Analisi del caso italiano e scenario europeo

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1 I FONDI INTERPROFESSIONALI E FABBISOGNI FORMATIVI Analisi del caso italiano e scenario europeo Linee generali dei Fondi interprofessionali sulla formazione continua A) Cosa sono I FONDI I Fondi interprofessionali per la formazione continua, previsti dall' Articolo 118 della legge n. 388 del 2000, come modificato dalla LEGGE 27 dicembre 2002 n.289 (legge finanziaria 2003) Art. 48, rappresentano una nuova opportunità di cui le aziende possono disporre per finanziare piani formativi mirati agli specifici fabbisogni di aggiornamento e qualificazione del proprio personale attraverso il contributo dello 0,30% già versato da molti anni nelle casse dell'inps. I fondi hanno dunque come obbiettivi favorire il potenziamento degli investimenti destinati alla formazione continua e la semplificazione delle modalità per accedervi. Per usufruire di questa opportunità, il datore di lavoro deve comunicare all'inps la volontà di aderire a uno o a più Fondi interprofessionali di quelli costituiti (Cfr circolare Inps n.71 del 2 aprile 2003). Sulla base di tale indicazione l'inps "girerà" al Fondo prescelto il contributo dello 0,30% che andrà a costituire un apposito "portafoglio" per il finanziamento di interventi di formazione rivolti ai dipendenti dell'impresa. Il Fondo stesso a tale scopo provvederà, con procedure snelle e trasparenti, a selezionare, finanziare e monitorare i piani formativi proposti. L'iscrizione a uno dei Fondi è naturalmente facoltativa ma è opportuno precisare che la mancata adesione non esonera l'impresa dal contributo dello 0,30% che dovrà comunque essere versato nelle casse dell INPS. E' utile infine ricordare che ogni datore di lavoro può aderire ad un unico fondo, anche rivolto ad un settore diverso da quello di appartenenza. Destinando lo 0,30% ai Fondi anziché all'inps, gli importi che le aziende versano avranno una destinazione certa e di immediata utilità: infatti ben il 70% dei contributi versati dalle aziende "tornerà" alle imprese stesse in termini di formazione e qualificazione dei propri lavoratori. B) Modalità di adesione ai fondi Per aderire ai vari fondi è necessario, in occasione della presentazione della denuncia contributiva, indicare sul modello DM10:

2 il codice del Fondo cui si intende aderire1 (per esempio: FIMA per Fondimpresa e FDIR per Fondirigenti); il numero dei dipendenti interessati all'obbligo contributivo; la dicitura "adesione fondo". Operando la scelta in una delle denunce contributive indicate, l'adesione ai fondi inizierà a decorrere nel momento stesso in cui i Fondi diventeranno operativi, cioè nel gennaio L'adesione ai fondi ha validità annuale e si intende rinnovata se non esplicitamente revocata dall'azienda con le stesse modalità con le quali è stata formalizzata l'adesione, cioè attraverso l'inserimento di una dicitura ad hoc sul Modello DM10. Nella tabella 2.1 sono racchiuse tutti i codici di adesione ai fondi. Tabella 2.1 FONDO autorizzazione FONDO DM ARTIGIANATO settori interessati FONCOOP adesione imprese artigiane FART 31/10/2001 FORMAZIONE codice DM imprese 10/05/2002 cooperative FCOP imprese del commercio, del FOR.TE. DM turismo, dei 31/10/2002 servizi, del credito, FITE delle assicurazioni e dei trasporti FONDIMPRESA FONDO CONFAPI 1 PMI DM imprese industriali 28/11/2002 (confindustria) DM 21/01/2003 La tabella 2.1 mostra tutti i codici di adesione dei Fondi. FIMA piccole e medie imprese industriali (confapi) FAPI

3 FONDIRIGENTI DM 06/03/2003 dirigenti aziende industriali FDIR FON.DIR. DM 06/03/2003 dirigenti aziende terziario FODI C) Articolazione e finanziamento I fondi, previo accordo tra le parti, si possono articolare regionalmente o territorialmente e possono finanziare in tutto o parzialmente i piani formativi aziendali, territoriali, settoriali o individuali concordati tra le parti sociali, nonché eventuali ulteriori iniziative propedeutiche e comunque direttamente connesse ai piani concordati tra le parti. I progetti relativi a tali piani ed iniziative sono trasmessi alle regioni ed alle province autonome territorialmente interessate affinché ne possano tenere conto nell'ambito delle rispettive programmazioni. Ai fondi pervengono le risorse derivanti dal gettito del contributo integrativo stabilito dall'articolo 25, quarto comma, della legge 21 dicembre 1978, n. 845, e successive modificazioni, relative ai datori di lavoro che aderiscono a ciascun fondo. A oggi gli strumenti finanziari principali tramite i quali viene finanziato il sistema nazionale di Formazione Continua sono i seguenti: 1. Il Fondo Sociale Europeo 2. La legge 236/93 3. La legge 53/00 4. L'art.118 della legge 388/ L'art.4 della legge 383/01. Il Fondo Sociale Europeo: articolato a livello regionale, prevede, all'interno della programmazione finanziaria , la destinazione di fondi per l'attuazione di interventi formativi e di sviluppo organizzativo delle imprese. In particolar modo il FSE è stato considerato come strumento principale per lo sviluppo della piccola e media impresa. La legge 236/93: legge-quadro, che con l'art.9, comma 5 istituisce il Fondo unico per la formazione professionale. Disciplina il finanziamento di interventi in favore di lavoratori occupati in posizione di lavoro dipendente o di lavoratori appartenenti a specifiche categorie. Prevede inoltre che Regioni e parti sociali intervengano nell'analisi dei bisogni formativi e occupazionali del territorio e nella programmazione, nella gestione e nel controllo delle attività formative, sia aziendali che individuali. La legge 53/00: ridefinisce gli orari di lavoro e prevede la possibilità di usufruire di congedi per partecipare ad attività di formazione professionale. Tutto ciò a partire dal riconoscimento del diritto alla formazione durante tutto l'arco della vita. La legge 388/00 (Finanziaria 2001): con l'art. 118 è prevista la possibilità di istituzione di Fondi paritetici interprofessionali nazionali finalizzati ad attività di formazione continua per i settori dell'industria, dell'artigianato, dell'agricoltura e del terziario. I Fondi possono essere creati in base ad accordi

