ITINERARI DI PREGHIERA PER L AVVENTO ATTENDERE L'AMORE Il tempo è compiuto Introduzione Avvento: tempo del desiderio, della ricerca, dell'attesa. Desiderio, ricerca, attesa che si riassumono nella grande sete di amore del cuore umano. Amore che trova il suo primo appagamento in tanti tu umani. Amore che trova ogni pienezza nel Tu divino. Accensione della lampada (Si può iniziare con l'accensione della lampada, come nella precedente celebrazione, accompagnando il rito con un canto) Saluto L'amore di Dio Padre che Cristo ci ha rivelato donandoci il suo Spirito, sia con tutti voi. Amen Preghiera Nel cuore della sua notte, o Dio, il cieco desidera la luce e in mezzo alla tempesta il naufrago cerca la riva sicura. In mezzo alle nostre insipienze e lotte, nel cuore delle nostre ribellioni, anche noi, Signore, portiamo il segreto desiderio di arrenderci finalmente a te, al tuo amore e alla tua volontà, per vivere davvero per i secoli dei secoli. Amen. 1. Attesa di carità nel mondo (Si possono elencare una serie di fatti - tratti direttamente dalla vita della comunità o dalla stampa - che testimoniano l'attesa della carità presente oggi nel mondo e nella nostra zona). Attendono amore l'anziano, il drogato, lo straniero, il bambino, la coppia, i fidanzati... Il mondo è come una grande culla vuota che aspetta il suo ospite: l'amore! A conclusione, per riassumere questa attesa, si può leggere la seguente poesia di Tagore: Attesa dell'amore
Attendo soltanto l'amore per abbandonarmi alfine nelle tue mani. Per questo è così tardi e mi son macchiato di tante colpe e omissioni. Vengono con le loro leggi e i loro codici a legarmi; ma io sempre li eludo; perché attendo soltanto l'amore per abbandonarmi alfine nelle sue mani. M'incolpano e mi chiamano sventato e non ho dubbi che l'accusa è fondata. Trascorso è il giorno del mercato, i lavori sono stati terminati. Coloro che invano sono venuti a chiamarmi, sono tornati delusi. lo attendo soltanto l'amore per abbandonarmi alfine nelle sue mani. 2. Attesa di carità attesa di Dio Dal Cantico dei Cantici (2,8-14) Una voce! Il mio diletto! Eccolo, viene saltando per i monti, balzando per le colline. Somiglia il mio diletto a un capriolo o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro il nostro muro; guarda dalla finestra, spia attraverso le inferriate. Ora parla il mio diletto e mi dice: «Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! Perché, ecco, l'inverno è passato, è cessata la pioggia, se n'è andata; i fiori sono apparsi nei campi, il tempo del canto è tornato e la voce della tortora ancora si fa sentire nella nostra campagna. Il fico ha messo fuori i primi frutti e le viti fiorite spandono fragranza. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! 0 mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro». oppure Dal Cantico dei Cantici (3,1-4a)
Così dice la sposa: «Sul mio giaciglio, lungo la notte, ho cercato l'amato del mio cuore; l'ho cercato ma non l'ho trovato. Mi alzerò e farò il giro della città; per le strade e per le piazze; voglio cercare l'amato del mio cuore. L'ho cercato, ma non l'ho trovato. Mi hanno incontrato le guardie che fanno la ronda: «Avete visto l'amato del mio cuore?» Da poco le avevo oltrepassate, quando trovai l'amato del mio cuore». Salmo di meditazione (62: Casa del Padre A13) rit. Dall'aurora io ti cerco, o Dio: che io veda la tua potenza e la tua gloria 1 O Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco, di te ha sete l'anima mia, 2 a te anela la mia carne, come terra deserta, arida, senz'acqua. 3 Così nel santuario ti ho cercato, per contemplare la tua potenza e la tua gloria. 4 Poiché la tua grazia vale più della vita le mie labbra diranno la tua lode. 5 Così ti benedirò finché io viva, nel tuo nome alzerò le tue mani. 6 Mi sazierò come a lauto convito, e con voci di gioia ti loderà la mia bocca 7 Nel mio giaciglio di te mi ricordo, penso a te nelle veglie notturne, 8 sei stato il mio aiuto: esulto di gioia all'ombra delle tue ali. 9 A te si stringe l'anima mia. La forza della tua destra mi sostiene. 3. Gesù, compimento dell'attesa manifestazione della carità di Dio Dalla lettera dell'apostolo san Paolo a Tito (3, 4-7) Carissimo, quando si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi
abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia diventassimo credi, secondo la speranza, della vita eterna. Salmo di meditazione (129: Casa del Padre A34) Rit. Spero nel Signore e aspetto sulla sua parola 1 Dal profondo a te grido, Signore: Signore, ascolta la mia voce 2 Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera. 3 Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere? 4 Ma presso di te è il perdono, perciò avremo il tuo timore. 5 Io spero nel Signore, l'anima mia spera nella sua parola. 6 L'anima mia attende il Signore più che le sentinelle l'aurora. 7 Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia, 8 grande è presso di lui la redenzione: egli redimerà Israele da tutte le sue colpe. (oppure si può leggere Tito 2,11-14) 4. La Chiesa, manifestazione della carità di Dio Dal Vangelo secondo Luca (1,39-45) In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore». Omelia (Traccia) 1- Esiste nel mondo una grande attesa-sete di carità: donata e ricevuta - l'avvento tempo per scoprirla
