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Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 93 del 09/07/2013 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 giugno 2013, n. 1139 Avvio Progetto pilota per la costituzione del Polo tecnico - professionale per la filiera del turismo in Puglia. Art. 52 Legge 35/2012. Presa d atto dello schema di Accordo di rete ARTIS Accordo di Rete Turismo Integrato Sviluppo. L Assessore al Diritto allo Studio e alla Formazione, sulla base dell istruttoria espletata dal Servizio Scuola, Università e Ricerca, di concerto con il Servizio Formazione Professionale, riferisce quanto segue: VISTI - gli articoli 117 e 118 della Costituzione; - la legge 17 maggio 1999, n. 144, articolo 69, che ha istituito il sistema dell Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS); - il decreto interministeriale 31 ottobre 2000, n. 436, con il quale è stato emanato il Regolamento recante norme di attuazione del sopracitato articolo 69 della legge 17 maggio 1999, n. 144; - il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 ; - il decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76, Definizione delle norme generali sul diritto- dovere all istruzione e alla formazione, a norma dell articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53 ; - il decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, Definizione delle norme generali relative all alternanza scuola-lavoro, a norma dell articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53 ; - il decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, e successive modificazioni, recante Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53 ; - la legge 27 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 631, che prevede la riorganizzazione del sistema dell istruzione e formazione tecnica superiore; - il decreto legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, nella legge 2 aprile 2007, n. 40, contenente, all articolo 13, disposizioni urgenti in materia di istruzione tecnico- professionale; - il decreto del Ministro della pubblica istruzione 22 agosto 2007, n. 139, Regolamento recante norme in materia di adempimento dell obbligo di istruzione che prevede, tra l altro, all articolo 2, comma 2, l equivalenza formativa di tutti i percorsi, nel rispetto dell identità dell offerta formativa e degli obiettivi che caratterizzano i curricoli dei diversi ordini, tipi e indirizzi di studio ; - il DPCM del 25 gennaio 2008 recante Linee guida per la riorganizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli Istituti tecnici superiori ; - il decreto interministeriale del 7 settembre 2011, adottato ai sensi della legge 17 maggio 1999, n. 144, 1

articolo 69, comma 1, recante norme generali concernenti i diplomi degli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.) e relative figure nazionali di riferimento, la verifica e la certificazione delle competenze di cui agli articoli 4, comma 3, e 8, comma 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 gennaio 2008; - il decreto del Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca 27 gennaio 2010, n. 9, con il quale è stato adottato il modello di certificazione dei saperi e della competenze acquisite nell assolvimento dell obbligo di istruzione; - i decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, nn. 87 e 88 recanti rispettivamente i Regolamenti di riordino degli istituti professionali e degli istituti tecnici ai sensi dell articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n.112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 e, in particolare, l articolo 2, comma 4; - il D.M. n.4/2011 di adozione delle Linee guida, di cui all Intesa sancita in Conferenza Unificata del 16 dicembre 2010, riguardante la realizzazione di organici raccordi tra i percorsi di istruzione e i percorsi di IeFP; - i decreti interministeriali del 24 aprile 2012 riguardanti la definizione degli ambiti, dei criteri e delle modalità per l ulteriore articolazione delle aree di indirizzo dei percorsi degli Istituti Tecnici e degli Istituti Professionali in Opzioni (di cui agli articoli 3 e 4 del D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88) negli spazi di flessibilità previsti dall art. 5, comma 3, lettera b) del citato decreto presidenziale; - il decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167 recante Testo unico dell Apprendistato, a