Disturbo della coscienza
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- Elisa Ranieri
- 8 anni fa
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1 Disturbo della coscienza La coscienza è la consapevolezza di sé e dell ambiente circostante Principali alterazioni della coscienza: Lipotimia (presincope): malessere passeggero con ronzii auricolari, appannamento della vista, sudorazione, senso di freddo, sensazione angosciata di imminente perdita dei sensi 1
2 Disturbo della coscienza Sincope: perdita di coscienza improvvisa, di breve durata, a risoluzione spontanea. Il soggetto ha una debolezza muscolare generalizzata ed è incapace di mantenere la posizione eretta 2
3 Come riconoscere la lipotimia e la sincope? Il soggetto presenta: malessere con capogiro e/o sensazione che gli oggetti si muovano, percezione confusa, nausea e vomito, pallore, sudorazione fredda, ronzii o fischi alle orecchie 3
4 Perdita di coscienza - Cosa fare? 1. posizionare il paziente sdraiato e con le gambe innalzate per favorire il massimo apporto di sangue al cervello 2. liberare il paziente dagli indumenti stretti 3. cominciare la rianimazione di base (BLS- valutazioni) 4. mettere il paziente in posizione laterale di sicurezza, se non vi è trauma 5. mantenere l osservazione del paziente 6. chiamare il 118 se non è stato fatto al momento del BLS 4
5 Perdita di coscienza Cosa non fare? 1. Quando l infortunato è in stato di incoscienza non bisogna mai tentare di metterlo a sedere perché la testa cadrebbe in avanti ciondolando; la testa che cade in avanti rappresenta sempre un grave potenziale pericolo ed è di ostacolo alla respirazione 2. Non si lascia supino l infortunato in stato di incoscienza. Anche questa posizione può determinare asfissia 5
6 Perdita di coscienza Cosa non fare? 3. Non dare da bere all infortunato perché quest ultimo non ha il controllo della deglutizione 4. Quando si ha sospetto di frattura della colonna vertebrale no posizione laterale di sicurezza 6
7 Il coma Totale e prolungata perdita della coscienza con mancata risposta a stimoli verbali, tattili, dolorifici Lo stato di alterazione della coscienza può presentarsi: come stato confusionale come totale perdita della coscienza, con mancata risposta a stimoli verbali, tattili e dolorifici (coma) 7
8 Il coma Per la valutazione del coma si utilizza una scala (scala di Glasgow) ove più il punteggio risulta basso più la percentuale di sopravvivenza del paziente è scarsa Nella valutazione si considerano l'apertura degli occhi, la migliore risposta motoria e verbale a stimoli vari 8
9 Cause trauma cranico emorragia o ischemia cerebrale disturbi metabolici ed endocrini infezioni intossicazioni 9
10 Coma - Cosa fare? allertare immediatamente il 118 verificare e monitorare le funzioni vitali controllare se vi sono stati traumi o se vi sono emorragie in atto 10
11 Coma - Cosa non fare? 1. Quando l infortunato è in stato di incoscienza non bisogna mai tentare di metterlo a sedere perché la testa cadrebbe in avanti ciondolando; la testa che cade in avanti rappresenta sempre un grave potenziale pericolo ed è di ostacolo alla respirazione 2. Non si lascia supino l infortunato in stato di incoscienza. Anche questa posizione può determinare asfissia 11
12 Coma - Cosa non fare? 3. Non dare da bere all infortunato perché quest ultimo non ha il controllo della deglutizione 4. Quando si ha sospetto di frattura della colonna vertebrale no posizione laterale di sicurezza 12
13 L'angina pectoris e l'infarto Le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nei paesi più industrializzati Le forme più comuni di tali patologie sono l'angina pectoris e l'infarto 13
14 Malattia coronarica Le pareti del cuore sono irrorate dalle arterie coronarie che nascono dal primo tratto dell aorta, appena fuori dal ventricolo sinistro. Tra le principali cause di patologie a danno delle coronarie vi è l aterosclerosi, vale a dire una degenerazione della parete delle arterie, legata al progressivo deposito di grassi presenti in eccesso nel sangue (placca aterosclerotica) 14
15 15
