I mezzi trasmissivi. I mezzi trasmissivi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I mezzi trasmissivi. I mezzi trasmissivi"

Transcript

1 Sistemi e reti utilizzati nelle reti di calcolatori si suddividono attualmente in tre categorie, in base al tipo di fenomeno fisico utilizzato per la trasmissione dei bit: mezzi elettrici: sono i mezzi trasmissivi che sfruttano la proprietà dei metalli di condurre l'energia elettrica. Per trasmettere i dati si associano ai bit particolari valori di tensione o di corrente, o determinate variazioni di tali grandezze. onde radio (detti mezzi "wireless"):il fenomeno fisico utilizzato è l'onda elettromagnetica, che ha la proprietà di propagarsi nello spazio e di riprodurre a distanza una corrente elettrica in un dispositivo ricevente (antenna). mezzi ottici: laser e fibre ottiche, in cui il fenomeno fisico utilizzato è la luce. 2

2 Mezzi trasmissivi guidati e non guidati Dal mezzo trasmissivo (canale fisico) dipendono: - la qualità di trasmissione - le prestazioni dell intero sistema di trasmissione. La scelta del mezzo deve essere legata: - al tipo di trasmissione - al tipo di informazione da trasmettere. 3 Linee su palo per telegrafia e telefonia 4

3 Caratteristiche di un cavo elettrico RESISTENZA ELETTRICA Esprimere la resistenza passiva che frena il moto di scorrimento della colonna di elettroni lungo il conduttore dopo aver applicato allo stesso una forza elettromotrice (Tensione). Più la resistenza è alta più il segnale trasmesso perderà le propria forza e quindi la capacità di arrivare a destinazione. La Resistenza è misurata in Ohm/Unità di lunghezza. CAPACITÀ ELETTRICA È la misura dell attitudine di un conduttore a contenere cariche elettriche: un conduttore ha maggiore capacità elettrica di un altro se, a parità di potenziale, contiene una maggiore quantità di carica. La capacità elettrica dipende solo dalla forma geometrica del conduttore e dal mezzo dielettrico nel quale è immerso. La capacità è misurata in Farad. 5 Caratteristiche di un cavo elettrico INDUTTANZA Quando due conduttori sono percorsi da correnti uguali e contrarie, si viene a creare un campo magnetico nello spazio tra i due conduttori stessi. Il rapporto tra il flusso magnetico che attraversa lo spazio tra i due conduttori e la corrente che lo riproduce viene chiamato Induttanza. L'induttanza è misurata in Henry/Unità di lunghezza. Il valore varia in funzione della frequenza di misura. 6

4 Caratteristiche di un cavo elettrico IMPEDENZA CARATTERISTICA L impedenza caratteristica di una linea di trasmissione è la risultante di tutti gli elementi passivi presenti che si oppongono al flusso degli elettroni (Resistenza, Capacità e Induttanza). (Resistenza Capacità Induttanza) Impedenza In un sistema di trasmissione a lunga distanza o ad alta frequenza, è importante che: l'impedenza del cavo corrisponda a quella del sistema ricevente. Se c'è differenza di impedenza alla giunzione si avrà una riflessione elettrica che distorcerà sia la forza che la qualità del segnale. Altrettanto importante, in particolare nelle linee coassiali, è l'uniformità dell'impedenza. Se la qualità del conduttore, la geometria del cavo e la uniformità del dielettrico non sono costanti, si possono avere delle riflessioni interne che causano distorsioni e perdite del segnale. Il valore della impedenza è misurata in Ohm. 7 Caratteristiche di un cavo elettrico Altri parametri che caratterizzano un cavo sono : Velocità di propagazione (è una percentuale della velocità della luce nel vuoto) Attenuazione (cresce linearmente con la lunghezza del cavo ed è espressa in db) Diafonia (o Cross-Talk che rappresenta quanto un cavo disturba quello vicino ed è espressa in db) 8

5 Il doppino telefonico IL DOPPINO INTRECCIATO, o ritorto, o binato (Twisted pair). E un tipo di cavo molto utilizzato sia nella telefonia sia nella maggior parte delle reti Ethernet attuali. In genere un cavetto telefonico comprende 4 doppini. E formato da una coppia di fili conduttori (uno trasporta il segnale e l altro funge da riferimento di terra), in genere di rame e spessi < 1 mm, intrecciati in modo da limitare il fenomeno della diafonia. 9 Il doppino telefonico L applicazione più comune del doppino è il sistema telefonico, nel quale si può trasportare il segnale vocale per diversi chilometri prima di dover essere riamplificato tramite ripetitori. I doppini possono essere usati sia per trasmissioni analogiche che digitali. La larghezza di banda disponibile dipende dallo spessore del filo e dalla distanza percorsa, tuttavia si può dire che il doppino telefonico ha: - una banda lorda B P = 4 khz, - un rapporto S/N (tra potenza del segnale e potenza del rumore) di 30 db, - una capacità di canale C = 40 Kbit/s. 10

6 Il doppino telefonico Mezzo di comunicazione più diffuso ed economico Rete telefonica - collegamento da casa a centrale (subscriber loop) Cablaggio di edifici - collegamento di ogni dispositivo a centralino (PBX - Private Branch exchange) Reti locali - 10Mbps su brevi distanze (100m) - da 100Mbps a 1Gbps su distanze più brevi e con pochi dispositivi collegati 11 Il doppino telefonico Usato sia per trasmissione analogica che digitale Forte attenuazione - cresce rapidamente con la frequenza, con la lunghezza e la struttura fisica del cavo stesso - necessario ricostruire il segnale Trasmissione analogica - Amplificatori ogni 5km o 6km Trasmissione digitale - repeater ogni 2km o 3km - usa sia segnali analogici che digitali 12

7 Il doppino telefonico Vantaggi - economico e semplice da installare e utilizzare - in molte situazioni nessuna spesa di cablaggio Svantaggi - copre brevi distanze con basso tasso di trasmissione - larghezza di banda limitata - 1 MHz per segnali analogici - alcuni Mbps per segnali digitali - sensibile a interferenze e rumore 13 Il doppino telefonico e le reti locali Nell ambito delle LAN (Local Area Network) si è assistito negli ultimi anni alla diffusione sempre più vasta di reti Ethernet (10 Mbit/s) o Fast Ethernet (100 Mbit/s) basate su cablaggio in doppino UTP e protocolli di trasmissione TCP/IP. Esistono diversi tipi di cavo per LAN basati su doppino intrecciato: - il cavo a doppino non schermato (UTP,Unshielded Twisted Pair). - il cavo a doppino schermato (STP, Shielded Twisted Pair e FTP, Foil Twisted Pair ) 14

8 Il doppino non schermato (UTP) Mentre inizialmente è stato largamente usato il cavo coassiale, nelle reti locali più recenti il mezzo elettrico più diffuso è il doppino ritorto non schermato (UTP), Esso comprende tipicamente due o quattro coppie di fili di rame intrecciati, incamiciate in una guaina di teflon. Impedenza di 100 ohm e ogni tratto al massimo è di 100 m. 15 Il doppino non schermato (UTP) Vantaggi dell UTP: - Diametro ridotto; - Maggior facilità di installazione (assenza di messa a terra); - Basso costo; - Si può utilizzare il connettore RJ-45, facile da realizzare; Svantaggio dell UTP: è più suscettibile ai rumori elettrici e alle interferenze. 16

9 Il doppino schermato (STP) In genere contiene 4 coppie (4 doppini) di sottili fili di rame, ciascuna delle quali è avvolta da una schermatura (calza) metallica; le 4 coppie insieme sono poi avvolte in un ulteriore strato di calza metallica, a sua volta inguainato con un isolamento plastico. Lo schermo metallico deve essere collegato a massa. Impedenza in genere di 150 Ohm. 17 Il doppino schermato (STP o FTP) Se manca la schermatura delle singole coppie ed è solo presente la calza metallica intorno al gruppo delle 4 coppie, si ottiene il doppino screened, (Screened UTP, ScUTP) o FTP (Foil Twisted Pair). Impedenza in genere da 100 a 120 Ohm. 18