norma dell articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247 ; - l articolo 52 del decreto legge 9 febbraio 2012, n.5, convertito nella legge 4 aprile 2012 n. 35, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo; - la legge 28 giugno 2012, n. 92, recante disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita; - il decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 recante Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma dell articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92. - Visto il D.M. 7 febbraio 2013 Linee guida di cui all art. 52, commi 1 e 2, della legge n. 35 del 4 aprile 2012, contenente misure di semplificazione e di promozione dell istruzione tecnico professionale e degli Istituti Tecnici Superiori (I.T.S.). VISTI, altresì: - l accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni il 27 luglio 2011, riguardante gli atti necessari per il passaggio a nuovo ordinamento dei percorsi di istruzione e formazione professionale e successivamente recepito con decreto interministeriale dell 11 novembre 2011; - l accordo approvato in sede di Conferenza Unificata il 27 luglio 2011, riguardante la definizione delle aree professionali relative alle figure nazionali di riferimento dei percorsi di istruzione e formazione professionale, di cui al decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226. - l accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni del 19 gennaio 2012, riguardante l integrazione del Repertorio delle figure professionali di riferimento nazionale approvato con l Accordo in Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio 2011; - l accordo approvato in sede di Conferenza Stato-Regioni il 15 marzo 2012, ai sensi dell articolo 3, comma 2 del decreto legislativo 14 settembre 2011, n.167, per la regolamentazione dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e il diploma professionale; - l accordo, approvato in sede di Conferenza Stato-Regioni il 19 aprile 2012, riguardante la definizione di un sistema nazionale di certificazione delle competenze comunque acquisite in apprendistato a norma dell articolo 6 del decreto legislativo 14 settembre 2011, n.167; - l intesa in Conferenza unificata del 26 settembre 2012 riguardante l adozione di linee guida per realizzare misure di semplificazione e promozione dell istruzione tecnico professionale, a norma 2

dell articolo 52 del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 aprile 2012, n. 35, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo. - l intesa in sede di Conferenza unificata del 20 dicembre 2012 riguardante le politiche per l apprendimento permanente e gli indirizzi per l individuazione di criteri generali e priorità per la promozione e il sostegno alla realizzazione di reti territoriali, ai sensi dell articolo 4, comma 51, della legge 28 giugno 2012, n. 92; - l accordo in sede di Conferenza unificata del 20 dicembre 2012 concernente la definizione del sistema nazionale sull orientamento permanente; - l accordo in sede di Conferenza Stato-regioni del 20 dicembre 2012 riguardante l adozione del primo rapporto italiano di referenziazione delle qualificazioni al quadro europeo EQF. Richiamati, inoltre: - la decisione n. 2241/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio 15 dicembre 2004 relativa al Quadro comunitario unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze (Europass); - la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006 relativa alle competenze chiave per l apprendimento permanente; - la raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche (EQF) per l apprendimento permanente; - la raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18 giugno 2009 sull istituzione di un sistema europeo di crediti per l istruzione e la formazione professionale (ECVET); - la raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18 giugno 2009 sull istituzione di un quadro europeo di riferimento per la garanzia della qualità dell istruzione e della formazione professionale - EQARF. Considerato che: - il recente riordino del sistema dell istruzione tecnica e professionale, insieme alla riorganizzazione del sistema dell istruzione e formazione tecnica superiore e formazione terziaria, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020: più formazione specialistica per rafforzare le politiche e le dinamiche occupazionali del territorio; - l