COSA SI PUO FARE PER LIMITARE I PROBLEMI CHE POSSONO SORGERE ALL ATTO DELLO SPANDIMENTO?
|
|
- Baldassare Martino
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 COSA SI PUO FARE PER LIMITARE I PROBLEMI CHE POSSONO SORGERE ALL ATTO DELLO SPANDIMENTO? Al di là degli obblighi di legge, queste buone tecniche, consentono di limitare i principali problemi (cattivi odori, mosche, inquinamento) che si verificano presso i capannoni di allevamento, presso i cumuli sul terreno di lettiere e polline ed in occasione dello spandimento. L attenzione degli allevatori ad evitare l impatto ambientale potrebbe contribuire a rendere nuovamente disponibili aree in cui attualmente vicinato o proprietari si rifiutano di accettare gli effluenti per le problematiche sopra esposte. 1. In allevamento mantenere lettiere e polline il più asciutte possibile mediante l utilizzo di abbeveratoi antispreco, possibilmente dotati di sistema di raccolta delle perdite (tazzine, canalette), assicurando la densità ottimale di capi per unità di superficie. E importante controllare spesso lo stato della lettiera, arieggiando (ventilazione interna ed estrazione di aria), aggiungendo idonee quantità di paglia o altro materiale, ecc.
2 2. Praticare una corretta ventilazione e curare il buon funzionamento dei sistemi di essiccazione della pollina; Fonte: CRPA 3. Lettiere e polline essiccate, all uscita dei capannoni, devono essere asciutte per evitare problemi presso i ricoveri (il grado di umidità è accettabile quando il materiale non è di consistenza pastosa, ma è friabile e polverulento, non si sentono cattivi odori e non vi è presenza di larve e adulti di mosca). Mantenere asciutte lettiere e polline garantisce anche meno problemi nella fase di utilizzo come concime e ammendante dei campi (spandimento).
3 4. Negli allevamenti di ovaiole in gabbie tradizionali, attivare giornalmente il raschiatore per pulire le fosse sottogabbie poiché in concimaia è più facile l essiccamento della pollina; Fonte: CRPA 5. Durante il trasporto di effluenti zootecnici coprire con apposito telo il cassone del camion, al fine di evitare perdite di materiale e limitare la diffusione di cattivi odori. Assicurarsi che il cassone del camion sia a tenuta per evitare la perdita di eventuali percolati;
4 6. Per gli allevamenti avicoli a ciclo produttivo inferiore a 90 giorni, non c è obbligo di concimaia: le lettiere possono essere direttamente stoccate al termine del ciclo produttivo sotto forma di cumuli in campo. Sono considerate utili, ai fini del calcolo della capacità di stoccaggio, le superfici della lettiera permanente, nonché le cosiddette fosse profonde dei ricoveri a due piani delle galline ovaiole. Fonte: CRPA I cumuli devono essere eseguiti con le seguenti indicazioni: avvenire direttamente sui terreni utilizzati per lo spandimento. La quantità di letame accumulato deve essere proporzionata alle esigenze colturali dei singoli appezzamenti. A tale proposito, bisogna considerare che lettiere avicunicole e polline si comportano come concimi N-P e come tali devono essere utilizzate. L agricoltore dovrebbe quindi distribuirle nel periodo in cui distribuirebbe il nitrato ammonico o l urea: ad esempio, per il grano, alla preparazione del letto di semina.
5 E necessario rispettare distanze di sicurezza dai corsi d acqua (consultare Ordinanze e Regolamenti Locali), è opportuno tenersi a distanza anche da case e strade;
6 I cumuli possono rimanere sul terreno per non più di 6 mesi prima dello spandimento (3 mesi nelle zone vulnerabili e fino a 9 mesi per gli effluenti avicoli) e devono essere protetti dalle infiltrazioni delle acque di pioggia, devono essere privi di avvallamenti e conche e non devono avere un altezza eccessiva per favorire la maturazione. SI NO!
7 I cumuli non possono essere ripetuti nello stesso luogo nella stessa annata agraria; NO! Lettiere e polline devono essere interrate entro 24 ore dallo spandimento; 24 ore
8 Vicino agli abitati l interramento deve essere immediato. Nei Comuni della Provincia di FC che hanno emesso l ordinanza, nei frutteti inerbiti, nei prati pascoli o negli erbai si possono utilizzare deiezioni animali e sostanze organiche senza l obbligo di interramento solo se sono state sottoposte a processi di stabilizzazione, tali da evitare in tutte le condizioni lo sviluppo di esalazioni maleodoranti e di insetti. Nei Comuni che hanno emesso l ordinanza i cumuli non possono permanere per più di 2 giorni senza essere coperti, affinché non si bagnino, per impedire la moltiplicazione di mosche e cattivi odori.
