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1 LA STORIA DELLA PICCOLA ApE RaYa Regione autònoma de sardigna Regione autonoma della sardegna Ente forestas de sardigna Ente foreste della sardegna

2 Insieme alla nostra amica Ape Raya, con questo opuscolo conosceremo meglio il mondo delle api, capiremo meglio cosa fanno, come vivono e qual è la loro organizzazione sociale. Impareremo a conoscere più da vicino che cosa producono e qual è la loro importanza per la vita sulla Terra. Regione autònoma de sardigna Regione autonoma della sardegna Ente forestas de sardigna Ente foreste della sardegna

3 Benvenuti nel mondo delle api! Ciao a tutti! Io sono l ApE RaYa, e sono qui per raccontarvi tutto sul magico mondo delle api!

4 Una grande famiglia Noi api siamo insetti sociali, ci piace vivere e lavorare tutti insieme, come una vera famiglia. Ogni ape si dedica con molta cura all'alveare e alle uova, ed è disposta a dare la propria vita per difendere la sua famiglia! Nasciamo tutte da piccole uova deposte dalla nostra Regina, e durante la nostra vita ci trasformiamo tre volte. Appena uscite dall'uovo siamo delle larve e abbiamo la forma di piccoli vermetti bianchi. Poi diventiamo pupe, tutte bianche e con piccole zampette. Infine, con la metamorfosi, diventiamo grandi e indossiamo la nostra divisa.

5 Come siamo fatte Il nostro corpo è suddiviso in tre parti: il capo, il torace e l'addome. Il nostro corpo è rivestito da una corazza chiamata cuticola. Nel capo abbiamo gli occhi, le antenne e la bocca. Abbiamo due grandi occhi composti, formati da migliaia di elementi semplici, e tre piccoli occhi primitivi. Con le antenne sentiamo i sapori, gli odori, la temperatura e l'umidità e tocchiamo gli oggetti per riconoscerne la forma. La bocca ci serve per succhiare il nettare dai fiori. Nel torace ci sono le ali, che usiamo per volare e per raffreddare l'alveare quando fa troppo caldo. Usiamo le zampette anteriori per pulirci e per raccogliere il polline che trasportiamo nelle due piccole borse poste nell'ultimo paio di zampette. E in fondo all'addome si trova il pungiglione, che ci serve per difenderci dai pericoli!

6 Le api operaie La nostra famiglia è composta da migliaia di api, ma non siamo tutte uguali. L'ape Regina ha il compito di deporre le uova ed è la madre di tutte le api. I fuchi sono i maschi della famiglia. E le api operaie come me, sono femmine che non depongono le uova e si dedicano alla cura dei piccoli e alla ricerca del cibo. Noi operaie siamo lunghe 12 o 13 millimetri e per diventare adulte impieghiamo 21 giorni. La nostra vita può durare da giorni in primavera (periodo più attivo) fino a 6 mesi nel periodo autunno-invernale, in cui l'attività dell'alveare è molto rallentata. Facciamo molti lavori durante la nostra vita: le api spazzine tengono pulito l'alveare Le api ceraiole costruiscono e riparano l'alveare Le api nutrici danno da mangiare alle larve Le api bottinatrici raccolgono il polline, il nettare, l'acqua e tutto quello che serve alla nostra famiglia! Le api sentinelle ci difendono dagli attacchi

7 L ape Regina La nostra Regina nasce da uova fecondate che vengono deposte nelle celle reali, più grandi delle altre e a forma di ghianda rovesciata. Noi nutriamo l'ape Regina con pappa reale e non con semplice miele e polline, per farla crescere più grande e abbastanza forte. L'ape regina è molto più grande di noi, è lunga mm perché il suo addome deve produrre e contenere le uova. Giornalmente, può arrivare a deporne fino a L'ape Regina esce dall'alveare solo per accoppiarsi o per cambiare casa, seguita da un gruppo di operaie e di fuchi. L'ape Regina vive anche 4 o 5 anni!

8 I fuchi I fuchi sono i maschietti della famiglia. Sono più grandi e tozzi delle api operaie. Sono lunghi 15 millimetri, ed hanno ali più lunghe delle nostre, che sporgono dall'addome. Non sono capaci di procurarsi da soli da mangiare e devono essere nutriti da noi operaie. Non solo! Non hanno il pungiglione e non possono difendersi. Il loro compito è soltanto quello di accoppiarsi con la Regina durante il volo nuziale.

