Sulle orme di Cristo testimoni e missionari

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sulle orme di Cristo testimoni e missionari"

Transcript

1 Il VIS è un Organismo di laici che si ispira al carisma di Don Bosco e affianca il tradizionale impegno educativo dei Salesiani nella formazione integrale umana, scolastica e professionale di bambini e ragazzi. Il VIS è un Organismo Non Governativo nato nel 1986 e riconosciuto idoneo dal Ministero degli Affari Esteri italiano e dalla Unione Europea a progettare e realizzare interventi di sviluppo umano nei Paesi Poveri e di educazione allo sviluppo in Europa. Dal 2009 ha ricevuto dal Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) lo status consultivo speciale. Sulle orme di Cristo testimoni e missionari ESPERIENZA ESTIVA via Appia Antica, Roma tel vis@volint.it - Il Vides è un associazione di volontariato giovanile voluta dalle Figlie di Maria Ausiliatrice per la promozione della donna, per interventi educativi a favore di bambini e giovani svantaggiati, per la cooperazione nei Paesi in via di sviluppo. Crede nell intuizione di Don Bosco e di Madre Mazzarello che sia possibile educare i giovani ad essere protagonisti della loro formazione e che questo sia un mezzo efficace per migliorare la società. VIDES - ITALIA Via di San Saba, ROMA tel videsitalia@videsitalia.it - www. videsitalia.it

2 a cura di Emma Colombatti progetto grafico Luca Ripamonti

3 Ciao! Stai per iniziare una nuova esperienza, un viaggio che ti porterà in una terra lontana per posizione geografica, lingua, cultura, Sarà sicuramente una esperienza nuova per te, ti dovrai confrontare con altre persone, altri modi di vivere e pensare e anche modi differenti di mangiare; ma soprattutto ti confronterai con te stesso, i tuoi pensieri e i tuoi sentimenti, i tuoi valori e i tuoi comportamenti. Ti metterai a nudo, come allo specchio, per cercare di capire come essere un vero cristiano, al mondo d oggi, nel cuore e nelle azioni. Per questo motivo ti proponiamo un cammino di preghiera che ti porterà sulle orme di Cristo per diventarne testimone e missionario. Ogni giorno, durante la tua esperienza, potrai riflettere su alcuni degli insegnamenti più belli di Gesù per capire come è possibile concretizzarli nella tua vita quotidiana e trasformare il tuo stile di vita in modo più consono alla costruzione di un mondo migliore, assumendoti le tue responsabilità individuali nei confronti delle altre persone e della società. Partendo, quindi, dal testo della Veritatis Splendor di Giovanni Paolo II, vero e proprio testo di educazione morale e di comportamenti concreti da assumere nella realtà, e analizzando il discorso della montagna di Gesù, arriverai a renderti conto di come ognuno di noi può promuovere e difendere i diritti umani nel proprio contesto quotidiano. In questo sarai anche aiutato dall analisi di alcuni articoli della Dichiarazione Universale dei diritti dell uomo e dallo studio del sogno dei 10 diamanti di Don Bosco (per mantenere sempre viva la tua salesianità). Ogni giorno troverai: una riflessione di Giovanni Paolo II nell enciclica Veritatis Splendor: profondi insegnamenti morali ed etici alla luce dell incontro di Gesù con il giovane ricco un analisi delle beatitudini di Gesù anche attraverso le parole di Valentino Salvoldi (Dalla legge all amore) e Pino Fanelli (La felicità con ali) una ricerca, attraverso alcuni articoli della Dichiarazione Universale, dei principali atteggiamenti di responsabilità individuale che derivano dai diritti umani enunciati uno studio del sogno dei 10 diamanti di Don Bosco sulla base delle riflessioni di don Carlo Maria Zanotti, il quale ne propone una interessante chiave di lettura per il tuo viviere quotidiano una preghiera per riflettere e pregare sulle questioni affrontate durante la riflessione quotidiana una serie di interrogativi per approfondire la tua fede e la tua vita, per permetterti di riflettere su alcuni aspetti del tuo carattere e dei tuoi atteggiamenti

4 1 Il dialogo di Gesù con il giovane ricco, riferito nel capitolo 19 del Vangelo di san Matteo, può costituire un utile traccia per riascoltare in modo vivo e incisivo il suo insegnamento morale: «Ed ecco un tale gli si avvicinò e gli disse: Maestro, che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?. Egli rispose: Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti. Ed egli chiese: Quali?. Gesù rispose: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, onora il padre e la madre, ama il prossimo tuo come te stesso. Il giovane gli disse: Ho sempre osservato tutte queste cose; che mi manca ancora?. Gli disse Gesù: Se vuoi essere perfetto, va, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi» (Mt 19,16-21). «Ed ecco un tale...». Nel giovane, che il Vangelo di Matteo non nomina, possiamo riconoscere ogni uomo che, coscientemente o no, si avvicina a Cristo, Redentore dell uomo, e gli pone la domanda morale. Per il giovane, prima che una domanda sulle regole da osservare, è una domanda di pienezza di significato per la vita. E, in effetti, è questa l aspirazione che sta al cuore di ogni decisione e di ogni azione umana, la segreta ricerca e l intimo impulso che muove la libertà. Questa domanda è ultimamente un appello al Bene assoluto che ci attrae e ci chiama a sé, è l eco di una vocazione di Dio, origine e fine della vita dell uomo. Le beatitudini Le Beatitudini non sono una ricetta già pronta per raggiungere la felicità, ma invitano ognuno di noi a mettersi in cammino sulle orme di Cristo e ci permettono di capire che saremo veramente felici solo quando ameremo la vita e rispetteremo la natura, saremo in pace con noi stessi e con gli altri, vivremo onestamente accontentandoci di quello che abbiamo e lottando contro le ingiustizie, sapremo gustare ed apprezzare le cose di cui disponiamo quotidianamente, avremo cura del povero e di tutti coloro che sono meno fortunati di noi. La proposta che Gesù fa ad ognuno di noi è dunque la proposta cristiana della vera felicità. Gesù attraverso il suo parlare ed il suo agire ci ha rivelato questa via; nell arco di tutta la sua vita ha sempre cercato la gioia delle persone che incontrava, una gioia piena e traboccante. Questo augurio di felicità è ciò che Gesù ci consegna con la sua vita, è come se ci dicesse Essere felice è la tua vocazione. Le Beatitudini sono quindi l identikit, il ritratto ideale del discepolo di Gesù. Le Beatitudini della povertà, della mitezza, della misericordia, della purezza di cuore, della ricerca della giustizia, della pace e anche della fedeltà nelle prove e nella persecuzione, descrivono Cristo stesso. Che cosa significa essere felice? Che cosa fai per esserlo? Credi che la felicità sia legata più all essere o all avere?le Beatitudini sono un utopia o una via percorribile per essere veramente felici? Ma tu rispetti, difendi e promuovi i diritti umani? Parlare di diritti umani senza coinvolgere le responsabilità individuali che da esse derivano è come lasciare un discorso a metà. Esiste infatti una stretta relazione fra diritti, doveri e responsabilità, ed è importante che ognuno di noi sia sempre più consapevole non solo dei propri diritti, ma anche di tutto quello che comporta la loro realizzazione concreta. E come si realizzano i diritti umani? Attraverso il loro rispetto e la loro promozione. Solo così infatti si arriverà alla diffusione di una vera cultura di pace nel mondo intero. La protezione e la promozione dei diritti fondamentali sono la base della libertà, della giustizia e della pace e tutti abbiamo la responsabilità di apportare qualcosa per la costruzione di una cultura fondata su questi valori. Signore Gesù, essere felice è la mia più grande aspirazione, il mio desiderio più profondo. Ma quanto è difficile cercare la vera felicità! Spesso sono tentato di credere che la felicità si possa trovare unicamente nei beni di consumo della nostra società del benessere, nei paradisi artificiali che la pubblicità con un ritmo martellante mi propone abbagliato come sono dalle luci del facile successo. Ma il mio cuore è sempre inquieto, ha bisogno di volare più in alto. Tu vuoi che io sia veramente felice e nelle Beatitudini mi hai indicato la via privilegiata. So che è una strada in salita e che richiede un prezzo e molto coraggio, ma sono disposto a mettermi in gioco e a percorrerla, come hai fatto tu e come hanno fatto tanti uomini e donne prima di me. Amen rifletto seriamente su cosa cerco nella mia vita, dove voglio arrivare e come voglio percorrere il mio cammino alla felicità IL MODELLO DEL VERO SALESIANO Nella notte dal 10 all 11, mentre dormivo, la mente si trovò in una gran sala splendidamente ornata. Mi sembrava di passeggiare coi Direttori delle nostre case, quando apparve tra noi un uomo dì aspetto così maestoso che non potevamo reggerne lo sguardo. Datoci uno sguardo, senza parlare si pose a camminare a distanza di qualche passo da noi. Egli era così vestito: un ricco manto a guisa di mantello gli copriva la persona. La parte più vicina al collo era come fascia che si rannodava davanti, ed una fettuccia gli pendeva sul petto. Sulla fascia stava scritto a caratteri luminosi: «La Pia Società Salesiana», e sulla striscia d essa fascia portava scritte queste parole: «Quale deve essere». Dieci diamanti di grossezza e splendore straordinario erano quelli che ci impedivano di fermare lo sguardo, se non con gran pena, sopra quell augusto Personaggio. Tre di quei diamanti erano sul petto, ed era scritto sopra di uno «Fede», sull altro «Speranza», e «Carità» su quello che stava sul cuore. Il quarto diamante era sulla spalla destra ed aveva scritto «Lavoro»; sopra il quinto nella spalla sinistra leggevasi «Temperanza».

