Java per Sistemi Mobili e Ubiqui

Documenti analoghi
Java per Sistemi Mobili e Ubiqui

Sistemi Operativi per Sistemi di Elaborazione Ubiqui

Sistemi Operativi per Sistemi di Elaborazione Ubiqui

Informatica. Prof. A. Longheu. Introduzione a Java

Programmazione ad Oggetti. Java Parte I

Linguaggio Java. Robusto. Orientato agli oggetti. Protegge e gestisce dagli errori. Non permette costrutti pericolosi

European Master on Critical Networked Systems Modulo su Mobile Systems

Panoramica: che cosa è necessario

Programmazione J2ME. Lezione 1. Le MIDlet. Di Blasi Gianpiero - D.M.I. - Università di Catania

Informatica. Terzo anno Prof. A. Longheu

Laboratorio di Programmazione Lezione 1. Cristian Del Fabbro

Java Native Interface Appunti

Java. Traditional portability (ideal)

Modulo 1 Software e Reti. Prof.ssa Francesca Rammairone

Processi, Threads e Agenti

Introduzione all ambiente di sviluppo

Studio e sviluppo di un applicazione DTT client / server per l autenticazione tramite Carta Nazionale dei Servizi

Corso Base. Liceo Norberto Rosa Bussoleno Prof. Angelo GIORGIO

Ingegneria del Software 1: Eclipse

Approccio stratificato

Java Virtual Machine

Gianluigi Magnasco easitec S.r.l. Parma, 16 Settembre 2010

J2ME Platform. Symbian OS. Nokia property platform: Series 60. Microsoft Windows CE.NET Microsoft Windows Mobile Mobile client-server communication

Italian Black Hats Speech. Sottotitolo (INFOSECURITY ITALIA 2002) Italian Black Hats Association

Java & Linux. Stefano Sanna Gruppo Utenti Linux Cagliari

Strumenti per la programmazione

Introduzione ORGANIZZAZIONE DEL LIBRO. Il libro è composto da 12 capitoli organizzati nelle tre parti seguenti:

Scuola Professionale e Filologica Geom. F.Borgogna Vercelli

Programmazione Client-Server

Programmazione Orientata agli Oggetti in Linguaggio Java

Sistemi Operativi. Conclusioni e nuove frontiere

Sistemi Operativi per Sistemi di Elaborazione Ubiqui

Telematica II 17. Esercitazione/Laboratorio 6

Fondamenti di Informatica 1. Prof. B.Buttarazzi A.A. 2010/2011

Architettura di un sistema operativo

Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova. Sistemi Operativi. Gianluca Della Vedova.

MODELLI ISO/OSI e TCP/IP

Introduzione alla programmazione Java. Dott. Ing. M. Banci, PhD

Oggetti Lezione 3. aspetti generali e definizione di classi I

interoperabilità fra dispositivi forniti da diversi produttori; superare i problemi legati alla limitazione del numero di risorse.

Integration Software S.r.l.

Il calcolatore. Architettura di un calcolatore (Hardware)

Applicazioni web. Sommario. Parte 6 Servlet Java. Applicazioni web - Servlet. Alberto Ferrari 1. Servlet Introduzione alle API ed esempi

Il.NET Framework. By Dario Maggiari. L architettura del.net Framework è riassunta, nel complesso, nella figura seguente:

Allegato Tecnico BaaS/CBaaS

Comunicazione tra Processi

Comunicazione tra Processi

Macchine Virtuali. Docente: Fabio Tordini

Le applet Java. Esempio minimo

Le command line di Java

Cosa è importante: pom.xml Goal Plug-in Repository

Nascita di Java. Che cos e Java? Caratteristiche di Java. Java: linguaggio a oggetti


Esonero del corso di Programmazione a Oggetti

Struttura di un sistema operativo. Struttura dei Sistemi Operativi. Servizi per l utente generico. Servizi per l utente generico

Realtà Virtuali Prof. Raffaella Folgieri, aa 2013/2014

VBA è un linguaggio di scripting derivato da Visual Basic, da cui prende il nome. Come ogni linguaggio ha le sue regole.