9 L alveare Noi costruiamo la nostra casa, chiamata alveare, utilizzando la cera prodotta dal nostro corpo. La nostra casa è composta da varie stanze, che chiamiamo favi, che costruiamo uno accanto all'altro, per stare più vicini. Ogni favo è diviso in tante stanzette esagonali che chiamiamo celle. Noi le costruiamo alla perfezione, siamo dei grandi geometri! All'interno delle celle alleviamo le larve, i nostri piccoli, e ci conserviamo dentro miele e polline. Per non farci entrare gli estranei le chiudiamo con un tappo di cera che si chiama opercolo. Le celle dove vengono allevati i maschi (fuchi) sono più grandi di quelle destinate a noi operaie, ma le celle delle regine (celle reali) sono ancora più grandi! Noi operaie teniamo molto alla pulizia. Nel nostro alveare tutto è in ordine e perfettamente pulito.

10 Il miele Lo sappiamo, voi ci amate perché noi produciamo il cibo più dolce del mondo, il miele! Lo produciamo dal nettare che raccogliamo sui fiori, ma anche dalla melata, una sostanza zuccherina che troviamo sulle gemme o sulle foglie. Trasformiamo queste sostanze grazie agli enzimi che sono dentro il nostro corpo. Quando produciamo il miele, lo conserviamo nelle cellette del nostro favo e le chiudiamo con un tappo di cera, per conservarlo a lungo. Se il nettare proviene da un solo fiore il miele si chiama monofloreale, come il miele di Acacia o Eucaliptus. Se il nettare proviene da tanti fiori diversi si chiama Millefiori. Quando l'apicoltore lo estrae, il nostro miele è liquido, col tempo, alcuni tipi di miele possono diventare solidi (cristallizzazione). il miele contiene, oltre agli zuccheri, anche altri elementi importanti come vitamine, enzimi ed antibiotici; per questo è ricco di energia ed è anche curativo. Voi lo utilizzate in molti modi: a colazione, nel latte, nel thè e nelle tisane. Spalmato sul pane o mangiato a cucchiai!

11 Gli altri prodotti Lavoriamo tutti i giorni per offrirvi molti prodotti importanti. Per esempio la pappa reale, il cibo dell'ape Regina. È un alimento pieno di energie, molto utile per l'uomo. Nel nostro alveare si trova un'altra sostanza molto importante: la propoli. E una resina che raccogliamo dalle gemme e dalla corteccia degli alberi; dopo averla lavorata e integrata con altre sostanze, la usiamo come isolante per rivestire le cellette, per costruire barriere di difesa. Voi la usate come medicina, ma anche per produrre vernici e contro i parassiti delle piante. Poi le ghiandole presenti sul nostro corpo producono la cera, che noi usiamo per costruire i favi. Voi la usate per l'illuminazione, per la medicina, per la pittura, in farmacia, nella cosmetica, etc. Anche il veleno che noi usiamo per difenderci è molto utile. Infatti cura i reumatismi! Pappa reale Propoli Cera d api

12 L apicoltore e le arnie Il miele serve per sfamarci ma una parte delle nostre scorte possiamo regalarla all'uomo in cambio delle sue cure. L'apicoltore ci mette a disposizione delle casette, le arnie, che hanno la forma di una scatola suddivisa in due parti: il nido, dove alleviamo le nostre piccole api, ed il melario, dove conserviamo le scorte di miele. Quando i melari sono pieni, l'apicoltore procede alla smielatura ed estrae il miele dalle arnie, portandolo nel suo laboratorio per lavorarlo. Il prelievo dei melari avviene allontanandoci dai favi con delicatezza usando una speciale spazzola. Alcuni apicoltori usano un affumicatore, un attrezzo semplice che bruciando aghi di pino e/o cortecce produce un fumo aromatico che ci disturba e ci fa volare lontano dal melario. A seconda del periodo di fioritura delle piante mellifere, l'apicoltore sposta gli alveari per produrre mieli monoflora. Questa pratica si chiama nomadismo.

13 Le stagioni La nostra attività dipende dalla temperatura, dal clima, dalla lunghezza delle giornate e dalla presenza dei fiori. Con una temperatura inferiore a 10 gradi non possiamo più volare e restiamo chiuse in casa. Ci addossiamo l'una all'altra e formiamo il glomere, una palla di api con al centro la regina, scaldata dal nostro corpo. Quando arriva la primavera le giornate si allungano, la temperatura cresce e nei prati sbocciano i fiori. Il calore del sole ci rende molto attive e usciamo a raccogliere il nettare. La nostra regina ricomincia a deporre le uova. L'alveare si riempie di miele, uova, e di nuove api! Poi arriva un momento particolare, la sciamatura. Quando una nuova regina sale al trono, la vecchia madre esce dall'arnia con metà delle operaie, cerca un'altra casa e fonda un nuovo alveare. La nuova regina esce dall'alveare per il volo di accoppiamento con i fuchi. Tornata a casa, inizia subito a deporre le uova. Con il caldo dell'estate noi rallentiamo la nostra attività, ma con i temporali di fine estate torniamo sui prati e riprendiamo la raccolta per l'inverno.