4 interconfederali stipulati dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori, maggiormente rappresentative sul piano nazionale, ma l'attivazione è legata al consenso del Ministero del Lavoro, previa verifica dei requisiti previsti dalla norma. Possono essere articolati regionalmente e territorialmente. La legge 383/01 (Tremonti bis): l'art. 4 attiva un sistema di defiscalizzazione, attraverso il quale le imprese che investono nella formazione dei propri dipendenti vengono premiate con sgravi fiscali. Il gettito derivante dal contributo dello 0,30% è stato, fino ad oggi, versato dall'inps al Fondo per la formazione professionale e destinato per il 2/3 al Ministero dell'economia e Finanze per il cofinanziamento nazionale del FSE e per 1/3 al Ministero del Lavoro e P.S. per il finanziamento degli interventi previsti dall'articolo 9 della legge 236/93 (fondo di rotazione). Fino al 2003, l'operatività dei Fondi è assicurata dalle risorse provenienti dall'1/3 del Fondo di rotazione che affluisce ai Fondi regolarmente attivati secondo le seguenti quote: 30% per il 2002; 50% per il Dal 2004 i Fondi sono finanziati attraverso il gettito contributivo integrativo imposto alle aziende che facoltativamente aderiranno. I datori di lavoro possono inoltre scegliere, entro il 30 giugno di ogni anno, se destinare il contributo dello 0,30%, versato all'inps, al Fondo di riferimento prescelto oppure al Fondo di rotazione. Secondo quanto previsto dalla Circolare INPS n. 71 del 02/04/03, le imprese interessate possono scegliere di aderire o cancellarsi dai Fondi utilizzando il modello DM10/2 sempre entro il 30 giugno di ogni anno. Alla data odierna sono stati costituiti otto Fondi, composti come segue: FONDO COMPONENTI FONDO OO. DATORIALI OO. LAVORATORI FONDO FORMAZIONE ARTIGIANATO Confartigianato, Cna, Casartigiani Cigl, Cisl, Uil FONCOOP Confcoperative, Legacoop, Agci Cigl, Cisl, Uil FOR.TE Confcommercio, Abi, Ania, Confetra Cigl, Cisl, Uil FONDIMPRESA Confindustria Cigl, Cisl, Uil FONDO FORMAZIONE PMI Confai Cigl, Cisl, Uil

5 FON.TER Confesecenti Cigl, Cisl, Uil FONDIR Confcommercio, Abi, Ania, Confetra Fendac, Federdirigenticredi to, Sinfub, Fidia FONDIRIGENTI Confindustria Federmanager FONDIMPRESA (Confindustria, CGIL, CISL, UIL), raggruppa prevalentemente grandi e medie imprese, con addetti tenuti al versamento dello 0,30% del monte salari. FOR.TE (Confcommercio, ABI, ANIA, Confetra, CGIL, CISL, UIL), raggruppa imprese dei comparti commercio-turismo-servizi; creditizio-finanziario; assicurativo; logistica-spedizioni-trasporto, con addetti. FON.TER (Confesercenti, CGIL, CISL, UIL) raggruppa imprese del turismo, distribuzione e servizi, con addetti. FONDO FORMAZIONE PMI (Confapi, CGIL, CISL, UIL), raggruppa piccole e medie imprese, con addetti. FONDO ARTIGIANATO FORMAZIONE (Confartigianato, CNA, Casartigiani, CGIL, CISL, UIL), raggruppa imprese artigiane, con addetti. FONCOOP (Confcooperative, Legacoop, AGCI, CGIL, CISL, UIL), raggruppa imprese cooperative, con addetti. D) Il monitoraggio sui fondi e l osservatorio sulla formazione continua I Fondi Interprofessionali non rappresentano unicamente una novità di carattere operativo ma ridisegnano complessivamente le strategie di intervento sulla formazione continua. La costituzione dei Fondi Interprofessionali ed il loro avvio operativo rappresentano per il paese una novità di assoluto rilievo: per la prima volta, ingenti risorse pubbliche vengono affidate a soggetti privati (alle parti sociali nella loro espressione bilaterale) che, in accordo con il Ministero del Lavoro e P.S. e le Regioni (nell'ambito dell'osservatorio sulla formazione continua), sono chiamati a definire un nuovo sistema di regole per l'accesso ai benefici con caratteristiche proprie anche diverse da quanto sperimentato sino ad oggi per il FSE e la legge 236/93. Questo nuovo sistema di formazione continua sarà indirizzato e monitorato dal Ministero

6 del Lavoro e delle Politiche Sociali, attraverso la costituzione di un Osservatorio sulla Formazione Continua - composto da 2 rappresentanti del Ministero del Lavoro, 1 consigliere di parità componente la Commissione Centrale per l'impiego, 2 rappresentanti delle Regioni designati dalla Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, Regioni e Province Autonome e 1 rappresentante di ciascuna delle Confederazioni delle Organizzazioni Sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori, maggiormente rappresentative sul piano nazionale - che avrà il compito di elaborare proposte di indirizzo attraverso la predisposizione di linee guida e di esprimere pareri e valutazioni in ordine alle attività svolte dai Fondi anche in relazione all'applicazione delle linee guida stesse. Tale Osservatorio si avvale dell'assistenza tecnica dell'istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL) 2. E) Attivazione L'attivazione dei fondi è subordinata al rilascio di autorizzazione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, previa verifica della conformità alle finalità, degli organi e delle strutture di funzionamento dei fondi medesimi e della professionalità dei gestori. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali esercita altresì la vigilanza ed il monitoraggio sulla gestione dei fondi; in caso di irregolarità o di inadempimenti, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali può disporne la sospensione dell'operatività o il commissariamento. Entro tre anni dall'entrata a regime dei fondi, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali effettuerà una valutazione dei risultati conseguiti dagli stessi. MODELLI GESTIONALI DEI FONDI 2 L'Isfol è un ente pubblico di ricerca scientifica, che opera in collaborazione con il ministero del Lavoro, regioni, parti sociali, altre amministrazioni pubbliche, Unione europea ed organismi internazionali, per lo sviluppo della formazione professionale. L'istituto è stato costituito con Decreto del Presidente della Repubblica n. 478 del , modificato con D.P.R. n.616 del Dal 1996, l'isfol contribuisce allo sviluppo di un sistema di formazione continua, attraverso attività sia di ricerca e analisi che di supporto alle istituzioni pubbliche e private che operano nell'area della formazione continua. L'istituto ha avviato ricerche e indagini volte ad analizzare le attività di F.C. in Italia e in Europa, al fine di esaminare le buone pratiche e trasferire nel sistema le metodologie più significative. Presso l'isfol è stato costituito un Dipartimento per il coordinamento delle attività di formazione continua, le cui aree di interesse sono: l'imprese come agenzia formativa; la formazione nella pubblica amministrazione; i percorsi di formazione individuale e la certificazione; i sistemi di formazione continua nei 15 Paesi dell'unione. Ad oggi, il Dipartimento ha avviato una ricerca comparata per lo studio dei sistemi di finanziamento della formazione continua nei 15 paesi dell'unione.in particolare la ricerca ha lo scopo di analizzare: il quadro normativo nazionale di riferimento relativamente alla formazione continua; i meccanismi di gestione delle risorse, sia pubbliche che private, destinate alla formazione continua (chi gestisce le risorse, come sono assegnate, come la formazione giunge ai lavoratori); il ruolo dei soggetti pubblici e privati relativamente alla gestione delle risorse finanziarie; i meccanismi di ritorno delle risorse alle imprese ed ai lavoratori;

