FINANZIAMENTI USCITE FINANZIARIE ENTRATE FINANZIARIE INVESTIMENTI COSTI PROCESSO PRODUTTIVO TECNICO INTERNO DISINVESTIMENTO RICAVI
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- Giorgia Anna Maria Rossini
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1 FINANZIAMENTI USCITE FINANZIARIE ENTRATE FINANZIARIE INVESTIMENTI COSTI PROCESSO PRODUTTIVO TECNICO INTERNO DISINVESTIMENTO RICAVI
2 Processo evolutivo in materia contabile D.P.R. 382/80 riconoscimento alle Università ad emanare disposizioni integrative ad un previsto Regolamento per la contabilità che il legislatore si impegnava a predisporre D.P.R. 371/82 schema di bilancio omogeneo per Università e Centri di Spesa L. 168/89 art. 7 autorizza le Università ad adottare un proprio Regolamento per l Amm.ne la finanzia e la contabilità anche in deroga alle disposizioni della contabilità di Stato, salvo il rispetto dei principi L. 537/93 art. 5 espone gli indirizzi di Fondo in materia di Finanziamento Ordinario ed introduce la gestione autonoma delle risorse attraverso il budget unico Regolamento C.E.E. 2333/96 - normalizzazione delle statistiche di contabilità nazionale a livello europeo e internazionale per rilevare informazioni confrontabili nei conti economici della U.E. Nell anno 1997 la Legge 59 c.d Bassanini (art. 17), la Legge 94 Riforma del Bilancio dello Stato e il D. Leg.vo 279 (art. 10) introducono il sistema unico di contabilità analitica finalizzata alla RILEVAZIONE ANALISI - VERIFICA e MONITORAGGIO dei COSTI, dei RENDIMENTI e dei RISULTATI della azione AMINISTRATIVA D.Leg.vo 286/99 riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell attività svolta dalle amministrazioni pubbliche- istituisce tre forme di controllo: di regolarità amm.vo contabile, il controllo di gestione, la valutazione della dirigenza e la valutazione e il controllo strategico Il Problema si pone in maniera differenziata nei diversi settori della P.A. Per l Università molti autori concordano nel definire Non del tutto adeguato sostituire il sistema della contabilità finanziaria con uno di contabilità Economica poiché tale sistema non consente di controllare: 1. l aspetto autorizzatorio della spesa alimentata dal gettito tributario della Finanza Pubblica 2. il fabbisogno di Cassa Tuttavia, i medesimi autori concordano nel definire che l economicità dell azione amministrativa non può essere rilevata con le sole procedure finanziarie che trascurano l IMPIEGO delle risorse e la conseguente creazione di ricchezza derivante dall utilizzo dei fattori produttivi.
3 Presupposti essenziali del cambiamento gestionale nelle Università L. 370/99 invita le Università a istituire i Nuclei di Valutazione di ateneo, rendendo di fatto obbligatoria la valutazione della didattica della ricerca del diritto allo studio e dell attività amministrativa D.M. 509/99 Regolamento recante norme concernenti l autonomia didattica degli atenei introduce la riforma universitaria del c.d. 3+2 mediante due differenti livelli di Laurea, di cui uno di primo livello, a carattere professionalizzante, e un secondo di tipo specializzante, con la contestuale adozione del sistema dei crediti D.M. 5/12/2000 omogenea redazione dei conti consuntivi riclassificazione a posteriori delle poste di bilancio i dati contabili sono attribuiti alle funzioni (didattica, ricerca, assistenza e attività congiunte) e sono espressi sia in termini di cassa (riscosso/pagato) che di competenza (accertamenti /impegni) distinguendo, nello stesso tempo, la gestione centralizzata dalla gestione decentrata D.M. 270/ anno comune a tutti i corsi (60CFU) + 2anni per la triennale + 2 anni per la magistrale Anno Manuale dei principi e delle regole contabili del sistema unico di contabilità economica della P.A. L. 43/2005 adozione di linee generali di indirizzo che richiedono da parte di ciascuna Università l elaborazione di programmi triennali Anno 2006 D.M. (MEF) n attua la codifica SIOPE (Sistema Informativo delle OPErazioni degli enti Pubblici) e con successive determinazioni ministeriali è resa compatibile l Omogenea Redazione con la codifica SIOPE
4 D.M abroga le disposizioni del D. M. 5 dicembre 2000 e fornisce l aggiornamento dei dati per effetto delle modifiche intervenute nel SIOPE. Le Università, pertanto, dopo l approvazione dei bilanci consuntivi come previsto dagli appostiti Regolamenti di amministrazione, finanzia e contabilità dovranno ri-classificazione i conti secondo uno schema uniforme che tiene conto di n. 4 funzioni obiettivo: didattica, ricerca, assistenza, diritto allo studio e altre attività. Forte incentivazione a modificare il proprio approccio gestionale adottando tutti gli strumenti necessari per iniziare ad attuare un GOVERNO ECONOMICO nelle Università. E nota in quest ambito l importanza dell informazione contabile per governare il sistema e adottare scelte strategiche adeguate in tal senso molti autori concordano nel: - introdurre parallelamente alla contabilità finanziaria di un sistema di contabilità economica più orientato verso le esigenze del controllo di gestione; - mantenere il sistema di contabilità finanziaria ed introdurre rettifiche funzionali per individuare la competenza economica delle operazioni
