Associazione Culturale WRITTEN CITY. Breve indagine storica sulle fonti scritte della città di Frascati



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Semintesta Associazione Culturale WRITTEN CITY Breve indagine storica sulle fonti scritte della città di Frascati Sede Legale: Piazza delle Scuole Pie, 7 00044 Frascati (RM) - P.I. 06721041009

FRASCATI La storia e i documenti Documenti non scritti Secondo la leggenda Tuscolo venne fondata da Telegono, figlio di Ulisse e Circe, circa nel XII sec. a.c., pochi anni dopo la distruzione di Troia. Sesto Aurelio Vitone la volle fondata dal mitico re d Albalonga Silvio Postumo, figlio di Enea e Lavinia, mentre Tito Livio ne attribuì la fondazione ad Ascanio. In realtà la presenza di popolazioni sul territorio prima della conquista di Troia, trova la sua conferma nel rinvenimento di reperti in ceramica e di ossa umane colorate, testimonianza del rito funebre osservato dalle genti laziali, alla fine del III millennio a.c. Scavi effettuati nel territorio di Frascati per lavori agricoli ed edilizi hanno portato alla luce sepolcreti nei quali veniva praticato il rito dell inumazione, databili fra il IX e il VII sec. a.c. All epoca delle necropoli il territorio di Tuscolo non è diviso in unità amministrative ma è compreso nel grande cratere dell antico vulcano laziale. Dopo gli scontri fra Roma e i popoli latini, questa accetta la sottomissione dei Tuscolani e concede a Tuscolo la cittadinanza romana. Alla fine del periodo della Repubblica vengono edificate numerose ville rustiche sempre più sontuose per le personalità più importanti della classe politica ed imprenditoriale romana. Il ritrovamento di bolli laterizi, databili fra il II e il III secolo d.c., testimoniano un intensa attività edilizia in quel periodo. Documenti scritti LAPIDI EPIGRAFI ISCRIZIONI Lapidi, epigrafi ed iscrizioni recano la memoria di un fatto attraverso un testo conciso, essenziale ed un tono solenne. Il numero delle parole viene solitamente ridotto al minimo, e spesso queste vengono abbreviate. Il territorio di Frascati conta un gran numero di documenti lapidei: molte iscrizioni coronano le facciate dei palazzi, delle ville e delle loro mura di cinta, delle chiese: divenendo parte integrante di mura ed edifici si legano ad essi e alla loro storia, rendono leggibili a tutti in ogni momento le pubbliche memorie della città, custodendole negli stessi spazi urbani. 1

Ricordano persone, ne elogiano le doti e ne riconoscono i meriti, commemorano avvenimenti storici, stragi, guerre, carestie, vittorie, edificazioni di opere pubbliche, soggiorni di personaggi importanti, o semplicemente suggeriscono riflessioni tramite stringati commenti. Proprio ad un iscrizione è affidata la prima menzione dell esistenza di un nucleo abitato nella zona di Frascati. Dopo le invasioni barbariche e gli insediamenti dei longobardi, vennero istituite la Domuscultae, organizzazioni a carattere agricolo sostenute dai fondi disposti dai pontefici, alle quali aderiscono i coloni che con le proprie famiglie creano nuovi agglomerati. L iscrizione mutila ritrovata nella zona di Villa Campitelli documenta l esistenza di un sepolcreto e pertanto di un centro abitato, al quale si può far corrispondere la primitiva città di Frascati, il cui nome da alcuni viene riferito all uso delle frasche per coprire le abitazioni, da altri alla freschezza del luogo. MANIBUS TUMULI DULCISSI A TUOS BUSTA TEGUNT CIN RATUS LACRIMIS ROGUS HAU FAMA TAMEN CUM TITULIS MO...IAM MORITU... QUI VIXIT ANN. LXVII DEP. D. KAL. VILISARI. V.C. Questo tumulo costruito da mani amorose, o marito carissimo, è situato dove una tomba preziosa copre le tue ceneri, ovvero ciò che il rogo, consacrato con le lacrime, ha nascosto delle tue forme. Ma la tua fama con il presente ricordo non morirà mai Che visse 67 anni e fu sepolto il primo giorno del mese dopo il consolato di Belisario. (ricostruzione e traduzione di Julius Beloch) 2

