Prodotto interno lordo (PIL) Composizione dal punto di vista della spesa
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- Ugo Rossetti
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1 Prodotto interno lordo (PIL) Composizione dal punto di vista della spesa Il PIL è la somma dei valori monetari del consumo (C), dell investimento lordo, della spesa pubblica per beni e servizi (G) e delle esportazioni nette realizzati all interno di una nazione in un dato anno. PIL = C+I+G+X
2 Il CONSUMO C è la spesa delle famiglie per beni finali e servizi L INVESTIMENTO I è acquisto di nuovi impianti e macchinari (investimenti fissi), di scorte di magazzino (investimenti in scorte), di nuove case o appartamenti (investimento residenziale). La SPESA PUBBLICA è la spesa per acquisti di beni e servizi della P.A. Non include i trasferimenti, né gli interessi sul debito pubblico. Le esportazioni nette NX sono la differenza tra esportazioni X e importazioni IM.
3 C + G + I è la spesa nazionale, ovvero la spesa dei residenti in una nazione Per ottenere la spesa totale in beni nazionali dobbiamo aggiungere le esportazioni X e sottrarre le importazioni IM. (X IM) esportazioni nette o saldo commerciale Se X > IM avanzo commerciale Se IM > X disavanzo commerciale
4 L investimento in scorte Non necessariamente produzione e vendite sono uguali. La differenza fra produzione e vendite è l investimento in scorte o variazione delle scorte Vs Se produzione > vendite Vs>0 Se produzione < vendite Vs<0 Dal punto di vista contabile Vs è considerato un investimento, ipotizzabile come una vendita da parte delle imprese a se stesse.
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7 Il modello reddito - spesa Detta Z la domanda totale di beni e servizi: Z C + I + G + X IM Assumiamo economia chiusa, cioè X = 0 e IM = 0 Quindi: Z C + I + G
8 Il consumo
9 c 1 è la propensione marginale al consumo Esprime la variazione del consumo conseguente alla variazione di un unità di reddito disponibile 0 < c 1 < 1 c 0 è il consumo autonomo E il consumo non dipendente dal reddito disponibile
10 La funzione del consumo C c 0 Inclinazione c 1 Y d
11 C Nel punto A tutto il reddito disponibile viene consumato; al di sotto del punto A il risparmio è negativo, al di sopra del punto A il risparmio è positivo A c 0 45 Y d
12 Investimento Per il momento l investimento sarà considerato dato, cioè sarà considerato una variabile esogena al modello: I = I
13 Il modello reddito-spesa da Z C + I + G e C = C 0 + C (Y-T) 1 Z C 0 + C (Y-T) + I + G 1 In equilibrio Y=Z Y = C 0 + C (Y-T) + I + G 1
14 Il moltiplicatore
15 Il moltiplicatore E una teoria economica che deriva dalla constatazione che una variazione di un euro di determinate componenti della spesa porta ad una variazione del PIL di più di un euro (da cui moltiplicatore) Essa spiega come variazioni di una componente della spesa possano incidere sul prodotto e sull occupazione di un sistema economico. Assume la rigidità di prezzi e salari e la presenza di risorse inutilizzate. Ignora la politica monetaria e che gli investimenti siano fissi (generati esogenamente)
16 Il moltiplicatore E il fattore per il quale si deve moltiplicare la variazione iniziale della spesa per determinare la corrispondente variazione del prodotto totale. Il modello Keynesiano mostra come un incremento della spesa faccia crescere il prodotto in modo amplificato.
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20 Il moltiplicatore di T Un aumento delle imposte induce una variazione del reddito che ha un moltiplicatore diverso da quello dell investimento e della spesa pubblica perché: Il moltiplicatore delle imposte ha segno negativo Un aumento delle imposte riduce in parte il risparmio e in parte il consumo L aumento di un delle imposte si traduce in una diminuzione del consumo pari a 1 c 1 e in una diminuzione del risparmio pari a 1 (1 - c 1 )
21 un aumento delle imposte pari a T provoca una diminuzione iniziale della spesa pari a c 1 T. A sua volta la diminuzione iniziale della spesa ha un effetto amplificato sul reddito pari al valore del moltiplicatore 1/(1- c 1 ). La variazione complessiva del reddito Y derivante da una variazione delle imposte pari a T è dunque: Y = - T c 1 /(1- c 1 ) - c 1 /(1- c 1 ) è il moltiplicatore delle imposte
22 Facciamo un esempio. Se le imposte aumentano di un ammontare pari a 100 e la propensione marginale al consumo è pari a 0,8, il consumo diminuisce inizialmente di 0,8 x 100, cioè diminuisce di 80 e il risparmio si riduce di (1-0,8) x 100, cioè diminuisce di 20. A sua volta la diminuzione del consumo di 80 induce una diminuzione del reddito pari al valore del moltiplicatore 1/(1-0,8). La variazione del reddito indotta da un aumento delle imposte pari a 100 sarà: Y = ,8 /(1-0,8) = - 400
23 Teorema del bilancio in pareggio o Teorema di Haavelmo (1945) se il governo decide T = G. La variazione della spesa pubblica porterà ad una variazione del reddito pari a G 1 /(1-c 1 ) La variazione delle imposte porterà ad una variazione del reddito pari a - T c 1 /(1- c 1 ) La variazione complessiva del reddito sarà pari alla somma delle due variazioni; poiché T = G possiamo sostituire T
24 Dunque, se il governo decide di aumentare le imposte e la spesa pubblica di un uguale ammontare, il reddito aumenta di un importo uguale all aumento della spesa pubblica. Viceversa una riduzione delle imposte e della spesa pubblica di uguale ammontare comporta una riduzione del reddito dello stesso ammontare. Ad esempio, se aumentano imposte e spesa pubblica di 100, il reddito aumenta di 100. Se invece imposte e spesa pubblica diminuiscono di 100, anche il reddito diminuisce di 100.
25 Il risparmio Il risparmio è la somma di risparmio privato e risparmio pubblico Il risparmio privato S è il risparmio dei consumatori S Y d C ovvero S Y T C
26 Il risparmio pubblico è uguale alle imposte (al netto dei trasferimenti) meno la spesa pubblica risparmio pubblico = T G se T>G avanzo di bilancio pubblico se T<G disavanzo di bilancio pubblico
27 L uguaglianza risparmi-investimenti da S = Y T C e Y = C + I + G S = C + I + G T C S = I + G T I = S + (T G ) S risparmio privato (T G) risparmio pubblico in economia chiusa l investimento è uguale al risparmio totale
28 Due modi equivalenti per esprimere l equilibrio sul mercato dei beni: Produzione = Domanda Risparmi = Investimenti
29 E se le decisioni di risparmio e di investimento non sono uguali? Se le famiglie decidono di aumentare i risparmi, le imprese diminuiscono le vendite Aumentano le scorte, (le scorte fanno parte degli investimenti) Aumento risparmi, aumento investimenti Col tempo le imprese si adeguano alle decisioni di risparmio delle famiglie e si raggiunge l equilibrio
30 La funzione del risparmio (S) Evidenzia la relazione tra il reddito e il risparmio. Data una funzione di consumo si ottiene per differenza la funzione del risparmio.
31 La propensione marginale al risparmio L immagine speculare della propensione marginale al consumo c 1 è la propensione marginale al risparmio (1- c 1 )
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