14 L impollinazione Quando noi ci nutriamo del nettare dei fiori, il loro polline rimane attaccato ai peli del nostro corpo e cosi noi lo trasportiamo da un fiore all'altro. Per questo ci chiamano pronubi, perché favoriamo le nozze tra i fiori e permettiamo che le piante si riproducano. Sono tantissime le piante coltivate che hanno bisogno di noi: Gli alberi come il melo, il pero, il ciliegio, il pesco. Le piante da orto come il cavolo, la rapa, la cipolla, l'aglio, la carota, il melone. Le piante da foraggio l'orzo, l'avena, le fave, i girasoli etc.

15 L importanza delle api Molti agricoltori conoscono l'importanza della nostra impollinazione. Purtroppo però le pratiche della moderna agricoltura prevedono l'uso di pesticidi e di diserbanti che uccidono molti insetti pronubi ed hanno causato una grave moria anche tra di noi. Ciò è molto preoccupante per la conservazione e la sopravvivenza dell'ecosistema. E dunque necessario passare a pratiche agricole più rispettose, che limitino l'uso dei pesticidi ed incoraggino gli agricoltori a tutelare gli insetti utili come noi!

16 I nemici delle api Noi siamo molto pacifiche ma dobbiamo difenderci da alcuni pericoli. A volte siamo vittime di parassiti molto pericolosi per la nostra salute. E abbiamo dei nemici naturali, come il gruccione, le falene e qualche volta le lucertole e i rospi. Oppure altri insetti, come la mantide, la farfalla, la forbicina, la tarma della cera, il pidocchio, la vespa, il bombo, il calabrone, la formica. E non dimentichiamoci dei ragni! Noi ci difendiamo come possiamo, se ci sentiamo minacciate. Quando pungiamo, il pungiglione rimane conficcato nella pelle. Quando ciò accade noi moriamo subito dopo. La nostra puntura è molto dolorosa e qualche volta il nostro veleno può provocare allergie! ALT! vietato entrare

17 La danza delle api Noi abbiamo un sistema di comunicazione molto efficiente. Quando torniamo all'alveare dopo aver trovato un fiore ricco di nettare, danzando comunichiamo la presenza e la posizione del cibo, e chiamiamo le compagne per la raccolta. Volteggiamo nei pressi dell'ingresso dell'alveare, formando dei cerchi a forma di otto. Con questo indichiamo la direzione e la distanza dei fiori alle nostre compagne, e l'angolo in cui si trova la fonte di cibo rispetto al sole. Quando poi annusiamo il polline rimasto attaccato addosso alla compagna che sta danzando, capiamo il tipo di pianta che dobbiamo cercare!

18 Arrivederci Adesso sapete quanto noi api siamo importanti per voi! Perciò imparate ad amarci e a rispettare la Natura. E da grandi magari potrete diventare dei buoni apicoltori e nostri grandi amici! A presto!

19 Il miele prodotto dall'ente Foreste lo potete trovare presso: Servizio Territoriale di Cagliari Località Bagantinus Via is Bagantinus Decimomannu (Ca) - tel e Centro di smielatura Località Piscinamanna Pula (Ca) - tel Servizio Territoriale di Oristano Località Campulongu, frazione di Massama Oristano - tel Servizio Territoriale di Nuoro Via Deffenu, Nuoro - tel Centro di smielatura Località Bidderosa - s.s. 125 Orosei - Siniscola, Km Orosei (Ot) - tel Servizio Territoriale di Lanusei Via Piscinas, Lanusei (Og) - tel Servizio Territoriale di Sassari Via Roma, Sassari - tel Servizio Territoriale di Tempio Pausania Via Belluno, Tempio Pausania (Ot) - tel Centro di smielatura Località Su Filigosu - S.S. 597 Sassari - Olbia Oschiri (Ot) - tel/fax UGB Monte Olia Provincia di Olbia - Tempio - s.s. 127 Monti - Alà dei Sardi Km Monti (Ot) - tel

20 Questo opuscolo nasce con l'intento di promuovere il Progetto Miele che dal 2008 viene portato avanti dall'ente Foreste della Sardegna e che mira a valorizzare l'apicoltura come importante risorsa economica sostenibile. Inoltre, il progetto intende sensibilizzare adulti e bambini all'importanza delle api per gli esseri umani e ad un maggior consumo di prodotti salutari quali il miele, la pappa reale, la propoli e all'utilizzo di tutti quei prodotti naturali comunque derivati dall'opera delle api. Stampato su carta riciclata al 100% SardegnaForeste Per maggiori informazioni visitare il sito o inviare una mail a educazioneambientale@enteforestesardegna.it Regione autònoma de sardigna Regione autonoma della sardegna Ente forestas de sardigna Ente foreste della sardegna

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