Regolamento del Museo delle Armi e della Tradizione Armiera

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CITTA' di GARDONE VAL TROMPIA (Provincia di Brescia) Regolamento del Museo delle Armi e della Tradizione Armiera Approvato con deliberazione n. 68 del Consiglio Comunale in data 25 Settembre 2007, divenuta esecutiva in data 2/11/2007.

REGOLAMENTO DEL MUSEO DELLE ARMI E DELLA TRADIZIONE ARMIERA CON SEDE NELLA VILLA MUTTI BERNARDELLI IN GARDONE V.T. (BS) Art. 1. Denominazione e sede Nell ambito delle finalità dell Amministrazione Comunale di Gardone V.T. è costituito quale attività specifica il Museo delle armi e della Tradizione armiera dotato del presente regolamento. Il Museo ha sede nello stabile denominato Villa Mutti Bernardelli, in via XX Settembre. Il Museo è stato istituito con deliberazione della Giunta Comunale n. 214 del 05/07/2000. Art. 2. Adesione a sistemi museali Il Museo ha aderito al Sistema museale di Valle Trompia con deliberazione di Consiglio n. 92 del 19.12.06. Il Museo, con apposito deliberato dell organo comunale competente, potrà aderire al sistema museale tematico previsto nell ambito dell organizzazione museale regionale, nazionale ed internazionale. All interno di tale organizzazione il Museo approfondirà il tema assegnato. Art. 3. Finalità Le finalità del Museo quale organismo permanente e senza fini di lucro sono : a.) Raccogliere, esporre ed organizzare, secondo gli standard museali e le linee guida nazionali e/o internazionali, armi bianche o da fuoco, complete o in parti; strumenti, attrezzi e quanto ritenuto necessario a spiegare e ad esemplificare la lavorazione, la produzione e la certificazione delle stesse nella loro evoluzione storica; b.) Promuovere attività di carattere culturale ed informativo, con particolare riguardo ai processi produttivi, alle attività lavorative e alle maestranze. c.) Contribuire alla ricerca scientifica, storica ed artistica nei diversi settori di competenza del Museo; d.) Adottare iniziative di carattere didattico; e.) Cooperare con il Sistema Museale della Valle Trompia in specifico per quanto attiene l area della cultura materiale patrimonio storico-industriale; f.) Integrare e coordinare le proprie attività con le altre realtà culturali ed educative del Comune; g.) Rappresentare uno strumento di promozione per il territorio ed il settore produttivo locale. Art. 4 Funzioni I compiti del Museo, da attuare in coordinamento con il Sistema museale della Valle Trompia anche nelle forme di gestione associate e con gli uffici competenti della Provincia di Brescia, della Regione Lombardia e delle Sovrintendenze : a) per quanto riguarda la gestione e cura delle collezioni sono: L acquisizione o incremento L inventariazione La catalogazione secondo le norme ICCD L ordinamento La conservazione e la sicurezza dei beni e della struttura Il restauro La documentazione La ricerca e lo studio La collaborazione, cooperazione e coordinamento con Musei e Istituti di ricerca Il rapporto con il territorio di riferimento e il Sistema museale della Valle Trompia b.) in materia di servizi al pubblico la pubblica fruizione dei beni e delle conoscenze L esposizione, permanente e/o a rotazione, delle collezioni La produzione di pubblicazioni, scientifiche o divulgative L attività educativa e didattica L attività espositiva temporanea La promozione culturale e della conoscenza dei beni culturali La loro valorizzazione e difesa Lo sviluppo delle conoscenze in relazione al territorio e ai suoi beni 1

L informazione al pubblico e la promozione della partecipazione dei cittadini Il rapporto con il territorio di riferimento e il Sistema Museale di Valle Trompia Art. 6 Assetto finanziario La gestione finanziaria ed economica del museo dell ente avverrà in conformità a quanto disciplinato dalla parte II ordinamento finanziario e contabile del D.L.gs 267/2000. I movimenti economici e finanziari del museo verranno regolarmente iscritti nelle risorse e negli interventi dei documenti programmatori finanziari economici del Comune di Gardone Val Trompia. Art. 7 Personale Il personale del Museo, nominato dal Comune di Gardone Val Trompia, è composto da : Direttore Al Direttore spettano e rientrano nei suoi compiti nel dettaglio La responsabilità della gestione amministrativa e contabile del Museo Il disbrigo della corrispondenza Il direttore deve essere in possesso della professionalità richiesta dalle linee guida sui