www.morija.org ottobre 2007 161 La fame, il nemico più antico dell umanità 4 I bambini restano le prime vittime 7 Novità: animatrici comunitarie 8 Giornata Solidarietà Sahel
Troppo deboli per lottare contro la malattia Editoriale si calcola che 10 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni che muoiono per le conseguenze della malnutrizione, cioè un bambino ogni tre secondi (fonte Unicef). Una persona su sette non possiede cibo a sufficienza per essere in buona salute e avere una vita attiva. La fame e la malnutrizione sono oggi un rischio più importante dell aids, la malaria e la tubercolosi messi assieme, afferma il Programma alimentare mondiale (PAM). Una mente affamata non può concentrarsi, un corpo affamato non può prendere iniziative, un bambino affamato perde qualsiasi desiderio di giocare e di apprendere. La fame indebolisce anche il sistema immunitario. Privi di un alimentazione corretta, i bambini diventano troppo deboli per lottare contro la malattia e possono morire per infezioni correnti come il morbillo e la diarrea. Ogni anno In Ciad esistono poche strutture per ricevere e curare le vittime della malnutrizione. La situazione tragica del Darfur peggiora attualmente tutto l equilibrio socioeconomico già molto fragile del paese, soprattutto sul piano alimentare. A Koumra, all estremo sud, i collaboratori del PMI (centro di Protezione materna e infantile) lavorano a pieno ritmo da quasi dieci anni a livello nutrizionale e medico. Essi accolgono circa 250 bambini ogni anno per il ricovero e 3500 pazienti in media per un totale di quasi 6000 visite. L informazione e la vaccinazione restano le armi principali cui ricorrere, ma hanno un loro costo, come il latte, le cure offerte tutti i giorni a tutti coloro che cercano disperatamente aiuto. Chiediamo anche a voi di contribuire sostenendo finanziariamente il lavoro effettuato. L équipe di Morija Associazione umanitaria En Reutet 1868 Collombey-le-Grand Tél. 024 472 80 70 Fax 024 472 80 93 relat.publique@morija.org Scopo Assistenza al bisognoso popolo africano, del Sahel in particolare, senza distinzione alcuna di razza o religione. Morija Francia: Jérôme Prékel La Pierre 74410 St Eustache CCP 13.875-50 W 029 Banque: Crédit Agricole, Annecy 96702605676 Mensile d informazione Redazione: Morija Grafia e stampa: Jordi SA, Belp CCP 19-10365-8 Associazione senza scopo di lucro Fondata nel 1979 conformemente agli Articoli 60 e seg. del Codice Civile Svizzero Sede sociale: Collombey-le-Grand (VS) Revisore dei conti: Fiduciaire R. Künzlé SA Monthey I 3 pilastri dell aiuto sono l intervento di emergenza il miglioramento delle condizione di vita i progetti di sviluppo Lo spirito con cui viene offerto il nostro aiuto trova le sue origini nel Vangelo. Prezzo dell abbonamento: CHF 25. / 15. Abbonamento di sostegno: CHF 50. / 30. Qualsiasi contributo aggiuntivo sarà ben accetto. GRAZIE
Penuria alimentare: i bambini sono sempre le prime vittime Gli orfani: un bebè orfano deve essere curato generalmente nel primo anno di vita. In effetti il latte materno in polvere ha prezzi proibitivi per la maggior parte delle famiglie del Ciad e la preparazione dei biberon richiede norme igieniche difficili da seguire nella savana. Il PMI di Koumra riceve dunque giovani orfani accompagnati perlopiù da sua nonna. Queste ultime apprendono così a preparare il latte, a nutrire i bambini e il legame familiare non viene reciso da una separazione che potrebbe durare. Quando i mesi più difficili sono passati, gli orfani tornano a casa e si recano in seguito per un controllo regolare al centro, ricevendo sempre il latte assegnato loro dal PMI. Le visite esterne: ogni mattino donne e bambini arrivano al PMI per farsi curare. Dopo la pesatura, Joël, l infermiere, esamina i bambini. Se si tratta di un bebè orfano, di un piccolo prematuro o di un bambino che presenta segni di malnutrizione, verrà ammesso al centro se necessario per esservi curato più a lungo. Ma nella maggior parte dei casi il trattamento ambulatoriale è sufficiente. L evoluzione dei prematuri è controllata da vicino Magda Pfaender Il PMI di Koumra in Ciad è stato aperto nel 1988 per curare i bambini malnutriti. All epoca imperversava la carestia e