L ANNO MDCCCXCI XIV DEL REGNO DI UMBERTO I RE D ITALIA DOPO SETTE SECOLI DALLA DISTRUZIONE DI TUSCOLO FRASCATI EREDE DI TANTA GLORIA AUSPICIO PER SE DI FLORIDA VITA CIVILE IL GIORNO FUNESTO DI QUELLA ROVINA PER LA PRIMA VOLTA COMMEMORA Questa iscrizione sulla facciata del palazzo municipale lascia intendere che Frascati sia nata a seguito della distruzione di Tuscolo da parte dei Romani, avvenuta nel 1191. In realtà Frascati già esisteva e l evento causò soltanto un incremento demografico poiché molti degli scampati all eccidio vi si trasferirono. Così, attraverso l iscrizione sulla facciata di Palazzo Morelli, l antica Tuscolo si gloria di aver assistito alla nascita di Roma. ROMAE SEMPER QUAM SURGERE VIDISTI TUSCULUM ARRIDEAS O Tuscolo, sorrida tu sempre a Roma che vedesti sorgere e settecentosessantanove anni dopo la distruzione della roccaforte, un nuovo collegamento unisce Frascati all antica Tuscolo 3

S.P.Q.T. QUOD MAIORIBUS DIV FVERAT IN VOTIS TUSCVLVM NOVVM CVM VETERE ALIQUANDO CONIVNGI FELICITER ABSOLUTUM EST XII KAL.,AIAS A.D. MDCCCCLIIII A TVSCVLI ARCE DITVTA DCCCLXIII Il senato e il Popolo Tuscolano. Ciò che era stato lungamente nei voti degli antenati che il Muscolo nuovo, cioè Frascati, fosse finalmente collegato con l antico è stato felicemente realizzato il 20 Aprile 1954, 763 anni dalla distruzione della roccaforte di Tuscolo 4

La piazza del Municipio Nella piazza municipale, dalla quale si può godere di un ampia panoramica sulla capitale, risiede un alta concentrazione di iscrizioni, alcune delle quali situate sulla facciata di palazzo Marconi, sede del Municipio. IL POPOLO DI FRASCATI RISORTO A LIBERTA AFFERMAVA SOLENNEMENTE IL SUO RISCATTO NEL GIORNO 2 OTTOBRE 1870 ANNETTENDOSI AL REGNO D ITALIA CON VOTI 996 CONTRO 4 IN 1145 INSCRITTI Questo il ricordo del plebiscito del 1870 Grazie all ospitalità offerta ai romani durante la peste, fu permesso ai frascatani di riconoscersi in una bandiera con gli stessi colori di quella di Roma. LA CITTA DI FRASCATI IMPERVERSANDO FIERO MORBO COLERICO NEGLI ANNI 1837-1867 GIA MIRACOLOSAMENTE SALVA DALLA PESTE PRODIGA DI LIBERO E SICURO ASILO AI ROMANI E ABITANTI LIMITROFI MERITAVA IL TITOLO ONOREVOLE DI TERRA OSPITALE ED AMICA 5

E LA CITTADINANZA ROMANA DECRETATA DAL MUNICIPIO DI ROMA 6

Un posto è riservato anche a memoria del soggiorno del famoso poeta, filosofo, statista e patriota Terenzio Mariani TERENZIO MAMIANI DELLA ROVERE QUI DIMORO PIU VOLTE DAL 1870 AL 1885 OSPITE CARO ED ILòLUSTRE DEL SUO DILETTO TUSCOLO A MEMORIA PERENNE IL MUNICIPIO ADDI 2 OTTOBRE 1885 E questo il ricordo di Goethe: HO PASSATO ALCUNI GIORNI A FRASCATI. UN PARADISO 7

Alla presenza dell allora re d Italia Vittorio Emanuele, fu inaugurato il monumento ai caduti per la patria nella prima guerra mondiale. FRASCATI AI CADUTI PER LA PATRIA S.P.Q.T. RISPLENDA NEI SECOLI LA GLORIA DEI PRODI CHE PER NOVISSIME GESTA COMPIVANO L ITALICA REDENZIONE Poco lontano dalla piazza del municipio, altre iscrizione portano il ricordo della guerra 8

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Gli eroi del Risorgimento racchiudono il cuore della città A Cavour viene dedicata una via, a Mazzini una piazza, a Vittorio Emanuele II una galleria e a Garibaldi, personaggio maggiormente ricordato, una via, due lapidi e un busto: gli omaggi agli eroi del Risorgimento italiano circondano dunque il centro della città, contenente la cattedrale di S. Pietro. IN QUESTA CASA A DI XXV GENNARO MDCCCLXXV FELICE FERRI LIBERALE OPEROSO CITTADINO TRA IL PLAUSO DEI FRASCATANI PLAUDENTI LO SPARTACO DEI TEMPI MODERNI GIUSEPPE GARIBALDI FINCHE DURI LO ITALO NOME GLORIA NOSTRA DELL UMANA SPECIE DECORO REVERENTE OSPITAVA I CITTADINI TUSCOLANI MEMORI POSERO QUESTA PIETRA IL XXII OTTOBRE MDCCCLXXXII Tanta fu l emozione dei Frascatani per la visita dello Spartaco dei tempi moderni e queste le parole, che ne consacrano la memoria, sul piedistallo del busto in bronzo GARIBALDI L ITALIA PIANGE IL MONDO AMMIRA LUI GRANDE IL CIRCOLO A.SAFFI I CITTADINI DI FRASCATI MDCCCXCIII IMMORTALE NEL CUORE DEL POPOLO 10