9 Se si ha la necessità di accumulare le lettiere presso i capannoni di allevamento e comunque quando la destinazione non sia l utilizzazione agronomica tramite spandimento diretto e autorizzato, si deve utilizzare idonea concimaia munita di cordolo perimetrale, dotata di contenitori di raccolta dei liquidi di sgrondo e delle acque piovane (pozzettoni) adeguatamente dimensionati (non sono necessari qualora la concimaia sia provvista di tettoia); per le polline essiccate, la concimaia deve essere provvista di tettoia. Fonte: CRPA VALORI INDICATIVI DELLE ALTEZZE FUNZIONALI AL CALCOLO DELLA SUPERFICIE DELLE PLATEE: Altezza in metri Tipo di stoccaggio per palabile Materiale stoccato 2 Platea Letame 2 Platea Lettiere esauste degli allevamenti cunicoli 2 Platea Lettiere esauste degli allevamenti avicoli 2,5 Platea Deiezioni di avicunicoli rese palabili da processi di disidratazione 1,5 Platea Frazioni palabili risultanti dal trattamento termico e/o meccanico di liquami, per le frazioni solide derivanti da separazione di digestati e per le sostanze vegetali naturali non pericolose di provenienza agricola o da industrie connesse 1 Platea Fanghi palabili di supero da trattamento aerobico e/o anaerobico di liquami da destinare all utilizzo agronomico 1,5 Platea Letami e/o materiali ad essi assimilati sottoposti a processi di compostaggio e per i compost 3,5 e oltre Platea Materiali palabili, risultanti da processi di essiccazione con sostanza secca maggiore del 65% per tali materiali lo stoccaggio può avvenire anche in strutture di contenimento verticali, senza limiti di altezza
10 0,60 Zone a lettiera permanente Letame di allevamento bovino 0,15 Zone a lettiera permanente di avicunicoli Lettiera di avicunicoli 0,30 Zone a lettiera permanente Altre specie
ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA. Fertilizzazioni
ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA Fertilizzazioni 17 aprile 2012 Introduzione Concimazione: apporto di elementi nutritivi direttamente utilizzabili dalla pianta fertilizzazione Ammendamento: apporto di sostanze
DettagliLE INFESTAZIONI DI MOSCHE
ISTITUTO DI ENTOMOLOGIA AGRARIA UNIVERSITÀ DEGLI STU DI DI MILAN O I - 20133 MILANO Via G. Celoria, 2 Tel. 02/50316754 Fax 02/50316748 E-mail: luciano.suss@unimi.it http://users.unimi.it/~agra/entol.html
DettagliSeparazione solido/liquido
Separazione solido/liquido WORKSHOP: L ATTIVITA DI CONTROLLO PRESSO LE AZIENDE ZOOTECNICHE SOGGETTE AIA (IPPC 6.6) Andrea Giussani Separazione solido/liquido È una tecnica di conservazione che consiste
Dettagli2. La fase del processo di stabilizzazione della frazione organica
2. La fase del processo di stabilizzazione della frazione organica Foto 6), mediante il quale l attività metabolica di particolari microrganismi, naturalmente presenti in al raggiungimento della cosiddetta
DettagliIl digestato: aspetti tecnici e normativa
tecnici e normativa USO DEL DIGESTATO PER IL MANTENIMENTO DELLA FERTILITÀ DEI TERRENI Paolo Mantovi Centro Ricerche Produzioni Animali Giovedì 14 Marzo 2013 - Ore 14,00 Sala Convegni Azienda Sperimentale
DettagliNormative ambientali: il quadro di riferimento per la destinazione della pollina
La come fertilizzante commerciale Una via per uscire dal vincolo nitrati ambientali: il quadro di riferimento per la destinazione della Giuseppe Bonazzi CRPA Reggio Emilia In collaborazione con Fiera di
DettagliImpatto ambientale delle attività zootecniche
Impatto ambientale delle attività zootecniche Impatto ambientale delle attività zootecniche: effetto potenzialmente inquinante per l aria, l acqua e il terreno dovuto alle emissioni nell ambiente di varie
DettagliPROGETTO En.Ri.Co. (Energia - Rinnovabile - Coniglio)
PROGETTO En.Ri.Co. (Energia - Rinnovabile - Coniglio) PROGETTAZIONE SISTEMI DI PRETRATTAMENTO E COMBUSTIONE DEIEZIONI CUNICOLE PER LA VALORIZZAZIONE ENERGETICA PSR 2007-2013 Misura124 Esperienze di condizionamento,
DettagliLINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE
LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA COMUNICAZIONE PER L UTILIZZO DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI IN AGRICOLTURA A chi deve essere inviata la comunicazione 1. La comunicazione deve essere inviata: a) al Comune
DettagliPROGETTO BIOGAS REGIONS PROGRAMMA EUROPEO ENERGIA INTELLIGENTE EIE
PROGETTO BIOGAS REGIONS PROGRAMMA EUROPEO ENERGIA INTELLIGENTE EIE ZOOTECNIA E DEIEZIONI ANIMALI PROBLEMA O OPPORTUNITÀ????? SEMINARIO 10.03.2009 FACOLTÀ DI AGRARIA MOSCIANO S.A. TERAMO DOTT. AGR. ANGELO
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE AGRONOMICA DEGLI EFFLUENTI DI ALLEVAMENTO E DELLE ACQUE REFLUE
(Provincia di Treviso) Settore Segreteria, Servizi Finanziari e Tributari Via Roma 6 31030 ALTIVOLE (TV) www.comune.altivole.tv.it REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE AGRONOMICA DEGLI EFFLUENTI DI
DettagliQuestionario informativo per uno studio di fattibilità
Questionario informativo per uno studio di fattibilità 1 Anagrafica Ragione sociale Azienda: Indirizzo: Riferimento: Funzione aziendale: Telefono: Mobile: E-mail: Tipologia di azienda: agricola non agricola
DettagliDI CONCERTO CON. Prot.n. 209
DI CONCERTO CON IL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI IL MINISTRO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE IL MINISTRO DELLA SALUTE Prot.n. 209 VISTO il
DettagliREGOLAMENTO PER L UTILIZZAZIONE AGRONOMICA DEGLI EFFLUENTI DI ALLEVAMENTO E DELLE ACQUE REFLUE Criteri applicativi al DGR 2495/2006
Città di Arzignano REGOLAMENTO PER L UTILIZZAZIONE AGRONOMICA DEGLI EFFLUENTI DI ALLEVAMENTO E DELLE ACQUE REFLUE Criteri applicativi al DGR 2495/2006 ART. 1. PREMESSE Il presente Regolamento detta, all
DettagliInsediamenti in cui viene svolta attività di gestione rifiuti.
INDICAZIONI PROGETTUALI PER DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE METEORICHE PROVENIENTI DA INSEDIAMENTI IN CUI VENGONO SVOLTE ATTIVITÀ DI GESTIONE RIFIUTI. Insediamenti in cui viene svolta attività
DettagliCittà di Fiumicino (Provincia di Roma
COMUNICAZIONE SEMPLIFICATA 1 per aziende con produzione/utilizzazione al campo di azoto da effluenti di allevamento compresa tra 3.001 e 6.000 Kg/anno e per le aziende di cui al D. Lgs. n. 152/2006, art.
DettagliOGGETTO: LOTTA CONTRO LE MOSCHE ED ALTRI AGENTI INFESTANTI. IL RESPONSABILE DEL SETTORE TERRITORIO E AMBIENTE
ORDINANZA N. 48 OGGETTO: LOTTA CONTRO LE MOSCHE ED ALTRI AGENTI INFESTANTI. PREMESSO che: IL RESPONSABILE DEL SETTORE TERRITORIO E AMBIENTE - la lotta contro le mosche ed altri agenti infestanti va condotta
DettagliVista la Direttiva del Consiglio 12 dicembre 1991, n. 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall inquinamento provocato dai nitrati
Vista la Direttiva del Consiglio 12 dicembre 1991, n. 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, e in particolare l articolo
DettagliBollettino Ufficiale n. 44 del 31 / 10 / 2007 Decreto della Presidente della Giunta Regionale 29 ottobre 2007, n. 10/R. Regolamento regionale
Bollettino Ufficiale n. 44 del 31 / 10 / 2007 Decreto della Presidente della Giunta Regionale 29 ottobre 2007, n. 10/R. Regolamento regionale recante: Disciplina generale dell utilizzazione agronomica
DettagliIl Regolamento Regionale 10/R e la gestione dei reflui zootecnici Vademecum per le imprese agricole
Vademecum per le imprese agricole Provincia di Torino Area Attività Produttive Servizio Agricoltura Dirigente: Antonio Parrini Area Risorse Idriche e Qualità dell Aria Servizio Gestione Risorse Idriche
DettagliDirettiva Nitrati. Linee guida Tutto quello che devono fare gli agricoltori lombardi a partire dal mese di settembre 2008
Direttiva Nitrati www.tipograf.it Linee guida Tutto quello che devono fare gli agricoltori lombardi a partire dal mese di settembre 2008 www.agricoltura.regione.lombardia.it Sommario Premessa 1 POA e PUA
Dettagli01 Az. Agr. Le Albare di Maggiolo Matteo 02 Az. Agr. Sulky s.r.l. 03 Marin Felice e Luigino 04 Az. Agr. Bucera s.s. 05a Bovino Carlo 05b Bovino
ELENCO ALLEVAMENTI ZOOTECNICI SCHEDATI 01 Az. Agr. Le Albare di Maggiolo Matteo 02 Az. Agr. Sulky s.r.l. 03 Marin Felice e Luigino 04 Az. Agr. Bucera s.s. 05a Bovino Carlo 05b Bovino Giorgio 06 Brolese