2- Il compimento dell'attesa- sete: i «tu» umani e il Tu divino: Gesù - Gesù manifestazione della carità del Padre. 3- La Chiesa portatrice e manifestatrice della carità di Dio: Maria che visita Elisabetta ne è l'icona. 4 - Invito ad avvicinarsi alla Lampada, segno della presenza dell'amore di Dio e dell'amore della Chiesa, per attingervi come da una sorgente. Gesto simbolico (Dopo l'invito del presidente, ciascuno si reca alla fiamma della lampada posta davanti all'assemblea e avvicina le due mani aperte fino a sentirne il calore; poi compie un gesto simile a colui che ha sete e presso una sorgente raccoglie l'acqua con le mani; porta le mani al volto, quasi per bere, per dissetarsi alla sorgente dell'amore, per lasciarsi prendere dalla grazia del Natale; le mani potrebbero anche essere portate al petto. Il gesto va compiuto senza precipitazione, pregando. Tutta l'assemblea prega silenziosamente o cantando uno dei canti dell'avvento. Al termine si possono anche mettere in comune i pensieri che la Parola ascoltata e tradotta in gesto, ha suggerito; eccone alcuni esempi). Preghiera (durante il gesto, intercalandole con silenzi o acclamazioni, si possono dire alcune preghiere, che traducono il significato di ciò che si è ascoltato e compiuto ad esempio): Quando mi son mosso/a dal mio posto per avvicinarmi a questa fiamma ho percepito come rivolta a me la parola del cantico dei cantici: «Alzati, amica mia, mia bella, e vieni. Ecco l'inverno è passato, il tempo del canto è tornato». Davvero, Signore, chi si avvicina a te e scopre il tuo amore e l'amore dei fratelli è riempito di gioia, inondato di luce, colmato di pace. Termina il freddo inverno e incomincia la stagione del canto. Anch'io mi nascondo spesso, Signore, nei nascondigli dei dirupi, nelle fenditure delle rocce dove c'è tanta umidità; mi sottraggo agli appuntamenti con l'amore. E tu continui a dirmi: «Alzati, amica mia, mia bella, e vieni» Non smettere, Signore, di chiamarmi finché non mi arrendo, esco dal mio nascondiglio, dal mio isolamento per essere libero di amare. Ho quasi toccato il calore di questa piccola fiamma
e ho pensato al freddo che ho dentro, alle chiusure... Il mio cuore è spesso una ghiacciaia, insensibile apatico. Signore non lasciarmi nella mia freddezza. Fa' che mi lasci prendere dal calore della tua luce e sul mio volto si stampi il colore che disegna il sole dell'alta montagna. Dammi uno spirito simile al tuo per amare disinteressatamente. Chi si avvicina a te, Signore, al tuo amore, non può più rimanere chiuso dentro la propria casa, sente l'urgenza di andare come Maria e donare la gioia che ha ricevuto e il canto che gli è nato nel cuore. Dona alla tua Chiesa che ogni giorno e ogni momento fa l'esperienza viva del tuo amore, di essere sollecita nell'andare verso gli uomini del nostro tempo e di recare loro il lieto annuncio del Vangelo dell'amore. Signore, mi sono accostato/a a questa fiamma: tante volte mi avvicino al tuo amore nel corso della mia giornata: nelle persone che mi sono accanto nelle loro parole e nei loro gesti, nella tua parola e nei tuoi sacramenti. Aiutami a scoprire questo amore, ad avvicinarmi ad esso con la gioia di stare continuamente alla tua presenza, «nel segreto della tua tenda». Mentre mi avvicinavo a questa fiamma pensavo a quanti non hanno ancora deciso di avvicinarsi e si tengono lontani dal tuo amore; non ne hanno ancora fatto l'esperienza. Signore, ispira il desiderio di muoversi, fa' che crescano le file di quanti cercano l'amore e lo trovano percorrendo le vie che ad esso conducono. Signore, tu vuoi che anch'io sia una fiamma di carità a cui altri possano avvicinarsi per sentire la tua presenza nella loro vita. Non fare mai mancare alla mia lampada l'olio del tuo Spirito e la forza e costanza di amare, concretamente, disinteressatamente, sempre, fino nella tua eternità. (fidanzato/a; analogamente ci potrebbero essere preghiere per le varie situazioni di vita)
A contatto con la tua luce ho visto che ciò che chiamo amore non è tale. Credevo di amare una persona, ma ora mi accorgo che ho solo un sentimento confuso e torbido fatto di impulsi, chiuso ad ogni richiamo di azzurro. Ciò che credevo amore rifugge dalla luce e non vuole il confronto con la tua parola, preferisce il nascondimento, ricorre all'insincerità, si sazia di visioni, di sogni e di gesti dove manca ogni poesia e lascia a bocca amara. Signore, fa' che io accetti di essere giudicato/a dalla tua luce, qualcosa di bello e di pulito, che non teme la tua presenza: solo se tu sei presente il mio amore diventa divino e acquista il sapore dell'eternità. (preghiere libere; oppure una preghiera sullo stile della preghiera dei fedeli) Preghiera conclusiva O Cristo, stella radiosa del mattino, roveto sempre ardente nel deserto del mondo, salvezza sempre invocata e sempre attesa, tutta la Chiesa ora ti grida come la sposa pronta per le nozze: vieni, Signore Gesti, unica speranza del mondo. Tu sei Dio, e vivi e regni con Dio Padre... Canto Fa' che il fuoco interiore che infiamma il tuo essere e fu rivelato a Mosè sul monte, venga a bruciare in noi, consumi ogni nostra freddezza e renda il nostro cuore ardente e generoso. Facci gustare e sentire, nella diversità e nell'abbondanza dei suoi doni, la ricchezza del tuo amore che trabocca, vuole colmarci del tuo infinito e ci guida e spinge incessantemente verso la tua eternità dove Amore e Pace durano
Canto per i secoli dei secoli. Amen.