World cafè Peccioli, 10 Febbraio /1
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- Giuseppe Vacca
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1 World cafè Peccioli, 10 Febbraio /1
2 La gerarchia dei rifiuti Il principale riferimento normativo in tema di rifiuti è la direttiva comunitaria 2008/98/CE, recentemente recepita nell ordinamento nazionale, che detta le regole generali per la gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti. La cosìddetta Gerarchia dei Rifiuti, stabilsice le azioni prioritarie per la gestione dei rifiuti La gestione dei rifiuti avviene nel rispetto della seguente gerarchia: a) prevenzione; b) preparazione per il riutilizzo; c) riciclaggio; d) recupero di altro tipo, per esempio il recupero di energia; e) smaltimento. Finalità è la creazione della società europea del riciclaggio... 2/1
3 Gli obiettivi di legge Il quadro normativo pone diversi obiettivi in tema di gestione dei rifiuti 1) Obiettivi sulla percentuale di raccolta differenziata: almeno il sessantacinque per cento entro il 31 dicembre ) Obiettivi sul riciclaggio: entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di (..) carta, metalli, plastica e vetro sarà aumentata complessivamente almeno al 50% in termini di peso 3) Obiettivi di riduzione dei conferimenti in discarica (D.Lgs 36/2003): entro quindici anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto i rifiuti urbani biodegradabili devono essere inferiori a 81 kg/anno per abitante... 3/1
4 La raccolta differenziata Il raggiungimento delle finalità e obiettivi precedenti impongono necessariamente l attuazione di azioni a monte della fase di riciclo: la raccolta differenziata è un passo irrinunciabile perchè permette di rendere disponibili i materiali che possono essere trasformati in materia prima seconda. Più del 90% dei materiali presenti nel rifiuto urbano sono potenzialmente riciclabili... 4/1
5 Modelli di RD Raccolta stradale La raccolta stradale un operazione di prelievo dei rifiuti (riciclabili e non) su strada presso punti fissi, mediante specifici e riconoscibili bidoni. In genere si distingue tra: 1.Raccolta monomateriale; 2.Raccolta congiunta; 3.Raccolta multimateriale. sistema ad elevata meccanizzazione Molto diffusa in Toscana, Lazio, centro e sud Italia specie nei grandi centri urbani e nelle aree densamente abitate e a sviluppo urbanistico verticale.... 5/1
6 Percentuali di raccolta differenziata La raccolta stradale difficilmente permette di superare una percentuale di RD del 40%. Una percentuale del 40% rappresenta una eccezione nel panorama delle performances dei sistemi stradali. Su 67 comuni Ato Costa con raccolta esclusivamente stradale: 3 raggiungono il 40%; 17 raggiungono percentuali comprese tra il 30% ed il 40%; 47 sono sotto il 30% di RD. La media è del 25% circa... 6/1
7 Modelli di RD raccolta domiciliare E l operazione di prelievo dei rifiuti (riciclabili e non riciclabili) ad orari prefissati presso le singole utenze, all esterno o all interno della proprietà (in bidoni, sacchi a perdere, in pacchi). Esplica maggiormente i propri vantaggi nelle zone a media densità abitativa, caratterizzate dalla prevalenza di unità abitative a sviluppo orizzontale.... 7/1
8 Modelli di RD raccolta domiciliare Originariamente avviata in Veneto e Lombardia ed in limitate porzioni dell Emilia Romagna, è in rapida espansione in molte altre regioni Esempi significativi: Veneto; Torino; Bacino Ascit; Salerno.... 8/1
9 Percentuali di raccolta differenziata Le percentuali di RD raggiungibili con la raccolta domiciliare sono mediamente più alte Veneto: è la regione più virtuosa secondo l ultimo rapporto Ispra (>57% media regionale di RD); Torino: raggiunge nel 2010 il 42,4% di RD; Toscana: il primato spetta a Montelupo Fiorentino (90,57%), seguiti da Montespertoli (89,48%) e Capannori (79,19%); Salerno: raggiunge il 70% nel La media dei comuni ATO Costa serviti da pap è del 55% circa... 9/1
10 Modelli di RD Centri di Raccolta Aree presidiate ed allestite ove si svolge unicamente attività di raccolta, mediante raggruppamento per frazioni omogenee per il trasporto agli impianti di recupero, trattamento e, per le frazioni non recuperabili, di smaltimento Grande utilità a supporto delle raccolte sia stradali che domiciliari Contribuiscono alle percentuali di RD in modo significativo (4-6% secondo Geofor)... 10/1
11 Confronto tra pap e raccolta domiciliare RACCOLTA STRADALE RACCOLTA DOMICILIARE Produzione rifiuti + - Capacità di intercettazione - + Tasso di RD - + Costi di raccolta - + L intercettazione è data dalla capacità di sottrarre al flusso del rifiuto indifferenziato le diverse frazioni merceologiche... 11/1
12 Possibili inconvenienti... Raccolta stradale: Abbandoni; Conferimenti impropri utenti domestici; Conferimenti impropri utenti non domestici Raccolta domiciliare: Migrazione del rifiuto... 12/1
