Infortunio che fare? GUIDA PRATICA DI PRIMO SOCCORSO PER INFORTUNI NELL AMBITO DELL HOCKEY SU GHIACCIO. Dr. med.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Infortunio... ... che fare? GUIDA PRATICA DI PRIMO SOCCORSO PER INFORTUNI NELL AMBITO DELL HOCKEY SU GHIACCIO. Dr. med."

Transcript

1 Infortunio che fare? GUIDA PRATICA DI PRIMO SOCCORSO PER INFORTUNI NELL AMBITO DELL HOCKEY SU GHIACCIO Dr. med. Andrea Canonica

2 PREFAZIONE Questo manuale è creato per dare uno strumento facilmente utilizzabile da persone non professioniste della salute, serve per permettere una reazione giusta in caso di infortunio ma non serve per fare diagnosi e tanto meno per fare terapie che sono invece di competenza esclusivamente medica. Anche se questo manuale aiuta a reagire in caso d infortunio, quando è possibile bisogna cercare di evitare che gli infortuni avvengano, per questo è molto importante che l attrezzatura sia adeguata, con particolare attenzione, alle protezioni delle regioni esposte (casco, paracollo, ecc.), alla preparazione fisica ed ai controlli medici preventivi. La salute dello sportivo passa pure attraverso una corretta alimentazione ed una vita sana. Il fumo, l alcool e le droghe creano danno all organismo, spesso questo danno è irreversibile e compromette in modo importante non solo le attività sportive ma anche la vita quotidiana e futura dei ragazzi. Dr. med. Andrea Canonica medico responsabile Hockey Club Lugano

3 INDICE Grazie all indice ed in base al tipo di disturbo denunciato dall infortunato è facile ricercare poi il giusto comportamento da adottare. A. GLOSSARIO...2 B. NOZIONI GENERALI DI PRONTO SOCCORSO 1. Comportamento in caso di traumi importanti Lo stato di shock Le ferite...4 C. TRAUMI AGLI ARTI INFERIORI 1. Ho male al piede....4 Lesione delle dita del piede....4 Traumi distorsivi....5 Traumi contusivi....5 Lesioni dell avanpiede...5 Lesioni del tallone....6 Contusioni del tallone...6 Lesioni del tendine d Achille....6 Fascite plantare Ho male alla caviglia...7 Traumi distorsivi senza fratture....8 Traumi distorsivi e contusivi con fratture Ho male al ginocchio...9 Trauma distorsivo....9 Trauma contusivo Lussazione della patella Ho male all anca Trauma contusivo dell anca Trauma distorsivo dell anca D. TRAUMI AL BACINO Ho male al bacino...13 E. TRAUMI ALLA COLONNA Ho male alla schiena Frattura della colonna vertebrale F. TRAUMI ADDOMINALI Ho male alla pancia G. TRAUMI TORACALI Ho male al costato H. TRAUMI AGLI ARTI SUPERIORI 1. Ho male alla spalla...15 Trauma contusivo della spalla Lussazione della spalla Ho male al gomito Frattura del gomito...16 Lussazione del gomito Ho male al polso Ho male alla mano I. TRAUMI CRANICI

4 A. GLOSSARIO Le più frequenti lesioni dell apparato locomotore di tipo traumatiche alle quali sono esposti gli sportivi sono le seguenti: Contusioni Con questo termine s indicano gli effetti prodotti da un trauma, diretto o indiretto su una parte del corpo senza che vi sai un interruzione, rottura della cute; in caso contrario si parla di contusione escoriata, di ferita lacera o di ferita lacero-contusa. A seconda della gravità, la contusione può essere superficiale o profonda. I sintomi principali dipendono dalla serietà del danno: sicuramente saranno presenti dolore ed emorragie sottocutanee e cutanee. Distorsioni Sono lesioni frequenti nella traumatologia dello sport: si tratta di alterazioni che si producono in un articolazione quando questa viene sottoposta ad un movimento anormale improvviso e violento che oltrepassa i limiti fisiologici dell articolazione stessa. Questo tipo di trauma interessa tutti gli elementi che compongono l articolazione ovvero, capsula articolare, legamenti e cartilagine. Lussazioni Per lussazione s intende la perdita dei normali rapporti dei capi ossei articolari, che si produce per un cedimento dell apparato contenitore dell articolazione fatto di legamenti. Può essere provocato da un movimento violento. A questo tipo di lesione talvolta può essere anche associata una frattura; fra le complicazioni vanno poi ricordate le lesioni nervose, specie se il trauma ha interessato la spalla o il gomito. E necessario sempre un accertamento radiologico. Fratture Un trauma che agisce su un osso con una certa violenza lo rompe dando vita ad una frattura. La sintomatologia si riassume in dolore, insufficienza funzionale, motilità non fisiologica, innaturale, ematoma (precoce o tardivo), deformazione della parte interessata. Comunque, la diagnosi di frattura va confermata dall indagine radiologica. Iperflessione ed iperestensione Quando un articolazione si piega in modo da flettersi o estendersi oltre la normalità fisiologica quindi in modo eccessivo. Decubito laterale Posizione su un fianco del paziente con la bocca rivolta verso il basso. Si utilizza per evitare un possibile soffocamento in caso di vomito dell infortunato che ha perso conoscenza. 2

5 B. NOZIONI GENERALI DI PRONTO SOCCORSO 1. Comportamento in caso di traumi importanti Mentre attendete il medico oppure l ambulanza, cercare di tenere al caldo l infortunato. Applicate una borsa di ghiaccio sulla zona dolente. Se, in caso di frattura, l estremità dell osso fratturato sporge dalla pelle e l emorragia è grave, fermatela ma non cercate di riportare l osso al suo posto. Non tentate di pulire la ferita. Aspettate il medico, o l ambulanza. Solo in casi eccezionali, se non trovate un medico e l infortunato deve essere trasportato per ricevere le cure del caso, la frattura deve essere immobilizzata con stecche per evitare danni maggiori. Come stecche, usate tutto ciò che può servire a tenere ferme le ossa fratturate. Adoperate stecche abbastanza lunghe, da giungere oltre le articolazioni che sono al di sopra e al di sotto della frattura. Non pensate che non vi siano fratture soltanto perché l infortunato può muovere l articolazione o l arto leso. Per evitare complicazioni, chiamate subito il medico o l ambulanza. Se si tratta di una frattura della colonna cervicale, dorsale o lombare del bacino o del cranio, non tentate di muovere il paziente. Quando si deve soccorrere un infortunato è sempre meglio evitare di dargli da bere o da mangiare, nemmeno analgesici, in quanto il forte dolore può causare del vomito e quindi in un traumatizzato il rischio di ingombrare la bocca e le vie respiratorie con del materiale. Inoltre, in presenza di un infortunio che può causare uno stato di shock, l ingestione di cibi, medicamenti o liquidi nello stomaco, provoca un peggioramento del paziente per il sequestro di sangue a livello dello stomaco a discapito del cervello. Un ulteriore ragione sussiste nell eventualità che l infortunato debba essere, nelle ore immediatamente successive, operato. E quindi importante in quei casi che sia digiuno. Quando l infortunato perde o ha perso coscienza si tratta verosimilmente di una commozione cerebrale (vedi capitolo traumi cranici ). 2. Lo stato di shock Lo shock è la grave conseguenza del mancato arrivo del sangue ai tessuti dell'organismo, in particolare il cervello. Si può manifestare in seguito ad un trauma interno (rottura improvvisa di un organo) o a un'emorragia (perdita di sangue), può insorgere a causa di una violenta emozione, può comparire in seguito ad un'ustione o dopo una lunga esposizione al freddo. Può essere provocato anche dall'abuso di particolari farmaci (barbiturici, diuretici, vasodilatatori) o dalla puntura di un insetto, nel caso in cui la persona sia allergica a quel veleno. Qualunque ne sia la causa, lo shock presenta sempre gli stessi sintomi, in base ai quali viene diviso in tre stadi. Si parla di shock di primo stadio o di preshock quando il paziente ha freddo ed appare di colorito molto pallido. Nel secondo stadio (shock moderato), la pressione si abbassa molto, la persona avverte una sensazione di irrequietezza, può perdere conoscenza e sulla sua pelle appaiono delle striature cianotiche. Nel terzo stadio detto anche shock severo, il battito del cuore è molto irregolare, la respirazione è alterata, il paziente non è più cosciente, grave rischio per danni permanenti al cervello per la netta diminuzione del flusso di sangue. Il passaggio da uno stadio all'altro, cioè l'aggravarsi dello shock, è del tutto indipendente dalla causa che lo ha scatenato. É importante inoltre sapere che lo stato di shock può insorgere anche diverse ore dopo il trauma, la puntura d'insetto, l'ustione e così via. Proprio per questo motivo è importante tenere sotto osservazione per diverse ore la persona che abbia vissuto una situazione a rischio di shock: solo così si può essere pronti ad intervenire fin dai primissimi segnali. Cosa fare: a) Sdraiare il paziente con la testa più bassa dei piedi per far affluire il sangue al cervello (eccezione al punto d ). b) Slacciargli i vestiti. c) Coprirlo leggermente con una coperta, ma senza farlo sudare. d) Nel caso di lesioni alla testa o al petto, sollevare la testa e le spalle del paziente con cuscini o indumenti arrotolati in modo che la testa sia circa 25 cm più in alto dei piedi. e) Se il paziente comincia a respirare con difficoltà, abbassargli la testa come descritto al punto a. f) Se il paziente è cosciente ed ha sete bagnargli le labbra ma non somministrargli né cibo né bevande. 3

