La rappresentazione in bilancio delle rimanenze

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1 La rappresentazione in bilancio delle rimanenze Commissione revisione legale dei bilanci e principi contabili Dott. Vanina Dangarska Capodaglio e Associati Via Marsala, 32 - Bologna

2 Gli argomenti Premessa: la struttura del bilancio Le rimanenze di merci Le rimanenze di semilavorati Gli acconti

3 La funzione della struttura del bilancio Stato patrimoniale (art c.c.) Classificazione di tipo (quasi) finanziario Sulla base del tempo di trasformazione delle attività in flussi di danaro in entrata e delle passività in flussi di danaro in uscita Attività Immobilizzazioni Attivo circolante Disponibilità liquide Passività Patrimonio netto Debiti

4 La funzione della struttura del bilancio Conto economico (art c.c.) Struttura a valore e costo della produzione attuata (e non di quella venduta) Struttura a valore e costo della produzione attuata Ricavi + aumento rimanenze di prodotti finiti ed in corso di lavorazione (- diminuzione rimanenze di prodotti finiti ed incorso di lavorazione) Acquisti - aumento rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (+ diminuzione rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci) Ricavi Struttura a ricavi e costi della produzione venduta Acquisti + tutte le rimanenze iniziali - tutte le rimanenze finali

5 Le variazioni delle rimanenze nel conto economico Si segnala nella maggioranza dei casi il bilancio di verifica, che serve per la compilazione del bilancio d esercizio ai sensi del codice civile, riporta le voci delle rimanenze iniziali e delle rimanenze finali; in tali casi il redattore del bilancio dovrà inserire tali voci nei diversi conti accesi alle variazioni, destinati a chiudere fra le voci del valore della produzione, per i prodotti, e le voci dei costi della produzione, per le materie e le merci. È appena il caso di sottolineare come le variazioni aumentative delle rimanenze di prodotti si aggiungano alle altre voci del valore della produzione, mentre le variazioni aumentative delle rimanenze di materie si sottraggono dalle altre voci dei costi della produzione.

6 Le rimanenze di merci Stato patrimoniale: C) Attivo circolante: I - Rimanenze: 1) materie prime, sussidiarie e di consumo; 2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati; 3) lavori in corso su ordinazione; 4) prodotti finiti e merci; 5) acconti. Conto economico: A) Valore della produzione: 2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti; 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione; B) Costi della produzione: 11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;

7 Le rimanenze di merci Si sottolinea il particolare trattamento delle rimanenze di merci: nello stato patrimoniale viene evidenziato il fatto che esse sono destinate alla vendita e quindi vengono indicate insieme ai prodotti, mentre nel conto economico è dato maggior rilievo al fatto che esse sono acquistate nello stato in cui si trovano, così come avviene per le materie e quindi sono accomunate ad esse.

8 Le rimanenze di merci La spiegazione del fenomeno è da ricercarsi nella struttura di conto economico prescelta dal legislatore, che contrappone il valore della produzione ai costi della produzione e quindi è tipica dell impresa industriale. Per le imprese commerciali, che comprano e vendono beni senza sottoporli ad alcuna trasformazione fisica, la variazione delle rimanenze di merci va a rettificare il costo per acquisto delle medesime, così come la variazione delle rimanenze di materie va a rettificare nelle imprese industriali gli acquisti per determinare i consumi. In altre parole, nelle imprese mercantili il valore della produzione è costituito dalle sole vendite (che contengono il c.d. ricarico ), mentre i costi della produzione hanno come base i consumi di merci dati dagli acquisti più o meno la variazione delle rimanenze di merci.

9 Le rimanenze di semilavorati Stato patrimoniale: C) Attivo circolante: I - Rimanenze: 1) materie prime, sussidiarie e di consumo; 2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati; 3) lavori in corso su ordinazione; 4) prodotti finiti e merci; 5) acconti. Conto economico: A) Valore della produzione: 2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti; 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione; B) Costi della produzione: 11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;

10 Le rimanenze di semilavorati: OIC 13 in vigore «A.I. Le rimanenze di magazzino includono i beni destinati alla vendita o che concorrono alla loro produzione nella normale attività dell'impresa. Generalmente comprendono le seguenti classi: [ ] b) Semilavorati (parti finite d'acquisto e di produzione) 4 [ ]» «4 I semilavorati includono le parti finite di acquisto e di produzione destinate alla fabbricazione del prodotto finito o ad un ulteriore processo intermedio di produzione. Trattasi di parti che hanno identità fisica e contabile definita.»

