Dipartimento di Samità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma
|
|
- Rosangela Locatelli
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I bias negli studi epidemiologici. Elementi di statistica descrittiva ed inferenziale.l epidemiologia sperimentale Paolo Villari Dipartimento di Samità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma
2 PROGRAMMA DEL CORSO (E DI ESAME) Concetti di salute e malattia. La storia naturale delle malattie. Valutazione dell efficacia dei tests diagnostici: sensibilità, specificità e valori predittivi. Le curve ROC. Gli screening Definizione ed obiettivi dell epidemiologia. Classificazione degli studi epidemiologici. L epidemiologia descrittiva. Misure di frequenza di malattia L epidemiologia analitica: gli studi di coorte, gli studi casocontrollo e gli studi trasversali. Le misure di associazione I bias negli studi epidemiologici. Elementi di statistica descrittiva ed inferenziale. L epidemiologia sperimentale Epidemiologia e prevenzione delle malattie cronicodegenerative
3 STUDI DI EPIDEMIOLOGIA ANALITICA ERRORI SISTEMATICI (BIAS) BIAS DI SELEZIONE Si verifica quando il reclutamento dei soggetti in uno studio non dipende solo dai criteri di inclusione esempio: l inclusione di un caso in uno studio caso-controllo è influenzata dallo stato di esposizione BIAS DI INFORMAZIONE (MISCLASSIFICAZIONE) Si verifica quando i soggetti vengono erroneamente classificati relativamente allo stato di esposizione o di malattia esempio: il ricordo di un esposizione può essere più probabile in uno dei gruppi selezionati (casi)
4 CONFONDIMENTO SI VERIFICA QUANDO UNA VARIABILE ESTERNA MODIFICA (ANNULLA, RIDUCE, AUMENTA) L ASSOCIAZIONE TRA L ESPOSIZIONE E LA PATOLOGIA ESPOSIZIONE (consumo di caffè) MALATTIA (mal. cardiovascolari) VARIABILE DI CONFONDIMENTO (fumo di sigaretta)
5 CONFONDIMENTO: UN ESEMPIO LUNG CANCER NO LUNG CANCER COFFEE NO COFFEE RISCHIO RELATIVO = (170/1000)/(80/1000) = 2.12 FUMATORI LUNG CANCER NO LUNG CANCER COFFEE NO COFFEE RR = (160/800)/(40/200) = 1 NON FUMATORI LUNG CANCER NO LUNG CANCER COFFEE NO COFFEE RR = (10/200)/(40/800) = 1
6 METODI PER CONTROLLARE IL CONFONDIMENTO NEL DISEGNO DELLO STUDIO RANDOMIZZAZIONE RESTRIZIONE APPAIAMENTO NELL ANALISI DEI DATI ANALISI STRATIFICATA ANALISI MULTIVARIATA (TECNICHE DI REGRESSIONE)
7 STUDI DI EPIDEMIOLOGIA ANALITICA VANTAGGI E SVANTAGGI STUDI COORTE CASO - CONTROLLO TRASVERSALI POSSIBILITA DI PERDITA AL FOLLOW UP elevata - - VALUTAZIONE SEQUENZA TEMPORALE ESPOSIZIONE-MALATTIA elevata media bassa POSSIBILITA DI STUDIARE GLI EFFETTI DI ESPOSIZIONI RARE sì no no POSSIBILITA DI IDENTIFICARE FATTORI DI RISCHIO PER MALATTIE RARE no sì no TEMPI lunghi intermedi brevi COSTI elevati intermedi bassi
8 STATISTICA DESCRITTIVA ED INFERENZIALE STATISTICA DESCRITTIVA * Si utilizza per descrivere i dati * E la prima fase di ogni analisi statistica * Si riferisce solo al campione * Utilizza stime puntuali (es. %, Odds Ratio, etc.) STATISTICA INFERENZIALE * Si utilizza per generalizzare alla intera popolazione i risultati ottenuti dal campione che si sta studiando * Il campione quasi mai rappresenta la popolazione in modo perfetto, a causa del cosiddetto errore di campionamento * L errore di campionamento non è in realtà un vero e proprio errore: rappresenta soltanto la variabilità naturale che ci si aspetta tra un campione ed un altro * Utilizza stime intervallari (es. Intervallo di confidenza al 95%) 95% CI OR = OR SE dove SE (Standard Error) varianza numerosità campionaria
9 ALCUNI CONCETTI FONDAMENTALI TIPOLOGIE DI VARIABILI MISURE DI TENDENZA CENTRALE MISURE DI DISPERSIONE Variabili quantitative (es:colesterolo) Media (x) Mediana Moda Deviazione standard Range Variabili qualitative (es:sesso) Proporzione (p) RAPPRESENTAZIONE DEI DATI Tabelle Grafici (Istogrammi o diagrammi a barre) TESTS STATISTICI Test del t di student Test del chi quadrato
10 VALORE DI P (P VALUE) E UNA PROBABILITA (RANGE DI VALORI POSSIBILI: 0-1) INDICA LA PROBABILITA CHE LE DIFFERENZE OSSERVATE TRA I GRUPPI DEL NOSTRO CAMPIONE SIANO DOVUTE AL CASO SE QUESTA PROBABILITA E SUFFICIENTEMENTE BASSA POSSIAMO RITENERE CHE LE DIFFERENZE SIANO SIGNIFICATIVE SE QUESTA PROBABILITA E INVECE ALTA NON POSSIAMO RITENERE CHE LE DIFFERENZE SIANO SIGNIFICATIVE E QUINDI. PER CONVENZIONE SI USA UN VALORE DI CUT-OFF PARI A 0.05 (5%)
11 STUDI SPERIMENTALI OBIETTIVI Paragonare l efficacia di due o più trattamenti terapeutici o preventivi (sperimentazione clinica) su gruppi di persone Valutare l efficacia di un intervento di prevenzione o di rimozione di fattori di rischio su intere popolazioni (sperimentazioni di intervento comunitario)