profili professionali degli operatori dei musei e delle raccolte museali in Lombardia, ai sensi della l.r. 5 gennaio 2000, n.1, commi 130-131, potrà essere individuato nella dotazione organica dell Ente o attraverso altre forme contrattuali Conservatore Al Conservatore spettano e rientrano nei suoi compiti nel dettaglio: La gestione tecnico scientifica del Museo La sistemazione dei locali La cura, l ordinamento, l incremento delle raccolte La costituzione e l aggiornamento degli inventari Il disbrigo della corrispondenza La compilazione di guide e cataloghi illustrativi del Museo La vigilanza del patrimonio scientifico del Comune La disciplina delle visite al pubblico e delle consultazioni del materiale da parte degli studiosi o degli interessati Alla fine di ogni anno il Conservatore è tenuto a presentare una relazione all Amministrazione comunale sullo stato del Museo, sugli incrementi e sull attività svolta. Il conservatore deve essere in possesso della professionalità richiesta dalle linee guida sui profili professionali degli operatori dei musei e delle raccolte museali in Lombardia, ai sensi della l.r. 5 gennaio 2000, n.1, commi 130-131, inoltre dovrà essere in possesso di specifiche competenze nel campo armiero, potrà essere individuato nella dotazione organica dell Ente o attraverso altre forme contrattuali Responsabile dell attività Didattica I compiti del Responsabile didattico sono: curare l attività di studio, promozione e didattiche riguardanti tutti i settori del Museo; coordinare l attività con le altre strutture museali presenti sul territorio; curare i rapporti con le scuole e altre agenzie formative del territorio; curare la formazione e l aggiornamento degli insegnanti, studenti ed altri operatori educativi; coordinare l attività di segreteria per quanto riguarda il settore didattico; elaborare nuovi progetti didattici; coordinare gli operatori didattici. Tale figura professionale deve essere in possesso della professionalità richiesta dalle linee guida sui profili professionali degli operatori dei musei e delle raccolte museali in Lombardia, ai sensi della l.r. 5 gennaio 2000, n.1, commi 130-131, potrà essere individuato nella dotazione organica dell Ente o attraverso altre forme contrattuali. 2

Responsabile tecnico addetto alla sicurezza. Il Responsabile della Sicurezza ha la responsabilità delle attività volte a garantire la sicurezza delle persone e del patrimonio movibile ed immobile. Per i compiti ed i requisiti si demanda alla normativa generale vigente, nonché alle specifiche di riferimento per la materia. Tale figura professionale deve essere in possesso della professionalità richiesta dalle linee guida sui profili professionali degli operatori dei musei e delle raccolte museali in Lombardia, ai sensi della l.r. 5 gennaio 2000, n.1, commi 130-131, potrà essere individuato nella dotazione organica dell Ente o attraverso altre forme contrattuali Addetto ai servizi di custodia e reference Il personale addetto alla segreteria, alla custodia e alla reference del museo potrà essere individuato tra diplomati, personale dipendente del Comune di Gardone Val Trompia, inquadrato nelle categorie B e C del CCNL Regioni e autonomie locali oppure tali servizi di custodia, di accoglienza, potranno essere affidate, mediante la stipula di apposita convenzione, al Sistema Museale di Valle Trompia, ad altri Enti pubblici o privati o ad associazioni di volontariato. Art. 8 Comitato scientifico Il comitato scientifico sarà composto da specialisti del settore, tra cui un esperto del Banco Nazionale di Prova per le armi da fuoco portatili e per le munizioni commerciali di Gardone Val Trompia, da esperte personalità sentiti i sottoscrittori dell accordo di programma, fino ad un massimo di 8 componenti. Le funzioni del comitato scientifico saranno di consulenza sulla formazione del programma delle attività, relativamente all incremento delle collezioni, sul percorso espositivo. Il comitato scientifico avrà anche funzioni propositive relativamente alla realizzazione di mostre ed eventi temporanei. Art. 9 Inalienabilità dei beni I beni del Museo sono inalienabili Art. 10 Gestione e cura delle collezioni 10.1 Donazioni, legati e nuove acquisizioni L accettazione di donazioni e legati avverrà con atto del Direttore del Museo, previa valutazione del Comitato scientifico. Per ogni oggetto che entri definitivamente nel Museo per acquisto, dono, legato o