6 Un abbondante emorragia accompagnata da sintomi di shock determina quasi sempre una situazione di pericolo mortale per l infortunato. Pertanto, dopo aver arrestato l emorragia, bisogna prendersi cura dello shock. 3. Le ferite La ferita è un taglio alla cute con eventuale lesione dei tessuti sottostanti e due possibili complicazioni: l'infezione e l'emorragia. Possiamo distinguere le ferite in semplici (superficiali, poco estese) e gravi (estese, profonde, sporche, a margini irregolari e contusi, maciullati, macerati e schiacciati). Entrambe, sono sottoposte al pericolo di infezione: quelle gravi danno più facilmente luogo ad emorragia. Il trattamento della ferita semplice consiste in una disinfezione tramite un classico disinfettante. Se non corre il rischio di essere contaminata, lasciate la ferita all'aria, altrimenti fasciatela. L'esposizione della ferita all'aria facilita la cicatrizzazione ma se la ferita continua a sanguinare, o rischia di venire contaminata, fasciatela con delle compresse di garza sterile che fermerete con del cerotto o con una benda. Potrete eventualmente aggiungere uno strato di cotone idrofilo sopra la garza fissandolo con una benda, qualora dalla medicazione trasudasse un po' di liquido. Non mettete mai il cotone a diretto contatto con la ferita: bisogna evitare che le sue fibre restino imbrigliate nel sangue coaugulato rischiando poi di staccarlo. Quando sarà necessario cambiare la medicazione. Controllate ogni volta lo stato della ferita: se presenta segni di infiammazione (se cioè appare calda, gonfia, arrossata e dolente) rinnovate la medicazione più volte al giorno e consultate il medico. Può essere utile lavare la ferita più volte al giorno con una soluzione ottenuta, diluendo un cucchiaio di disinfettante in una tazza di acqua tiepida. Se la ferita è più grave in particolare se è molto profonda oppure sanguina in modo importante, risulta fondamentale prima di portare l infortunato all ospedale, arrestare l emorragia applicando garze sterili nel punto di sanguinamento, cercando poi con un bendaggio di applicare una certa pressione. C. TRAUMI AGLI ARTI INFERIORI 1. Ho male al piede Le possibili lesioni traumatiche del piede possono essere o di tipo distorsivo-contusivo o delle fratture, il tipo di meccanismo traumatico può già determinare il tipo di lesione. Lesione delle dita del piede Le lesioni delle dita dei piedi più frequenti sono di tipo contusive che possono anche causare delle fratture alle falangi. Le lesioni distorsive sono meno frequenti. 4

7 Traumi distorsivi un iperestensione oppure un iperflessione delle dita dolore alla mobilizzazione del dito, gonfiore. bisogna scaricare il dito del piede, mettere ghiaccio ed inviare l infortunato dal medico curante senza urgenza solo in caso di persistenza del dolore nelle successive 24 ore. si tratta di una lesione distorsiva. Immobilizzazione e scarico per qualche giorno sino a sparizione dei sintomi. Traumi contusivi un iperestensione o un iperflessione estrema oppure contusione diretta sul dito dolore all appoggio del piede, gonfiore importante del dito e/o ematoma. bisogna scaricare immediatamente il piede e se possibile praticare una fissazione, utilizzando il dito vicino per esempio mettendo un cerotto, inviare dal medico curante per una valutazione. si può trattare anche di una possibile frattura della falange del dito del piede. Dopo esecuzione di una radiografia fissare con un cerotto il dito fratturato con quello vicino. L immobilizzazione deve restare almeno per 10 giorni. Lesioni dell avanpiede Le lesioni traumatiche dell avanpiede sono essenzialmente di tipo contusivo solo raramente distorsivo. trauma diretto sul piede con un oggetto o altro oppure contusione del piede contro una parete rigida (muro, balaustra, ) dolore all appoggio del piede, gonfiore, possibile formazione di ematoma, forte dolore alla pressione del punto dell ematoma o del gonfiore. applicare ghiaccio o spray freddi nella regione gonfia, scaricare immediatamente il piede: inviare dal medico curante nelle ore successive, se il dolore persiste. Si possono usare gel anti-infiammatori. Le lesioni che possono essere causate da questo tipo di trauma sono di due tipi: - una semplice contusione che necessita oltre all applicazione immediata di ghiaccio, uno scarico del piede fino alla riduzione dei sintomi. Sono anche molto utili in questi casi, applicazioni di creme o gel antinfiammatori, eventualmente contenenti anche eparina per migliorare l assorbimento di eventuali ematomi. - una frattura dell avanpiede che necessita invece di un esame tramite radiografia, necessiterà poi di un immobilizzazione del piede con scarico. 5

8 Lesioni del tallone Le lesioni traumatiche a livello del tallone possono essere contusive dirette sull osso oppure sulle strutture adiacenti in particolare il tendine di Achille e la fascia plantare. Contusioni del tallone contusione diretta a livello del tallone, caduta in piedi, discata diretta sul tallone forte dolore al carico del piede nella sua parte posteriore ematoma, gonfiore, possibilità di ritrovare alla pressione diretta sul punto doloroso delle irregolarità dell osso. scarico immediato del piede, applicazioni di ghiaccio o gel antinfiammatori, inviare dal medico curante per l esecuzione di una valutazione con eventuale radiografia. si tratta di lesioni di tipo contusive o eventualmente di frattura del tallone. Dal lato diagnostico bisogna sottoporre sempre il paziente ad un esame radiologico ed applicare poi in caso di frattura, una stabilizzazione del piede. Nel caso di una semplice contusione è necessario invece uno scarico del piede per alcuni giorni ed eventualmente applicazione di antinfiammatori locali. Lesioni del tendine d Achille Rottura del tendine d Achille. 6

9 trauma diretto sul tendine o iperestensione forzata del piede forte dolore locale ematoma ed impossibilità alla marcia. scarico immediato del piede, con immobilizzazione del piede, ghiaccio. Inviare immediatamente dal medico curante o al pronto soccorso. la rottura del tendine d Achille è una lesione che necessita una terapia chirurgica con sutura del tendine e immobilizzazione del piede da 4 a 6 settimane poi riabilitazione prolungata. Fascite plantare Il termine indica l irritazione di una spessa tela fibrosa che decorre lungo la pianta del piede e si chiama aponeurosi plantare. Non è una lesione traumatica acuta e non è un urgenza. Spesso la fascite la si ritrova in atleti con raccorciamento dei muscoli posteriori della gamba. Riconosce un sovraccarico funzionale. Il dolore, avvertito in sede plantare soprattutto alla flessione delle dita, in fase iniziale regredisce con il semplice riposo. Quando cronicizza esso diviene persistente rendendo difficoltosa la deambulazione; in questa fase diviene necessario l uso di terapia farmacologica, fisica (ultrasuoni) ed eventuale ortesi. L intervento chirurgico sull aponeurosi viene riservato ai casi ribelli alla terapia. 2. Ho male alla caviglia I traumi della caviglia sono essenzialmente di tipo distorsivo e la gravità dipende dal grado di compromissione dell apparato legamentare. Le lesioni più gravi sono le fratture della caviglia. 7

10 Traumi distorsivi senza fratture più frequentemente avviene con un trauma di torsione del piede in flessione plantare, rotazione interna rapidamente, oltre al dolore importante, appare una tumefazione nella regionedella caviglia ed impossibilità o difficoltà di appoggiare il piede. Talvolta si può pure apprezzare un ematoma nella parte bassa della caviglia. scarico della caviglia, gamba alta, ghiaccio e creme antinfiammatorie. Inviare dal medico curante (entro le 12 ore successive). Attenzione una semplice distorsione della caviglia può nascondere una frattura. in seguito al trauma comparirà una marcata tumefazione della regione malleolare colpita, accompagnata da vivo dolore che spesso impedisce l appoggio del piede a terra. Nelle distorsioni di I grado spesso basta il riposo articolare, integrato da terapia antinfiammatoria, seguito da cicli di terapia fisica (ionoforesi, laser) e fisiocinesiterapia; la ripresa dell attività sportiva sarà consentita a quadro clinico risolto. Nelle lesioni di II grado in cui la compromissione dell integrità legamentosa è più grave rispetto al precedente, è opportuno procedere ad immobilizzazione per 4 settimane, a cui seguirà un intenso programma riabilitativo. Le lesioni di III grado, ovvero la rottura completa del legamento, prevedono la terapia chirurgica seguita da periodo di immobilizzazione. Le immagini seguenti mostrano la giusta anatomia dell apparato legamentare implicato nelle lesioni della caviglia. Traumi distorsivi e contusivi con fratture le fratture della caviglia avvengono per un improvvisa torsione o per un violento impatto sulla caviglia durante una caduta. Le fratture sono frequentemente associate a lesione dei legamenti fortissimo dolore, gonfiore praticamente immediato con sovente ematoma, deformazione della caviglia e impotenza funzionale. 8