10 Il doppino schermato (STP) Vantaggio della schermatura: - riduzione dei disturbi elettromagnetici esterni e della diafonia (crosstalk) generata tra conduttori vicini Svantaggi della schermatura: - Aumento di dimensione, peso e costo del cavo; - Difficoltà di installazione (la calza metallica deve essere messa a terra). 19 Classificazione dei doppini per LAN Nello scegliere il tipo di doppino per Reti Locali, il criterio per valutarne l idoneità dipende dai parametri elettrici che il mezzo presenta nelle varie condizioni di utilizzo. A tal scopo sono state individuate le categorie (CAT). CAT 7 Usata nelle reti locali con una banda passante fino a 600 MHz e per applicazioni fino a 10 Gbit/s su distanze fino a 100 m. 20

11 Il doppino telefonico 21 Il doppino telefonico cavo dritto EIA/TIA-568 A (straight-through) 1) white-green / white-green 2) green / green 3) white-orange / white-orange 4) Blue / blue 5) white-blue / white-blue 6) Orange / orange 7) white-brown / white-brown 8) brown / brown E utilizzato per collegare dispositivi di tipo diverso: Switch e router Switch e PC o server Hub e PC o server 22

12 Il doppino telefonico cavo incrociato EIA/TIA-568 A/B (crossover) 1) white-green / white-orange 2) Green / orange 3) white-orange / white-green 4) Blue / blue 5) white-blue / white-blue 6) Orange / green 7) white-brown / white-brown 8) brown / brown E utilizzato per collegare dispositivi dello stesso tipo: Switch e switch Switch e Hub Hub e Hub Router e router PC e PC 23 In un cavo dritto la disposizione dei cavi nei due connettori e identica. Il connettore dal lato dello switch automaticamente inverte receive e transmit come mostrato. Un cavo incrociato serve per collegare due nodi terminali direttamente, senza necessita di uno switch. Quindi i pin da entrambi i lati avranno lo stesso significato ed il cavo deve collegare ogni TX all RX corrispondente. 24

13 Cavo coassiale Il cavo coassiale è costituito da un conduttore di rame circondato da uno strato isolante (plastica), all esterno del quale è posta una calza metallica che realizza le funzioni di conduttore di ritorno e di schermo per il conduttore interno. Il tutto è poi avvolto da un isolante esterno (guaina protettiva in gomma). 25 Cavo coassiale Il connettore utilizzato sui cavi coassiali prende il nome di connettore BNC, da British Naval Connector, oppure Bayonet Neil Concelman (dal nome dei due inventori) o Bayonet Navy Connector. 26

14 Prestazioni del cavo coassiale Caratteristiche elettriche e di isolamento migliori di quelle del cavetto UTP, ma maggior difficoltà di installazione e maggior costo. Banda passante più larga: fino a circa 60 MHz, oppure frequenze di cifra fino a 140 Mbit/s, per una capacità teorica di circa 4000 canali telefonici. Minor attenuazione per unità di lunghezza Distanze maggiori senza l uso di ripetitori. 27 Impiego del cavo coassiale Vasto campo d impiego: trasmissioni TV (per portare il segnale video dall antenna al televisore), sonde per strumentazione elettronica, alimentazione delle guide d onda, collegamento di LAN. In passato è stato utilizzato per la realizzazione delle tratte a lunga distanza del sistema telefonico, ma oggi per tale funzione è stato sostituito dalla fibra ottica. 28

15 Cavo thicknet e thinnet Esistono due tipi di cavo coassiale: - Il cavo spesso (thicknet) - Il cavo sottile (thinnet) 29 Il campo elettromagnetico e la luce I campi elettromagnetici (CEM) hanno origine dalle cariche elettriche e dal loro movimento (corrente elettrica). L oscillazione delle cariche elettriche, ad esempio in un'antenna o in un conduttore percorso da corrente, produce campi elettrici e magnetici che si propagano nello spazio sotto forma di onde. Le onde elettromagnetiche sono una forma di propagazione dell energia nello spazio e, a differenza delle onde meccaniche, si possono propagare anche nel vuoto. Il campo elettrico (E) e il campo magnetico (H) oscillano perpendicolarmente alla direzione dell onda. La propagazione simultanea nello spazio libero di un campo elettrico e un campo magnetico, oscillanti in piani perpendicolari fra loro, è un fenomeno denominato onda elettromagnetica. 30

16 Forma d onda sinusoidale lunghezza d'onda La lunghezza d'onda di un'onda periodica è la distanza tra due massimi o due minimi L ampiezza, ovvero l altezza massima raggiunta dall onda, rappresenta l intensità Il segnale si ripete a intervalli di tempo di durata T. La costante T è detta periodo. L insieme dei valori che il segnale assume in un intervallo T e detto ciclo. La frequenza è data dal numero di cicli che il segnale compie nell unità di tempo e si misura in Hz (1 Hz = 1 ciclo/s): f=1/t La frequenza si può anche esprimere come la velocità v diviso la lunghezza d onda : f = v / 31 Campo elettromagnetico La velocità di propagazione delle onde elettromagnetiche è di Km/s = m/s La coincidenza di questo numero con la velocità della luce c non passò inosservata, e Maxwell intuì che la natura delle onde luminose, fino allora sconosciuta, era di origine elettromagnetica. Ogni onda elettromagnetica è definita dalla sua frequenza, cioè il numero di oscillazioni compiute in un secondo, e si misura in cicli al secondo o Hertz (Hz). Maggiore è la frequenza di un onda, maggiore è l energia che trasporta. 32

17 Onde meccaniche e onde elettromagnetiche 33 Fasce dello spettro elettromagnetico 34

18 Fasce dello spettro elettromagnetico 35 Fasce dello spettro elettromagnetico 36

19 La propagazione ottica Tale onda elettromagnetica interagisce col mondo circostante in modi diversi a seconda del suo spettro, cioè della gamma di frequenze di cui è composta In particolare, le frequenze tra 400 e 800 THz sono rilevate dall occhio umano e costituiscono la luce visibile. 37 La propagazione ottica Mentre altri tipi di radiazione possono propagarsi nello spazio libero senza subire eccessive distorsioni, la radiazione ottica viene assorbita dagli ostacoli e dall atmosfera, quindi non può essere utilizzata per la propagazione libera. Tuttavia la luce può essere imprigionata in sottili cavi di vetro, denominati fibre ottiche. 38

20 Struttura delle fibre ottiche Sono sottilissimi ( 200 fili di materiale vetroso (silice, SiO 2 ), in cui si propaga una radiazione luminosa. Il sottilissimo filo cilindrico centrale in vetro, detto nucleo (core), è immerso in uno strato esterno anch esso di vetro, detto mantello (cladding), che presenta un indice di rifrazione diverso rispetto a quello del nucleo. 39 Cavi in fibra ottica Il filo così realizzato è poi ricoperto da un apposito rivestimento protettivo e raggruppato insieme ad altre fibre in una guaina esterna per formare un cavo in fibra ottica. 40

21 Prestazioni delle fibre ottiche Peso ed ingombro ridotti, a parità di banda passante, rispetto ad altri mezzi trasmissivi. Due fibre ottiche, ad esempio, hanno: - una banda maggiore di quella che si otterrebbe con 1000 doppini, - un peso di ca. 100 kg/km contro gli 8000 kg/km dei doppini- Totale immunità dai disturbi e.m., come interferenze e. m. e interferenze radio, notevolmente presenti in ambito industriale e che si accoppiano al segnale negli altri mezzi trasmissivi. Consentono l isolamento elettrico tra Trasmettitore e Ricevitore. Sono più sicure di altri mezzi (rendono più difficile l intrusione nelle comunicazioni poiché ci si accorge facilmente se un estraneo sta inserendo una sonda nel cavo). 41 Prestazioni delle fibre ottiche Resistenza maggiore ai fattori ambientali. Possono attraversare ambienti speciali in cui sono presenti esplosivi o liquidi (infatti non trasportando energia elettrica non sono soggette a cortocircuiti) Durata maggiore degli altri mezzi (il vetro è materiale inerte e non subisce corrosione) Basso rapporto prezzo/velocità di trasmissione e prezzo /lunghezza 42