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Vicino al rudere tradizionalmente creduto il sepolcro di Caio Licinio Lucullo, nell iscrizione sulla piccola fontana rivestita di edera, i frascatani celebrano l arrivo delle acque dal consorzio della Doganella, la fine di una sete durata fino al 1954 LE ACQUE DELLE DOGANELLA DAL CUORE DELLA VALLE LATINA ATTREAVERSO I VERDI COLLI DI TUSCOLO QUI ATTESISSIME GIUNGONO APPORTATRICI DI NOVELLA VITA AI CITTADINI ED AGLI OSPITI 4 LUGLIO 1954 Siamo vicini alla cattedrale, dedicata a San Pietro, iniziata nel 1598 e portata a termine nel 1636, ad esclusione della facciata, realizzata più tardi REGNANTE INNOCENTIO XII COEPTUM ET CLEMENTE XI ABSOLUTUM ANNO JUBILEI MDCC Cominciata sotto il regno di Innocenzo XII e finita sotto quello di Clemente XI nell anno giubilare 1700 per mano dell architetto Girolamo Fontana, del quale, secondo un altra lapide posta sulla facciata, si conservano proprio qui le spoglie JERONIMI FONTANA OSSA 12

Una via e una lapide accanto alla cattedrale ricordano la figura di S. Giuseppe Calasanzio, fondatore della prima scuola gratuita in Europa 1 IN QUESTA CASA DIMORO S. GIUSEPPE CALASANZIO FONDATORE DELLE SCUOLE POPOLARI QUANDO IL 15 SETTEMBRE 1616 PORTO A FRASCATI COL BENEFICIO DELLA SUA ISTITUZIONE LA MIRACOLOSA IMMAGINE DELLA VERGINE DELLE SCUOLE PIE MCMXLVIII Sul vicino monumento all Immacolata: QUESTA STATUA DELLA VERGINE SS.MA IMMACOLATA, GIA ERETTA PER PUBBLICA SOTTOSCRIZIONE SUL CAMPANILE DELLE SCUOLE PIEE FELICEMENTE SCAMPATA ALLA TOTALE DISTRUZIONE DEL SANTUARIO L 8.9.1943 I PADRI SCOLOPI DONARONO ALLA CITTA DI FRASCATI L 8.12.1954 E L ACCADEMIA TUSCOLANA QUI POSE A RICORDO DELL ANNO MARIANO. 1 CLASSE III/D, Frascati nelle sue epigrafi, Scuola media statale M.Tullio Cicerone di Frascati. 13

Il Borgo antico Sul lato nord-orientale di Piazza Mazzini si erge il palazzotto detto Torrione di Porta Granara, una volta parte delle mura di cinta di Frascati. Su una delle sue facciate si legge la seguente iscrizione che si riferisce alla nuova funzione che il palazzo deve svolgere, quella di granaio: PAVLI PONT. MAX IVSSV AD ANNONAE VBERTATIS PRAESIDIUM CIVITAS TVSCVLANA EXTRVXIT ANNO DOMINI MDCXI Per ordine di Paolo V Pontefice Massimo la città di Frascati adattò questo torrione a magazzino delle granaglie eccedenti, l anno del Signore 1611 14

Nella piazza Paolo III sorge la Rocca, una volta sede dei feudatari del Castello di Frascati, poi residenza dei governatori pontifici, e oggi dimora del Vescovo Tuscolano. Una fontana adorna la piazza, sormontata da un rocchio di colonna con tre pignatte in cima. Nell ovato inserito nel capitello è possibile leggere la seguente iscrizione: INNOCENTIO XII PONT. MAX. SEDENTE CAROLO COLVMNA TVSCVLI GVBERNATORE OB EXIMIVM LIBERI MERCATVS BENEFI DIE JOVIS IN HAC PLATEA EXERCENDI PAVLO V HVIC CIVITATI CONCES. S.P.Q.T. EREXIT A.D. MDCXCVII Mentre Innocenzo XII Pontefice Massimo sedeva sul soglio pontificio e Carlo Colonna era governatore di Frascati, il Senato e il Popolo Tuscolano eressero questa colonna l anno del Signore 1687 per l insigne beneficio concesso da Paolo V a questa città di esercitare il libero mercato in questa piazza il giorno di Giove Dietro Piazza Paolo III si erge l unico monumento medievale di Frascati: il Campanile di San Rocco, del XIV secolo, parte integrante della Chiesa di S. Maria in Vivario o San Rocco. 15

