LA GUIDA PERICOLOSA IN ADOLESCENZA: FUNZIONI E FATTORI DI PROTEZIONE

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1 Dipartimento di Psicologia Laboratorio di Psicologia dello Sviluppo LA GUIDA PERICOLOSA IN ADOLESCENZA: FUNZIONI E FATTORI DI PROTEZIONE Emanuela CALANDRI, Federica GRAZIANO Laboratorio Regionale Pensare il multicentrico, progettare il multicentrico Torino, 3 Aprile 2007 calandri@psych.unito.it fgrazian@psych.unito.it

2 Dipartimento di Psicologia -Laboratorio di Psicologia dello Sviluppo GUIDA PERICOLOSA -INFRAZIONI AL CODICE DELLA STRADA CON L USO DI MOTOVEICOLI O AUTOVEICOLI (es. eccesso velocità, mancato rispetto segnaletica, guida in stato di ebbrezza) -COMPORTAMENTI DI GUIDA MESSI IN ATTO PER IL GUSTO DI FARE QUALCOSA DI RISCHIOSO (es. rischiare per rendere la guida più divertente)

3 CAMPIONE E STRUMENTO Il campione totale è costituito da circa 2500 adolescenti che frequentano diversi tipi di scuole medie superiori del Piemonte e della Valle d Aosta. Tale campione è bilanciato per sesso, età e luogo di residenza dei soggetti. Lo strumento usato per la rilevazione dei dati è il Questionario - appositamente costruito - IO E LA MIA SALUTE (Bonino, 1995).

4 Mezzi di trasporto guidati Il 62% degli adolescenti ha guidato uno o più tipi di veicoli a motore durante gli ultimi sei mesi. % 50 Automobile Motocicletta Motociclo Ragazzi Ragazze I ragazzi (79%) guidano di più che le ragazze (46%; χ 2 = ; p <.000)

5 Implicazione nella guida pericolosa negli ultimi sei mesi Guidare dopo aver fumato marijuana Guidare dopo aver bevuto 3-4 bicchieri di vino o di birra Guidare dopo aver bevuto 1-2 bicchieri di vino o di birra Tagliare la strada Rischiare nel traffico Entrare in una zona con divieto di transito Sfidare la sorte nel traffico Gareggiare in città Non rispettare il segnale di Stop Passare con il semaforo rosso Alta velocità vicino alle scuole Non rispettare la distanza di sicurezza Superare di 30 Km/h il limite di velocità 13% 14% 22% 22% 22% 24% 24% 34% 39% 44% 31% 50% 59%

6 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Implicazione nella guida pericolosa: differenze di genere, età e tipo di scuola Ragazzi Ragazze Assente Basso Medio Alto gli adolescenti di anni sono più coinvolti ad alto livello. gli studenti che frequentano istituti tecnici e professionali sono più coinvolti a livello medio-alto.

7 Perché queste differenze di coinvolgimento? Per rispondere è necessario Tenere conto delle funzioni svolte dalla guida pericolosa in adolescenza e dalla particolare interazione fra fattori di rischio e di protezione.

8 ALCUNE FUNZIONI DELLA GUIDA PERICOLOSA IN ADOLESCENZA Affermazione di sé di fronte agli altri Sperimentazione di sé e percezione di controllo Sperimentazione di sensazioni forti Trasgressione e desiderio di superare i limiti Emulazione e superamento Identificazione con i coetanei Adultità Modalità di coping e fuga

9 FATTORI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI: abilità cognitive e socio relazionali CONTESTUALI: caratteristiche della famiglia, della scuola, del gruppo dei pari

10 CORRELAZIONI con variabili personali AUTOEFFICACIA REGOLATORIA.43** -.56*** DISAPPROVAZIONE DELLA DEVIANZA AUTOEFFICACIA SOCIALE n.s. GUIDA PERICOLOSA n.s. FIDUCIA NELLE PROPRIE ABILITÀ DI COPING n.s. SODDISFAZIONE PER L ESPERIENZA SCOLASTICA -.34*** ASPETTATIVE PER IL FUTURO (** p <.05 *** p <.0001)

11 ATTIVITÀ SPORTIVE CORRELAZIONI con amici e tempo libero UTILIZZO DEI MEDIA MODELLO MIGLIORE AMICO n.s..52** n.s. MODELLO DEGLI AMICI ATTIVITA DOMESTICHE NON ORGANIZZATE.39**.20** GUIDA PERICOLOSA -.40** (** p <.0001).38** DISAPPROVAZIONE MIGLIORE AMICO ATTIVITA EXTRADOM. NON ORGANIZZATE STUDIO E ATTIVITÀ CON FAMILIARI -.29** -.30** DISAPPROVAZIONE DEGLI AMICI

12 CORRELAZIONI con famiglia e scuola MODELLO DELLA MADRE DISAPPROVAZIONE DEI GENITORI n.s. MODELLO DEL PADRE n.s..28** GUIDA PERICOLOSA SOSTEGNO GENITORIALE n.s. SEVERITÀ DELLE REGOLE FAMILIARI -.29** BUONE RELAZIONI CON INSEGNANTI E AMICI -.34** -.27 SEVERITÀ DELLE REGOLE SCOLASTICHE (** p <.0001) -.24 SUCCESSO SCOLASTICO

13 FUNZIONI COME INTERVENIRE? FATTORI DI PROTEZIONE QUALI CONOSCENZE SONO UTILI? Relazione diretta tra conoscenza ed azione Approccio terroristico Conoscenze che tengano conto delle funzioni SU QUALI ASPETTI INTERVENIRE? Non considerare soltanto i fattori di rischio Potenziare gli aspetti che: contrastano i fattori di rischio promuovono un maggiore benessere

14 METODOLOGIA DEGLI INTERVENTI INTERVENTI DIRETTI BASATI SULLE FUNZIONI: informazioni riflessione ricerca di nuove strategie per raggiungere gli stessi scopi in modo meno rischioso INTERVENTI INDIRETTI BASATI SUI FATTORI DI PROTEZIONE: valorizzazione delle risorse personali (cognitive, affettive, relazionali ) familiari, scolastiche e della comunità

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