7 A- LE ATTIVITA E LE FINALITA DEI FONDI I fondi interprofessionali per la formazione continua sono associazioni senza scopo di lucro che operano a favore delle imprese aderenti e svolgono le finalità previste dalla legge 3, cioè la promozione ed il finanziamento di piani formativi aziendali, territoriali, settoriali concordati tra le parti. Analizzando gli Statuti ed i Regolamenti dei vari fondi con lo sguardo rivolto alle finalità, si nota che le due categorie di specificità che emergono sono: la formazione, l igiene e la sicurezza sul lavoro. Ad esempio Fondimpresa ha istituito due organi distinti tra di loro (i Comitati di indirizzo 4 ) per ognuna delle due finalità in grado di proporre annualmente due linee strategiche differenti. La tabella 3.1 illustra tutte le attività dei vari fondi presenti nei relativi statuti. Tabella 3.1 FONDI ATTIVITA ARTIGIANATO Svolge funzioni di indirizzo, coordinamento, monitoraggio e verifica per lo sviluppo della formazione continua sull intero territorio nazionale; favorisce le pari opportunità, promuovendo e finanziando la formazione volta alla valorizzazione del lavoro femminile, alla diffusione di azioni positive; promuove e finanzia la sperimentazione di modelli formativi di riqualificazione mirati a ridurre il rischio di esclusione dal mercato del lavoro; promuove e finanzia programmi di formazione professionale continua in tema di sicurezza sul lavoro non disciplinati e finanziati dal complesso delle normative in materia; promuove e finanzia azioni individuali di formazione continua dei lavoratori dipendenti; individua politiche di qualità nella formazione professionale continua e premia esperienze e modelli di eccellenza. FONDIMPRESA Promuovere e finanziare piani formativi aziendali, territoriali, settoriali, regionali, interregionali e nazionali di e tra imprese concordati tra le parti; promuove e finanzia programmi di formazione professionale continua in tema di sicurezza sul lavoro non disciplinati e finanziati dal complesso delle normative in materia; i progetti presentati possono richiedere l utilizzazione delle risorse disponibili accumulate nei 4 anni precedenti. 3 Comma 1, art. 118 della Legge 388/2000: i fondi agiscono in un ottica di competitività delle imprese e di garanzia di occupabilità dei lavoratori. 4 Guardare la tabella 3.2

8 FONDIRIGENTI Promuove e finanzia piani formativi aziendali territoriali e settoriali concordati tra le parti; finanzia, attraverso risorse differenti da quelle di cui all art. 118 della l.388/2000, iniziative di natura sperimentale o propedeutiche al migliore funzionamento del Fondo; provvede alla costituzione di una banca dati on line con le caratteristiche anagrafiche ed i profili professionali dei dirigenti per migliorarne le competenze e la conseguente ricollocazione; Il 70% delle risorse verrà utilizzato per il finanziamento dei piani concordati secondo le modalità dell accordo; il 30% delle risorse verrà destinato alle altre finalità secondo le decisioni del C.d.A. FOR.TE Promuove e finanzia attività di qualificazione e riqualificazione per figure professionali di specifico interesse dei rispettivi comparti, nonché per lavoratori a rischio di esclusione dal mercato del lavoro; favorisce le pari opportunità, promuovendo e finanziando la formazione volta alla valorizzazione del lavoro femminile, alla diffusione di azioni positive; promuove e finanzia programmi di formazione professionale continua in tema di sicurezza sul lavoro non disciplinati e finanziati dal complesso delle normative in materia; promuove e finanzia attività di ricerca e studio su tematiche di particolare rilevanza per i singoli comparti; promuove e finanzia anche azioni individuali di formazione continua dei lavoratori dipendenti. PMI-CONFAPI Promuove e finanzia piani formativi aziendali territoriali, settoriali, regionali, interregionali e nazionali concordati tra le parti l ammontare dei progetti finanziati dal Fondo viene rapportato, per ogni singola regione, alle risorse versate dalle imprese nella regione stessa; il Fondo si articola a livello regionale e le articolazioni regionali provvederanno a: promuovere l adesione al Fondo da parte delle imprese; pubblicizzare nel territorio di competenza le iniziative formative promosse dal Fondo; istruire ed approvare le domande proposte sulla base degli indirizzi forniti dal Consiglio; verificare la corretta realizzazione delle attività formative finanziate; effettuare controlli sulle rendicontazioni presentate dai beneficiari; produrre un rendiconto annuale delle attività svolte. valorizzare e sostenere la specificità e le esigenze delle singole realtà di

9 impresa; promuovere la realizzazione di accordi fra le parti come condizione di relazione e lavoro prioritario sul territorio; garantire due livelli di coerenza delle azioni formative finanziate: un primo con il territorio su cui si realizzano ed un secondo, più generale, fra tutti i Piani formativi finanziati; promuovere l impiego dei risultati dell indagine sui fabbisogni formativi nell analisi delle caratteristiche professionali dei settori e nella strutturazione dei progetti di formazione continua conseguenti; favorire il riequilibrio territoriale tra le aree deboli e le aree forti. FON-TER Promuove e finanzia attività di qualificazione e riqualificazione per figure professionali di specifico interesse dei rispettivi comparti, nonché per lavoratori a rischio di esclusione dal mercato del lavoro; promuove e finanzia programmi di formazione professionale continua in tema di sicurezza sul lavoro non disciplinati e finanziati dal complesso delle normative in materia; promuove e finanzia anche azioni individuali di formazione continua dei lavoratori dipendenti; promuove e finanzia attività di sostegno ai piani per la formazione continua. FONCOOP Il Fondo Nazionale opera sulla base di programmi annuali decisi dal Consiglio di Amministrazione sentito e acquisito il parere degli Enti Bilaterali Regionali per le attività di propria competenza e l Ente Bilaterale Nazionale CoopForm per i progetti di rilievo nazionale; il Fondo utilizza le risorse per contribuire a finanziare piani formativi aziendali, territoriali e settoriali di e tra imprese cooperative concordati tra le parti, ripartendo le risorse in questo modo: non meno del 70% dell ammontare annuo per piani formativi aziendali, territoriali e settoriali, di e tra imprese cooperative, raggruppati su base intersettoriale e regionale; fino al 10% dell ammontare annuo per progetti nazionali intesi come azioni di sistema a sostegno delle politiche di formazione professionale continua; fino al 20% per progetti di formazione professionale continua, privilegiando scelte di solidarietà cooperativa verso imprese, settori e territori a scarso sviluppo cooperativo; Per le aziende cooperative con più di 50 soci-lavoratori il finanziamento del progetto non potrà essere superiore al 70% del contributo che la stessa impresa versa al Fondo. L ammontare del finanziamento per ogni singolo progetto territoriale e settoriale non potrà superare i di lire; Il Fondo provvede al monitoraggio dell effettivo svolgimento della formazione. Il Fondo può revocare o diminuire il finanziamento per