22 Attenuazione Consentono distanze di trasmissione notevolmente maggiori e una eccellente qualità del segnale, perché l attenuazione del segnale è molto bassa: fino a 0,2 db/km. Con una tale attenuazione una fibra è in grado di guidare la luce per distanze di 100 km, senza la necessità di rigenerare il segnale. Le tipologie di attenuazione di una fibra possono essere suddivise in due grandi categorie: 1) Attenuazione intrinseca, dovuta a perdite dipendenti dalle caratteristiche del processo tecnologico di realizzazione della fibra; 2) Attenuazione estrinseca, dovuta a perdite originate dalle microcurvature e irregolarità nella interconnessione dei vari tronchi di fibra che formano l intero collegamento. L attenuazione presentata da una fibra dipende dalla lunghezza d onda della radiazione che si propaga. E stato rilevato che vi sono tre zone (finestre) centrate a 850 nm, 1300 nm e 1550 nm, in cui l attenuazione di una fibra è minima. 43 Le finestre di attenuazione La prima finestra ha attenuazione più alta ma ha il vantaggio di consentire l utilizzo dello stesso materiale per il LASER e i dispositivi elettronici. La terza finestra presenta una attenuazione più bassa (perdita < 5% per km). 44

23 Punti critici delle fibre ottiche Consentono la comunicazione in una sola direzione (nei due sensi sono necessarie 2 fibre). È costosa la realizzazione costruttiva e la connessione tra fibre. Gli accessori e gli strumenti di prova sono costosi. La giunzione tra due fibre può essere di tipo meccanico (a freddo) o a fusione 45 Punti critici delle fibre ottiche Non può essere tirata o piegata troppo per il pericolo di microrotture, ma soprattutto perché una piega troppo stretta fa deviare la luce, cioè crea attenuazione. Ad esempio la fibra ottica singolo modo contrassegnata con la sigla G652B (o G652) è indicata per raggi di curvatura non inferiori a 30 mm. Questo è il motivo per cui praticamente quasi tutti i cavi in fibra ottica sono dotati di elementi meccanici che servono a garantire una superiore resistenza del cavo alla capacità di trazione. In molti cavi monofibra, si fa uso di filati aramidici, noti con il nome commerciale di kevlar. 46

24 Punti critici delle fibre ottiche Teme la compressione. Prima del carico di rottura di una fibra (la forza necessaria a romperla), intervengono forti attenuazioni, che spesso non sono reversibili (ovvero, dopo averla tirata troppo, non ritorna più come prima). Teme l acqua e l umidità; se rimane a contatto con l acqua per qualche tempo è soggetta a spezzarsi; i motivi sono di carattere chimico. In ambiente esterno i cavi ottici sono dotati di particolari accorgimenti per proteggere le fibre dall umidità (spesso, un gel idrorepellente) e hanno la guaina in polietilene che resiste ottimamente ad acqua e raggi UV. 47 Propagazione nella fibra Le Leggi della riflessione e della rifrazione ci permettono di stabilire due condizioni da rispettare al fine di ottenere la propagazione della luce per riflessione totale all interno del nucleo: 1) il nucleo deve avere un indice di rifrazione (n 1 ) maggiore di quello del mantello (n 2 ); 2) l angolo di incidenza del raggio luminoso all interno del nucleo deve essere maggiore di un certo angolo limite L (che dipende dagli indici di rifrazione n 1 e n 2 ) superato il quale si ha l assenza del raggio rifratto e si ha solo quello riflesso, che contiene tutta l energia del fascio incidente. 48

25 Parametri importanti Apertura numerica (NA): è il seno dell angolo di accettazione A e permette di stabilire i limiti angolari rispetto all asse del nucleo (cono di accettazione), entro i quali la propagazione della luce avviene in modo guidato, cioè per riflessione totale. Valgono le seguenti relazioni: 2 2 A 1 2 NA sin n n n 1 n 1 sin 2 2 n L n 1 49 Parametri importanti 50

26 Dispersione modale Parametri importanti Se il diametro del nucleo di una fibra è abbastanza ampio (>10 un impulso luminoso che entra nella fibra origina diversi raggi, con diversi percorsi, detti modi di propagazione, M). Se si immette nella fibra un impulso di luce bianca, le componenti cromatiche che la compongono, percorrendo la fibra con velocità differenti (ogni colore ha una diversa lunghezza d onda), arrivano al ricevitore in tempi differenti generando, così, un impulso di uscita allargato e più"basso" rispetto a quello di entrata. Se M 1si ha: M 2 2 d 2 2 NA NA = apertura numerica 51 2 Dispersione modale Ciascun modo comporta una diversa lunghezza di percorso, quindi un tempo di percorrenza diverso tra ingresso e uscita. Questo produce una deformazione (= dispersione modale) del segnale ricostruito al rivelatore finale, a causa della interferenza intersimbolica (sovrapposizione di impulsi luminosi). 52

27 Dispersione modale Per limitare la dispersione modale occorre: ridurre al massimo la differenza tra gli indici di rifrazione n 1 ed n 2 del nucleo e del mantello. Al limite, se n 1 = n 2, si avrebbe A = 0 e quindi la luce si può propagare lungo la direzione dell'asse. In questo caso esiste una sola direzione di propagazione e quest'ultima si dice monomodale. oppure rendere graduale (graded) anziché brusca (step) tale differenza, realizzando così fibre graded index anziché fibre step index, al fine di compensare con una maggiore velocità le maggiori distanze percorse e rendere così simili i tempi di percorrenza dei raggi. 53 Fibra graded index e step index 54

28 Fibre monomodali Il problema della dispersione modale si può risolvere radicalmente solo realizzando fibre in cui sia permesso un unico modo di propagazione (fibre monomodali o single mode), caratterizzato da un raggio che si propaga in un solo modo, ossia in linea retta. 55 Fibre monomodali Per far ciò occorre rimpicciolire il diametro del nucleo fino a 8-. Ciò aumenta notevolmente sia la velocità trasmissiva sia la distanza a cui si possono inviare i dati. La dimensione del nucleo, tuttavia, rende problematico l accoppiamento della sorgente luminosa, che in tal caso deve essere un LASER all infrarosso, concentrato. 56

29 Fibre monomodali e multimodali Confronto tra fibra monomodale e multimodale: 57 Dispersione cromatica. Parametri importanti E causata dal diverso comportamento della fibra al variare della lunghezza d onda (ossia del colore) della radiazione che vi si propaga. Ciò è dovuto al fatto che la sorgente luminosa ha una certa larghezza spettrale, in quanto la radiazione immessa nella fibra non ha mai una lunghezza d onda stabilita con precisione, bensì ha un (da qualche nm a qualche decina di nm). 58

30 Dispersione cromatica Anche questo tipo di dispersione ha come risultato la restituzione all estremità più lontana di un impulso allargato e più basso rispetto all impulso di origine, dovuto a interferenza intersimbolica. La dispersione cromatica si riduce impiegando sorgenti con stretta larghezza spettrale (LASER) in cui 1-3 nm. 59 Sistema di trasmissione ottica La propagazione entro una fibra ottica avviene in formato numerico. Infatti, sebbene sia possibile generare e trasmettere un segnale luminoso che vari in maniera analogica, la trasmissione su fibra ne determinerebbe una distorsione tale da renderlo inutilizzabile. In conclusione l unico tipo di segnale che viene scambiato in un sistema ottico è quello digitale binario. 60

31 Sistema di trasmissione ottica Un sistema di trasmissione ottica necessita di tre componenti fondamentali: 1) La sorgente luminosa, un LED o un LASER, che trasforma i segnali elettrici digitali in una serie di impulsi luminosi (convertitore Elettro/Ottico); 2) il mezzo di trasmissione, cioè la fibra ottica vera e propria; 3) il fotodiodo ricevitore (convertitore Ottico / Elettrico), che riconverte gli impulsi luminosi nei segnali elettrici originari. Il tempo di risposta t R di un fotodiodo è 1ns e questo limita la velocità di trasmissione su una fibra ottica a 1/t R 1 Gbit/s. 61 Sistema di trasmissione ottica La necessità delle conversioni elettro-ottica e opto-elettronica rappresenta un "collo di bottiglia" allo sfruttamento della enorme banda della fibra. Allo stato attuale della tecnologia infatti, é difficile realizzare trasmissioni numeriche monocanale a velocità maggiori di qualche Gbit/s, perché i componenti optoelettronici interfacciati alla fibra non consentono di trattare segnali con una velocità maggiore. 62