Capitolo 2 -- Silberschatz

PROGRAMMA CORSO Analista Programmatore JAVA - ORACLE

TS-CNS Manuale Installazione Linux 2013

La piattaforma Java ME

Java? Sì, grazie. Scopo del corso

Programmazione Java Avanzata Concetti su Java

JUG Sardegna Java Summer Meeting 16 Luglio

Installazione del JDK 6

Sistemi Mobili e Wireless Android Introduzione alla piattaforma

Ambienti di Sviluppo

Sistemi Operativi STRUTTURA DEI SISTEMI OPERATIVI 3.1. Sistemi Operativi. D. Talia - UNICAL

Prova Finale a.a. 2011/2012. Laboratorio 1: Introduzione a Java e Eclipse

Definizione Parte del software che gestisce I programmi applicativi L interfaccia tra il calcolatore e i programmi applicativi Le funzionalità di base

Come valutare e scegliere un Sistema Operativo Embedded

Lezione E5. Sistemi embedded e real-time

Marco Cesati Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria Informatica Università degli Studi di Roma Tor Vergata

DIREZIONE DIDATTICA DI SAN GIUSEPPE JATO Programma Operativo Nazionale Fondo Sociale Europeo - Competenze per lo sviluppo

Connettività e Comunicazione

Introduzione ad Android

Desktop Cloud: modelli, vantaggi, criticità

Realizzazione di un sistema di logging prototipale per la piattaforma

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA

Introduzione Il programma di formazione base di Movicon prevede la disponibilità di nr. 10 moduli, così suddivisibili:

Programmazione AA

Indice generale. Introduzione...xiii. Perché la virtualizzazione...1. Virtualizzazione del desktop: VirtualBox e Player...27

Lezione 4 La Struttura dei Sistemi Operativi. Introduzione

Guida all uso dell ambiente di sviluppo 1 integrato o IDE. JCreator LE 4.50

Appunti dei corsi di Programmazione di Rete Sistemi di elaborazione: Reti II

Smartphone. Nokia Lumia GB. APN: Mobile S.O: Windows Phone 8 SIM: Micro SIM 4G. APN: Mobile S.O: Windows Phone 8.

Organizzazione Monolitica

Smart Card. Elementi ISO /4. Elementi ISO /4. Elementi ISO /4. Elementi ISO /4. PC/SC MUSCLE Smart card in ambiente linux

FileMaker 8. Installazione dei driver client FileMaker 8 ODBC e JDBC

Programmazione in Java Parte I: Fondamenti

Programmazione di sistemi distribuiti

Corso sul linguaggio Java

Connettività e Comunicazione

Connettività e Comunicazione

Fondamenti di programmazione in Java. Lezione III


Ingegneria del Software

APPENDICE 4 AL CAPITOLATO TECNICO

Implementazione di un servizio VoIP in ambienti SOA per mobile computing

Introduzione ad Android

Transcript:

Griglie e Sistemi di Elaborazione Ubiqui Java per Sistemi Mobili e Ubiqui Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 1 Java per Ubiquitous Computing Java Micro Edition Real-time Java KVM Waba J9 JavaPhone Java Card Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 2 1

Java per Ubiquitous Computing Java Standard Edition non è adatto ad essere usato su dispositivi ubiqui con limitate risorse. Tuttavia, Java era stato inizialmente pensato sistemi di small computing. Java Standard Edition (J2SE): versione per PC tradizionali basato su JVM. Java Enterprise Edition (J2EE): versione per macchine server che include JSP, Java Beans, JDBC, Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 3 Java per Ubiquitous Computing Java Micro Edition (J2ME): versione per sistemi ubiqui e pervasivi che include diverse macchine virtuali. Servers Desktop High-End Pervasive Devices Opt. Opt. Packages Packages J2EE J2EE Core Core API API Java Java Hotspot Opt. Opt. Packages Packages J2SE J2SE Core Core API API Java Java programming language JVM JVM J2ME J2ME Core Core API API KVM KVM Mobile Information Device Profile TV Car TV Car MIDP MIDP Profile Profile Profile Profile Personal Personal profile profile Smart cards Smart Smart Card Card Profile Profile Card Card VM VM Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 4 2