l orfanotrofio di Betsaleel non era più in grado di accogliere le persone bisognose. Con una popolazione di 60 000 abitanti, la città di Koumra è multietnica. La sua economia resta fondata sull agricoltura e l allevamento. Gli orfani sono spesso accompagnati da sua nonna I bambini sono sempre le prime vittime della penuria alimentare ricorrente in questa regione dell Africa. In dieci anni il PMI ha dato rapidamente prova di sé. Situazione in loco. I bambini che soffrono di malnutrizione: alcuni capanne sono riservate ai bambini denutriti e alle loro madri. Queste ultime possono così beneficiare di tutti i consigli in materia nutrizionale o sanitaria del personale. Esse preparano le «bouillie» e i pasti, lavorando attivamente per il ristabilimento dei figli. Un po di tristezza è percettibile in questa unità. Nello sguardo delle madri si legge la sofferenza per non avere potuto impedire la malattia dei propri figli. I prematuri: le camere destinate ai prematuri e alle loro madri in un edificio annesso non assomigliano affatto alle nursery che si possono trovare nei nostri ospedali. Un piccolo prematuro non deve avere freddo: questa regola vale in Africa come in Europa, ma i mezzi per raggiungere lo scopo sono molto diversi (vedere articolo a pagina 5).
La visita prenatale come prevenzione Quali sono le difficoltà che riscontrate nel PMI? Succès Nguendibaye è l amministratore del PMI di Koumra Le carenze alimentari hanno varie cause, che le madri di passaggio al PMI hanno enumerato denunciando: la povertà, che può impedire alla famiglia di acquistare alcuni alimenti ricchi di proteine; il basso reddito agricolo, che non permette alla famiglia di mangiare a sufficienza, a causa di una produzione deficitaria di un terreno molto povero; l ignoranza sull alimentazione richiesta ad ogni età; la diarrea e le epidemie, come il morbillo Per estirpare il male alla radice, i collaboratori di Morija in Ciad sviluppano in particolare la costruzione di banche di cereali per prevenire la carestia (vedi www.morija.org). Se si dispiegano sforzi congiunti di scolarizzazione e formazione, i più malnutriti ricevono aiuto e assistenza al PMI di Koumra. L amministratore Succès Nguendibaye insiste attualmente sulla necessità della visita prenatale. «Riceviamo spesso neonati che presentano malattie resistenti. Alcune delle affezioni potrebbero essere evitate se le donne si rivolgessero a noi durante la gravidanza. Spesso non sono nemmeno vaccinate, sono poco informate e le condizioni dei parti a domicilio causano talvolta alcune malattie diagnosticate in seguito. Abbiamo dunque stabilito un giorno settimanale per la visita prenatale e cerchiamo di sensibilizzare le donne affinché comprendano l importanza di questo controllo.» Una delle difficoltà ricorrenti è l educazione delle pazienti anziane. Le famiglie degli orfani credono che le nonne siano a carico del PMI. Naturalmente provvediamo alle esigenze dei bambini finché restano nel centro, ma l alimentazione delle nonne deve essere a carico delle famiglie. Spesso bisogna spiegare, discutere a lungo affinché la famiglia comprenda e accetti la sua parte di oneri. Ha un piccolo aneddoto da raccontarci? Recentemente una famiglia il cui bambino è stato curato al PMI è tornata a trovarci. Ci ha spiegato che quando il bambino si era ammalato, avevano innanzitutto acquistato medicinali in farmacia per CFA 4000 (CHF 10. / 6.25). Siccome il bambino non guariva, è andata a cercare aiuto in ospedale. Hanno speso ancora molto denaro, ma senza risultato. Infine sono venuti al PMI dove il bambino è stato curato per un costo di soli CFA 800 (CHF 2. / 1.25). Sono tornati per ringraziarci e chiederci come il PMI era riuscito a guarire il loro figlio con così pochi medicinali. Intervista realizzata da Magda Pfaender I bambini malnutriti più piccoli sono alimentati con sonda nasogastrica Nota cambiamenti nel comportamento dei pazienti? Mi ha colpito il fatto che negli ultimi tempi le donne sono sempre più spesso accompagnate dai mariti. I padri sembrano prendere coscienza dell importanza della salute dei figli. E un cambiamento veramente positivo. I mariti si interessano a quello che insegniamo durante i corsi di educazione sanitaria.
