Museo Mascagni Anna Lolli: il grande amore del Maestro Mascagni Il museo Mascagni, che si trova all'interno della Canonica della parrocchia dei "Ss. Giovanni Battista e Andrea Apostolo" di Bagnara di Romagna, è stato allestito a seguito di un Lascito Testamentario che Anna Lolli fece in favore della sua chiesa natale, per ricordare il grande maestro, al quale fu legata per tutta la vita. Pietro Mascagni è nato a Livorno nel 1863 da una famiglia benestante e fin da piccolo mostra una grande passione per la musica. Suo padre avrebbe voluto per lui la carriera da avvocato, ma è lo zio ad assecondarlo ed aiutarlo ad iscriversi e studiare presso il Conservatorio di Milano, dove incontra Giacomo Puccini. Dopo qualche anno lascia il conservatorio e si unisce ad una compagnia teatrale, nel ruolo di compositore musicale. Quando la casa editrice Sonzogno di Milano indice un concorso musicale, anche il giovane Pietro partecipa. Compone "Cavalleria Rusticana", ispirata ad una novella del Verga. La vicenda si svoleg in Sicilia: amori, tradimenti egelosie tra Santuzza, fidanzata con Turiddu, e Lola, sposata con Alfio. Turiddu e Lola diventano amanti, Santuzza li scopre e Alfio uccide Turiddu. Con quest'opera Mascagni non solo vince il concorso, ma la rappresenta al teatro Costanzi di Roma ed ottiene un tale successo che la sua fama valica i confini d'italia, inizia tournée in Europa e in buona parte del mondo. Siamo nel 1890 e Mascagni ha 27 anni.
Come compositore seguono altre opere, dettate dal suo estro geniale. Nel 1910, durante le prove di Iris, Mascagni nota tra le coriste una giovane, vestita di nero a lutto, bellissima, dai capelli scuri e dagli occhi verdi. Dopo un lungo corteggiamento, nonostante la differenza di età (il maestro 47 anni e Anna 22) e di estrazione sociale e culturale, esplode un'intensa relazione sentimentale. Anna sa che è sposato e con figli, che la loro storia le procurerà le sofferenze dell'amore clandestino, ma la vive con riservatezza e dignità, aspettando nell'ombra e in silenzio. Conduce un'esistenza appartata e vive in attesa della visita o di una lettera del maestro. Lui è tenero, dolce e la chiama "Annuccia mia" mentre lei "maestro". Quello che si trova in questo museo rappresenta un "unicum", soprattutto nel carteggio di circa 5000 lettere che il maestro le invia nell'arco della loro vita sentimentale, dal 1910 fino al 1945. In esse trionfa l'amore, quello cortese, attento e dolce, ma è anche uno spaccato di vita dell'italia nel periodo tra le due guerre, dove si raccontano e si citano eventi che verranno ricordati nella Storia del nostro Paese. Nel novembre del 1910 scrive: «A te, Annuccia mia, bella e santa, che mi hai dato il fiore divino della tua giovinezza! A te, benedetta, col cuore pieno di amore e di riconoscenza»; Nel 1940 scrive:
«Alla mia buona Anna, per due celebrazioni cinquantenarie: la Cavalleria e questa fotografia. Dicono che Cavalleria, dopo cinquant'anni, è fresca come il primo giorno di vita, peccato che non si possa dire altrettanto di me dopo cinquant'anni di vita». Anna rappresenta per lui una saggia consigliera, ne raccoglie gli sfoghi, lo rincuora nei momenti difficili, gli offre tenerezza e forza ispiratrice. Riescono a convivere, per un breve periodo, solo nel 1912, durante la stesura dell'opera "Parisina", composta in Francia, il cui librettista è Gabriele D'Annunzio, che ricorda il loro soggiorno in una lettera: «Alla gentile amica Anna, in memoria dei giorni solitari in cui ella fu l'ombra stessa di Parisina». Mascagni, invece, nel frontespizio di Parisina, annota: «Annuccia mia, a te che mi hai ispirato queste pagine di amore e di dolore, a te offro questa mia opera, creata per gli occhi tuoi. Tu sola puoi comprendere la passione del mio canto». Alla morte del maestro, nel 1945, Anna rimane a Roma e vive nel culto del ricordo del suo grande amore. Ritorna poi a Lugo e scompare nel 1972.