Java Micro Edition Java 2 Micro Edition (J2ME): versione per sistemi ubiui e pervasivi senza requisiti di elaborazione realtime. Piccole memorie (128-512 KB) Energia limitata (batterie) Connessi in rete Capacità grafiche limitate. Due configurazioni: Connected Device Configuration (CDC) Connected, limited Device Configuration (CLDC) Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 5 Java Micro Edition Connected Device Configuration (CDC) Dispositivi con ROM > 512 KB e RAM > 256 KB Libreria di user interface limitata. Connected, limited Device Configuration (CLDC) Dispositivi con RAM tra 128 e 512 KB Gestione messaggistica, sicurezza, wireless KVM per questa configurazione. Anche: Embedded Java, Real-time Java, Java Card. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 6 3

Java Micro Edition : Real-time Java Java Standard Edition non è adatta ad applicazioni real-time. Real-time Java : gestione di applicazioni hard realtime. Tempi di esecuzione predicibili Schedulers adattabili: schedulable objects e scheduler con comportamenti predicibili e cambio di scheduler. Gestione avanzata della memoria : per evitare garbage collection costosa. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 7 Java Micro Edition : Real-time Java Accesso alla memoria fisica: per leggere o scrivere direttamente nella memoria di sensori/dispositivi. Sincronizzazione di oggetti e thread: code sincronizzate e monitor efficienti. Gestione di eventi asincroni : con trasferimento di controllo asincrono ad altri oggetti e thread. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 8 4

Java Micro Edition : KVM KVM : Macchina virtuale Java per dispositivi pervasivi con memoria maggiore di 128 KB. Implementa le specifiche di JVM. Progettata per processori a 16 bit, funziona anche su processori a 32 bit. Uso di risorse minime, non massima performance. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 9 Java Micro Edition : KVM Differenze con Java Standard Edition: 1. Classi differenti per la User Interface: no Swing, no AWT, e uso di driver di I/O nativi. 2. Alcune restrizioni: no RMI, thread grouping, array multidimensionali (opzionali). 3. Sottoinsieme delle librerie J2SE: implementazione parziale di java.io e java.net. SDK per KVM. Disponibile su molti cellulari (Nokia, Sony,..) e su diversi SO (es., Symbian). Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 10 5

WABA WABA è molto simile a Java ma non è la stessa cosa! WABA definisce un linguaggio, una VM, e un insieme di classi. Occorre usare WABA SDK e Java SDK nell ambiente di sviluppo. La sintassi è identica, ma i linguaggi non sono compatibili. I programmi WABA possono essere compilati tramite il compilatore Java, ma poi il bytecode va tradotto nella WABA VM. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 11 WABA WABA VM ha bisogno di una memoria molto limitata per eseguire applicazioni su dispositivi ubiqui: circa 60 KB. Possono essere aggiunte funzioni native alla WABA VM. Disponibile su Palm OS, Windows CE, BeOS, anche su Game Boy, ipaq. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 12 6

IBM J9 Visual Age Micro Edition J9: JVM implementata da IBM basata inizialmente su JDK 1.2. Sono disponibili varie configurazioni (class library): 1. jclxtr : usa 92 KB di memoria ROM/flash. 2. jclcore : usa 344 KB di memoria ROM/flash. 3. jclgateway : usa 563 KB di memoria ROM/flash. 4. jclmax : usa 2500 KB di memoria ROM/flash. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 13 IBM J9 Supporta code versioning e repository per lavoro in team di sviluppo. Smart Linker : elimina class file non usati. Ambiente di sviluppo disponibile su Windows e Linux. Piattaforme supportate: Windows CE, Embedded Linux, Palm OS, Neutrino. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 14 7