5 2 Occorre che l uomo di oggi si volga nuovamente verso Cristo per avere da Lui la risposta su ciò che è bene e ciò che è male. Egli è il Maestro, il Risorto che ha in sé la vita e che è sempre presente nella sua Chiesa e nel mondo. È Lui che schiude ai fedeli il libro delle Scritture e, rivelando pienamente la volontà del Padre, insegna la verità sull agire morale. Alla sorgente e al vertice dell economia della salvezza, Alfa e Omega della storia umana (cf Ap 1,8; 21,6; 22,13), Cristo rivela la condizione dell uomo e la sua vocazione integrale. Per questo, «l uomo che vuol comprendere se stesso fino in fondo non soltanto secondo immediati, parziali, spesso superficiali, e perfino apparenti criteri e misure del proprio essere deve, con la sua inquietudine e incertezza ed anche con la sua debolezza e peccaminosità, con la sua vita e morte, avvicinarsi a Cristo. Egli deve, per così dire, entrare in Lui con tutto se stesso, deve appropriarsi ed assimilare tutta la realtà dell Incarnazione e della Redenzione per ritrovare se stesso. Se in lui si attua questo profondo processo, allora egli produce frutti non soltanto di adorazione di Dio, ma anche di profonda meraviglia di se stesso». Cristo inizia il discorso della montagna con una esclamazione di giubilo : Beati, grido di gioia che attesta la compartecipazione alla felicità di chi ha scelto il bene, di chi è incamminato sulla retta via. Beato è colui che possiede una felicità che, per la Bibbia, ha sette volti: vita vissuta nella sua pienezza, gioia intesa come capacità di intessere relazioni significative con tante persone, pace che è compendio di tutti i beni, riposo considerato come privilegio di celebrare la giornata del Signore, benedizione da comprendersi nel significato più profondo di rendere fecondi, salvezza dell anima e del corpo e ricchezza interiore. Beati sono i detentori di una felicità che ha volti diversi da quelli attribuiti dal mondo ad una persona felice. Vita nei bagordi, gioia nell accumulo di beni materiali, pace intesa come assenza di guerra nel proprio paese, riposo da qualsiasi impegno (messa compresa), benedizione come fortuna, salvezza soprattutto del corpo, e tanta ricchezza in case e B.O.T sono modelli a cui Cristo contrappone le beatitudini. Il marciare contro corrente (essere profeta) ti dà gioia o ti spaventa? Riesci ad essere solidale e a gioire con chi gioisce? Hai già pensato a come impostare la tua vita? E secondo la felicità di Gesù o secondo la felicità del mondo? Ma tu rispetti, difendi e promuovi i diritti umani? I diritti umani sono diritti individuali universali e allo stesso tempo diritti sociali universali. Cosa vuol dire questo? Sono diritti individuali universali nel senso che appartengono a ciascun individuo in qualsiasi Paese, ma anche all universalità, alla comunità umana. Sono anche diritti sociali universali perché in un modo o nell altro si relazionano tra loro, nel senso che la protezione dei diritti altrui implica inevitabilmente la protezione dei miei diritti. Le violazioni di diritti umani diventano responsabilità comune differenziata, di tutti e di ciascuno, a differenti livelli, individuale e collettivo. È imprescindibile, quindi, una presa in carico di responsabilità da parte di tutti e di ciascuno per la promozione dei diritti umani, che coinvolga, oltre allo Stato, anche le organizzazioni internazionali, le imprese, le ONG, le scuole, le comunità, le famiglie e i singoli individui. Apri i nostri occhi, Signore, perché possiamo vedere te nei nostri fratelli e sorelle. Apri le nostre orecchie, Signore, perché possiamo udire le invocazioni di chi ha fame, freddo, paura, e di chi è oppresso. Apri il nostro cuore, Signore perché impariamo ad amarci gli uni e gli altri come tu ci ami. Donaci di nuovo il tuo Spirito, Signore, perché diventiamo un cuor solo ed un anima sola, nel tuo nome. Amen. Madre Teresa cerco di capire come posso partecipare della felicità di Gesù Gli altri cinque diamanti ornavano la parte posteriore del manto ed erano così disposti: uno più grosso e più folgoreggiante stava in mezzo come il centro di un quadrilatero, e portava scritto «Obbedienza». Sul primo a destra leggevasi «Voto di Povertà». Sul secondo più abbasso «Premio». Nella sinistra sul più elevato era scritto «Voto di Castità». Lo splendore di questo mandava una luce tutta speciale, e mirandolo traeva ed attaccava lo sguardo come la calamita tira il ferro. Sul secondo a sinistra più abbasso stava scritto «Digiuno». Tutti questi quattro ripiegavano i luminosi loro raggi verso il diamante del centro. ALCUNE MASSIME ILLUSTRATIVE Per non cagionare confusione è bene di notare che questi brillanti tramandavano dei raggi che a guisa di fiammelle si alzavano e portavano scritte qua e colà varie sentenze: Sulla Fede si elevavano le parole: «Imbracciate lo scudo della fede affinché possiate lottare contro le insidie del demonio». Altro raggio aveva: «La Fede senza le opere è morta. Non chi ascolta, ma chi pratica la legge possederà il regno di Dio». Sui raggi della Speranza: «Sperate nel Signore non negli uomini. I vostri cuori siano sempre intenti a conquistare la vera gioia».

6 3 Prima di rispondere alla domanda, Gesù vuole che il giovane chiarisca a se stesso il motivo per cui lo interroga. Il «Maestro buono» indica al suo interlocutore e a tutti noi che la risposta all interrogativo: «Che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?», può essere trovata soltanto rivolgendo la mente e il cuore a Colui che «solo è buono» «Nessuno è buono, se non Dio solo» (Mc 10,18; cf Lc 18,19). Solo Dio può rispondere alla domanda sul bene, perché Egli è il Bene. Interrogarsi sul bene, in effetti, significa rivolgersi in ultima analisi verso Dio, pienezza della bontà. Gesù mostra che la domanda del giovane è in realtà una domanda religiosa e che la bontà, che attrae e al tempo stesso vincola l uomo, ha la sua fonte in Dio, anzi è Dio stesso, Colui che solo è degno di essere amato «con tutto il cuore, con tutta l anima e con tutta la mente» (Mt 22,37), Colui che è la sorgente della felicità dell uomo. Gesù riporta la questione dell azione moralmente buona alle sue radici religiose, al riconoscimento di Dio, unica bontà, pienezza della vita, termine ultimo dell agire umano, felicità perfetta. Il brano delle Beatitudini è un capolavoro dal punto di vista letterario. C è nel discorso un afflato altamente poetico. Seducente nella sua incisività e radicalità, non è certamente indicato per chi ama il compromesso e le mezze misure. Punta verso un ideale che può essere meta di chi aspira alla santità e al misticismo, ma è anche proposto a tutti. Vale a dire, non è un discorso riservato a preti e suore, ma è per tutti coloro che si dicono seguaci di Cristo. Coloro che, sognando un mondo migliore, scelgono di essere poveri e diventano costruttori di pace, ricevono le congratulazioni da parte di Cristo. La beatitudine è una forma di felicitazione, basata su una promessa: i poveri e gli operatori di pace sono chiamati figli di Dio e eredi del regno. Credi che sia importante comportarsi in modo coerente con i propri valori? Ritieni che in alcuni casi si possa scendere a compromessi? Quando? Pensi di riuscire ad essere un povero in Cristo? Ma tu rispetti, difendi e promuovi i diritti umani? È, quindi, molto importante che anche tu cerchi di riflettere sui tuoi diritti e sulle responsabilità che ne derivano per la tua vita. Capire il tipo di impegno che il rispetto e la promozione dei diritti umani comporta è un salto in avanti rispetto alla pura e semplice conoscenza degli stessi, ed è fondamentale rendersi conto che nella nostra quotidianità abbiamo continuamente a che fare con la violazione dei diritti umani di coloro che ci circondano e spesso noi stessi siamo i fautori di queste violazioni. Ogni tua parola, ogni tuo atteggiamento rischia di essere una limitazione del diritto dell altro. Proviamo dunque a capire quali comportamenti sono da assumere per essere difensori dei diritti umani nella nostra vita di tutti i giorni. C è un fratello affamato, ha gli occhi infossati e le costole in agghiacciante processione: noi siamo i responsabili. C è un fratello mutilato, ustionato dalle bombe al napalm, non avrà più fiducia negli uomini: noi siamo i responsabili. C è un fratello incarcerato, dicono che sia per una giusta causa, che era un ribelle sabotatore: noi siamo i responsabili. C è un fratello piagato, per una lebbra che si poteva curare con pochi spiccioli: noi siamo i responsabili. C è un fratello discriminato chiuso in un campo di raccolta, circondato dal filo spinato: noi siamo i responsabili. C è un fratello moribondo, che rantola in un agonia che sa d odio e di vendetta: noi siamo i responsabili. Ogni volta che un nostro fratello è: affamato, mutilato, incarcerato, denudato piagato, nevrotico, discriminato, moribondo, è Cristo che soffre e noi siamo i responsabili. provo ad eliminare quei comportamenti che mi fanno scendere a compromessi con me stesso Sui raggi della Carità eravi: «Portate gli uni i pesi degli altri, se volete compiere la mia legge. Amate e sarete amati. Ma amate le anime vostre e le altrui. Recitate devotamente l ufficio divino, celebrate la santa Messa con attenzione, visitate con amore il Santo dei Santi». Sulla parola Lavoro eravi: «Rimedio alla concupiscenza; arma potente contro tutte le tentazioni del demonio». Sulla Temperanza: «Il fuoco si spegne se togli la legna. Fa un patto con i tuoi occhi, con la gola e col sonno, affinché tali nemici non depredino le vostre anime. Intemperanza e Castità non possono stare insieme». Sui raggi dell Obbedienza: «È la base e il coronamento dell edificio della santità». Sui raggi della Povertà: «È dei poveri il regno dei Cieli. Le ricchezze sono spine. La povertà non si vive a parole, ma con l amore e con i fatti. Essa ci apre le porte del Cielo». Sui raggi della Castità: «Tutte le virtù si accompagnano ad essa. I mondi di cuore vedono i segreti di Dio e contempleranno Dio stesso». Sui raggi del Premio: «Se vi attrae la grandezza dei Premi, non vi spaventi la quantità delle fatiche. Chi soffre con Me, con Me godrà. È momentaneo ciò che soffriamo sulla terra, eterno è ciò che farà gioire i miei amici nel Cielo». Sui raggi del Digiuno: «E l arma più potente contro le insidie del demonio. È la sentinella di tutte le virtù. Col digiuno si scaccia ogni sorta di nemici».

