REGOLAMENTO DELL APPRODO Porto di San Foca S.p.A.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO DELL APPRODO Porto di San Foca S.p.A."

Transcript

1 REGOLAMENTO DELL APPRODO Porto di San Foca S.p.A. TITOLO I - NORME GENERALI Articolo 1 (Oggetto del regolamento) Il presente regolamento ha per oggetto l esercizio e l uso dell approdo turistico, e dei relativi servizi, in concessione alla Porto di San Foca S.p.A. ubicato nel comune di Melendugno Fraz. di San Foca (LE). Articolo 2 (Ambito di applicazione) Ferma restando l osservanza di tutte le norme vigenti applicabili in relazione al tipo di attività, chiunque utilizzi, a qualsiasi titolo, ormeggi, banchine, beni, infrastrutture od attrezzature ricadenti nell ambito dell approdo turistico o presti la propria opera in tale ambito, deve attenersi e rispettare le disposizioni contenute nel presente Regolamento. La Società concessionaria provvede a dare adeguata pubblicità dello stesso mediante affissione in luoghi ben visibili (comunque nei locali della Direzione), nonchè in qualunque altra forma ritenga opportuno, con traduzione in almeno due lingue, di cui una in inglese. Articolo 3 (Direttore dell approdo personale di servizio) La conduzione tecnica dell approdo è affidata ad un direttore che assume la denominazione di Direttore dell approdo, coadiuvato da un apposito personale. Costoro, durante il servizio, dovranno indossare un apposita tenuta e dovranno essere comunque immediatamente identificabili. Ferme restando le attribuzioni dell Autorità Marittima e degli altri organi pubblici, il Direttore dell approdo vigila sul rispetto delle norme di legge in vigore. Ogni trasgressione dovrà essere immediatamente segnalata all Autorità Marittima ed alle altre Autorità od Organi di Polizia competenti. Il direttore dell approdo vigila ed adotta i provvedimenti necessari a garantire l osservanza del presente regolamento. A tal fine, dopo aver informato i competenti organi societari, può disporre l allontanamento dall approdo delle unità il cui armatore o comandante si sia reso responsabile di una o più gravi infrazioni, previa contestazione scritta all interessato. Articolo 4 (Manleva da responsabilità per danni o fatti di terzi) Nei limiti di quanto previsto dal codice civile, la società concessionaria non risponde di eventuali furti o danneggiamenti a persone e cose che si dovessero verificare nell ambito dell approdo ed a bordo delle unità o delle autovetture. Pertanto tutti gli utilizzatori dell approdo devono predisporre idonee misure di protezione a propria cura e spese. Articolo 5 (Servizi accessori) La Società concessionaria fornisce i seguenti servizi accessori: assistenza all ormeggio ed al disormeggio, trappa per l ormeggio al corpo morto, fornitura acqua ed energia elettrica in banchina, ascolto radio sul canale 16 (freq.156,800 MHz) VHF/Fm, vigilanza notturna, pulizia dello specchio acqueo. 1

2 Articolo 6 (Clausola di esclusiva Tariffe) I servizi indicati nell articolo precedente e gli altri eventuali godono della clausola di esclusiva, ai sensi dell art del c.c.. Gli utenti sono tenuti al pagamento dei servizi forniti dalla Società in base a tariffe dalla stessa autonomamente stabilite e comunicate ai competenti organi regionali, ferma restando la facoltà dell Autorità concedente di richiederne la preventiva approvazione. Le tariffe devono essere rese pubbliche ed esposte presso i locali della Direzione in luogo ben visibile Articolo 7 (Richieste al personale di servizio Accesso alle imbarcazioni) E vietato richiedere direttamente al personale dell approdo interventi di qualsiasi genere diversi dall assistenza dell ormeggio. Ogni richiesta deve essere inoltrata al Direttore dell approdo che dovrà autorizzarla ed eventualmente addebitarla al richiedente. In particolare, al personale di servizio dell approdo è fatto divieto di salire a bordo delle imbarcazioni, salvo quanto previsto dal successivo articolo 24. Articolo 8 (Modifica del regolamento disposizioni temporanee ed occasionali) Il presente Regolamento potrà essere sottoposto a modifica dagli organi della Società concessionaria. Le varianti dovranno essere approvate dall Autorità Marittima. Altre eventuali disposizioni, temporanee e particolari, nonché comunicazioni, informazioni e raccomandazioni saranno altresì esposte in luogo apposito e ben visibile, debitamente segnalato a cura della Società, con le stesse modalità di cui all articolo 1. TITOLO II - DIVIETI ED OBBLIGHI Articolo 9 (Pesca) In tutto lo specchio acqueo dell approdo è vietata la pesca di qualsiasi organismo acquatico, da terra o da bordo, con qualsiasi attrezzo. Articolo 10 (Attività balneari e sportive) In tutto l ambito dell approdo sono vietate le attività di balneazione, sci nautico, canottaggio, surf e similari. Sono altresì vietate le attività sportive in genere, anche se effettuate a terra, al di fuori degli appositi spazi eventualmente predisposti, inclusi il gioco del pallone e qualsiasi altro gioco che possa arrecare molestia o disturbo alla quiete pubblica. Articolo 11 (Divieto di accesso alle opere portuali di difesa) Per ragioni di sicurezza è vietato salire sui massi delle opere portuali di difesa in concessione. Articolo 12 (Circolazione dei cani) Ferme restando le norme eventualmente previste dal locale regolamento comunale, in tutto l ambito portuale è vietato tenere cani sciolti e senza museruola. In ogni caso i proprietari dovranno tenerli sotto controllo ed evitare che arrechino molestie o sporchino l area portuale, rimanendo comunque responsabili della pulizia nonchè degli eventuali danni arrecati. 2

3 Articolo 13 (Prova motori lavori rumorosi e molesti) Fermo restando quanto eventualmente stabilito dal vigente regolamento comunale, prima delle 09:00 del mattino e dopo le ore 20:00, nonché dalle ore 13:00 alle 16:00 durante il periodo da giugno a settembre compresi, é vietato mettere in moto i motori, tranne che per le manovre di ormeggio o disormeggio e comunque per non più di venti minuti. Ciò vale sia per i motori principali che per quelli ausiliari. Sono inoltre vietati l uso dei segnali acustici, se non per ragioni di sicurezza, effettuare lavori rumorosi ed in genere tenere un comportamento che possa arrecare disturbo alla quiete altrui. L effettuazione di lavori di manutenzione e riparazione che comportino possibilità di disturbo o pericolo di danni a cose o persone è subordinata alla preventiva autorizzazione del Direttore dell approdo. Articolo 14 (Deposito di materiali) E vietato ingombrare con oggetti, materiali ed altro le banchine, i moli ed i pontili, i piazzali e quant altro rientri nell ambito della concessione. In caso di inosservanza, la Società concessionaria provvederà a far rimuovere quanto abusivamente depositato a spese del responsabile. Articolo 15 (Prevenzione dell inquinamento: lavori lavaggio di veicoli e natanti) E vietato effettuare sulle banchine e sui pontili lavori che possano sporcare o arrecare danni. E altresì vietato effettuare il lavaggio di autoveicoli e natanti al di fuori delle eventuali aree appositamente attrezzate. E vietata ogni forma di inquinamento delle acque: in particolare è vietato il getto in mare di qualsiasi tipo di materiali solidi o liquidi. E vietato l uso di detersivi ancorchè biodegradabili, nonchè lo scarico a mare delle relative acque di lavaggio, a meno che non si tratti di prodotti appositamente autorizzati a tal fine dal Ministero dell Ambiente. Articolo 16 (Accesso ai pontili di ormeggio) E fatto divieto agli estranei di accedere ai pontili di ormeggio. L accesso ai pontili è riservato ai proprietari, agli equipaggi, ai passeggeri ed agli ospiti delle unità ormeggiate, al personale dipendente o fiduciario della Società concessionaria, ai tecnici autorizzati dal Direttore dell approdo ad accedere a bordo per ragioni di servizio, nonchè agli agenti dell Autorità Marittima e delle Forze di Polizia. Articolo 17 (Impiego di subacquei) Ogni intervento per cui sia richiesto l impiego di sommozzatori deve essere autorizzato dal Direttore dell approdo. Ciò vale sia per eventuali lavori che per interventi occasionali come il recupero di oggetti sul fondo, cime nell elica, etc. Ogni intervento deve essere effettuato nel rispetto della normativa vigente ed i sommozzatori debbono essere iscritti nell apposito registro tenuto dall Autorità Marittima. Articolo 18 (Prescrizioni per l ingresso e l uscita delle unità navali) Ferme restando le disposizioni generali delle norme per prevenire gli abbordi in mare, nonchè quelle particolari dettate dall Autorità Marittima per quanto concerne il porto pubblico, tutte le unità in entrata, in uscita od in manovra all interno dell approdo turistico non devono superare la velocità minima di manovra e comunque di massima quella di tre nodi e devono attenersi alle segnalazioni ed alle prescrizioni del personale di servizio. Le unità in uscita hanno la precedenza su quelle in entrata. Le unità in entrata munite di 3