12 STUDI SPERIMENTALI METODOLOGIA POPOLAZIONE IN STUDIO SELEZIONE IN BASE A CRITERI DI INCLUSIONE PREDEFINITI NON PARTECIPANTI POTENZIALI PARTECIPANTI CONSENSO INFORMATO NON PARTECIPANTI PARTECIPANTI ALLO STUDIO RANDOMIZZAZIONE GRUPPO DI TRATTAMENTO GRUPPO DI CONTROLLO
13 STUDI SPERIMENTALI: ESEMPIO Fischl MA et al. The efficacy of azidothymidine (AZT) in the treatment of patients with Aids or Aids-related complex. NEJM, 1987, 317: 185. POPOLAZIONE: PAZIENTI HIV+ SELEZIONE IN BASE A CRITERI PREDEFINITI: PAZIENTI CON AIDS O AIDS-RELATED COMPLEX CONSENSO INFORMATO ESCLUSI TUTTI GLI ALTRI PAZIENTI HIV+ NON PARTECIPANTI PARTECIPANTI ALLO STUDIO: N. 282 RANDOMIZZAZIONE TRATTATI CON AZT: N. 145 TRATTATI CON PLACEBO: N. 137 Mortalità a 24 settimane nel gruppo trattato con AZT: 1/145 = 0.7% Mortalità a 24 settimane nel gruppo con placebo: 19/137 =14%
14 STUDI SPERIMENTALI VANTAGGI sono gli studi più corretti da un punto di vista metodologico costituiscono gli unici modelli di studio in grado di stabilire l efficacia degli interventi se ben condotti non sono suscettibili a bias di selezione, di misclassificazione e di confondimento SVANTAGGI problemi etici, in particolare per le valutazioni di trattamenti già entrati nella pratica clinica lunga durata costi elevati difficoltà organizzative
15 RANDOMIZED CONTROL TRIALS (RCTs) MISURE DI EFFETTO morti vivi AZT placebo Mortalità a 24 settimane nel gruppo AZT: 1/145 = 0.7% Mortalità a 24 settimane nel gruppo placebo: 19/137 =14% Rischio relativo (RR) = [a/(a+b)]/[c/(c+d)] = 0.05 RR = 1 la mortalità è eguale in entrambi i gruppi RR < 1 la mortalità è più bassa nel gruppo di trattamento RR > 1 la mortalità è più alta nel gruppo di trattamento
16 RANDOMIZED CONTROL TRIALS (RCTs) MISURE DI EFFETTO morti vivi AZT placebo Odds Ratio (OR) = a x d / c x b = 1 x 118 / 19 x 144 = OR = 1 la mortalità è eguale in entrambi i gruppi OR < 1 la mortalità è più bassa nel gruppo di trattamento OR > 1 la mortalità è più alta nel gruppo di trattamento IC 95% OR =
17
Infermieristica basata sulle prove di efficacia
Corso di Laurea in: Infermieristica (Presidente Prof. Giuseppe La Torre) Infermieristica basata sulle prove di efficacia Prof.ssa Carolina Marzuillo Prof. Giuseppe La Torre Prof. Volpe carolina.marzuillo@uniroma1.it
DettagliMetodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari
Metodologie e strumenti dell epidemiologia analitica Le misure di associazione Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma CONTENUTI
DettagliInfermieristica basata sulle prove di efficacia
Corso di Laurea in: Infermieristica (Presidente Prof. G. La Torre) Infermieristica basata sulle prove di efficacia Prof.ssa Carolina Marzuillo Prof.ssa Alice Mannocci Prof. Giuseppe Catalano carolina.marzuillo@uniroma1.it
DettagliNota dell editore Presentazione
Autori Nota dell editore Presentazione XI XIII XV 1 Conoscenze preliminari per l osservazione biostatistica 1 Variabilità biologica e implicazioni statistiche 1 Variabili e costanti 2 Concetto di misura
DettagliDipartimento di Samità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma
Definizione ed obiettivi dell epidemiologia. Classificazione degli studi epidemiologici. Metodologie e strumenti dell epidemiologia descrittiva. Misure di frequenza di malattia. Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it
Dettaglimalattia ESPOSTI no malattia PERSONE SENZA MALATTIA malattia NON ESPOSTI no malattia Come schematizzare il disegno di uno studio di coorte
Come schematizzare il disegno di uno studio di coorte P O P O L A Z I O N E PERSONE SENZA MALATTIA ESPOSTI NON ESPOSTI malattia no malattia malattia no malattia Tempo Direzione dell'indagine Tasso di incidenza
DettagliDisegni di studio nella ricerca epidemiologica
Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Dott. Pamela Di Giovanni Disegni epidemiologici La ricerca epidemiologica utilizza, per i suoi scopi, diverse strategie di studio che vengono distinte in
DettagliErrori (o bias) negli studi epidemiologici
Errori (o bias) negli studi epidemiologici Errore casuale o random: sono i più pericolosi perché i più difficili da individuare e per questo motivo non è possibile tenerne conto in fase di analisi Variazione
DettagliERRORI IN EPIDEMIOLOGIA
ERRORI IN EPIDEMIOLOGIA Errori in Epidemiologia Accuratezza (o validità) Errori sistematici Confondimento Misclassificazione Selezione Precisione Errori random Errore Errore random Errore sistematico Numerosità
DettagliClassificazione degli studi epidemiologici!
