LAVORO DEL COMUNE DI COTIGNOLA AREA PERSONALE E ORGANIZZAZIONE Servizio Amministrazione del Personale Corso Garibaldi, 62 48022 Lugo Tel. 0545 38311 Fax 0545 38442 marinid@unione.labassaromagna.it REGOLE APPLICATIVE DEL REGOLAMENTO

Dettagli

INDICE REGOLAMENTO DELLE USCITE DIDATTICHE, DEI VIAGGI D'ISTRUZIONE E DELLE VISITE GUIDATE E OCCASIONALI. Delibera n. 4 del Consiglio di istituto

INDICE REGOLAMENTO DELLE USCITE DIDATTICHE, DEI VIAGGI D'ISTRUZIONE E DELLE VISITE GUIDATE E OCCASIONALI. Delibera n. 4 del Consiglio di istituto Istituto comprensivo Statale G. Carducci Porto Azzurro REGOLAMENTO DELLE USCITE DIDATTICHE, DEI VIAGGI D'ISTRUZIONE E DELLE VISITE GUIDATE E OCCASIONALI Delibera n. 4 del Consiglio di istituto Data: 16/12/09

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DELLE BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DEL PERCORSO FORMATIVO COMUNE DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA Art. 1 - Finalità, durata, e modalità di assegnazione 1. La

Dettagli

CONSERVATORIO DI MUSICA «NICCOLÒ PICCINNI» Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

CONSERVATORIO DI MUSICA «NICCOLÒ PICCINNI» Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca REGOLAMENTO RECANTE MODALITA E CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DI ORE DI DIDATTICA AGGIUNTIVA AL PERSONALE DOCENTE VISTA Il Consiglio di Amministrazione la Legge 21.12.1999, n.508; il DPR 28.02.2003, n.132;

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI

REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE E PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI PEGASO 03 S.r.l. Sede legale ed operativa: Via Cagliero 3/I-3/L 100 41 CARIGNANO (TO) Tel 011-969.87.11 Fax 011-969.07.97 Capitale Sociale Eu ro 100.000,00 i.v. Registro delle Imp rese n. 08872320018 Tribunale

Dettagli

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA. Approvato nel Collegio dei docenti 11/09/2015

PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA. Approvato nel Collegio dei docenti 11/09/2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania DIREZIONE DIDATTICA STATALE di CARDITO Gianni Rodari VIA G. PRAMPOLINI 80024 CARDITO (NA) C. M.:

Dettagli

REGOLAMENTO. Articolo 1 Principi generali. Articolo 2 Graduatorie di sostegno. Articolo 3 Supplenze annuali

REGOLAMENTO. Articolo 1 Principi generali. Articolo 2 Graduatorie di sostegno. Articolo 3 Supplenze annuali REGOLAMENTO per il conferimento delle supplenze al personale educativo dei nidi d infanzia, delle scuole dell infanzia, dei ricreatori e del s.i.s. comunali Articolo 1 Principi generali 1. Al fine di garantire

Dettagli

Prot. N. 1551/C14 Abbiategrasso, 18 settembre 2015. Il Dirigente Scolastico

Prot. N. 1551/C14 Abbiategrasso, 18 settembre 2015. Il Dirigente Scolastico Prot. N. 1551/C14 Abbiategrasso, 18 settembre 2015 Oggetto: Piano di lavoro personale A.T.A. a.s. 2015/16 Agli interessati e p.c. Alla RSU Atti Albo Il Dirigente Scolastico VISTO il CCNL 2006/09, con riferimento

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA COMUNE DI FALCADE (Provincia di Belluno) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA (TESTO DEFINITIVO APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 5 DEL 17.02.2005) ART. 1 - FINALITA... 2 ART. 2 -

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI E DELLE MODALITA DI TRASFORMAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DA TEMPO PIENO A TEMPO PARZIALE.