4 apparato VHF dovranno mettersi in contatto con il centro di controllo prima dell entrata sull apposito canale di lavoro; quelle in uscita dovranno mettersi in ascolto VHF sul canale di lavoro prima di impegnare lo specchio acqueo navigabile. Articolo 19 (Limitazioni all uso della propulsione velica) In tutto l ambito dell approdo è fatto divieto a tutte le unità di navigare con la sola propulsione velica. In caso di avaria al motore o di unità a sola propulsione velica che non possano procedere a remi, si dovrà dare comunicazione al centro di controllo ed attendere istruzioni. Articolo 20 (Divieto di ancoraggio modalità di ormeggio) In tutto l ambito dell approdo è vietato dare fondo alle ancore, se non per emergenza. Le unità devono ormeggiare esclusivamente alle catenarie appositamente predisposte. E vietato utilizzare la cima di salpamento delle catenarie per l ormeggio: questo deve essere effettuato con cime o cavi propri della cui efficienza è responsabile l armatore o il comandante. Le unità all ormeggio devono essere munite di parabordi efficienti ed in numero sufficiente ad evitare danni alla propria ed alle altrui unità. Ogni armatore o comandante è responsabile dell ormeggio della propria unità e dovrà provvedervi anche nel caso che in sua assenza sopraggiunga maltempo. Articolo 21 (Alaggio e varo di unità navali) Le operazioni di alaggio e varo, riparazione o manutenzione, dovranno essere eseguite nelle zone di cantiere e negli spazi appositamente destinati dal Direttore dell approdo. L utilizzo di attrezzature di sollevamento e movimentazione dovrà essere effettuato da personale specializzato dipendente dalla Società concessionaria o da questa espressamente autorizzato. Gli addetti alla manutenzione od alle riparazioni non potranno in alcun modo ingombrare gli spazi non strettamente necessari, e dovranno attenersi alle disposizioni del presente Regolamento. Articolo 22 (Limiti di utilizzo di attrezzature portuali, manufatti ed aree portuali) Nessuna modifica o aggiunta potrà essere apportata alle attrezzature portuali. E vietato mutare in qualsivoglia modo la destinazione d uso stabilita dalla Società concessionaria di attrezzature, manufatti ed aree. Per ogni particolare necessità dovrà essere preventivamente interpellato il Direttore dell approdo che adotterà gli eventuali opportuni provvedimenti. Articolo 23 (Circolazione dei veicoli) L accesso e la circolazione dei veicoli all interno dell approdo è consentito esclusivamente ai veicoli autorizzati. L accesso è inoltre consentito ai mezzi delle Forze di Polizia, a quelli impiegati in operazioni di soccorso, antincendio e antinquinamento ed alle operazioni di carico e scarico, se autorizzate. Al termine delle citate operazioni, i veicoli dovranno essere posteggiati nelle zone riservate a parcheggio. La sosta di veicoli in zona non consentita darà luogo all immediata rimozione a rischio e spese dei rispettivi proprietari. E vietato l accesso ai pontili ed alle banchine a qualsiasi tipo di veicolo motorizzato, ad eccezione dei mezzi di soccorso, di polizia o di quelli impiegati dagli ormeggiatori in servizio. 4

5 TITOLO III - NORME ANTINCENDIO E ANTINQUINAMENTO Articolo 24 (Compiti del direttore in caso di emergenza) In caso d incendio o inquinamento dev essere immediatamente informato il Direttore dell approdo, il quale interviene immediatamente, adottando le misure del caso, ricorrendo ai mezzi ed al personale presente, richiedendo e coordinando, ove necessario, l impiego dei mezzi di bordo delle unità presenti nell approdo e disponendo, se del caso, il disormeggio e l allontanamento delle unità con incendio a bordo o di altre che si trovino in prossimità. In ogni caso provvede ad informare la locale Autorità Marittima ed i VV.F. per gli eventuali provvedimenti di competenza. In caso di necessità provvede direttamente, inoltre, a richiedere l intervento di ditte autorizzate all espletamento di servizi antinquinamento. Articolo 25 (Attività di prevenzione antincendio ed antinquinamento responsabilità dei comandanti delle unità) Ogni unità dovrà adottare tutte le più opportune misure preventive per evitare incendi o lo sversamento in mare, accidentale o volontario, di qualsiasi sostanza inquinante, con particolare riguardo alle miscele di idrocarburi, alle acque di sentina ed alle acque luride, le quali dovranno essere recapitate a terra negli appositi luoghi di raccolta o mantenute a bordo in condizioni di sicurezza. E consentito il collegamento dell imbarcazione alle prese per l energia elettrica per il solo tempo limitato alla presenza del proprietario/comandante a bordo dell unità. Il collegamento dovrà essere effettuato, a cura del proprietario, esclusivamente con spine e cavi corrispondenti agli standard ed alle norme di sicurezza vigenti. Sono tassativamente vietati collegamenti volanti o multipli, ovvero effettuati con cavi o spine non idonei. E altresì vietato ai diportisti ogni intervento o manomissione delle colonnine di erogazione dell energia elettrica. I comandanti ed eventuali responsabili della guardiania delle unità presenti in porto sono tenuti: a) ad informare immediatamente il personale dell approdo, in caso di accidentali sversamenti di idrocarburi in acqua o sulle banchine, moli o pontili e ad adottare prontamente tutti i provvedimenti più opportuni per contenere e limitare il danno; b) analogamente, in caso di incendio, i responsabili dell unità interessata dovranno avvertire immediatamente il personale dell approdo, provvedendo nel contempo ad impiegare i mezzi antincendio di bordo per spegnere o contenere il focolaio e ad allontanare tutti i materiali infiammabili per impedirne o rallentarne la propagazione; c) prima della messa in moto dei motori, a provvedere all aerazione del vano motore; d) a mantenere in perfetto stato di funzionamento e manutenzione le dotazioni antincendio e gli impianti elettrici di bordo; e) a mantenere adeguatamente areati i compartimenti di bordo contenenti bombole di gas liquido ed a verificare che le stesse siano mantenute perfettamente chiuse allorchè non in uso e, soprattutto, prima di lasciare l unità incustodita f) ad effettuare il rifornimento di carburante esclusivamente presso un impianto di rifornimento, evitando il travaso con contenitori mobili. Nell ambito dell approdo, qualsiasi altra modalità di rifornimento, richiesta dell interessato, dovrò essere preventivamente autorizzata dal Direttore dell approdo, nel rispetto delle norme in vigore. Articolo 26 (Getto di rifiuti) 5