Classificazione degli studi epidemiologici! STUDI DESCRITTIVI - DI CORRELAZIONE O ECOLOGICI - CASE REPORT/SERIES - DI PREVALENZA O TRASVERSALI STUDI ANALITICI O OSSERVAZIONALI - A COORTE - CASO-CONTROLLO
DettagliERRORI IN EPIDEMIOLOGIA
ERRORI IN EPIDEMIOLOGIA Errori in Epidemiologia Accuratezza (o validità) Errori sistematici Confondimento Misclassificazione Selezione Precisione Errori random Errore Errore random Errore sistematico Numerosità
DettagliNicola Bartolomeo. Cattedra di Statistica Medica - Scuola di Medicina Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Pag. 1 di 44
Nicola Bartolomeo Cattedra di Statistica Medica - Scuola di Medicina Università degli Studi di Bari Aldo Moro Pag. 1 di 44 La ricerca scientifica svolge un ruolo determinante nell evoluzione di tutte le
DettagliClassificazione degli studi epidemiologici
Classificazione degli studi epidemiologici STUDI DESCRITTIVI -DI CORRELAZIONE O ECOLOGICI -CASE REPORT/SERIES -TRASVERSALI STUDI OSSERVAZIONALI - A COORTE - CASO-CONTROLLO -SPERIM. CLINICHE STUDI SPERIMENTALI
DettagliEpidemiologia descrittiva
Epidemiologia descrittiva Un evento morboso deve essere descritto in termini di Tempo Luogo Persona Epidemiologia descrittiva Variazioni temporali Tendenze a lungo termine Variazioni cicliche Regolari
DettagliGLI STUDI EPIDEMIOLOGICI ANALITICI GLI STUDI DI COORTE
GLI STUDI EPIDEMIOLOGICI ANALITICI GLI STUDI DI COORTE CLASSIFICAZIONE DEGLI STUDI EPIDEMIOLOGICI DESCRITTIVI STUDI OSSERVAZIONALI TRASVERSALI CASO-CONTROLLO A COORTE STUDI SPERIMENTALI SPERIMENTAZIONI
DettagliPresentazione dell edizione italiana
Presentazione dell edizione italiana Prefazione xiii xvii 1 Introduzione 1 1.1 Statistica e medicina.......................... 1 1.2 Statistica e matematica........................ 2 1.3 Statistica ed
DettagliGLI STUDI EPIDEMIOLOGICI ANALITICI GLI STUDI CASO-CONTROLLO
GLI STUDI EPIDEMIOLOGICI ANALITICI GLI STUDI CASO-CONTROLLO CLASSIFICAZIONE DEGLI STUDI EPIDEMIOLOGICI DESCRITTIVI STUDI OSSERVAZIONALI TRASVERSALI CASO-CONTROLLO A COORTE STUDI SPERIMENTALI SPERIMENTAZIONI
DettagliIndice. centrale, dispersione e forma Introduzione alla Statistica Statistica descrittiva per variabili quantitative: tendenza
XIII Presentazione del volume XV L Editore ringrazia 3 1. Introduzione alla Statistica 5 1.1 Definizione di Statistica 6 1.2 I Rami della Statistica Statistica Descrittiva, 6 Statistica Inferenziale, 6
DettagliEPI OVERVIEW
EPI OVERVIEW ANNARITA.VESTRI@UNIROMA1.IT L EPIDEMIOLOGIA MODERNA EPIDEMIOLOGIA Studio della distribuzione e dei determinanti degli stati e degli eventi di pertinenza sanitaria in specifiche popolazioni
Dettagli3.1 Classificazione dei fenomeni statistici Questionari e scale di modalità Classificazione delle scale di modalità 17
C L Autore Ringraziamenti dell Editore Elenco dei simboli e delle abbreviazioni in ordine di apparizione XI XI XIII 1 Introduzione 1 FAQ e qualcos altro, da leggere prima 1.1 Questo è un libro di Statistica
DettagliPROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO METODOLOGIA DELLA RICERCA(6 CFU)
PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO METODOLOGIA DELLA RICERCA(6 CFU) AREA DI APPRENDIMENTO OBIETTIVI FORMATIVI Conoscenza e capacità di comprensione Al termine del corso, lo studente avrà acquisito conoscenze
DettagliScelta del disegno dello studio
Scelta del disegno dello studio La scelta del disegno dipende da: 1) Tipo di domanda a cui vogliamo rispondere determinare il livello di malattia in una popolazione identificare cause di malattia o sottogruppi