DettagliASUR Zona territoriale n 2 URBINO. Dipartimento di prevenzione Servizio Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche
ASUR Zona territoriale n 2 URBINO Dipartimento di prevenzione Servizio Igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche Direttore: Dr. Adelchi Vaccaro *** Utilizzo agronomico della pollina **********
DettagliREGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi
REGIONE EMILIA-ROMAGNA Atti amministrativi GIUNTA REGIONALE Atto del Dirigente a firma unica: DETERMINAZIONE n 15648 del 30/10/2014 Proposta: DPG/2014/16302 del 30/10/2014 Struttura proponente: Oggetto:
DettagliSCHEDA DI VALUTAZIONE DEI CDR. Indirizzo CDR: Via Pascoli. Provincia/Regione CDR: VE/Veneto. Giorno di compilazione: 13/12/2008
SCHED DI VLUTZIONE DEI CDR Nome CDR: Ecocentro di Spinea Indirizzo CDR: Via Pascoli Provincia/Regione CDR: VE/Veneto Giorno di compilazione: 13/12/2008 a) Definizione generale del CDR (cosa è, cosa fa,
DettagliProtocollo dell Ufficio. Al Sindaco del Comune di ... Al Sindaco del/dei Comuni di ... Quadro A Soggetto dichiarante. (dove è ubicato l allevamento)
Protocollo dell Ufficio Al Sindaco del Comune di (dove è ubicato l allevamento).... N del.... Al Sindaco del/dei Comuni di (dove sono ubicati i terreni oggetto di spandimento)......... Comunicazione per
DettagliPRODUZIONE DI BIOGAS DA BIOMASSE DI SCARTO
PRODUZIONE DI BIOGAS DA BIOMASSE DI SCARTO CLAUDIO COCOZZA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI La digestione anaerobica è un processo biologico per mezzo del quale, in assenza di ossigeno, la sostanza organica
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE
REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO UFFICIALE DIREZIONE E REDAZIONE PRESSO LA PRESIDENZA DELLA REGIONE - VIALE ALDO MORO 52 - BOLOGNA Parte prima - N. 21 Anno 42 28 ottobre 2011 N. 161 REGIONE EMILIA-ROMAGNA
DettagliAllegato A - Delib.G.R. n. 21/34 del 5.6.2013
Allegato A - Delib.G.R. n. 21/34 del 5.6.2013 DISCIPLINA REGIONALE DI RECEPIMENTO DEL DECRETO MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI 7 APRILE 2006 Criteri e norme tecniche generali per l utilizzazione
DettagliAllegato A al Decreto n. 104 del 31 marzo 2008 pag. 1/9 PREMESSE
Allegato A al Decreto n. 104 del 31 marzo 2008 pag. 1/9 TRATTAMENTO DEGLI EFFLUENTI DI ALLEVAMENTO: PERDITE DI AZOTO VOLATILE E CONTENUTO RESIDUO NELLE FRAZIONI PALABILE E NON PALABILE DEI MATERIALI TRATTATI
DettagliMateriali per la formazione della lettiera, con relative caratteristiche chimiche e stima del consumo giornaliero.
Materiali per la formazione della lettiera, con relative caratteristiche chimiche e stima del consumo giornaliero. composizione consumo di lettiera* Materiale N P 2 O 5 K 2 O kg/capo al giorno % t.q. %
DettagliProduzione efficiente di biogas da digestione anaerobica di matrici agroalimentari: attuale in Piemonte e indicazioni di sviluppo razionale
Produzione efficiente di biogas da digestione anaerobica di matrici agroalimentari: quadro attuale in Piemonte e indicazioni di sviluppo razionale P. Balsari, F. Gioelli Facoltà di Agraria, Università
DettagliCOMUNE DI NOGAROLE ROCCA PROVINCIA DI VERONA
COMUNE DI NOGAROLE ROCCA PROVINCIA DI VERONA REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE AGRONOMICA DEGLI EFFLUENTI DI ALLEVAMENTO E DELLE ACQUE REFLUE - MISURE CONTRO LA PROLIFERAZIONE DEGLI INSETTI INFESTANTI
DettagliProgettazione di una borsa scambio degli effluenti di allevamento sul territorio
Progettazione di una borsa scambio degli effluenti di allevamento sul territorio della provincia di Mantova Bigarello (MN), 26 maggio 2010 Giovanni Masotto Scheda del progetto TITOLO: Progettazione e sperimentazione
DettagliAlto livello igienico
La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche
DettagliNOTE DI INDIRIZZO SULL UTILIZZO DEL COMPOST E DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI IN AGRICOLTURA
Provincia di Bergamo Settore Ambiente Settore Urbanistica e Agricoltura NOTE DI INDIRIZZO SULL UTILIZZO DEL COMPOST E DEGLI EFFLUENTI ZOOTECNICI IN AGRICOLTURA SOMMARIO PRESENTAZIONE...2 INTRODUZIONE...