7 4 Dal contesto del colloquio e, specialmente, dal confronto del testo di Matteo con i passi paralleli di Marco e di Luca, risulta che Gesù non intende elencare tutti i singoli comandamenti necessari per «entrare nella vita», ma, piuttosto, rimandare il giovane alla centralità del Decalogo rispetto ad ogni altro precetto, quale interpretazione di ciò che per l uomo significa «Io sono il Signore, Dio tuo». «Ama il prossimo tuo come te stesso» (Mt 19,19; cf Mc 12,31). In questo comandamento si esprime precisamente la singolare dignità della persona umana, la quale è «la sola creatura che Dio abbia voluto per se stessa». I diversi comandamenti del Decalogo non sono in effetti che la rifrazione dell unico comandamento riguardante il bene della persona, a livello dei molteplici beni che connotano la sua identità di essere spirituale e corporeo, in relazione con Dio, col prossimo e col mondo delle cose. Come leggiamo nel Catechismo della Chiesa Cattolica, «I dieci comandamenti appartengono alla rivelazione di Dio. Al tempo stesso ci insegnano la vera umanità dell uomo. Mettono in luce i doveri essenziali e, quindi, indirettamente, i diritti fondamentali inerenti alla natura della persona umana». Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli (Mt 5,3) Nelle beatitudini di Matteo, Gesù usa l espressione poveri in spirito. Ma chi sono questi poveri? Sono gli umili, coloro che non contano solo sulle proprie forze, ma confidano in Dio, nella sua bontà, nella sua potenza e nella sua misericordia. Sono coloro che hanno riposto in Dio ogni speranza. Per la tradizione biblica la povertà è più che un fatto economico: è un atteggiamento interiore nei confronti di Dio. Entrambe le dimensioni, la povertà come indigenza e la povertà come abbandono fiducioso a Dio ci rivelano il volto di Dio. Anche Gesù vive la povertà nel suo duplice aspetto: sceglie di vivere povero e con i poveri. Si dimostra solidale con i poveri e dà a loro un grande annuncio di speranza Lo spirito del Signore mi ha mandato a dare il lieto annuncio ai poveri (Lc 4, 14-21). Gesù vuole ribaltare la loro triste condizione nel nome del Dio della vita, è come se lui dicesse: Guardate, non è vero che Dio non vi vuole bene, che non pensa a voi; anzi, proprio perché siete poveri, emarginati ed esclusi siete come la pupilla dei suoi occhi. Ciò che Dio vuole fare in vostro favore lo sta già realizzando per mezzo mio. Gesù, con il suo impegno fattivo e concreto e con la forza dell amore che diventa solidarietà, ha dato una speranza a tutti i poveri del mondo. Così noi oggi. La prima beatitudine si rivolge a coloro che sono disposti a portarla avanti mettendo tutta la loro fiducia in Dio. Anche noi siamo chiamati a dire ai poveri:, Dio vi ama e sta cambiando la vostra sorte. Ne è la dimostrazione ciò che noi stiamo facendo con voi e per voi. Ti senti chiamato da Dio a questo compito di solidarietà? Ti comporti in modo tale da cambiare la sorte dei poveri? Ti ritieni un umile in spirito? Articolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. Diritto alla libertà e all uguaglianza Dovere di rispettare i tempi e le diversità di ognuno Dovere di rispettare la libertà altrui Dovere di trattare tutti allo stesso modo Se vuoi fare una cosa e ti accorgi che facendola daresti fastidio a qualcun altro, come ti comporti? Dove inizia e dove finisce la libertà di ognuno? Con le persone ti prendi delle libertà che in realtà non dovresti avere? Hai degli stereotipi? Se sì, quali? Ti sembrano sensati? Ritieni che avvengano violazioni dei diritti umani nella tua città? Che cosa fai per conoscerle? Che cosa fai per impedirle? Signore Gesù, il nostro mondo è ancora pieno di tante ingiustizie che generano sempre nuove situazioni di povertà Abbagliati come siamo dalla logica del profitto anche noi ne siamo coinvolti in prima persona. Insegnaci a condividere le risorse e i beni di cui disponiamo, che prima di essere una nostra conquista sono un dono tuo. Aiutaci a costruire una società in cui a ognuno vengano riconosciuti i suoi diritti fondamentali e in cui ognuno possa vivere una vita dignitosa. Ma aiutaci soprattutto a fidarci di te, perché senza il tuo aiuto il sogno di un mondo più vivibile non è realizzabile e rischia di rimanere una pura Utopia. Liberaci dal nostro egoismo e dalla nostra autosufficienza perché solo con te possiamo riuscire in questa difficile impresa. Amen oggi provo ad assumere atteggiamenti solidali nei confronti di coloro che mi circondano AUTOREVOLE MONITO Un largo nastro a color di rosa serviva d orlo nella parte inferiore del manto, e sopra questo nastro era scritto: «Argomento di predicazione. Al mattino, a mezzogiorno e a sera. Fate tesoro delle piccole azioni virtuose e vi costruirete un grande edificio di santità. Guai a voi che disprezzate le piccole cose. Poco a poco andrete in rovina». Fino allora i Direttori erano, chi in piedi, chi ginocchioni, ma tutti attoniti e niuno parlava. A questo punto don Rua come fuor di sé disse: «Bisogna prendere nota per non dimenticare». Cerca una penna e non la trova; cava fuori il portafoglio, fruga e non ha la matita. «Io mi ricorderò», disse don Durando. «Io voglio notare», aggiunse don Fagnano, e si pose a scrivere col gambo di una rosa. Tutti miravamo e comprendevamo la scrittura. Quando don Fagnano cessò di scrivere, don Costamagna continuò a dettare cosi: «La Carità capisce tutto, sopporta tutto, vince tutto; predichiamola colle parole e coi fatti».

8 5 I comandamenti rappresentano, quindi, la condizione di base per l amore del prossimo; essi ne sono al contempo la verifica. Sono la prima tappa necessaria nel cammino verso la libertà, il suo inizio. Ciò non significa, certo, che Gesù intenda dare la precedenza all amore del prossimo o addirittura separarlo dall amore di Dio. Lo testimonia il suo dialogo col dottore della Legge: questi, che pone una domanda molto simile a quella del giovane, si sente rimandato da Gesù ai due comandamenti dell amore di Dio e dell amore del prossimo (cf Lc 10, 25-27) e invitato a ricordare che solo la loro osservanza conduce alla vita eterna: «Fa questo e vivrai» (Lc 10,28). È comunque significativo che sia proprio il secondo di questi comandamenti a suscitare la curiosità e l interrogativo del dottore della Legge: «Chi è il mio prossimo?» (Lc 10,29). Il Maestro risponde con la parabola del buon Samaritano, la parabola-chiave per la piena comprensione del comandamento dell amore del prossimo (cf Lc 10,30-37) Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli (Mt 5,3) Ricchezza e povertà sono due termini astratti che indicano condizioni alle quali può essere attribuito un significato positivo o negativo a seconda dell ottica da cui vengono osservate e valutate, e quindi a seconda dell importanza che l una o l altra assumono nella nostra vita e dell impostazione che imprimono a essa. La ricchezza può essere abbondanza di beni usata egoisticamente dall individuo per il suo necessario, oppure può diventare generosità e possibilità di aiutare gli altri. La ricchezza, donata come espressione di amore a Dio e al prossimo, è dunque fonte di santità e, come tale, benedizione. La povertà, che priva l individuo di una condizione di vita umanamente e spiritualmente accettabile, quando è miseria estrema, si trasforma in vera ricchezza quando è rinuncia al superfluo e distacco da tutto ciò che è possesso terreno per far posto in sé a Dio e agli altri. Superfluo è tutto quanto io ho in più di te, a ogni livello. E tutto ciò che io ho più degli altri deve essere messo a disposizione di tutti. Ha fatto così anche il Figlio di Dio. Avendo visto come era ridotto l umanità, si è spogliato della sua divinità e si è fatto povero. Quindi: beato te, che quando condividi il pane con chi ha meno di te, operi un miracolo ancora più grande della moltiplicazione dei pani e dei pesci, perché è segno di maggiore grandezza d animo spezzare il proprio pane materiale con l affamato che moltiplicarlo in senso concreto; beato te, che non ti limiti a parlare della povertà, ma ti chiedi come mai esistono i poveri e lotti perché tutti abbiano il necessario per sopravvivere; beato te, che quando reciti il Padre Nostro, non chiedi tanto per te il pane di ogni giorno, quanto piuttosto domandi di diventare tu stesso pane per chi ha fame (di cibo e d amore). Ritieni che le beatitudini siano valide per una sola parte dei cristiani (preti e suore) o ti senti interpellato da esse perché battezzato? Che cosa fa in concreto per realizzare questa prima beatitudine? Quale la differenza tra povertà e povertà evangelica? Articolo 2 Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna. Diritto alla non discriminazione Dovere di non discriminare le persone per nessun motivo Dovere di rispettare gli altri nella loro diversità Dovere di non emarginare, selezionare, escludere nessuno Dovere di rispettare l origine, la famiglia e l identità di ciascuno Dovere di comportarsi con tutti allo stesso modo Realmente tratti tutti allo stesso modo? O ci sono categorie di persone a cui non concederesti i tuoi stessi diritti? Ti capita, a volte, di aver paura di chi è diverso? Faciliteresti (o faresti preferenze per) alcuni amici rispetto ad altri se ne avessi la possibilità, pur sapendo che non sarebbe corretto? Come ti comporti con chi non riesce a stare al passo con te? Rispetti allo stesso modo i diritti di tutti coloro che ti circondano o ti comporti in modo differente a seconda della situazione? Padre nostro che stai in mezzo a milioni di affamati, che stai nella vita di tutti gli uomini assetati di giustizia, sia santificato il tuo nome nei poveri e negli umili. Venga il tuo regno di libertà, verità e fraternità nell amore. Si compia la tua volontà che è liberazione e Vangelo da proclamare agli afflitti. Dona a tutti il pane di ogni giorno: il pane della casa, della salute, dell istruzione, della terra. Perdonaci, Signore, quando dimentichiamo i nostri fratelli e liberaci della costante tentazione di servire al denaro, a noi stessi, invece che a te e ai nostri fratelli e allontana da noi ogni male. Perché tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli. Amen cerco di essere strumento nelle mani di Dio IL ROVESCIO DEL VERO SALESIANO Mentre don Fagnano scriveva, scomparve la luce e tutti ci trovammo in folte tenebre. «Silenzio - disse don Ghivarello - inginocchiamoci, preghiamo, e la luce vena». Don Lasagna cominciò il «Veni Creator», poi il «De Profundis», «Maria Auxilium ecc.», cui tutti rispondemmo. Quando fu detto: «Ora pro nobis», riapparve una luce, che circondava un cartello su cui leggevasi: «La Pia Società Salesiana quale corre pericolo di diventare». Un istante dopo la luce divenne più viva a segno che potevamo vederci e conoscerci a vicenda. In mezzo a quel bagliore apparve di nuovo il Personaggio di prima, ma con aspetto malinconico simile a colui che comincia a piangere. Il manto era divenuto scolorato, tarlato e sdruscito. Nel sito dove stavano fissi i diamanti eravi invece un profondo guasto cagionato dal tarlo e da altri piccoli insetti. «Guardate - Egli ci disse - e intendete». Ho veduto che i dieci diamanti erano divenuti altrettanti tarli che rabbiosi rodevano il manto. Pertanto al diamante della Fede erano sottentrati: «Il sonno e l accidia».