Dettagli1.1 Obiettivi della statistica Struttura del testo 2
Prefazione XV 1 Introduzione 1.1 Obiettivi della statistica 1 1.2 Struttura del testo 2 2 Distribuzioni di frequenza 2.1 Informazione statistica e rilevazione dei dati 5 2.2 Distribuzioni di frequenza
DettagliMateriali & Metodi. Prof. Michele Antonello Cl Chirurgia Vascolare. Università di Padova Dir: prof. F. Grego
Materiali & Metodi Prof. Michele Antonello Cl Chirurgia Vascolare. Università di Padova Dir: prof. F. Grego Introduzione Lo scopo dei materiali e metodi è rendere lo studio riproducibile = applicabile
DettagliIndice. Prefazione. 4 Sintesi della distribuzione di un carattere La variabilità Introduzione La variabilità di una distribuzione 75
00PrPag:I-XIV_prefazione_IAS 8-05-2008 17:56 Pagina V Prefazione XI 1 La rilevazione dei fenomeni statistici 1 1.1 Introduzione 1 1.2 Caratteri, unità statistiche e collettivo 1 1.3 Classificazione dei
DettagliClassificazione degli studi epidemiologici
Classificazione degli studi epidemiologici STUDI DESCRITTIVI -DI CORRELAZIONE O ECOLOGICI -CASE REPORT/SERIES -TRASVERSALI STUDI OSSERVAZIONALI - A COORTE - CASO-CONTROLLO -SPERIM. CLINICHE STUDI SPERIMENTALI
DettagliIndice. L Editore ringrazia. Ringraziamenti. Autori. Prefazione. Obiettivi formativi XIII XVII
Indice XI XI XIII XV XVII L Editore ringrazia Ringraziamenti Autori Prefazione Obiettivi formativi XIX Istruzioni per gli studenti XIX Un po di storia XX Cosa è la Statistica XXI Come usare questo libro
DettagliEpidemiologia e disegni di studio
Epidemiologia e disegni di studio L epidemiologia valuta le associazioni tra fattori di esposizione ed esiti di salute all interno di predefinite cornici logico-formali Esposizione X Malattia Y Tali cornici
DettagliMetodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 1. L analisi statistica
Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 1 L analisi statistica Metodo epidemiologici per la clinica _efficacia / 2 Esempio (de Gans et al. NEJM 2002, 347: 1549-56) Esito Desametazone Trattamento
DettagliEpidemiologia. disciplina che studia la distribuzione e le cause delle malattie nell uomo
Epidemiologia disciplina che studia la distribuzione e le cause delle malattie nell uomo Epidemiologia osservazionale: epidemiologia descrittiva : lo studio della frequenza e della distribuzione geografica
DettagliPrefazione Ringraziamenti dell'editore Il sito web dedicato al libro Test online: la piattaforma McGraw-Hill Education Guida alla lettura
INDICE GENERALE Prefazione Ringraziamenti dell'editore Il sito web dedicato al libro Test online: la piattaforma McGraw-Hill Education Guida alla lettura XI XIV XV XVII XVIII 1 LA RILEVAZIONE DEI FENOMENI
DettagliIL DISEGNO DELLO STUDIO
IL DISEGNO DELLO STUDIO Studi epidemiologici Per identificare delle cause di malattia, abbiamo bisogno di metodi e strategie che ci consentano di evidenziare delle relazioni e stabilire l esistenza di
DettagliC.I. di Metodologia clinica
C.I. di Metodologia clinica I metodi per la sintesi e la comunicazione delle informazioni sulla salute Gli errori sistematici (bias) I metodi per la produzione delle informazioni sulla salute Alla fine
DettagliInfermieristica basata sulle prove di efficacia
Corso di Laurea in: Infermieristica (Presidente Prof. Giuseppe La Torre) Infermieristica basata sulle prove di efficacia Prof.ssa Carolina Marzuillo Prof. Giuseppe La Torre Prof. Volpe carolina.marzuillo@uniroma1.it
DettagliLezione VIII: test. χ 2. Statistica inferenziale per variabili qualitative. Prof. Enzo Ballone. Lezione 9a- Test del chi quadrato.