11 applicazione locale di ghiaccio, immobilizzazione e immediatamente portare il ferito all ospedale o chiamare l ambulanza. Fratture composte: in questo caso le ossa si possono fratturare ma i frammenti non si spostano. Per terapia in genere può bastare un gesso per alcune settimane, senza carico sul piede a cui può seguire l applicazione di un tutore movibile che permetta quindi la riabilitazione in tempi piuttosto precoci. Fratture scomposte: in questo caso i frammenti ossei si sono spostati e la terapia, per ottenere una buona funzione in tempi più rapidi, è rappresentata dall intervento chirurgico che consiste nel rimettere in posizione corretta i frammenti e fissarli con viti e placche metalliche.spesso questi mezzi di sintesi metallici vengono ben tollerati e non occorre rimuoverli. Tale trattamento, di solito, permette una riabilitazione precoce, sempre che il tipo di frattura e il tipo d intervento eseguito, lo prevedano. 3. Ho male al ginocchio Trauma distorsivo Distorsione del ginocchio che può comportare una lesione dei legamenti, in particolare dei legamenti collaterali, sia a livello mediale, sia a livello laterale, dei legamenti crociati, anteriore e posteriore ed eventualmente una lesione dei menischi. si tratta di un trauma distorsivo, causato da una rotazione del ginocchio o da un movimento eccessivo anteroposteriore, postero anteriore o laterale della coscia, rispetto alla parte bassa della gamba gonfiore, difficoltà al carico e al movimento del ginocchio con instabilità. immediata immobilizzazione del ginocchio, grazie ad uno scarico (grazie a delle stampelle), applicazione di ghiaccio eventualmente creme antinfiammatorie, in particolare se presente un rigonfiamento del ginocchio. Il paziente deve essere inviato rapidamente dal medico per una valutazione entro le prossime 12 ore. Tenere il più possibile la gamba alta. 9

12 i traumi distorsivi del ginocchio si dividono in tre gruppi di gravità: le distorsioni benigne nelle quali la lesione legamentare è solo uno stiramento. Le distorsioni gravi necessitano invece frequentemente di un approccio chirurgico in quanto i legamenti in questi casi sono parzialmente rotti o completamente rotti. Nella figura che segue vediamo la successione in ordine di gravità delle lesioni legamentari del ginocchio ed in particolare del legamento collaterale mediale. Trauma contusivo si tratta di una contusione diretta del ginocchio importante dolore al tatto della parte contusa, presenza di un ematoma o di un rigonfiamento della stessa parte, impotenza funzionale dell articolazione e impossibilità di carico. immobilizzazione dell articolazione con uno scarico ed eventualmente immobilizzare il ginocchio, nei casi più gravi inviare immediatamente il paziente dal medico per l esecuzione di una radiografia. Nei casi leggeri, applicare ghiaccio e gel anti-infiammatori poi, in un secondo tempo, inviare dal medico. si tratta di un trauma di tipo contusivo, dove è possibile evidenziare tramite una radiografia, la presenza di un eventuale frattura, sia a livello della rotula, sia a livello del piatto tibiale o del femore. Il trattamento può essere sia chirurgico, in particolare nei casi di frattura del piatto tibiale o frattura scomposta della rotula, sia tramite immobilizzazione con tutori. Lussazione della patella Per lussazione patellare s intende la fuoriuscita della rotula dalla sua posizione classica. Nella radiografia si vede come la rotula è completamente fuori dall articolazione del ginocchio. 10

13 può essere un trauma diretto sul ginocchio e accompagnato da una distorsione del ginocchio il paziente avverte una sensazione di fuoriuscita della rotula dalla sua posizione originale che può essere permanente oppure anche essere stata di tipo transitorio; il ginocchio appare gonfio, la rotula appare dolorosa al tatto ed esiste una forte difficoltà alla flessione del ginocchio. immobilizzazione del ginocchio in posizione supina. Applicazione locale del ghiaccio, se la rotula resta fuori dal ginocchio, inviare immediatamente all ospedale con borsa di ghiaccio, senza dare niente da bere o da mangiare all infortunato visto che potrebbe necessitare di un intervento chirurgico. si tratta di una lussazione della rotula che in generale è associata ad una lesione legamentare. Se la lussazione si risolve spontaneamente, può essere trattata in modo conservativo, ossia tramite fisioterapia di rinforzo muscolare, in particolare di rinforzo del muscolo quadricipite ma nei casi di lussazione permanente o nei casi di lussazioni recidivanti, sono necessari degli interventi chirurgici di stabilizzazione della rotula. 4. Ho male all anca La figura mostra nella parte sinistra, l osso dell anca con le sue componenti. Simmetricamente a destra si vede l anca tramite radiografia. L anca è un articolazione complessa. I traumi possibili sono di tipo contusivo con o senza frattura dell osso, (in particolare del collo del femore) o di tipo distorsivo con lesione dell apparato capsulo-legamentare e possibile lussazione dell anca. 11

14 Trauma contusivo dell anca si tratta di una contusione diretta nella regione dell anca avvenuta a seguito di una caduta o di un contrasto dolenzia alla pressione nel luogo di contusione, presenza di un rigonfiamento o ematoma, difficoltà o impossibilità del movimento. nel caso in cui il movimento risulta molto difficile e doloroso o impossibile, bisogna stabilizzare il paziente in posizione sdraiata ed inviarlo immediatamente dal medico per l esecuzione di una radiografia all anca. In questi casi gli anti-infiammatori locali non sono molto efficaci visto che l articolazione è molto profonda. la contusione dell anca può comportare una frattura che può avvenire a diversi livelli dell articolazione; in particolare a livello del femore, collo e testa, a livello della cavità acetabolare o a livello dell osso iliaco. Una frattura dell osso iliaco viene trattata sempre o quasi in modo conservativo ovvero sia semplicemente con il riposo e l utilizzo di antidolorifici. La frattura del collo del femore o della cavità acetabolare, necessita di un intervento chirurgico di riparazione. Trauma distorsivo dell anca si tratta di una rotazione della gamba rispetto al bacino o di un iperabduzione (spaccata) dolori al movimento della gamba, dolori alla pressione a livello inguinale, generalmente si può ancora camminare. applicazione di ghiaccio, utilizzo di stampelle per scaricare la gamba, riposo, è necessaria una visita medica nelle 24 ore che seguono l incidente, soprattutto nel caso in cui non abbiamo un miglioramento della sintomatologia dolorosa. si tratta di un trauma di tipo distorsivo, che può creare una lesione a livello dell inserzione dei muscoli adduttori della gamba, in particolare strappi, stiramenti o distrazioni che necessitano in genere di una terapia fisica associata ad antinfiammatori e antidolorifici. I traumi distorsivi a livello dell anca, possono anche portare a lussazione dell anca, in questo caso il femore esce dalla cavità acetabolare e dall esterno si nota una chiara deformità articolare. E necessaria sempre una riposizione in anestesia, quindi è un urgenza. 12

15 D. TRAUMI AL BACINO Ho male al bacino Il bacino è composto dall osso sacro e dai due ossa iliaci. le lesioni traumatiche a livello del bacino, sono di origine principalmente contusiva, legati ossia ad un trauma diretto, in particolare delle cadute su superfici dure oltre al dolore specifico in particolare nella regione colpita, si possono evidenziare degli ematomi. riposo e applicazione di ghiaccio e creme antinfiammatorie. Generalmente questi dolori non impediscono i movimenti e non necessitano poi di trattamenti specifici. i traumi di tipo contusivo del bacino, possono causare delle fratture in diversi punti del bacino stesso infatti, essendo le ossa del bacino strettamente legate una con le altre, una frattura per esempio anteriore su un trauma diretto anteriore, può provocare anche una frattura di compenso a livello posteriore. Dal profilo terapeutico, le contusioni e anche le fratture del bacino non necessitano di trattamento specifico ma solo di un intensa terapia antidolorifica e di riposo. E. TRAUMI ALLA COLONNA Ho male alla schiena I traumi della colonna vertebrale, sono da considerare come delle vere e proprie urgenze mediche. Infatti, possono causare delle paralisi di tipo permanente quindi un invalidità ed addirittura la morte, a dipendenza del livello della lesione. In ogni caso, le persone non specificatamente istruite per il trattamento delle lesioni traumatiche della colonna, non devono spostare l infortunato. Bisogna invece valutarne lo stato di coscienza e verificarne i parametri vitali, in particolare la respirazione e la circolazione (palpare il polso, sia carotideo che radiale). Immediatamente bisogna allarmare i servizi di pronto intervento, in particolare ambulanza al no. tel. 144 o il medico. Possono verificarsi anche in modo relativamente frequente, dei traumi minori della colonna, dove l infortunato già spontaneamente si muove (in generale questo è un buon segno) ma anche in questo caso, lo spostamento deve essere eseguito con estrema cautela, soprattutto se l infortunato segnala come regione del dolore, la parte alta della colonna, ossia la colonna cervicale. Dopo un trauma della colonna è sempre necessaria una visita medica, deve essere eseguita il più presto possibile. Frattura della colonna vertebrale L immobilizzazione dell infortunato è fondamentale per evitare che ci sia una lesione del midollo spinale che può portare alla morte, paralisi o danni irreversibili. Il soccorso richiede particolari tecniche di spostamento e particolari barelle come il cucchiaio o il materassino a depressione, che immobilizzano totalmente l infortunato prima del trasporto. Meglio attendere il soccorso di personale qualificato mantenendo il malcapitato in assoluta immobilità. Nello spostamento bisogna fare in modo che l asse testa-collo-tronco, non subisca spostamenti e rimanga sempre rigido e in trazione. Se ciò non avviene si corre il rischio che una vertebra fratturata o lussata, possa provocare una lesione del midollo spinale o dei nervi. 13

