S.U.N. Architettura Luigi Vanvitelli!"#$$%&'()*+,-&.$$/0!12#234%$50## CA_3
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- Baldo Carlucci
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2 Classe di Unità Tecnologica: Strutture Unità tecnologica: Strutture di fondazione Elementi costruttivi: fondazioni
3 Classe di Unità Tecnologica: Strutture Unità tecnologica: Strutture di fondazione Elementi costruttivi: fondazioni Elementi costruttivi: fondazioni I dati necessari alla progettazione delle strutture di fondazione sono:
4 Classe di Unità Tecnologica: Strutture Unità tecnologica: Strutture di fondazione Elementi costruttivi: fondazioni Criteri di classificazione Esistono diverse classificazioni derivate da:! La modalità di trasmissione dei carichi al terreno resistente; (Dirette Indirette)! L estensione della superficie di appoggio; (Continue Discontinue)! La profondità del terreno resistente; (Superficiali Profonde)
5 Elementi costruttivi: fondazioni Classe di Unità Tecnologica: Strutture Unità tecnologica: Strutture di fondazione Classe di Elementi tecnici: Fondazioni dirette Le fondazioni dirette vengono anche indicate come: FONDAZIONI SUPERFICIALI SU TERRENO RESISTENTE POCO PROFONDO Rappresentano il tipo più semplice ed economico tra tutti i sistemi di fondazione e vengono classificate in funzione della modalità di trasmissione del carico al terreno in: -! FONDAZIONI CONTINUE, che trasmettono al terreno carichi distribuiti su superfici CONTINUE ed ESTESE su TERRENI RESISTENTI POCO PROFONDI e/o TERRENI INCOERENTI DI SCARSA RESISTENZA -! FONDAZIONI DISCONTINUE, che trasmettono al terreno carichi distribuiti su superfici RIDOTTE e LIMITATE su TERRENI RESISTENTI POCO PROFONDI Fondazioni continue a PLATEA Fondazione continua a TRAVE ROVESCIA Fondazione discontinua a PLINTO ISOLATO
6 Elementi costruttivi: fondazioni Classe di Unità Tecnologica: Strutture Unità tecnologica: Strutture di fondazione Classe di Elementi tecnici: Fondazioni indirette Le fondazioni indirette vengono anche indicate come FONDAZIONI SUPERFICIALI SU TERRENO RESISTENTE PROFONDO. Si eseguono generalmente quando il banco di terreno resistente si trova ad una profondità maggiore di 5-6 metri rispetto al piano di campagna, quindi quando sarebbe antieconomico e tecnicamente quasi impossibile effettuare scavi molto profondi. FONDAZIONI SU PALI, sono utilizzate per trasmettere il carico della costruzione su TERRENI RESISTENTI PROFONDI attraversando strati di terreni poco resistenti. in base al MODELLO MECCANICO DI FUNZIONAMENTO IN OPERA avremo: - PALI RESISTENTI DI PUNTA (cls armato normale e precompresso) - PALI RESISTENTI PER ATTRITO LATERALE (cls armato normale e precompresso) CA_2
7 Classe di Unità Tecnologica: Partizioni interne Unità tecnologica: partizioni interne orizzontali Classe di Elementi tecnici: Solai!"#$#%&'()*+,-./01'*)"20' 4E$ G$ -D$ F*&-,-&.E+$ E.$ '-)$?&)D')?.E+$ G$ J-+EE.$ ")$ $ $ O$6+F)F*+DI.$H+''.D)'.$D+'+FF.&).$?+&$)$'.&)'()$'-)$G$F@,@?@F*@P$$ O$C-Q')+D*+$&+F)F*+DI.$.E$A-@'@$ $O$#)H)*.*.$"+A@&H.R)E)*SP$$ O$T.')E)*S$")$?@F.$)D$@?+&.P$ $O$U@FF)R)E)*S$")$'@EE+M.H+D*@$H@D@E)L'@$'@D$E.$&+F*.D*+$F*&-,-&.P$$ O$V-@D+$'.&.,+&)FL'(+$")$)F@E.H+D*@$.'-FL'@P$ 4$ C2#%4$!21$ C/68//86%$ 41$!0W01/2$%6W%/2$ C2554CT%12$ 41$ W4C86%$%5038%/%$%$ /%#4$60X84C4/4$ CA_2
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13 Classe di Unità Tecnologica: Partizioni interne Unità tecnologica: partizioni interne orizzontali Classe di Elementi tecnici: Solai!"#$#%&'()*+,-./01'*)"20' 3#90)%#'6#%#,0(2':0'-%'*)"20)'$0*+)' O$#.$E.&M(+II.$"+EE.$?)MD.,.$]R?^$]'HB$>i$9$b;^$ O$# )D*+&.FF+$A&.$)$*&.K+[$])^$]'HB$c;$')&'.^$
14 Classe di Unità Tecnologica: Partizioni interne Unità tecnologica: partizioni interne orizzontali Classe di Elementi tecnici: Solai!"#$#%&'()*+,-./01'*)"20' L innovazione nei solai in c.a. è prevalentemente innovazione di processo. Riguarda procedure, metodi e componenti per velocizzare le operazioni di realizzazione in cantiere. In questo caso l innovazione è rivolta alla riduzione del peso dei componenti non strutturali, e/o al reimpiego delle casseforme. Moduli sferici in polipropilene per la realizzazione di solai a soletta piena alleggeriti. (sistema Cobiax)