9 6 Sia l Antico che il Nuovo Testamento sono espliciti nell affermare che senza l amore per il prossimo, che si concretizza nell osservanza dei comandamenti, non è possibile l autentico amore per Dio. Lo scrive con vigore straordinario san Giovanni: «Se uno dicesse: Io amo Dio, e odiasse il suo fratello, è un mentitore. Chi, infatti, non ama il proprio fratello che vede, non può amare Dio che non vede» (1 Gv 4,20). L evangelista fa eco alla predicazione morale di Cristo, espressa in modo mirabile e inequivocabile nella parabola del buon Samaritano (cf Lc 10, 19-37) e nel «discorso» sul giudizio finale (cf Mt 25,31-46). Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli (Mt 5,3) La tendenza della società e della cultura di oggi è quella di voler bandire Dio dalla vita personale e sociale con l illusione di bastare a se stessi. Ma è un ragionare di stolti. Colui che è povero in spirito, invece, sa che la sua vita è interamente nelle mani di Dio, perché tutto gli viene da lui. Sa anche che Dio è la cosa più importante della vita, l essenziale di cui ha bisogno. Ma è difficile, oggi, vivere questo atteggiamento o disposizione del cuore in una società, come la nostra, che invece di favorire la ricerca dell essenziale ci abitua a vivere del superfluo, di ciò che non è veramente importante per la nostra vita. Siamo troppo abbagliati dai beni o dagli eventi da consumare secondo la logica dell attimo fuggente che non riusciamo più a vedere e cercare le cose essenziali, che durano nel tempo. L infelicità di molti, oggi, viene proprio da questo errato modo di affrontare la vita. Lontano da Dio, però, naufraghiamo, perdiamo la nostra vera identità. Vivere da poveri in spirito, invece, significa recuperare Dio come valore importante della nostra vita, fidarci di lui che da sempre ci ha pensati. Inoltre, la scelta della povertà a cui ci invita questa beatitudine, ci porta ad essere liberi: liberi dai soldi, e quindi dalla preoccupazione di accumularli, di sfruttarli; liberi dall apparire, e quindi dall ostentazione della propria immagine e della propria posizione sociale; liberi dal giudizio altrui, e quindi dalla superbia e dai condizionamenti. Povertà materiale e povertà spirituale non possono essere scisse. Esse sono come le due ali di un uccello che, usate assieme, permettono di raggiungere le altezze sempre più grandi, di salire sempre più in alto, fino a toccare e a gustare la felicità del regno dei cieli. Ti senti libero nella tua vita? Oppure hai alcune catene che condizionano il tuo parlare e il tuo agire? Ritieni di riuscire ad essere veramente povero nel suo duplice concetto? Perché? Articolo 3 Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e vive alla sicurezza della propria persona. Diritto alla vita e alla sicurezza Dovere di non nuocere alla vita e alla sicurezza degli altri Dovere di essere promotore di vita Dovere di garantire la vita e la sicurezza degli altri Ti capita di assumere atteggiamenti che mettano in pericolo altre persone? Come ti comporti quando sei al volante della tua macchina? Che cosa fai per promuovere e proteggere la vita? Credi realmente che con alcuni tuoi comportamenti potresti nuocere agli altri? Perché? Mi insegnavano a preferirlo ad ogni altro sistema. Esso solo garantiva i diritti dell individuo. Nel suo interno ciascuno aveva la possibilità di svilupparsi. Di diventare un «io». Un «io» potente. Un «io» contro tutto. Un «io» giudice di tutto. M insegnavano a sposare questa mentalità Tutto ciò che era mio doveva evolversi. Mi spiegavano il nostro sistema sociale. Dicevano che un uomo deve avere una proprietà privata. Una proprietà privata che si circonda di filo spinato. La mia famiglia doveva evolversi. La donna doveva emanciparsi. Le facevano indossare perciò delle «sottane». L alzavano su due pertiche. Due «tacchi a spillo». Mettevano nella sua testa la filosofia. La filosofia del profitto. La filosofia della seta. La filosofia del suicidio. Perché filosofia della disperazione. Disperazione d una vita che non trova sbocco su niente. oggi cerco di assumere atteggiamenti di povertà spirituale Alla Speranza eravi: «Risate e banalità sconce». Alla Carità: «Negligenza nel darsi alle cose di Dio. Amano e cercano i gusti propri, non gli ideali di Gesù Cristo». Alla Temperanza: «Gola: loro dio è il ventre». Al Lavoro: «Il sonno, il furto e l oziosità». Al posto dell Obbedienza eravi niente altro che un guasto largo e profondo senza scritta. Alla Castità: «Concupiscenza degli occhi e superbia della vita». Alla Povertà era succeduto: «Letto, vestito, bevande e denaro». AI Premio: «Nostra eredità saranno i beni della terra». Al Digiuno eravi un guasto, ma niente di scritto. A quella vista fummo tutti spaventati. Don Lasagna cadde svenuto. Don Cagliero divenne pallido come una camicia, e appoggiandosi sopra una sedia gridò: «Possibile che le cose siano già a questo punto?». Don Lazzero e don Guidazio stavano come fuori di sé, e si porsero la mano per non cadere. Don Francesia, il Conte Cays, don Barberis e don Leveratto erano quivi ginocchioni pregando con in mano la corona del SS. Rosario. In quel momento si fe intendere una cupa voce: «Come è svanito quello splendido colore!».

10 7 Nel «Discorso della Montagna», che costituisce la magna charta della morale evangelica, Gesù dice: «Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto per abolire, ma per dare compimento» (Mt 5,17). Cristo è la chiave delle Scritture: «Voi scrutate le Scritture: esse parlano di me» (cf Gv 5,39); è il centro dell economia della salvezza, la ricapitolazione dell Antico e del Nuovo Testamento, delle promesse della Legge e del loro compimento nel Vangelo; è il legame vivente ed eterno tra l Antica e la Nuova Alleanza. Commentando l affermazione di Paolo «Il termine della legge è Cristo» (Rm 10,4), sant Ambrogio scrive: «Fine non in quanto mancanza, ma in quanto pienezza della legge: questa si compie in Cristo (plenitudo legis in Christo est), dal momento che Egli è venuto non a dissolvere la legge, ma a portarla a compimento. Allo stesso modo in cui c è un Testamento Antico, ma ogni verità sta all interno del Nuovo Testamento, così avviene per la legge: quella che è stata data per mezzo di Mosè è figura della vera legge. Dunque, quella legge mosaica è copia della verità». Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati (MT 5,4) La nostra società considera la sofferenza un tabù, qualcosa da cui stare alla larga e tende perciò a rimuovere ogni elemento che possa diventare motivo di disagio per l uomo. Il nostro stile di vita tende a privilegiare l efficienza, il successo, il benessere, il piacere e ogni sorta di comfort. La sofferenza occupa tanto spazio nella vita umana. C è chi piange perché ammalato, chi perché non si sente amato, chi per un lutto, che perché è stato tradito. Ma c è anche chi piange perché non ha il pane da dare ai propri figli La sofferenza rappresenta sempre un attentato alla voglia e al diritto di essere felici. Questa beatitudine potrebbe sembrare un paradosso perché proclama felici coloro che sono in uno stato di felicità negata. Viene allora da domandarsi: come è possibile che qualche cosa che fa soffrire possa diventare fonte e promessa di felicità? Possiamo intendere per coloro che piangono tutti coloro che subiscono una disgrazia, che vivono un dolore personale, ma anche sociale, nazionale, politico o religioso; e anche coloro che si affliggono per i propri peccati, che versano lacrime di penitenza. Tutte queste persone saranno proclamate beati non per l afflizione in se stessa, ma perché vivendola come atteggiamento positivo, saranno consolati da Dio. Gesù promette che saranno consolate nella misura in cui non si arrenderanno al male, né si chiuderanno nello sconforto, ma si apriranno a Dio e sapranno confidare in lui; saranno beati perché sperimenteranno la consolazione stessa di Dio grazie alla presenza viva e operante dello Spirito. Come reagisci davanti al dolore? Nella tua vita ti è capitato di piangere e perché? Ha mai fatto esperienza di sentirti consolato da Dio? Trovi necessario sperimentare il dolore e la sofferenza? Perché? Articolo 4 Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù Diritto alla libertà dalla schiavitù Dovere di garantire la libertà fisica, psicologica di ognuno Dovere di non indurre alla schiavitù Dovere di non ridurre in schiavitù Assumi atteggiamenti che rendono altri succubi della tua persona? Quali tipi di schiavitù ritieni legate al vivere quotidiano nella tua comunità? Rendi qualcuno schiavo? Pensi che qualcuno ti debba qualche cosa perché ti consideri migliore? Perchè non fai niente Tante volte ti ho chiesto, Signore, perché non fai niente per quelli che muoiono di fame? Perché non fai niente per quelli che sono malati? Perché non fai niente per quelli che non conoscono l amore? Perché non fai niente per quelli che subiscono ingiustizie? Perché non fai niente per quelli che son vittime della guerra? Perché non fai niente per quelli che non ti conoscono? Io non capivo, Signore. Allora tu mi hai risposto: - Io ho fatto tanto; io ho fatto tutto quello che potevo fare: io ho creato te! - Ora capisco, Signore. Io posso sfamare chi ha fame. Io posso visitare i malati. Io posso amare chi non è amato. Io posso combattere le ingiustizie. Io posso creare la pace. Io posso far conoscere te. Ora ti ascolto, Signore. Ogni volta che incontro il dolore, tu mi chiedi: - Perché non fai niente? - Aiutami, Signore, ad essere le tue mani. provo a capire le sofferenze di coloro che mi circondano e a consolare queste persone MESSAGGIO DI UN GIOVANE Ma all oscurità succedette un fenomeno singolare. In un istante ci trovammo avvolti in folte tenebre, nel cui mezzo apparve tosto una luce vivissima, che aveva forma di corpo umano. Non potevamo tenerci sopra lo sguardo, ma potemmo scorgere che era un avvenente giovanetto vestito di abito bianco lavorato con fili d oro e d argento. Tutto attorno all abito vi era un orlo di luminosissimi diamanti. Con aspetto maestoso, ma dolce ed amabile, si avanzò alquanto verso di noi e ci indirizzò queste parole testuali: «Servi e strumenti di Dio Onnipotente, ascoltate e intendete. Siate forti e animosi. Quanto avete veduto e udito è un avviso del Cielo, inviato ora a voi e ai vostri fratelli; fate attenzione e intendete bene quello che vi si dice.»

11 8 Gesù porta a compimento i comandamenti di Dio, in particolare il comandamento dell amore del prossimo, interiorizzando e radicalizzando le sue esigenze: l amore del prossimo scaturisce da un cuore che ama, e che, proprio perché ama, è disposto a vivere le esigenze più alte. Gesù mostra che i comandamenti non devono essere intesi come un limite minimo da non oltrepassare, ma piuttosto come una strada aperta per un cammino morale e spirituale di perfezione, la cui anima è l amore (cf Col 3,14). Così il comandamento «Non uccidere» diventa l appello ad un amore sollecito che tutela e promuove la vita del prossimo; il precetto che vieta l adulterio diventa l invito ad uno sguardo puro, capace di rispettare il significato sponsale del corpo: «Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio... Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda ad una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore» (Mt 5, ). È Gesù stesso il «compimento» vivo della Legge in quanto egli ne realizza il significato autentico con il dono totale di sé: diventa Lui stesso Legge vivente e personale, che invita alla sua sequela, dà mediante lo Spirito la grazia di condividere la sua stessa vita e il suo stesso amore e offre l energia per testimoniarlo nelle scelte e nelle opere (cf. Gv 13,34-35). Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati (MT 5,4) Solo la vera afflizione merita la tenerezza del Padre. Saranno perciò consolati quanti soffrono perché il suo regno non si diffonde sulla terra; quanti stanno male perché non riescono ad alleviare il dolore di chi è vittima della guerra, della fame e della miseria; quanti provano compassione per questa umanità che tarda a nascere, che non lotta contro l ingiustizia e rifiuta Dio che è sorgente di ogni bene. Tutti questi saranno abbondantemente consolati, già qui, su questa terra. Quante volte, di fronte a una situazione in cui è parso che il peso di dolore fosse al di là di ogni misura, rivolti al cielo, abbiamo chiesto: Perché?. Perché la morte di un bambino, perché il male incurabile di una persona cara, perché le guerre, perché tante efferatezze tanti rifiuti della vita? Ci perdiamo se tentiamo di indagare l imperscrutabile perfezione della mente di Dio, nella quale ogni cosa e ogni evento, così come ogni gioia e ogni dolore, ogni bene e ogni male, si calcolano in un dinamico e armonico disegno. Il poeta libanese Gibran, quasi volesse aiutarci nelle nostre riflessioni, scrive: Dolore è il rompersi del guscio che racchiude la vostra intelligenza. Così come il nocciolo del frutto deve rompersi perché il suo cuore possa esporsi al sole, così dovete voi conoscere il dolore. Contro i mali del mondo Dio ha fatto te. Celebra te stesso. Perché? Come risuonano in te queste parole? Che cosa puoi fare per non abituarti ai mali del mondo? Anche tu ti arrabbi con Dio per quello che succede? Articolo 5 Nessun individuo potrà essere sottoposto a trattamento o punizioni crudeli, inumani o degradanti. Diritto alla libertà da trattamenti disumani Dovere di rispettare le persone nella loro integrità Dovere di astenersi dal compiere atti di violenza Dovere di intervenire in presenza di atti di violenza Dovere di non assumere atteggiamenti razzisti o xenofobi Con le parole o con i fatti ti capita di violare l integrità delle altre persone? Se ti trovi ad assistere ad una situazione di violenza che cosa fai? Intervieni o ti defili per paura? Che cosa fai nel tuo ambiente per evitare anche piccoli episodi di trattamenti disumani? Sapresti identificare comportamenti quotidiani che rientrano fra i trattamenti disumani? Signore Gesù, quando la sofferenza entra nella porta di casa, fa paura a tutti, e fa paura anche a me. Ma so che essa fa parte della vita di ogni uomo e che è la nostra compagna di viaggio. Gioia e dolore vanno sempre insieme come due sorelle e anche il dolore, che è negazione di felicità, ha un senso. È la legge della vita inscritta nella creazione! E proprio tu, morendo in croce, ci hai insegnato che la vera gioia passa sempre attraverso il dolore. Nella tua vita terrena, da uomo come noi, ti sei schierato dalla parte di tutti coloro che soffrono e li hai proclamati «beati» assicurando a tutti la tua vicinanza e la tua consolazione. Fa che anche noi, superando le nostre indifferenze, ci impegniamo concretamente ad asciugare le lacrime, anche le più nascoste, di tanti nostri fratelli e sorelle che soffrono per motivi diversi: per la loro dignità ferita, perché non hanno da mangiare, per la solitudine e l emarginazione, per la malattia, per la perdita di una persona cara... Fa che essi, attraverso di noi, possano sperimentare che tu sei un Dio vicino. individuo un male del mondo e provo a realizzare qualche cosa per sconfiggerlo I colpi previsti fanno minor ferita e si possono prevenire. Quante sono le idee indicate, tanti siano gli argomenti di predicazione. Predicate incessantemente, a tempo e fuori tempo. Ma le cose che predicate fatele costantemente, sicché le vostre opere siano come una luce, che sotto forma di sicura tradizione s irradii sui vostri fratelli e figli di generazione in generazione. Ascoltate bene e intendete. Siate oculati nell accettare i novizi, forti nel coltivarli, prudenti nell ammetterli. Provateli tutti, ma tenete soltanto ciò che è buono. Mandate via i leggeri e volubili. Ascoltate bene e intendete. La meditazione del mattino e della sera sia costantemente sull osservanza delle Costituzioni. Se ciò farete, non vi verrà meno giammai l aiuto dell Onnipotente. Diverrete spettacolo al mondo e agli Angeli e allora la vostra gloria sarà gloria di Dio. Si dirà di voi: dal Signore è stato ciò fatto, ed è ammirabile agli occhi nostri. Allora tutti i fratelli e figli vostri canteranno a una sola voce: Non a noi, Signore, non a noi, ma al tuo Nome dà gloria». Queste ultime parole furono cantate, ed alla voce di chi parlava si unì una moltitudine di altre voci così armoniose, sonore, che noi rimanemmo privi di sensi, e per non cadere svenuti ci siamo uniti agli altri a cantare. Al momento che finì il canto si oscurò la luce. Allora mi svegliai, e mi accorsi che si faceva giorno.