Lezione VIII: χ 2 test Cattedra di Biostatistica Dipartimento di Scienze Biomediche, Università degli Studi G. d Annunzio di Chieti Pescara Prof. Enzo Ballone Lezione 9a- Test del chi quadrato. Statistica
DettagliLEZIONI DI STATISTICA MEDICA
LEZIONI DI STATISTICA MEDICA Lezione n.11 - Principi dell inferenza statistica - Campionamento - Distribuzione campionaria di una media e di una proporzione - Intervallo di confidenza di una media e di
DettagliCORSO INTEGRATO DI STATISTICA E INFORMATICA MEDICA
CORSO INTEGRATO DI STATISTICA E INFORMATICA MEDICA Settore Scientifico-Disciplinare: MED/01 Statistica Medica; INF/01 Informatica CFU Tot.: 5 Coordinatore: Prof. Dario Bruzzese Dip.: Sanità Pubblica.,
DettagliIL DISEGNO DELLO STUDIO
IL DISEGNO DELLO STUDIO Studi epidemiologici Per identificare delle cause di malattia, abbiamo bisogno di metodi e strategie che ci consentano di evidenziare delle relazioni e stabilire l esistenza di
DettagliDipartimento di Fisica a.a. 2003/2004 Fisica Medica 2 Indici statistici 22/4/2005
Dipartimento di Fisica a.a. 23/24 Fisica Medica 2 Indici statistici 22/4/25 Ricerca statistica La ricerca può essere deduttiva (data una legge teorica nota cerco verifica tramite più misure) ovvero induttiva
DettagliC.I. di Metodologia clinica
C.I. di Metodologia clinica Modulo 5. I metodi per la sintesi e la comunicazione delle informazioni sulla salute Obiettivo Conoscere e utilizzare i principali strumenti per organizzare e descrivere le
Dettagliviii Indice generale
Indice generale 1 Introduzione al processo di ricerca 1 Sommario 1 Il processo di ricerca 3 Concetti e variabili 5 Scale di misura 8 Test di ipotesi 10 Evidenza empirica 10 Disegni di ricerca 11 Sintesi
DettagliPARTE SECONDA CEM: EFFETTI BIOLOGICI E SANITARI
PARTE SECONDA CEM: EFFETTI BIOLOGICI E SANITARI Cap. 4: Epidemiologia (principi metodologici) Cap. 5: Rapporti e Convegni Internazionali: posizioni conservative (5A) e cautelative (5B) 1 CAPITOLO 4 EPIDEMIOLOGIA
DettagliInfermieristica basata sulle prove di efficacia
Corso di Laurea in: Infermieristica (Presidente Prof. Giuseppe La Torre) Infermieristica basata sulle prove di efficacia Prof.ssa Carolina Marzuillo Prof. Giuseppe La Torre Prof. Volpe carolina.marzuillo@uniroma1.it
Dettagli1. Introduzione ai disegni sperimentali. 5. Analisi della regressione lineare. 6. Confronto tra proporzioni di due o più campioni indipendenti
BIOSTATISTICA 1. Introduzione ai disegni sperimentali 2. Un carattere quantitativo misurato in un campione: elementi di statistica descrittiva e inferenziale 3. Confronto tra medie di due campioni indipendenti
DettagliCorso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro
Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro PROGRAMMA DELL INSEGNAMENTO IGIENE E SCIENZE INFORMATICHE E STATISTICHE (10 CFU) AREA DI APPRENDIMENTO PREVENZIONE: INFORMAZIONE
DettagliQuanti soggetti devono essere selezionati?
Quanti soggetti devono essere selezionati? Determinare una appropriata numerosità campionaria già in fase di disegno dello studio molto importante è molto Studi basati su campioni troppo piccoli non hanno
DettagliDisegni di studio nella ricerca epidemiologica
Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Prof. Tommaso Staniscia Disegni epidemiologici La ricerca epidemiologica utilizza, per i suoi scopi, diverse strategie di studio che vengono distinte in relazione
Dettagliper togliere l influenza di un fattore es.: quoziente di mortalità = morti / popolazione
Rapporti statistici di composizione la parte rispetto al tutto percentuali di derivazione per togliere l influenza di un fattore es.: quoziente di mortalità = morti / popolazione di frequenza (tassi) rapporti
DettagliPerché il medico deve conoscere la STATISTICA? 1. LA MEDICINA STA DIVENTANDO
Lezione 1 a Introduzione alla Statistica Medica Perché il medico deve conoscere la STATISTICA? 1. LA MEDICINA STA DIVENTANDO QUANTITATIVA. 2. LA STATISTICA PERVADE LA LETTERATURA MEDICA. 3. PER PROGRAMMARE,
DettagliLe Misure di Associazione Esercizio 3. Paolo Villari
Le Misure di Associazione Esercizio 3 Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it Negli anni 20, sulla base di osservazioni
DettagliEPIDEMIOLOGIA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA, NEUROSCIENZE, MEDICINA SPERIMENTALE E FORENSE SEZIONE DI IGIENE EPIDEMIOLOGIA: DALLA TEORIA ALLA PRATICA CORSO DI IGIENE Prof.ssa Marisa
DettagliSommario. Capitolo 1 I dati e la statistica 1. Capitolo 2 Statistica descrittiva: tabelle e rappresentazioni grafiche 25
Sommario Presentazione dell edizione italiana Prefazione xv xiii Capitolo 1 I dati e la statistica 1 Statistica in pratica: BusinessWeek 1 1.1 Le applicazioni in ambito aziendale ed economico 3 Contabilità
DettagliAlcuni aspetti chiave e preliminari:
Alcuni aspetti chiave e preliminari: Una visione d insieme La domanda dello studio I soggetti dello studio Le variabili e i metodi dello studio L ipotesi nulla e la stima della numerosità campionaria I
DettagliCORSO DI STATISTICA MEDICA Prof. Enzo Ballone
CORSO DI STATISTICA MEDICA Prof. Enzo Ballone eballone@unich.it 0871/3554004-4007 www.biostatistica.unich.it Perché il medico deve conoscere la STATISTICA? 1.La medicina sta diventando quantitativa. 2.La
DettagliLa relazione causa-effetto
La relazione causa-effetto valutare il rischio in epidemiologia associazione statistica e rapporto causa-effetto gli studi analitici: generalità Misurare l incidenza di malattia in un gruppo di popolazione...