6 E vietato il getto di rifiuti di qualsiasi genere, sia a terra che a mare. Per i rifiuti solidi urbani e per quelli pericolosi devono essere adoperati esclusivamente gli appositi contenitori. Articolo 27 (Servizi igienici acque luride) La Società concessionaria predispone e mantiene appositi locali igienici a terra. E vietato l uso dei servizi di bordo alle unità che non siano munite di apposite attrezzature per la raccolta dei liquami e delle acque luride in genere. Articolo 28 (Responsabilità civile) Sono fatte salve le responsabilità civili per i danni prodotti in occasione di incendi, inquinamenti e di ogni altro fatto che possa essere ricondotto alla responsabilità degli utenti. TITOLO IV - ORMEGGIO DELLE UNITÀ Articolo 29 (Piano degli ormeggi) L approdo in concessione alla Società Porto di San Foca S.p.A., allo stato attuale permette l attracco di n 127 imbarcazioni così ripartite (vedasi piano degli ormeggi allegato): CATEGORIA TIPOLOGIA UNITA N ORMEGGI 1 Fino a 8 mt Fino a 10 mt Fino a 12 mt Fino a 16 mt Fino a 18 mt. 5 6 Fino a 20mt. ed oltre 4 7 Transiti 10 8 Ormeggi Forze di Polizia 2 L appartenenza alle varie categorie è indicata con apposita segnaletica e colorazione e tutti gli ormeggi sono numerati. I posti di ormeggio in transito sono chiaramente individuati e segnalati con apposita colorazione ed a mezzo di appositi cartelli almeno bilingui (italiano ed inglese). Fatta eccezione per gli ormeggi riservati alle unità in transito, le prime tre categorie sono a disposizione degli utenti che hanno stipulato con la Società concessionaria regolare contratto di utilizzazione per un periodo comunemente concordato e facendo riferimento alle tariffe ed in vigore. Il titolare del diritto di ormeggio deve registrare la propria unità presso gli Uffici della Direzione dell approdo. Il Direttore dell approdo, curerà la tenuta di un apposito registro-giornale su cui saranno registrate le unità in sosta ed i recapiti dei relativi responsabili. Qualunque variazione del posto di ormeggio assegnato deve sempre e tempestivamente essere preventivamente autorizzata o comunque segnalata al Direttore dell approdo, il quale potrà negare l autorizzazione e, in caso di inosservanza, anche disporre la rimozione d ufficio dell unità a spese dell interessato. 6

7 Ciascun posto di ormeggio è dotato di bitte o anelli per l ormeggio poppiero e di un penzolo di catena per l ormeggio prodiero di un corpo morto. Articolo 30 (Dimensioni massime dei natanti) Le unità ormeggiate nell approdo non possono avere dimensioni superiori a quelle indicate per le categorie di appartenenza. Sono consentite tolleranze del 5% in più per la lunghezza e del 2% in più per la larghezza. Le misure di riferimento sono quelle riportate nella licenza di navigazione (o certificato di omologazione/conformità per i natanti). Le unità non corrispondenti a queste misure saranno rimosse dal Direttore dell approdo a spese degli inadempienti. E facoltà della Società concessionaria derogare ai limiti con provvedimenti di assoluta temporaneità, fermo restando il rispetto di tutte le condizioni di sicurezza. Articolo 31 (Condizioni di sicurezza delle unità) Tutte le unità che utilizzano l approdo devono essere in perfetta efficienza sotto il profilo della sicurezza, in modo da non costituire pericolo per sé e per le unità vicine. Articolo 32 (Disposizioni per le unità in transito formalità di arrivo) L utente in transito, ottenuta l assegnazione dell ormeggio da parte del personale dell approdo, dovrà presentarsi con i documenti di bordo presso la Direzione dell approdo al fine di espletare le formalità di arrivo. L ormeggio delle unità nei posti riservati al transito non potrà superare la durata massima di 3 (tre) giorni consecutivi. Fatta eccezione per la prestazione dei servizi portuali, per i quali è previsto il pagamento del corrispettivo secondo le tariffe vigenti, l occupazione dei posti d ormeggio di transito è gratuita per un tempo inferiore alle 12 ore giornaliere, nella fascia oraria dalle ore 08:00 alle ore 20:00 e per non più di 3 ormeggi nell arco di ciascun mese. Le tariffe applicate per il periodo di sosta successivo sono quelle di cui all art.6. Il Direttore dell approdo è tenuto al mantenimento di un apposito registro riportante la situazione giornaliera delle unità in transito e dal quale sia facilmente possibile risalire all identificazione dell unità e del suo equipaggio. Articolo 33 (Assenza dall ormeggio: obblighi di comunicazione) Tutte le imbarcazioni in uscita sono tenute a comunicare al Direttore dell approdo le assenze previste oltre le 24 ore, la loro presumibile durata e la data del rientro. Stessa comunicazione va data quando il rientro giornaliero è previsto in orario notturno. Il titolare del posto barca non potrà locare o concedere, neanche temporaneamente, a terzi il godimento dell ormeggio e dei servizi, il cui uso è esclusivamente riservato all imbarcazione identificata nel modello di Richiesta di assegnazione posto barca. Articolo 34 (Entrata, uscita e manovra delle unità) Il Direttore dell approdo regola l entrata e l uscita delle imbarcazioni autorizzandone e disponendone i movimenti. I comandanti delle unità italiane e straniere sono tenuti ad eseguire le disposizioni ricevute rimanendo però responsabili della corretta esecuzione delle manovre e della conduzione dell unità. TITOLO V - ATTIVITÀ COMMERCIALI Articolo 35 (Autorizzazione preventiva) 7

8 Salva la vigilanza dell Autorità competente ai sensi dell art. 68 C.Nav., tutte le attività artigianali e commerciali, anche ambulanti, insistenti nell ambito dell approdo devono essere preventivamente autorizzate dalla Società concessionaria. Qualora nello svolgimento di dette attività venissero utilizzati i servizi forniti dall approdo, l autorizzazione della Società concessionaria avverrà dietro pagamento di un corrispettivo. Gli esercenti tali attività sono responsabili per i danni diretti o indiretti arrecati a terzi, esonerando la Società concessionaria da ogni responsabilità, salvo che nei confronti dell Autorità concedente. Gli utenti devono essere espressamente informati di tale clausola. TITOLO VI - DISPOSIZIONI FINALI Articolo 36 (Copertura assicurativa) Tutte le unità che intendono usufruire dell approdo devono essere assicurate per le responsabilità civili ed i rischi contro l incendio, compresi i terzi trasportati. La polizza di assicurazione deve essere esibita a richiesta del Direttore dell approdo che può richiederne la integrazione di valore qualora questo fosse ritenuto inadeguato. Nel caso di mancanza della polizza assicurativa o di sua inadeguatezza, il Direttore dell approdo potrà negare l accesso o la permanenza nell approdo. Parimenti, tutti coloro che, a qualsiasi titolo, intendono svolgere lavori o servizi nell ambito dell approdo devono essere coperti da adeguate polizze assicurative. Articolo 37 (Controversie) Per le controversie che dovessero insorgere in dipendenza del presente Regolamento, tra la Società concessionaria e gli utenti dell approdo o qualsiasi altra persona, il Foro competente è quello di Lecce.- 8