12 9 Il giovane ricco sa di essere ancora lontano dalla meta: davanti alla persona di Gesù avverte che qualcosa ancora gli manca. È alla consapevolezza di questa insufficienza che si rivolge Gesù nella sua ultima risposta: cogliendo la nostalgia per una pienezza che superi l interpretazione legalistica dei comandamenti, il Maestro buono invita il giovane ad entrare nella strada della perfezione: «Se vuoi essere perfetto, va, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi» (Mt 19,21). Come già il precedente passo della risposta di Gesù, così anche questo deve essere letto e interpretato nel contesto di tutto il messaggio morale del Vangelo e, specialmente, nel contesto del Discorso della Montagna, delle beatitudini (cf Mt 5,3-12), la prima delle quali è proprio la beatitudine dei poveri, dei «poveri in spirito», come precisa san Matteo (Mt 5,3), ossia degli umili. In tal senso si può dire che anche le beatitudini rientrano nello spazio aperto dalla risposta che Gesù dà all interrogativo del giovane: «Che cosa devo fare di buono per ottenere la vita eterna?». Infatti, ogni beatitudine promette, secondo una particolare prospettiva, proprio quel «bene» che apre l uomo alla vita eterna, anzi che è la stessa vita Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati (MT 5,4) Oggi consolare, asciugare le lacrime significa aiutare l uomo o la donna che sono nella solitudine e nell incomprensione, essere capaci di ascoltare con profondità chi si sente emarginato, accompagnare chi è vittima della malattia o dell estrema povertà, come fanno tanti, senza tanta pubblicità, che condividono la vita dei poveri e sofferenti nei posti più dimenticati della terra. Ma significa anche darsi da fare per sradicare quelle ingiustizie che nella vita sociale causano tanti esclusi ed emarginati. C è un modo di asciugare le lacrime che ha dei risvolti perfino politici, poiché è anche attraverso la gestione della vita collettiva che si possono eliminare le cause che stanno all origine delle lacrime. Quindi, questa seconda beatitudine ci insegna che la sofferenza si lenisce con l amore. Al di là delle barriere dell odio, della diversità, degli egoismi al di là di ogni vergogna, l uomo deve imparare a farsi fratello del proprio simile, a partire dalle vicinanze nelle piccole insignificanti, quotidiane amarezze, per giungere a quella compartecipazione con chi soffre che ha la sua radice nell amore per Cristo. Angosciarsi per i mali della terra non serve. Che cosa fai tu per contribuire alla civiltà dell amore? Anche tu asciughi le lacrime e allevi le sofferenze delle persone che soffrono? Articolo 6 Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica. Diritto al riconoscimento personalità giuridica Dovere di riconoscere gli altri in quanto esseri umani con diritti, doveri e responsabilità Dovere di garantire i diritti di tutti Dovere di adempiere alle proprie responsabilità individuali e collettive Ritieni veramente di avere delle responsabilità nei confronti delle altre persone e della società in cui vivi? Perché? Che cosa ne pensi dei clandestini e dei loro diritti? Ti sconvolgono ancora le situazioni di illegalità e violazioni dei diritti umani o hai fatto l abitudine a questa situazione? che non dite: «Quando sto bene io... stanno bene tutti!» ma vi fate carico delle sofferenze degli altri. che nella sofferenza non vi chiudete in voi stessi ma cercate conforto nei fratelli che io vi ho messo vicino. che a colui che soffre non dite: «Pazienza, Dio ha voluto così!» ma gli dite: «Coraggio, ti aiuto io: Dio ti vuole felice!» che non sfuggite la parte di sofferenza necessaria per assicurare a tutti una porzione di gioia. mi impegno ad essere fratello per qualcuno POSTILLA DI DON BOSCO Questo sogno mi durò quasi l intera notte, e sul mattino mi trovai stremato di forze. Tuttavia pel timore di dimenticarmene mi sono levato in fretta e presi alcuni appunti, che mi servirono come di richiamo a ricordare quanto qui ho esposto nel giorno della Presentazione di Maria SS. al Tempio. Non mi fu possibile ricordare tutto. Tra le molte cose ho pur potuto con sicurezza rilevare che il Signore ci usa grande misericordia. La nostra Società è benedetta dal Cielo, ma Egli vuole che noi prestiamo l opera nostra. I mali minacciati saranno prevenuti se noi predicheremo sopra le virtù e sopra i vizi ivi notati; se ciò che predichiamo, lo praticheremo e lo tramanderemo ai nostri fratelli con una tradizione pratica di quanto si è fatto e faremo. Maria Aiuto dei Cristiani, prega per noi!

OMELIA SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI

OMELIA SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI OMELIA SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI Nel Vangelo di Matteo Gesù agli inizi della sua attività pubblica vuole far conoscere a coloro che lo ascoltano che cosa vuole donare all umanità. Quello che abbiamo

Dettagli

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo, ci conceda lo spirito di sapienza perché possiamo conoscere qual è la speranza della nostra chiamata

Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo, ci conceda lo spirito di sapienza perché possiamo conoscere qual è la speranza della nostra chiamata XXVIII dom. T.O. - B Il Padre del Signore nostro Gesù Cristo, ci conceda lo spirito di sapienza perché possiamo conoscere qual è la speranza della nostra chiamata Mc 10,17-30 Puoi scrivere con questo carattere,

Dettagli

Parrocchia B.V. del Carmine

Parrocchia B.V. del Carmine Parrocchia B.V. del Carmine Presentazione Anche quest anno, per questo tempo forte dell anno liturgico che è l Avvento, proponiamo un piccolo calendario come strumento che pensiamo utile per aiutarci a

Dettagli

Preghiera universale Venerdì santo

Preghiera universale Venerdì santo 1 Preghiera universale Venerdì santo Azione Liturgica 2 Fratelli e sorelle, in questo giorno in cui Cristo ha sofferto e dall alto della croce ha steso le sue braccia su tutto l universo preghiamo Dio

Dettagli

Io sono con voi anno catechistico

Io sono con voi anno catechistico Io sono con voi 7a unità Pag. 9-10 * Ti chiamo per nome Pag. 111-112 * Dio Padre ci chiama ad essere suoi figli Pag. 11-12 * Il Signore Dio è Padre di tutti Pag. 113-114 * Ci accoglie una grande famiglia:

Dettagli

Capitolo II INIZIO E CONCLUSIONE DI ATTI COMUNI

Capitolo II INIZIO E CONCLUSIONE DI ATTI COMUNI Capitolo II INIZIO E CONCLUSIONE DI ATTI COMUNI 1. INVOCAZIONE ALLO SPIRITO SANTO 10. Primo formulario O Dio, che con il dono dello Spirito Santo guidi i credenti alla piena luce della verità, donaci di

Dettagli

Trentaquattresimo incontro Nello scorso incontro abbiamo parlato del Vangelo e grazie ad un esempio abbiamo imparato a ricercarne il passo. Non a caso abbiamo ricercato il passo del Vangelo che parla delle

Dettagli

IL PIANO SALVIFICO DI DIO

IL PIANO SALVIFICO DI DIO ESERCIZI SPIRITUALI 2018 1 MEDITAZIONE IL PIANO SALVIFICO DI DIO CANTO ALLO SPIRITO Discendi Santo Spirito, le nostre menti illumina; del Ciel la grazia accordaci tu, Creator degli uomini. Chiamato sei

Dettagli

CONSOLARE GLI AFFLITTI

CONSOLARE GLI AFFLITTI CONSOLARE GLI AFFLITTI INTRODUZIONE: Il tema che mi è stato affidato è consolare gli afflitti, il più grande consolatore è lo Spirito Santo, mandato dal Signore dono della Pasqua, quindi prima di iniziare

Dettagli

Nel nome del Padre. Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo, come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli.