16 F. TRAUMI ADDOMINALI Ho male alla pancia i traumi addominali possono essere causati da una contusione diretta nella regione dell addome a seguito di un contrasto oppure quando l infortunato batte direttamente l addome contro un ostacolo (balaustra, porta, avversario ) sono determinati in base alla gravità del trauma, ma non bisogna banalizzare i traumi di piccola entità perché possono nascondere delle lesioni che nell arco delle ore successive potrebbero diventare gravi. Come parametro di riferimento bisogna sempre far valutare da un medico un atleta che subisce un trauma addominale, soprattutto se il soggetto avverte dolore a livello addominale. immediatamente portare l infortunato in un luogo dove possa distendersi supino, non dare assolutamente da bere, avvisare il medico per una valutazione clinica. il trauma addominale è una lesione di difficile interpretazione immediata perché dei traumi apparentemente minori, possono in un secondo tempo rivelarsi gravi in quanto gli organi colpiti, in particolare la milza ed il fegato, possono sanguinare dopo un certo lasso di tempo dal trauma iniziale. La valutazione di questi traumi va eseguita tramite un ecografia degli organi addominali. G. TRAUMI TORACALI Come prima cosa bisogna sempre valutare le condizioni del ferito, controllando le vie aeree, l attività cardio-polmonare e lo stato di coscienza del ferito. Oltre al dolore al torace accusato dal ferito, il soccorritore deve prestare attenzione a tutti i segni ed i sintomi di fatica respiratoria e ad eventuali asimmetrie del torace (pneumotorace ossia perforazione del polmone). Queste ultime sono spesso nascoste alla vista, soprattutto nel giocatore di hockey, a causa dell abbigliamento, è però molto importante rilevarle. E necessaria, in questi casi, un evacuazione rapida ed assistita del ferito. Soprattutto in caso di traumi chiusi, cioè senza ferite aperte, è infatti indispensabile l intervento medico per scongiurare in tempi ridottissimi, il pericolo di emorragie o danni interni che potrebbero anche risultare mortali. Ho male al costato contusioni dirette per uno scontro di gioco oppure uno scontro diretto dell infortunato contro un ostacolo (balaustra, porte, avversario) importanti dolori al torace, difficoltà respiratoria associata e difficoltà alla mobilizzazione del torace. è indispensabile un evacuazione del ferito verso un pronto soccorso grazie a personale sanitario. Nei casi dove il ferito non lamenta particolari difficoltà a respirare e muoversi e non denuncia forti dolori, si può derogare la visita. le lesioni contusive del costato possono essere banali ma causare molto dolore e per diverso tempo. Non necessitano di terapie particolari se non di un ottima analgesia per permettere una corretta respirazione ed una buona mobilità. Si possono anche accusare delle fratture del costato che limitano molto anche la respirazione. Il loro trattamento è praticamente sempre conservativo ossia con l utilizzo di antidolorifici. 14

17 H. TRAUMI AGLI ARTI SUPERIORI 1. Ho male alla spalla Trauma contusivo della spalla I traumi della spalla sono tra quelli più frequenti visto che è una regione tra quelle più esposte a traumi diretti, durante cadute o altri tipi di contusione. La spalla è un articolazione complessa formata da diverse strutture, sia ossee come la clavicola, l omero e la scapola, sia legametari, sia muscolari. Evidentemente i traumi della spalla possono quindi colpire singolarmente una della strutture sopraccitate o divese strutture contemporaneamente. contusione diretta sulla spalla cadendo direttamente sulla regione in questione oppure con un contatto diretto contro un avversario dolori alla spalla con impotenza funzionale e presenza di gonfiore con ematoma. applicazione di ghiaccio, fissare la spalla con una mitella. Necessario controllo medico entro 12 ore. Frattura della clavicola La diagnosi di frattura della clavicola è essenzialmente clinica con la palpazione di un irregolarità tumefatta e dolorosa seguendo il bordo della clavicola. Il trattamento è l immobilizzazione secondo il principio della retropulsione della spalla (sacco da montagna) per circa quattro settimane. Il ricorso alla chirurgia è eccezionale. Lussazioni acromio-clavicolari Sono lesioni molto frequenti soprattutto nelle attività sportive, il meccanismo è una contusione che genera una forza sulla spalla dall alto verso il basso e vengono suddivise in tre differenti gradi di lesione a seconda della gravità. Grado I : stiramento dei legamenti acromio-clavicolari con allargamento dell interlinea e movimento di instabilità articolare. Grado II : rottura dei legamenti con movimento a cassetto antero-posteriore. Grado III : rottura dei legamenti con movimento in tutti gli assi e spostamento della clavicola in verticale. Il trattamento di queste lesioni può variare Dall immobilizzazione semplice antalgica fino ad interventi chirurgici di fissazione articolare. Lussazioni clavicolo-sternali Sono lesioni rare, possono essere anteriori e posteriori e le si ritrovano spesso associate a traumi toracici. Il trattamento è essenzialmente legato al grado di lesione e alla possibilità di riduzione delle lussazioni con manovre fisiche. 15

18 Fratture della scapola Sono lesioni rare dovute a dei traumi diretti e molto spesso non necessitano di trattamenti particolari se non in punti particolari come a livello del glenoide articolare oppure nel caso di un importante dislocazione. Lussazione della spalla sovente il trauma è indiretto ossia si tratta di una caduta sulle mani a braccia tese (lussazione anteriore 95% dei casi e lussazione posteriore 5% dei casi); più raramente il meccanismo del trauma è diretto ossia con uno shock posteriore sulla spalla con lussazione anteriore si nota una deformazione della spalla con in particolare un vuoto nella parte laterale verso il braccio, il traumatizzato accusa un forte dolore e un impotenza funzionale. ghiaccio, immobilizzazione, portare urgentemente in un pronto soccorso. 2. Ho male al gomito L articolazione del gomito è formata da diverse articolazioni singole dotate di movimenti propri: l articolazione tra omero e ulna, l articolazione tra omero e radio e l articolazione tra radio e ulna (vedi figura). Frattura del gomito la contusione diretta del gomito cadendo è un trauma frequente forte dolore a livello del gomito, impossibilità di piegare o allungare il braccio. immobilizzare il braccio in leggera flessione, applicare direttamente del ghiaccio e portare all ospedale o da un medico. la frattura del gomito è spesso una lesione complessa, tenuto conto delle differenti strutture che sono presenti nell articolazione. Infatti si possono avere fratture dell omero, del radio e/o dell ulna, associate ad una rottura dell apparato capsulo-legamentare. La terapia dipende dalla gravità delle lesioni ed in particolare se esistono o meno delle dislocazioni dei capi ossei fratturati. Nelle fratture dislocate la chirurgia è d obbligo. 16

19 Lussazione del gomito La figura mostra come l omero è completamente al di fuori della sua articolazione con l ulna. lo stesso dei traumi contusivi oltre al dolore l impossibilità di piegare il braccio, spesso si può chiaramente vedere la deformità del gomito. portare immediatamente l infortunato all ospedale o dal medico più vicino, cercando di fissare l arto nella posizione nella quale si trova. le lussazioni del gomito devono essere ridotte in anestesia, spesso si deve ricorrere alla chirurgia per la presenza di lesioni gravi dell apparato capsulolegamentare. 3. Ho male al polso Le lesioni del polso sono essenzialmente di tipo distorsivo. Le lesioni contusive ossia un colpo diretto sul polso, sono meno frequenti ma possono anch esse causare delle fratture. l infortunato cade appoggiando la mano sul pavimento creando un iperestensione (la più frequente) o un iperflessione (raramente) dolori nella regione del polso che può gonfiarsi e soprattutto di venire estremamente doloroso al movimento. 17

20 applicazioni di ghiaccio, mettere un bendaggio di stabilizzazione e portare dal medico se l infortunato denuncia un impotenza pressoché completa, nel caso contrario, il grado d urgenza è nettamente diminuito per cui si può attendere fino a 12 ore. La fotografia seguente mostra una frattura del polso in particolare con una frattura del radio, lesione questa, molto frequente. le lesioni distorsive o contusive del polso sono molto frequentemente accompagnate da fratture in particolare a carico del radio e dell ulna. Il tipo di trattamento dipende dal tipo di frattura, quando le fratture non comportano particolari spostamenti del frammento osseo rispetto all asse normale non necessitano, in linea di massima, d intervento chirurgico ma ci si può limitare ad una fissazione con un gesso. Tutte le fratture che comportano invece uno spostamento del frammento fratturato rispetto all asse dell osso normale, devono frequentemente essere operate. 4. Ho male alla mano Le lesioni traumatiche della mano, sono soprattutto di tipo contusivo e meno frequentemente distorsive, queste lesioni le ritroviamo frequentemente a livello delle dita. la lesione più frequente è sicuramente il colpo diretto sulla mano (colpo di bastone). Altre lesioni possono essere legate alle cadute sulle mani con iperestensione o iperflessione a livello delle dita forti dolori nella regione contusiva associati a gonfiore eventualmente ematoma. Nelle dita frequentemente troviamo un impotenza funzionale. deve essere di scarico della mano, applicando ghiaccio, eventualmente gel antinfiammatori, fissare la mano al collo con una mitella così da evitare che si gonfi. Se l infortunato non ha particolari dolori alla mobilizzazione delle dita oppure non ha forti dolori nella regione contusa, si può attendere per fare un controllo medico, al contrario, nel momento che l infortunato lamenta dolori importanti oppure impotenza funzionale, la valutazione medica deve essere tempestiva. le fratture della mano in particolare le fratture delle ossa del carpo, possono essere di difficile diagnosi anche con l ausilio di una radiografia; necessitano di una fissazione con gesso. Le fratture delle dita invece possono anche dover essere operate quando la dislocazione dell osso risulta importante. 18