10 inadempienze FON.DIR promuove e finanzia piani formativi aziendali (secondo le modalità fissate dall art.118 della l.388/2000) nonché eventuali altri progetti di tipo trasversale in materia B) GLI ORGANI CHE COMPONGONO I FONDI E LA LORO STRUTTURA OPERATIVA 1b- GLI ORGANI E LE LORO FUNZIONI Gli Organi dei Fondi sono: - l'assemblea dei Soci - il Consiglio di Amministrazione - il Presidente e il Vice Presidente - il Collegio dei Revisori dei Conti L'Assemblea è composta in maniera paritetica e va da un massimo di 60 (FOR.TE) a un minimo di 12 (Fondo delle imprese cooperative). CGIL CISL UIL hanno eguale rappresentanza. Spetta all'assemblea: - nominare il Consiglio di Amministrazione, e in taluni casi il Presidente e il Vice Presidente; - deliberare in ordine all'eventuale compenso di amministratori e sindaci; - approvare i bilanci preventivi e consuntivi; - decidere le linee strategiche delle attività, ecc. La gran parte delle delibere assembleari richiede la maggioranza qualificata. La maggioranza dei due terzi è necessaria perché le sedute siano valide. Il Consiglio di Amministrazione è anch'esso composto in maniera paritetica e delibera il più delle volte a maggioranza qualificata. Svolge i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione. In particolare ha il compito di: - predisporre i criteri minimi standard per la presentazione dei progetti, - vigilare sul funzionamento delle iniziative promosse dal Fondo; - predisporre il modello organizzativo del Fondo necessario al conseguimento degli obiettivi; - approvare e/o rigettare i finanziamenti dei progetti di formazione; - predisporre i regolamenti interni al Fondo; - definire i criteri e le modalità di costituzione e di funzionamento di quanto previsto dalle articolazione regioni dei Fondi; - nominare, su indicazione delle parti, il gruppo tecnico con specifiche competenze in materia di formazione. II Presidente è nominato su designazione delle associazioni datoriali. II Vice Presidente su designazione delle Organizzazioni Sindacali il quale coadiuva il Presidente nell'espletamento delle sue funzioni e lo sostituisce in caso di assenza.

11 La tabella 3.2 mostra come interagiscono tra loro gli organi degli otto fondi esistenti e quali sono le loro funzioni. Tabella 3.2 FONDI FUNZIONE DEGLI ORGANI ARTIGIANATO ASSEMBLEA: nomina il Presidente e il Vice Presidente; nomina i 10 membri del Consiglio di Amministrazione; delibera: l eventuale compenso per amministratori e sindaci, le ammissioni e le variazioni dello stato di associato; approva: i bilanci consuntivi e preventivi del Fondo deliberati dal C.d.A., i regolamenti interni da inviare al vaglio del MLPS; decide sull approvazione delle linee strategiche di attività annuali del Fondo. L assemblea delibera con maggioranza qualificata in misura di 9/10 dei presenti e le sue riunioni si ritengono valide se vi partecipano almeno i 2/3 dei sui componenti. PRESIDENTE E VICE PRESIDENTE: rappresenta il Fondo di fronte a terzi; promuove le convocazioni ordinarie e straordinarie dell assemblea e del Consiglio; presiede il Consiglio; sovrintende all applicazione dello statuto; da esecuzione alle deliberazioni degli organi statuari; è tenuto a svolgere i compiti affidatigli dall Assemblea o dal Consiglio. Il Vice Presidente coadiuva il Presidente e lo sostituisce in caso di sua assenza CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: ha poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione; vigila sul funzionamento di tutti i servizi sia tecnici che amministrativi e sulle iniziative promosse dal Fondo; predispone e sottopone all approvazione dell Assemblea i modelli organizzativi e gli organici funzionali al raggiungimento degli obbiettivi, i regolamenti interni del Fondo e i bilanci preventivi e consuntivi; approva i costi di amministrazione e funzionamento del Fondo, i progetti di formazione e i verbali delle proprie riunioni; accede e accetta i finanziamenti pubblici destinati alle attività di competenza del Fondo; regola il rapporto di lavoro con il personale del Fondo in ogni aspetto COLLEGIO DEI SINDACI: i sindaci esercitano le attribuzioni e hanno i doveri stabiliti dagli articoli 2403, 2404 e 2407 del codice civile; riferiscono all Assemblea le eventuali irregolarità riscontrate durante l esercizio delle loro funzioni DIRETTORE: ha la responsabilità operativa del Fondo; è nominato dal Consiglio di Amministrazione e svolge le mansioni a lui affidategli dal Consiglio medesimo; coordina i lavori del Comitato Tecnico di Indirizzo;