Nel nome del Padre. Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo, come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. C - T - Nel nome del Padre Amen T - Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo, come era nel principio e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen Ti aspettiamo, Signore Gesù! Attendiamo con pazienza

Dettagli

I sette doni dello Spirito Santo La nostra vita può essere paragonata ad una barca priva di motore e spinta a fatica a remi dai rematori, ma se si

I sette doni dello Spirito Santo La nostra vita può essere paragonata ad una barca priva di motore e spinta a fatica a remi dai rematori, ma se si I sette doni dello Spirito Santo La nostra vita può essere paragonata ad una barca priva di motore e spinta a fatica a remi dai rematori, ma se si aggiungono delle vele gonfiate dal vento, tutto diventa

Dettagli

importanti della Settimana Santa e scoprire la risurrezione come vita nuova. -Conoscere il significato di alcuni simboli pasquali.

importanti della Settimana Santa e scoprire la risurrezione come vita nuova. -Conoscere il significato di alcuni simboli pasquali. CLASSI PRIME Dio Creatore e Padre di tutti gli uomini Scoprire nell ambiente i segni che richiamano ai cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio Creatore e Padre -Conoscere e farsi conoscere per

Dettagli

Amare Dio con tutta l anima

Amare Dio con tutta l anima PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA OPERA DON GUANELLA BARI Amare Dio con tutta l anima Momento di preghiera iniziale Anno Pastorale 2014-2015 Canto: E SONO SOLO UN UOMO Io lo so Signore che vengo da lontano,

Dettagli

IL LIBRO DELL APOCALISSE LA CROCE DI CRISTO COME TRIONFO

IL LIBRO DELL APOCALISSE LA CROCE DI CRISTO COME TRIONFO IL LIBRO DELL APOCALISSE Nonostante non sia di facile comprensione ha fatto riflettere tutti noi sulla morte e risurrezione del Signore. Siamo invitati a volgere il nostro sguardo al Trono del Dio, là,

Dettagli

Dagli OSA agli OBIETTIVI FORMATIVI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE I

Dagli OSA agli OBIETTIVI FORMATIVI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE I CLASSE I Dio creatore e Padre di tutti gli uomini. Gesù di Nazaret, l Emmanuele Dio con noi. La Chiesa, comunità dei cristiani aperta a tutti i popoli. 1) Scoprire nell ambiente i segni che richiamano

Dettagli

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO PRIMA LETTURA Dal libro della Sapienza (7,7-11) Pregai e mi fu elargita la prudenza, implorai e venne in me lo spirito di sapienza. La preferii a scettri e a troni,

Dettagli

Inviati per annunciare: Beati

Inviati per annunciare: Beati Centro Missionario Diocesano Como 2 incontro di formazione per commissioni, gruppi e associazioni missionarie 2 anno Novembre 07 Inviati per annunciare: Beati 1 di Preghiera iniziale Nel nome del Padre,

Dettagli

ADORAZIONE EUCARISTICA OPERATORI PASTORALI

ADORAZIONE EUCARISTICA OPERATORI PASTORALI PARROCCHIA SACRO CUORE ADORAZIONE EUCARISTICA OPERATORI PASTORALI Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. 23 Ottobre 2014 Canto d esposizione G. La domenica del comandamento

Dettagli

CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA PER LA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO PER LE CLASSI I II III IV - V

CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA PER LA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO PER LE CLASSI I II III IV - V ISTITUTO COMPRENSIVO 4 - CORPORENO CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA PER LA SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO PER LE CLASSI I II III IV - V Anno scolastico 2015 2016 CURRICOLO DI RELIGIONE CATTOLICA CLASSE 1^ Anno

Dettagli

La spiritualità dell animatore. Giacomo Prati

La spiritualità dell animatore. Giacomo Prati + La spiritualità dell animatore Giacomo Prati + La spiritualità dell animatore Ponte tra Dio ed i ragazzi + Cos è la spiritualità? La spiritualità è fare esperienza di Dio, un modo per essere cristiani

Dettagli

CONSIGLIO. consigliare ed ascoltare col cuore

CONSIGLIO. consigliare ed ascoltare col cuore CONSIGLIO consigliare ed ascoltare col cuore IL DONO DEL CONSIGLIO Il dono del CONSIGLIO è la luce e la guida spirituale che ci orienta lungo il cammino della vita, che ci fa fare le scelte giuste per

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 4^ - sez. A. Scuola Primaria Classe 4^ - sez.

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 4^ - sez. A. Scuola Primaria Classe 4^ - sez. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014 Scuola Primaria Classe 4^ - sez. A Disciplina Religione Cattolica Ins. STRIKA LUCIANA Presentazione della classe Livello cognitivo

Dettagli

(Messa vigiliare del sabato: la voce guida quando inizia la processione all altare)

(Messa vigiliare del sabato: la voce guida quando inizia la processione all altare) 18 marzo 2012 quarta di quaresima anno B: del cieco nato ore 18.00 ore 11.30 (Messa vigiliare del sabato: la voce guida quando inizia la processione all altare) Celebriamo la Messa vigiliare della quarta

Dettagli

Messaggio di Gesù 2 Gennaio 2005

Messaggio di Gesù 2 Gennaio 2005 2 Gennaio 2005 Figli, pace a voi. Il dolore che ha colpito molti figli, perché si vive spesso come Sodoma e Gomorra. Riflettete e apprezzate di più la vita, dono di Amore del Padre. Seppiatela gestire

Dettagli

Parrocchia di S. Maria di Lourdes Milano 26/27 aprile 2008 sesta di pasqua h Casorezzo - h domenica

Parrocchia di S. Maria di Lourdes Milano 26/27 aprile 2008 sesta di pasqua h Casorezzo - h domenica Parrocchia di S. Maria di Lourdes Milano 26/27 aprile 2008 sesta di pasqua h. 11.00 Casorezzo - h. 18.00 domenica S. Messa nella sesta domenica di Pasqua Prima che inizi la santa Messa Il Signore, che

Dettagli

ATTO PENITENZIALE Con fiducia e umiltà presentiamo al Signore la nostra vita e quella dei defunti, perché egli perdoni i nostri e i loro peccati.

ATTO PENITENZIALE Con fiducia e umiltà presentiamo al Signore la nostra vita e quella dei defunti, perché egli perdoni i nostri e i loro peccati. INTRODUZIONE ALLA CELEBRAZIONE È un giorno mesto il 2 novembre, ma non è un giorno triste. È mesto per il ricordo dei nostri cari defunti, ma non è triste se guidato dalla fiducia nel Signore risorto e

Dettagli

Ignorare la sofferenza dell uomo significa ignorare Dio

Ignorare la sofferenza dell uomo significa ignorare Dio Ignorare la sofferenza dell uomo significa ignorare Dio Il buon samaritano soccorre, mentre il sacerdote e il levita passano oltre. Amare ha un altra strada, occorre l intelligenza, ma anche qualcosa di

Dettagli

QUARTA DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)

QUARTA DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C) QUARTA DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C) Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Viola Introduzione La quarta domenica di Avvento, per la sua vicinanza al Natale, ci invita a capire fino in fondo

Dettagli

Diventare artigiani di pace per passare all'altra riva

Diventare artigiani di pace per passare all'altra riva Diventare artigiani di pace per passare all'altra riva Papa Francesco ha celebrato la Santa Messa nello stadio di Bangui. In mattinata la visita alla moschea: Chi dice di credere in Dio dev essere anche

Dettagli

PRESENTAZIONE tornare al Signore con tutto il cuore e con tutta la vita preghiera elemosina digiuno strumento di accompagnamento

PRESENTAZIONE tornare al Signore con tutto il cuore e con tutta la vita preghiera elemosina digiuno strumento di accompagnamento PRESENTAZIONE Papa Francesco nel suo messaggio per la Quaresima di quest anno ci invita a cogliere il dono di questo tempo particolare di preparazione alla Pasqua, nel quale, non solo è annunciata, ma

Dettagli

Pregare è incontrarsi con qualcuno Come vorrei incontrare Dio! Ma come fare? Dove lo trovo? Lo so, me l hanno detto: Dio è sempre con noi.

Pregare è incontrarsi con qualcuno Come vorrei incontrare Dio! Ma come fare? Dove lo trovo? Lo so, me l hanno detto: Dio è sempre con noi. Pregare è incontrarsi con qualcuno Come vorrei incontrare Dio! Ma come fare? Dove lo trovo? Lo so, me l hanno detto: Dio è sempre con noi. Si può incontrare ovunque. È con noi a casa, in campagna, in montagna.

Dettagli

Pastorale delle famiglie

Pastorale delle famiglie Pastorale delle famiglie Animatori Filippo e Graziella Anfuso Parrocchia Santa Maria della Guardia Ordine Frati Minori - Catania www.parrocchiadellaguardia.it La ragionevolezza della fede in Dio Benedetto

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9

Istituto Comprensivo Perugia 9 Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2016/2017 Programmazione delle attività educativo didattiche Scuola PRIMARIA Disciplina RELIGIONE CLASSE: PRIMA - Riflette sul significato dell amicizia -

Dettagli

L eucaristia memoriale della Pasqua

L eucaristia memoriale della Pasqua L eucaristia memoriale della Pasqua Nell ultima Cena Gesù dona se stesso per amore Ascoltiamo la parola del Signore dal vangelo di Matteo (26,26-29) 26 Mentre stavano mangiando, Gesù prese il pane, fece

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMAZIONE ANNUALE

RELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMAZIONE ANNUALE CLASSE I * Dio Creatore e Padre di tutti gli uomini. * Gesù di Nazareth, l Emmanuele Dio con noi. I) Riconoscere la diversità come valore per accettarsi gli uni con gli altri. II) Riconoscere i simboli

Dettagli

CREDO IN CREDO LA PROFESSO ASPETTO DIO PADRE UN SOLO CREATORE GESU CRISTO SIGNORE SALVATORE SPIRITO SANTO VIVIFICANTE PARLATORE CHIESA

CREDO IN CREDO LA PROFESSO ASPETTO DIO PADRE UN SOLO CREATORE GESU CRISTO SIGNORE SALVATORE SPIRITO SANTO VIVIFICANTE PARLATORE CHIESA DIO PADRE UN SOLO CREATORE CREDO IN GESU CRISTO SIGNORE SALVATORE SPIRITO SANTO VIVIFICANTE PARLATORE CREDO LA CHIESA UNA CATTOLICA SANTA APOSTOLICA PROFESSO UN SOLO BATTESIMO LA RISURREZIONE DEI MORTI

Dettagli

Certo non è stato facile, ma forte e umile tu eri e col bene tu vincevi, e col bene tu vincevi.

Certo non è stato facile, ma forte e umile tu eri e col bene tu vincevi, e col bene tu vincevi. Verdi le tue valli e la voglia dentro il cuore di donarti a tutti noi, di donarti a tutti noi. Certo non è stato facile, ma forte e umile tu eri e col bene tu vincevi, e col bene tu vincevi. Tu sei Don

Dettagli

all uomo il Mistero, la Storia della Salvezza. La risposta dell uomo è ascolto e docilità. La Lectio Divina ha quindi una sua dinamica: è ascolto,

all uomo il Mistero, la Storia della Salvezza. La risposta dell uomo è ascolto e docilità. La Lectio Divina ha quindi una sua dinamica: è ascolto, Presentazione «Quando, lo scorso anno, mi decisi per un serio cammino spirituale, il mio direttore spirituale mi condusse alla Lectio Divina quotidiana. Ero scettica ma lo feci fedelmente. Oggi posso testimoniare

Dettagli

Contemplazione. del mattino o della la sera

Contemplazione. del mattino o della la sera Contemplazione Prima settimana (27 settembre - 3 ottobre) Tema della Prima settimana è la Contemplazione, fonte della testimonianza missionaria e garanzia di autenticità dell annuncio cristiano. del mattino

Dettagli

fissò lo sguardo su di lui Il servizio militare come vera e propria vocazione al servizio dei fratelli

fissò lo sguardo su di lui Il servizio militare come vera e propria vocazione al servizio dei fratelli fissò lo sguardo su di lui Il servizio militare come vera e propria vocazione al servizio dei fratelli L Ordinario Militare Santo Marcianò in Afganistan per la Santa Pasqua 2016 XXVIII DOMENICA DEL TEMPO

Dettagli

Catechismo di iniziazione cristiana dei fanciulli SECONDA UNITÀ

Catechismo di iniziazione cristiana dei fanciulli SECONDA UNITÀ Catechismo di iniziazione cristiana dei fanciulli SECONDA UNITÀ Dio Padre è sempre con noi Non siamo mai soli Leggi il catechismo Cosa abbiamo imparato Nella fatica sei con noi, Signore Leggi il catechismo

Dettagli

CURRICOLO DI RELIGIONE CLASSI TRIENNIO. Obiettivi di apprendimento Conoscenze Abilità. Fare non è creare.