Vestiti caldi e borse dell acqua calda per i prematuri Alladoume I genitori di Alladoume vivono in un villaggio a 400 km da Koumra, dove non esistono ambulatori per le visite prenatali e il parto. Sono arrivati con un veicolo dal mercato fino a Koumra e il bambino è nato prematuro all ospedale centrale con un peso di kg 460. Ha passato i primi te mesi al PMI con la madre. Ha dormito in una vasca, era coperto e vestito con indumenti caldi, riceveva spesso delle cure. Bambino prematuro al caldo in una vasca Troppo debole per poppare, è stato nutrito con una sonda. Due settimane più tardi, aveva guadagnato un po di peso, prima 1 kg 550, poi 1 kg 800. All uscita dal PMI, il 6 gennaio, pesava 2 kg 950. I suoi genitori sono rimasti ancora 1 mese con lui nella loro famiglia a Koumra e l hanno portato al PMI per un controllo tutte le settimane. Poi sono tornati al loro villaggio. Nel 2006, il PMI ha ricoverato 16 prematuri. Quest anno, a fine maggio, su 78 bambini ricoverati 14 erano prematuri. Quasi metà erano figli di madri sieropositive. L ignoranza delle madri sulla visita prenatale, le infezioni (malaria, HIV/AIDS, malattie sessualmente trasmissibili), un regime alimentare inappropriato delle donne incinte, aborti ripetuti, intossicazioni alimentari e da farmaci, un lavoro troppo pesante o un viaggio negli ultimi due mesi di gravidanza, traumi o colpi subiti sono ragioni che spiegano il forte tasso di bambini prematuri in questa regione del mondo. Noi somministriamo come prassi ai prematuri che accogliamo un antibiotico, un antimalarico e i vaccini contro il tetano. Li copriamo con vestiti caldi, li mettiamo a dormire in una vasca per proteggerli dalle correnti d aria e dal freddo notturno e mettiamo borse dell acqua calda attorno a loro. Poi se i bambini non riescono a prendere il latte dal seno perché troppo deboli, mettiamo loro una sonda nasogastrica e li alimentiamo con latte attraverso una siringa. I bambini di madre sieropositiva che non possono essere allattati beneficiano di latte prima età in polvere ogni tre ore. Tutti i bambini vengono pesati tre volte alla settimana. In caso di insufficienza respiratoria, la respirazione artificiale si fa sull addome o bocca a bocca. bambino, che si è poi gravemente ammalato. Ci manca inoltre materiale specifico come incubatrici, sonde nasogastriche, medicinali, sciroppi. Nonostante tutti gli sforzi, la morte successiva di sette prematuri nel mese di marzo, aprile e maggio 2007 ci ha molto rattristati Joël Nonoyambaye, infermiera responsabile Joël, infermiere responsabile, accoglie e informa le madri sulle cure da prodigare ai figli Insegniamo alle madri come prendersi cura dei loro bambini prematuri e le informiamo che in futuro saranno necessarie visite prenatali, come per un parto in ospedale. Attiriamo inoltre la loro attenzione sul calendario delle vaccinazioni. Detto questo le famiglie sono generalmente analfabete e difficilmente comprendono le esigenze specifiche dei prematuri, che restano molto vulnerabili. Di recente una nonna è venuta in visita e ha dato acqua non bollita al
Salvare! Fané Il 2 aprile 2007, Fané, una piccola Peule, è arrivata dalla savana in braccio a sua madre. Quest ultima non si era mai sottoposta a visite prenatali. Aveva partorito al villaggio quattro giorni prima. Al suo arrivo Fané pesava 1 kg 330. Sua madre non aveva latte, era disperata e non credeva che un bebè così piccolo potesse sopravvivere. Fané era al suo primo figlio. Abbiamo dato al bambino latte in polvere, assieme a tutti i medicinali necessari. Due settimane dopo, Fané pesava 1 kg 580. In un mese, 2 kg 500. All uscita, il 14 giugno, 2 kg 900. La mamma si è commossa nel vedere come ci si prendeva cura della figlia nel PMI per due mesi con poca spesa. Ci ha detto: «non era facile per me restare due mesi lontano dal villaggio. Ma ora ogni