12 predispone i bilanci e i rapporti tecnici da presentare al Consiglio GRUPPO TECNICO DI VALUTAZIONE E MONITORAGGIO: composto da 6 persone con specifiche competenze in materia di formazione; aiuta il Consiglio di Amministrazione a stabilire i criteri di assegnazione e gestione dei finanziamenti e le modalità di rendicontazione. FONDIMPRESA ASSEMBLEA: nomina il Presidente e il Vice; nomina il Consiglio di Amministrazione; delibera l eventuale compenso per amministratori e sindaci; approva i bilanci consuntivi e preventivi del Fondo deliberati dal C.d.A. L assemblea delibera con maggioranza qualificata in misura di 9/10 dei presenti e le sue riunioni si ritengono valide se vi partecipano almeno i 2/3 dei sui componenti PRESIDENTE E VICE PRESIDENTE: rappresenta il Fondo di fronte a terzi; promuove le convocazioni ordinarie e straordinarie dell assemblea e del Consiglio; presiede il Consiglio; sovrintende all applicazione dello statuto; dà esecuzione alle deliberazioni degli organi statuari; è tenuto a svolgere i compiti affidatigli dall Assemblea o dal Consiglio; propone al C.d.A. il Direttore; sovrintende all attività svolta dal Direttore. Il Vice Presidente coadiuva il Presidente e lo sostituisce in caso di sua assenza CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: ha poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione; vigila sul funzionamento di tutti i servizi sia tecnici che amministrativi e sulle iniziative promosse dal Fondo; predispone e sottopone all approvazione dell Assemblea i modelli organizzativi e gli organici funzionali al raggiungimento degli obbiettivi, i regolamenti interni del Fondo e i bilanci preventivi e consuntivi; approva i costi di amministrazione e funzionamento del Fondo; nomina il Direttore su proposta del Presidente; riferisce all assemblea in merito alle proprie attività; delibera sull articolazione territoriale dell associazione; approva le linee strategiche del Fondo COMITATI DI INDIRIZZO: propongono le linee strategiche delle attività formative annuali di rispettiva competenza; individuano le risorse finanziarie per raggiungere gli scopi prefissati; propongono i criteri per l articolazione territoriale. Le decisioni vengono prese all unanimità COLLEGIO DEI SINDACI: i sindaci esercitano le attribuzioni e hanno i doveri stabiliti dagli articoli 2403,2404 e 2407 del codice civile; riferiscono all Assemblea le eventuali irregolarità riscontrate durante l esercizio delle loro funzioni

13 DIRETTORE: ha la responsabilità operativa del Fondo; è nominato dal Consiglio di Amministrazione e svolge le mansioni a lui affidategli dal Consiglio medesimo FONDIRIGENTI COMITATO PROMOTORE: delibera: l eventuale compenso per amministratori e sindaci, le ammissioni e le variazioni dello stato di associato; approva : i bilanci consuntivi e preventivi del Fondo deliberati dal C.d.A., le variazioni allo Statuto e al Regolamento da inviare al vaglio del MLPS; definisce le linee strategiche di attività annuali. Per la validità delle riunioni e delle deliberazioni è necessaria la maggioranza dei suoi componenti PRESIDENTE E VICE PRESIDENTE: rappresenta il Fondo di fronte a terzi; promuove le convocazioni ordinarie e straordinarie del Comitato Promotore e del Consiglio; presiede il Consiglio; sovrintende all applicazione dello statuto; controlla che il Direttore dia esecuzione alle deliberazioni degli organi collegiali; nomina il direttore; è tenuto a svolgere i compiti affidatigli dallo Statuto, o dal Consiglio. Il Vice Presidente coadiuva il Presidente e lo sostituisce in caso di sua assenza CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: ha poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione; vigila sul funzionamento di tutti i servizi sia tecnici che amministrativi; predispone i regolamenti interni del Fondo e i bilanci preventivi e consuntivi; approva i costi di amministrazione e funzionamento del Fondo e i verbali delle proprie riunioni; accede e accetta i finanziamenti pubblici destinati alle attività di competenza del Fondo; nomina e revoca il Direttore. Le riunioni del consiglio si ritengono valide se vi partecipano almeno i 2/3 dei componenti e le decisioni vengono prese con almeno i 2/3 dei voti favorevoli COLLEGIO DEI SINDACI: esercitano le attribuzioni e hanno i doveri stabiliti dagli articoli 2403,2404 e 2407 del codice civile; riferiscono all Assemblea le eventuali irregolarità riscontrate durante l esercizio delle loro funzioni; svolge le mansioni a lui affidategli dal Consiglio di Amministrazione; ha la responsabilità della gestione amministrativocontabile del Fondo; predispone i bilanci e i rapporti tecnici da presentare al Consiglio DIRETTORE: ha la responsabilità amministrativa, contabile e operativa del Fondo; svolge le mansioni a lui affidategli dal Consiglio di Amministrazione; ha la responsabilità della gestione amministrativocontabile del Fondo; predispone i bilanci e i rapporti tecnici da presentare

14 al Consiglio FOR.TE ASSEMBLEA: nomina Il Consiglio di Amministrazione; nomina il Collegio dei revisori dei conti; delibera: l eventuale compenso per amministratori e revisori dei conti, le ammissioni e le variazioni dello stato di associato; approva : i bilanci consuntivi e preventivi del Fondo deliberati dal C.d.A.,le variazioni allo Statuto e al Regolamento da inviare al vaglio del MLPS; definisce le linee strategiche di attività annuali del Fondo;approva il modello organizzativo e gli organici del Fondo e le attività proposte dal Consiglio e dai Comitati di comparto; delega al Consiglio e ai Consiglieri il compimento di specifici atti. Le riunioni dell Assemblea si ritengono valide se vi partecipano almeno i 2/3 dei componenti e le delibere sono valide a maggioranza PRESIDENTE E VICE PRESIDENTE: rappresenta il Fondo di fronte a terzi; promuove le convocazioni ordinarie e straordinarie dell assemblea e del Consiglio; presiede il Consiglio; sovrintende all applicazione dello statuto; da esecuzione alle deliberazioni degli organi statuari; è tenuto a svolgere i compiti affidatigli dallo Statuto, dall Assemblea o dal Consiglio. Il Vice Presidente coadiuva il Presidente e lo sostituisce in caso di sua assenza. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: ha poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione; vigila sul funzionamento di tutti i servizi sia tecnici che amministrativi e sulle iniziative promosse da FOR.TE; predispone e sottopone all approvazione dell Assemblea i modelli organizzativi e gli organici funzionali al raggiungimento degli obbiettivi, i regolamenti interni del Fondo e i bilanci preventivi e consuntivi; approva i costi di amministrazione e funzionamento del Fondo e i verbali delle proprie riunioni; accede e accetta i finanziamenti pubblici destinati alle attività di competenza del Fondo; regola il rapporto di lavoro con il personale di FOR.TE in ogni aspetto;delibera in ordine all assunzione e al licenziamento del personale necessario al funzionamento del Fondo; compie ogni ulteriore atto delegato dall Assemblea; esamina i ricorsi delle imprese alle quali non è stato concesso finanziamento; sottopone all Assemblea le proposte di nuove attività avanzate dai vari Comitati di comparto. Le riunioni del consiglio si ritengono valide se vi partecipano almeno i 2/3 dei componenti e le decisioni vengono prese con almeno i 2/3 dei voti favorevoli COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI: esercitano le attribuzioni e