DettagliRelazioni del 30 Novembre 2007 BIOGAS: progressi ed esperienze innovative. Rota
Relazioni del 30 Novembre 2007 BIOGAS: progressi ed esperienze innovative Rota ROTA GUIDO è un azienda leader nella progettazione e realizzazione di impianti e tecnologie per la zootecnia - Strutture
DettagliDigestato da rifiuti e da matrici agricole
Ravenna 2012 Workshop I CIC Consorzio Italiano Compostatori Ravenna, 27 settembre 2012 Digestato da rifiuti e da matrici agricole Lorella ROSSI C.R.P.A. - Reggio Emilia, Comitato Tecnico CIC DIGESTIONE
DettagliI criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA
I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità Valeria Frittelloni ISPRA Analisi della Commissione europea sulla conformità del DM 27 settembre 2010 inclusione del codice
DettagliQuando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto
L'acqua inquinata Quando si parla di inquinamento dell'acqua, si intende sia l'inquinamento dell'acqua superficiale (fiumi, laghi, mare) sia dell'acqua presente sotto il suolo (falde acquifere). Va tenuto
DettagliDatum minimo massimo minimo massimo WGS84 35 49 4 20 ED50 35 49 4 20 Roma40 35 49-3 18
Istruzioni per la compilazione della dichiarazione PRTR (art.5 Regolamento CE n.166/2006) per gli allevamenti intensivi di pollame e suini (codice 7.a, allegato I al Regolamento). Le aziende che svolgono
DettagliSistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane
Sistema Evolution Modì: vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane Il Sistema Evolution Modì è la nuova soluzione per la realizzazione di vasche di raccolta o dispersione delle acque piovane,
DettagliIMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI
IMPIANTI DI PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI Negli ultimi anni in Italia sono stati costruiti diversi impianti funzionanti a biomasse (biogas). BIOMASSE: in base all art. 2 del D.Lgs 387/2003
DettagliRELAZIONE NON TECNICA M.A.S.A MIGLIORAMENTO AGRICOLO S.R.L. TAPOGLIANO VIA DEI CAMPI n1 Udine
RELAZIONE NON TECNICA M.A.S.A MIGLIORAMENTO AGRICOLO S.R.L. TAPOGLIANO VIA DEI CAMPI n1 Udine Descrizione Generale del Sito L allevamento è situato in zona a destinazione agricola (vedere classificazione
DettagliINDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio 2009. Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI
INDICE 1 di 9 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITÀ 5. MODALITÀ OPERATIVE 5.1. Redazione e identificazione 5.2. Controllo e verifica 5.3. Approvazione 5.4.
DettagliVALUTAZIONI IGIENICO- SANITARIE SULL UTILIZZAZIONE AGRONOMICA DEI LIQUAMI ZOOTECNICI FERTIRRIGAZIONE = GESTIONE LIQUAMI ZOOTECNICI
VALUTAZIONI IGIENICO- SANITARIE SULL UTILIZZAZIONE AGRONOMICA DEI LIQUAMI ZOOTECNICI FERTIRRIGAZIONE = GESTIONE LIQUAMI ZOOTECNICI L OBIETTIVO DELLE AZIENDE ZOOTECNICHE DOVRA ESSERE GESTIRE E NON SMALTIRE
DettagliGiornate zootecniche di Fossano APS. 5 Aprile 2008. Azoto e dieta
Giornate zootecniche di Fossano APS 5 Aprile 2008 Tecnologie disponibili per il trattamento e la gestione degli effluenti zootecnici Claudio Fabbri Centro Ricerche Produzioni Animali Reggio Emilia, www.crpa.it
DettagliCOMUNE DI GATTEO (Provincia di Forli - Cesena)
COMUNE DI GATTEO (Provincia di Forli - Cesena) ORDINANZA N. 104/S/03 OGGETTO: Lotta contro le mosche. PREMESSO che: IL SINDACO La lotta contro le mosche ed altri agenti infestanti va condotta sia da soggetti
DettagliIndicatori aziendali: bilancio aziendale dell azoto
Indicatori aziendali: bilancio aziendale dell azoto I bilanci colturali e aziendali dell azoto sono degli indicatori semplici della valutazione della gestione dell azoto delle colture e agrotecniche ad
DettagliCOMUNICAZIONE PREVENTIVA DELL' ATTIVITA DI SPARGIMENTO DEI LIQUAMI ZOOTECNICI SU SUOLO AGRICOLO
Cod. Mod. PAMRF22C.rtf 06/2003 COMUNICAZIONE PREVENTIVA DELL' ATTIVITA DI SPARGIMENTO DEI LIQUAMI ZOOTECNICI SU SUOLO AGRICOLO Art. 5 comma 3 e 5 Allegato D del P.R.R.A, modificato con D.G.R. n. 3733/92
DettagliBuone Condizioni Agronomiche ed Ambientali
Obiettivo 1 EROSIONE DEL SUOLO Obiettivo 2 SOSTANZA ORGANICA DEL SUOLO Obiettivo 3 STRUTTURA DEL SUOLO Obiettivo 4 LIVELLO MINIMO DI MANTENIMENTO Regione Campania - Assessorato Agricoltura e alle Attività
Dettagli4.3) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali dei impianti utilizzati per la produzione di calcestruzzo.