16 Il dolore toracico cardiaco E provocato da una riduzione dell apporto di ossigeno, che è assicurato al cuore dalle arterie coronariche. Se si riduce la pervietà di queste arterie si riduce l apporto di ossigeno 16
17 Caratteristiche del dolore toracico cardiaco sede del dolore: retrosternale, stomaco irradiazione: gola, mandibola, spalla sinistra, braccio sinistro, mano sinistra accompagnato da: sudorazione profusa, nausea, vomito, angoscia, agitazione 17
18 Irradiazione del dolore toracico 18
19 Angina pectoris L angina pectoris è un dolore toracico dovuto ad un restringimento temporaneo dei vasi coronarici: le coronarie restringendosi provocano una diminuizione dell apporto di sangue al cuore (ischemia) 19
20 Angina pectoris L'angina pectoris si presenta molto spesso in seguito ad eccessiva attività fisica, fumo, pasti copiosi, esposizioni al freddo, assunzione incongrua di sostanze eccitanti, situazioni di stress e crisi di ansia 20
21 Angina pectoris Nell'angina pectoris i sintomi sono: dolore retrosternale che s'irradia verso: -uno o entrambi gli arti superiori; -collo, mascella e mandibola; -parte superiore della schiena e dell'addome; Nausea,pallore, sudorazione algida dolore, non influenzato dal respiro, della durata di 3-5 minuti; respiro corto e affannoso. Ansia 21
22 Angina - Cosa fare? - tranquillizzare il paziente - impedire sforzi o movimenti - adagiarlo in posizione semiseduta - controllare polso e respiro - chiedere se ha già manifestato in passato episodi analoghi e se assume farmaci per il cuore - se sì, aiutarlo ad assumere i suoi farmaci abituali (nitroderivati) 22
23 Infarto del miocardio E una condizione clinica in cui si verifica uno squilibrio acuto tra le richieste di sangue del miocardio (muscolo cardiaco) e la capacità delle coronarie (vasi che conducono il sangue per la nutrizione del cuore) di assicurare tale apporto zona di necrosi 23
24 Infarto L'infarto è la morte di una parte del tessuto cardiaco I fattori predisponenti sono: ipertensione arteriosa alimentazione ricca di grassi scarsa attività fisica Stress fumo obesità 24
25 Infarto L'infarto si manifesta con un dolore toracico tipico: di norma al centro del torace e dietro lo sterno di durata, in genere, superiore a venti minuti intenso e con irradiazioni al collo, alla mandibola, agli arti superiori ed all'addome 25
26 Infarto Il soggetto con infarto presenta, in genere: difficoltà respiratoria ansia, irritabilità, angoscia, malessere generale, vomito sensazione di svenimento sudorazione fredda 26
27 Infarto Il soggetto infartuato può presentare i segni dello shock: polso frequente pressione arteriosa bassa sudorazione fredda pallore perdita di coscienza 27
28 Infarto L'infarto può evolvere nell'arresto cardiaco La terapia d'urgenza cambia a seconda se nell'infarto il soggetto ha perso o meno conoscenza 28
29 Infarto Nel soggetto privo di conoscenza si dovrà: slacciare le cinture e allentare gli abiti aprire e mantenere pervie le vie aeree eseguire la rianimazione cardiopolmonare controllare i segni vitali mettere il soggetto in posizione antishock ospedalizzare 29
30 Infarto Nel soggetto cosciente si dovrà: mantenere la vittima calma e immobile controllare i segni vitali farlo adagiare in posizione semiseduta 30
31 Infarto Nel caso si dovesse verificare un arresto cardiaco si procederà alla rianimazione cardiopolmonare L'angina e l'infarto sono delle emergenze Gli incaricati di primo soccorso dovranno, di conseguenza, allertare il
32 Infarto - Cosa non fare? Non far sdraiare la persona Non dare nulla da bere 32
33 Fare attenzione: L infarto può evolvere nell arresto cardiaco 33
34 Accidenti cerebrovascolari acuti Deficit della vascolarizzazione che comporta una sofferenza anossica delle cellule cerebrali coinvolte 34
35 Attacco ischemico transitorio TIA Temporanea e limitata disfunzione cerebrale di origine vascolare a rapida instaurazione e altrettanto rapida risoluzione 35
36 Ictus cerebrale Grave alterazione acuta ed improvvisa, sempre su base vascolare, delle funzioni cerebrali causa di morte o di deficit neurologici perduranti e a volte permanenti 36