Confronto : KVM, WABA, J9 KVM WABA J9 Piattaforma Prestazioni Palm OS, Windows CE, Symbian, Linux Basse Palm OS, BeOS, Windows CE Elevate Palm OS, Windows CE, Neutrino, Linux Elevate Uso Memoria Elevato Basso Basso Librerie Indipendenti dai disp. Dipendenti dai disp. Dipendenti dai disp. Standard J2ME J2ME, Java Codice Sorg. Sun/Open Source Open Source No Ambiente di Svil. Java + KVM Java + WABA VM Ambiente + debug remoto Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 15 JavaPhone Una API di Java per telefoni cellulari supportata da Nokia, Sony Ericsson, Motorola, TI, Symbian. Obiettivo: sviluppo di servizi e applicazioni su dispositivi di telefonia mobile. API packages per Direct Telephony Control, Address book and Calendar, User Profile, Network Datagram (SMS), Power Monitoring, Power Management, Application Installation, Communication, SSL. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 16 8

JavaPhone Tramite queste API sono stati definiti due profili principali: Internet Screenphone profile Smart Phone profile Raggruppano diversi package (alcuni obbligatori, altri opzionali). In base ai dispositivi fisici si usano configurazioni Java differenti (con applet o senza). Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 17 Java Card Java Card è un ambiente per lo sviluppo di applicazioni su smart card (es., la SIM di un cellulare) in Java. Permette lo sviluppo di servizi e codice indipendenti dalla piattaforma e permette card multi-applicazione. Gli eseguibili di Java Card sono detti Card applets. Java Card deve essere supportato da un sistema operativo nativo, ma rende le applicazioni indipendenti da esso. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 18 9

Java Card Indipendenza dalla piattaforma: un applicazione per Java Card (Java Card Applet), scritta rispettando le regole imposte dall API Java Card, può essere utilizzata senza modifiche su Java Card fornite da costruttori diversi (usando Card VM). Supporto a più applicazioni: su una stessa Java Card possono coesistere diverse applicazioni (Java Card Applet) indipendenti fra loro e selezionabili singolarmente in fase di esecuzione. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 19 Java Card Caricamento di nuove applicazioni dopo la consegna: dopo che una Java Card è stata consegnata all utente finale è ancora possibile caricare nuove applicazioni attraverso terminali addetti all espletamento dei servizi. Flessibilità: il linguaggio utilizzato per programmare le Java Card è un subset del linguaggio Java: programmazione ad oggetti su smart card. Compatibilità con gli standard delle SmartCard: le Java Card sono compatibili con lo standard ISO 7816, lo standard più diffuso nel campo delle Smart Card. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 20 10

Java Card Memoria ROM: è utilizzato per contenere il sistema operativo della JavaCard e la parte standard del JCRE (Java Card Runtime Environment) l infrastruttura che permette il funzionamento della JavaCard. La dimensione di questo tipo di memoria è di circa 32 KByte per buona parte delle Card attualmente in commercio, mentre la dimensione minima richiesta è di 24 KByte; Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 21 Java Card Memoria EPROM: questo tipo di memoria, riscrivibile elettronicamente, è utilizzato per contenere le estensioni del JCRE e i Java Card Applet, nonché gli oggetti non temporanei creati durante l esecuzione di Card Applet. La dimensione di questo tipo di memoria è di circa 16 KByte per buona parte delle Card attualmente in commercio, dimensione che rappresenta anche il limite minimo. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 22 11

Java Card Memoria RAM: è utilizzato per contenere l heap e lo stack necessari per l esecuzione, quindi le variabili e gli oggetti temporanei creati durante l esecuzione dei card Applet. La dimensione di questo tipo di memoria è di circa 1 KByte per buona parte delle Java Card attualmente in commercio, mentre la dimensione minima richiesta è di 500 Byte. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 23 Java Card Il framework Java Card ha la seguente architettura: APDU Card Executive Applet 3 Applet 2 Applet 1 Java Card Framework Java Virtual Machine (VM Card) Sistema Operativo CARD HARWARE Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 24 12