CURRICOLO DI RELIGIONE CLASSI TRIENNIO. Obiettivi di apprendimento Conoscenze Abilità. Fare non è creare. CURRICOLO DI RELIGIONE CLASSI TRIENNIO Traguardi di competenze Obiettivi di apprendimento Conoscenze Abilità Riflette su Dio Creatore e Padre Riconoscere che per la religione cristiana Dio è creatore e

Dettagli

MANDATO MISSIONARIO "La Misericordia visita le nostre case" 17 ottobre 2016

MANDATO MISSIONARIO La Misericordia visita le nostre case 17 ottobre 2016 MANDATO MISSIONARIO "La Misericordia visita le nostre case" 17 ottobre 2016 Guida Gesù è il Signore!. Questa chiara proclamazione di fede risuona come segno della nostra unità, dell incontro con la Luce

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9

Istituto Comprensivo Perugia 9 Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2017/2018 Programmazione delle attività educativo didattiche Scuola PRIMARIA RELIGIONE CLASSE: PRIMA L'alunno: Riflette sul significato dell amicizia Riflette

Dettagli

Diocesi di Milano. Con Te! Cristiani SUSSIDIO 4. Itinerario di Iniziazione Cristiana

Diocesi di Milano. Con Te! Cristiani SUSSIDIO 4. Itinerario di Iniziazione Cristiana Diocesi di Milano Con Te! Cristiani SUSSIDIO 4 Itinerario di Iniziazione Cristiana Ciao, sono Madre Teresa, una piccola matita nelle mani di Dio, una povera suora che vive tra i più poveri dei poveri.

Dettagli

Competenza chiave europea

Competenza chiave europea Curricolo verticale di religione (primaria) Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA CELEBRAZIONE

INTRODUZIONE ALLA CELEBRAZIONE INTRODUZIONE ALLA CELEBRAZIONE Sorelle e fratelli, ci raduniamo in assemblea all inizio del nuovo anno che vogliamo porre sotto lo sguardo benedicente del Signore che nell incarnazione ha voluto condividere

Dettagli

Papa Francesco. con. Marco Pozza. Ave Maria

Papa Francesco. con. Marco Pozza. Ave Maria Papa Francesco con Marco Pozza Ave Maria Pubblicato per da Mondadori Libri S.p.A. Proprietà letteraria riservata 2018 Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2018 Mondadori Libri S.p.A., Milano

Dettagli

Liturgia Penitenziale

Liturgia Penitenziale Liturgia Penitenziale Canto scelto dal repertorio conosciuto in parrocchia Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. La grazia, la misericordia e la pace di Dio nostro Padre e di Gesù

Dettagli

Messaggio di Papa Francesco

Messaggio di Papa Francesco Messaggio di Papa Francesco Giobbe «Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo» (Gb 29,15). sapientia cordis Sapienza del cuore un atteggiamento infuso dallo Spirito Santo nella mente e nel

Dettagli

Siamo tutti chiamati a scrivere pagine viventi del Vangelo della Misericordia

Siamo tutti chiamati a scrivere pagine viventi del Vangelo della Misericordia Siamo tutti chiamati a scrivere pagine viventi del Vangelo della Misericordia L invito del Papa a compiere gesti concreti d amore, per scrivere quelle pagine del Vangelo che l apostolo Giovanni non ha

Dettagli

IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO RELIGIONE

IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO RELIGIONE IL CURRICOLO PER IL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO RELIGIONE RELIGIONE SCUOLA PRIMARIA - CLASSE PRIMA COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONOSCENZE METODOLOGIE

Dettagli

Messaggio di Maria SS 27 gennaio Maria S.S.

Messaggio di Maria SS 27 gennaio Maria S.S. Messaggio di Maria SS 27 gennaio 2019 Figli, la pace di Gesù sia con voi tutti. Gli eventi precipitano e il male sovrasta il bene, ma la preghiera di anime devote davanti a Gesù Ostia salverà l umanità

Dettagli

DISCIPLINA: Religione Cattolica

DISCIPLINA: Religione Cattolica CLASSE PRIMA DISCIPLINA: Religione Cattolica SCUOLA PRIMARIA COMPETENZE INDICAZIONI SINTETICA DI TEMI (CONTENUTI) O ARGOMENTI TRATTATI 1. Individuare ed esplicitare le domande di senso comuni agli uomini.

Dettagli

RIFLESSIONE / Venerdì Santo, «Ecco tuo figlio» (Gv 19,26) La passione di Gesù e l apatia del mondo

RIFLESSIONE / Venerdì Santo, «Ecco tuo figlio» (Gv 19,26) La passione di Gesù e l apatia del mondo MADDALONI (Caserta) Venerdì 18 aprile 2014 si rinnova per le strade di Maddaloni la secolare processione del Cristo Morto e dell Addolorata. E bello prepararsi a questo evento con qualche meditazione.

Dettagli

CHIESA CRISTIANA EVANGELICA BATTISTA (Via Cisa n. 5-1^ traversa Sarzana) Domenica 18 settembre 2011 LITURGIA. del.

CHIESA CRISTIANA EVANGELICA BATTISTA (Via Cisa n. 5-1^ traversa Sarzana) Domenica 18 settembre 2011 LITURGIA. del. CHIESA CRISTIANA EVANGELICA BATTISTA (Via Cisa n. 5-1^ traversa Sarzana) Domenica 18 settembre 2011 LITURGIA del culto battesimale Benedizione finale e AMEN cantato Attività della chiesa a martedì alterni

Dettagli

La vita dell uomo ha senso? 13/09/1991 Molte persone non si pongono il problema del senso dell esistenza umana, alcuni per scelta personale, altri

La vita dell uomo ha senso? 13/09/1991 Molte persone non si pongono il problema del senso dell esistenza umana, alcuni per scelta personale, altri La vita dell uomo ha senso? 13/09/1991 Molte persone non si pongono il problema del senso dell esistenza umana, alcuni per scelta personale, altri per indifferenza o per immaturità. Eppure il problema

Dettagli

«Tutto è possibile presso Dio»

«Tutto è possibile presso Dio» PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA OPERA DON GUANELLA BARI «Tutto è possibile presso Dio» (10,17-31) Anno Pastorale 2015-2016 Strumenti per capire Il brano, che si potrebbe denominare «la vocazione mancata»,

Dettagli

II DOMENICA DOPO NATALE

II DOMENICA DOPO NATALE II DOMENICA DOPO NATALE PRIMA LETTURA Dal libro del Siracide (24,1-4.12-16) La sapienza fa il proprio elogio, in Dio trova il proprio vanto, in mezzo al suo popolo proclama la sua gloria. Nell assemblea

Dettagli

L INCONTRO DI GESU CON L UOMO RICCO CHE DESIDERA LA VITA ETERNA Mc 10, GUSTARE LA PAROLA: Piccoli assaggi di vangelo

L INCONTRO DI GESU CON L UOMO RICCO CHE DESIDERA LA VITA ETERNA Mc 10, GUSTARE LA PAROLA: Piccoli assaggi di vangelo L INCONTRO DI GESU CON L UOMO RICCO CHE DESIDERA LA VITA ETERNA Mc 10,17-22 GUSTARE LA PAROLA: Piccoli assaggi di vangelo Mc 10,17-22 17 Mentre andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi

Dettagli

Pregare il Rosario, è cogliere dal giardino del proprio cuore delle belle rose per offrirle a Maria. Questo opuscolo ha lo scopo di aiutare il

Pregare il Rosario, è cogliere dal giardino del proprio cuore delle belle rose per offrirle a Maria. Questo opuscolo ha lo scopo di aiutare il Pregare il Rosario, è cogliere dal giardino del proprio cuore delle belle rose per offrirle a Maria. Questo opuscolo ha lo scopo di aiutare il bambino a pregare il Rosario in famiglia. 36 1 Credo in un

Dettagli

5 gennaio Liturgia del giorno

5 gennaio Liturgia del giorno 5 gennaio 2014 - Liturgia del giorno Inviato da teresa Sunday 05 January 2014 Ultimo aggiornamento Sunday 05 January 2014 Parrocchia Immacolata Venosa Prima LetturaSir 24,1-4.12-16 (NV) [gr. 24,1-2.8-12]

Dettagli

Padre Nostro che sei nei cieli (Mt 6.9)

Padre Nostro che sei nei cieli (Mt 6.9) QUARESIMA 2019 S. E. MONS. GIOVANNI D ALISE VESCOVO DI CASERTA BIBLIOTECA DIOCESANA Padre Nostro che sei nei cieli (Mt 6.9) Giovedì 7 marzo 2019 ore 19.00 1 Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima

Dettagli

Ho vissuto oggi la Parola di tuo Figlio Gesù? L ho annunziata al mondo che non la conosce? L ho ricordata al mondo che l ha dimenticata?

Ho vissuto oggi la Parola di tuo Figlio Gesù? L ho annunziata al mondo che non la conosce? L ho ricordata al mondo che l ha dimenticata? Con Maria ricordiamo la Parola di Gesù È maggio: il mese che il cuore di ogni credente da sempre dedica alla Vergine Maria, Madre di Dio e Madre nostra. In questo mese, affidiamo a lei, ogni giorno, il

Dettagli

CURRICOLO D ISTITUTO

CURRICOLO D ISTITUTO N G U G O CLASSE PRIMA collegare, i contenuti principali del suo fondamentale della nostra cultura Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire

Dettagli

ADORAZIONE EUCARISTICA MESE DI MAGGIO

ADORAZIONE EUCARISTICA MESE DI MAGGIO ADORAZIONE EUCARISTICA MESE DI MAGGIO 2012 - Madre, Madre della Redenzione Mamma!... Come Te, nessuna. Madre, Madre della Redenzione. Vergine, Vergine Immacolata, concepita senza peccato originale, preservata

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

RELIGIONE CATTOLICA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA RELIGIONE CATTOLICA TRAGUARDI DI COMPETENZE DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno: a. Riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti

Dettagli

Parrocchia S. Maria di Bacezza. lectio di A V V E N T O S A L V E Z Z A E V I C I N A

Parrocchia S. Maria di Bacezza. lectio di A V V E N T O S A L V E Z Z A E V I C I N A Parrocchia S. Maria di Bacezza 1^ lectio di A V V E N T O L A S A L V E Z Z A E V I C I N A 2016 Nel nome del Padre IL SONNO S i l e n z i o durante il quale verremo guidati a prendere coscienza dei nostri

Dettagli

5-2019

5-2019 5-2019 QUANDO PREGO Quando prego, Signore, vorrei alzare gli occhi al cielo, perché tutto della mia vita possa salire verso il Padre. A volte il cielo mi sembra pieno di colori e di luce altre volte mi

Dettagli

Il Papa apre la Porta Santa a Bangui, capitale spirituale del mondo

Il Papa apre la Porta Santa a Bangui, capitale spirituale del mondo Il Papa apre la Porta Santa a Bangui, capitale spirituale del mondo Per la prima volta nella storia un Giubileo prende avvio non da Roma, ma dalla capitale della Repubblica Centrafricana, piccola nazione

Dettagli

Omelia di Pentecoste. 8 giugno Tutti furono colmati di Spirito Santo (At 2, 4).

