ISTITUTO COMPRENSIVO «DON LORENZO MILANI» DI AQUILEIA IL TEMA DEI FENOMENI OTTICI IN PROSPETTIVA VERTICALE NELLA SCUOLA PRIMARIA

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO «DON LORENZO MILANI» DI AQUILEIA IL TEMA DEI FENOMENI OTTICI IN PROSPETTIVA VERTICALE NELLA SCUOLA PRIMARIA

2 SEQUENZA CONCETTUALE AFFRONTATA 1. FORMULAZIONESCRITTADAPARTEDEIBAMBINI DI FRASI CONTENENTI LA PAROLA «LUCE» NOVEMBRE 2013 L insegnante dà la seguente consegna orale: Ciascuno di voi scriva tre frasi con la parola luce. MODALITÀ Gli alunni delle classi prime dettano le frasi all insegnante. Scrittura delle frasi al computer. Attività interdisciplinare con scienze, italiano, tecnologia.

3 2. RACCOLTA DA PARTE DEGLI ALUNNI DI IMMMAGINI CHE RAPPRESENTANO I FENOMENI DOVUTI ALLA LUCE. NOVEMBRE 2013 L insegnante dà agli alunni il seguente compito da svolgere a casa (dando come tempo massimo una settimana per la consegna): Raccogli tutte le immagini che trovi che riguardano la luce. Ricercale su giornali, foto, internet.

4 QUALCHE ESEMPIO IN UNA CLASSE PRIMA DI 19 ALUNNI, SONO STATE PORTATE 130 IMMAGINI. LA MAGGIOR PARTE DELLE IMMAGINI PROVENIVA DA GIORNALI, ALCUNE SCARICATE DA INTERNET, QUALCHE FOTO E LE CARTOLINE LE HA AGGIUNTE LA MAESTRA. I PRINCIPALI FENOMENI DOVUTI ALLA LUCE SONO EMERSI DALLE RAPPRESENTAZIONI. IL MAGGIOR NUMERO DI IMMAGINI ERA RELATIVO ALLE SORGENTI DI LUCE.

5 3. CLASSIFICAZIONE SPONTANEA ED INDIVIDUALE DI IMMAGINI RAPPRESENTATIVE DEI PRINCIPALI FENOMENI. DAL MESE DI FEBBRAIO 2014 Ad ogni alunno viene dato il campionario di immagini scelte ( 20 immagini) con la seguente consegna: Guarda bene tutte le immagini, riordinale formando dei gruppi e spiega perché stanno bene assieme.

6 QUALCHE ESEMPIO IN UNA CLASSE PRIMA DI 19 BAMBINI: TUTTI SONO STATI IN GRADO DI ESEGUIRE CLASSIFICAZIONI SPONTANEE, UN SOLO ALUNNO HA FATTO SOLO DUE GRUPPI, LA MAGGIOR PARTE HA TROVATO DAI QUATTRO AI SETTE CRITERI DI CLASSIFICAZIONE. TEMPI DI CLASSIFICAZIONE DEL BAMBINO: CIRCA 5/7MINUTI. TEMPI DI REGISTRAZIONE DELL INSEGNANTE : CIRCA 7/8 MINUTI.

7 4. CLASSIFICAZIONE SCIENTIFICA E COLLETTIVA DELLE IMMAGINI A classe unita si dà la seguente consegna: Guardiamo bene tutte le immagini, riordiniamole mettendole in casette e diamo un nome ad ogni casetta per spiegare perché quelle immagini stanno bene assieme.

8 3. Costruzione della Casetta della propagazione rettilinea della luce con tutte le immagini relative al fenomeno portate dagli alunni. 1. Affissione ad una parete dell aula delle 20 immagini oggetto della classificazione individuale. 2. Gli alunni le osservano ed iniziano a mettere assieme quelle che rappresentano il fenomeno della propagazione rettilinea.