5 Contabilità finanziaria - Contabilità economica a confronto PASSAGGIO dai CENTRI di SPESA- alla base del controllo finanziario - caratterizzati da autonomia di bilancio quindi di autorizzazione a spendere in un ciclo gestionale che prevede nella fase della SPESA l impegno, la liquidazione e l ordinativo di pagamento e nella fase dell ENTRATA accertamento, riscossione ai CENTRI di RESPONSABILITA - alla base del controllo economico - caratterizzati dall IMPIEGO di risorse affidate ad un manager (con l obiettivo di minimizzare le risorse da impiegare o di massimizzare i risultati da raggiungere) le risorse e i risultati in questo caso sono misurati attraverso parametri economici COSTO, RICAVI, REDDITO, INVESTIMENTI. Nel linguaggio contabile ciò presuppone l adozione di una contabilità integrata in grado di rilevare non solo i dati finanziari ma anche i dati economici: Pertanto: 1. permane l impostazione della contabilità finanziaria che rileva i movimenti monetari, ossia le entrate e le uscite di denaro che determinano incrementi o decrementi del patrimonio monetario, ossia dei mezzi finanziari a disposizione dell Ente. Essa si avvale di un sistema di scritture che individua: a) nel Bilancio preventivo lo strumento tecnico-giuridico che dà evidenza delle fonti di finanziamento in base alla loro provenienza e del loro impiego con classificazione delle spese per natura e per destinazione. Strutturalmente le entrate e le uscite sono ripartite in: Titoli, secondo la provenienza della fonte per l entrata e la finalità per la spesa, Categorie, secondo la natura economica, Capitoli, secondo l oggetto. In ciascun capitolo sono riportati:i valori relativi alle previsioni definitive dell anno in corso, le variazioni in aumento o in diminuzione, le somme risultanti, che costituiscono le previsioni di competenza per l anno cui il bilancio si riferisce Al bilancio di previsione sono allegati: un quadro riassuntivo delle entrate e delle uscite; la tabella dimostrativa del presunto avanzo o disavanzo di amministrazione, i bilanci delle gestione autonome e dei dipartimenti
6 b) nel conto consuntivo la misurazione di ciò che si è fatto per dare pienamente conto (accountability) del grado di raggiungimento degli obiettivi ovvero della realizzazione degli indirizzi di governo e del rispetto del relativo programma. Esso si compone dal: - Rendiconto finanziario, articolato secondo la medesima classificazione delle entrata e delle spese del bilancio preventivo. Per ciascun capitolo presenta i valori riferiti sia alla gestione di competenza, sia a quella dei residui; - Situazione patrimoniale, indica la consistenza degli elementi patrimoniali attivi e passivi all inizio e alla chiusura dell esercizio, evidenziando le variazioni intervenute nelle singole poste attive e passive e all incremento (o alla diminuzione) del patrimonio netto per effetto della gestione; - Conto economico, espone a) le Entrate e le Spese di competenza pura (ossia relative all anno di riferimento) ed anche le spese finanziate dall avanzo di amm.ne dell anno precedente (connotandosi per tale ragione come competenza mista); b) le variazioni intervenute nei residui attivi e passivi e le modificazioni degli altri elementi patrimoniali; c) inoltre dà evidenza delle cause che hanno originato la variazione del patrimonio netto dell Università. -dalla situazione dei residui attivi e passivi Al conto consuntivo sono allegati: - situazione amministrativa che espone il risultato di amministrazione (avanzo/disavanzo) a fine esercizio; - la relazione rettorale che illustra l andamento globale della gestione finanziaria, le variazioni rispetto al programma originario nonché le variazioni nella consistenza del patrimonio e i risultati generali di conto economico; - la relazione del collegio dei revisori; - la relazione del Nucleo di Valutazione - i rendiconti finanziari e le situazioni patrimoniali dei dipendenti. 2. si introduce la contabilità analitica ossia una tecnica o un metodo per determinare il costo di un progetto, un processo o un oggetto. Il costo viene individuato sulla base di misurazione dirette ovvero imputato sulla base di prescelti metodi di calcolo. Tali informazioni, a fondamento economico, relative alle risorse impiegate da ogni singolo centro di Responsabilità consente di alimentare il controllo di gestione.
7 Le fasi che caratterizzano l adozione di sistema di controllo di gestione possono cosi sintetizzarsi: definire un piano di Centri di responsabilità e dei connessi centri di costo; distinguere i centri di costo in aree o centri produttivi e aree o centri di struttura; individuare i centri produttivi intermedi e finali; individuare i centri di struttura generali o ausiliari; definire i principi di localizzazione dei costi di Ateneo; ribaltare i costi nei centri produttivi finali; imputare i costi ai progetti alle attività alle unità di output. Il controllo dei costi non può quindi derogare dai processi poiché deve porre in evidenza dove i costi si manifestano per poi aggregarli per natura (risorse umane, beni di consumo etc.) dimostrando quali risorse sono state utilizzate in relazione alla destinazione delle stesse (didattica, ricerca, diritto allo studio etc..). tuttavia Il potenziale innovativo di queste forme di controllo dei costi si scontra, ancora oggi, con la mancanza nel contesto normativo universitario di norme cogenti, pur avviandosi verso una progressiva introduzione della contabilità direzionale anche nelle università in vista di una sempre maggiore attenzione all uso delle risorse, al contenimento della spesa pubblico e alla verifica dei risultati.
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