qualsiasi altra causa, deve essere immediatamente rilasciata apposita ricevuta Le ricevute vanno staccate da apposito blocco in triplice copia. La ricevuta reca la data di redazione, il nome del precedente proprietario o possessore, la descrizione sintetica dell oggetto (o anche il numero degli oggetti), eventuali danneggiamenti e/o menomazioni rilevate al momento della consegna, il titolo di acquisti, la firma di chi la redige (di norma il Direttore). Il primo esemplare viene rilasciato al cedente o a chi consegna il bene oppure spedito per raccomandata A.R.. Qualora sia ritenuto opportuno, viene trattenuto presso il Museo a disposizione di chi di ragione, insieme alla matrice. Il secondo esemplare viene rimesso in apposita raccolta, quale dettaglio del carico in attesa di inventariazione. Il terzo esemplare costituisce la matrice e non deve essere staccata dal blocco. 10.2 Inventari e catalogazioni 10.2.1 Inventariazione Il Museo è dotato di un REGISTRO INVENTARIALE e di un REGISTRO DI CARICO E SCARICO DELLE ARMI * Nel Registro inventariale devono essere debitamente elencate tutte le opere ed i reperti in dotazione al Museo, anche quelli eventualmente custoditi in depositi fuori sede indicati con apposita annotazione. Ogni opera ed ogni reperto che entra a far parte definitivamente della dotazione museale per acquisto, per donazione, per legato o sotto qualsiasi altra forma, deve essere immediatamente registrato dal direttore e segnalato alla competente Sovrintendenza. Nell 0inventario devono essere indicati : numero progressivo 3

di registro, data di entrata, descrizione sommaria e tipologica di ogni pezzo, matricola e marchi, misure ( per il materiale proveniente dalle collezioni di Stato si può copiare la descrizione presente negli inventari statali), quantità dei pezzi (quando si tratta di più frammenti raggruppabili sotto una unica voce), provenienza ( ivi compresa l indicazione di tutte le notizie conosciute circa la originaria collocazione ed i recenti trasferimenti del bene da inventariare), collocazione, riferimento alle schede di catalogazione (od a foto e disegni), annotazioni ( situazione di deposito, eventuale numero di inventario delle collezioni di Stato, ecc.). Devono essere, altresì, annotate tutte le eventuali uscite temporanee dei beni conservati nel Museo. La numerazione progressiva originaria di inventario non può essere mutata. Nel REGISTRO DI CARICO E SCARICO DELLE ARMI devono essere immediatamente annotati, a cura del direttore, gli oggetti che entrino a far parte definitivamente delle collezioni museali per acquisto, dono, legato o per prestito temporaneo e che, a norma di legge, devono essere in questo registro elencati. Il direttore provvederà inoltre a segnalare la nuova registrazione alla Questura e ad espletare le necessarie pratiche relative alla denuncia ed il passaggio di proprietà, attraverso la modulistica standard, alla locale Stazione Carabinieri. Copia della documentazione verrà conservata in apposita raccolta. Sul registro di carico e scarico armi (201 pp.), regolarmente vidimato dalla Questura, devono essere indicate per ogni singola arma, nella parte del carico, : la tipologia dell arma, la matricola, eventuali marchi, la data d acquisizione, l indicazione della provenienza e dei relativi documenti giustificativi nella parte del carico ; in quella dello scarico verranno indicati gli stessi elementi, in caso di prestiti temporanei ad altri enti o musei finalizzati alla realizzazione di mostre o di studio. 10.2.2 Catalogazione Dei reperti e del materiale inventariato viene redatta la scheda di catalogazione, anche informatizzata, secondo i criteri seguiti dall Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICDD) e sulla base delle direttive e dei programmi del Sistema Informativo Regionale sui Beni Culturali (S.I.R.Be.C) della Regione Lombardia. Pertanto la scelta del s/w di gestione del Museo dovrà essere concordato con gli uffici competenti della Regione. Le schede, la documentazione fotografica ed i supporti informatici sono conservati presso il Museo. Per quanto attiene alle attività di catalogazione finanziate con risorse di provenienza regionale, in forma diretta o indiretta, i catalogatori, se non disponibili tra il personale di ruolo, vengono individuati esclusivamente nell ambito delle graduatorie, se esistenti, formate a tale scopo e secondo i criteri stabiliti dagli avvisi pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia. In assenza di dette graduatorie i catalogatori potranno essere reperiti tra i laureati con tesi sostenuta nella disciplina competente 10.3 Prestiti temporanei Oltre a quanto disposto dalle vigenti leggi sulla tutela delle cose d interesse artistico, storico e bibliografico, nessun oggetto può essere trasportato fuori dal Museo anche solo temporaneamente per nessun motivo e da nessuna persona senza la previa autorizzazione scritta del Direttore. Senza l autorizzazione del Direttore, inoltre, nessun oggetto può essere rimosso dal posto dove si trova. Per quanto riguarda specificatamente il prestito di pezzi della raccolta in occasione di mostre e manifestazioni sia in Italia che all estero, il Direttore, su conforme parere della Giunta, può concedere prestiti a Musei ed Enti di riconosciuta qualificazione. Per il prestito all interno del Sistema museale si veda l apposito regolamento. Gli oggetti concessi in prestito devono essere assicurati, imballati e trasportati a cura ed a carico del richiedente per il valore stabilito dal Direttore; il trasferimento potrà avvenire solo dopo la consegna della relativa pezza, ove richiesta, e rilascio di ricevuta. Non è consentito il prestito a terzi, anche temporaneo, di oggetti appartenenti al Museo per l allestimento o l arredamento di sedi ed uffici. 10.4 Depositi Il Museo può accettare in deposito per atto del Direttore, previo parere del Comitato scientifico, collezioni, opere ed oggetti. Il depositante conserva la proprietà delle cose depositate, ma non potrà ritirarle che al termine concordato al momento del deposito. Il Museo ha verso i depositanti i soli obblighi e diritti, che sono determinati dal Codice Civile sul deposito volontario. Al ricevimento del bene in oggetto del deposito, verrà rilasciata ricevuta, che dovrà essere ritirata al momento della restituzione del bene e conservata. 4

10.5 Restauri Il Direttore sottopone alla Giunta e al Sistema museale il programma degli interventi di restauro del materiale. Il Direttore provvede, in seguito all approvazione del programma, alla gestione della realizzazione di quanto preventivato Art. 11 Servizi al pubblico 11.1 Consultazione e riproduzione dei materiali Per il pieno adempimento degli scopi del Museo, tutte le raccolte debbono essere visibili e consultabili. Le modalità per l accesso al Museo saranno rese note mediante avviso al pubblico esposto all ingresso del Museo e su tutti i materiali informativi e promozionali dello stesso, del Comune e del Sistema museale di Valle Trompia. Gli oggetti conservati nei depositi ed il materiale d archivio potranno essere esaminati e studiati previa domanda e con speciali cautele, alla presenza del Direttore o di persona delegata. Il Direttore può rilasciare permessi per fotografare o copiare oggetti del Museo. Gli interessati devono rivolgere domanda indicando le opere e gli oggetti, che intendono fotografare o copiare, precisando il motivo della richiesta. In ogni caso il Museo ha diritto ad una copia di ogni riproduzione fotografica da chiunque eseguita. Le riprese filmate all interno del Museo o di cose del Museo devono essere autorizzate dal Direttore. L esecuzione di fotografie o di riprese a scopi commerciali dovrà essere autorizzata dalla Giunta Municipale. Delle fotografie di opere e di oggetti non di proprietà del Museo, eseguite in occasione di mostre temporanee o per altri motivi, potrà essere concessa l esecuzione solo su autorizzazione scritta dei proprietari. 11.2 Apertura del Museo I giorni e gli orari di apertura del Museo sono fissati con deliberazione della Giunta Comunale, sentito il parere del Direttore e del Sistema museale. Il Museo dovrà garantire un orario di apertura al pubblico nel rispetto degli standard minimi previsti dalla Regione Lombardia. 11.3 Biglietteria e distribuzione Il prezzo d ingresso al Museo per i visitatori singoli e in gruppi è fissato annualmente con deliberazione della Giunta Comunale sentito il Sistema Museale. I biglietti si distinguono in interi, ridotti e gratuiti. Ai fini statistici anche per gli ingressi gratuiti deve essere distribuito il relativo biglietto. E facoltà dell Amministrazione Comunale stilare un elenco di categorie (es.: giornalisti, amministratori, ecc.) esenti dall onere del biglietto. Alla biglietteria è annesso un book shop, per la vendita di cataloghi, stampati e materiale vario inerenti il Museo. La gestione dei proventi delle visite guidate, dei laboratori e della cessione di stampati presso il punto di distribuzione è affidata quotidianamente al Direttore, secondo le direttive stabilite dalla Giunta comunale. In sua assenza il Direttore può delegare la riscossione degli eventuali proventi delle visite e della cessione di stampati al personale di turno. 