37 Cause La formazione di un trombo o la presenza di un embolo determina un ostruzione improvvisa di un vaso cerebrale con arresto del flusso sanguigno verso un area del cervello. Se tale ostruzione si risolve spontaneamente entro pochi minuti non si ha morte cellulare (TIA), che si verifica invece in caso di infarto cerebrale. 37
38 Cause La rottura improvvisa di un arteria cerebrale o di un aneurisma, oltre a far mancare l apporto di ossigeno, causa una lesione diretta del cervello a causa della compressione del sangue sulle strutture cerebrali, alterandone il funzionamento (ictus emorragico) 38
39 Fattori di rischio aterosclerosi età avanzata ipertensione arteriosa diabete mellito fumo 39
40 Segni e sintomi neurologici generali cefalea improvvisa importante lipotimia e sincope alterazioni dello stato di coscienza convulsioni alterazioni del respiro amnesia, sudorazione algida perdita controllo sfinteri 40
41 Segni e sintomi neurologici focali alterazioni della motilità a carico di un distretto corporeo più o meno vasto alterazioni della sensibilità a carico di un distretto corporeo più o meno vasto disturbi visivi e del linguaggio disturbi dell equilibrio ronzii auricolari difficoltà alla deglutizione 41
42 Convulsioni Clinicamente la crisi convulsiva può manifestarsi in molti modi (piccolo male), ma l evenienza più frequente è quella di una forma cosiddetta generalizzata (grande male) in cui possono riconoscersi tre fasi in successione temporale: fase tonica fase clonica fase post-critica 42
43 1. Fase tonica improvvisa perdita di coscienza e caduta a terra rigidità, talora apnea anche prolungata (durata circa 30 ) e il soggetto può mordersi la lingua 2. Fase clonica contrazioni violente e ritmiche, bava alla bocca, cianosi, perdita di feci e urine (durata da 1-2 sino a 5 minuti) 3. Fase post-critica periodo d incoscienza definito post-critico stato confusionale, cefalea (durata da pochi minuti sino a minuti) 43
44 Convulsioni - Cosa fare? Fase tonica: Allertare il 118 Allontanare i presenti Assistere il paziente per evitare traumi secondari Allentare gli abiti Posizionare un oggetto morbido tra i denti per evitare morsicature (non oggetti metallici) Rimuovere, se possibile, protesi dentarie Fare attenzione alle dita Controllare costantemente i parametri vitali 44
45 Convulsioni - Cosa fare? Fase clonica: Proteggere il paziente da traumatismi secondari (allontanare oggetti pericolosi) Non tentare di immobilizzare a forza il paziente Allontanare i presenti Allentare gli abiti Controllare costantemente i parametri vitali 45
46 Convulsioni - Cosa fare? Fase post-critica: Tenere il paziente supino Posizionare su di un fianco se vomita Allentare gli abiti Controllare costantemente i parametri vitali Monitorare il paziente (rischio di stato di grande male) 46
47 Shock E una sindrome complessa e molto pericolosa; può iniziare con una lipotimia e una sincope Come riconoscerlo: il soggetto si presenta confuso o in uno stato di torpore, freddo, pallido con le estremità a chiazze respiro rapido e superficiale, polso frequente e difficile da palpare Tra le cause vi possono essere emorragie ed ustioni, infarto miocardico, reazioni allergiche gravi ad es. da puntura di insetti 47
48 Shock Lo shock rappresenta una grave perturbazione emodinamica e metabolica dell'organismo, causata dall'incapacità del sistema circolatorio a fornire un adeguato apporto ematico agli organi vitali per: diminuzione del volume ematico vasodilatazione deficit della pompa cardiaca 48
49 Shock L'organo più sensibile allo shock è il cervello che può subire danni irreversibili I sintomi e i segni sono: volto, labbra ed unghie pallide estremità fredde e sudate polso frequente e difficile da palpare ipotensione respirazione rapida e superficiale alterazione della coscienza 49
50 Shock - Cosa fare? E un emergenza assoluta: chiamare immediatamente il sistema di emergenza 118 posizionare il paziente disteso supino con gli arti Sollevati (posizione antishock) ricoprirlo per evitare perdita di calore (ipotermia) se è evidente una perdita di sangue esterna, comprimere sul punto di sanguinamento con delle garze o un fazzoletto pulito 50
