OSSERVATORIO NORD EST. Nel Nord Est 1 su 3 è contrario all Euro

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Transcript:

OSSERVATORIO NORD EST Nel Nord Est 1 su 3 è contrario all Euro Il Gazzettino, 04.11.2014

NOTA INFORMATIVA L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 14-16 ottobre 2014 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1024 persone (rifiuti/sostituzioni: 6498), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.06%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Irene Sguotti ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti. Documento completo su www.agcom.it. 2

LA DEBOLE MONETA DI UN EUROPA CHE NON C È di Ilvo Diamanti Eravamo (quasi) tutti europeisti nel 2002. Appena entrati nel secondo millennio. Appena entrati nell Europa dell euro. Sei persone su dieci, nel Nordest, allora, avevano fiducia nell Unione Europea. Pensavano (pensavamo) che l euro avrebbe sostenuto l economia e lo sviluppo. Sarebbe stato il primo, importante passo della costruzione dell Europa - politica. Dell Europa come casa comune. Perché non c è moneta senza Stato. Così, l euro era apparso il passaggio, irreversibile, verso lo Stato europeo. Ma ciò non è avvenuto. Dodici anni dopo l euro, la costruzione dell Europa politica è ancora un obiettivo lontano. Anzi, nel corso degli anni si è complicato e allontanato. La fiducia nei confronti della UE ha, quindi, cominciato a calare. Da subito. E oggi, secondo i dati dell Osservatorio sul Nordest, solo un terzo delle persone si sente cittadino europeo. Parallelamente, la moneta appare sempre più un problema, piuttosto che una risorsa. Un limite e un costo invece che un vantaggio. Un indagine recente di Eurobarometro, il sistema di sondaggi che monitora l opinione pubblica per conto del Parlamento europeo, ha rilevato che, per la prima volta, in Italia il peso degli euroscettici supera quello degli euro convinti. In particolare: la maggioranza degli italiani ritiene che l euro produca più costi che benefici, per la vita economica del Paese e, soprattutto, per quella delle famiglie e delle persone. Un orientamento condiviso anche nel Nordest, evidentemente. D altronde, non poteva essere altrimenti, perché una moneta senza Stato lascia il mercato senza spiegazioni. Senza giustificazione. Senza interlocutori. Senza autorità. Per questo, un anno dopo l altro, è cresciuta la delusione. Verso l Europa e la sua moneta. Eppure, ancora oggi, nonostante tutto, oltre due terzi dei cittadini del Nordest, rileva l Osservatorio di Demos, stentano a rinunciare all euro. O meglio, temono di uscire dalla moneta unica. E, anche se ne hanno nostalgia, preferiscono lasciare la lira nel catalogo dei ricordi. Il maggior grado di ostilità verso l euro è espresso, non a caso, dalle categorie sociali più colpite dalla crisi: i disoccupati e gli operai. Perché l euro è il marchio e il perno del sistema monetario, il cui centro, la cui capitale, è in Germania. Dove ha sede la BCE, a Francoforte. Dove, soprattutto, abitano la Bundesbank, la Banca Federale Tedesca. Dove Angela Merkel governa. Sulla Germania e sulle politiche monetarie ed economiche della UE. Per questo la principale spiegazione 3

dell euro-sfiducia, che emerge dal sondaggio, è politica e si collega strettamente alla scelta di voto. La scelta di uscire dall euro è, infatti, maggioritaria fra gli elettori della Lega (58%). Ma è condivisa anche da (quasi) un elettore di Forza Italia su due. E dal 41% degli elettori del M5s. Solo la base del PD appare ancora convinta della scelta euro-peista. Ma pare difficile che l orientamento espresso dagli elettori del PD possa allargarsi ancora. Divenire maggioritario. Nonostante il largo successo elettorale ottenuto, alle elezioni Europee, dal PD di Renzi. Perché è difficile, a dir poco, accettare un economia e una moneta nonostante. Senza vederne i vantaggi o almeno la necessità. Non per adesione ideale e neppure per interesse, ma per paura. Che, fuori dall euro, sarebbe peggio. Rischieremmo di affondare. A queste condizioni, in queste condizioni, anche il sentimento europeo è, però, destinato a intiepidirsi ulteriormente. A declinare ancora. E se la speranza nella costruzione europea si raffredda, allora il progetto dell Europa politica è destinato, anch esso, a restare tale. Un progetto. Un ideale giusto, ma irrealizzato. Per il prevalere delle resistenze dagli Stati nazionali. E per la reciproca interferenza fra gli Stati e l Unione. Fra un mercato senza guida politica e un istituzione politica, l Unione Europea, incapace di guidare il mercato. E di dare senso alla moneta. Mi pare questo, oggi, il principale problema dell Europa. Il deficit di politica. E la crescente in-credibilità sociale. Perché non è possibile affidare a una moneta la missione di legittimare un istituzione debole. E di dare credibilità e identità al progetto europeo. Se è faticoso, in questi tempi, dirsi europei, figurarsi se è possibile dichiararsi euro-pei. * Direttore Ciset, Ca Foscari - Venezia 4