11 Le rimanenze di semilavorati: OIC 13 in vigore «Le rimanenze di magazzino si espongono nello stato patrimoniale seguendo quanto previsto dall'art C I del Codice Civile: 1. Materie prime d), sussidiarie e di consumo e). 2. Prodotti in corso di lavorazione c) e semilavorati b). 3. Lavori in corso su ordinazione. 4. Prodotti finiti e merci a). 5. Acconti. Le rimanenze si espongono nel conto economico comprendendo nel valore della produzione le variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti, mentre le variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e merci sono comprese nei costi della produzione (art del Codice Civile).»

12 Le rimanenze di semilavorati: OIC 13 in vigore Sembra che i semilavorati, parti finite d acquisto, siano da trattare esattamente come i semilavorati, parti finite di produzione.

13 Le rimanenze di semilavorati: OIC 13 in consultazione «Definizioni 6. Le principali tipologie di rimanenze di magazzino disciplinate sono: Materie prime, ivi compresi i beni acquistati-soggetti ad ulteriori processi di trasformazione (cd semilavorati di acquisto); Materie sussidiarie e di consumo (costituite da materiali usati indirettamente nella produzione). Prodotti in corso di lavorazione (materiali, parti e assiemi in fase di avanzamento); Semilavorati (parti finite di beni suscettibili di essere commercializzati nello stato in cui si trovano); Merci (beni acquistati per la rivendita senza subire rilevanti trasformazioni) Prodotti finiti (prodotti di propria fabbricazione);»

14 Le rimanenze di semilavorati: OIC 13 in consultazione L OIC 13 in consultazione dice chiaramente che i c.d. «semilavorati di acquisto» sono materie prime come tutte le altre e quindi devono essere trattati come tali. I semilavorati cui si riferisce il codice sono dei prodotti in corso di lavorazione suscettibili di essere commercializzati nello stato in cui si trovano da parte di imprese che effettivamente vendono tali beni. Per essi quindi esiste un valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato, pari al loro prezzo di vendita al netto dei soli costi commerciali connessi.

15 Gli acconti Stato patrimoniale: C) Attivo circolante: I - Rimanenze: 1) materie prime, sussidiarie e di consumo; 2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati; 3) lavori in corso su ordinazione; 4) prodotti finiti e merci; 5) acconti. Conto economico: A) Valore della produzione: 2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti; 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione; B) Costi della produzione: 11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci;

16 Valutazione delle «rimanenze di acconti» Si segnala l anomalo trattamento della voce acconti che figura fra le rimanenze dello stato patrimoniale ma non nelle variazioni delle rimanenze del conto economico.

17 Valutazione delle «rimanenze di acconti» «Art Criteri di valutazioni. Nelle valutazioni devono essere osservati i seguenti criteri: [ ] 9) le rimanenze, i titoli e le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, calcolato secondo il numero 1), ovvero al valore di realizzazione desumibile dall'andamento del mercato, se minore; tale minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi. I costi di distribuzione non possono essere computati nel costo di produzione; [ ]» Quindi anche gli acconti devono essere valutati!

18 Valutazione delle «rimanenze di acconti» Variazione delle «rimanenze di acconti» aggiungere una voce ai sensi dell art ter c. 3 (Devono essere aggiunte altre voci qualora il loro contenuto non sia compreso in alcuna di quelle previste dagli articoli 2424 e 2425), ad es. «B.11-bis variazione delle rimanenze di acconti», oppure ai sensi dell art ter c. 2 (Le voci precedute da numeri arabi possono essere ulteriormente suddivise, senza eliminazione della voce complessiva e dell'importo corrispondente; ) suddividere la voce «B.11 variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci», aggiungendo una sottovoce «variazione delle rimanenze di acconti», oppure imputare la svalutazione degli acconti alla voce «B.10.d svalutazione dei crediti compresi nell attivo circolante e delle disponibilità liquide», specificando in nota integrativa, ai sensi dell art c. 3 (informativa complementare), che trattasi di crediti in natura e che la loro indicazione nello stato patrimoniale fra le rimanenze comporterebbe una diversa indicazione nel conto economico

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