21 I. TRAUMI CRANICI I traumi diretti a livello cranico, sono incidenti gravi e devono essere rapidamente trattati e sempre valutati da un medico. Solo il 3% di tutti i traumi cranici avvengono in ambito sportivo. Alcuni sintomi sono evidenti immediatamente, mentre altri non si manifestano se non dopo alcuni giorni o settimane dopo la lesione. Con il trauma cranico lieve, il paziente può rimanere in stato di coscienza alterata per pochi secondi o minuti. La persona può anche sentirsi confusa oppure un po strana per alcuni giorni o settimane dopo il danno iniziale. Altri sintomi includono: cefalea, confusione mentale, sensazione di leggerezza alla testa, sonnolenza, visione doppia, visione confusa, oppure occhi stanchi, ronzio all udito, cattivi sapori alla bocca, fatica o letargia, un cambio nei ritmi del sonno, cambi nel comportamento o nell umore, problemi con la memoria, concentrazione, attenzione, o pensiero. Con il trauma cranico moderato o severo con conseguente commozione cerebrale, il paziente può mostrare gli stessi sintomi, associati a: perdita di coscienza (vigilanza), cambiamenti nella personalità, un mal di testa severo, persistente, o peggiorante, vomito ripetuto o nausea, crisi epilettica, impossibilità a svegliarsi, midriasi, cioè dilatazione delle pupille, anche una sola, il vomito ed il deficit neurologico (p.es. debolezza in un braccio o gamba) assieme sono importanti indicatori della prognosi e la loro presenza richiede un immediata presa a carico specialistica e spesso anche un intervento neurochirugico. Terapia immediata: assicurare la pervietà delle vie respiratorie in particolare controllare che la bocca sia vuota (cibo, vomito, paradenti, ecc.), mettere in posizione di decubito laterale, chiamare medico oppure

22 Se giochi con attenzione diventerai un campione!!! Dr. med. Andrea Canonica Specialista FMH medicina interna e medicina manuale SAMM Via San Gottardo 30 CH-6943 Vezia Tel Fax info@studio-medico-canonica.ch

23

LESIONI SCHELETRICHE

LESIONI SCHELETRICHE LESIONI SCHELETRICHE LESIONI MUSCOLO - SCHELETRICHE Anatomia dell APPARATO SCHELETRICO Lo scheletro umano è costituito da 208 ossa di diversi tipi: OSSA BREVI (es.vertebre) OSSA PIATTE (es. SCAPOLA, BACINO)

Dettagli

TRAUMI AGLI ARTI LESIONI SCHELETRO-MUSCOLARI

TRAUMI AGLI ARTI LESIONI SCHELETRO-MUSCOLARI A cura di Vds Davide Bolognin Istruttore di Pronto Soccorso e Trasporto Infermi CROCE ROSSA ITALIANA Volontari del Soccorso Delegazione di Terme Euganee (PD) TRAUMI AGLI ARTI LESIONI SCHELETRO-MUSCOLARI

Dettagli

Dr. Mentasti Riccardo

Dr. Mentasti Riccardo TRAUMATOLOGIA Dr. Mentasti Riccardo Obiettivi Apprendere nozioni di anatomia e fisiologia dell apparato muscolo sceletrico Conoscere i meccanismi ed i principali traumi muscolo-scheletrici più frequenti

Dettagli

L APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO

L APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO L APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO L APPARATO LOCOMOTORE OSSA-ARTICOLAZIONI MUSCOLI OSSA-ARTICOLAZIONI Il sistema scheletrico garantisce le funzioni di: Sostegno rigido (le ossa danno forma al corpo e gli

Dettagli

I TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE

CROCE ROSSA ITALIANA COMITATO LOCALE AREA SUD MILANESE Opera TRAUMI LO SCHELETRO FUNZIONE: DI SOSTEGNO DI MOVIMENTO DI PROTEZIONE ORGANI INTERNI (es: cranio/cervello) EMOPOIETICA (midollo osseo, produzione cellule sangue) DI DEPOSITO (riserva di Sali, Calcio)

Dettagli

Lesioni apparato locomotore, politrauma, trauma cranico e. trauma oculare

Lesioni apparato locomotore, politrauma, trauma cranico e. trauma oculare Lesioni apparato locomotore, politrauma, trauma cranico e vertebrale,trauma toracico, trauma oculare APPARATO LOCOMOTORE Composto da ossa, articolazioni e muscoli Serve a: sostenere l organismo proteggere

Dettagli

Misericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica

Misericordia di Empoli Centro Formazione. Primo Soccorso. Eventi e Lesioni di Origine Traumatica Misericordia di Empoli Centro Formazione Primo Soccorso Eventi e Lesioni di Origine Traumatica Il Trauma E detto trauma un evento violento che reca un danno psico-fisico ad un individuo. Incidente SI Infarto

Dettagli

FRATTURE, LUSSAZIONI, DISTORSIONI E FERITE. Aspetti concettuali e gestione del primo soccorso

FRATTURE, LUSSAZIONI, DISTORSIONI E FERITE. Aspetti concettuali e gestione del primo soccorso FRATTURE, LUSSAZIONI, DISTORSIONI E FERITE Aspetti concettuali e gestione del primo soccorso Elena Pedrotti - infermiera professionale Ortopedia e Traumatologia Ospedale S. Chiara Obiettivi formativi Valutare

Dettagli

Corso di Primo Soccorso. Dolore. Gonfiore. Turgore. Calore. Funzione lesa. Corso di Primo Soccorso. contrazione in eccentrica

Corso di Primo Soccorso. Dolore. Gonfiore. Turgore. Calore. Funzione lesa. Corso di Primo Soccorso. contrazione in eccentrica Patologie dell apparato locomotore Traumatologia Traumatologia Ossa Fratture Definizioni Per trauma si intende una lesione fisica di natura violenta che si manifesta in maniera più o meno improvvisa. Articolazioni

Dettagli

Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof.

Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof. Unità Operativa di Medicina Riabilitativa DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE/RIABILITAZIONE - San Giorgio - Direttore: Prof. Nino Basaglia MODULO DIPARTIMENTALE ATTIVITÀ AMBULATORIALE Responsabile: Dott. Efisio

Dettagli

Lussazione di spalla:

Lussazione di spalla: Lussazione di spalla: Per lussazione si intende la perdita completa dei rapporti reciproci tra i capi ossei di una articolazione. Può essere congenita, ovvero presente alla nascita, od acquisita. Le condizioni

Dettagli

Modulo di Conoscenza delle metodiche e tecniche di bendaggio dinamico ad immobilizzazione parziale nella traumatologia delle articolazioni

Modulo di Conoscenza delle metodiche e tecniche di bendaggio dinamico ad immobilizzazione parziale nella traumatologia delle articolazioni GECAV 9/2007 per Operatori 118 1 Modulo di Conoscenza delle metodiche e tecniche di bendaggio dinamico ad immobilizzazione parziale nella traumatologia delle articolazioni A cura del GECAV (Gestione Emergenza

Dettagli

15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA

15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA International Pbi S.p.A. Milano Copyright Pbi SETTEMBRE 1996 15 MINUTI AL GIORNO PER EVITARE IL MAL DI SCHIENA Introduzione I muscoli e le articolazioni che danno sostegno alla nostra schiena spesso mancano

Dettagli

Lesione di una parte dell'organismo prodotta da una causa esterna in modo rapido e violento Può riguardare (tra l'altro...):

Lesione di una parte dell'organismo prodotta da una causa esterna in modo rapido e violento Può riguardare (tra l'altro...): COS'E' IL TRAUMA: Lesione di una parte dell'organismo prodotta da una causa esterna in modo rapido e violento Può riguardare (tra l'altro...): l'apparato scheletrico (fratture) le articolazioni (distorsioni,

Dettagli

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di

Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore Conoscere le tecniche di valutazione dei parametri vitali Riconoscere le situazioni di Corso Base per Aspiranti Volontari della CROCE ROSSA ITALIANA VALUTAZIONE PARAMETRI VITALI INSUFFICIENZA CARDIACA - RESPIRATORIA OBIETTIVO DELLA LEZIONE Conoscere i parametri vitali valutabili dal soccorritore

Dettagli

La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce

La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce 4. Esercizi raccomandati La semplice serie di esercizi di seguito suggerita costituisce una indicazione ed un invito ad adottare un vero e proprio stile di vita sano, per tutelare l integrità e conservare

Dettagli

ESERCIZI PRATICI. ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico

ESERCIZI PRATICI. ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico La al ESERCIZI PRATICI ESERCIZI PRATICI per il benessere fisico L attività fisica è fondamentale per sentirsi bene e per mantenersi in forma. Eseguire degli esercizi di ginnastica dolce, nel postintervento,

Dettagli

Il B.L.S. (Basic Life Support)

Il B.L.S. (Basic Life Support) Il B.L.S. (Basic Life Support) Cos è: Sequenza di verifiche ed azioni da effettuare sulla Vittima quando A NON E COSCIENTE B NON RESPIRA C NON HA CIRCOLO Scopo: Prevenire o Limitare i danni dovuti alla

Dettagli

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

IL PRIMO SOCCORSO QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE IL PRIMO SOCCORSO NELLE SCUOLE QUALI REGOLE RISPETTARE DALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE AI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE LE NORME DEL D.M. 388/03 LE RESPONSABILITA DEL PERSONALE SCOLASTICO PRESENZA

Dettagli

I traumi rappresentano in Italia:

I traumi rappresentano in Italia: Immobilizzare perché: L intervento di immobilizzazione ha lo scopo di: limitare i movimenti dei monconi ossei fratturati durante le manovre di mobilizzazione e trasporto del paziente di ridurre le possibilità

Dettagli

Stimola la riparazione dei tessuti. Magnetoterapia BF 167

Stimola la riparazione dei tessuti. Magnetoterapia BF 167 Stimola la riparazione dei tessuti Magnetoterapia BF 167 Illustrazioni esplicative per famiglie che intendono utilizzare trattamenti con Magnetoterapia BF 167: Illustrazione Descrizione Diffusori Frequenza

Dettagli

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI

MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Dott. Sergio Biagini Tecnico della Prevenzione Limite di peso da sollevare da soli Maschi adulti 25 Kg femmine adulte 20 Kg maschi adolescenti 20 Kg femmine adolescenti