BASTA CON L EURO, UNO SU TRE ORA VOLTA LE SPALLE ALL UNIONE di Natascia Porcellato L Italia dovrebbe uscire dall Euro e tornare alla Lira : questa idea, largamente supportata da alcune forze politiche, appare non particolarmente popolare nell opinione pubblica di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. Secondo i dati raccolti da Demos per Il Gazzettino, infatti, è il 30% degli intervistati a dichiararsi (molto o moltissimo) d accordo. Tutto bene, dunque? Non esattamente, per due ragioni. La prima è che la quota di nordestini d accordo con il ritorno alla Lira è cresciuto di circa 8 punti percentuali in poco più di un anno. La seconda è che, guardando alla serie storica dell Osservatorio Nord Est, la fiducia nell Unione Europea scende dal 60% del 2002 all attuale 34%. L Unione Europea non appare più quell approdo tanto desiderato un tempo, dunque. Sembrano finiti gli anni in cui l Italia, in generale, e il Nord Est, in modo particolare, guardavano a Bruxelles con ampie aspettative di miglioramento rispetto ad una condotta nazionale giudicata insoddisfacente. La crisi economica e sociale degli ultimi anni, l atteggiamento rigido della Germania in tema di riforme e rispetto dei patti europei, le difficoltà della politica nazionale nell imporre una propria visione e farsi portatrice di azioni che potessero risollevare la condizione italiana: questi fattori hanno progressivamente messo in discussione le speranze di cui era stato investito il ruolo dell Europa, portando ad un disincanto che rischia di diventare orecchio sensibile alle sirene anti-europeiste. Ad oggi, alcuni segnali importanti possono essere intravisti. Il principale indicatore di cui disponiamo è il crollo della fiducia verso l UE sintetizzabile nella distanza che separa il 60% raccolto nel 2002 e l attuale 34%: quasi un dimezzamento del gradimento riposto in Bruxelles. Questo, però, non ha (almeno: ancora) intaccato la moneta unica. È il 30% dei rispondenti, infatti, a ritenere che l Italia dovrebbe uscire dall Euro e ritornare alla Lira, mentre la maggioranza (70%) è nettamente contraria a questa ipotesi. Tuttavia, non va sottovalutato il fatto che nell ultimo anno i favorevoli a questa ipotesi sono cresciuti di circa 8 punti percentuali. 5

Come si configura dal punto di vista socio-professionale la critica all Euro? Le categorie che più sostengono la necessità di abbandonarlo e tornare alla moneta nazionale sono operai (48%) e disoccupati (49%). Sostanzialmente in linea con la media dell area, invece, appaiono imprenditori (31%) e casalinghe (32%). Liberi professionisti (23%), pensionati (22%), impiegati (20%) e studenti (18%) appaiono invece i settori in cui i favorevoli al ritorno alla lira si contraggono maggiormente. Infine, consideriamo come l orientamento politico influenzi l atteggiamento verso l Euro, dato che alcune formazioni Movimento 5 Stelle e Lega Nord, in primis- hanno spesso ventilato l ipotesi di abbandonare la moneta continentale. Come atteso, è tra gli elettori del Carroccio che il consenso si fa più ampio, superando decisamente la soglia della maggioranza assoluta (58%). Allo stesso modo, tra quanti votano per la formazione di Beppe Grillo rileviamo una quota nettamente superiore alla media (41%), anche se è meno di quanto osservato tra i sostenitori di Forza Italia (49%) ma più di quanto espresso dagli elettori dei partiti minori (36%). Intorno alla media dell area, invece, si collocano coloro che oggi mostrano incertezza o reticenza rispetto all orientamento politico (31%), mentre più che dimezzato è il consenso all uscita dall Euro rilevato tra gli elettori del Partito Democratico (14%). 6

USCIRE DALL EURO? Ora le illustrerò alcune opinioni su temi molto attuali. Mi può dire quanto si sente d accordo con esse? (Valori percentuali Nord Est) L Italia dovrebbe uscire dall Euro e tornare alla Lira Fonte: Demos, Osservatorio sul Nord Est, Ottobre 2014 (Base: 1000 casi) 7

USCIRE DALL EURO? Valori percentuali di quanti si dichiarano moltissimo o molto d accordo (serie storica Nord Est) L Italia dovrebbe uscire dall Euro e tornare alla Lira Fonte: Demos, Osservatorio sul Nord Est, Ottobre 2014 (Base: 1000 casi) 8

LA VISIONE DELLE PROFESSIONI Valori percentuali di quanti si dichiarano moltissimo o molto d accordo in base alla categoria socio-professionale L Italia dovrebbe uscire dall Euro e tornare alla Lira Fonte: Demos, Osservatorio sul Nord Est, Ottobre 2014 (Base: 1000 casi) 9

UN OPINIONE POLITICA Valori percentuali di quanti si dichiarano moltissimo o molto d accordo in base all orientamento politico partiti principali L Italia dovrebbe uscire dall Euro e tornare alla Lira Fonte: Demos, Osservatorio sul Nord Est, Ottobre 2014 (Base: 1000 casi) 10

LA FIDUCIA NELL UNIONE EUROPEA Valori percentuali di quanti provano moltissima o molta fiducia nell Unione Europea Serie Storica Nord Est Fonte: Demos, Osservatorio sul Nord Est, Ottobre 2014 (Base: 1000 casi) 11