Java Card Il Java Card Run Time Environment (JCRE) ha le interfacce: 1. Card Executive : gestisce la card, le sue applicazioni e le comunicazioni con l esterno. 2. La JVM che esegue i Card applet e le funzioni di libreria. 3. Metodi Nativi per l I/O e la sicurezza. 4. Il Java Card Framework che fornisce le funzioni di libreria tramite 4 packages. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 25 Java Card Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 26 13

Java Card Metodi Nativi: metodi che forniscono le funzionalità di I/O, le funzionalità crittografiche e i servizi di allocazione della memoria. JCVM (Java Card VM): l entità che si occupa dell interpretazione del bytecode Java Card e che fornisce il supporto al linguaggio. Java Card Framework: classi che implementano l API Java Card e include i package e le eventuali estensioni standard. Provvede alla distribuzione dei comandi provenienti dall esterno agli altri componenti e all installazione delle JavaCard Applet. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 27 Java Card Java Card API: interfaccia utilizzata dai Java Card Applet per l accesso al JCRE e ai Metodi Nativi. Questo componente fornisce quindi un insieme di classi che permette di accedere alle risorse standardizzate presenti sulla Java Card. JCRE (Java Card Runtime Environment): è l ambiente JavaCard che permette la portabilità del codice scritto per una JavaCard su un altra Java Card. Estensioni Proprietarie: classi aggiuntive definite dal costruttore della Java Card, che possono essere utilizzate dagli Applet. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 28 14

Java Card : Due Ambienti CAP (in formato CAP- Converted APplet) Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 29 Java Card Il Java Card Framework consiste di 4 packages. 1. java.lang : sottoinsieme di Java 2. javacard framework : classi e interfacce per i card applet. 3. javacard.security : classi e interfacce per la sicurezza della card. 4. javacardx.cripto : classi e interfacce per la sicurezza di funzionalità esportate. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 30 15

Java Card : applet su una smart card Gli applet installati su una smart card possono avere un tempo di vita pari a quello della card. Per terminarli bisogna de-installarli. Gli oggetti sono allocati nella EPROM e sono persistenti. Esistono array transienti, ma non oggetti transienti. Un applet installato può essere selezionato e usato da una applicazione esterna che invia all applet i dati. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 31 Java Card : applet su una smart card LIMITAZIONI Il caricamento dinamico delle classi non è supportato. Non è possibile multithreading. La classe String non è disponibile. I tipi base char, double, float, e long non sono implementati. Il tipo int è opzionale. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 32 16

Sviluppo di un Java Card applet Due passi principali: 1. Definire le APDU di comando e di risposta tra l applet e l applicazione host 2. Sviluppare l applet. Struttura tipica di un applet: import javacard.framework.*... public class MioApplet extends Applet { // Definizioni di istruzioni per l APDU... MioApplet() {...} // Construttore // Metodi per gestire l esecuzione sulla card install() {...} select() {...} deselect() {...} process() {...} // Private methods... } Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 33 Java Card : applet su una smart card import javacard.framework.*; // importazione di classi del framework... public class <Nome Java Card Applet> extends Applet {... private <Nome JavaCard Applet>() { // metodo costruttore // si creano qui gli oggetti utilizzati dall Applet } public static void install(apdu apdu) { // metodo invocato durante l installazione dell Applet } Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 34 17

Java Card : applet su una smart card public boolean select(apdu apdu) { // metodo invocato durante la selezione dell Applet } public void deselect() { // metodo invocato durante la deselezione dell Applet } public void process(apdu apdu) { // metodo invocato alla ricezione di un comando APDU }... } Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 35 Java Card : Metodi public static void install(apdu apdu) { } // metodo invocato durante l installazione dell Applet install(): questo metodo è richiamato dal JCRE come ultimo passo dell installazione del JavaCard Applet. All interno di questo metodo, il programmatore dovrebbe inserire tutte le istruzioni new di creazione degli oggetti che il Java Card Applet intende utilizzare durante l esecuzione. Fra le istruzioni del blocco di codice relativo a questo metodo, il programmatore deve inserire anche una chiamata al metodo System.register() per la registrazione del Java Card Applet presso il JCRE. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 36 18