Dettagli

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA

PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA PATOLOGIE MEDICHE in EMERGENZA COSA SONO, COME SI RICONOSCONO, COME SI OPERA Patologia Ischemica (Infarto) Cuore (infarto) Cervello (Ictus) Scompenso Cardiaco Difficoltà Respiratorie Shock Che cosa sono,

Dettagli

dott. Massimiliano Molfetta

dott. Massimiliano Molfetta dott. Massimiliano Molfetta Telefono amb. 0436890344 Cellulare 330537056 molfettamassimiliano@gmail.com medico chirurgo specialista in chirurgia generale via Annibale De Lotto 34/a San Vito di Cadore esercizi

Dettagli

Curare il mal di schiena. Nicola Magnavita

Curare il mal di schiena. Nicola Magnavita Curare il mal di schiena Nicola Magnavita Lombalgia acuta Vivo dolore alla schiena, che insorge all improvviso dopo un movimento particolare o uno sforzo ( colpo della strega ) Colpisce il 10-15% della

Dettagli

ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L ALLUNGAMENTO MUSCOLARE

ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L ALLUNGAMENTO MUSCOLARE ESERCIZI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA MOBILITÀ ARTICOLARE E PER L ALLUNGAMENTO MUSCOLARE ARTICOLAZIONI DELLA CAVIGLIA Flessioni del piede da stazione eretta con la punta su un rialzo o contro una parete

Dettagli

MODENA 11 Maggio 2006 1 CORSO NAZIONALE PER ALLENATORE DI BEACH VOLLEY TRAUMI ACUTI DEGLI ARTI INFERIORI

MODENA 11 Maggio 2006 1 CORSO NAZIONALE PER ALLENATORE DI BEACH VOLLEY TRAUMI ACUTI DEGLI ARTI INFERIORI MODENA 11 Maggio 2006 1 CORSO NAZIONALE PER ALLENATORE DI BEACH VOLLEY TRAUMI ACUTI DEGLI ARTI INFERIORI TRAUMI ACUTI DEI TESSUTI MOLLI lesioni muscolari lesioni tendinee TRAUMI OSTEO-ARTICOLARI distorsioni

Dettagli

Guida Pratica dopo intervento di Chirurgia Senologica

Guida Pratica dopo intervento di Chirurgia Senologica Guida Pratica dopo intervento di Chirurgia Senologica Il Servizio di Riabilitazione Oncologica segue la paziente nel momento dell intervento e successivamente, durante le fasi di cura e di follow-up. A

Dettagli

RELAZIONE INTERVENTO CROCE ROSSA ITALIANA

RELAZIONE INTERVENTO CROCE ROSSA ITALIANA Giulia Poggi 1 A RELAZIONE INTERVENTO CROCE ROSSA ITALIANA La Croce Rossa è un associazione internazionale fondata a Ginevra (Svizzera) nel 1864 da Henry Dunant. Nel 1859 durante la battaglia di Solferino

Dettagli

Le principali cause del mal di schiena: 1. Postura scorretta quando si è seduti, al lavoro, in casa o in automobile.

Le principali cause del mal di schiena: 1. Postura scorretta quando si è seduti, al lavoro, in casa o in automobile. ESERCIZI PER LA SCHIENA La maggior parte delle persone che viene nel nostro centro soffre di dolori alla schiena. Vi consigliamo di leggere attentamente questo opuscolo e di attenervi il più possibile

Dettagli

FERITE. FERITE PULIZIA e PUNTI DI COMPRESSIONE FRATTURE IMMOBILIZZAZIONI TOGLIERE IL CASCO

FERITE. FERITE PULIZIA e PUNTI DI COMPRESSIONE FRATTURE IMMOBILIZZAZIONI TOGLIERE IL CASCO FERITE PULIZIA e PUNTI DI COMPRESSIONE FRATTURE IMMOBILIZZAZIONI TOGLIERE IL CASCO Storti Chiara Francesca Istruttore PSTI FERITE PULIZIA e DISINFEZIONE Lavare la ferita: lavare con acqua corrente per

Dettagli

Patologie muscolo - scheletriche ed articolari

Patologie muscolo - scheletriche ed articolari Patologie muscolo - scheletriche ed articolari La struttura ossea Ossa lunghe Ossa corte Ossa piatte Struttura dell 0sso Tessuto spugnoso Tessuto compatto Struttura dell 0sso La struttura tridimensionale

Dettagli

RIABILITAZIONE CAVIGLIA DOPO DISTORSIONE

RIABILITAZIONE CAVIGLIA DOPO DISTORSIONE RIABILITAZIONE CAVIGLIA DOPO DISTORSIONE Per una corretta riabilitazione della caviglia, è molto importante conoscere il grado di distorsione da parte dell ortopedico sapendo che esiste un grado I, II

Dettagli

CAPSULITE ADESIVA ESERCIZI PER LA RIABILITAZIONE

CAPSULITE ADESIVA ESERCIZI PER LA RIABILITAZIONE CAPSULITE ADESIVA ESERCIZI PER LA RIABILITAZIONE Esercizio nr. 1) Piegate il busto in avanti in modo che sia parallelo al pavimento ed appoggiatevi con il braccio sano ad uno sgabello o ad un tavolino.

Dettagli

Sistema scheletrico. - ossa. - cartilagini. Il sistema scheletrico è fatto da: - articolazioni. Nel tessuto osseo

Sistema scheletrico. - ossa. - cartilagini. Il sistema scheletrico è fatto da: - articolazioni. Nel tessuto osseo Sistema scheletrico - ossa Il sistema scheletrico è fatto da: - cartilagini - articolazioni Nel tessuto osseo ci sono tante lamelle e in mezzo ci sono le cellule chiamate osteociti. I vasi sanguigni passano

Dettagli

PATOLOGIA DEL PORTIERE

PATOLOGIA DEL PORTIERE PATOLOGIA DEL PORTIERE PATOLOGIE DELLA MANO E DEL POLSO: trattamento e riabilitazione Dott. P. Odorizzi, Dott I. Dakovic Infortuni da sport alla mano 1/4 degli infortuni sportivi 10% degli infortuni calcistici

Dettagli

BLEFAROPLASTICA LA CHIRURGIA DELLE PALPEBRE

BLEFAROPLASTICA LA CHIRURGIA DELLE PALPEBRE BLEFAROPLASTICA LA CHIRURGIA DELLE PALPEBRE dottor Alessandro Gennai CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA ed ESTETICA dottor Luigi Izzo CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA ed ESTETICA Gentilissima/o Paziente,

Dettagli

INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI INTERFERONE POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI 1 Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori informazioni:

Dettagli

Tecniche e presidi per l immobilizzazione e la mobilizzazione atraumatica

Tecniche e presidi per l immobilizzazione e la mobilizzazione atraumatica Tecniche e presidi per l immobilizzazione e la mobilizzazione atraumatica Obiettivi Immobilizzare il rachide cervicale Immobilizzare la colonna in toto Immobilizzare segmenti osteo-articolari Consentire

Dettagli

BLS-D Basic Life Support- Defibrillation

BLS-D Basic Life Support- Defibrillation BLS-D Basic Life Support- Defibrillation Rianimazione Cardiopolmonare e Defibrillazione Precoce per Comunità M. & G. for and La morte cardiaca improvvisa Ogni anno colpisce una persona su 1.000 Molte di

Dettagli

Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO

Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO Capitolo 5_d URGENZE MEDICHE ADULTO 1 OBIETTIVI RICONOSCERE LE PRINCIPALI PATOLOGIE NEUROLOGICHE CHE PROVOCANO ALTERAZIONI DELLA COSCIENZA IDENTIFICARE I SEGNI E SINTOMI DI: SINCOPE, CONVULSIONI, MENINGITE,

Dettagli

Rischio ELETTRICO Prima Parte: Pericoli e conseguenze Seconda Parte: Aspetti Legislativi / Normativi Terza Parte: Misure di protezione

Rischio ELETTRICO Prima Parte: Pericoli e conseguenze Seconda Parte: Aspetti Legislativi / Normativi Terza Parte: Misure di protezione Rischio ELETTRICO Prima Parte: Pericoli e conseguenze Seconda Parte: Aspetti Legislativi / Normativi Terza Parte: Misure di protezione Normativa ART. 15, 36, 37, 45, 165 D. Lgs.. 81/2008 ART. 6.1.7 NORMA

Dettagli

2 Risalire a letto Appoggiare il sedere al bordo del letto, con le mani appoggiate

2 Risalire a letto Appoggiare il sedere al bordo del letto, con le mani appoggiate APPENDICE ESERCIZI POST-OPERATORI CONSIGLIATI 1 Scendere dal letto Da supino a letto sollevare il tronco sostenendosi sui gomiti, portare il dorso del piede sano sotto la caviglia dell arto operato, per

Dettagli

Lesioni da caldo, freddo e da agenti chimici

Lesioni da caldo, freddo e da agenti chimici Lesioni da caldo, freddo e da agenti chimici LA PELLE LA PELLE La pelle è composta LA PELLE epidermide derma adipe LA PELLE La pelle ha la funzione di: proteggere da microrganismi regolare l equilibrio

Dettagli

A L G O R I T M O B L S ( A d u l t o ) S o c c o r r i t o r i

A L G O R I T M O B L S ( A d u l t o ) S o c c o r r i t o r i A L G O R I T M O B L S ( A d u l t o ) S o c c o r r i t o r i Fase A: Primo Soccorritore Valuta Coscienza: Chiama e Scuote la vittima (Pizzica se Trauma) Accertato lo stato di Incoscienza Paziente Cosciente

Dettagli

4 BIOFEEDBACK... 27 Obiettivo... 27 Tecnica... 28

4 BIOFEEDBACK... 27 Obiettivo... 27 Tecnica... 28 1 APPROCCIO ALL INTEGRITÀ BIOPSICOSOCIALE.......... 1 2 VALUTAZIONE DELLA PATOLOGIA SPECIFICA............ 3 Scopi della valutazione............................ 3 Contenuti della valutazione.........................