9 5. PROPOSTE DI ESPERIMENTI PER RIPRODURRE, OSSERVARE ED ANALIZZARE FENOMENI RICONOSCIUTI NELLE IMMAGINI ED OGGETTO DI CURIOSITÀ DA PARTE DEGLI ALUNNI (in fase di svolgimento). NELLA CLASSE 1, DOVE INSEGNO, DOPO AVER CAPITO IL FENOMENO DELLA PROPAGAZIONE RETTILINEA DELLA LUCE, CI SIAMO SOFFERMATI SULLE DOMANDE E CURIOSITÀ DEGLI ALUNNI: I RAGGI ESISTONO O NON ESISTONO? HANNO TUTTI LA STESSA LUNGHEZZA? QUAL È IL MODO GIUSTO PER DISEGNARE IL SOLE?

10 LA NOSTRA REGISTRAZIONE

11 IL NOSTRO PRIMO ESPERIMENTO

12 LA NOSTRA REGISTRAZIONE

13 6. RITORNO ALLE IMMAGINI PER UNA OSSERVAZIONE PIÙ CONSAPEVOLE DELLE STESSE. 7. PER OGNI LEZIONE, REGISTRAZIONE DEI RISULTATI OTTENUTI E DI QUANTO È STATO APPRESO DAGLI ALUNNI, IN GENERE SUL QUADERNO DI SCIENZE.

14 FENOMENI SU CUI PORRE L ATTENZIONE I CONCETTI CHE GLI INSEGNANTI INTENDONO AFFRONTARE NELLE CLASSI DELLA SCUOLA PRIMARIA DALLA PRIMA ALLA QUINTA: MECCANISMO DELLA VISIONE: SORGENTE OGGETTO OCCHIO SORGENTI DI LUCE FENOMENO DELLA PROPAGAZIONE RETTILINEA DELLA LUCE FENOMENO DELLA RIFLESSIONE FENOMENO DELLA RIFRAZIONE FENOMENO DELLA DIFFUSIONE LUCI ED OMBRE DISPERSIONE

15 STRUMENTI IMMAGINI RACCOLTE (ricerca, raccolta, esposizione, classificazione, osservazione quotidiana) MATERIALE DI FACILE REPERIBILITÀ : SCATOLE TRASPARENTI E DI CARTONE, TORCE, CARTA STAGNOLA, CANDELE, PETTINE, BICCHIERI E CONTENITORI DI VETRO, CANNUCCE, SPECCHI, MONETE, GESSI, SPILLI, CARTA CENTIMETRATA, RIGHELLO, GONIOMETRO, SQUADRE, COMPASSO, BASTONCINI D INCENSO, PUNTATORE LASER, COPERTINE DI PLASTICA COLORATA PER QUADERNI, CARTONCINO (NERO, BIANCO, OPACO, LUCIDO), SPAGO

16 METODI LABORATORIALI ED ESPERIENZIALI A CLASSI INTERE E A PICCOLI GRUPPI. L INSEGNANTE PRENDENDO SPUNTO DALLE IMMAGINI PONE DOMANDE STIMOLO. GLI ALUNNI ESPONGONO LE LORO RIFLESSIONI, IPOTESI E, A LORO VOLTA PONGONO DOMANDE. IL DOCENTE REGISTRA GLI INTERVENTI DEGLI ALUNNI.

17 IL BAMBINO ATTRAVERSO GLI ESPERIMENTI L ALUNNO VERIFICA LE PROPRIE CONOSCENZE E LE RAFFORZA O LE MODIFICA QUALORA NON SIANO CORRETTE. IN QUESTO PROCESSO IL BAMBINO È ARTEFICE DELLA COSTRUZIONE DEL PROPRIO SAPERE. IL PERCORSO DIDATTICO VIENE COSTRUITO INSIEME ALL INSEGNANTE

18 RIFLESSIONI DEGLI INSEGNANTI L INTERO PERCORSO È STATO VALIDO E FORIERO DI SVILUPPI INASPETTATI E MULTIDISCIPLINARI, CHE CI HANNO PORTATO A CONOSCERE I NOSTRI ALUNNI SOTTO UNA DIVERSA «LUCE». GLI ALUNNI HANNO IMPARATO AD ORGANIZZARE LE INFORMAZIONI E LE CONOSCENZE SVILUPPANDO COMPETENZE ED AMORE PER LA SCIENZA.

19 DIFFICOLTÀ INCONTRATE AULE E SPAZI NON ADATTI RIGIDITÀ DELL ORARIO SCOLASTICO MANCANZA DI CONTEMPORANEITÀ TRA I DOCENTI IN UNA STESSA LEZIONE

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