15 hanno i doveri stabiliti dagli articoli 2403,2404 e 2407 del codice civile; riferiscono all Assemblea le eventuali irregolarità riscontrate durante l esercizio delle loro funzioni DIRETTORE: ha la responsabilità amministrativa, contabile e operativa del Fondo, è nominato dal Consiglio di Amministrazione e svolge le mansioni a lui affidategli dal Consiglio medesimo; ha la responsabilità della gestione amministrativo-contabile del Fondo; predispone i bilanci e i rapporti tecnici da presentare al Consiglio COMITATI DI COMPARTO: sono quattro (commercio / turismo-servizi / creditizio-finanziario-assicurativo / logistica-spedizione-trasporti) ciascuno è composto da un minimo di 6 ad un massimo di 10 membri aventi competenze in ambito formativo. Ogni singolo comitato esamina e propone l eventuale approvazione o rigetto della richiesta di finanziamento dei progetti per il proprio comparto PMI-CONFAPI ASSEMBLEA: nomina il Presidente e il Vice e fissa i loro limiti di spesa; nomina i 4 membri del Consiglio di Amministrazione; delibera: l eventuale compenso per amministratori e revisori dei conti, le ammissioni e le variazioni dello stato di associato; approva : i bilanci consuntivi e preventivi del Fondo deliberati dal C.d.A., i regolamenti interni da inviare al vaglio del MLPS; definisce le linee strategiche di attività annuali del Fondo; ratifica e revoca il riconoscimento delle articolazioni regionali su proposta del C.d.A; delibera l assunzione del Direttore. Le riunioni dell Assemblea si ritengono valide se vi partecipano almeno i 7/12 dei componenti PRESIDENTE E VICE PRESIDENTE: rappresenta il Fondo di fronte a terzi; promuove le convocazioni ordinarie e straordinarie dell assemblea e del Consiglio; presiede il Consiglio; sovrintende all applicazione dello statuto; da esecuzione alle deliberazioni degli organi statuari; è tenuto a svolgere i compiti affidatigli dall Assemblea o dal Consiglio. Il Vice Presidente coadiuva il Presidente e lo sostituisce in caso di sua assenza CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: ha poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione; vigila sul funzionamento di tutti i servizi sia tecnici che amministrativi e sulle iniziative promosse dal Fondo; predispone e sottopone all approvazione dell Assemblea i modelli organizzativi e gli organici funzionali al raggiungimento degli obbiettivi, i regolamenti interni del Fondo e i bilanci preventivi e consuntivi; approva i costi di amministrazione e funzionamento del Fondo e i verbali

16 delle proprie riunioni; accede e accetta i finanziamenti pubblici destinati alle attività di competenza del Fondo; regola il rapporto di lavoro con il personale del Fondo in ogni aspetto; assume il Direttore del Fondo; definisce i criteri di e le modalità di costituzione delle articolazioni regionali del Fondo. Le riunioni del consiglio si ritengono valide se vi partecipano almeno i 2/3 dei componenti e le decisioni vengono prese con almeno i 2/3 dei voti favorevoli COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI: esercitano le attribuzioni e hanno i doveri stabiliti dagli articoli 2403,2404 e 2407 del codice civile; riferiscono all Assemblea le eventuali irregolarità riscontrate durante l esercizio delle loro funzioni DIRETTORE: ha la responsabilità operativa del Fondo; è nominato dal Consiglio di Amministrazione e svolge le mansioni a lui affidategli dal Consiglio medesimo; coordina i lavori del Comitato Tecnico di Indirizzo; predispone i bilanci e i rapporti tecnici da presentare al Consiglio COMITATO TECNICO DI INDIRIZZO: organo paritetico composto da 6 persone con specifiche competenze in materia di formazione; aiuta il Consiglio di Amministrazione a stabilire i criteri di assegnazione e gestione dei finanziamenti e le modalità di rendicontazione COMITATO DI GESTIONE: organo paritetico composto da 6 persone nominate dal Consiglio di Amministrazione; dirige le Articolazioni Regionali FON-TER ASSEMBLEA: nomina Il Consiglio di Amministrazione; nomina il Collegio dei revisori dei conti; delibera: l eventuale compenso per amministratori e revisori dei conti, le ammissioni e le variazioni dello stato di associato; approva : i bilanci consuntivi e preventivi del Fondo deliberati dal C.d.A., le variazioni allo Statuto e al Regolamento da inviare al vaglio del MLPS; definisce le linee strategiche di attività annuali del Fondo delega al Consiglio e ai Consiglieri il compimento di specifici atti. Le riunioni dell Assemblea si ritengono valide se vi partecipa almeno la 1/2 dei componenti e le delibere sono valide a maggioranza PRESIDENTE E VICE PRESIDENTE: rappresenta il Fondo di fronte a terzi; promuove le convocazioni ordinarie e straordinarie dell assemblea e del Consiglio; presiede il Consiglio; sovrintende all applicazione dello statuto; da esecuzione alle deliberazioni degli organi statuari; è tenuto a svolgere i compiti affidatigli dallo Statuto, dall Assemblea o dal

17 Consiglio. Il Vice Presidente coadiuva il Presidente e lo sostituisce in caso di sua assenza CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: ha poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione; vigila sul funzionamento di tutti i servizi sia tecnici che amministrativi e sulle iniziative promosse da FON.TER; predispone e sottopone all approvazione dell Assemblea i modelli organizzativi e gli organici funzionali al raggiungimento degli obbiettivi, i regolamenti interni del Fondo e i bilanci preventivi e consuntivi; approva i costi di amministrazione e funzionamento del Fondo e i verbali delle proprie riunioni; accede e accetta i finanziamenti pubblici destinati alle attività di competenza del Fondo; regola il rapporto di lavoro con il personale di FON.TER in ogni aspetto;delibera in ordine all assunzione e al licenziamento del personale necessario al funzionamento del Fondo; compie ogni ulteriore atto delegato dall Assemblea; nomina Comitati di Comparto a carattere tecnico scientifico;nomina e revoca il Direttore di FON.TER; riferisce all Assemblea in merito alle proprie delibere. Le riunioni del consiglio si ritengono valide se vi partecipa almeno la metà più uno dei componenti e le decisioni vengono prese con almeno i 2/3 dei voti favorevoli COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI: esercitano le attribuzioni e hanno i doveri stabiliti dagli articoli 2403,2404 e 2407 del codice civile; riferiscono all Assemblea le eventuali irregolarità riscontrate durante l esercizio delle loro funzioni DIRETTORE: ha la responsabilità amministrativa, contabile e operativa del Fondo; è nominato dal Consiglio di Amministrazione e svolge le mansioni a lui affidategli dal Consiglio medesimo; ha la responsabilità della gestione amministrativo-contabile del Fondo; predispone i bilanci e i rapporti tecnici da presentare al Consiglio COMIATI DI COMPARTO: il C.d.A. può provvedere alla nomina di comitati di comparto (Commercio e turismo) con competenze tecnico scientifiche. Ogni comparto è composto da sei membri e svolge le seguenti funzioni: precisazione delle indicazioni tecniche da fornire alle imprese, necessarie per l approvazione dei progetti; valutazione ed esame delle richieste di finanziamento; altre funzioni demandategli dal Consiglio FONCOOP ASSEMBLEA: nomina il Presidente e il Vice; nomina i 4 membri del Consiglio di Amministrazione; delibera: l eventuale compenso per