13 Altri elementi di confronto Il passaggio da raccolta da stradale a domiciliare a centri di raccolta implica un grado crescente di responsabilizzazione del cittadino - + RACCOLTA STRADALE RACCOLTA DOMICILIARE CDR COMODITA RESPONSABILIZZAZIONE /1
14 Altri modelli 1: ECOVALDERA 2020 Borghi coinvolti: 1.Montefoscoli - Palaia 2.Santo Pietro in Belvedere - Capannoli 3.Morrona Terricciola 4.Chianni centro 5.Lajatico 6.Fabbrica - Peccioli 1. Introduzione di contenitori per la raccolta differenziata dell organico; 2. progressiva diminuzione del numero di cassonetti per la raccolta indifferenziata; 3. introduzione di una struttura mobile una volta alla settimana per compensare l eliminazione dei cassonetti per l indifferenziata... 14/1
15 Altri modelli 2: Smodì Smodì è nato per trovare modelli nuovi di gestione dei rifiuti improntati a comportamenti di elevata responsabilità ambientale. Tre elementi fondamentali: 1.sostituzione dei cassonetti presenti sul territorio con una sola isola ecologica; 2.autogestione del rifiuto organico tramite compostaggio domestico. 3.Convolgimento e responsabilizzazione diretta della comunità 1000 /anno di risparmio... 15/1
16 Il compostaggio... Il compostaggio domestico è unanimemente riconosciuto come buona prassi nell ambito della gestione rifiuti. Permette di diminuere il conferimento di circa un terzo del rifiuto totale che genera significativi costi di trattamento; incrementare l efficienza dei processi di combustione del residuo; ottenere un ammendante naturale. Compostaggio comunitario Compostiere domestiche... 16/1
17 Altri modelli 3: Occhio del riciclone I centri di raccolta oltre a dare la possibilità di agevolare l incentivazione dei comportamenti virtuosi si prestano anche a fornire servizi complementari. Occhio del riciclone ha sviluppato un modello di stazione di raccolta fondata sul RIUSO /1
18 I rifiuti in Alta Valdera e gli scenari di progetto... 18/1
19 I rifiuti in alta Valdera Nel 2010 sono state prodotte tonnellate di rifiuto. Di queste solo 2.936, pari a circa il 23%, sono state raccolte in forma differenziata /1
20 I rifiuti in alta Valdera I rifiuti vengono raccolti tramite una raccolta stradale. Le frazioni di rifiuto raccolte: Carta e cartone: raccolto prevalentemente da Geofor e destinato, tramite la piattaforma di selezione geofor, al mercato del recupero Multimateriale pesante: raccolto prevalentemente da Revet e destinato, tramite la piattaforma di selezione, al mercato del recupero Indifferenziato: raccolto direttamente dall Unione e destinato allo smaltimento in discarica... 20/1
21 I rifiuti in alta Valdera Il confronto con l obiettivo di legge per il 2012 evidenzia, specie per alcuni comuni, una distanza considerevole 23% di RD vuol dire più di ton di rifiuto smaltito in discarica nel Per ogni ton di rifiuto in discarica si paga un tributo (ecotassa) che per i comuni dell Alta Valdera, nel 2010 variava da 12 a 20 /ton. Considerando l addizionale del 20%, in tutto più di euro... 21/1
22 I rifiuti in alta Valdera I costi sostenuti per l intera gestione dei rifiuti urbani sono, in Alta Valdera, significativamente più bassi che in altre porzioni della regione. I costi sono relativi alla raccolta dei rifiuti indifferenziati ed al loro smaltimento, alla raccolta dei rifiuti differenziati ed al loro avvio a recupero. I costi di smaltimento del rifiuto indifferenziato comprendono l ecotassa Il costo medio totale ad abitante è di circa 84 (contro 169 della media regionale)... 22/1
23 I rifiuti in alta Valdera I costi sostenuti non sono del tutto coperti tramite le entrate da TARSU: Comune Copertura finanziaria Capannoli 98,73% Chianni 99,53% Lajatico 74,73% Palaia 98,35% Peccioli 54,56% Terricciola 98,38% Media 87,38%... 23/1
24 Gli scenari di progetto Nell ottica di introdurre variazioni all attuale gestione, che producano apprezzabili ripercussioni sulla sostenibilità ambientale complessiva, sono stati ipotizzati tre scenari: 1.Scenario 1: Introduzione organico stradale; 2.Scenario 2: porta a porta (PAP) nei centri storici; 3.Scenario 3: porta a porta (PAP) su tutto il territorio (con l esclusione delle case sparse ). Elemento comune agli scenari: raccolta dell organico Per ognuno dei 3 scenari è stata condotta: 1.Una stima dei costi del servizio (operata sulla base dei dati forniti da Geofor) 2.Una proiezione dell efficienza ottenibile in termini di RD... 24/1
25 Gli scenari di progetto Gli scenari ipotizzati tengono conto del contesto impiantistico e gestionale della provincia pisana. Sono stati scelti in base alle reali possibilità di attuazione offerte dall attuale gestore. ll costo rappresenta una stima preliminare necessaria per verificare l incidenza che la trasformazione dello stato attuale comporta sul costo del servizio, essa è pertanto soggetta, in ogni caso, a ulteriori modifiche e perfezionamento in funzione dell evoluzione del quadro di riferimento e di un approfondimento dei corrispondenti dati /1