DettagliUniversità del Piemonte Orientale. Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Corso di Statistica Medica. I modelli di studio
Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia Corso di Statistica Medica I modelli di studio Corso di laurea in medicina e chirurgia - Statistica Medica Disegno dello studio
DettagliIl riconoscimento dei fattori di rischio
Il riconoscimento dei fattori di rischio Associazione statistica vs associazione causale Associazione statistica: dipendenza statistica tra un determinante e una malattia, i.e. la frequenza di malattia
DettagliTitolo della lezione Corso di Statistica Prof. Andrea CICCARELLI
Titolo della lezione Corso di Statistica Prof. Andrea CICCARELLI Informazioni sul corso - 1 Obiettivi Nell ambito delle lezioni impartite verranno introdotti i concetti e gli strumenti essenziali della
DettagliSommario. 2 I grafici Il sistema di coordinate cartesiane Gli istogrammi I diagrammi a torta...51
Sommario 1 I dati...15 1.1 Classificazione delle rilevazioni...17 1.1.1 Esperimenti ripetibili (controllabili)...17 1.1.2 Rilevazioni su fenomeni non ripetibili...18 1.1.3 Censimenti...19 1.1.4 Campioni...19
DettagliIndice. Prefazione all edizione italiana. Gli Autori e i Curatori dell edizione italiana PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI
Indice Prefazione all edizione italiana Gli Autori e i Curatori dell edizione italiana XI XII PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Capitolo 1. Introduzione 1 1.1 La psicologia scientifica 1 1.2 I contesti della
DettagliSTATISTICA INFERENZIALE PER VARIABILI QUALITATIVE
1 STATISTICA INFERENZIALE PER VARIABILI QUALITATIVE La presentazione dei dati per molte ricerche mediche fa comunemente riferimento a frequenze, assolute o percentuali. Osservazioni cliniche conducono
DettagliElementi di Probabilità e Statistica
Elementi di Probabilità e Statistica Statistica Descrittiva Rappresentazione dei dati mediante tabelle e grafici Estrapolazione di indici sintetici in grado di fornire informazioni riguardo alla distribuzione
DettagliEndpoint di efficacia in oncologia. Valter Torri Istituto Mario Negri
Endpoint di efficacia in oncologia Valter Torri Istituto Mario Negri Il ciclo di vita di un famaco In clinica classificazione in fasi con obiettivi differenti I: sicurezza II: attività III: efficacia di
Dettagli16/04/2015. L epidemiologia osservazionale può essere classifica anche in base al tipo di dati che raccoglie. Studi osservazionali: studi analitici
Le inchieste epidemiologiche, a seconda della posizione assunta dal ricercatore nei confronti della realtà allo studio, possono essere distinte in osservazionali e sperimentali EPIDEMIOLOGIA Studi osservazionali:
DettagliSTATISTICA A K (60 ore)
STATISTICA A K (60 ore) Marco Riani mriani@unipr.it http://www.riani.it STIMA PUNTUALE (p. 55) Il parametro è stimato con un unico valore Esempio: stima della share di un programma TV = % di spettatori
DettagliMisure epidemiologiche di rischio. Rischio Relativo (RR)
Misure epidemiologiche di rischio Individuali (e di popolazione) Rischio Relativo (RR) Odds Ratio (OR) = Stima del rischio relativo Calcolo Incidenza: riepilogo Le persone sono tutte sane all inizio del
DettagliTeoria e tecniche dei test. Concetti di base
Teoria e tecniche dei test Lezione 2 2013/14 ALCUNE NOZIONI STATITICHE DI BASE Concetti di base Campione e popolazione (1) La popolazione è l insieme di individui o oggetti che si vogliono studiare. Questi
DettagliEpidemiologia sperimentale: quali caratteristiche
Epidemiologia sperimentale: quali caratteristiche Sono studi assimilabili a quelli di coorte Il ricercatore DECIDE a priori l allocazione dell esposizione (ricercatore attivo ) Si conducono per valutare
DettagliStatistica Inferenziale
Statistica Inferenziale a) L Intervallo di Confidenza b) La distribuzione t di Student c) La differenza delle medie d) L intervallo di confidenza della differenza Prof Paolo Chiodini Dalla Popolazione
DettagliIntervallo di confidenza
Intervallo di confidenza Prof. Giuseppe Verlato, Prof. Roberto de Marco Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Università di Verona campione inferenza popolazione Media Riportare sempre anche la
DettagliXII Congresso Scientifico Regionale AIFI Liguria. Dalle Linee Guida alla Best Practice in fisioterapia.