Intorno a San Rocco si è costituito il nucleo originario della città Intorno alla Chiesa di Santa Maria in Vivario, antica cattedrale di Frascati, si è formato il primo nucleo della città. Nella piazza di San Rocco spicca, addossata alla Rocca, la fontana commissionata nel 1490 dal cardinale Guglielmo D Estouteville, signore di Frascati. Sulla epigrafe si legge: NIMPHAR. HEC (sic) DOMUS IVSSV R.D.C. DE ETOVOTE VILLA CAR. ROTHOMAGEN. DVLCES EIVS AQVAS EMER SIT A. D. MCCCCLXXX Questa dimora delle Ninfe per ordine del reverendo signore D Estouteville cardinale di Rouen sprizzò le sue dolci acque l anno del Signore 1480. 16

Da S. Rocco si percorre via Antico Frascati per raggiungere la panoramica Via Regina Margherita. Nello specchio centrale del muraglione è situata una lapide la cui iscrizione contiene un errore. S.P.Q.T. IL NUOVO RINFIANCAMENTO DI MURA RIZZATE SOPRA I RUDERI DELLA VILLA DI LUCULLO TOLSE ALLO SQUALLORE L ESTREMO LEMBO DELLA CITTA E LE CREBBE SANITA E BELLEZZA A. MDCCCLXXXIX XII DEL REGNO DI UMBERTO I In realtà le mura sono state costruite sopra i resti della villa del console Caio Passino Crispo, patrigno dell imperatore Nerone. Poco lontano da Piazza San Rocco, si trova la ferrovia che collega Roma a Frascati, inaugurata il 7 Luglio 1856 come primo tratto ferroviario dello Stato Pontificio. Al viaggio inaugurale partecipano cardinali, alti prelati, membri del corpo diplomatico e dell aristocrazia romana. Ad ognuno dei partecipanti fu donata questa medaglia, con l effigie del pontefice, in ricordo dell inaugurazione. 17

Epigrafi murate nel muro perimetrale di Villa Torlonia. A PIO IX PONTEFICE MASSIMO AMPLIATORE DELLA FELICITA DE SUOI POPOLI CHE NON SI TOSTO LA TRISTIZIA DE TEMPI LASCIAVAGLI LIBERA LA MENTE E LA MANO DONO AGLI STATI DELLA CHIESA IL RITROVAMENTO DELLE FERROVIE A MINISTRI DELLO STATO ED AL PIENO CONSIGLIO DELLE ARTI DOTTE PERCHE BEN ADDENTRO PENETRANDO NELLA VOLONTA DI PIO IX PONTEFICE MASSIMO SAPIENTEMENTE GLI AGEVOLARONO LA ESECUZIONE DEL GRANDIOSO DIVISAMENTO DELLE FERROVIE AL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI QUESTO PRIMO TRONCO DI FERROVIA CHE FORMANDO DI FRASCATI IL PIU VICINO SOBBORGO DELL DELLA PIU AUGUSTA CITTA DEL MONDO AD ESSA LA EGUAGLIARONO IN COMODITA E GRANDEZZA 18

I DOCUMENTI STORICI La nuova Biblioteca comunale, inaugurata nel 2004, è anche sede dell Archivio Storico. Nella Sala Nello Nobiloni, sono raccolti i documenti che riguardano la città a partire dal XVI secolo in poi. L Archivio comprende anche la raccolta di testimonianze cittadine della seconda guerra mondiale, che costituisce il Centro di Documentazione 8 Settembre 1943. Struttura dell archivio storico Sezione unitaria 1) Atti civili e criminali 1530 1786 2) Iura Diversa 1560 1793 3) Memorie e Sentenze 1565 1762 4) Atti Consigliari 1576 1816 5) Estrazione dei Magistrati 1577 1720 6) Miscellanea 1577 1818 7) Danno dato 1592-1777 8) Inventari 1596 1777 9) Sindacati 1602 1817 10) Annona frumentaria 1602 1794 11) Contravvenzioni e sentenze 1629 1707 12) Lettere Diverse dei Superiori 1643 1802 13) Affitti e Obbligazioni 1656 1792 14) Monte di Pietà 1671 1757 15) Rendiconti e giustificazioni 1712 1860 16) Cause diverse 1721 1873 17) Posizioni diverse 1740 1837 18) Instrumenta Contratti 1746 1857 19) Registri dei Mandati 1751 1771 20) Ordini delle spese 1771 1851 21) Sinodo Tuscolano 1773 1776 22) Impero Francese 1808 181 20

Sezione postunitaria 1) Categorie 1855-1954 2) Deliberazioni di Giunta 1870-1927 3) Ruolo Matricol. Com. Militari 1870 1941 4) Atti cittadinanza e Matrim. 1871 1949 5) Conti Consuntivi 1873 1950 6) Verbali Consigliari 1876 1907 7) Licenze edilizie 1888 1892 8) Mandati 1896 1925 9) Ordini degli Incassi 10) Deliberazioni Imposte Dirette 1901 1950 11) Residui attivi e passivi 1902 1910 12) Registri del Genio Civile 1904 1917 13) Deliberazione dei Consigl. 1904 1930 14) Liste di leva 1905 1928 15) Protocollo 1907 1950 16) Libri Mastri 1908 1950 17) Lista Elettori Politici 1913 18) Censimento 1921 19) Udienze 1930 1937 20) Impegni ed Udienze 1931 1938 21) Giuorn. Delle Entrate e Spese 1931 1950 22) Matrici di pagamento 1937 1953 23) Turismo 1942 1945 24) Soccorsi militari 1942 1945 21