4.3) Requisiti tecnico costruttivi e gestionali dei impianti utilizzati per la produzione di calcestruzzo. 1) FASI LAVORATIVE Gli impianti per la produzione di calcestruzzo sono autorizzati allo svolgimento
DettagliGIARDINO. Frantumare dei vegetali e fare del compostaggio
GIARDINO 01 Frantumare dei vegetali e fare del compostaggio 1 La frantumazione PRIMA L utilità della frantumazione Un biotrituratore vi permette di frantumare l erba, le foglie morte e i rami. Riduce fino
DettagliAll interno dei Progetti Integrati di Filiera (PIF) Settore Zootecnico: Carni Bovine
Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 Reg. (CE) 1698/2005 Regione Toscana Bando Misura 121 Ammodernamento aziende agricole All interno dei Progetti Integrati di Filiera (PIF) Settore Zootecnico: Carni
Dettagli[ ] Per garantire questo, negli organi che decidono sulla
Organismi di Certificazione [ ] ORGANISMI D I CERTIFICAZIONE O C IL SISTEMA DI CONTROLLO L agricoltura biologica rappresenta uno dei primi esempi di certificazione di filiera : ogni fase del processo produttivo
DettagliSistemi di essiccazione delle biomasse
Sistemi di essiccazione delle biomasse n Essiccazione del digestato n Essiccazione di pollina n Purificazione dell aria di scarico n Essiccazione di fanghi di depurazione n Essiccazione di cippato n Separazione
DettagliAirClare. AirClare. www.demaeco.eu - info@demaeco.eu
AirClare AirClare AirClare è un nuovo metodo per la purificazione dell aria in ambienti industriali e agricoli. Il sistema è stato ideato e brevettato per poter recuperare e riciclare le sostanze chimiche
DettagliMODULO A. e, p.c.: Ill.mo Signor Sindaco del Comune di. (copia in bollo alla Provincia, copia in carta semplice al Comune)
MODULO A. Spettabile Provincia di Torino Area Ambiente, Parchi, Risorse Idriche e tutela della Fauna Servizio Gestione Risorse Idriche Via Valeggio, 5 10128 Torino (copia in bollo alla Provincia, copia
DettagliDEUMIDIFICATORI PER CELLE FRIGO
DEUMIDIFICATORI PER CELLE FRIGO Tecnoklima s.r.l. Via Della Repubblica, 1 40050 Granarolo dell'emilia (BO) P. IVA 02608511206 Telefono 0516056846-0516066593 Fax 051761367 info@tecnoklima.eu Sulla base
DettagliNorme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita
Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliRequisiti per i mezzi di trasporto degli alimenti
Requisiti per i mezzi di trasporto degli alimenti A. Requisiti degli automezzi non soggetti ad Autorizzazione sanitaria (art., D.P.R. n. 7/980) Il trasporto di qualsiasi sostanza alimentare avviene con
DettagliALLEGATO 7 alla deliberazione della Giunta regionale n. 2030 dell 11 luglio 2008
ALLEGATO 7 alla deliberazione della Giunta regionale n. 2030 dell 11 luglio 2008 MISURA 211 - INDENNITÀ COMPENSATIVE DEGLI SVANTAGGI NATURALI A FAVORE DEGLI AGRICOLTORI DELLE ZONE MONTANE 1) OBIETTIVI
DettagliAspetti agronomici legati all'applicazione della Deroga
Aspetti agronomici legati all'applicazione della Deroga Stefano Monaco, Carlo Grignani - Dip. Agroselviter Torino, 12 gennaio 2012 Quali colture per la Deroga? Su almeno il 70% della SAU bisogna coltivare
DettagliREGIONE DEL VENETO. Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio
REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI VERONA COMUNE DI SAN PIETRO DI MORUBIO Impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti speciali non pericolosi presso il Comune di San Pietro di Morubio DITTA A.E.T.