XII Congresso Scientifico Regionale AIFI Liguria Dalle Linee Guida alla Best Practice in fisioterapia. Rapallo, 19 maggio 2018 Dalle Linee Guida alla Best Practice in fisioterapia La critical appraisal
DettagliLuigi Santoro. Hyperphar Group S.p.A., MIlano
Come modellare il rischio Luigi Santoro Hyperphar Group S.p.A., MIlano Gli argomenti discussi Le definizioni del termine rischio L utilità di un modello predittivo di rischio Come costruire modelli predittivi
DettagliPresentazione dell edizione italiana Prefazione xix Ringraziamenti xxii Glossario dei simboli xxiii
Sommario Presentazione dell edizione italiana Prefazione xix Ringraziamenti xxii Glossario dei simboli xxiii xv Parte I Statistica descrittiva 1 Capitolo 1 Introduzione 3 Perché studiare statistica? 4
DettagliCorso di Statistica Medica 2006-2007 Il corso si colloca nell ambito del corso integrato di scienze quantitative, al secondo anno, primo semestre. Sono previste 30 ore di lezione di statistica e 12 di
DettagliTitolo della lezione. Introduzione
Titolo della lezione Introduzione Informazioni sul corso - 1 Obiettivi Nel corso verranno approfonditi gli argomenti relativi alla statistica descittiva di base e alla statistica inferenziale; particolare
DettagliRischio relativo e Odds Ratio
Scuola di specializzazione In Fisica Sanitaria a.a. 2005/2006 Rischio relativo e Odds Ratio Prof. Maria Antonietta Penco penco@fisica.unige.it 20/03/2006 Rischio Relativo Il Rischio è la probabilità che
DettagliSimulazione di esercizi su test di significatività e 95%CI
Simulazione di esercizi su test di significatività e 95%CI 1) In un trial clinico vennero trattati 10 pazienti ipertesi con un preparato di Rawolfia. I valori pressori (in mmhg) riscontrati prima del trattamento
DettagliCodice Disciplina : Settore : MED 01 N CFU: 2 Docente: N Ore : 8 Corso di Laurea : Laurea specialistica in biotecnologie mediche e Corrado Magnani
DISCIPLINA : Statistica Medica Codice Disciplina : Settore : MED 01 N CFU: 2 Docente: N Ore : 8 Corso di Laurea : Laurea specialistica in biotecnologie mediche e Corrado Magnani farmaceutiche - Indirizzo
DettagliINDICE PARTE METODOLOGICA
INDICE PARTE METODOLOGICA 1. Il processo di ricerca 1.1.Individuazione di un problema e formulazione delle ipotesi 1.2.Individuazione e definizione operativa delle variabili 1.2.1. Le variabili definite
DettagliIgiene nelle Scienze motorie
Il metodo epidemiologico consiste nel : Igiene nelle Scienze motorie Studi epidemiologici 1. Porre un ipotesi 2. Verificarla per mezzo di una ricerca specifica 3. Utilizzare le conclusioni per porre nuove
DettagliCorso di STATISTICA EGA - Classe 1 aa Docenti: Luca Frigau, Claudio Conversano
Corso di STATISTICA EGA - Classe 1 aa 2017-2018 Docenti: Luca Frigau, Claudio Conversano Il corso è organizzato in 36 incontri, per un totale di 72 ore di lezione. Sono previste 18 ore di esercitazione
DettagliDisegno dello studio
Disegno dello studio Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica Università di Verona Osservazionale Epidemiologia Sperimentale Descrittiva Analitica Valutativa Epidemiologia Clinica
DettagliTUTORATO 2 Test di significatività e intervalli di confidenza
TUTORATO 2 Test di significatività e intervalli di confidenza 1) Nel corso della sperimentazione del farmaco si rilevò la frequenza cardiaca in 9 pazienti, prima e dopo il trattamento, riscontrando i valori
DettagliPROGRAMMA DI STATISTICA BITETTO-BOGLI aa. 2018/2019 CON DETTAGLIO ARGOMENTI DA STUDIARE E LEGGERE * SUI LIBRI ADOTTATI
1 PROGRAMMA DI STATISTICA BITETTO-BOGLI aa. 2018/2019 CON DETTAGLIO ARGOMENTI DA STUDIARE E LEGGERE * SUI LIBRI ADOTTATI In merito al programma del corso B di statistica già pubblicato con i relativi riferimenti
DettagliDisegno dello studio
