Distribuzione dei patogeni delle ortive in Puglia Gallitelli D. 1, A. Cardone 2, F. Casulli 1, C. Cariddi, 1. Vovlas, T. Amenduni 1, P. La otte 1 1 Dipartimento di Protezione delle Piante e Microbiologia Applicata, Università degli tudi di Bari 2 Centro di ricerca e perimentazione in Agricoltura "Basile Caramia", Locorotondo (Bari) Riassunto Le mappe che riportano la distribuzione regionale dei patogeni delle ortive intendono fornire il quadro generale della situazione, rapportato al 2000. La distribuzione rappresentata emerge prevalentemente da campionamenti mirati, effettuati in aziende dedicate alla coltivazione di ortive. Gli accertamenti hanno interessato sia piante coltivate, generalmente sintomatiche, sia specie spontanee che, al contrario, non presentavano sintomi specifici. Il quadro emerso è particolarmente preoccupante anche in relazione alla presenza di aziende vivaistiche in aree con elevata incidenza di malattie sostenute da agenti infettivi. I dati pubblicati nel 1999 dall Osservatorio Puglia sul mondo rurale e sul sistema agroindustriale collocano la Puglia al primo posto nell ambito della graduatoria nazionale per la produzione di pomodori, carciofi, cavolfiori, insalate, al secondo per quella di cavoli ed al terzo per quella di peperoni, melanzane e zucchine. Va peraltro sottolineato che per gran parte di queste specie ortive, la produzione pugliese è generalmente almeno pari o superiore al 50% di quella dell intero mezzogiorno d Italia. e rilevanti sono le produzioni per quantità, qualità e valore commerciale, altrettanto lo sono i danni dovuti ad agenti fitopatogeni quali funghi, batteri e virus. Fra questi ultimi, le epifizie di specie o ceppi virali apparsi per la prima volta sul territorio regionale fra il 1988 ed il 1990 sono da ritenersi particolarmente dannose. Il ritrovamento a novembre 2000 del virus dell'accartocciamento fogliare giallo del pomodoro (TYLCV), probabilmente introdotto con il suo vettore, l'aleurodide Bemisia tabaci, rappresenta solo l ultimo ritrovamento in ordine cronologico e lascia poche speranze di rispristino di una condizione "normale" in tempi brevi. Le mappe che riportano la distribuzione regionale dei patogeni delle ortive intendono fornire il quadro generale della situazione, rapportato al 2000. Per il loro approntamento si è fatto ricorso sia a dati raccolti nel periodo di esecuzione del progetto POM A32, sia a quelli raccolti in
anni precedenti. Considerata la vastità delle superfici coltivate ad ortive e la loro variabilità di anno in anno, sia in termini di estensione, sia in termini di varietà colturale, le mappe in questione possono solo fornire un quadro temporaneo della distribuzione di quei patogeni che, a parere di chi scrive, possono pregiudicare la "qualità" delle produzioni sia in vivaio, sia in pieno campo. i noterà, infatti, che alcuni dei patogeni presi in considerazione, non figurano nell' elenco allegato al D.M. del 14.4.97 riguardante le ortive. La distribuzione rappresentata emerge, sia da campionamenti mirati, effettuati in aziende prevalentemente dedicate alla coltivazione di ortive, sia da campioni portati alla nostra attenzione dagli stessi agricoltori, vivaisti e tecnici ed alla cui segnalazione ha spesso fatto seguito un sopralluogo in campo per valutare l effettiva incidenza e intensità della malattia. ella stragrande maggioranza dei casi si è trattato, quindi, di accertamenti effettuati su campioni sintomatici. I campionamenti hanno anche riguardato piante spontanee, raccolte in aree fiancheggianti le aree coltivate (stradine interpoderali, capezzagne, canali di scolo), nell interfila delle colture o all interno di strutture vivaistiche. Fatte salve poche eccezioni, le piante risultate infette erano generalmente asintomatiche. Infine, un cenno a parte merita la validazione dei protocolli di campionamento effettuati nei vivai. In questo caso si è seguito uno schema di tipo sistematico randomizzato cioè eseguito muovendosi lungo una a doppia V () e prelevando i campioni ad intervalli regolari sulla stessa direttrice. Per le malattie virali e per le malattie fogliari indotte da funghi e batteri sono stati usati metodi non distruttivi, prelevando foglie o parti di esse, a mano o con appositi raccoglitori. Per le malattie radicali, del colletto, vascolari e sistemiche si è reso necessario prelevare l intera piantina. Va detto che nelle strutture vivaistiche che si presentavano conformi ai requisiti enunciati nel protocollo per l individuazione e la sorveglianza dei punti critici approntato nel corso del progetto POM A32 sono stati rilevati solo patogeni trasmissibili attraverso il seme ed il cui preventivo accertamento nella semente esula dagli obblighi a cui è tenuto il vivaista ai sensi del D.M. 14/4/1997. Inoltre, si è ritenuto non inutile rappresentare la frequenza di aziende vivaistiche che producono e commercializzano piantine di ortive dei vivai nelle diverse aree che sono anche sede di coltivazione intensiva delle stesse. Pur riconoscendo che in molti casi i patogeni di cui si è redatto l'inventario possono essere ospitati sulla vegetazione spontanea, resta il fatto incontrovertibile che il materiale di moltiplicazione vegetale presente in queste strutture vivaistiche è particolarmente esposto alle infezioni. In queste condizioni è interesse primario del vivaista proteggere la produzione ponendo in essere le misure preventive suggerite nei protocolli per la sorveglianza dei punti critici.