32 WDM La banda complessiva di qualche THz messa a disposizione dalla fibra deve quindi essere sfruttata in altra maniera. Si può ad esempio realizzare più trasmissioni contemporanee di più flussi dati su diverse lunghezze d onda (WDM, Wavelength Division Multiplexing, Multiplazione a divisione di lunghezza d onda). 63 WDM A parte l'uso di componenti e tecnologie interamente ottiche, l'unica maniera per sfruttare la grande capacità della fibra è quella di ricorrere a sistemi multicanale digitali (DWDM, Digital WDM). Con questa struttura, ogni canale di trasmissione viene "aperto" indipendentemente dagli altri, "modulando una portante" su una particolare lunghezza d'onda 1, 2, 3,, n. 64

33 Approfondimento: la diafonia (doppini) Consiste nell assorbimento di rumore (per induzione elettromagnetica) da parte di un doppino a causa della presenza di un doppino vicino. Nel doppino ritorto la emissione di campi e.m. viene limitata in quanto le correnti che scorrono nei due conduttori sono uguali e opposte in fase, generando così campi magnetici opposti che tendono ad elidersi. Vi sono due tipi di diafonia: la paradiafonia (o diafonia vicina) e la telediafonia (o diafonia lontana). Nella paradiafonia il disturbo interessa i morsetti del doppino disturbato vicini (lato TX) ai morsetti TX del doppino disturbante; Nella telediafonia il disturbo si fa sentire ai morsetti del doppino disturbato lontani (lato RX) dai morsetti TX del doppino disturbante. La paradiafonia assume maggiore importanza poiché il segnale disturbante agisce quando ancora non è attenuato dalla propagazione. 65

MEZZI TRASMISSIVI 1. Il doppino 2. Il cavo coassiale 3. La fibra ottica 5. Wireless LAN 7

MEZZI TRASMISSIVI 1. Il doppino 2. Il cavo coassiale 3. La fibra ottica 5. Wireless LAN 7 MEZZI TRASMISSIVI 1 Il doppino 2 Il cavo coassiale 3 La fibra ottica 5 Wireless LAN 7 Mezzi trasmissivi La scelta del mezzo trasmissivo dipende dalle prestazioni che si vogliono ottenere, da poche centinaia

Dettagli

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA Il nucleo (o core ) di una fibra ottica è costituito da vetro ad elevatissima purezza, dal momento che la luce deve attraversare migliaia di metri di vetro del nucleo.

Dettagli

Sistemi e Tecnologie della Comunicazione

Sistemi e Tecnologie della Comunicazione Sistemi e Tecnologie della Comunicazione Lezione 9: strato fisico: mezzi trasmissivi 1 Mezzi trasmissivi Vedremo una panoramica sui diversi mezzi trasmissivi utilizzati tipicamente nelle reti di computer,

Dettagli

Propagazione in fibra ottica

Propagazione in fibra ottica Propagazione in fibra ottica Struttura delle fibre ottiche In questa sezione si affronteranno: Modi in fibra ottica Dispersione multimodale Confronto multimodo-singolo modo. I modi in fibra ottica Il campo

Dettagli

Le Reti Informatiche

Le Reti Informatiche Le Reti Informatiche modulo 1 Prof. Salvatore Rosta www.byteman.it s.rosta@byteman.it 1 Intro: 1 Con il termine rete si indica in modo generico un collegamento fra 2 apparecchiature (sorgente - destinazione)

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica CdLS in Odontoiatria e Protesi Dentarie Corso di Informatica Prof. Crescenzio Gallo crescenzio.gallo@unifg.it Tecniche di trasmissione!2 Ogni rete di calcolatori necessita di un supporto fisico di collegamento

Dettagli

Rete di accesso in rame Pag 1

Rete di accesso in rame Pag 1 Caratteristiche dei cavi a coppie simmetriche Rete di accesso in rame Pag 1 Tecnologie per l ultimo miglio Parametri di una linea trasmissiva in rame I 0 Cellula elementare I x G V 0 l g r c V x Linea

Dettagli

MEZZI DI RTASMISSIONE 1 DOPPINO TELEFONICO 2 CAVO COASSIALE 1 MULTI 2 MONO 1 ONDE RADIO 2 MICROONDE 3 INFRAROSSI 4 LASER

MEZZI DI RTASMISSIONE 1 DOPPINO TELEFONICO 2 CAVO COASSIALE 1 MULTI 2 MONO 1 ONDE RADIO 2 MICROONDE 3 INFRAROSSI 4 LASER 1 ELETTRICI 2 OTTICI 3 WIRELESS MEZZI DI RTASMISSIONE 1 DOPPINO TELEFONICO 2 CAVO COASSIALE 1 MULTI 2 MONO 1 ONDE RADIO 2 MICROONDE 3 INFRAROSSI 4 LASER MODALI ELETTRICI PARAMETRI 1 IMPEDENZA 2 VELOCITA'

Dettagli

Cos'è il cablaggio strutturato?

Cos'è il cablaggio strutturato? Cos'è il cablaggio strutturato? Il cablaggio strutturato è una grande rete di trasmissione dati costituita da un insieme di cavi, prese, armadi ed altri accessori tramite i quali trasportare ed integrare

Dettagli

FIBRA OTTICA. A cura di Alessandro Leonardi Dipartimento di Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni Università degli studi di Catania

FIBRA OTTICA. A cura di Alessandro Leonardi Dipartimento di Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni Università degli studi di Catania FIBRA OTTICA A cura di Alessandro Leonardi Dipartimento di Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni Università degli studi di Catania Fibra ottica Minuscolo e flessibile filo di vetro costituito

Dettagli

Inoltre, sempre grazie alla linea bilanciata, il cavo UTP ha una maggiore resistenza alle scariche atmosferiche.

Inoltre, sempre grazie alla linea bilanciata, il cavo UTP ha una maggiore resistenza alle scariche atmosferiche. GUIDA ALL UTILIZZO DEI VIDEO BALUN INTRODUZIONE Il Video balun è un sistema composto da dispositivi, normalmente dotati di trasformatore di linea, che connettono una linea bilanciata (a due fili) ad una

Dettagli

Settembre 2003 LE FIBRE OTTICHE. Pietro Nicoletti. Silvano Gai. Fibre- 1 Copyright: si veda nota a pag. 2

Settembre 2003 LE FIBRE OTTICHE. Pietro Nicoletti. Silvano Gai. Fibre- 1 Copyright: si veda nota a pag. 2 LE FIBRE OTTICHE Pietro Nicoletti Silvano Gai Fibre- 1 Copyright: si veda nota a pag. 2 Nota di Copyright Questo insieme di trasparenze (detto nel seguito slides) è protetto dalle leggi sul copyright e

Dettagli

Livello fisico. Mezzi di Trasmissione. Fattori di Progetto. Mezzi trasmissivi. Prof. Vincenzo Auletta

Livello fisico. Mezzi di Trasmissione. Fattori di Progetto. Mezzi trasmissivi. Prof. Vincenzo Auletta I semestre 03/04 Livello fisico Mezzi di Trasmissione Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Il livello fisico deve garantire il trasferimento di un flusso

Dettagli

La propagazione della luce in una fibra ottica

La propagazione della luce in una fibra ottica La propagazione della luce in una fibra ottica La rifrazione della luce Consideriamo due mezzi trasparenti alla luce, separati da una superficie piana. Il primo mezzo ha indice di rifrazione n, il secondo

Dettagli

Esame di INFORMATICA

Esame di INFORMATICA Università di L Aquila Facoltà di Biotecnologie Esame di INFORMATICA Lezione 6 COS E UNA RETE Una rete informatica è un insieme di PC e di altri dispositivi che sono collegati tra loro tramite cavi oppure

Dettagli

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori

Programma del corso. Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Programma del corso Introduzione Rappresentazione delle Informazioni Calcolo proposizionale Architettura del calcolatore Reti di calcolatori Sistemi operativi di rete (locale) In una LAN si vogliono condividere

Dettagli

Livello fisico: i mezzi trasmissivi

Livello fisico: i mezzi trasmissivi Livello fisico: i mezzi trasmissivi Mod4_1_2_3 Uno degli aspetti più importanti di una rete, indipendentemente dal fatto che sia essa locale o geografica, è costituito dal tipo e dalle caratteristiche

Dettagli

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile

La propagazione delle onde luminose può essere studiata per mezzo delle equazioni di Maxwell. Tuttavia, nella maggior parte dei casi è possibile Elementi di ottica L ottica si occupa dello studio dei percorsi dei raggi luminosi e dei fenomeni legati alla propagazione della luce in generale. Lo studio dell ottica nella fisica moderna si basa sul

Dettagli

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari.