51 Shock - Cosa non fare? Non muovere il paziente Non somministrare nessun tipo di bevanda Non mettere sorgenti di calore vicino al paziente 51
52 Insufficienza respiratoria L insufficienza respiratoria si ha quando il polmone non può assicurare un adeguata ossigenazione del sangue arterioso Può essere dovuta ad ostruzione e/o ad inalazione di sostanze tossiche; si può arrivare fino all arresto respiratorio 52
53 Difficolta respiratorie cause mediche: malattie polmonari, bronchiali, cardiache e delle prime vie aeree cause traumatiche: corpi estranei inalati, traumi del torace, annegamento, folgorazione cause tossiche: intossicazioni da gas ambientali, da fumo, farmaci o droghe 53
54 Frequenza respiratoria nell adulto La frequenza respiratoria normale è di atti/min (eupnea) In pazienti in coma con lesioni cerebrali o intossicazioni possono comparire disturbi, anche gravi, del ritmo respiratorio, quali: respiro rapido, boccheggiante e superficiale respiro in cui si instaurano periodi più o meno prolungati di assenza di respiro diminuizione della frequenza respiratoria (<9 atti/min.) 54
55 Dispnea Si intende la respirazione faticosa o difficoltosa a cui corrisponde un aumento del lavoro respiratorio. Questo sintomo può essere associato a numerose patologie: corpi estranei, edema della glottide asma, broncopneumopatie croniche ostruttive flogosi delle vie aere edema ed embolia polmonare infarto miocardico acuto, angina crisi epilettica, coma diabetico 55
56 Insufficienza respiratoria Nel soggetto con insufficienza respiratoria da inalazione e cosciente, il paziente deve essere messo in posizione semiseduta in attesa del
57 Insufficienza respiratoria Nel soggetto vittima di insufficienza respiratoria da inalazione ed incosciente: posizione supina assicurare la pervietà delle vie aeree controllare le funzioni vitali chiamare il
58 L'insufficienza respiratoria L'insufficienza respiratoria da ostruzione delle vie aeree può essere dovuta a ricaduta all'indietro della lingua, corpi estranei e lesione ai tessuti da traumi Gli interventi prevedono: la valutazione della coscienza e delle funzioni vitali e verifica della pervietà delle vie aeree manovre per la liberazione delle vie aeree 58
59 L'insufficienza respiratoria Le manovre per la liberazione delle vie aeree sono: colpi vigorosi nella zona interscapolare manovra di Heimlich (in piedi nel soggetto cosciente e a terra in quello non cosciente) 59
60 L'insufficienza respiratoria Nella manovra di Heimlich in soggetto cosciente si hanno i seguenti passaggi: il soccorritore si posiziona dietro alla vittima la circonda con entrambe le braccia ai fianchi le pone una mano stretta a pugno a metà tra ombelico e parte inferiore dello sterno stringe con l'altra mano il pugno e comprime la zona dal basso verso l'alto bruscamente 60
61 L'insufficienza respiratoria La manovra di Heimlich in soggetto cosciente! 61
62 L'insufficienza respiratoria In caso di incoscienza la vittima andrà sdraiata a terra e quindi il soccorritore: si porrà a cavalcioni, con le proprie ginocchia a livello delle cosce della vittima o al lato della stessa appoggerà la zona compresa tra mano e polso sulla regione posta a metà tra ombelico e parte inferiore dello sterno spingerà in alto bruscamente 62
63 L'insufficienza respiratoria 63
64 Attacco asmatico L asma è una malattia caratterizzata da ostruzione reversibile del flusso aereo, infiammazione delle vie aeree e da una iper-reattività della muscolatura bronchiale a diversi stimoli. L attacco asmatico si caratterizza per un diverso grado di ostruzione delle vie aeree e può portare all arresto respiratorio 64
65 Attacco asmatico Cos è: è una difficoltà respiratoria improvvisa, causata da spasmo della muscolatura bronchiale, con conseguente riduzione del calibro dei bronchi 65
66 Attacco asmatico Cosa può scatenare l attacco asmatico reazioni allergiche, infezioni inalazioni di sostanze irritanti (vapori, solventi, fumi) stress, esercizio fisico, emotività 66