Tabella 1 tima della incidenza delle infezioni dei virus delle ortive riportati in mappa. Progetto POM A32 Risultati di due anni di attività Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001 tima della incidenza delle infezioni riferita alla Puglia al dicembre 2000 Modalità Acronimo ome italiano di trasmissione Pomodoro Peperone Altre olanacee Carciofo Lattuga ndivia Cucurbitacee Crucifere e Cicoria AILV Virus latente italiano del carciofo - - - 5% 2% - - ematodi ALV Virus latente del carciofo - - - Prossima al - - - Afidi 100% AMV Virus del mosaico dell'erba medica 10% - 10% (patata) - - - - Afidi AMCV Virus dell'arricciamento maculato del carciofo - - - da poche piante a - - - Terreno, Contatto tutta la coltura Virus del mosaico del cetriolo 20-100% a 2-5% 5% (melanzana) 0,1-1% - 10-20% 0,1% Afidi seconda del ceppo IV Virus del mosaico dell'impatiens 0,05% è atteso - - - 0,1%, é atteso - - Tripidi incremento incremento LeMV Virus del mosaico della lattuga - - - - 10-70% - - Afidi, seme in lattuga PVY Virus Y della patata 10-15% 20% 20-30% (patata) - - - - Afidi PZV Virus della maculatura zonata del geranio 0,1-1% - - 0,05% - - - Tripidi ToMV Virus del mosaico del pomodoro 2-3% in campo fino al 100% in serra - - - - - - Terreno, eme, Contatto TV Virus dell'avvizzimento maculato del pomodoro 15-20% con punte fino al 95% 0,5% è atteso incremento 30-40% in campo, fino al 70% in serra - 30-40% (melanzana) in serra 5-10% è atteso incremento 30-40% in campo, fino all 80% in serra - - Tripidi TYLCV Virus dell'accartocciamento fogliare giallo del pomodoro - - - - - Aleurodidi (Bemisia tabaci) MV-2 Virus 2 del mosaico dell'anguria - - - - - 10-20% - Afidi (zucchino) ZYMV Virus del mosaico giallo dello zucchino - - - - - 20-30% - Afidi (zucchino)
Altre olanacee Composite Cucurbitacee annicandro Garganico Pomodoro MV-2 ZYMV TV LeMV ALV AMCV TV AMV PVY TV AMV PVY ToMV PZV Ortanova tornara Monte ant Angelo Apricena. Marco in Lamis an evero Altre olanacee Composite Cucurbitacee Rignano Garganico Pomodoro TV TYLCV PVY AMV ToMV FOGGIA Lucera MV-2 ZYMV TV LeMV TV AMV PVY Terlizzi Altre olanacee Composite Cucurbitacee Pomodoro Giovinazzo Canosa Cerignola BARI Andria Ascoli satriano MV-2 ZYMV TV LeMV IV ALV AILV AMCV TV PVY TV PVY AMV ToMV IV PZV Castelluccio dei auri Polignano Monopoli tornarella Ordona Fasano Carovigno BRIDII colture ortive Cucurbitacee Pomodoro TV PVY ToMV Francavilla Mesagne Torchiarolo MV-2 almeno 5 vivai ZYMV Torre.. Oria rchie TARATO LCC Castellaneta ava Ginosa 4 vivai Leverano Villa Castelli 3 vivai Galatina Altre olanacee Composite Cucurbitacee Pomodoro 2 vivai Alezio Taviano Racale ZYMV MV-2 TV LeMV TV PVY TV PVY ToMV 1 vivaio Felline di Alliste Distribuzione dei virus delle ortive in Puglia, elencati in ordine decrescente d importanza economica
Lesin Progetto POM A32 Risultati di due anni di attività Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001 Piante ortive an Manfredoni Foggi Zapponet Margherita di. Candel Cerignol Canos Terlizz Molfett Giovinazz BAR Mol Polignan Monopol Ginos Palagian Castellanet Massafr Manduri Latian Brindisi. Pietro Torchiarol Trepuzz Lecc Campi Monteroni di M. hapla M. incognita av Avetran Leveran Galaton Arade Collepass Collepass Gallipoli Martan Otrant Cutrofian Cutrofian M. javanica Racal quinzan Casaran
Phytophthora infestans 50 0 50 100 150 Kilometers
Verticillium spp. 40 0 40 80 120 Chilometri
clerotinia sclerotiorium 40 0 40 80 120 Chilometri
phaeroteca fusca 40 0 40 80 120 Chilometri
Pseudoperonospora cubensis 40 0 40 80 120 Chilometri
clerotium rolfsii 40 0 40 80 120 Chilometri
Alternaria solani 40 0 40 80 120 Kilometers
Cladosporium fulvum 40 0 40 80 120 Kilometers
Botrytis cinerea 40 0 40 80 120 Kilometers
Pythium spp. 40 0 40 80 120 Kilometers
Bremia lactucae 40 0 40 80 120 Kilometers
rysiphe cichoracearum 40 0 40 80 120 Kilometers
Helicobasidium brebisonii 40 0 40 80 120 Kilometers
Leveillula taurica 40 0 40 80 120 Kilometers
Pyrenochaeta lycopersici 40 0 40 80 120 Kilometers
Phytophthora capsici 40 0 40 80 120 Kilometers