I sistemi di certificazione energetico-ambientale LEED e GBC Il ruolo degli impianti

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Green Building Council Italia I sistemi di certificazione energetico-ambientale LEED e GBC Il ruolo degli impianti Giuliano Dall O Presidente 16 marzo 2018

L associazione Mission Struttura Attività

Associazione GBC Italia Chi siamo GBC Italia è un associazione no profit con la mission di guidare l intera filiera dell edilizia nella trasformazione sostenibile del costruito per uno spazio abitato più salubre, sicuro, confortevole ed efficiente.

Associazione GBC Italia Gli attori del cambiamento Rappresentiamo tutti i soggetti della filiera dell edilizia. Progettazione Costruzione Gestione Committenti Investitori Amministrazioni pubbliche Progettisti Ingegneri Architetti Produttori di materiali Costruttori Immobiliaristi Impiantisti Utenti Servizi immobiliari

Associazione GBC Italia GBC Italia è membro established del World GBC Collaboriamo con la comunità internazionale dei geen building, partecipando come membro established al World Green Building Council, la più grande organizzazione al mondo a promuovere la sostenibilità nel settore delle costruzioni.

Associazione GBC Italia Le sezioni territoriali di GBC Italia Dialoghiamo con i territori dove sono presenti le nostre sezioni territoriali. Sede GBC Italia I Chapter regionali sono il cuore pulsante di GBC Italia. 13 sezioni territoriali attive per: Creare rete tra i soci Promuovere l associazione nazionale Diffondere il sistema LEED-GBC Agevolare la formazione Avviare percorsi di Advocacy

Associazione GBC Italia Le attività di GBC Italia Coinvolgiamo i nostri soci e i principali stakeholders nelle attività per la trasformazione sostenibile dell intera filiera dell edilizia. Promuove rating system che valutano la sostenibilità ambientale degli edifici Certificazione Coordina gruppi di lavoro e ricerca su temi innovativi in linea con le trasformazioni globali Sviluppo e ricerca Promuove la sostenibilità ambientale attraverso una rete di contatti qualificati Comunicazione Formazione Advocacy Eventi Organizza corsi di formazione per i professionisti, le aziende e gli operatori del mercato Partecipa a tavoli di sviluppo strategico e di normazione dell edizlia sostenibile Organizza eventi e partecipa a manifestazioni rivolti a esperti di settore, coinvolgendo i principali stakeholder istituzionali pubblici e privati

Il contributo degli impianti alla sostenibilità dell edificio La misura della sostenibilità Il ruolo degli impianti Conclusioni

La misura della sostenibilità L energia ha un unità di misura Il confronto fra le performance energetiche di diversi edifici è immediato in quanto l energia ha un unità di misura univoca. 180 kwh/mq anno 20 kwh/mq anno

La misura della sostenibilità Quale metrica per misurare la sostenibiltà? Per misurare la sostenibilità degli edifici, caratteristica più complessa che non la sola efficienza energetica, sono nati specifici sistemi di misura fra i quali: USGBC GBC Italia

La misura della sostenibilità Uno strumento: i protocolli di sostenibilità Gli indicatori della sostenibilità sono costruiti prendendo in considerazione le diverse aree tematiche tipiche delle costruzioni e uniformando l unità di misura con la quale viene valutato il loro contributo di sostenibilità. Valenza Storica Durabilità e resilienza Risultato complessivo

La misura della sostenibilità I protocolli per i green building : le aree tematiche Sostenibilità del Sito Gestione delle Acque Energia e Atmosfera Qualità Ambientale Interna Materiali e Risorse

La misura della sostenibilità I protocolli per i green building : le aree tematiche

La misura della sostenibilità I protocolli per i green building : le aree tematiche

La misura della sostenibilità I protocolli per i green building : le aree tematiche

La misura della sostenibilità I protocolli per i green building : il punteggio Trasformazione del mercato Impatto

La misura della sostenibilità I protocolli per i green building : le prestazioni e la rendicontazione I punti sono associati al raggiungimento di prestazioni correlate a benefici ambientali, sociali ed economici.

La misura della sostenibilità I protocolli per i green building : Il processo di certificazione Processo che favorisce la progettazione integrata. Non solo un sistema di certificazione ma un nuovo modo di progettare, costruire e condurre l edificio.