REGOLAMENTO DI UTILIZZO

REGOLAMENTO DI UTILIZZO REGOLAMENTO DI UTILIZZO IN VIGORE DAL 01 LUGLIO 2010 APPROVATO DA: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ufficio Circondariale Marittimo di Santa Margherita Ligure SEZIONE TECNICA ORDINANZA N

Dettagli

COMUNE DI ACCETTURA Provincia di Matera

COMUNE DI ACCETTURA Provincia di Matera COMUNE DI ACCETTURA Provincia di Matera REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI (Approvato con delibera di C.C. n.34 del 37/11/2009 ) ARTICOLO 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente Regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO D USO DEL PARCHEGGIO SOTTERRANEO DI PIAZZA VITTORIO VENETO

REGOLAMENTO D USO DEL PARCHEGGIO SOTTERRANEO DI PIAZZA VITTORIO VENETO COMUNE DI GALLIATE Provincia di Novara REGOLAMENTO D USO DEL PARCHEGGIO SOTTERRANEO DI PIAZZA VITTORIO VENETO (entrato in vigore il 26/02/2011 - approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 52

Dettagli

N A U T I C A 1 8 0 S.r.l. RIMESSAGGIO E MANUTENZIONE IMBARCAZIONI FORNITURE NAUTICHE

N A U T I C A 1 8 0 S.r.l. RIMESSAGGIO E MANUTENZIONE IMBARCAZIONI FORNITURE NAUTICHE Regolamento di Uso e Gestione di Ormeggio e Rimessaggio Nautico del Marina Nautica 180 S.r.l. S.r.l. Art. 1 Oggetto del regolamento CAPO I - NORME GENERALI Il presente regolamento disciplina l accesso,

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA PORTO EMPEDOCLE

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA PORTO EMPEDOCLE Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO - GUARDIA COSTIERA PORTO EMPEDOCLE Via Gioeni 55, 92014 Porto Empedocle (AG) - Centralino: 0922 531811-531812 - Sala Operativa: 0922

Dettagli

R E G O L A M E N T O

R E G O L A M E N T O COMUNE DI VENZONE UDINE PROVINCIA DI ************************************************************************************************ R E G O L A M E N T O PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO

Dettagli

DISCIPLINARE DEL PORTO TURISTICO MARINA DI SANTA CRISTINA

DISCIPLINARE DEL PORTO TURISTICO MARINA DI SANTA CRISTINA DISCIPLINARE DEL PORTO TURISTICO MARINA DI SANTA CRISTINA Premessa Il presente Disciplinare viene emanato in virtù dell atto di concessione demaniale marittima del 10.05.2012, n. 02 del reg. delle concessioni

Dettagli

Comune di Grado Provincia di Gorizia

Comune di Grado Provincia di Gorizia Comune di Grado Provincia di Gorizia REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE DELLA CONCESSIONE DI SPECCHIO ACQUEO PER LA REALIZZAZIONE, L USO E GESTIONE DI ORMEGGI LUNGO IL CANALE MORERI PROSPICIENTE VALLE COVE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento.

REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE. ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento. REGOLAMENTO PER L USO DEL CENTRO SOCIO-CULTURALE DI AZZANELLO DI PASIANO DI PORDENONE ARTICOLO 1 Oggetto del regolamento Il Centro socio-culturale di Azzanello di Pasiano di Pordenone (di seguito nominato

Dettagli

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO

COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO COMUNE DI BOTTICINO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DEGLI UFFICI DEL COMUNE DI BOTTICINO DISCIPLINA DELL UTILIZZO DELLE AUTOVETTURE E DEI MEZZI MECCANICI DI PROPRIETA COMUNALE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI APPROVATO

REGOLAMENTO PER L USO DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI APPROVATO REGOLAMENTO PER L USO DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 13 DELL 08.04.2008 ARTICOLO 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente Regolamento disciplina la gestione e l uso

Dettagli

PORTO ROMANO REGOLAMENTO INTERNO

PORTO ROMANO REGOLAMENTO INTERNO PORTO ROMANO REGOLAMENTO INTERNO PREMESSA La Società Yacht Club Tevere srl con sede legale in Fiumicino (RM) Via Costalunga n. 21-31 titolare dell atto di concessione per la costruzione e gestione del

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DELLE BARCHE SOCIALI

REGOLAMENTO PER L USO DELLE BARCHE SOCIALI REGOLAMENTO PER L USO DELLE BARCHE SOCIALI Articolo 1 La sezione della L.N.I. di Otranto dispone di diversi mezzi nautici elencati e registrati in apposito registro (art. 6 del Regolamento Gruppo Sportivo

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEI PARCHEGGI PUBBLICI A PAGAMENTO NON CUSTODITI. Allegato alla deliberazione di Consiglio Comunale n.

REGOLAMENTO PER L USO DEI PARCHEGGI PUBBLICI A PAGAMENTO NON CUSTODITI. Allegato alla deliberazione di Consiglio Comunale n. REGOLAMENTO PER L USO DEI PARCHEGGI PUBBLICI A PAGAMENTO NON CUSTODITI Allegato alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 33 del 28/07/2011 ESECUTIVO DAL 01/10/2011 INDICE ART. 1. Oggetto ART. 2. Utilizzo

Dettagli

REGOLAMENTAZIONE PER LO STAZIONAMENTO DELLE UNITA DA DIPORTO NEL PORTO TURISTICO DI CHIAVARI

REGOLAMENTAZIONE PER LO STAZIONAMENTO DELLE UNITA DA DIPORTO NEL PORTO TURISTICO DI CHIAVARI REGOLAMENTAZIONE PER LO STAZIONAMENTO DELLE UNITA DA DIPORTO NEL PORTO TURISTICO DI CHIAVARI ARTICOLO 1 ORMEGGI PER IMBARCAZIONI ECCEDENTI LA LUNGHEZZA Gli ormeggi, ubicati a levante del pontile principale

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEI PARCHEGGI PUBBLICI A PAGAMENTO NON CUSTODITI

REGOLAMENTO PER L USO DEI PARCHEGGI PUBBLICI A PAGAMENTO NON CUSTODITI C O M U N E D I B U S S E R O PROVINCIA DI MILANO P.IVA c.f. 03063770154 C.A.P. 20060 Piazza Diritti dei Bambini n. 1 TEL. 02 / 953331 - FAX. 02 / 9533337 REGOLAMENTO PER L USO DEI PARCHEGGI PUBBLICI A

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL PORTO TURISTICO PORTOGOEN CORSO GIUSEPPE ZANARDELLI 2 25055 PISOGNE

REGOLAMENTO INTERNO DEL PORTO TURISTICO PORTOGOEN CORSO GIUSEPPE ZANARDELLI 2 25055 PISOGNE REGOLAMENTO INTERNO DEL PORTO TURISTICO PORTOGOEN CORSO GIUSEPPE ZANARDELLI 2 25055 PISOGNE Art. 1 Il presente regolamento ha per oggetto le norme di esercizio del Porto lacuale Portogoen s.r.l. di Pisogne.