Categorie I) Amministrazione 1855 1890 II) Opere Pie 1908 1958 III) Polizia locale 1871 1890 IV) Sanità ed Igiene 1893 1945 V) Finanze 1863 1951 VI) Governo 1886-1952 VII) Grazia Giustizia e Culto 1871 1954 VIII) Leva e Truppa 1903 1951 IX) Istruzione Pubbl. 1885 1954 X)Lavori pubbl. 1872 1952 XI) Agricoltura, Industria, Commercio 1871 1951 XII) Stato Civile 1921 1944 XIII) Esteri 1942 1954 XIV) Oggetti Diversi 1882 1953 XV) Pubblica Sicurezza 1871-1954 22

Segue una serie di esempi di documenti tratti direttamente dall archivio, o reperiti su testi riguardanti la storia della città: atti, avvisi, notificazioni, mappe, volantini o cartelli. 23

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DOCUMENTI LETTERARI Un inno a Frascati Appena te presenti carinello co qualche palazzotto signorile, tu pari un cantoncello de Roma: er cantoncello più gentile. Ridi da li giardini principeschi, da le ville papali; ridi da cento siti pittoreschi, tesoro de bellezze naturali. Ma dove assai de più me sei piaciuto, è stato a un certo posto for de mano, indole t ho veduto più rustico, che so meno romano. E un fraticello che se stenne in basso, quello che più me piace; co na piazzetta, ndo tra sasso e sasso l erba ce cresce e ce verdeggia in pace. C è na chiesola, ciuca e solitaria, dove, ner giorno de na festa bella, senti passà nell aria un odore de incenso e de mortella. E dove, intorno intorno, tu ce vedi Li barili infiorati, e la gente che beve, in piedi, e li bicchieri pareno indorati Lì t aritrovo, e quanno t aripenso, nido de gni tesoro, me passa accosto un barsimo d incenso, sento un glu glu de fontanelle d oro G. C. Santini 51

Orgoglio frascatano A più grande fortuna mea e vostra è quella ch u Padreterno ci à fattu nascè a FRASCATI!... E pe mmì: ESSE FRASCATANI SIGNIFICA ESSE D U MEJO E, DU Più BELLU PAESE D U MUNNU!. Co tutt u rispettu Che tengo pe s atri paisi, ch i volete mette co FRASCATI? Io, a spese d u governo e, n po a spese mèj, so giratu mezzu munnu, ma ve tengo da dì che n so trovatu n anghelu de PARADISU comme quistu!... Che ce manca a nui? Gnènte!... Che volemo n po più de sordi? Ma che se ne facemo se i paragonemo a stu bellu cèlo e a st aria fina? E quisti so i sordi nostri che gnisuna crisi d u munnu potrà mai svalutà!... E nun vo dì èsse: d a PORTICELLA d u MUNNEZZARO, de SANPIETRI o de SARROCCO, d u MATONE, de CAPUCROCE, d ARMETTA o de COCCIANO Semo na sola RAZZA: Semo FRASCATANI 52

COMME SO FATTI I FRASCATANI FRASCATI!... 'Stu paese, è conosciutu 'n tuttu u munnu!... Sarà p'o vinu? Sarà pe' l'aria? Sarà p' 'a pòsizzione? Sarà pe' l'abbitanti? Sarà pe' 'e Ville? Quanno 'n forestiere beve l'acqua de FONTANA VECCHIA, 'n se ne va più!... Ve' co' 'e pèzze... e, diventa mijonariu!... I FRASCATANI però, sarà perché so' 'bbituati a 'sto vinu... a 'st'aria... a guarda Roma da 'stu Colle... a litica' tra issi... a passeggia' pe' 'ste Ville... nun l'apprezzenu tantu 'stu paese! Ma 'bbasta che unu mette u piede fora, che sente 'na smagna, 'na nostargia de... 'na bella sborgna de vinu veru, de rivenì' a rispirà' 'st'aria, de mèttise a sede' sotto 'n arberu p' 'a passeggiata, de fasse 'na liticata c'u vicinu, de sdrajasse sotto 'n arberu 'n Villa!.... E na nostalgia che nun passa!... Che te rode!... E passa solu quannu, drento na FRASCHETTA, te sculi na FOJETTA!... da Frascati c era una volta. Una favola di A. Stellani 53