La misura della sostenibilità Il contributo degli impianti Gli impianti rivestono grande importanza nella determinazione del livello di sostenibilità dell edificio. Circa il 50% dei crediti di un sistema LEED e GBC è influenzato da scelte impiantistiche

Il contributo degli impianti L area tematica : gestione delle acque A.A. 2016 Laboratorio Green di Building impianti Council tecnici Italia innovativi per gli edifici - Marco Caffi UNING-BS 20

Il contributo degli impianti Riduzione consumi Terminali a bassa portata Cassette a doppia mandata e vasi con flussi di cacciata limitati a 6 4,5 litri Rubinetterie con dispositivi di limitazione del consumo

Il contributo degli impianti Recupero acqua piovana Sono premiate soluzioni progettuali con impianti di recupero di acqua piovana e grigia sia per uso irriguo che per gli scarichi w.c.

Il contributo degli impianti L area Energia e Atmosfera

Il contributo degli impianti Prestazioni energetiche minime e gestione dei fluidi refrigeranti Sono premiate le scelte progettuali che uniscono la scelta di componenti a basso impatto ambientale e che garantiscono efficienze energetiche superiori ai minimi di legge

Il contributo degli impianti Prestazioni energetiche minime e ottimizzazione dell efficienza energetica Le scelte progettuali sono attuate e verificate con tecniche di modellazione energetica in regime dinamico per tenere in considerazione il comportamento reale dell edificioimpianto al variare delle condizioni climatiche esterne ed interne di occupazione

Il contributo degli impianti Prestazioni impianti verificate con il commissioning La messa in atto di attività di commissioning, base ed avanzato, degli impianti dell edificio garantisce l ottimizzazione del loro funzionamento

Il contributo degli impianti L area tematica : qualità ambientale interna

Il contributo degli impianti Prestazioni minime di qualità dell aria ed incremento della ventilazione Le soluzioni impiantistiche devono consentire l incremento di confort e la salubrità ma allo stesso tempo garantire un elevata l efficienza energetica.

Il contributo degli impianti Controllo e gestione del confort termico Le soluzioni progettuali devono consentire una flessibile e personalizzata gestione del confort termico ma garantendo un elevata efficienza energetica T T T T T T T

Conclusioni Il risultato efficienza al quadrato : risparmio risorse e maggiore qualità della vita

Conclusioni Il contributo di GBC Italia alla certificazione Il nostro lavoro di questi anni ha favorito lo sviluppo di edifici che costituiscono oggi una vera città sostenibile, destinata a raddoppiare in pochi anni. È una città in continua espansione. dati dicembre 2017

www.gbcitalia.org Grazie dell attenzione. Piazza Manifattura, 1 38068 Rovereto (TN) 0464 443452 info@gbcitalia.org www.gbcitalia.org

Il calcolo dinamico orario con la nuova UNI EN ISO 52016

Il calcolo dinamico orario con la nuova UNI EN ISO 52016 La nuova UNI EN ISO 52016 Calcolo in regime stazionario VS calcolo dinamico con metodo orario Caso studio Il calcolo con le UNI TS 11300 eseguito con TERMOLOG Il calcolo secondo la UNI EN ISO 52016 eseguito con il nuovo motore di calcolo dinamico orario di TERMOLOG Il confronto dei risultati

MATERIALE Nella cartellina: CATALOGO LISTINO Tramite email: SLIDE in PDF ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE (aggiungi no-reply@logical.it alla tua rubrica)

Logical Soft Dal 1985 software tecnico per l edilizia Oltre 15.000 clienti in Italia > 9.000 utenti TERMOLOG

TERMOLOG Progetto, certificazione e diagnosi energetica, Contabilizzazione del Calore. TRAVILOG ACUSTILOG SCHEDULOG COMPULOG Calcolo strutturale e analisi sismica. Cemento armato, acciaio, muratura portante e legno. Progetto isolamento acustico. Requisiti acustici passivi e classificazione degli edifici. Sicurezza in edilizia. Stesura di POS, PSC, DUVRI, GANTT, CSE e Pi.M.U.S Computi metrici e contabilità. La gestione semplice di preventivi e offerte

TERMOLOG EpiX 8

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DLgs 192/2005: Attuazione della 2002/91/CE DLgs 311/2006: Rendimento energetico in edilizia DLgs 115/2008: Efficienza usi finali di energia DM 26/6/2015 Decreto requisiti minimi DM 26/6/2015 Decreto linee guida APE UNI TS 11300