Omelia di Pentecoste. 8 giugno Tutti furono colmati di Spirito Santo (At 2, 4). Omelia di Pentecoste 8 giugno 2014 Tutti furono colmati di Spirito Santo (At 2, 4). Parlando agli Apostoli nell Ultima Cena, Gesù disse che, dopo la sua partenza da questo mondo, avrebbe inviato loro il

Dettagli

La domanda dello scriba ci porta a mettere a fuoco il punto centrale. della nostra vita ma è anche una richiesta di confronto con quello che lui

La domanda dello scriba ci porta a mettere a fuoco il punto centrale. della nostra vita ma è anche una richiesta di confronto con quello che lui Marco 12: 28 Uno degli scribi che li aveva uditi discutere, visto che egli aveva risposto bene, si avvicinò e gli domandò: «Qual è il più importante di tutti i comandamenti?» 29 Gesù rispose: «Il primo

Dettagli

I bambini nascono dall amore dei genitori e di Dio e crescono assieme al loro amico Gesù.

I bambini nascono dall amore dei genitori e di Dio e crescono assieme al loro amico Gesù. IL MIO AMICO GESU I bambini nascono dall amore dei genitori e di Dio e crescono assieme al loro amico Gesù. TUTTO NASCE DALL AMORE «Fra tanti angeli ne ho scelto uno per te. Lui ti proteggerà» «Il tuo

Dettagli

La S. MESSA (In rosso ci sono le risposte dell Assemblea)

La S. MESSA (In rosso ci sono le risposte dell Assemblea) RITI DI INTRODUZIONE CANTO D'INGRESSO La S. MESSA (In rosso ci sono le risposte dell Assemblea) Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. La grazia del Signore nostro Gesù Cristo, l'amore di

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA CRITERI DI VALUTAZIONE DI RELIGIONE CLASSE PRIMA

SCUOLA PRIMARIA CRITERI DI VALUTAZIONE DI RELIGIONE CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA CRITERI DI VALUTAZIONE DI RELIGIONE CLASSE PRIMA NUCLEI TEMATICI COMPETENZE OBIETTIVO DI APPRENDIMENTO DESCRITTORI VOTO DIO E L UOMO LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI L allievo scopre che per

Dettagli

E venne ad abitare in mezzo a noi

E venne ad abitare in mezzo a noi E venne ad abitare in mezzo a noi Per la Presentazione dei Ragazzi dell Iniziazione Cristiana e dei loro Genitori Dopo il saluto liturgico e prima dell atto penitenziale. Nella Prima Domenica (le famiglie

Dettagli

COMPETENZE SPECIFICHE Livello essenziale Livello standard Livello essenziale Livello standard

COMPETENZE SPECIFICHE Livello essenziale Livello standard Livello essenziale Livello standard CLASSE 1 a Riflettere su Dio Creatore e Padre Riflettere sui dati fondamentali della vita di Identificare nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Intuire che Dio è Creatore della vita. Cogliere

Dettagli

IC BOSCO CHIESANUOVA - CURRICOLO UNITARIO SCUOLA PRIMARIA

IC BOSCO CHIESANUOVA - CURRICOLO UNITARIO SCUOLA PRIMARIA IC BOSCO CHIESANUOVA - CURRICOLO UNITARIO SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE Classe Prima COMPETENZE SPECIFICHE ABILITÁ CONOSCENZE E ATTIVITÀ TRAGUARDI DI COMPETENZA A. L alunno riflette su Dio Creatore e Padre,

Dettagli

Preghiera del Sinodo

Preghiera del Sinodo Anno Pastorale 2016-2016 CAMMINO DI CATECHESI PER ADULTI Preghiera del Sinodo Gesù, Maria e Giuseppe, in voi contempliamo lo splendore dell amore vero, a voi con fiducia ci rivolgiamo. rendi anche le nostre

Dettagli

VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO PRIMA LETTURA A nessuno ha comandato di essere empio. Dal libro del Siràcide Sir 15, 16-21 Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno; se hai fiducia in

Dettagli

Violetta di campo. È il canto della violetta, non lasciamolo solo il dolore dell uomo

Violetta di campo. È il canto della violetta, non lasciamolo solo il dolore dell uomo Violetta di campo È il canto della violetta, non lasciamolo solo il dolore dell uomo Le immagini sono state realizzate dalla stessa autrice. Giannina Meloni VIOLETTA DI CAMPO È il canto della violetta,

Dettagli

III CIRCOLO DIDATTICO DI COLLEGNO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI CIRCOLO - IRC - ANNO SCOLASTICO

III CIRCOLO DIDATTICO DI COLLEGNO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI CIRCOLO - IRC - ANNO SCOLASTICO III CIRCOLO DIDATTICO DI COLLEGNO PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI CIRCOLO - IRC - ANNO SCOLASTICO 2016/17 CLASSI PRIME Percepire la dimensione del sé, dell altro e della condivisione nello stare insieme Scoprire

Dettagli

DIOCESI DI RIETI Ufficio per la Pastorale della Salute

DIOCESI DI RIETI Ufficio per la Pastorale della Salute 1 DIOCESI DI RIETI Ufficio per la Pastorale della Salute - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - I VERBI DEL SERVIZIO 1) FERMARSI 2) ASCOLTARE 3) VEDERE 4) FARSI VICINO 5) AIUTARE 6) VALORIZZARE

Dettagli

CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE (Indicazioni per il curricolo, Roma, settembre 2012) L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita

Dettagli

ESITI GENERALI DEL QUESTIONARIO PROPOSTO IN OCCASIONE DEL 400 DI FONDAZIONE DELLA PARROCCHIA

ESITI GENERALI DEL QUESTIONARIO PROPOSTO IN OCCASIONE DEL 400 DI FONDAZIONE DELLA PARROCCHIA - 1 - ESITI GENERALI DEL QUESTIONARIO PROPOSTO IN OCCASIONE DEL 400 DI FONDAZIONE DELLA PARROCCHIA - 2-1- CHI SEI? 34% 66% Femmina Maschio - 3-2- QUAL È LA TUA ETÀ? Numero Percentuale 129 106 102 66 83

Dettagli

L amore che il Padre ha per noi è lo stesso che scorre anche nel cuore di Gesù

L amore che il Padre ha per noi è lo stesso che scorre anche nel cuore di Gesù Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito. Il Padre ci ha tanto amato, tanto ci ama ora, da dare il suo Figlio per noi, perché avessimo la vita. Quale grande amore ha Dio Padre per noi

Dettagli

ADORAZIONE EUCARISTICA MAGGIO di Maria Simona Barberio L ACCOGLIENZA

ADORAZIONE EUCARISTICA MAGGIO di Maria Simona Barberio L ACCOGLIENZA ADORAZIONE EUCARISTICA MAGGIO 2013 di Maria Simona Barberio L ACCOGLIENZA L Accoglienza È il sabato dedicato all accoglienza. Mi sono chiesta cosa significhi accogliere, come si faccia a fare accoglienza,

Dettagli

MISSIONARIO DEL MISTERO DI DIO

MISSIONARIO DEL MISTERO DI DIO ESERCIZI SPIRITUALI 2018 III MEDITAZIONE MISSIONARIO DEL MISTERO DI DIO CANTO ALLO SPIRITO Discendi Santo Spirito, le nostre menti illumina; del Ciel la grazia accordaci tu, Creator degli uomini. Chiamato

Dettagli

1. Gola. 2. Lussuria. 3. Avarizia. 4. Tristezza. 5. Ira. 6. Accidia. 7. Vanagloria. 8. Superbia

1. Gola. 2. Lussuria. 3. Avarizia. 4. Tristezza. 5. Ira. 6. Accidia. 7. Vanagloria. 8. Superbia 1. Superbia/Vanagloria 2. Pigrizia 3. Invidia 4. Gola 5. Lussuria 6. Avarizia 7. Ira 1. Gola 2. Lussuria 3. Avarizia 4. Tristezza 5. Ira 6. Accidia 7. Vanagloria 8. Superbia Tristitia Mentre usciva per

Dettagli

IL SIGNORE È VICINO A CHI HA IL CUORE FERITO. Che cosa cercate? Domenica 12 Ottobre 2014

IL SIGNORE È VICINO A CHI HA IL CUORE FERITO. Che cosa cercate? Domenica 12 Ottobre 2014 IL SIGNORE È VICINO A CHI HA IL CUORE FERITO Che cosa cercate? Domenica 12 Ottobre 2014 DIOCESI DI MILANO SERVIZIO PER LA FAMIGLIA DECANATO SAN SIRO Centro Rosetum Via Pisanello n. 1 h. 16.30 Introduzione

Dettagli

Un Padre che vede nel segreto

Un Padre che vede nel segreto Centro Missionario Diocesano Como 5 incontro di formazione per commissioni, gruppi e associazioni missionarie 2 anno Febbraio 08 Un Padre che vede nel segreto 1 di Preghiera iniziale Nel nome del Padre,

Dettagli

Santo Rosario per Padre Antonio Maria Di Monda Benevento 01 ottobre 2010 ore 20,00 Chiesa S. Francesco di Assisi Benevento

Santo Rosario per Padre Antonio Maria Di Monda Benevento 01 ottobre 2010 ore 20,00 Chiesa S. Francesco di Assisi Benevento Santo Rosario per Padre Antonio Maria Di Monda Benevento 01 ottobre 2010 ore 20,00 Chiesa S. Francesco di Assisi Benevento MISTERI DOLOROSI (dagli scritti di Padre Antonio Maria Di Monda la Consacrazione

Dettagli

PARROCCHIA SANTA MARIA ASSUNTA Fossalto. Preghiera di benedizione della casa

PARROCCHIA SANTA MARIA ASSUNTA Fossalto. Preghiera di benedizione della casa PARROCCHIA SANTA MARIA ASSUNTA Fossalto Preghiera di benedizione della casa Benedizione pasquale della casa La benedizione Pasquale è una tradizione molto antica e ha come scopo di far entrare nella famiglia

Dettagli

Pregare il Rosario, è cogliere dal giardino del proprio cuore delle belle rose per offrirle a Maria. Questo opuscolo ha lo scopo di aiutare il

Pregare il Rosario, è cogliere dal giardino del proprio cuore delle belle rose per offrirle a Maria. Questo opuscolo ha lo scopo di aiutare il Pregare il Rosario, è cogliere dal giardino del proprio cuore delle belle rose per offrirle a Maria. Questo opuscolo ha lo scopo di aiutare il bambino a pregare il Rosario in famiglia. 36 1 Credo in un

Dettagli

Riti di introduzione. Il Signore ci invita alla sua mensa. Esercizi Spirituali - anno della Fede - Parrocchia SAN LORENZO -Lunedì.

Riti di introduzione. Il Signore ci invita alla sua mensa. Esercizi Spirituali - anno della Fede - Parrocchia SAN LORENZO -Lunedì. Riti di introduzione Esercizi Spirituali - anno della Fede - Parrocchia SAN LORENZO -Lunedì Il Signore ci invita alla sua mensa E' il giorno del Signore: le campane ci invitano alla festa; Dio, nostro

Dettagli

Novena alla Madonna delle cause impossibili. di Paolo Tescione

Novena alla Madonna delle cause impossibili. di Paolo Tescione Novena alla Madonna delle cause impossibili di Paolo Tescione Come recitare la novena Iniziare con la preghiera di ogni giorno Recitare le 5 decine del Santo Rosario Recitare la preghiera a Maria delle

Dettagli

DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA - classe prima

DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA - classe prima DISCIPLINA: RELIGIONE CATTOLICA - classe prima. L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni

Dettagli