18 amministratori e sindaci, le ammissioni e le variazioni dello stato di associato; approva : i bilanci consuntivi e preventivi del Fondo deliberati dal C.d.A., i regolamenti interni da inviare al vaglio del MLPS; decide all unanimità delle componenti cooperative e sindacali, sull approvazione delle linee strategiche di attività annuali del Fondo. L assemblea delibera con maggioranza qualificata in misura di 9/10 dei presenti e le sue riunioni si ritengono valide se vi partecipano almeno i 2/3 dei sui componenti PRESIDENTE E VICE PRESIDENTE: rappresenta il Fondo di fronte a terzi; promuove le convocazioni ordinarie e straordinarie dell assemblea e del Consiglio; presiede il Consiglio; sovrintende all applicazione dello statuto; da esecuzione alle deliberazioni degli organi statuari; è tenuto a svolgere i compiti affidatigli dall Assemblea o dal Consiglio. Il Vice Presidente coadiuva il Presidente e lo sostituisce in caso di sua assenza CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: ha poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione; vigila sul funzionamento di tutti i servizi sia tecnici che amministrativi e sulle iniziative promosse dal Fondo; predispone e sottopone all approvazione dell Assemblea i modelli organizzativi e gli organici funzionali al raggiungimento degli obbiettivi, i regolamenti interni del Fondo e i bilanci preventivi e consuntivi; approva i costi di amministrazione e funzionamento del Fondo; accede e accetta i finanziamenti pubblici destinati alle attività di competenza del Fondo; regola il rapporto di lavoro con il personale del Fondo in ogni aspetto COLLEGIO DEI SINDACI: i sindaci esercitano le attribuzioni e hanno i doveri stabiliti dagli articoli 2403,2404 e 2407 del codice civile; riferiscono all Assemblea le eventuali irregolarità riscontrate durante l esercizio delle loro funzioni SEGRETARIO DELL ORGANISMO: è nominato di volta in volta all inizio dei lavori GRUPPO TECNICO DI ASSISTENZA E DI VALUTAZIONE: nominato dal Consiglio di Amministrazione è composto da un minimo di sei membri con specifiche competenze formative. Il gruppo esamina e propone l eventuale approvazione o rigetto della richiesta di finanziamento dei progetti FON.DIR ASSEMBLEA: nomina Il Consiglio di Amministrazione; nomina il Collegio dei revisori dei conti; delibera: l eventuale compenso per

19 amministratori, revisori dei conti e i componenti i Comitati di Comparto, e le ammissioni e le variazioni dello stato di associato; approva : i bilanci consuntivi e preventivi del Fondo deliberati dal C.d.A., le variazioni allo Statuto e al Regolamento da inviare al vaglio del MLPS,eventuali altre attività proposte all Assemblea dal C.d.A. su proposta dei Comitati di Comparto; definisce le linee strategiche di attività annuali del Fondo delega al Consiglio e ai Consiglieri il compimento di specifici atti. Le riunioni dell Assemblea si ritengono valide se vi partecipano almeno i 2/3 dei componenti e le delibere sono valide a maggioranza PRESIDENTE E VICE PRESIDENTE: rappresenta il Fondo di fronte a terzi; promuove le convocazioni ordinarie e straordinarie dell assemblea e del Consiglio; presiede le riunioni del Consiglio e del Assemblea; sovrintende all applicazione dello statuto; da esecuzione alle deliberazioni degli organi statuari; è tenuto a svolgere i compiti affidatigli dallo Statuto, dall Assemblea o dal Consiglio. Il Vice Presidente coadiuva il Presidente e lo sostituisce in caso di sua assenza CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: ha poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione; da attuazione agli indirizzi dell Assemblea; vigila sul funzionamento di tutti i servizi sia tecnici che amministrativi e sulle iniziative promosse da FONDIR; approva i modelli organizzativi e gli organici funzionali al raggiungimento degli obbiettivi, i regolamenti interni del Fondo; redige i bilanci preventivi e consuntivi, da sottoporre all approvazione dell Assemblea; approva i costi di amministrazione e funzionamento del Fondo; accede e accetta i finanziamenti pubblici destinati alle attività di competenza del Fondo; regola il rapporto di lavoro con il personale di FONDIR in ogni aspetto; delibera in ordine all assunzione e al licenziamento del personale necessario al funzionamento del Fondo e riguardo alla nomina e alla revoca del Direttore; compie ogni ulteriore atto delegato dall Assemblea; predispone le modifiche allo Statuto e al regolamento da proporre all Assemblea; definisce la regolamentazione delle procedure riguardanti: valutazione, tempi, assegnazione del finanziamento e modalità di rendiconto, restituzione delle risorse in caso di mancato utilizzo e ogni altro aspetto relativo alle procedure da seguire; esamina i ricorsi per i progetti ai quali non è stato accordato il finanziamento da parte del rispettivo Comitato di Comparto; sottopone all approvazione dell Assemblea le proposte di eventuali nuove attività proposte dai