Spettrofotometria. Le onde luminose consistono in campi magnetici e campi elettrici oscillanti, fra loro perpendicolari. Spettrofotometria. Con questo termine si intende l utilizzo della luce nella misura delle concentrazioni chimiche. Per affrontare questo argomento dovremo conoscere: Natura e proprietà della luce. Cosa

Dettagli

Esame di INFORMATICA Lezione 6

Esame di INFORMATICA Lezione 6 Università di L Aquila Facoltà di Biotecnologie Esame di INFORMATICA Lezione 6 COS E UNA RETE Una rete informatica è un insieme di PC e di altri dispositivi che sono collegati tra loro tramite cavi oppure

Dettagli

I mezzi trasmissivi Per formare una rete

I mezzi trasmissivi Per formare una rete I mezzi trasmissivi Per formare una rete di comunicazione possono essere usati diversi mezzi trasmissivi (o media). La loro classificazione può essere fatta in base alle loro caratteristiche fisiche e

Dettagli

FIBRE OTTICHE 1 2 3 4 5 6 7 Le fibre ottiche monomodali sono caratterizzate da un diametro Dcr del core (nucleo) compreso tra 4 e 10 μm (micrometri o micron) e da un diametro Dcl del cladding (mantello)

Dettagli

Reti LAN. IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it

Reti LAN. IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it Reti LAN IZ3MEZ Francesco Canova www.iz3mez.it francesco@iz3mez.it Le LAN Una LAN è un sistema di comunicazione che permette ad apparecchiature indipendenti di comunicare fra loro entro un area limitata

Dettagli

Esame di INFORMATICA COS E UNA RETE. Lezione 6 COMPONENTI DI UNA RETE VANTAGGI DI UNA RETE

Esame di INFORMATICA COS E UNA RETE. Lezione 6 COMPONENTI DI UNA RETE VANTAGGI DI UNA RETE Università degli Studi di L Aquila Facoltà di Biotecnologie Esame di INFORMATICA A.A. 2008/09 COS E UNA RETE Una rete informatica è un insieme di PC e di altri dispositivi che sono collegati tra loro tramite

Dettagli

Introduzione alle fibre ottiche

Introduzione alle fibre ottiche Introduzione alle fibre ottiche Struttura delle fibre ottiche Una fibra ottica è sostanzialmente un cilindro (solitamente in vetro) con una parte centrale, detta core, con un indice di rifrazione superiore

Dettagli

T13 FIBRE OTTICHE. T13.1 Elencare i principali vantaggi delle fibre ottiche come mezzo trasmissivo, in confronto con le linee di trasmissione in rame.

T13 FIBRE OTTICHE. T13.1 Elencare i principali vantaggi delle fibre ottiche come mezzo trasmissivo, in confronto con le linee di trasmissione in rame. T13 FIBRE OTTICHE T13.1 Elencare i principali vantaggi delle fibre ottiche come mezzo trasmissivo, in confronto con le linee di trasmissione in rame. T13. Perché le fibre ottiche possono essere considerate

Dettagli

Capitolo 15 Reti di calcolatori e sistemi distribuiti

Capitolo 15 Reti di calcolatori e sistemi distribuiti Capitolo 15 Reti di calcolatori e sistemi distribuiti Indice Mezzi e tecniche di trasmissione dati Cavi in rame Fibre ottiche Onde radio e sistemi wireless Modulazione e demodulazione Reti di calcolatori

Dettagli

Quanto sono i livelli OSI?

Quanto sono i livelli OSI? RETI DI CALCOLATORI Domande di riepilogo Prima Esercitazione Quanto sono i livelli OSI? Esistono 7 livelli OSI. 2 Sergio PORCU 1 Livello 1: Fisico Il livello fisico si occupa della trasmissione dei singoli

Dettagli

FIBRE OTTICHE ULTRA VIOLETTO VISIBILE. 10 nm 390 nm 770 nm 10 6 nm

FIBRE OTTICHE ULTRA VIOLETTO VISIBILE. 10 nm 390 nm 770 nm 10 6 nm Fibre ottiche FIBRE OTTICHE Le fibre ottiche operano nelle bande infrarosso, visibile e ultravioletto. La lunghezza d onda di tali bande è: (1 nm = 10-9 m) ULTRA VIOLETTO VISIBILE INFRAROSSO 10 nm 390

Dettagli

Guida al montaggio di un cavo di rete UTP RJ45 CAT5 Diretto o Incrociato (Crossover) secondo le specifiche EIA568A e B.

Guida al montaggio di un cavo di rete UTP RJ45 CAT5 Diretto o Incrociato (Crossover) secondo le specifiche EIA568A e B. Guida al montaggio di un cavo di rete UTP RJ45 CAT5 Diretto o Incrociato (Crossover) secondo le specifiche EIA568A e B. Cavi di rete I cavi usati nelle reti possono essere di vario tipo: Thinnet coassiale:

Dettagli

INFORMATICA 2015/2016 MEZZI TRASMISSIVI

INFORMATICA 2015/2016 MEZZI TRASMISSIVI INFORMATICA 2015/2016 MEZZI TRASMISSIVI 1 MEZZI TRASMISSIVI 1 - Il cavo di rete 2 - La fibra ottica. 2 CAVO DI RETE Nell ambito delle LAN (Local Area Network) si è assistito negli ultimi anni alla diffusione

Dettagli

Corso di DISPOSITIVI E SISTEMI PER LE COMUNICAZIONI IN FIBRA OTTICA

Corso di DISPOSITIVI E SISTEMI PER LE COMUNICAZIONI IN FIBRA OTTICA Università Mediterranea di Reggio Calabria - Facoltà di Ingegneria Corso di DISPOSITIVI E SISTEMI PER LE COMUNICAZIONI IN FIBRA OTTICA Prof. Ing. Riccardo Carotenuto Anno Accademico 2007/2008-1- SOMMARIO

Dettagli

SENSORI E TRASDUTTORI

SENSORI E TRASDUTTORI SENSORI E TRASDUTTORI Il controllo di processo moderno utilizza tecnologie sempre più sofisticate, per minimizzare i costi e contenere le dimensioni dei dispositivi utilizzati. Qualsiasi controllo di processo

Dettagli

Sistema Video Balun. Manuale d utilizzo

Sistema Video Balun. Manuale d utilizzo Sistema Video Balun Manuale d utilizzo Versione 0.1 Aprile 2006 SOMMARIO 0.0 INTRODUZIONE...3 1.0 VANTAGGI...3 2.0 CARATTERISTICHE...3 3.0 APPLICAZIONI...4 4.0 CARATTERISTICHE TECNICHE...7 5.0 DOMANDE

Dettagli

Fibre Ottiche. Svantaggi: conversione del segnale da elettrico a ottico e viceversa precauzioni di installazione strumentazione di test sofisticata

Fibre Ottiche. Svantaggi: conversione del segnale da elettrico a ottico e viceversa precauzioni di installazione strumentazione di test sofisticata Fibre Ottiche Lo sviluppo delle fibre ottiche è stato spinto dalle telecomunicazioni che, inzialmente, ne hanno apprezzato le possibilità di trasmettere a grandi distanza con pochi amplificatori intermedi.