attuale e diversificata offerta di istruzione e professione ha definito nuovi modelli organizzativi, nuove metodologie ed intensificato il dialogo con il mondo produttivo e che, per rispondere ad un fabbisogno formativo di elevata competenza tecnico professionale si colloca in una prospettiva di integrazione sistemica; - l integrazione tra i sistemi di istruzione, istruzione e formazione professionale, istruzione e formazione tecnica superiore e formazione terziaria costituisce uno strumento necessario e partecipativo per un sistema di istruzione superiore più articolato e flessibile di quello attuale; - i sistemi di istruzione e formazione devono essere sempre più adeguati ai cambiamenti in atto e rispondenti ai parametri di qualificazione delle competenze, per un occupazione stabile e qualificata e per riallineare l offerta formativa, ai diversi livelli, ai fabbisogni formativi e professionali delle filiere produttive, condizioni queste necessarie per una crescita economica sostenibile ed inclusiva del territorio; - la realizzazione di un offerta formativa coordinata, in una logica di rete, concorre a rafforzare l azione regionale per costruire un sistema educativo innovativo e integrato con quello economico e produttivo. Rilevato che: - le competenze regionali in materia di istruzione e istruzione e formazione professionale richiedono una governance e scelte operative che portino a risultati concreti e determinino impatti significativi in termini di capacità di cambiamento; - la strategia regionale messa in atto per la programmazione dell offerta di istruzione e formazione 3

regionale prevede un intenso dialogo partecipativo tra i soggetti coinvolti nei processi di educazione e la definizione di un percorso partecipato e condiviso con il territorio e le autonomie locali; - tra gli obiettivi da raggiungere, per rispondere alle esigenze del tessuto produttivo, da una parte, e per contrastare la disoccupazione giovanile, dall altra, vi è quello di strutturare un offerta di istruzione e formazione di qualità, solida ed efficace, capace di favorire le conoscenze indispensabili e spendibili, ed, insieme, la consapevolezza nei giovani delle proprie attitudini, potenzialità e capacità, attraverso esperienze di stage e di lavoro, che offrono loro più opportunità di appassionarsi allo studio e di inserirsi con successo nel mondo del lavoro. Tenuto conto che: - la programmazione regionale con riferimento alla promozione e al sostegno di reti territoriali sostiene il coordinamento dell offerta formativa, al fine di assicurare una maggiore stabilità e qualità dell offerta formativa, nonché una corrispondenza con i fabbisogni professionali del mercato del lavoro e superare la frammentarietà e precarietà degli interventi; - le linee guida di cui all art. 52 del decreto legge 9 febbraio 2012, n.5, convertito nella legge 4 aprile 2012 n. 35, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo; contengono gli standard per realizzare i Poli tecnico professionali, previsti dall articolo 13 del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 aprile 2007, n. 40; necessari a strutturare, un sistema educativo innovativo e integrato con quello economico e produttivo; - la Regione Puglia, in un ottica di generale potenziamento dell istruzione tecnica e professionale, sulla base della propria autonomia in materia di programmazione dell offerta formativa, ha già costituito tre Istituti tecnici superiori - ITS, che si configurano in un nuovo segmento educativo terziario non universitario connesso con il sistema produttivo e rispondenti alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze; - a tal fine, la stessa ha ritenuto strategico individuare nelle aree strategiche considerate prioritarie dagli indirizzi nazionali di programmazione economica, delle nuove tecnologie per il made in Italy - settore meccanica/meccatronica e settore produzioni agroalimentari e nell area della mobilità sostenibile - settore aerospazio, gli ambiti di riferimento dei nuovi percorsi di istruzione tecnica superiore in considerazione delle sue peculiari vocazioni produttive e delle esigenze di sviluppo e innovazione del territorio, nonché delle potenziali ricadute in termini di opportunità occupazionali e di innovazione e trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese. Preso atto che: TANTO PREMESSO - l aggregazione tra soggetti pubblici e