Java Card : Metodi public boolean select(apdu apdu) { // metodo invocato durante la selezione dell Applet } select(): questo metodo è richiamato dal JCRE quando un Card Applet è selezionato (questo implica che il JCRE ha ricevuto un APDU riportante un istruzione di selezione del Card Applet). Il Java Card Applet può accettare o rifiutare la selezione facendo restituire al metodo rispettivamente true o false. Notare che a questo metodo è passato come parametro l APDU di selezione. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 37 Java Card public void deselect() { // metodo invocato durante la deselezione dell Applet } deselect(): questo metodo è richiamato dal JCRE sul JavaCard Applet correntemente selezionato quando riceve un APDU contenente un istruzione di selezione per deselezionare l applet corrente. Questa chiamata precede immediatamente la chiamata della select() del JavaCard Applet cui la selezione fa riferimento. Questo è quello che accade anche se il Card Applet correntemente selezionato è lo stesso cui l APDU di selezione fa riferimento. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 38 19

Java Card public void process(apdu apdu) { // metodo invocato alla ricezione di un comando APDU } process(): questo metodo è richiamato la prima volta dal JCRE immediatamente dopo la chiamata di select(), ed ogni volta che arriva un APDU di comando dall entità esterna, salvo che questo non sia un APDU di selezione per una JavaCard Applet installata o la richiesta di un metodo nativo. Dopo che sono state eseguite le operazioni, l Applet risponde con un APDU di risposta, contenente gli eventuali dati di risposta e la Status Word di risposta. Quest ultima informa l entità esterna dello stato finale dell esecuzione all interno dell Applet. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 39 Java Card Il mezzo che permette la comunicazione fra le Java Card ed i dispositivi esterni di controllo, che possono essere PC o workstation oppure dispositivi di controllo dedicati, prendono il nome di CAD (Card Acceptance Device). I CAD sono una gamma di dispositivi ampia semplici lettori dispositivi più complessi che presentano, ad esempio, anche un display e un tastierino numerico per l inserimento di dati. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 40 20

Java Card : APDU La comunicazione tra una smart card e l esterno è realizzata tramite lo scambio di dati tramite lo standard Application Protocol Data Unit. Un APDU di comando è una sequenza di byte contenente le istruzioni inviabili dall applicazione esterna alla Java Card e gli eventuali dati associati a queste istruzioni. La struttura degli APDU di comando è definita dallo standard ISO 7816 - parte 4. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 41 Java Card : APDU Ogni APDU di comando può essere suddiviso in due parti, un header ed una parte dati: header dati L header è composto da quattro byte: il CLA (byte di classe), l INS (byte di istruzione), il P1 (primo byte del parametro) il P2 (secondo byte del parametro). Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 42 21

Java Card : APDU Il byte di classe CLA codifica, secondo lo standard ISO, la classe dell istruzione. Il byte di istruzione INS codifica, sempre secondo lo standard ISO 7816 parte 4, l istruzione che la Java Card deve eseguire. Il primo ed il secondo byte del parametro codificano invece il parametro a 16 bit relativo all istruzione. La parte dati degli APDU di comando serve per comunicare eventuali dati al Card Applet destinatario dell istruzione. Questa parte dati è a lunghezza variabile e può anche non essere presente. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 43 Java Card : APDU La parte Dati è composta da: Lc : un byte che indica la lunghezza dei dati inviati nell APDU DATA : i dati da scambiare (opzionali) Le : un byte che indica la lunghezza dei dati attesi in risposta dell APDU Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 44 22

Java Card : APDU Ogni APDU di risposta è composto da i dati e da due word di stato DATA SW1 SW2 I dati sono opzionali. La loro lunghezza è indicata nell APDU di comando. I due byte di stato contengono informazioni di stato dell operazione richiesta. Griglie e Sistemi Ubiqui - D. Talia - UNICAL 45 23