Dettagli

A cura di Marcello Ghizzo

A cura di Marcello Ghizzo IL PRIMO SOCCORSO A NOI E AGLI ALTRI A cura di Marcello Ghizzo Per cominciare Il rischio che tu o i tuoi compagni possiate restare vittime di incidenti durante la pratica sportiva, il gioco, a scuola o

Dettagli

Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, soccorso e classificazione

Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, soccorso e classificazione Lo stato di Coma,Ictus cerebrale: fattori di rischio e posizione d'attesa. Epilessia, Asma, intossicazioni, primo soccorso e classificazione COMA sindrome clinica caratterizzata da una mancata risposta

Dettagli

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata

FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE. Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata FIACCHEZZA, STANCHEZZA, MALESSERE MORALE Carenza di ferro molto diffusa e spesso sottovalutata Cari pazienti! Vi sentite spesso fiacchi, stanchi, esauriti o giù di morale? Soffrite facilmente il freddo?

Dettagli

Le lesioni muscolari

Le lesioni muscolari Le lesioni muscolari Cenni di anatomia e fisiologia Una classificazione è utile solo se fornisce informazioni sulla natura della lesione, sul suo trattamento e sulla sua prognosi M. E. Muller TIPI DI MUSCOLI

Dettagli

Patologie neurologiche e traumatologia cranicocervicale

Patologie neurologiche e traumatologia cranicocervicale Sistema nervoso Patologie neurologiche e traumatologia cranicocervicale Catania 18.02.2006 Anatomia e Fisiologia Trauma cranico Trauma della colonna vertebrale Convulsione Epilessia Coma Prof. F. Ventura

Dettagli

ww.chirurgiarticolare.it riproduzione vietata

ww.chirurgiarticolare.it riproduzione vietata Il trattamento delle sindromi rotulee non può essere lo stesso in ogni paziente. Sarà il medico curante a prescrivere, in base alla patologia quale dei seguenti esercizi dovrà essere praticato. E' importante

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE Corso di Laurea in SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (L22)

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE Corso di Laurea in SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (L22) UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPERIMENTALE Corso di Laurea in SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (L22) Insegnamento di Metodi e Didattica degli SPORT DI SQUADRA MeD della PALLAVOLO

Dettagli

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!»

COPIA. Neuropatia diabetica. «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» Neuropatia diabetica «Il diabete può danneggiare il sistema nervoso!» www.associazionedeldiabete.ch Per donazioni: PC 80-9730-7 Associazione Svizzera per il Diabete Association Suisse du Diabète Schweizerische

Dettagli

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994

2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4 Distanze di sicurezza UNI EN ISO 13857:2008, UNI EN 349:1994 2.2.4.1 Descrizione L uso delle distanze di sicurezza rappresenta un modo per garantire l integrità fisica dei lavoratori in presenza

Dettagli

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA

Corso per soccorritori volontari L APPARATO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA. Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA Corso per soccorritori volontari L APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO -CENNI DI ANATOMIA E DI FISIOLOGIA Antonio Murolo CRI Fermignano Istruttore TSSA DEFINIZIONE: INSIEME DI ORGANI CHE CONCORRONO ALLA MEDESIMA

Dettagli

Valutazione delle condizioni mediche. Valutazione delle condizioni mediche

Valutazione delle condizioni mediche. Valutazione delle condizioni mediche Pagina 1 / 2 andare alla pagina: 1 6 Posizione del M/L Posizione del A/P Peso corporeo Determinare il peso corporeo. Prendere già in considerazione eventuali variazioni prevedibili (ad es. oscillazioni

Dettagli

ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi

ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi ESERCIZI DOPO ARTROSCOPIA DEL GINOCCHIO Prof. Valerio Sansone Clinica Ortopedica dell Università di Milano Istituto Ortopedico Galeazzi Esercizi iniziali Contrazioni dei muscoli flessori del ginocchio

Dettagli

ADDOMINOPLASTICA: CORREZIONE CHIRURGICA DELL'ADDOME RILASSATO ED ADIPOSO

ADDOMINOPLASTICA: CORREZIONE CHIRURGICA DELL'ADDOME RILASSATO ED ADIPOSO ADDOMINOPLASTICA: CORREZIONE CHIRURGICA DELL'ADDOME RILASSATO ED ADIPOSO L addominoplastica comprende tutte le varie tipologie di intervento di chirurgia plastica dell addome. Si basa sulla rimozione chirurgica

Dettagli

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO

CONOSCERE IL PROPRIO CORPO CONOSCERE IL PROPRIO CORPO Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

BARI 14-16 DICEMBRE 2006 IL COLLARE CERVICALE

BARI 14-16 DICEMBRE 2006 IL COLLARE CERVICALE BARI 14-16 DICEMBRE 2006 IL COLLARE CERVICALE Dott. Michele Perrini U.O. DI RIANIMAZIONE AUSL BAT/1 BARLETTA 1 COLLARE CERVICALE presidio principe nell immobilizzazione atraumatica del rachide cervicale

Dettagli

CERVICALGIA ESERCIZI DI FISIOTERAPIA

CERVICALGIA ESERCIZI DI FISIOTERAPIA CERVICALGIA ESERCIZI DI FISIOTERAPIA Esercizi di fisioterapia Il tratto cervicale è la prima parte della colonna vertebrale. Quando si parla di cervicalgia si intende un dolore a livello del collo che

Dettagli

GLI ESERCIZI UTILI PER IL MAL DI SCHIENA

GLI ESERCIZI UTILI PER IL MAL DI SCHIENA Il benessere della colonna vertebrale dipende strettamente dalla tonicità dei muscoli della schiena. Se i muscoli sono forti ed elastici grazie allo svolgimento regolare dell attività fisica, la colonna

Dettagli

Primo Soccorso. Come si presenta: il muscolo appare duro e dolorante. Il movimento è impedito.

Primo Soccorso. Come si presenta: il muscolo appare duro e dolorante. Il movimento è impedito. Primo Soccorso Crampo Il crampo è una contrattura dolorosa del muscolo, del tutto involontaria, determinata da un accumulo di sostanze tossiche o da una carenza di sali e di potassio. È una risposta alterata

Dettagli

BLS ADULTO 09/03/2011

BLS ADULTO 09/03/2011 Capitolo 3 Il Trattamento Primario RegioneLombardia 2006 Obiettivi Sapere come trattare le situazioni pericolose per la vita Trattamento primario CRI BUCCINASCO 1 Cuore - Polmone - Cervello Perdita di

Dettagli

L aorta è una grossa arteria che origina dal cuore e porta il sangue a tutto il corpo.

L aorta è una grossa arteria che origina dal cuore e porta il sangue a tutto il corpo. Cos è un aneurisma L aorta è una grossa arteria che origina dal cuore e porta il sangue a tutto il corpo. Il tratto di arteria che dal cuore attraversa il torace è chiamata aorta toracica e mentre quella

Dettagli

MAL DI SCHIENA l attività sportiva previene il mal di schiena?

MAL DI SCHIENA l attività sportiva previene il mal di schiena? MAL DI SCHIENA l attività sportiva previene il mal di schiena? Stretching Beneficio attività sportive: Rinforzo muscolare 1. RINFORZO MUSCOLARE (STABILITA ) 2. ALLUNGAMENTO E STRETCHING (FORZA E DISTRIBUZIONE

Dettagli

La spasticità: nuove possibilità di trattamento

La spasticità: nuove possibilità di trattamento La spasticità: nuove possibilità di trattamento La spasticità: Cos è? Si definisce spasticità un alterazione dei movimenti data da un aumento del tono muscolare involontario, con contratture muscolari

Dettagli

La Prevenzione del Rischio da MMC. Introduzione. Newsletter 08/2014

La Prevenzione del Rischio da MMC. Introduzione. Newsletter 08/2014 Codroipo, lì 15 settembre 2014 Prot. 4714LM La Prevenzione del Rischio da Movimentazione Manuale dei Carichi MMC Introduzione Newsletter 08/2014 ECONSULTING del dott. Luciano Martinelli Via Roma, 15 int.

Dettagli

Lezione 07. Traumi dell Apparato Tegumentario

Lezione 07. Traumi dell Apparato Tegumentario Lezione 07 Traumi dell Apparato Tegumentario La Cute Ferite Cosa è? Interruzione della continuità della cute Classificazione Taglio Punta Lacero Contusa Avulsione cutanea Complicanze: Gravità: Lesioni

Dettagli

Esercizi per collo, spalle e braccia.