settimana mi reco al PMI con Fané fino all età di quattro mesi per controllarne il peso, curarla e prendere il latte necessario. Grazie per quest opera!» Baché Idriss Baché Idriss è nato nella savana il 2 febbraio 2007. I suoi genitori, Peul, non conoscono quello che si definisce come ospedale o centro sanitario. Essi praticavano l agricoltura, l allevamento e la pesca. La madre è deceduta in seguito al parto due giorni dopo la sua nascita. La nonna lo ha portato al PMI di Koumra a dorso d asino. Il bambino pesava 3 kg 200 al suo arrivo, dormiva in un a vasca sotto una capanna rotonda coperta di paglia. Sua nonna gli ha dato regolarmente biberon di latte che ha rapidamente imparato a preparare. La sua famiglia era pronta a pagare le spese e si è molto stupita per i CFA 1500 (CHF 3.75/ 2.35) al mese richiesti. Il latte in effetti è talmente caro sul mercato locale! Tongyambaye Mi chiamo Tongue, sono sposata e madre di un bambino, di nome Tongyambaye, nato il 13 marzo 2007 in un villaggio chiamato Ndila che si trova a circa 25 km da Koumra. Ho partorito a casa e molti mi sfuggivano e rifiutavano di toccare mio figlio perché era nato con una deformazione. Ero disperata. Nel villaggio tutti mi dicevano che era una maledizione e che il bambino non sarebbe sopravvissuto. Una madre di nome Magdallah che conosceva il PMI mi ha detto però che se tutti mi rifiutavano, dovevo portare là mio figlio. Sei giorni dopo la nascita sono partita a piedi per Koumra. L infermiere che mi ha accolta mi ha rassicurata dicendo che mio figlio era nato con una deformazione chiamata labbro leporino e che vari bambini vivevano con questa malformazione. Al PMI veniva pesato regolarmente e il suo sviluppo controllato con attenzione. Tongyambaye, a causa della sua malformazione, non riusciva a poppare. Al nostro arrivo pesava 2 kg 950, dopo due settimane 3 kg 100, dopo un mese 3 kg 300. Il 4 giugno siamo tornati al villaggio con latte e vestiti. Tutti sono stati sorpresi nel vedere come era cambiato questo bambino. Sono tornata al PMI tutte le settimane per un controllo e per cercare il latte. Joël Nonoyambaye
Formazione di animatrici comunitarie Le donne sono così chiamate a cambiare comportamenti, mentalità e modo di fare nella cura della casa. Tra le donne ormai formate figurano Ruth Myamadi e Pauline Adoumta, del villaggio di Matekaga, situato a 25 km da Koumra. Queste due donne sono rientrate e hanno organizzato a loro volta sedute di informazione. Le donne di Matekaga sono formate dalle nuove animatrici Nel PMI è iniziata una formazione di animatrici comunitarie, finalizzata all educazione nutrizionale e alle misure di igiene. Trentasette donne provenienti da diversi villaggi della regione di Koumra hanno partecipato nello scorso febbraio a questa prima sessione. «Sono molto lieta di vedere le donne del nostro quartiere partecipare attivamente a queste sedute di educazione», ha indicato Ruth. «Durante la prima restituzione abbiamo accolto sessanta madri che hanno dichiarato come fosse l ignoranza ad ucciderli al villaggio e che, una volta informate, volevano avvicinarsi ai servizi sanitari e mettere in pratica i loro consigli». «Per la prima volta ho potuto far capire agli altri il valore della vita umana», afferma da parte sua Pauline. «Il dibattito era molto interessante. La maggior parte delle donne presenti ha dichiarato che la negligenza, l ignoranza e anche il comportamento irresponsabile di alcuni mariti in casa erano all origine della mortalità infantile e della malnutrizione dei bambini. I coniugi dovrebbero partecipare anch essi alla prossima seduta di educazione affinché il messaggio sia chiaro per i genitori e la lotta sia comune nelle famiglie a favore della mare e del bambino». Succès Nguendibaye, Amministratore del PMI Il bambino senza nome «Mi chiamo Virginie. A sette mesi e mezzo di