privati formalizzati attraverso accordi di rete, sono fondamentali: per consolidare e sviluppare i rapporti tra i soggetti deputati ad erogare l offerta formativa e le imprese, le parti sociali, le professioni, i centri di ricerca; per la crescita del sistema produttivo; per favorire il potenziamento della cultura tecnica e scientifica, anche attraverso modelli organizzativi innovativi, come le scuole bottega e le piazze dei mestieri, per realizzare percorsi di alternanza studio/lavoro e di apprendistato; - i Poli tecnico professionali, nell ambito delle azioni di rafforzamento dell istruzione tecnica e professionale, sono uno strumento per mettere in comune le risorse e tentare di superare il gap tra domanda e offerta di lavoro; - nel contesto dell economia pugliese, in termini di produzione di servizi ed occupazione, il settore del turismo riveste una rilevanza strategica essenziale, coerentemente con le linee programmatiche regionali di sviluppo economico ed innovazione; - nella terza fase di riprogrammazione dei fondi comunitari, la filiera del turismo è tra quelle considerate prioritarie, ai fini dello sviluppo; 4

- in Europa i servizi innovativi (o del terziario avanzato) alle imprese a alle PP.AA. sono considerati servizi di mercato per l innovazione e leva strategica per la promozione e lo sviluppo dell economia, il recupero di competitività delle imprese e strumento di miglioramento dei servizi; - in Puglia la cd industria dei turismi è una forte leva di sviluppo trasversale del territorio, delle sue imprese e dei vari settori dell economia a patto che le piccole e medie imprese acquistino più dinamicità manageriale, più specializzazione ad alto assorbimento di tecnologie, orientamento all innovazione, apertura ai mercati esteri con grande ricorso alle high skills, ma soprattutto capacità di valorizzare quello che può essere considerato capitale turistico, ossia lo stesso tessuto delle sue popolazioni impegnate in attività come l artigianato, l agricoltura e la produzione tipica sviluppatisi secondo la cultura e la tradizione del territorio. Richiamate, altresì: Le intese intercorse tra Ministero e Regione in merito all opportunità di attivare, in via sperimentale, un polo tecnico professionale per la filiera del turismo, anche a carattere interprovinciale, con riferimento alle province di Foggia, Lecce e Taranto (v. nota del Dipartimento per l istruzione n.1824 del 1 agosto 2012). Si ritiene: - di implementare l offerta formativa finalizzata a diffondere la cultura scientifica e tecnologica con la realizzazione, in via sperimentale, di un progetto pilota denominato Polo Tecnico-Professionale Sperimentale per la filiera del Turismo, come Rete tra Istituti Tecnici e Professionali, Centri di formazione professionali accreditati, OO.SS., Università, Associazioni imprenditoriali di categoria, Imprese, Distretti produttivi e tecnologici, Enti locali e altri Soggetti pubblici e privati, a carattere intersettoriale, riferita a servizi e terziario avanzato, atta a realizzare un interconnessione funzionale tra i soggetti della filiera formativa e le imprese della filiera produttiva presenti sul territorio per innovare e sviluppare il turismo in Puglia. Una modalità organizzativa di condivisione di risorse pubbliche e private disponibili, anche ai fini di un più efficiente ed efficace utilizzo degli spazi di flessibilità organizzativa delle istituzioni scolastiche e formative con il pieno utilizzo degli strumenti previsti dagli ordinamenti in vigore ; - di riallineare l offerta formativa ai diversi livelli ai fabbisogni formativi e professionali delle filiere produttive; - di favorire l apprendimento in situazione, l orientamento e il successo formativo dei giovani attraverso la costituzione del Polo quale ambiente di apprendimento in contesti applicativi e di lavoro, così da utilizzare pienamente le risorse professionali già esistenti anche secondo modalità di bottega a scuola e scuola impresa ; - di contribuire alla realizzazione di un offerta coordinata ed integrata, a livello territoriale, di sostegno allo sviluppo della filiera produttiva del turismo e dell occupazione dei giovani anche attraverso i percorsi in apprendistato, in alternanza scuola-lavoro; - di sostenere il potenziamento dell istruzione tecnica e professionale settoriale in cui innovare l azione formativa attraverso modalità di rete, favorendo il