Dettagli

REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL PARCHEGGIO COMUNALE NON CUSTODITO PICCOLO TORINO IN LOCALITÀ BAS VILLAIR

REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL PARCHEGGIO COMUNALE NON CUSTODITO PICCOLO TORINO IN LOCALITÀ BAS VILLAIR COMUNE DI QUART VALLE D AOSTA COMMUNE DE QUART VALLÉE D AOSTE REGOLAMENTO DI UTILIZZO DEL PARCHEGGIO COMUNALE NON CUSTODITO PICCOLO TORINO IN LOCALITÀ BAS VILLAIR Approvato con deliberazione della Giunta

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL AUTOPARCO DELLA PROVINCIA DI LATINA

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL AUTOPARCO DELLA PROVINCIA DI LATINA Provincia di Latina REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL AUTOPARCO DELLA PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL AUTOPARCO DELLA PROVINCIA DI LATINA Indice Articolo 1 - Oggetto Articolo 2 - Determinazione

Dettagli

TESTO AGGIORNATO A SEGUITO MODIFICAZIONI APPORTATE CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 13 DEL 04.05.1998. REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA

TESTO AGGIORNATO A SEGUITO MODIFICAZIONI APPORTATE CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 13 DEL 04.05.1998. REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA TESTO AGGIORNATO A SEGUITO MODIFICAZIONI APPORTATE CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 13 DEL 04.05.1998. REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA COMUNE DI QUART REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PARCHEGGIO

Dettagli

Regolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti

Regolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti Comune di Monteforte Irpino PROVINCIA DI AVELLINO Settore Ambiente Regolamento per il Servizio di Volontariato di Difesa Ambientale e controllo, deposito, gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti ^^^^

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DELLE AREE A FAVORE DEGLI ESERCENTI LE ATTIVITA DELLO SPETTACOLO VIAGGIANTE E CIRCENSE

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DELLE AREE A FAVORE DEGLI ESERCENTI LE ATTIVITA DELLO SPETTACOLO VIAGGIANTE E CIRCENSE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DELLE AREE A FAVORE DEGLI ESERCENTI LE ATTIVITA DELLO SPETTACOLO VIAGGIANTE E CIRCENSE approvato con delibera di C.C. n. 54 del 02.07.1998 Art. 1 Norme generali

Dettagli

Comune di Roccaromana

Comune di Roccaromana Comune di Roccaromana Provincia di Caserta REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI POSTI AUTO COPERTI DI PROPRIETA COMUNALE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 37 del 29/09/2014 INDICE ART. 1

Dettagli

COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE

COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE COMUNE DI MERLINO PROVINCIA DI LODI REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI DIFESA AMBIENTALE Approvato con Delibera Consiglio comunale n 24 del 25-06-2013 INDICE Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6

Dettagli

DISCIPLINARE DI UTILIZZO DEL PALCO MODULARE DELLE SEDI E DEI TAVOLI DI PROPRIETÀ DEL COMUNE DI MONTIANO

DISCIPLINARE DI UTILIZZO DEL PALCO MODULARE DELLE SEDI E DEI TAVOLI DI PROPRIETÀ DEL COMUNE DI MONTIANO COMUNE DI MONTIANO PROVINCIA DI FORLI' - CESENA Piazza Maggiore - 47020 MONTIANO (FC) Tel. 0547-51151 / 51032 - Fax 0547-51160 E-mail: scuola-cultura@comune.montiano.fc.it Servizi Sociali-Scolastici-Culturali

Dettagli

COMUNE DI MARTIGNANO

COMUNE DI MARTIGNANO COMUNE DI MARTIGNANO Provincia di Lecce Valore dell atto: La presente Convenzione è a titolo gratuito. CONVENZIONE PER LA CONCESSIONE IN COMODATO D USO GRATUITO DEI LOCALI SITI IN VIA GARIBALDI, AL PRIMO

Dettagli

PORTO TURISTICO DI PORTOSCUSO PROGETTO DI GESTIONE REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO E L USO DEL PORTO ARTICOLO 1

PORTO TURISTICO DI PORTOSCUSO PROGETTO DI GESTIONE REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO E L USO DEL PORTO ARTICOLO 1 PORTO TURISTICO DI PORTOSCUSO PROGETTO DI GESTIONE REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO E L USO DEL PORTO ARTICOLO 1 Il presente regolamento disciplina l uso del porto turistico di IV classe di Portoscuso nel comune

Dettagli

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013

Dettagli

ROMA MARINA YACHTING

ROMA MARINA YACHTING ROMA MARINA YACHTING S o c i e t à p e r A z i o n i Capitale Sociale 1.610.000,00 interamente versato Società soggetta all attività di direzione e coordinamento di Rogedil servizi S.r.l Codice Fiscale

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO LA MADDALENA

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO LA MADDALENA Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO LA MADDALENA (Località P.ta Chiara, snc. - Tel. 0789-730632 - Fax 0789-731020. E-mail: cplamaddalena@mit.gov.it - Sito Web: www.guardiacostiera.gov.it)

Dettagli

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza

Dettagli

TESTO AGGIORNATO A SEGUITO MODIFICAZIONI APPORTATE CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 13 DEL 04.05.1998. REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA

TESTO AGGIORNATO A SEGUITO MODIFICAZIONI APPORTATE CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 13 DEL 04.05.1998. REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA TESTO AGGIORNATO A SEGUITO MODIFICAZIONI APPORTATE CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 13 DEL 04.05.1998. REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA COMUNE DI QUART REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PARCHEGGIO

Dettagli

Gestione della Scuola Comunale di Nuoto e di Ginnastica IMPIANTO POLIVALENTE ARBOSTELLA Regolamento

Gestione della Scuola Comunale di Nuoto e di Ginnastica IMPIANTO POLIVALENTE ARBOSTELLA Regolamento Comune di Salerno SETTORE IMPIANTI-MANUTENZIONI Gestione della Scuola Comunale di Nuoto e di Ginnastica IMPIANTO POLIVALENTE ARBOSTELLA Regolamento Allegato f) al Capitolato Speciale per l affidamento

Dettagli

$UW $0%,72',$33/,&$=,21(

$UW $0%,72',$33/,&$=,21( 5(*2/$0(172 '(*/,$3352',',81,7$ $9(/$$',%,7($/&+$57(51$87,&235(662/$ '$56(1$$&721'(/32572',1$32/, $0%,72',$33/,&$=,21( Il presente regolamento disciplina, a titolo sperimentale, l uso delle banchine portuali

Dettagli

COMUNE DI LONDA (Provincia di Firenze)

COMUNE DI LONDA (Provincia di Firenze) 1 COMUNE DI LONDA (Provincia di Firenze) Regolamento per l utilizzo di autoveicoli e macchine operatrici Approvato con atto consiliare n 86 del 30.11.2006 1 2 ART. 1 Norma di carattere generale La gestione

Dettagli

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

COMUNE DI VILLENEUVE

COMUNE DI VILLENEUVE COMUNE DI VILLENEUVE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA DISCARICA SITA IN LOC. CHAMPLONG DESSUS NEL COMUNE DI VILLENEUVE DI 2^ CATEGORIA DI TIPO A PER LO SMALTIMENTO DI RIFIUTI SPECIALI INERTI. Approvato

Dettagli

COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA

COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA COMUNE DI SAN LAZZARO DI SAVENA (Provincia di Bologna) DISPOSIZIONI IN ORDINE ALLA GESTIONE, ALL UTILIZZO E ALLA GUIDA DELLE AUTO DI PROPRIETÀ COMUNALE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 109

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI GESTIONE. dell esercizio di Bar del parcheggio interrato presso il Parco Novi Sad di Modena.