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI E DELLE MODALITA DI TRASFORMAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO DA TEMPO PIENO A TEMPO PARZIALE. COMUNE DI USMATE VELATE Provincia di Monza e della Brianza. Corso Italia n. 22 20040 USMATE VELATE Cod.Fisc.01482570155 REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI E DELLE MODALITA DI TRASFORMAZIONE DEL

Dettagli

MINISTERO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE ACCADEMIA DI BELLE ARTI Via Duca degli Abruzzi, 4 07100 SASSARI

MINISTERO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE ACCADEMIA DI BELLE ARTI Via Duca degli Abruzzi, 4 07100 SASSARI MINISTERO DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA ALTA FORMAZIONE ARTISTICA E MUSICALE ACCADEMIA DI BELLE ARTI Via Duca degli Abruzzi, 4 07100 SASSARI Prot. n. 2066/A1a 16.05.2011 Vista la legge 508 del 1999;

Dettagli

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO

REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REVISIONE DATA 0 15.06.2004

Dettagli

ACCORDO REGIONALE QUADRO SULL ORARIO DI LAVORO DELLE DIREZIONI PROVINCIALI

ACCORDO REGIONALE QUADRO SULL ORARIO DI LAVORO DELLE DIREZIONI PROVINCIALI Direzione Regionale del Veneto ACCORDO REGIONALE QUADRO SULL ORARIO DI LAVORO DELLE DIREZIONI PROVINCIALI I Rappresentanti della Direzione Regionale del Veneto e delle Organizzazioni Sindacali regionali,

Dettagli

1.Criteri di assegnazione del personale

1.Criteri di assegnazione del personale ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE PARMIGIANINO P.le Rondani, 1 43100 Parma - Tel. 0521/233874 Fax 0521/233046 e-mail: pric83600p@istruzione.it PEC: pric83600p@pec.istruzione.it web: www.icparmigianino.it Codice

Dettagli

Regione Calabria ARPACAL. Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria PER LA CONCESSIONE DEI PERMESSI RETRIBUITI

Regione Calabria ARPACAL. Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria PER LA CONCESSIONE DEI PERMESSI RETRIBUITI Regione Calabria ARPACAL Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente della Calabria ALLEGATO ALLA DELIBERA N 1233/2010 REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI PERMESSI RETRIBUITI PER DIRITTO ALLO STUDIO

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEI VOLONTARI IN SERVIZIO SOSTITUTIVO DI LEVA NELLA POLIZIA MUNICIPALE

REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEI VOLONTARI IN SERVIZIO SOSTITUTIVO DI LEVA NELLA POLIZIA MUNICIPALE REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEI VOLONTARI IN SERVIZIO SOSTITUTIVO DI LEVA NELLA POLIZIA MUNICIPALE ( art. 46, Legge 27 Dicembre 1997, n. 449. ) Approvato con delibera del Consiglio Comunale

Dettagli

CONTRATTO DI FORMAZIONE SPECIALISTICA (ARTT. 37 del D.Lgs. n. 368/1999 e successive modifiche) TRA - L Università degli Studi di..., rappresentata dal

CONTRATTO DI FORMAZIONE SPECIALISTICA (ARTT. 37 del D.Lgs. n. 368/1999 e successive modifiche) TRA - L Università degli Studi di..., rappresentata dal CONTRATTO DI FORMAZIONE SPECIALISTICA (ARTT. 37 del D.Lgs. n. 368/1999 e successive modifiche) TRA - L Università degli Studi di..., rappresentata dal. - La Regione, rappresentata dal E Il Dott., ammesso

Dettagli

L'anno 2010, il giorno 5 del mese di febbraio, presso l Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, la delegazione di Parte pubblica, composta da:

L'anno 2010, il giorno 5 del mese di febbraio, presso l Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, la delegazione di Parte pubblica, composta da: L'anno 2010, il giorno 5 del mese di febbraio, presso l Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, la delegazione di Parte pubblica, composta da: dott. Francesco de SANCTIS dott.ssa Silvana DI COSTANZO

Dettagli

Ministero dell istruzione dell università e della ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico

Ministero dell istruzione dell università e della ricerca Dipartimento per l istruzione Direzione Generale per il personale scolastico ALLEGATO TECNICO AL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE INTEGRATIVO 12 MARZ0 2009 tra il Ministero dell istruzione, e le Organizzazioni sindacali firmatarie del ccnl del personale del comparto scuola, sottoscritto

Dettagli

COMUNE DI CARNAGO. (Provincia di Varese) Regolamento per il servizio di refezione. scolastica Scuola Elementare E.Fermi

COMUNE DI CARNAGO. (Provincia di Varese) Regolamento per il servizio di refezione. scolastica Scuola Elementare E.Fermi COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese) Regolamento per il servizio di refezione scolastica Scuola Elementare E.Fermi Approvato con deliberazione di C.C. n. 44 del 20.12.2005 e modificato con deliberazione

Dettagli