L ACROSTICO DER FRASCATI Eccove la storia der «FRASCATI» R accontata a noi da li Profeti: Fu NOE' er primo vignarolo che tè Racchiuse l'uva in un pajolo! Aspettò, senza sapello, 'na mesata Speranno de fa' ai suoi 'n improvvisata!... Conobbe così quer ch'aveva fatto!... Aissaggiò quer nettare genuino... Tanto je' piacque che lo chiamò: DI... VINO!. Istorie antiche, de li tempi andati... Ce dichenu che po' lu chiama: «FRASCATI» da Frascati c era una volta. Una favola di A. Stellani 54

I RIUNI Oggi, se dici a 'n frascatanu: - Tu sì' d'u MUNNEZZARO'! Quissu tè guarda male e s'offènne! 'Na vota 'nvece era 'n vantu! Era 'n vantu de qualunque RIONE èri!... Ce se teneva!... Io, so' d'u MATO'!... Io, so' d' 'aporticellal. Io, so' de SARROCCO!... Io, so' d'i FRATI!... Io, so' de CAPUCROCE!... Io, so' d'armetta!... Io, so' de PORTAGRANARA!. 'Sti riuni, ce tenivenu 'ttaccati! Più se liticheva tra munelli... e più ce se voleva bbe'! Doppu tuttu, erevamo tutti FRASCATANI!. E, quanno s'è FRASCATANI, 'n ce sta RIONE che tè'!... volta. Una favola di A. Stellani da Frascati c era una 55

Il Duomo A CATTEDRALE DE SANPIETRI VALE A PISU D ORO Facemo n po de carcoli: Penerete che furunu spisi, p a sola FACCIATA de sta nostra bella CHIESA Scudi 30.000 Che missi nzieme a quilli Spisi p a costruzione d a CHIESA s arriva a n totale de Scudi 86.000 Mo, facemise i cunti: De lli tempi, co n scudu ce potivi comprà n barile de vinu!... Carcolemo, a occhiu e croce che oggi, n litru de vino Custa 700 lire. Allora, n barile de 60 litri custeria 42.000 lire. E, lli 86.000 scudi sarienu oggi gnènte de meno che Lire 3.612.000.000 Ve pare pocu? Pe forza è bella a CHIESA nostra!... da Frascati c era una volta. Una favola di A. Stellani (notizia raccolta da La basilica cattedrale di Frascati di L.Razza) 56

E FUNTANE D I POSTI NOSTRI E' notte! Tutt'è silenzio! 'A luna 'n celo, tè pare 'n abbaggiù, che 'llumina co' discrezzione 'e FUNTANE DE FRASCATI! 'Na sinfonia de soni esce fora da 'i zampilli e da 'e cascatelle: 'n' armonia doce..., doce e melodiosa che tè mette 'n còre pace e tant'amore! 'n tè renni cuntu! Tè pare de sta 'n Paradisa! E, nun sa' chi sceje: - Qual'è 'a più bella? 'Lia piccoletta che se ne sta sola 'n mezzu a'ia piazzetta, o quella granne tra arberi e cancelli? Nun sa' chi sceje!... Funtanuni, funtane e funtanelle... so' tutte belle! Stannu sott'u stesso celo! So' tutte 'ccarezzate da 'st'aria, da 'st'aria doce e fringuellòra! Se rissomijenu tutte, perché 'na cosa tenghenu 'n commune: l'acqua! L'acqua che scure da matina a sera, ch'è 'n acqua sopraffina: saporosa e cristallina!... E' 'n'acqua che scure da secoli pe' valli, canali e cunicheli e, che po', schizza fòri da 'ste FUNTANE... piccole, granni, belle: FUNTANE FRASCATANE! Spunti presi dal volume di disegni di G. Bolognesi, edito dall Associazione Amici di Frascati nel 1983 57

La ferrovia Un era novella Si scriva nei fasti, O patria mia bella, Cui più non pensasti, Che mentre tu vedi Non credi al veder. Al par del baleno Vien ratto il vapore, E versati in seno Scorrendo brevi ore Un popolo folto Qua volto a goder. Di Roma che impera Sul mondo reina, Tu fosti primiera, Amica, e vicina; Ed or chi quel vanto Può tanto mertar? A pio che lo volle, a York che il compiva S intuoni sul colle Festoso l evviva, E il faccia più crebro Il Tebro echeggiar. (Anonimo) 58