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI GESTIONE. dell esercizio di Bar del parcheggio interrato presso il Parco Novi Sad di Modena. SCHEMA DI REGOLAMENTO DI GESTIONE dell esercizio di Bar del parcheggio interrato presso il Parco Novi Sad di Modena. DISPOSIZIONI PER LA GESTIONE DELL ESERCIZIO INTERNO DI BAR Art. 1. Oggetto del Regolamento

Dettagli

OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali

OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali Lettera Rischi Interferenziali Spett.le Ditta Appaltatrice Ditta Subappaltatrice Luogo, Data 2 OGGETTO: Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali In relazione alla necessità di una possibile

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO

CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO OGGETTO: Manutenzione maniglioni antipanico e porte REI CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO Verbania, lì ottobre 2011 IL DIRIGENTE DIPARTIMENTO LL.PP. Ing. Noemi Comola Art. 1 Oggetto dell appalto L appalto

Dettagli

COMUNE DI CALCI. (Prov. di Pisa) DEL COMUNE DI CALCI (PI) (Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 16 del 05.04.12)

COMUNE DI CALCI. (Prov. di Pisa) DEL COMUNE DI CALCI (PI) (Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 16 del 05.04.12) COMUNE DI CALCI (Prov. di Pisa) REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA SALA PROVE MUSICALI DEL COMUNE DI CALCI (PI) (Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 16 del 05.04.12) Art. 1 - Finalità. L Amministrazione

Dettagli

Gestione della Scuola Comunale di Nuoto

Gestione della Scuola Comunale di Nuoto Comune di Salerno SETTORE TRASPORTI-VIABILITÀ-IMPIANTI-MANUTENZIONI Gestione della Scuola Comunale di Nuoto IMPIANTO NATATORIO NICODEMI Regolamento Allegato al Capitolato Speciale dei servizi di gestione

Dettagli

COMUNE DI MILETO. Provincia di Vibo Valentia REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE

COMUNE DI MILETO. Provincia di Vibo Valentia REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE COMUNE DI MILETO Provincia di Vibo Valentia REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE Approvato con delibera della C.S. n.1 del 9.1.2014 REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE Art. 1 Oggetto Il presente

Dettagli

Settore Gestione e Organizzazione Risorse Umane

Settore Gestione e Organizzazione Risorse Umane Settore Gestione e Organizzazione Risorse Umane REGOLAMENTO PER L USO DEI VEICOLI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L USO DEI VEICOLI DELLA PROVINCIA DI BRESCIA. Art. 1 1. Il presente regolamento

Dettagli

COMUNE DI MARTIGNACCO Provincia di Udine REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA PALESTRA DEL CENTRO SCOLASTICO INTEGRATO DI VIA UDINE

COMUNE DI MARTIGNACCO Provincia di Udine REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA PALESTRA DEL CENTRO SCOLASTICO INTEGRATO DI VIA UDINE COMUNE DI MARTIGNACCO Provincia di Udine REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELLA PALESTRA DEL CENTRO SCOLASTICO INTEGRATO DI VIA UDINE Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n. 42 del 30.11.2012 INDICE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEI VOLONTARI IN SERVIZIO SOSTITUTIVO DI LEVA NELLA POLIZIA MUNICIPALE

REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEI VOLONTARI IN SERVIZIO SOSTITUTIVO DI LEVA NELLA POLIZIA MUNICIPALE REGOLAMENTO PER L ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DEI VOLONTARI IN SERVIZIO SOSTITUTIVO DI LEVA NELLA POLIZIA MUNICIPALE ( art. 46, Legge 27 Dicembre 1997, n. 449. ) Approvato con delibera del Consiglio Comunale

Dettagli

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI AUTOMEZZI

REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI AUTOMEZZI COMUNE DI CERESETO PROVINCIA DI ALESSANDRIA REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI AUTOMEZZI (approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 28 in data 21/11/2008) I N D I C E Art. 1 Art. 2 - Oggetto

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

REGOLAMENTO DELL AUTOPARCO DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO 1

REGOLAMENTO DELL AUTOPARCO DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO 1 REGOLAMENTO DELL AUTOPARCO DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO 1 (Approvato con deliberazione dell Ufficio di presidenza 28 luglio 2010, n. 66) TESTO VIGENTE Il testo qui riportato, coordinato con le modifiche

Dettagli

REGOLAMENTO ORMEGGIO RETONE DI PISA 2013

REGOLAMENTO ORMEGGIO RETONE DI PISA 2013 REGOLAMENTO ORMEGGIO RETONE DI PISA 2013 Art. 1 Premessa L ARCA CDR TOSCANA, mette a disposizione la sede sociale denominata Retone, al fine di divulgare fra i Soci le attività nautiche sportive e ricreative,

Dettagli

COMUNE DI SERDIANA Provincia di Cagliari REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE. (Regolamento approvato con deliberazione C.C. n. 32 del 6.08.

COMUNE DI SERDIANA Provincia di Cagliari REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE. (Regolamento approvato con deliberazione C.C. n. 32 del 6.08. COMUNE DI SERDIANA Provincia di Cagliari REGOLAMENTO UTILIZZO PARCO AUTO COMUNALE (Regolamento approvato con deliberazione C.C. n. 32 del 6.08.2010) Art. 1 Oggetto Il presente regolamento disciplina la

Dettagli

SAFETY & SECURITY. Misure di sicurezza all interno delle aree in gestione alla Società Porto di Livorno 2000 SrL

SAFETY & SECURITY. Misure di sicurezza all interno delle aree in gestione alla Società Porto di Livorno 2000 SrL Terminal Crociere - Piazzale dei Marmi 57123 Livorno (LI) Italia Tel. (+39) 0586 20.29.01 Fax (+39) 0586 89.22.09 info@portolivorno2000.it Misure di sicurezza all interno delle aree in gestione alla Società

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI STALLI DI SOSTA PER IL CARICO E SCARICO MERCI I N D I C E

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI STALLI DI SOSTA PER IL CARICO E SCARICO MERCI I N D I C E REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI STALLI DI SOSTA PER IL CARICO E SCARICO MERCI I N D I C E - Art.1 OggettO ed ambito di applicazione - Art.2 Definizioni - Art.3 OrariO e sosta dei veicoli riservata al

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PARCHEGGIO COPERTO SITO IN LOCALITÀ PREIL DI PROPRIETÀ DEL

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PARCHEGGIO COPERTO SITO IN LOCALITÀ PREIL DI PROPRIETÀ DEL COMUNE DI ROISAN VALLE D AOSTA COMMUNE DE ROISAN VALLEE D AOSTE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PARCHEGGIO COPERTO SITO IN LOCALITÀ PREIL DI PROPRIETÀ DEL COMUNE DI ROISAN Approvato con deliberazione di