15 Classe di Unità Tecnologica: Partizioni interne Unità tecnologica: partizioni interne orizzontali Classe di Elementi tecnici: Solai!"#$#%&'()*+,-./01'*)"20' Casseri a perdere per strutture alleggerite in c.a. gettate in opera. Sistema U boot beton della Daliform
16 Classe di Unità Tecnologica: Chiusure Unità tecnologica: Chiusure verticali Classe di Elementi tecnici: Pareti perimetrali Elementi costruttivi: pareti perimetrali Collocazione rispetto alla struttura portante 4DF+&)*.$.EE Pianta Sezione
17 Elementi costruttivi: pareti 4DF+&)*.$.EE Classe di Unità Tecnologica: Chiusure Unità tecnologica: Chiusure verticali Classe di Elementi tecnici: Pareti perimetrali
18 Classe di Unità Tecnologica: Chiusure Unità tecnologica: Chiusure verticali Classe di Elementi tecnici: Pareti perimetrali Elementi costruttivi: pareti U.&I).EH+D*+$)DF+&)*.$.EE Pianta Sezione
19 Classe di Unità Tecnologica: Chiusure Unità tecnologica: Chiusure verticali Classe di Elementi tecnici: Pareti perimetrali Elementi costruttivi: pareti perimetrali Collocazione rispetto alla struttura portante Parzialmente inserita all interno delle campiture definite da travi e pilastri
20 Classe di Unità Tecnologica: Chiusure Unità tecnologica: Chiusure verticali Classe di Elementi tecnici: Pareti perimetrali Elementi costruttivi: pareti perimetrali Collocazione rispetto alla struttura portante Filante o continua all esterno di travi e pilastri Pianta Sezione
21 Elementi costruttivi: pareti perimetrali ;#'82,#&' Collocazione rispetto alla struttura portante Filante o continua all esterno di travi e pilastri Classe di Unità Tecnologica: Chiusure Unità tecnologica: Chiusure verticali Classe di Elementi tecnici: Pareti perimetrali
22 Elementi costruttivi: pareti perimetrali Tipologie costruttive Classe di Unità Tecnologica: Chiusure Unità tecnologica: Chiusure verticali Classe di Elementi tecnici: Pareti perimetrali
23 Classe di Unità Tecnologica: Chiusure Unità tecnologica: Chiusure verticali Classe di Elementi tecnici: Pareti perimetrali Elementi costruttivi: pareti perimetrali
24 S.U.N. Architettura Luigi Vanvitelli Classe di Unità Tecnologica: Chiusure Unità tecnologica: Chiusure verticali Classe di Elementi tecnici: Pareti perimetrali Elementi costruttivi: pareti perimetrali Soluzioni per l eliminazione dei ponti termici Soluzione d angolo Attacco parete - solaio Nodo assonometrico
25 Classe di Unità Tecnologica: Chiusure Unità tecnologica: Chiusure verticali Classe di Elementi tecnici: Facciate Elementi costruttivi: chiusure CHIUSURE VERTICALI Pareti Facciate (a doppia o tripla pelle)
26 Classe di Unità Tecnologica: Chiusure Unità tecnologica: Chiusure verticali Classe di Elementi tecnici: Facciate Elementi costruttivi: chiusure
27 Classe di Unità Tecnologica: Chiusure Unità tecnologica: Chiusure verticali Classe di Elementi tecnici: Facciate Elementi costruttivi: chiusure Una delle caratteristiche primarie di una parete ventilata è innanzitutto la possibilità di utilizzare una tipologia infinitamente ampia di elementi per la realizzazione del suo rivestimento esterno, sia dal punto di vista dei materiali (pietra, cotto e laterizi, piastrelle ceramiche, leghe metalliche, fibrocemento e calcestruzzo, ecc.) che da quello della loro forma e dimensione. (piastrelle, listelli, doghe, pannelli, lastre, ecc.). Altro tratto caratterizzante del rivestimento di tipo ventilato è la messa in opera a secco, vale a dire mediante una tecnica costruttiva che, a differenza dei rivestimenti tradizionali, non prevede l impiego di malte e di collanti in procedimenti di formazione in opera ad umido per garantire l aderenza al supporto murario. Parlando di un rivestimento di facciata di tipo ventilato, perciò, si indica il rivestimento di una parete opaca con elementi montati a secco (tramite dispositivi di sospensione e fissaggio di tipo meccanico o chimico-meccanico) a formare una sottile intercapedine che consente di far circolare l aria interrompendo la continuità fisica tra la controparete interna e il rivestimento esterno, il cui lato nascosto è protetto da un pannello termoisolante.