Esercizi per collo, spalle e braccia. DA FARE IN CASA - Esercizi pratici per mantenersi in forma. Esercizi per collo, spalle e braccia. 1 - Muscoli spalle e braccia Sdraiati sulla schiena, sollevare un leggero peso sulla testa e flettendo

Dettagli

IMATINIB (Glivec) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI

IMATINIB (Glivec) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI IMATINIB (Glivec) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori

Dettagli

Immobilizzazione di fratture ossee e di lussazioni

Immobilizzazione di fratture ossee e di lussazioni Immobilizzazione di fratture ossee e di lussazioni L'applicazione di un apparecchio d'immobilizzazione in genere richiede due persone. Una immobilizza e sostiene l'arto leso, mentre l'altra persona applica

Dettagli

Figura 2 - Approccio da parte del leader di manovra. Figura 1 - Approccio da parte del leader di intervento. Leader di manovra 2

Figura 2 - Approccio da parte del leader di manovra. Figura 1 - Approccio da parte del leader di intervento. Leader di manovra 2 LEADER DI MANOVRA Il leader di manovra (da qui in poi l.m.) è quel soccorritore che, su tutti gli scenari in cui è presente un paziente traumatico, o presunto tale, per tutto il tempo necessario all applicazione

Dettagli

RUNNING. il re degli allenamenti

RUNNING. il re degli allenamenti Naturale, dimagrante, ottima per tonificare il cuore e il sistema circolatorio. E soprattutto a costo zero. La corsa è un training senza eguali e le giornate di questo periodo, tiepide e gradevoli, invitano

Dettagli

Medicazioni e bendaggi

Medicazioni e bendaggi Medicazioni e bendaggi MEDICAZIONI Con una medicazione è possibile coprire una ferita. Quando possibile una medicazione dovrebbe essere: Sterile. Se non è disponibile una medicazione sterile, usare un

Dettagli

Cap. 3 METODI E MEZZI DI CARICAMENTO

Cap. 3 METODI E MEZZI DI CARICAMENTO Cap. 3 METODI E MEZZI DI CARICAMENTO Rev. 1.02 22/07/2014 Numerosi sono i metodi ed i mezzi con cui si possono trasportare pazienti ed infortunati. Quelli maggiormente usati sono: 1. La sedia portantina

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BRESCIA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI (Titolo VI del D. Lgs. 81/2008 s.m.i.) INDICE 1. SOLLEVARE E TRASPORTARE 3 1.1. LA RMATIVA 3 2. EFFETTI SULLA SALUTE 4 3. PRINCIPI DI PREVENZIONE 4 3.1. MOVIMENTI 4 3.2.

Dettagli

COME GESTIRE IL FISSATORE ESTERNO

COME GESTIRE IL FISSATORE ESTERNO DIPARTIMENTO DI RIABILITAZIONE Struttura Semplice Dipartimentale Rieducazione Funzionale Ospedale di Albenga/Territorio Albenganese Responsabile Dssa. Anna Maria Amato La metodica di Ilizarov viene utilizzata

Dettagli

EPICONDILITE: MA CHE COSA E ESATTAMENTE? DIAGNOSI E TERAPIA

EPICONDILITE: MA CHE COSA E ESATTAMENTE? DIAGNOSI E TERAPIA EPICONDILITE: MA CHE COSA E ESATTAMENTE? DIAGNOSI E TERAPIA Dott. Stefano Folzani Responsabile f.f. Servizio di Radiologia Ospedale di Suzzara Dott. Gianluca Castellarin Responsabile Ortopedia III Ospedale

Dettagli

STRETCHING PER GLI ARTI

STRETCHING PER GLI ARTI STRETCHING PER GLI ARTI INFERIORI E SUPERIORI... 1] Stretching attivo del polpaccio (gastrocnemio) In piedi rivolti verso il muro Mantenere ben dritta la gamba posteriore Mantenere il tallone a terra Mantenere

Dettagli

In forma tutto l anno! Semplice programma di ginnastica sul luogo di lavoro

In forma tutto l anno! Semplice programma di ginnastica sul luogo di lavoro In forma tutto l anno! Semplice programma di ginnastica sul luogo di lavoro Introduzione Che si lavori seduti o in piedi, la mancanza di movimento legata a una postura statica prolungata può a lungo andare

Dettagli

RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA

RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE ESERCIZI DI FISIOTERAPIA Esercizi di fisioterapia Una corretta attività fisica svolge un azione molto favorevole sull apparato cardiovascolare, riduce tutti i principali

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

Salute e piccoli traumi. a cura della prof. PATRIZIA BIANCHINI CORSO DI AGGIORNAMENTO DI EDUCAZIONE MOTORIA

Salute e piccoli traumi. a cura della prof. PATRIZIA BIANCHINI CORSO DI AGGIORNAMENTO DI EDUCAZIONE MOTORIA Salute e piccoli traumi a cura della prof. PATRIZIA BIANCHINI CORSO DI AGGIORNAMENTO DI EDUCAZIONE MOTORIA 2. LA SALUTE E I PICCOLI TRAUMI Spesso vi sarà capitato di sentir dire ho avuto uno strappo! oppure

Dettagli

LO STRETCHING. Metodiche di stretching. Tecniche di stretching statico

LO STRETCHING. Metodiche di stretching. Tecniche di stretching statico LO STRETCHING Chi corre deve avere una buona flessibilità per esprimere al meglio il proprio potenziale e per non incorrere in continui ed invalidanti infortuni. La flessibilità è l insieme della mobilità

Dettagli

ESERCIZI POSTURALI LOMBARI

ESERCIZI POSTURALI LOMBARI ESERCIZI POSTURALI LOMBARI Gli esercizi, suddivisi in quattro serie di difficoltà via via crescente, vengono eseguiti sotto la guida di un fisioterapista per un periodo medio di 4 settimane. Dopo tale

Dettagli

Allegato 2 ISTRUZIONI DI PRIMO SOCCORSO PER LE SCUOLE

Allegato 2 ISTRUZIONI DI PRIMO SOCCORSO PER LE SCUOLE Allegato 2 SERVIZIO MEDICINA PREVENTIVA NELLE COMUNITA E DELLO SPORT ISTRUZIONI DI PRIMO SOCCORSO PER LE SCUOLE IN CASO DI COSA FARE COSA NON FARE Indossare i guanti monouso Lavare la ferita con acqua

Dettagli

La riabilitazione del legamento collaterale mediale

La riabilitazione del legamento collaterale mediale La riabilitazione del legamento collaterale mediale E. Trucco C. Laura Palestra Bussana - Struttura Complessa RRF Direttore: dott. E. Trucco La lesione del LCM è la più frequente tra lesioni periferiche

Dettagli

I.N.R.C.A. Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Anziani - IRCCS in Forma

I.N.R.C.A. Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Anziani - IRCCS in Forma Il movimento è fondamentale per il soggetto anziano per mantenere o riacquistare l indipendenza e l autosufficienza. Spesso l atteggiamento della persona di una certa età è di sfiducia e rassegnazione:

Dettagli

Definizione. La terra. Folgorazione. Rischi elettrico. Effetti. Tipi di corrente elettrica. Cavi. Adempimenti Primo Soccorso

Definizione. La terra. Folgorazione. Rischi elettrico. Effetti. Tipi di corrente elettrica. Cavi. Adempimenti Primo Soccorso 1 Tipi di corrente elettrica Rischi elettrico Definizione Cavi La terra Folgorazione Effetti Adempimenti Primo Soccorso 2 Possiamo paragonare la corrente elettrica ad una cascata e l energia trasferita

Dettagli

MASSAGGIO MIOFASCIALE

MASSAGGIO MIOFASCIALE MASSAGGIO MIOFASCIALE Tale massaggio viene utilizzato sia a scopo preventivo, che per il trattamento delle rigidità e delle contratture della muscolatura. Questa tecnica agisce sulla fascia (tessuto connettivale

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

CONOSCERE LA PROPRIA SCHIENA

CONOSCERE LA PROPRIA SCHIENA Servizio di Recupero e Rieducazione Funzionale Tel. 030 3709750-Fax 030 3709403 COSCERE LA PROPRIA SCHIENA Come è fatta? È costituita da 24 ossa chiamate vertebre. La colonna vertebrale è suddivisa in

Dettagli

Lo Stretching per il ciclista 17 semplici esercizi

Lo Stretching per il ciclista 17 semplici esercizi 2012 Lo Stretching per il ciclista 17 semplici esercizi Una raccolta di esercizi specifici per chi pratica ciclismo a tutti i livelli dall'agonista al semplice cicloturista De Servi Giuseppe STUDIO BIOMEC

Dettagli

Riscaldamento/Rilassamento

Riscaldamento/Rilassamento Riscaldamento/Rilassamento Eseguite ciascuno dei movimenti almeno quattro volte da ogni lato in maniera lenta e controllata. Non trattenete il respiro. 1) Testa Sollevate e abbassate la testa. Fissate

Dettagli

PATOLOGIE TRAUMATICHE dell APPARATO DI SOSTEGNO e LOCOMOZIONE e del SISTEMA NERVOSO / DSSDUDWRGLVRVWHJQRHORFRPR]LRQH è l insieme degli organi che

PATOLOGIE TRAUMATICHE dell APPARATO DI SOSTEGNO e LOCOMOZIONE e del SISTEMA NERVOSO / DSSDUDWRGLVRVWHJQRHORFRPR]LRQH è l insieme degli organi che PATOLOGIE TRAUMATICHE dell APPARATO DI SOSTEGNO e LOCOMOZIONE e del SISTEMA NERVOSO / DSSDUDWRGLVRVWHJQRHORFRPR]LRQH è l insieme degli organi che permettono: sostegno, movimento, e protezione di alcune

Dettagli

www.addiospalladolorosa.it

www.addiospalladolorosa.it Addio Spalla Dolorosa Copyright 2014. AddioSpallaDolorosa.it. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo manuale o dei suoi documenti inclusi possono essere utilizzati, riprodotti o trasmessi

Dettagli

COLPO DI SOLE IL DISTURBO CHE SI MANIFESTA PER UNA PROTRATTA ESPOSIZIONE AL SOLE.

COLPO DI SOLE IL DISTURBO CHE SI MANIFESTA PER UNA PROTRATTA ESPOSIZIONE AL SOLE. COLPO DI SOLE IL DISTURBO CHE SI MANIFESTA PER UNA PROTRATTA ESPOSIZIONE AL SOLE. COLPO DI SOLE CAUSE LA CAUSA DETERMINANTE E L ECCESSIVA ESPOSIZIONE A L AZIONE DEI RAGGI SOLARI, RADIAZIONE INFRAROSSE

Dettagli