Dettagli

CONVENZIONE PER IL TRASPORTO SOCIALE DI SOGGETTI HANDICAPPATI OSPITI DEI CENTRI DIURNI

CONVENZIONE PER IL TRASPORTO SOCIALE DI SOGGETTI HANDICAPPATI OSPITI DEI CENTRI DIURNI CONVENZIONE PER IL TRASPORTO SOCIALE DI SOGGETTI HANDICAPPATI OSPITI DEI CENTRI DIURNI Premesso che l Istituzione per i Servizi alla Persona del Comune di Livorno interviene per garantire il trasporto

Dettagli

Luogo residenza prov. c.a.p. Indirizzo n. Tel. Fax e-mail

Luogo residenza prov. c.a.p. Indirizzo n. Tel. Fax e-mail Al dirigente del sesto settore del Comune di Termini Imerese Oggetto: Richiesta modifica temporanea della disciplina vigente di circolazione o di sosta. Cognome nome Luogo di nascita Data di nascita Luogo

Dettagli

Art. 1) Oggetto del contratto. Il presente contratto disciplina la concessione del

Art. 1) Oggetto del contratto. Il presente contratto disciplina la concessione del COMUNE DI LECCO SETTORE LAVORI PUBBLICI SCHEMA DI CONTRATTO PER L AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE DI SERVIZIO RELATIVA ALL AREA DI PARCHEGGIO PUBBLICO DI PIAZZA SASSI. Art. 1) Oggetto del contratto. Il presente

Dettagli

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus

REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus REGOLAMENTO SUL DIVIETO DI FUMO NEI LOCALI DELL UNIVERSITA TELEMATICA e-campus Art. 1 - Finalità e riferimenti normativi 1. Il presente Regolamento viene emanato al fine di disciplinare il divieto di fumo

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO ALLEGATO D DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO CONTRATTO. DATORE DI LAVORO COMMITTENTE : MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA

Dettagli

PIANO ATTUATIVO AR2 - CALO REGOLAMENTO

PIANO ATTUATIVO AR2 - CALO REGOLAMENTO PIANO ATTUATIVO AR2 - CALO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE AREE PRIVATE ASSERVITE ALL USO PUBBLICO ADIBITE A PARCHEGGIO E RELATIVE PERTINENZE - LOTTI A e B - Art. 1 Individuazione 1. Il presente Regolamento

Dettagli

Regolamento del porticciolo di Vernazza e sue aree.

Regolamento del porticciolo di Vernazza e sue aree. COMUNE DI VERNAZZA Provincia della Spezia PARCO NAZIONALE DELLE CINQUE TERRE Area Marina Protetta Cinque Terre Patrimonio dell'u.n.e.s.c.o. Regolamento del porticciolo di Vernazza e sue aree. Articolo

Dettagli

PROVINCIA DI ORISTANO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DELLE PALESTRE SCOLASTICHE

PROVINCIA DI ORISTANO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DELLE PALESTRE SCOLASTICHE PROVINCIA DI ORISTANO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DELLE PALESTRE SCOLASTICHE Approvato con delibera C.P. n. l5 del 25 marzo 2003 ARTICOLO 1 1. ll presente regolamento disciplina l uso, in orario

Dettagli

SCHEMA CONVENZIONE TRA COMUNE ED ASSOCIAZIONE GESTIONE AREA SGAMBAMENTO CANI TRA

SCHEMA CONVENZIONE TRA COMUNE ED ASSOCIAZIONE GESTIONE AREA SGAMBAMENTO CANI TRA SCHEMA CONVENZIONE TRA COMUNE ED ASSOCIAZIONE GESTIONE AREA SGAMBAMENTO CANI L anno., il giorno del mese di nella sede del Comune di San Piero a Sieve, TRA - Dott. Adriano Santoni, non in proprio, ma nella

Dettagli

Art. 1 Destinazione d'uso della sala

Art. 1 Destinazione d'uso della sala REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE D'USO DELLA "SALA CRESPI" Art. 1 Destinazione d'uso della sala La Sala Polivalente denominata Giovan Battista Crespi detto IL CERANO ("Sala Crespi ) situata in Piazza dei

Dettagli

Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali

Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali CITTA DI RONCADE Provincia di Treviso Via Roma, 53 31056 - RONCADE (TV) Tel.: 0422-8461 Fax: 0422-846223 Regolamento per la tutela della riservatezza dei dati personali Approvato con delibera di Consiglio

Dettagli

COMUNE DI TONADICO PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA CAMINI

COMUNE DI TONADICO PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA CAMINI COMUNE DI TONADICO PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA CAMINI Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 38/94 di data 22.09.1994 Istituzione del servizio - Art. 1 - Agli

Dettagli

Università degli Studi di Ferrara REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL PARCHEGGIO UNIVERSITARIO A CONA

Università degli Studi di Ferrara REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL PARCHEGGIO UNIVERSITARIO A CONA Università degli Studi di Ferrara REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEL PARCHEGGIO UNIVERSITARIO A CONA STRUTTURA COMPETENTE RIPARTIZIONE EDILIZIA SENATO ACCADEMICO 25/01/2016 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 29/01/2016

Dettagli

COMUNE DI LIVORNO FERRARIS Tel. (0161) 47.358 C.A.P. 13046 Fax (0161) 47.77.70

COMUNE DI LIVORNO FERRARIS Tel. (0161) 47.358 C.A.P. 13046 Fax (0161) 47.77.70 Reg. n. 026/14 REGIONE PIEMONTE ORDINANZA PER LA DISCIPLINA DELLA CIRCOLAZIONE STRADALE IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Vista l istanza proposta dal Sig. MONASTERIO Daniel tesa ad ottenere la modificazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO COMUNE DI CERVESINA Provincia di Pavia REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI E DEI BENI DUREVOLI DI CONSUMO AD USO DOMESTICO Approvato con deliberazione C.C. n.7 del

Dettagli

REGOLAMENTO AZIENDALE

REGOLAMENTO AZIENDALE REGOLAMENTO AZIENDALE Utilizzo Sale Convegni e Riunioni Approvato con delibera N. del Articolo 1-Scopi e ambito di applicazione Il presente regolamento disciplina la concessione in uso e l utilizzazione

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONDUZIONE DEI CANI SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI BIENNO

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONDUZIONE DEI CANI SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI BIENNO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONDUZIONE DEI CANI SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI BIENNO -TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI... 3 Art. 1 - Principi ed oggetto del regolamento... 3 Art. 2 Definizioni e Normativa

Dettagli

COMUNE DI CINTE TESINO PROVINCIA DI TRENTO

COMUNE DI CINTE TESINO PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI CINTE TESINO PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA CAMINI ISTITUZIONE DEL SERVIZIO Art. 1 Agli effetti della regolare manutenzione delle canne fumarie e conseguente prevenzione

Dettagli

NORME PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI BICICLETTE PUBBLICHE AD USO DELLA CITTADINANZA NEL CENTRO URBANO DI LUGO DENOMINATO VIVERE LA CITTA PEDALANDO.

NORME PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI BICICLETTE PUBBLICHE AD USO DELLA CITTADINANZA NEL CENTRO URBANO DI LUGO DENOMINATO VIVERE LA CITTA PEDALANDO. NORME PER LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI BICICLETTE PUBBLICHE AD USO DELLA CITTADINANZA NEL CENTRO URBANO DI LUGO DENOMINATO VIVERE LA CITTA PEDALANDO. Approvato con Deliberazione di C.C. n. 66. del 07.07.2005

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE

Dettagli

COMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente

COMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente Via G. Marconi 26 36023 Longare(VI) cod. fisc. 00415090240 tel. 0444/555444 fax 0444/953441 SERVIZIO DI MANUTENZIONE

Dettagli

PERIODO 01.01.2010/31.12.2015.