28 Classe di Unità Tecnologica: Chiusure Unità tecnologica: Chiusure verticali Classe di Elementi tecnici: Facciate Elementi costruttivi: chiusure Facciata ventilata con rivestimento in marmo
29 Classe di Unità Tecnologica: Chiusure Unità tecnologica: Chiusure verticali Classe di Elementi tecnici: Facciate Elementi costruttivi: chiusure Facciata ventilata con rivestimento in laterizio
30 Elementi costruttivi: chiusure Classe di Unità Tecnologica: Chiusure Unità tecnologica: Chiusure verticali Classe di Elementi tecnici: Facciate Lo scopo principale per cui in genere vengono progettate e realizzate le pareti ventilate vere e proprie è quello di dare luogo al cosiddetto effetto camino, la cui portata può essere stabilita in relazione alle condizioni ambientali esterne. Grazie a tale effetto, è possibile godere del duplice vantaggio della riduzione delle rientrate di calore nella stagione estiva e del controllo delle perdite energetiche nel periodo invernale.
31 Elementi costruttivi: chiusure Comportamento igrometrico Uno degli aspetti che contribuiscono a favorire l impiego delle facciate ventilate è rappresentato dalla loro prestazione durante l esposizione all acqua, anche (e potremmo dire soprattutto) nei casi di precipitazioni con pioggia battente Con l azione in contemporanea di pioggia e vento le facciate degli edifici sono sottoposte in modo diretto a spruzzi e violente sferzate d acqua. La natura del rivestimento e la presenza dell intercapedine ventilata consentono di annullare gli effetti dell acqua e dei ruscellamenti sul piano di facciata, mantenendo perfettamente asciutti l isolante termico e la controparete interna (Figura 1). A tale proposito va anche sottolineata l importanza dell isolamento che, attraverso i suoi due componenti (pannello termoisolante non idrofilo/freno all acqua+ isolante idrofilo), deve garantire l impermeabilità esterna senza però fare da barriera all eventuale vapore che fuoriesce dall interno. In questo modo la circolazione d aria dietro al rivestimento può favorire la fuoriuscita del vapore acqueo in eccesso prodotto negli ambienti interni, oltre che, nella fase immediatamentesuccessiva alla costruzione dell edificio,l evaporazione dell acqua di costruzionein eccesso. (Figura 2)
32 Elementi costruttivi: chiusure Comportamento termico Il maggiore valore aggiunto delle pareti ventilate risiede nella qualità delle loro prestazioni dal punto di vista termoenergetico. L effetto di convezione che si crea nell intercapedine in maniera naturale (per il cosiddetto effetto camino ) o forzata (una pressione differenziale dovuta all azione del vento) genera infatti un complesso meccanismo di scambio termico tra ambiente esterno, parete e ambiente interno. Se una parete è stata progettata con la dovuta attenzione, l effetto combinato della ventilazione dell intercapedine e della parziale riflessione dei raggi solari da parte del rivestimento consentono di ridurre il carico termico sull edificio durante i mesi estivi (Figura 3). Infatti, incrementando lo spessore dell isolante e riducendo, di conseguenza, lo spessore dell intercapedine le temperature più elevate che si registrano nella stagione calda determinano la crescita del flusso d aria, che si traduce in un migliore isolamento. Non dimentichiamo che nelle pareti ventilate l isolante avvolge e protegge l edificio ma non è esposto all azione degli agenti atmosferici e tanto meno deve fare da supporto al rivestimento o ad altri componenti della facciata. L isolamento termico può dunque essere realizzato con facilità in maniera continua e omogenea per disporre il totale controllo dei ponti termici sui vari fronti di facciata, e con altrettanta facilità è possibile aumentare il suo spessore senza incorrere in lievitazioni dei costi e inaspettate complicazioni tecniche.
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