Usanze frascatane 'A viggìa de Natale, a Frascati, da i tempi d'u bisnonno de nonnimo, ce steva 'na bella usanza: PIAZZA FIORITA! St'usanza ce sta pur'oggi, ma è 'n'atra cosa!... 'Na vota, PIAZZA FIORITA (Piazza del mercato), era nu' spettachelu tra tanti spettacheli! E ce se jeva tutt'in gruppu doppu esse' esciti da' 'a Novena e doppu esse iti a pijasse u squaiu drente unu d'i tanti caffè e latterie. 'E botteghe erenu tutte 'ddobbate comme giardini! Era d'inverno, certe vóti ce steva pur'a neve, ma da comme erenu 'ddobbate 'ste botteghe... pareva 'na primavera!... Fiori e fronne, nastri e lustrini, palluni e palloncini, luci, lucette, fiaccole, bengalli e, che mostre!... Galline, pullastrelle, pulii ruspanti e gallinacci, quarti de carne appiccati all'ancini d'i macellari, abbacchi e relative coratelle, caciotte, ricotte, colonne de forme de caciu pecorinu e parmicianu! De pesci po'... nun tè ne dico!... Erenu vivi!... Parivenu pescati 'n'ora prima!... 'E ciriole se rintorcinivenu pe' de sopre d'i bancuni!... Pesci pe' tutte saccocce!... Da 'e sardine all'aragoste!... E po': broccheli, verdure de tutt'e razze, patate, sèlleri, spinaci, cicoria!... fichere secche, purtigalli, mannarini, bricòcole, pronga, sciuscelle, cerase, reggine gravide, ciammèlle, pampepati, amaretti, confortini!... De robba, ce ne steva tanta! Ma i sórdi, erenu pochi! E, 'a matina, vedènno tutt'u 'llu ben de Dio, pensivi che sarrìa remastu tuttu sopre i bancuni o, appisu all'ancini!... 'Nvece 'a sera, se tè serveva 'n pizzecu d'erbetta, de mentuccia o de trasosmarinu, nun l'avrissi trovatu pe' tutt'u l'oro d'u munnu! U cenone de Natale!... i spaghetti a aju e oju... 'a robba fritta... u pampepatu... Ricchi e poveri, tenivenu da passa' 'sta nottata 'n famija! U CENONE, era uguale pe' tutti! Anzi, tè dir^ajo, era mèjo 'n casa d'i poverelli, perché, tuttu quello che ce steva sopre i tavolini 'pparecchiati co' 'a tovaja nova, 59

se considereva de più e, quasi quasi eri contentu d'esse natu poverellu! Fenitu 'u cenone, fenitu de magna e, prima de comincia a gioca a tommela, n'ce sarria statu bisogno mancu de lava i piatti... pe' quantu erenu lustri!... da Frascati c era una volta. Una favola di A. Stellani Il vino BACCO A FRASCATI Come striscia la lingua sur filaro de bello de cacchione de bonvino Ottobre, è pronto er tino, er torchio è pronto, e tocca a la paciocca: Tra li pampani un paro de forbice sbarbajja e passa a pelo e contropelo, e tajja ramazzi d uva e celo. Spremuta a goccia a goccia da la roccia, l acqua è de l architetto: Borromino o Vasanzio o Maderno. Su lo spiazzoùl aspetta er travertino: uno strillo e se sgarra in un zampillo. Er sugo der ramazzo è de tutti. Ner ventre de la botte ha preso forza e aroma. Apro la cavola e le botte se sgrava. Bevo io: un piede in cielo, un piede per terra, beve er dio. Largo come una piazza, c è posto sur bucale puro pe na ragazza. Dentro a la spuma sguazza una lingua vicino a una lingua: l incontro sur bucale è umido de vino. (Bevo ) Me spunta un ala e volo e atterro 60

Su un colle e tajjo er pioppo, l ormo, er cerro. (Bevo ) Pulito er colle d oggni sasso, Bacco traccia le righe, io ce pianto la vite. ( e bevo) Er colle grulla la criniera De pampani: e Torlonia, Rufinella, Panfilia, Aldobrandina, Farconiera: le ville ferme in sella, vanno a spasso. Fino a la grotta, fino Alla botte de vino Arriva l erba: una lettiera viva. Dormo arinturcinato a una regazza E m arisvejjo a punta d arba. Strano, la guazza cià er sapore der trebbiano. L uggna raspa per terra e la radica nasca dalla mano: sopra er costato un serra serra de gemme: er pampano scarabozza per aria uno svolazzo: me cresce addosso er peso der ramazzo. Tornato in celo er dio, resto a Frascati: vite pure io. Mario Dell Arco Oh!, questo se pò dì vino de festa! Gajarduccio, abboccato tonnarello Hah! T arimette er core in er cervello e tt arillegra senza datte in testa. Come è liggero poi! Com incanala! Questo rifiata un morto in zepportura E tte je fa arimove er cresceccala! Giuseppe Gioacchino Belli Mentre bevo mezzo litro, de Frascati abboccatelo, guardo er muro der tinello co le macchie de salnitro. Guardo e penso quant è buffa 61

certe vorte la natura che combina una figura col salnitro e co la muffa. Scopro infatti in una macchia Una specie d animale: pare un aquila imperiale co la coda de cornacchia. Là c è un orso, qui c è un gallo, lupi, pecore, montoni e su un mucchio de cannoni passa un diavolo a cavallo! Ma ner fonno s intravede una donna ne la posa de chi aspetta qualche cosa da l Amore e da la Fede Bevo er vino e guardo er muro Con un bon presentimento: sarò sbronzo, ma me sento più tranquillo e più sicuro. Trilussa 62