Dettagli

R. Cusani, F. Cuomo: Telecomunicazioni Strato Fisico: Mezzi Trasmissivi, Marzo 2010

R. Cusani, F. Cuomo: Telecomunicazioni Strato Fisico: Mezzi Trasmissivi, Marzo 2010 1 9: Strato fisico: mezzi trasmissivi Mezzi trasmissivi 2 mezzi trasmissivi guidati: doppino e sue varianti cavo coassiale fibra ottica mezzi trasmissivi non guidati: ponti radio trasmissioni satellitari

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè

Dettagli

i nodi i concentratori le dorsali

i nodi i concentratori le dorsali RETI LOCALI Reti di computer collegati direttamente tra di loro in un ufficio, un azienda etc. sono dette LAN (Local Area Network). Gli utenti di una LAN possono condividere fra di loro le risorse quali

Dettagli

779 CAVI PER SISTEMI DI PESATURA

779 CAVI PER SISTEMI DI PESATURA 779 CAVI PER SISTEMI DI PESATURA Cavi per sistemi di Pesatura Prospecta propone una gamma completa di cavi per la connessione di sistemi di pesatura, realizzati tramite celle di carico elettroniche. L

Dettagli

LE FIBRE OTTICHE. Indice generale

LE FIBRE OTTICHE. Indice generale Indice generale LE FIBRE OTTICHE... Sistema di trasmissione con fibre ottiche... Apparato Trasmissivo... Apparato Ricevitore... Trasduttori Ottici in Trasmissione (LED o LD)... Trasduttori Ottici in Ricezione

Dettagli

in lavorazione. Fibre Ottiche 1

in lavorazione. Fibre Ottiche 1 Fibre Ottiche 1 in lavorazione. Caratteristiche generali Sono sottilissimi fili di materiale vetroso (silice) o di nylon, dal diametro di alcuni micron, che trasmettono segnali luminosi su lunghe distanze.

Dettagli

Modulo 4 Test dei cavi

Modulo 4 Test dei cavi Modulo 4 Test dei cavi 4.1 Conoscenze di base per fare il test sui cavi 4.1.1 Onde (waves) I parametri di un onda sono: ampiezza, frequenza, periodo. 4.1.2 Onde sinusoidali e quadre Esempio di onde sinusoidali:

Dettagli

IL TRASFORMATORE Prof. S. Giannitto Il trasformatore è una macchina in grado di operare solo in corrente alternata, perché sfrutta i principi dell'elettromagnetismo legati ai flussi variabili. Il trasformatore

Dettagli

Le tre leggi del Networking

Le tre leggi del Networking Le tre leggi del Networking #1 - Le reti andranno sempre più veloci Progetti per alta velocità, incremento del flusso di dati, riduzione dei tempi di risposta. #2 - Le reti saranno sempre più vaste Progetti

Dettagli

LE FIBRE OTTICHE. Pietro Nicoletti. Silvano Gai. Pietro.Nicoletti@torino.alpcom.it. Silvano.Gai@polito.it http://www.polito.it/~silvano.

LE FIBRE OTTICHE. Pietro Nicoletti. Silvano Gai. Pietro.Nicoletti@torino.alpcom.it. Silvano.Gai@polito.it http://www.polito.it/~silvano. LE FIBRE OTTICHE Pietro Nicoletti Pietro.Nicoletti@torino.alpcom.it Silvano Gai Silvano.Gai@polito.it http://www.polito.it/~silvano Fibre- 1 Copyright: si veda nota a pag. 2 Nota di Copyright Questo insieme

Dettagli

GSM/GPRS/UMTS/HSDPA: evoluzione delle tecnologie e nuovi scenari applicativi

GSM/GPRS/UMTS/HSDPA: evoluzione delle tecnologie e nuovi scenari applicativi www.telit.com GSM/GPRS/UMTS/HSDPA: evoluzione delle tecnologie e nuovi scenari applicativi Sergio Sciarmella I sistemi di telecomunicazione e le reti wireless in particolare sono cambiate in modo radicale

Dettagli

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali.

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali. Sede legale: Viale Vittorio Veneto 60, 59100 Prato P.IVA /CF 02110810971 Sede operativa: Via del Mandorlo 30, 59100 Prato tel. (+39) 0574 550493 fax (+39) 0574 577854 Web: www.aria-srl.it Email: info@aria-srl.it

Dettagli

Sorgenti e ricevitori. Impiego delle fibre ottiche in telefonia

Sorgenti e ricevitori. Impiego delle fibre ottiche in telefonia Argomenti relativi alle fibre ottiche. Fibre ottiche: Costituzione delle fibre Propagazione di energia ottica Sorgenti e ricevitori Impiego delle fibre ottiche in telefonia Frequenza normalizata Apertura

Dettagli

Induzione magnetica. Corrente indotta. Corrente indotta. Esempio. Definizione di flusso magnetico INDUZIONE MAGNETICA E ONDE ELETTROMAGNETICHE

Induzione magnetica. Corrente indotta. Corrente indotta. Esempio. Definizione di flusso magnetico INDUZIONE MAGNETICA E ONDE ELETTROMAGNETICHE Induzione magnetica INDUZIONE MAGNETICA E ONDE ELETTROMAGNETICHE Che cos è l induzione magnetica? Si parla di induzione magnetica quando si misura una intensità di corrente diversa da zero che attraversa

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE

RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE RETI DI CALCOLATORI E APPLICAZIONI TELEMATICHE Prof. PIER LUCA MONTESSORO Facoltà di Ingegneria Università degli Studi di Udine 1999 Pier Luca Montessoro (si veda la nota a pagina 2) 1 Nota di Copyright

Dettagli

APPUNTI DI ELETTROMAGNETISMO E RADIOTECNICA. Coordinatore del Progetto prof. Vito Potente Stesura a cura del docente ing.

APPUNTI DI ELETTROMAGNETISMO E RADIOTECNICA. Coordinatore del Progetto prof. Vito Potente Stesura a cura del docente ing. APPUNTI DI ELETTROMAGNETISMO E RADIOTECNICA Coordinatore del Progetto prof. Vito Potente Stesura a cura del docente ing. Marcello Surace 1 Si richiamano le definizioni delle leggi fondamentali, invitando

Dettagli

TRASMETTITORE TX-FM-MID/EN

TRASMETTITORE TX-FM-MID/EN TRASMETTITORE TX-FM-MID/EN Il TX-FM-MID/EN è un modulo trasmettitore di dati digitali con modulazione FSK. PIN-OUT 10 1 CONNESSIONI Pin 1 TX Dati Ingresso dati con resistenza di ingresso di 50 kω minimi.

Dettagli

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- Materia: Telecomunicazioni. prof. Ing. Zumpano Luigi. Filippelli Maria Fortunata

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- Materia: Telecomunicazioni. prof. Ing. Zumpano Luigi. Filippelli Maria Fortunata I..S.I.A. Di BOCCHIGLIERO a.s. 2010/2011 -classe III- Materia: Telecomunicazioni ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- alunna Filippelli Maria Fortunata prof. Ing. Zumpano Luigi Fotoemettitori e fotorivelatori

Dettagli

Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC.

Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC. Gestione dei segnali analogici nei sistemi di automazione industriale con PLC. Nelle automazioni e nell industria di processo si presenta spesso il problema di gestire segnali analogici come temperature,

Dettagli

Guida al montaggio di un cavo di rete UTP RJ45 CAT5 Diretto o Incrociato (Crossover) secondo le specifiche EIA568A e B.