confronto, la sinergia, l integrazione tra culture ed esperienze formative diverse, reso possibile dai soggetti formativi differenti chiamati a cooperare nella realizzazione di obiettivi comuni; - di prendere atto, per le finalità sopra espresse, dello schema di Accordo di rete per lo sviluppo integrato delle attività didattiche e produttive nel campo turistico (denominato ARTIS Accordo di Rete Turismo Integrato Sviluppo) tra l I.I.S.S. A. De Pace di Lecce e le Istituzioni pubbliche e private aderenti (in All. sub A e B all Accordo), finalizzato all istituzione, in via sperimentale, di un Polo Tecnico Professionale per la filiera del turismo, funzionale allo sviluppo del sistema turistico regionale, sottoscritto in occasione dell incontro tra Regione Puglia, Ufficio Scolastico Regionale e partenariato di riferimento, in data 14 febbraio 2013; - di individuare, d intesa con l Ufficio Scolastico regionale, quale capofila del progetto sperimentale in 5

oggetto, l IISS A. De Pace di Lecce, in considerazione della storia pregressa, delle competenze professionali, delle dotazioni infrastrutturali (come i laboratori di settore ed il Centro Risorse Territoriale) e delle caratteristiche di filiera dell offerta formativa, in grado di supportare la trasversalità di bisogni educativi e professionali, che possono essere contesto privilegiato di incontro tra istanze del territorio e del sistema economico locale con la programmazione dell offerta formativa; - di dare atto che le attività del Polo saranno sostenute dalle risorse statali già trasferite, a tal fine, dall U.S.R. Puglia all IISS A. De Pace di Lecce e da eventuali ulteriori risorse finanziarie, regionali, nazionali e comunitarie, nei limiti delle disponibilità di bilancio, oltre che da risorse messe a disposizione da soggetti pubblici e privati. Copertura finanziaria di cui alla L.R. n 28/2001 e S.M. e I.: La presente deliberazione non comporta implicazioni di natura finanziaria sia di entrata che di spesa e dalla stessa non deriva alcun onere a carico del Bilancio regionale. Sulla base delle risultanze istruttorie illustrate, l Assessore relatore propone l adozione del conseguente atto finale che rientra nelle competenze della Giunta Regionale ai sensi della L.R. n. 7/97 art. 4 comma 4, lett. d). LA GIUNTA Udita la relazione e la conseguente proposta dell Assessore; Viste le sottoscrizioni poste in calce al presente provvedimento dal Dirigente dell Ufficio e dal Dirigente del Servizio; A voti unanimi espressi nei modi di legge; DELIBERA Per le motivazioni espresse in narrativa e che qui si intendono integralmente riportate: - di approvare, nell ambito della propria programmazione dell offerta formativa, la attivazione, in via sperimentale, di un Polo Tecnico-Professionale Sperimentale sul Turismo, avente come capofila l IISS A. De Pace di Lecce, quale progetto pilota intersettoriale in un area professionale ed economica tra quelle indicate ai numeri 4, 5 e 6 della tabella riportante le correlazioni fra l offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale, le filiere produttive, le aree tecnologiche, ambiti degli ITS ed i cluster tecnologici, che costituisce l allegato B) dell intesa ex Legge 35/2012 art. 52, nell ambito di una azione complessiva di potenziamento dell offerta finalizzata a diffondere la cultura scientifica e tecnologica; - di prendere atto dello schema di Accordo territoriale - Accordo di rete 2013 per lo sviluppo integrato delle attività didattiche e produttive nel campo turistico ( ARTIS Accordo di Rete Turismo Integrato Sviluppo) tra l I.I.S.S. A. De Pace di Lecce e le Istituzioni pubbliche e private aderenti (riportate in All. sub A e B all Accordo), sottoscritto in data 14 febbraio 2013, propedeutico alla costituzione del Polo Tecnico-Professionale, allegato alla presente deliberazione, quale sua parte integrante e necessaria (Allegato 1); - di rinviare a successivo provvedimento l individuazione di eventuali ulteriori risorse finanziarie, regionali, nazionali e comunitarie, nei limiti delle effettive disponibilità di bilancio, da destinare alle attività 6

del Polo tecnico-professionale di che trattasi; - di pubblicare il presente provvedimento sul BURP ai sensi dell art.6 della L.R. 13/94 e di darne diffusione attraverso il sito istituzionale. Il Segretario della Giunta Il Presidente della Giunta Avv. Davide F. Pellegrino Dott. Nichi Vendola 7