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE!" #$!%&'! "# PROGRAMMA D AZIONE DELLE ZONE VULNERABILI DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA della REGIONE MARCHE (ZVN) e prime disposizioni di attuazione del D. Lgs. 152/06 e
Dettagli[ ] G D GESTIONE DEL PRODOTTO BIOLOGICO NELLE IMPRESE DELLA FILIERA COSA DEVONO FARE GLI OPERATORI
Gestione del prodotto biologico nelle imprese della filiera [ ] GESTIONE DEL PRODOTTO BIOLOGICO NELLE IMPRESE DELLA FILIERA G D COSA DEVONO FARE GLI OPERATORI In una stessa azienda agricola, azienda di
DettagliRINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI
RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI INCONTRO TECNICO CON LE IMPRESE Venerdì 20 Aprile 2012, ore 17:00 Piano Primo Autorizzazione allo scarico nelle Reti Fognarie Consortili
Dettaglianimale, che possono comportare anche un aumento della superficie di allevamento. L insediamento mantiene la qualifica di allevamento esistente.
Punto 5): modalità di realizzazione degli allevamenti zootecnici intensivi e la definizione delle distanze sulla base del tipo e dimensione dell allevamento rispetto alla qualità e quantità di inquinamento
DettagliCorrette modalità di trasporto, di stoccaggio dei prodotti fitosanitari e smaltimento degli imballaggi. exätàéüx WÜA TzÜA WÉÇtàÉ YxÜÜâvv
Corrette modalità di trasporto, di stoccaggio dei prodotti fitosanitari e smaltimento degli imballaggi exätàéüx WÜA TzÜA WÉÇtàÉ YxÜÜâvv D.Lvo 150/2012 art. 17 MANIPOLAZIONE E STOCCAGGIO Fatte salve le
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 REG. (CE) N. 1698/2005 CHIARIMENTI SULLE
DettagliCEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale)
CEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale) Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti
DettagliQuestionario a risposta multipla sulla tutela degli animali durante il trasporto
Questionario a risposta multipla sulla tutela degli animali durante il trasporto 1 Un allevatore trasporta le proprie scrofe ad un macello distante 40 km dalla fattoria. Una delle scrofe viene caricata
DettagliCENNI SULLE RETI DI SCARICO
CAPITOLO 1 1.1 Premessa Col termine rete di scarico si intende un sistema di tubazioni per scaricare al di fuori di un edificio acque piovane o sanitarie. Si usa distinguere tra: rete di scarico esterna
DettagliChi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS
Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per
DettagliLA DISINFEZIONE CON IL CALORE: «Una tecnica che premia Produttori e Consumatori. Marco Mingozzi Giovanni Zambardi
LA DISINFEZIONE CON IL CALORE: «Una tecnica che premia Produttori e Consumatori Marco Mingozzi Giovanni Zambardi Le Officine Mingozzi si occupano della costruzione, sperimentazione ed espansione dei campi
Dettagli"La condizionalità in agricoltura: principi, norme e applicazione
"La condizionalità in agricoltura: principi, norme e applicazione Laboratorio di consulenza partecipata Regione Puglia Assessorato alle Risorse Agroalimentari Regione Puglia Servizi di Sviluppo Agricolo
DettagliIL COMPOSTAGGIO DOMESTICO
IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO EMERGENZA RIFIUTI RACCOLTA DIFFERENZIATA IL PESO DEI RIFIUTI Le sostanze organiche rappresentano circa 1/3 dei rifiuti prodotti, aumentando così la già ingente quantità di rifiuti
DettagliPavimentazioni delle stalle
STALLE A CUCCETTA PER VACCHE DA LATTE Istituto Tecnico Agrario Zanelli Reggio Emilia, 30 maggio 2007 Pavimentazioni delle stalle Dott. Agr. Paolo Ferrari Ufficio Edilizia I pavimenti devono fornire un
DettagliTitolo: Professionalità e competenze nell Audit aziendale. Dr. ssa Agr. Berna Enrica
Titolo: Professionalità e competenze nell Audit aziendale Dr. ssa Agr. Berna Enrica e-mail: enricaberna@libero.it Cosa è la Condizionalità Allegato III e IV del Reg. UE 1782/03 La Condizionalità è l insieme
DettagliCagliari 12 Marzo 2009. Laboratorio Biomasse labbiomasse@sardegnaricerche.it
Dessì Alessandro Cagliari 12 Marzo 2009 Laboratorio Biomasse labbiomasse@sardegnaricerche.it IL LABORATORIO BIOMASSE E BIOCOMBUSTIBILI Il laboratorio è stato realizzato nell ambito del Cluster Tecnologico
DettagliIl Ministro delle Attività Produttive
Il Ministro delle Attività Produttive VISTO l articolo 21, del Decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164, che stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2003, le imprese di gas naturale che svolgono nel
DettagliIGIENE EDILIZIA SCHEDA SANITARIA
MOD. SCHEDA SANITARIA AGG.TO NOV. 2013 IGIENE EDILIZIA SCHEDA SANITARIA RICHIEDENTE INDIRIZZO (Via Frazione Comune) n. tel. LOCALIZZAZIONE DELL INTERVENTO Via, Frazione, Comune, Sezione foglio mappale
DettagliIndice. Regolamento regionale 29 ottobre 2007, n. 10/R.