26 Scenario 1 introduzione organico stradale Raccolta stradale Questo scenario ipotizza che venga introdotta la raccolta stradale della frazione organica: Il rifiuto delle nostre cucine rappresenta, da solo, circa il 30% del rifiuto totale Frazioni raccolte: Organico new!!; Carta e cartone; Multimateriale pesante; Residuo indifferenziato /1
27 Scenario 1 introduzione organico stradale Si ipotizza di introdurre 350 cassonetti per l organico stradale nell intero bacino Alta Valdera e di trattare la frazione raccolta presso l impianto Geofor; Variazioni rispetto all attuale: Costi per la raccolta dell organico; Costi per il trattamento organico presso impianto di compostaggio; Riduzione dell ecotassa. Da 84 /abitante a 92 /abitante... 27/1
28 Scenario 1 introduzione organico stradale Grazie alla introduzione dell organico stradale si può ipotizzare il raggiungimento del 32% medio di RD. Questa percentuale di RD è una stima che non tiene conto, ad esempio, degli incentivi sui composter, della raccolta presso i centri di raccolta, etc Incremento dei costi Incremento della percentuale di raccolta differenziata + 9% +40%... 28/1
29 Scenario 2 pap nei centri storici Raccolta mista (74% del totale) abitanti serviti da pap nei 6 comuni Capannoli centro Santo Pietro in Belvedere Chianni centro Lajatico centro Palaia centro Forcoli centro Peccioli Centro Terricciola centro La rosa Selvatelle Raccolta domiciliare di Organico; Carta e cartone; Residuo indifferenziato; Raccolta stradale del multimateriale Lo scenario ipotizza un calendario con 3 raccolte settimanali dell organico, 1 della carta, 1 dell indifferenziato... 29/1
30 Scenario 2 pap nei centri storici Il costo stimato comprende: i costi di raccolta; i costi delle personalizzazioni presso gli utenti domestici; il costo del trattamento della frazione organica; il costo dello smaltimento della frazione indifferenziata; il costo dell ecotassa. Il costo stimato NON comprende: Ulteriori costi del pap; Da 84 /abitante a 119 /abitante Aumento dei ricavi dal circuito Conai... 30/1
31 Scenario 2 pap nei centri storici Grazie alla maggiore intercettazione dovuta al porta a porta si può ipotizzare il raggiungimento del 60% medio di RD. E una media sui 6 comuni. Questa percentuale di RD è una stima che non tiene conto, ad esempio, degli incentivi sui composter, della raccolta presso i centri di raccolta, etc Incremento dei costi Incremento della percentuale di raccolta differenziata + 41% +263%... 31/1
32 Scenario 3 pap diffuso (95% del totale) abitanti serviti da pap nei 6 comuni Raccolta pap integrale Solo per gli utenti residenti in case sparse sarebbe mantenuta la raccolta stradale di prossimità. Gli utenti case sparse sono attualmente 488 Raccolta domiciliare di Organico; Carta e cartone; Residuo indifferenziato; Raccolta stradale del multimateriale Lo scenario ipotizza un calendario con 3 raccolte settimanali dell organico, 1 della carta, 1 dell indifferenziato... 32/1
33 Scenario 3 pap nei centri storici Il costo stimato comprende: i costi di raccolta; i costi delle personalizzazioni presso gli utenti domestici; il costo del trattamento della frazione organica; il costo dello smaltimento della frazione indifferenziata; il costo dell ecotassa. Il costo stimato NON comprende: Ulteriori costi del pap; Da 84 /abitante a 137 /abitante Aumento dei ricavi dal circuito Conai... 33/1
34 Scenario 3 pap nei centri storici Grazie alla maggiore intercettazione dovuta al porta a porta si può ipotizzare il raggiungimento del 70% medio di RD. E una media sui 6 comuni. Questa percentuale di RD è una stima che non tiene conto, ad esempio, degli incentivi sui composter, della raccolta presso i centri di raccolta, etc Incremento dei costi Incremento della percentuale di raccolta differenziata + 60% +307%... 34/1
35 Ipotesi integrative Grazie all azione virtuosa dei cittadini possono essere avanzate altre ipotesi di progetti in contesti specifici: Compostaggio domestico 1) Autogestione organico Compostaggio comunitario 2) Stazione mobile 3) Altre idee per una gestione sostenibile (riduzione alla fonte, reti di scambio, etc )? 1. Applicabili in ogni scenario; 2. Prevedono il coinvolgimento e l azione diretta dei cittadini; 3. Possibile riduzione dei costi di gestione /1
36 Conclusioni Scenario Incremento dei costi Incremento della percentuale di raccolta differenziata 1 +9% +40% % +263% % +307%... 36/1
Il quadro dei costi è coerente con le disposizioni del DPR 158/99. Organico e costo del personale.
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