gravidanza ho dato alla luce un bambino prematuro all ospedale centrale di Koumra, il 10 marzo 2007. Mi sono sottoposta regolarmente alle visite prenatali e sono stata sorpresa di partorire così presto. L ostetrica mi ha detto di non allattare il bambino al seno perché ero sieropositiva, che dovevo andare al PMI dove mi avrebbero aiutata. Non ho dato un nome al mio bambino, credevo che sarebbe morto. Due giorni dopo mi sono recata al PMI; il bebè pesava 1 kg 240. Gli dato il latte con una siringa. Mio figlio riceveva cure all ombelico, agli occhi, alle orecchie. Ogni due giorni veniva pesato. Dopo 15 giorni di cure, pesava 1 kg 400, dopo un mese 1 kg 600. Dopo due mesi, 2 kg 800. Il 4 giugno abbiamo lasciato il PMI e mio figlio pesava 3 kg». Come Virginie, molte madri sieropositive credono che i figli non possano sopravvivere senza il loro latte, e che abbiano contratto l aids. Tuttavia, se rispettano le norme igieniche per l uso del latte in polvere, le istruzioni per l alimentazione, il calendario delle vaccinazioni, il bambino ha possibilità di sopravvivere e spesso non è sieropositivo. Queste donne hanno veramente bisogno di un incoraggiamento. Esse vivono spesso situazioni familiari e sociali molto difficili dovute alla malattia. Noi cerchiamo di aiutarle al meglio. Joël Nonoyambaye, infermiere responsabile Virginie e suo figlio Con CHF 3. / 2. al giorno, CHF 90. / 60. al mese, un bambino può essere soccorso e ricevere cure e alimentazione in un centro nutrizionale
17 ottobre 2007 Giornata internazionale di azione contro la povertà Ogni anno, da 20 anni, i più poveri e le persone che rifiutano la miseria e l esclusione si riuniscono in tutto il mondo per ma infestare la loro solidarietà e il loro impegno affinché la dignità e la libertà di tutti vengano rispettate. La campagna «0,7% - insieme contro la povertà» ha lo scopo di incoraggiare il parlamento e il Consiglio Federale ad impegnarsi maggiormente nella lotta contro la povertà affinché gli obiettivi del millennio divengano realtà. In questo spirito sono organizzate varie azioni il 17 ottobre in tutta la Svizzera. Partecipate anche voi a questa campagna facendo firmare la petizione 0.7 % attorno a voi. Essa verrà consegnata al Parlamento e al Consiglio federale nella primavera 2008 con il massimo delle firme! Per maggiori dettagli leggere il prospetto allegato e visitare il sito www.ensemblecontrelapauvrete.ch Sabato 3 novembre 2007 Giornata solidarietà Sahel I governi del mondo intero hanno deciso di dimezzare la povertà e la fame entro il 2015. Per raggiungere quest obiettivo i paesi ricchi hanno promesso di aumentare l aiuto allo sviluppo fino allo 0.7 % Con del CHF loro 3., prodotto offrite nazionale un giorno lordo. di vita Ma ad non un bambino la Svizzera : cosa aspetta a impegnarsi? Firmate la petizione «0.7 % insieme contro la povertà», www.insiemecontrolapoverta.ch neu_biskuit inserat quer a5 cmyk3 3 Come ogni anno da 28 anni, Morija organizza la sua tradizionale vendita annuale. 7.5.2007 16:47:11 Uhr Obiettivo: permettere a molti bambini malnutriti di avere accesso a cure e ad un alimentazione terapeutica nei nostri centri nutrizionali in Burkina Faso e in Ciad. Unitevi numerosi a noi. Accettiamo qualsiasi aiuto. Potete anche organizzare un azione nella vostra regione maggiori informazioni su www.morija.org Vogliate contattare Alexandra al 024 472 80 70 o inviare una mail à relat.publique@morija.org Stand Valais Sierre Sion Conthey Martigny Monthey Collombey Migros Valais Migros Métropole, Migros Champsec Migros Châteauneuf, Carrefour Migros Manoir Centre Manor, Migros La Verrerie Coop-Parc du Rhône Vaud Losanna Métropole 2000 Crissier Migros MMM Pully Migros Romanel Migros MMM Montreux Centre Forum Aigle Migros MMM Ginevra Ginevra Carouge Centre Balexert Migros Vibert Friburgo Avry-sur- Matran Avry-Centre