PERIODO 01.01.2010/31.12.2015. Marca da bollo Euro 14.62 Spett.le CONSORZIO DEL LARIO E DEI LAGHI MINORI P.zza V. Emanuele, 4 22017 MENAGGIO OGGETTO: ISTANZA PER L OCCUPAZIONE DI AREA DEMANIALE MEDIANTE ORMEGGIO AI SENSI DELLA L.R.

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015

BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015 BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,

Dettagli

REGOLAMENTO per il GRUPPO COMUNALE VOLONTARI di PROTEZIONE CIVILE

REGOLAMENTO per il GRUPPO COMUNALE VOLONTARI di PROTEZIONE CIVILE Gorizia REGOLAMENTO per il GRUPPO COMUNALE VOLONTARI di PROTEZIONE CIVILE marzo 2008 Articolo 1 E costituito il Gruppo Comunale dei volontari di Protezione Civile, cui possono aderire cittadini di ambo

Dettagli

Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica. Il Consiglio D Istituto

Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica. Il Consiglio D Istituto Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica Il Consiglio D Istituto Visto l art.50 del Decreto n 44 del 1/2 2001 che attribuisce all Istituzione scolastica la facoltà di concedere a

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNITÀ VALLE DI NON

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNITÀ VALLE DI NON All. 1 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO COMUNITÀ VALLE DI NON DISCIPLINARE DI SERVIZO PER LE ATTIVITÀ DI CONTROLLO E VIGILANZA DELLA DISCARICA PER RIFIUTI URBANI IN LOC. "ISCLE" DI TAIO E DISCIPLINA DELL UTILIZZO

Dettagli

REGOLAMENTO AUTO AZIENDALI

REGOLAMENTO AUTO AZIENDALI REGOLAMENTO AUTO AZIENDALI IL PRESENTE REGOLAMENTO HA LO SCOPO DI DISCIPLINARE L USO, LA GESTIONE E LA MANUTENZIONE, SIA ORDINARIA CHE STRAORDINARIA, DEI VEICOLI DI PROPRIETÀ O IN DOTAZIONE DELL AGENZIA

Dettagli

GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE REGOLAMENTO DI SERVIZIO. Sommario

GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE REGOLAMENTO DI SERVIZIO. Sommario GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE REGOLAMENTO DI SERVIZIO Sommario Art. 1 - Organizzazione del Servizio Art. 2 - Disposizioni Generali Art. 3 - Finalità del Servizio Art. 4 - Modalità di Accesso Art. 5 - Funzioni

Dettagli

COMUNE DI ROMANENGO PROVINCIA DI CREMONA REGOLAMENTO PER L'UTILIZZO DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI E L'USO DEL MEZZO PROPRIO

COMUNE DI ROMANENGO PROVINCIA DI CREMONA REGOLAMENTO PER L'UTILIZZO DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI E L'USO DEL MEZZO PROPRIO COMUNE DI ROMANENGO PROVINCIA DI CREMONA REGOLAMENTO PER L'UTILIZZO DEGLI AUTOMEZZI COMUNALI E L'USO DEL MEZZO PROPRIO * Adottato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 19 del 11.02.2011 ARTICOLO 1

Dettagli

COMUNE DI ANZOLA DELL EMILIA

COMUNE DI ANZOLA DELL EMILIA COMUNE DI ANZOLA DELL EMILIA Provincia di Bologna REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI PRONTA REPERIBILITA Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 38 del 13.03.2012 I N D I C E ART. 1 - FINALITA' DEL

Dettagli

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Modalità d esercizio della funzione di preposto Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONI DI MATRIMONI CIVILI

REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONI DI MATRIMONI CIVILI REGOLAMENTO PER LA CELEBRAZIONI DI MATRIMONI CIVILI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 43 del 12/11/2010 Art. 1 Regole Generali e Funzioni 1 La celebrazione del matrimonio è regolata

Dettagli

` Ç áàxüé wxääx \ÇyÜtáàÜâààâÜx x wx gütáñéüà

` Ç áàxüé wxääx \ÇyÜtáàÜâààâÜx x wx gütáñéüà ` Ç áàxüé wxääx \ÇyÜtáàÜâààâÜx x wx gütáñéüà UFFICIO CIRCONDARIALE MARITTIMO DI SANTA MARGHERITA LIGURE O R D I N A N Z A N. 196 / 2004 Il Capo del Circondario Marittimo di Santa Margherita Ligure; VISTA

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato

Dettagli

SCHEMA CONTRATTO DI APPALTO SERVIZI ASSISTENZIALI SANITARI E ALTRI SERVIZI AUSILIARI

SCHEMA CONTRATTO DI APPALTO SERVIZI ASSISTENZIALI SANITARI E ALTRI SERVIZI AUSILIARI 1 SCHEMA CONTRATTO DI APPALTO SERVIZI ASSISTENZIALI SANITARI E ALTRI SERVIZI AUSILIARI Codice CIG L anno duemila, il giorno del mese di nella sede della Casa per Anziani Umberto I - Piazza della Motta

Dettagli

PROVINCIA DI BRINDISI

PROVINCIA DI BRINDISI $//(*$72³% DOOD'HWHUPLQD]LRQH'LULJHQ]LDOH1BBBBBGHOBBBBBBBBBBB PROVINCIA DI BRINDISI 9LD'H/HR%5,1',6, CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA (parte meccanica ed

Dettagli

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Egr. Via. Mod Delega Delega delle funzioni. Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Egr. Via Oggetto: Delega delle funzioni (art 16 - D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Il sottoscritto C.F. in qualità di Datore di Lavoro della Ditta con sede in al fine di provvedere agli incombenti posti dalla

Dettagli

CONTRATTO PER IL SERVIZIO DI SMALTIMENTO REFLUI CER 200304 CER 200306 (N. /200..

CONTRATTO PER IL SERVIZIO DI SMALTIMENTO REFLUI CER 200304 CER 200306 (N. /200.. CONTRATTO PER IL SERVIZIO DI SMALTIMENTO REFLUI CER 200304 CER 200306 (N. /200.. L anno duemilanove, il giorno.. del mese di in Caronno Pertusella, tra la Società Lura Ambiente S.p.A. in via Lainte,1200

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in

Dettagli

COMUNE DI TRIGGIANO Provincia di Bari REGOLAMENTO

COMUNE DI TRIGGIANO Provincia di Bari REGOLAMENTO COMUNE DI TRIGGIANO Provincia di Bari REGOLAMENTO PER L USO DELLA PALESTRA COPERTA COMUNALE, DEL CAMPO DI CALCIO E DELLA PISTA POLIVALENTE Approvato con delibere consiliari n. 79 dell 11.10.1994 e n. 97

Dettagli

COMUNE DI ANDORNO MICCA. Provincia di Biella REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELL AREA RICREATIVA DENOMINATA PARCO LA SALUTE

COMUNE DI ANDORNO MICCA. Provincia di Biella REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELL AREA RICREATIVA DENOMINATA PARCO LA SALUTE COMUNE DI ANDORNO MICCA Provincia di Biella REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DELL AREA RICREATIVA DENOMINATA PARCO LA SALUTE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 del 23.06.2014 ART. 1 Il

Dettagli