Disegno dello studio Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica Università di Verona Osservazionale Epidemiologia Sperimentale Descrittiva Analitica Valutativa Epidemiologia Clinica
DettagliIntervallo di confidenza
Intervallo di confidenza Prof. Giuseppe Verlato, Prof. Roberto de Marco Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Università di Verona campione inferenza popolazione Media Riportare sempre anche la
DettagliEpidemiologia (3) Bruno Federico
Università degli Studi di Cassino Università La Sapienza di Roma Corso di Laurea Triennale in Infermieristica Anno accademico 2008/2009 Epidemiologia (3) Bruno Federico Cattedra di Igiene - Università
DettagliTutta la scienza è fondata sulle misure (Helmholtz)
Tutta la scienza è fondata sulle misure (Helmholtz) L acquisizione di una osservazione come DATO SCIENTIFICO richiede che : osserviamo un fenomeno lo quantifichiamo correttamente lo confrontiamo con altri
DettagliBrevi cenni all intervallo di confidenza
Brevi cenni all intervallo di confidenza INFERENZA STATISTICA L INFERENZA STATISTICA è un insieme di metodi con cui si cerca di «raggiungere una conclusione» sulla popolazione, sulla base delle informazioni
DettagliMEDICINA BASATA SULL EVIDENZA (EBM)
www.fisiokinesiterapia.biz MEDICINA BASATA SULL EVIDENZA (EBM) JAMA 1992;268:2420-2425 Evidence-Based Medicine Working Group Evidence-based medicine. A new approach to teaching the practice of medicine.
DettagliEBN E RICERCA 31/08/2018 EVIDENCE BASED NURSING MAICOL CARVELLO CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSO «AZIENDA USL DELLA ROMAGNA»
EVIDENCE BASED NURSING EVIDENCE BASED NURSING EVIDENCE BASED NURSING EBN E RICERCA CORSO DI PREPARAZIONE AL CONCORSO «AZIENDA USL DELLA ROMAGNA» MAICOL CARVELLO Processo per mezzo del quale gli infermieri
DettagliINTRODUZIONE ALLA STATISTICA
1 / 31 INTRODUZIONE ALLA STATISTICA A.A.2017/2018 Perchè studiare la statistica 2 / 31 Le decisioni quotidiane sono spesso basate su informazioni incomplete. Perchè studiare la statistica Le decisioni
DettagliLEZIONI DI STATISTICA MEDICA
LEZIONI DI STATISTICA MEDICA Lezione n.12 - Test statistico Sezione di Epidemiologia & Statistica Medica Università degli Studi di Verona IPOTESI SCIENTIFICA Affermazione che si può sottoporre a verifica
DettagliLIND (1753, STUDIO SULLO SCORBUTO)
OSSERVAZIONE IPOTESI PROGETTO DI RICERCA NUOVE IPOTESI VALIDAZIONE O INVALIDAZIONE INTERVENTI E/O PROGRAMMAZIONI SANITARIE LIND (1753, STUDIO SULLO SCORBUTO) N MARINAI INTERVENTO A 2 ¼ di sidro B 2 25
DettagliRingraziamenti dell Editore
Indice Elenco dei simboli e delle abbreviazioni in ordine di apparizione Ringraziamenti dell Editore XI XVII 1 Introduzione FAQ e qualcos altro, da leggere prima 1 1.1 QuestoèunlibrodiStatistica....................
Dettaglila scelta del disegno dello studio epidemiologico
società italiana multidisciplinare per la prevenzione delle infezioni ospedaliere corso precongressuale C INTRODUZIONE ALLA METODOLOGIA STATISTICA ED EPIDEMIOLOGICA APPLICATA AL CONTROLLO DELLE INFEZIONI
DettagliIndice. Parte I. 2.4 Confrontare variabili numeriche tra gruppi 23 Confronto di istogrammi tra gruppi 23 Confronto delle frequenze cumulative 23
Indice Parte I Capitolo 1 Statistica e campioni 1.1 Che cos è la statistica? 2 1.2 Campionare le popolazioni 3 Popolazioni e campioni 4 Proprietà dei buoni campioni 4 Il campionamento casuale 5 Come ottenere
DettagliEpidemiologia analitica
Epidemiologia analitica DISEGNO DI UNO STUDIO TRASVERSALE (CROSS-SECTIONAL) TEMPO DIREZIONE DELL INDAGINE Popolazione Persone con una determinata esposizione Persone senza una determinata esposizione
DettagliDipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Campionamento 29/4/2005
Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Campionamento 29/4/2005 Importanza del campionamento Trarre conclusioni o fare previsioni limitando l'osservazione solo a un gruppo dei soggetti che
Dettagli