Regolamento regionale 29 ottobre 2007, n. 10/R. Regolamento regionale recante: 'Disciplina generale dell'utilizzazione agronomica degli effluenti zootecnici e delle acque reflue e programma di azione per
DettagliDecreto 7 aprile 2006
Decreto 7 aprile 2006 Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Criteri e norme tecniche generali per la disciplina regionale dell'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, di cui
DettagliSostanza organica e potenzialità di sequestro di CO2 nei suoli agricoli emilianoromagnoli
Convegno L Agricoltura Conservativa esperienze concrete e misure di incentivazione Giovedì 30 ottobre 2014, ore 9,30 Tecnopolo di Reggio Emilia Piazzale Europa, 1 RE Sostanza organica e potenzialità di
DettagliCONFERENZA STAMPA DEL 5.3.2009 SULL IMPIANTO DI DEPURAZIONE LIQUAMI DI OLMETO
CONFERENZA STAMPA DEL 5.3.2009 SULL IMPIANTO DI DEPURAZIONE LIQUAMI DI OLMETO 1. PREMESSA L impianto di Olmeto è entrato in funzione nel 1987 ed è stato uno dei primi esempi in Italia di depurazione dei
DettagliIndicazioni per la manipolazione e lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari e trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze
ALLEGATO VI Indicazioni per la manipolazione e lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari e trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze VI.1 - Stoccaggio dei prodotti fitosanitari Fatte salve le
DettagliInstallazione dei contatori a membrana per reti gas metano
Installazione dei contatori a membrana per reti gas metano Tutti i contatori per gas combustibile sono strumenti di misura di precisionee pertanto vanno movimentati con le dovute cautele, sia durante le
DettagliBOLLETTINO UFFICIALE SOMMARIO REPUBBLICA ITALIANA. Serie Ordinaria - Giovedì 22 settembre 2011 C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI
Anno XLI N. 233 Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60)
ART A Agenzia Regionale Toscana Erogazioni Agricoltura (L.R. 19 novembre 1999, n. 60) Struttura Sostegno allo Sviluppo Rurale e Interventi Strutturali PSR 2007/2013 Istruzioni per la compilazione Istanze
DettagliScenari gestionali per il digestato equiparabile ai concimi minerali
Scenari gestionali per il digestato equiparabile ai concimi minerali 4 dicembre 2014 - Carpaneta Silvia R. Motta - ERSAF IMPIANTI DI BIOGAS IN LOMBARDIA 2014 380 impianti 290 Mwe 250 Separatori solido
DettagliCondizionalità. Ambiente. Atto A4 AGRICOLA
Condizionalità Reg.(CE) 1782/03; DM 12541 del 21.12.06; DGRV n. 339 del 20.02.07 2007 Ambiente Atto A4 PROTEZIONE DALL INQUINAMENTO DA NITRATI DI PROVENIENZA AGRICOLA Criterio di Gestione Obbligatorio
DettagliSchema impianto depurazione biologica
DEPURAZIONE Schema impianto depurazione biologica A cque di scarico Grigliatura Rifiuti grossolani SMALTITORE Dissabbiatura / Disoleatura Rifiuti: sabbie, oli e grassi SMALTITORE Sedimentazione primaria
DettagliIl concetto di gestione dei rifiuti
Autorizzazioni e adempimenti per la gestione dei rifiuti Relatore: Laura Pampaloni Il concetto di gestione dei rifiuti Il D.lgs n. 152/2006 definisce la GESTIONE come la raccolta, il trasporto, il recupero
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON LINE
LICEO SCIENTIFICO STATALE Galileo Galilei Via Anzio, 2 85100 Potenza Tel. 0971/441910 Fax 0971/443752 Sito web: www.lsgalileipz.gov.it - e-mail pzps040007@istruzione.it Casella PEC Liceo: pzps040007@pec.istruzione.it
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA BOZZA N. 1252 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore COLETTI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 19 MARZO 2002 Norme di regolamentazione della sperimentazione dei
DettagliB2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica
SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
DettagliINTERVENTI ESEGUITI CON CARATTERE DI URGENZA PRESSO AREA DISCARICA LOC. VALLENONCELLO PORDENONE (PN)
INTERVENTI ESEGUITI CON CARATTERE DI URGENZA PRESSO AREA DISCARICA LOC. VALLENONCELLO PORDENONE (PN) Premessa: Nel periodo compreso fra la seconda metà di dicembre 2013 e la prima di febbraio 2014, sul
Dettagli