Nell 800 le osterie erano diventate più che luoghi per la vendita del vino, veri e propri ritrovi per coloro che amavano trascorrere la serata fra i piaceri dell alcool. Facilmente le allegre adunate si trasformavano in violente risse, così papa Leone XII, per contenere il fenomeno, ordinò che ogni osteria fosse chiusa da un cancelletto, attraverso il quale acquistare il vino da portar via, senza poterlo consumare in compagnia intorno ai tavoli. Le reazioni Ma chi diavolo, Cristo!,l ha tentato sto Pontefice nostro benedetto D annacce a seguestrà cor cancelletto Quela grazia de dio che Iddio ci à dato! La sera, armanco doppo avè sudato, s entrava in zanta pace in un buchetto a beve coll amici quer goccetto, e arifiatà lo stommico assetato. Le lagnanze e il malumore generale costrinsero Pio VIII a revocare le misure del predecessore: Allor che il sommo Pio Comparve innanzi a Dio Gli domandò: Che hai fatto? Rispose: Nient affatto Corresser gli angeletti: levò li cancelletti. Giuseppe Gioacchino Belli Il carrettiere a vino e il progresso Oste, portece un litro e tre bicchieri; lesto, c ho da partì. M hanno avvisato che a Monteporzio er panza ha già svinato e sta cercanno un par de carrettieri. Bono sto vino. Chi l ha carreggiato? - Cencio de Borgo Ciò parlato ieri; dice che passa un po de dispiaceri: je li dà er fijo, ch è no sfaticato. - Nun ve l ha cetto? Che?- Nun ve l ha detto che stava in trattative co n sensale? Se motorizza, vennerà er carretto. 63

- Amichi, che volete che ve dica? Pe conto mio ritengo facci male, a me, me piace più d annà a l antica. Attilio Cerutti I PISCIATURI «Ieri fu collocato al muro dietro la farmacia Silvestri il primo orinatoio in pietra secondo il modello della Capitale. Lode a chi ha il merito dell'idea, perché veniamo mettendoci in ampia scala nelle vie del progresso». («La sentinella di Roma», Giornale Politico settimanale Tuscolano A.I., n. 1, Frascati 24-12-1871). E, a proposito degli orinatoi: Na vòta se pò dì Ce ne steva unu pe canto!... Erenu belli!... Erenu belli comme monumenti!... Acqua corrente (quanno correva), sempre pini de creolina e se te scappava, èri securu de trovanne sempre unu sottomani!.. Pe Frascati, erenu na cosa mportante, perché, o vinu nostru, fa piscià tantu e chiaru!.. da Frascati c era una volta. Una favola di A. Stellani 64

Trasporti e villeggiature E CARROZZELLE E RONDINONE A Frascati so' sparite puru 'e carrozzelle! Che ce steva de mèjo pe' i pe' ville? 'Ndo' stannu più 'Ili belli vetturini, co' 'a frusta 'nfiocchettata de lustrini? Mo' ce stannu machine de cento... cavalli che i serbatui 'n se fa 'n tempu a jempilli! Au cavallu ce 'bbasteva solu 'n pò de biada 'na capezza e, pe' fallu i... 'na carezza! I vetturini co' i cavalli erenu tutt'unu! E 'n se rimaneva mai pe 'a via!... Magari era 'u vetturino a tira u cavallu a spalla... ma prima o doppu s'arriveva sempre a' stalla!... Ce stivenu tante de 'ste carrozzelle! Una de 'e più famose era quella de RONDINONE, che nun era proprio 'na carrozzella, ma 'na vignaròla lustra e pinta che pareva 'n calesse de signuri! RONDINONE se jeva a trova' i crienti a' 'a stazzione e, u primu che ce.capiteva, mastichènno 'na lengua 'mmischiata co' tutte 'e lengue d'u munnu, 'u porteva 'n giru... e po'... 'u porteva a 'na fraschetta, perché era securu dell'effetto!... Ma durante 'a giornata 'e visite a 'ste fraschette, erenu 'n pò troppe e... 'a sera, poru Rondinone, se faceva 'ccompagnà a casa da... u cavallu!... da Frascati c era una volta. Una favola di A. Stellani «...ora che la nostra ridente città, sfolgorante di verde e di luce e ricca delle glorie avite racchiuse come in custodie preziose delle ville degli antichi papi è al completo della colonia villeggiante, i festeggiamenti si succedono con piacere e profitto di tutti gli abitanti. Ieri sera il concerto municipale, egregiamente diretto dal Prof. Cav. Augusto Panizza, eseguì 65