20 Comitati di Comparto; riferisce all Assemblea in merito alle proprie delibere. Le riunioni del consiglio si ritengono valide se vi partecipa almeno la metà più uno dei componenti e le decisioni vengono prese con almeno i 2/3 dei voti favorevoli COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI: esercitano le attribuzioni e hanno i doveri stabiliti dagli articoli 2403,2404 e 2407 del codice civile; riferiscono all Assemblea le eventuali irregolarità riscontrate durante l esercizio delle loro funzioni DIRETTORE: ha la responsabilità amministrativa, contabile e operativa del Fondo; è nominato dal Consiglio di Amministrazione e svolge le mansioni a lui affidategli dal Consiglio medesimo; ha la responsabilità della gestione amministrativo-contabile del Fondo; predispone i bilanci e i rapporti tecnici da presentare al Consiglio e all approvazione dell Assemblea COMITATI DI COMPARTO: Ogni comparto è composto da 8 membri aventi specifiche competenze in materia di formazione e svolge le seguenti funzioni: definizione delle iniziative da assumere per l attuazione degli scopi che si intende raggiungere; precisazione delle indicazioni tecniche da fornire alle imprese, necessarie per l approvazione dei progetti; valutazione ed esame delle richieste di finanziamento; altre funzioni demandategli dal Consiglio 2b- LA SRUTTURA OPERATIVA Tutti i Fondi hanno una struttura operativa che fa capo a un Direttore e un Gruppo tecnico cui è affidato l'esame definitivo dei piani formativi ai fini dell'accesso ai finanziamenti. I Gruppi tecnici regionali hanno compiti analoghi a quello centrale. Particolare significato riveste la figura del Direttore che ha le responsabilità operative più rilevanti. In linea di massima, il Direttore : -ha la responsabilità operativa di tutta la struttura del Fondo e risponde al Consiglio di Amministrazione e, per esso, al Presidente e al Vice Presidente; -attiva e mantiene i rapporti con l'inps per la canalizzazione delle risorse relative allo 0,30 -predispone e sottopone al Consiglio di Amministrazione la modulistica per la presentazione dei progetti, al fine dell approvazione; -istruisce i progetti di formazione e li sottopone al Consiglio di Amministrazione; -si avvale della struttura composta da personale del Fondo e di collaborazioni esterne; -ha la responsabilità della gestione delle risorse del Fondo, sulla base delle indicazioni e degli indirizzi approvati dal Consiglio di Amministrazione;

21 -predispone il bilancio preventivo e consuntivo del Fondo da sottoporre al Consiglio di Amministrazione -predispone periodicamente, e lo presenta al Consiglio di Amministrazione, un rapporto tecnico-economico che evidenzi le attività svolte. Nel dettaglio, il Gruppo tecnico nazionale : -verifica la conformità di criteri definiti dei singoli progetti presentati dalle articolazioni regionali; -esamina e progetta i piani formativi con caratteristiche nazionali da finanziare con le risorse a disposizione del Fondo Nazionale; -surroga le attività dei Gruppi tecnici regionali per conto delle articolazioni che non si sono dotate di tale strumento. Gli Accordi dei Fondi indicano priorità e obiettivi cui riferire i piani formativi. Ne elenchiamo alcuni: -sperimentazione di modelli formativi di riqualificazione mirati ai lavoratori a rischio di esclusione dal mercato del lavoro; -formazione volta a favorire le pari opportunità, a valorizzare il lavoro femminile, a diffondere le azioni positive; -programmi di formazione professionale continua in tema di sicurezza del lavoro, di tutela della salute e dell'ambiente; -interventi di qualità nella formazione e riqualificazione professionale continua; -azioni individuali di formazione continua dei lavoratori; -attività di qualificazione e riqualificazione per figure professionali di specifico interesse per singoli comparti, settori, distretti produttivi. C) Procedure e criteri 5 Le procedure per l'esame e il finanziamento, che è prerogativa degli organi statutari dei Fondi, sono in ogni caso ispirate a criteri di semplificazione, tempestività, certezza delle regole, equità di trattamento, rispetto della qualità degli interventi e delle priorità formative condivise. Alcuni orientamenti comuni possono essere individuati: o i progetti devono essere presentati con le modalità deliberate dal C.d.A. o devono indicare la struttura formativa incaricata dell'intervento, questa a sua volta dovrà essere accreditata presso la Regione di riferimento; o i progetti dovranno obbligatoriamente indicare i soggetti cui sarà affidata l attività formativa da parte del proponente per la realizzazione dei progetti stessi. 5 Per questa parte della ricerca sono stati presi in considerazione gli accordi ed i piani operativi dei vari fondi, in particolare i POA di fondimpresa e soprattutto di PMI usciti di recente poiché sono più dettagliati. Il materiale completo si può trovare nelle dispense.

22 o per ogni intervento formativo deve essere indicato da parte del proponente un responsabile della formazione che al termine dell'attività finanziata dovrà presentare relazione scritta; o i soggetti presentatori dei piani formativi settoriali e territoriali devono indicare le imprese beneficiarie degli interventi e i tempi previsti, all'inizio effettivo delle attività formative o comunque al momento della richiesta della prima erogazione del finanziamento. Ogni piano formativo dovrà contenere indicazioni sulle caratteristiche delle imprese e dei lavoratori coinvolti; o i progetti ammissibili, ma non finanziati per mancanza di fondi, vengono riconfermati per l'esame immediatamente successivo se richiesto dai soggetti proponenti; o non sono ammessi alla selezione per il finanziamento: i progetti presentati da imprese non in regola con i versamenti previsti al comma 3 e 4 dell'articolo 118, legge n. 388 del ; o verificati la completezza della documentazione, il rispetto delle procedure e la conformità agli indirizzi del Fondo, entro un numero di giorni, i progetti sono sottoposti dal Direttore al C.d.A. che autorizza, previa comunicazione, l'intervento formativo; o i progetti si intendono autorizzati se entro una certa data l'impresa non riceva, tramite le articolazioni territoriali o in via diretta dal centro, notizia dal diniego del finanziamento; o le attività formative devono avviarsi entro un numero definito di giorni dalla notifica dell'ammissione al finanziamento ai soggetti promotori e concludersi entro tempi certi dalla data di comunicazione dell'avvio delle attività; o i finanziamenti previsti possono essere dati in fasi successive, all'avvio e a consuntivo, rispettando in ogni caso le esigenze primarie della attività formative (evitando perciò ritardi, disguidi, contenziosi procedurali, ecc. tipici della formazione professionale a finanziamento pubblico); o devono essere stabilite attività di controllo, ispezione e rendicontazione. I destinatari dei progetti di formazione sono: lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato; lavoratori assunti con contratto di prestazione a tempo determinato, purché abbiano un anzianità pari o superiore a 12 mesi; lavoratori temporaneamente sospesi per crisi congiunturale, riorganizzazione e riduzione temporanea di attività. Un progetto di formazione deve contenere l indicazione delle imprese a cui è rivolto, il numero dei lavoratori coinvolti, l individuazione specifica del modello organizzativo, della metodologia, dei contenuti, della tempistica, dei costi della formazione e degli strumenti di verifica e monitoraggio delle attività da realizzare. Ciascun progetto di formazione deve essere esaustivo e completo rispetto alla priorità o alle priorità che intende attuare, nonché definito in un arco temporale adeguato alle caratteristiche delle imprese a cui è rivolto. Eventuali azioni prodromiche alla realizzazione della formazione devono, infatti, essere ricomprese all interno dello stesso. I progetti formativi possono essere presentati da:

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