67 Attacco asmatico Come riconoscerlo: difficoltà prevalentemente espiratoria rumori espiratori, fischi, udibili anche da chi sta vicino al paziente tosse secca, sforzo dei muscoli respiratori del torace Il paziente è agitato, tende a mantenere la posizione seduta 67
68 Attacco asmatico Cosa fare? attivare i soccorsi rassicurare la persona porla in posizione seduta allentare abiti troppo stretti sul torace coprirla per mantenere il calore corporeo sorvegliarla e assisterla nell attesa dei soccorsi 68
69 Attacco asmatico Cosa non fare? Non far sdraiare la persona!!! 69
70 Patologia da incendio ustioni fumi tossici traumi vittima la vittima di un incendio può essere intossicata senza essere ustionata, al contrario ustioni gravi sono sempre concomitanti con una intossicazione da fumo USTIONATO=INTOSSICATO 70
71 Principali cause di morte relative ad incendi contatto diretto con le fiamme temperature troppo elevate 32.4% deficit di O2 CO altri gas tossici 1 vittima ogni 2 intossicati 57.6% fumi panico 10% effetti meccanici 71
72 Nel soccorrere chi è stato coinvolto in un incendio bisogna considerare che: molte vittime contemporaneamente possono subire lesioni di diversa tipologia anche persone apparentemente illese possono peggiorare successivamente i rischi connessi all incendio possono danneggiare gli stessi soccorritori 72
73 Inalazioni di fumi Incendi di dimensioni limitate possono generare grandi quantità di fumo Il fumo impedisce la visibilità e rende difficoltosa la respirazione I fumi possono danneggiare le vie aeree a tre livelli: - glottide: infiammazione ed edema con conseguente grave compromissione respiratoria - trachea e bronchi:corrosione della mucosa, deposizione di fuliggine; la sintomatologia può insorgere anche dopo 48 h - parenchima polmonare:edema polmonare acuto 73
74 Come sospettare e valutare l intossicazione da fumo circostanza irritazione di occhi e gola fuliggine :presenza nelle secrezioni ustioni:colorazione nerastra intorno alle labbra, al naso e alla bocca disfonia (voce rauca) disturbi respiratori:sensazione di soffocamento, dispnea, polipnea, sibili e rantoli stato di coscienza:alterazioni anche transitorie o stato confusionale 74
75 Cosa fare? spostare rapidamente il paziente in un area non contaminata da fumo, mantenendo l allineamento del rachide durante lo spostamento chiamare il 118 garantire la pervietà delle vie aeree 75
76 Trauma Durante un incendio è possibile che, contemporaneamente ai danni da inalazione di fumi e alle ustioni, si possano verificare traumi Indicazioni generali attenzione alla propria sicurezza considerare sempre possibile una lesione spinale silente verificare se la cavità orale è libera da corpi estranei comprimere manualmente sulla sede di sanguinamento in caso di emorragia esterna 76
77 Le intossicazioni e gli avvelenamenti Le intossicazioni sono patologie conseguenti ad inalazioni di gas e vapori I gas e i vapori possono determinare azioni irritanti immediate (anidride solforosa, ammoniaca, alogeni, isocianati) o un'azione dannosa più lenta (ozono, gas nitrosi, anidride carbonica, ossido di carbonio) 77
78 Le intossicazioni e gli avvelenamenti I gas ed i vapori provocano: irritazioni agli occhi, alla laringe, alla trachea, ai bronchi e ai polmoni; difficoltà respiratoria; cianosi; alterazione dello stato di coscienza; cefalea; nausea e vomito. 78
79 Le intossicazioni e gli avvelenamenti Il primo soccorso dovrà prevedere l'allontanamento del soggetto dalla fonte tossica Andrà controllata la pervietà delle vie aeree e somministrato ossigeno da parte di personale qualificato Non andranno somministrate bevande 79
80 Le intossicazioni e gli avvelenamenti L'ingestione di sostanze tossiche, volontaria o accidentale, può provocare uno stato di avvelenamento Tra le sostanze tossiche responsabili di avvelenamenti vanno ricordati i composti industriali, i medicinali, i prodotti petroliferi e i pesticidi 80
81 Le intossicazioni e gli avvelenamenti I sintomi e i segni sono rappresentati da: ustioni sulla bocca odori insoliti dell'alito difficoltà respiratoria e alterazioni del polso sudorazione pupille miotiche o midriatiche vomito e diarrea convulsioni, alterazione della coscienza fino allo shock 81