Condizioni al contorno: Dati Climatici UNI 10349 Temperatura e apporti interni UNI TS 11300-1 Bilancio energetico involucro: Calcolo in regime quasi stazionario UNI TS 11300-1 Fabbisogno di energia primaria: Calcolo degli impianti UNI TS 11300-2-3-4-5-6

Relazioni tra i metodi di calcolo orario e mensile I due metodi di calcolo, orario e mensile, utilizzano, per quanto possibile, gli stessi dati di ingresso e assunzioni. È fondamentale che vi sia coerenza nel livello di semplificazione, soprattutto se questo influenza la quantità di dati di ingresso necessari per il calcolo (accuratezza bilanciata). Il metodo orario genera valori mensili utili per ricavare fattori di correlazione con il metodo di calcolo mensile.

Descrizione dei metodi Procedura di calcolo oraria Scopo del metodo orario Il principale obiettivo è quello di considerare l influenza delle variazioni orarie e giornaliere del clima esterno e della gestione dell edificio e le loro interazioni dinamiche nella determinazione dei carichi/fabbisogni di riscaldamento e raffrescamento. Gli elementi edilizi non vengono modellati accorpati con parametri aggregati (ISO 13790), ma ciascun componente viene modellato separatamente.

Descrizione dei metodi Procedura di calcolo oraria Principi del metodo orario Determinazione della temperatura interna di un locale o di una zona termica mediante risoluzione, in regime transitorio su base oraria, di un sistema di equazioni degli scambi termici che avvengono tra l ambiente interno e l ambiente esterno attraverso i componenti trasparenti e opachi costituenti l involucro del locale o della zona. Il risultato del calcolo è, ora per ora, la temperatura di ciascun componente, la temperatura dell aria interna e (se presenti) i carichi termici di riscaldamento e di raffrescamento. Ciascun componente edilizio (es. pavimento, finestra, parete) è modellato in una serie di nodi (capacità e resistenze termiche).

Descrizione dei metodi Procedura di calcolo oraria Modellazione dei componenti edilizi Vantaggi nel modellare separatamente i componenti edilizi: assenza di problematiche dovute alla combinazione di flussi termici differenti con condizioni ambientali differenti (es. flussi attraverso la copertura e flussi attraverso il terreno); evitata necessità di raggruppare arbitrariamente la massa termica in un unica capacità termica complessiva della zona; chiara identificazione e distinzione della temperatura radiante interna dalla temperatura dell aria interna, stessi dati d ingresso richiesti dal metodo mensile. Svantaggi: è richiesto un metodo di simulazione numerica robusto (software) al fine di risolvere le equazioni per un più elevato numero di nodi.

Il metodo di calcolo dinamico della nuova norma EN ISO 52016 è basato su un modello a parametri concentrati RC (resistenza capacità) dove ogni elemento disperdente viene rappresentato tramite un circuito equivalente RC a parametri concentrati costituito da:5 nodi. 4 resistenze. 5 condensatori. A cui si aggiungono:3 nodi per la temperatura dell'aria 2 resistenze convettive 2 resistenze radiative

La norma propone un metodo per determinare i valori delle conduttanze h eli:n e delle capacità termiche specifiche k eli;n da attribuire al modello RC. resistenza di sola conduzione (R eli;c m 2 K/W) capacità termica media per unità di superficie. (C eli;m J/m 2 K) posizione della massa termica Sono previste 5 differenti casi di posizionamento della massa termica indicati nella norma In tutti i casi, indipendentemente dalla localizzazione della massa termica, la resistenza totale è suddivisa sulle conduttanze tra i nodi in questo modo:

Tipo I La massa termica è sul lato interno della parete (es. parete cappotta) in questo caso tutta la capacità termica è attribuita al nodo interno 5: k eli;5 = C eli;m k eli;1 = k eli;2 = k eli;3 = k eli;4 = 0 Tipo E La massa termica è sul lato esterno della parete (es. parete isolata internamente) in questo caso tutta la capacità termica è attribuita al nodo esterno 1:k eli;1 = C eli;m k eli;2 = k eli;3 = k eli;4 = k eli;5 = 0 Tipo EI La massa termica è in parte sul lato interno in parte sul lato esterno della parete (es. parete isolata in intercapedine) in questo caso tutta la capacità termica complessiva è suddivisa tra i nodi interno ed esterno 1 e 5:k eli;1 = k eli;2 = C eli;m /2 k eli;3 = k eli;4 = k eli;5 = 0 Tipo D La massa termica è distribuita su tutto lo spessore della parete (es. parete in laterizio termoisolante) in questo caso la capacità termica complessiva è suddivisa fra tutti gli strati in questo modo:k eli;2 = k eli;3 = k eli;4 = C eli;m /4 k eli;1 = k eli;5 = C eli;m /8 Tipo M La massa termica è concentrata al centro della parete (es. parete isolata sia internamente che esternamente) in questo caso tutta la capacità termica complessiva è attribuita al nodo centrale:k eli;3 = C eli;m k eli;1 = k eli;2 = k eli;4 = k eli;5 = 0 Questa metodologia consente di applicare il metodo dinamico senza che siano necessarie più informazioni rispetto a quelle utilizzate per il calcolo in regime stazionario. Infatti i parametri per il calcolo dinamico vengono ricavati dalla resistenza termica di conduzione complessiva della struttura e dalla capacità termica areica.

Carico e fabbisogno ideale vs carico e fabbisogno con un impianto specifico Condizioni Obiettivi Proprietà Carico e fabbisogno di riscaldamento/raffrescamento «ideale» Le specifiche dell impianto non sono note Deve essere valutata l utilizzabilità dell impianto Carico e fabbisogno di riscaldamento/raffrescamento «con un impianto specifico» Il tipo e il progetto dell impianto sono noti Devono essere valutati gli effetti di una specifica gestione Funzionamento continuo non continuo Potenza termica nessuna limitazione limitata (disponibile) Perdite di energia termica non recuperabili ulteriormente specificate Tipo di emissione termica solo convettiva convettiva e radiativa

CONTRO PRO Scelta del metodo di calcolo appropriato Consumo energetico reale Il migliore riferimento per conoscere la prestazione energetica degli edifici. Non rappresenta condizioni standard. I dati sono difficilmente disponibili e richiedono molto tempo per essere acquisiti. Metodo dinamico dettagliato Considera fenomeni non lineari nella modellazione termoenergetica dell edificio e dei suoi impianti tecnici. Presenta complessità e un elevato livello di dettaglio dei dati. Non può essere utilizzato nel contesto della legislazione (non garantisce riproducibilità e trasparenza). Metodo orario semplificato Considera l influenza delle variazioni temporali del clima esterno e della gestione nella determinazione dei fabbisogni energetici. La quantità di dati di ingresso è confrontabile con quella del metodo mensile. Non è un metodo di riferimento adeguato nei casi in cui si devono considerare fenomeni complessi (es. interazione termica tra zone). Metodo mensile Il bilancio termico mensile è semplice e facile da seguire (trasparenza). Il metodo può essere testato facilmente (riproducibilità e verificabilità). Non prende in considerazione l influenza delle variazioni del clima esterno e della gestione e le loro interazioni dinamiche in modo trasparente. Fonte: Vincenzo Corrado - Politecnico di Torino

Procedure di zonizzazione termica 1. Per ciascuno spazio si specifica la categoria di spazio. 2. Tutti gli spazi adiacenti che appartengono alla stessa categoria di spazio sono raggruppati in un unica zona termica. 3. In caso di grandi aperture tra spazi, gli spazi sono combinati in un unica zona termica. 4. Una zona termica viene suddivisa in modo tale che una zona termica contenga solo spazi che condividano la stessa combinazione di servizi rilevanti. 5. Zone climatizzate adiacenti possono essere combinate se le condizioni termiche d uso sono le stesse o sono simili.

Procedure di zonizzazione termica 6. In caso di calcoli con un impianto specifico, può essere necessario suddividere una zona termica per l eventuale presenza di regole nelle pertinenti norme d impianto finalizzate a garantire una certa omogeneità nell impianto o sottosistema impiantistico all interno di una zona termica. 7. Una zona termica è suddivisa in modo tale che sia garantita una certa omogeneità della zona nel bilancio termico. I criteri sono più rigorosi in presenza di raffrescamento. 8. Zone non climatizzate adiacenti possono essere combinate. 9. Una piccola zona termica può essere (ri )combinata con una zona termica adiacente se ha lo stesso set di servizi, ma diverse condizioni d uso. 10. Una zona termica molto piccola può essere (ri )combinata con una zona termica adiacente anche se ha un diverso set di servizi. 09/11/2017 Vincenzo Corrado - Politecnico di Torino 21

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