Guida al montaggio di un cavo di rete UTP RJ45 CAT5 Diretto o Incrociato (Crossover) secondo le specifiche EIA568A e B. Guida al montaggio di un cavo di rete UTP RJ45 CAT5 Diretto o Incrociato (Crossover) secondo le specifiche EIA568A e B. Nota preliminare: I cavi usati nelle reti possono essere di vario tipo: Thinnet coassiale:

Dettagli

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub Ripetitori Dispositivi di rete I ripetitori aumentano la distanza che può essere ragginta dai dispositivi Ethernet per trasmettere dati l'uno rispetto all'altro. Le distanze coperte dai cavi sono limitate

Dettagli

Principi costruttivi e progettazione di Gioacchino Minafò IW9 DQW. Tratto dal sito web WWW.IT9UMH.ALTERVISTA.ORG

Principi costruttivi e progettazione di Gioacchino Minafò IW9 DQW. Tratto dal sito web WWW.IT9UMH.ALTERVISTA.ORG Principi costruttivi e progettazione di Gioacchino Minafò IW9 DQW Le antenne a quadro (o telaio) Il principio di funzionamento di un'antenna a quadro è differente da quello delle comuni antenne filari

Dettagli

I vantaggi della fibra ottica

I vantaggi della fibra ottica I vantaggi della fibra ottica La fibra ottica è largamente utilizzata da diverso tempo oramai nelle installazioni di Impianti di Telecomunicazioni. L'impiego della fibra ottica per la distribuzione dei

Dettagli

Sistema Video Balun. Manuale d utilizzo. Versione 0.1 Aprile 2006

Sistema Video Balun. Manuale d utilizzo. Versione 0.1 Aprile 2006 - Sistema Video Balun Manuale d utilizzo Versione 0.1 Aprile 2006 SOMMARIO 0.0 INTRODUZIONE...3 1.0 VANTAGGI...3 2.0 CARATTERISTICHE...3 3.0 APPLICAZIONI...4 4.0 CARATTERISTICHE TECNICHE...7 5.0 DOMANDE

Dettagli

Sistemi e reti. Roberta Gerboni

Sistemi e reti. Roberta Gerboni Sistemi e reti Roberta Gerboni I mezzi trasmissivi I mezzi trasmissivi utilizzati nelle reti di calcolatori si suddividono attualmente in tre categorie, in base al tipo di fenomeno fisico utilizzato per

Dettagli

I COMPONENTI DI UNA RETE

I COMPONENTI DI UNA RETE I COMPONENTI DI UNA RETE LE SCHEDE DI RETE (O INTERFACCE 'NIC') Tutti I PC, per poterli utilizzare in rete, devono essere dotati di schede di rete (NIC). Alcuni PC sono dotati di NIC preinstallate. Nello

Dettagli

Dispositivi optoelettronici (1)

Dispositivi optoelettronici (1) Dispositivi optoelettronici (1) Sono dispositivi dove giocano un ruolo fondamentale sia le correnti elettriche che i fotoni, le particelle base della radiazione elettromagnetica. Le onde elettromagnetiche

Dettagli

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico

Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn. Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Università degli studi di Messina facoltà di Scienze mm ff nn Progetto Lauree Scientifiche (FISICA) Prisma ottico Parte teorica Fenomenologia di base La luce che attraversa una finestra, un foro, una fenditura,

Dettagli

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro.

V= R*I. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. LEGGE DI OHM Dopo aver illustrato le principali grandezze elettriche è necessario analizzare i legami che vi sono tra di loro. PREMESSA: Anche intuitivamente dovrebbe a questo punto essere ormai chiaro

Dettagli

GIUNZIONE MECCANICA DELLE FIBRE OTTICHE PRESENTATO DA: NICOLA FERRARI

GIUNZIONE MECCANICA DELLE FIBRE OTTICHE PRESENTATO DA: NICOLA FERRARI GIUNZIONE MECCANICA DELLE FIBRE OTTICHE PRESENTATO DA: NICOLA FERRARI Connettori ottici Cavetto monofibra Ferula Connettore Bussola La ferula è l alloggiamento cilindrico per la fibra in plastica termoresistente

Dettagli

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme

Da Newton a Planck. La struttura dell atomo. Da Newton a Planck. Da Newton a Planck. Meccanica classica (Newton): insieme Da Newton a Planck Meccanica classica (Newton): insieme La struttura dell atomo di leggi che spiegano il mondo fisico fino alla fine del XIX secolo Prof.ssa Silvia Recchia Quantomeccanica (Planck): insieme

Dettagli

Lezione 16. Motori elettrici: introduzione

Lezione 16. Motori elettrici: introduzione Lezione 16. Motori elettrici: introduzione 1 0. Premessa Un azionamento è un sistema che trasforma potenza elettrica in potenza meccanica in modo controllato. Esso è costituito, nella sua forma usuale,

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "G. MARCONI" Via Milano n. 51-56025 PONTEDERA (PI)

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE G. MARCONI Via Milano n. 51-56025 PONTEDERA (PI) ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE CLASSE: DISCIPLINA: Telecomunicazioni- pag. 1 PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE A.S. 2014/2015 - CLASSE: DISCIPLINA: Monte ore annuo

Dettagli

Informatica per la comunicazione" - lezione 8 -

Informatica per la comunicazione - lezione 8 - Informatica per la comunicazione - lezione 8 - Esercizio Convertire i seguenti numeri da base 10 a base 2: 8, 23, 144, 201. Come procedere per risolvere il problema? Bisogna ricordarsi che ogni sistema,

Dettagli

Laboratorio Informatico: RETI E INTERNET I. Laerte Sorini. laerte@uniurb.it Lezione 03 parte 1

Laboratorio Informatico: RETI E INTERNET I. Laerte Sorini. laerte@uniurb.it Lezione 03 parte 1 Laboratorio Informatico: RETI E INTERNET I Laerte Sorini laerte@uniurb.it Lezione 03 parte 1 Introduzione Indispensabili per l esistenza delle reti, sono spesso sottovalutati mezzi fisici o guidati (conducted

Dettagli

LE RETI ARGOMENTI TRATTATI Definizione di rete Classificazione delle reti Apparecchiatura di rete Mezzi trasmissivi Indirizzi IP Http Html DEFINIZIONE DI RETE Una rete di computer è costituita da un insieme

Dettagli

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi)

Classificazione dei Sensori. (raccolta di lucidi) Classificazione dei Sensori (raccolta di lucidi) 1 Le grandezze fisiche da rilevare nei processi industriali possono essere di varia natura; generalmente queste quantità sono difficili da trasmettere e

Dettagli

TX Figura 1: collegamento tra due antenne nello spazio libero.

TX Figura 1: collegamento tra due antenne nello spazio libero. Collegamenti Supponiamo di avere due antenne, una trasmittente X e una ricevente X e consideriamo il collegamento tra queste due antenne distanti X X Figura : collegamento tra due antenne nello spazio

Dettagli

Le fibre ottiche Trasmettitori e rivelatori ottici

Le fibre ottiche Trasmettitori e rivelatori ottici Reti di Telecomunicazioni R. Bolla, L. Caviglione, F. Davoli La propagazione e la legge di Snell Le fibre ottiche Trasmettitori e rivelatori ottici Link budget I cavi 11.2 Ci sono due ragioni importanti

Dettagli

Sistemi a larga banda (Broadband)

Sistemi a larga banda (Broadband) 61 Sistemi a larga banda (Broadband) Le applicazioni informatiche e i servizi multimediali (musica, film, manifestazioni sportive) offerti sulla grande rete Internet e attraverso la televisione digitale

Dettagli

Amplificatori Audio di Potenza

Amplificatori Audio di Potenza Amplificatori Audio di Potenza Un amplificatore, semplificando al massimo, può essere visto come un oggetto in grado di aumentare il livello di un segnale. Ha quindi, generalmente, due porte: un ingresso

Dettagli

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA

CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA LA CORRENTE ELETTRICA CORRENTE E TENSIONE ELETTRICA La conoscenza delle grandezze elettriche fondamentali (corrente e tensione) è indispensabile per definire lo stato di un circuito elettrico. LA CORRENTE ELETTRICA DEFINIZIONE:

Dettagli

Networking e Reti IP Multiservizio

Networking e Reti IP Multiservizio Networking e Reti IP Multiservizio Modulo 2: Introduzione alle reti per dati IEEE802.3 (Ethernet) Gabriele Di Stefano: gabriele@ing.univaq.it Argomenti già trattati: Lezioni: Concetti fondamentali Entità