11.4 Visite guidate Il Responsabile del Servizio didattico, in collaborazione con la Segreteria, ha il compito di coordinare le visite guidate al Museo da parte di scolaresche o gruppi organizzati, anche in momenti di chiusura al pubblico del Museo, secondo le direttive del Sistema museale. Le visite Guidate devono essere, pertanto, svolte da persone opportunamente qualificato e periodicamente verificato dal Sistema museale. La giunta comunale fissa il costo delle visite guidate 11.5 Laboratori All interno del Museo sono ricavati spazi destinati a laboratori didattici. Per l utilizzo dell attrezzatura della sezione audiovisivi è sufficiente il normale personale di custodia; per l utilizzo (anche a soli fini dimostrativi) delle attrezzature dei laboratori è richiesta la presenza del Responsabile della didattica o del Conservatore o di un assistente di laboratorio appositamente individuato. 5

Specifiche attività didattiche all interno del laboratorio didattico sono concordate con il Responsabile della didattica. 11.6 Norme comportamentali I visitatori debbono mantenere un contegno conforme alle regole della civile educazione. E rigorosamente vietato al pubblico toccare il materiale esposto, l uso dei telefoni mobili, fumare. compiere qualsiasi atto che possa portare danno o mettere in pericolo il materiale esposto e recare disturbo agli altri visitatori. Ogni oggetto ingombrante deve essere depositato all ingresso del Museo come pure per borse, sacche, zainetti ecc E a disposizione dei visitatori un registro dove si possono segnalare proposte e suggerimenti come pure reclami. Ogni annotazione dovrà essere datata e firmata. Art. 12 Convenzione con Associazioni Il Comune, può stipulare convenzione con una o più Associazioni in ordine alla gestione del Museo anche al fine di migliorarne i requisiti. L associazione per potersi convenzionare deve operare in ambiti culturali attinenti la tipologia del Museo : Deve essere formalmente costituita; Iscritta nel registro Regionale delle Organizzazioni di volontariato; Senza scopo di lucro; Con propri organi di gestione; Con proprio bilancio Con sede preferibilmente nel Comune di Gardone V.T. a) La Convenzione fra Associazione e Museo può riguardare l apertura al pubblico del Museo, la fornitura di personale d accoglienza, di personale tecnico per fare da guida o per gestire laboratori didattici, o qualsiasi altra attività proposta dal Museo. Tutte le persone proposte agli incarichi dovranno essere soci dell Associazione. b) L Associazione può altresì proporre e/o realizzare con il Museo attività, scambi di relazioni, promozioni per i propri soci e/o per il pubblico, dal punto di vista di un vicendevole interesse, accrescimento ed arricchimento (da qui la ribadita necessità che l Associazione sia strettamente attinente alla tipologia del Museo). c) Il Presidente dell Associazione convenzionata, come portavoce delle proposte dei propri soci, curerà i rapporti che avverranno con cadenza periodica, con la Direzione del Museo (Addetto ai servizi di custodia, il responsabile tecnico della sicurezza, il Responsabile dei servizi educativi e Direttore, Conservatore del Museo) e con l Assessore alla cultura del Comune. Degli incontri verrà redatto apposito verbale a cura del Direttore o del Conservatore. d) Alla fine di ogni anno il Presidente dell Associazione è tenuto a presentare una relazione all Amministrazione Comunale sulle situazioni in atto e sui lavori compiuti con e per il Museo. e) E prevista la revoca della suddetta Convenzione, ante tempore, a seguito di fatti che possono costituire irregolarità o violazione di norme di legge e di comportamento. Art. 13 Norme di rinvio Per quanto non previsto dal presente Regolamento si fa rinvio alla normativa nazionale e regionale vigente in materia Art. 14 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore dopo la pubblicazione prevista dallo Statuto Comunale. Dall entrata in vigore del presente regolamento sono abrogati i regolamenti e le disposizioni precedentemente adottati dall Ente nelle materie dallo stesso disciplinate 6