82 Le intossicazioni e gli avvelenamenti Alcune sostanze possono provocare, al contatto, lesioni alla cute e alle mucose. Il trattamento in questi casi prevede: allontanamento della sostanza lavaggio della cute con soluzione fisiologica 82
83 Le intossicazioni e gli avvelenamenti Alcune sostanze molto tossiche, attraverso la cute, possono passare nel torrente circolatorio e determinare quadri di alterazione del respiro e del polso, fino allo shock 83
84 Cosa e una ustione? Una ustione è un danno della cute o dei tessuti sottostanti causato dal contatto con una fonte di calore o da una corrente elettrica, radiazioni, raggi solari etc.. e rappresenta una delle esperienze più dolorose che una persona possa provare. 84
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86 Ustioni Le ustioni sono lesioni acute da calore provocate direttamente dalla fiamma o da contatto con solidi, liquidi e vapori ad alta temperatura. Sono ustioni anche le lesioni da causticazione chimica da acidi e basi forti e le lesioni da corrente elettrica 86
87 L origine può essere: Ustioni TERMICA - da fiamme, radiazioni, liquidi bollenti ed oggetti roventi CHIMICA - da vari acidi, basi e sostanze caustiche ELETTRICA - da corrente elettrica LUCE - da intensa e prolungata esposizione alla luce solare RADIAZIONI - da una fonte di tipo nucleare 87
88 Ustioni Possono essere classificate in tre gradi in base alla profondità della lesione I grado: ustione superficiale, si presenta come un arrossamento cutaneo (eritema) 88
89 Le ustioni 2 grado: compaiono bolle o/e vescicole e dolore 3 grado: distruzione di tutti gli strati della cute ed anche dei tessuti sottostanti (cute carbonizzata) 89
90 Il tronco costituisce il 36% della superficie totale del corpo Testa e collo 9 % Arti inferiori 18% ciascuno Arti superiori il 9% ciascuno l ustione che occupa una superficie > al 10% negli adulti e al 5% nei bambini, comporta squilibri di carattere generale 90
91 Le ustioni La gravità dipende da: profondità sede estensione natura dell'agente ustionante 91
92 Sono considerate gravi: le ustioni che interessano il tratto respiratorio, i tessuti molli e le ossa le ustioni di 2 e 3 al viso, inguine, mani, piedi e articolazioni principali le ustioni in persone di età > 60 anni ed < a 8 anni 92
93 Nelle ustioni esiste il pericolo di : infezioni shock disidratazione 93
94 Le ustioni L'intervento consiste in: arrestare l'azione lesiva usare acqua ed estintori in caso di abiti in fiamme infilare i guanti e coprire di garze o teli sterili 94
95 Ustioni - Cosa fare? Ustioni di 1 : Bagnare con acqua fredda, asciugare senza strofinare ed impolverare con talco Coprire delicatamente con garze sterili e fasciare Tutte le altre: Medicare asetticamente, usare garze mai cotone Soffocare eventuali fiamme presenti sul corpo Verificare se il paziente è cosciente Attivare tempestivamente il 118 Non rimuovere abiti che aderiscono alle ustioni, non applicare pomate o sostanze grasse o ghiaccio Dare da bere, posizione antishock nelle ustioni di 3 grado Se è il caso, valutazioni come da BLS 95
96 Ustioni - Cosa fare? In caso di ustioni da corrente elettrica cercare sia l ustione d entrata che d uscita della corrente e trattarle entrambe come ustioni di 3. In caso di ustioni chimiche lavare con acqua corrente in abbondanza. Ricordare che l ac. solforico e la calce viva reagiscono con l acqua producendo calore, pertanto, in questo caso, il lavaggio va proseguito per almeno 10 96
97 Ustioni - Cosa non fare? Non aprire le vesciche Non asportare lo strato di cute che forma il tetto delle vesciche Non ricoprire le ustioni con sostanze grasse con pomate o sostanza grasse senza l indicazione di un medico Dar da bere all ustionato, se vuole, ma non somministrare bevande alcoliche Mai correre con gli abiti in fiamme 97
98 Le ustioni: indicazioni di carattere generale Va evitato assolutamente: togliere gli indumenti toccare con le mani le zone ustionate applicare pomate e sostanze varie 98
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