Dettagli

Campione sciolto in un solvente (deuterato) e. posto in un tubo. di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm

Campione sciolto in un solvente (deuterato) e. posto in un tubo. di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm posto in un tubo Campione sciolto in un solvente (deuterato) e di vetro a pareti sottili di diametro di 5 mm e lungo circa 20 cm o spettrometro NMR è formato da alcuni mponenti fondamentali: un magnete,

Dettagli

Sensori di Sensori di spost spos am ent ent a cont cont t at o Pot P enziom etri enziom

Sensori di Sensori di spost spos am ent ent a cont cont t at o Pot P enziom etri enziom Cap 8: SENSORI PER MISURE DI MOTO Per misure di moto intendiamo le misure di spostamenti, velocità ed accelerazioni di oggetti, di grandezze cinematiche sia lineari che angolari. Sensori di spostamento

Dettagli

SUPERLUMINESCENT DIODES (SLDs)

SUPERLUMINESCENT DIODES (SLDs) SUPERLUMINESCENT DIODES (SLDs) Emission spectra and L-I characteristics Capitolo 3 Applicazioni degli SLED. I LED superluminescenti vengono utilizzati in varie applicazioni in cui è richiesta una

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it

LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it LA CORRENTE ELETTRICA Prof. Erasmo Modica erasmo@galois.it L INTENSITÀ DELLA CORRENTE ELETTRICA Consideriamo una lampadina inserita in un circuito elettrico costituito da fili metallici ed un interruttore.

Dettagli

Trasmissione Dati. Trasmissione Dati. Sistema di Trasmissione Dati. Prestazioni del Sistema

Trasmissione Dati. Trasmissione Dati. Sistema di Trasmissione Dati. Prestazioni del Sistema I semestre 03/04 Trasmissione Dati Trasmissione Dati Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Ogni tipo di informazione può essere rappresentata come insieme

Dettagli

GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1. Il Repeater 2. L Hub 2. Il Bridge 4. Lo Switch 4. Router 6

GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1. Il Repeater 2. L Hub 2. Il Bridge 4. Lo Switch 4. Router 6 GLI APPARATI PER L INTERCONNESSIONE DI RETI LOCALI 1 Il Repeater 2 L Hub 2 Il Bridge 4 Lo Switch 4 Router 6 Gli apparati per l interconnessione di reti locali Distinguiamo i seguenti tipi di apparati:

Dettagli

Caratterizzazione di finestre da vuoto e radome. Modello circuitale delle finestre da vuoto e dei radome

Caratterizzazione di finestre da vuoto e radome. Modello circuitale delle finestre da vuoto e dei radome ISTITUTO NAZIONALE DI ASTROFISICA OSSERVATORIO ASTROFISICO DI ARCETRI L.GO E. FERMI, 5, 50125 FIRENZE TEL. 39-055-27521; FAX: 39-055-220039 C.F./P.IVA: 97220210583 Caratterizzazione di finestre da vuoto

Dettagli

E 0 = E 1 2 + E 0. 2 = E h. = 3.2kV / m. 2 1 x. κ 1. κ 2 κ 1 E 1 = κ 2 E 2. = κ 1 E 1 x ε 0 = 8

E 0 = E 1 2 + E 0. 2 = E h. = 3.2kV / m. 2 1 x. κ 1. κ 2 κ 1 E 1 = κ 2 E 2. = κ 1 E 1 x ε 0 = 8 Solo Ingegneria dell Informazione e Ingegneria dell Energia (Canale 2 e DM 59) Problema Due condensatori piani C e C, uguali ad armature quadrate separate dalla distanza, sono connessi in parallelo. Lo

Dettagli

Circuiti amplificatori

Circuiti amplificatori Circuiti amplificatori G. Traversi Strumentazione e Misure Elettroniche Corso Integrato di Elettrotecnica e Strumentazione e Misure Elettroniche 1 Amplificatori 2 Amplificatori Se A V è negativo, l amplificatore

Dettagli

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo Campo Elettrico: si definisce campo elettrico il fenomeno fisico che conferisce

Dettagli

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo

Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo Campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Anna Maria Vandelli Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Modena SPSAL Sassuolo Campo Elettrico: si definisce campo elettrico il fenomeno fisico che conferisce

Dettagli

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15. Pietro Frasca. Parte II Lezione 5

Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15. Pietro Frasca. Parte II Lezione 5 Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15 Parte II Lezione 5 Giovedì 19-03-2015 1 Intensità del traffico e perdita dei pacchetti La componente

Dettagli

LA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE

LA TERMOGRAFIA SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE SPETTRO ONDE ELETTROMAGNETICHE La radiazione elettromagnetica è un mezzo di trasmissione dell energia sotto forma di onde aventi entrambe le componenti elettriche e magnetiche. La sequenza ordinata delle

Dettagli

Cenni sui trasduttori. Con particolare attenzione al settore marittimo

Cenni sui trasduttori. Con particolare attenzione al settore marittimo Cenni sui trasduttori Con particolare attenzione al settore marittimo DEFINIZIONI Un Trasduttore è un dispositivo che converte una grandezza fisica in un segnale di natura elettrica Un Sensore è l elemento

Dettagli

Generatore radiologico

Generatore radiologico Generatore radiologico Radiazioni artificiali alimentazione: corrente elettrica www.med.unipg.it/ac/rad/ www.etsrm.it oscar fiorucci. laurea.tecn.radiol@ospedale.perugia.it Impianto radiologico trasformatore

Dettagli

CAVI IN FIBRA OTTICA. Fibra ottica tipo LOOSE Fibra ottica tipo LOOSE ARMATA Fibra ottica tipo TIGHT

CAVI IN FIBRA OTTICA. Fibra ottica tipo LOOSE Fibra ottica tipo LOOSE ARMATA Fibra ottica tipo TIGHT CAVI IN FIBRA OTTICA Fibra ottica tipo LOOSE Fibra ottica tipo LOOSE ARMATA Fibra ottica tipo TIGHT Fibra OTTICA tipo LOOSE Per posa esterna/interna Cavi per trasmissione dati in fibra ottica OM1 OM2 OM3

Dettagli

Guida al montaggio di un cavo di rete UTP RJ45 CAT5 Diretto o Incrociato (Crossover)

Guida al montaggio di un cavo di rete UTP RJ45 CAT5 Diretto o Incrociato (Crossover) Guida al montaggio di un cavo di rete UTP RJ45 CAT5 Diretto o Incrociato (Crossover) Specifiche EIA568A e B. I cavi usati nelle reti di computer possono essere di vario tipo: Thinnet coassiale: diametro

Dettagli

Le macchine elettriche

Le macchine elettriche Le macchine elettriche Cosa sono le macchine elettriche? Le macchine elettriche sono dispositivi atti a: convertire energia elettrica in energia meccanica; convertire energia meccanica in energia elettrica;

Dettagli

CORSO OPERATORI RADIO IN EMERGENZA

CORSO OPERATORI RADIO IN EMERGENZA ARI Associazione Radioamatori italiani Sezione di Belluno CORSO OPERATORI RADIO IN EMERGENZA - 1 - Presentazione Scopo del corso Le comunicazioni radio L informazione nella gestione delle emergenze La

Dettagli

1. OGGETTO E SCOPO DELLA RELAZIONE 2 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 3. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 2 3.1 LINEA MT 2

1. OGGETTO E SCOPO DELLA RELAZIONE 2 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 3. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 2 3.1 LINEA MT 2 Sommario 1. OGGETTO E SCOPO DELLA RELAZIONE 2 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 3. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 2 3.1 LINEA MT 2 4. MISURE ADOTTATE CONTRO L INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO 2 4.1 PREMESSA 2 4.1.1

Dettagli

LE RETI: LIVELLO FISICO

LE RETI: LIVELLO FISICO LE RETI: LIVELLO FISICO Prof. Enrico Terrone A. S: 2008/09 Definizioni La telematica è la disciplina che nasce dalla combinazione delle telecomunicazioni (telefono, radio, tv) con l informatica. L oggetto

Dettagli