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data di compilazione: 31/12/2011 pag. 1 di 5 Scheda di sicurezza 1. Identificazione del preparato e della società Identificazione della sostanza o del preparato Prodotto: Conglomerato bituminoso. Nomi commerciali/generici: asfalto, conglomerato, miscela bituminosa. Uso: pavimentazioni stradali (strati di usura, di collegamento o strato di base), piste aeroportuali, parcheggi e altre superfici soggette al transito veicolare o pedonale. Identificazione della società Produttore: BETON CANDEO S.p.A. Via Del Santo 204 Limena (PD) Tel. 049 8 073 844 Fax 049 774 771 Cod. Fisc., Partita IVA e iscr. Reg. Imp. PD n. 00225290287 2. Composizione/informazione sugli ingredienti Tipo di materiale: Conglomerato bituminoso Componente % in peso (indicativa) Aggregati 90 Filler di carbonato di calcio 3 5 Bitume 1 4 7 Additivi (eventuali) 1 2 3. Identificazione dei pericoli Generalità: il conglomerato bituminoso non è classificato pericoloso ai sensi della legislazione attuale dell Unione Europea. Il materiale è preparato, trasportato, e applicato ad alta temperatura. In tale stato il rischio principale è connesso alla possibilità di ustioni in caso di contatto accidentale del prodotto caldo con la pelle o con gli occhi, oppure per inalazione prolungata di fumi ad alta temperatura. I fumi possono risultare irritanti per gli occhi e per le vie respiratorie, soprattutto nel caso in cui siano preesistenti affezioni polmonari o altre affezioni alle vie respiratorie o quando il lavoro venga effettuate all'interno di spazi confinati. Poiché la produzione e la manipolazione del prodotto avvengono a temperature elevate, un rischio potenziale è costituito dalla presenza di fumi caldi che possono presentare tracce di H 2 S e di idrocarburi, dovuti al riscaldamento prolungato dei bitumi utilizzati. Pericoli per l ambiente: l utilizzo del prodotto non genera nessuno specifico pericolo per l ambiente. Vedere anche sezione 12. 1 Per identificare il bitume di petrolio possono essere usati vari numeri CAS/EINECS. Il numero GAS più generalmente adottato è 8052-424, cui corrisponde il numero EINECS 232-490-9 1

data di compilazione: 31/12/2011 pag. 2 di 5 4. Interventi di primo soccorso Prodotto ad alta temperatura Contatto con la pelle o con gli occhi: raffreddare la parte interessata con acqua corrente per almeno 10 15 minuti (fare attenzione a non provocare uno stato di ipotermia generale). Chiamare un medico o trasportare l infortunato in ospedale. Non tentare di rimuovere il prodotto solido eventualmente aderente alla pelle. Non applicare creme o pomate se non dietro indicazione specifica del medico stesso. Inalazione di fumi: portare l infortunato all aria aperta e tenerlo a riposo in ambiente riparato. Chiamare immediatamente un medico o trasportare l infortunato in ospedale. Se si sospetta l inalazione di H 2 S, portare l infortunato in zona sicura, utilizzando un equipaggiamento adeguato e opportune procedure operative che assicurino condizioni di sicurezza per i soccorritori. Evitare in ogni caso l inalazione dell aria contaminata. Se necessario praticare la respirazione artificiale e il massaggio cardiaco e somministrare, se disponibile, ossigeno a bassa pressione. Prodotto a temperatura ambiente II preparato a temperatura ambiente è solido. Contatto con la pelle: evitare il contatto con indumenti di lavoro sporchi. Tracce di bitume possono essere rimosse dalla pelle con olio di vaselina tiepido oppure con acqua e un detergente adatto. Non usare benzina, cherosene o altri solventi. Se necessario, dopo la pulizia, applicare una crema protettiva. Contatto con gli occhi: irrorare gli occhi con acqua abbondante, tenendo la palpebra ben staccata dal globo oculare. Se l irritazione persiste, consultare un medico specialista. 5. Misure antincendio II prodotto non è infiammabile. Se necessario utilizzare come mezzi di estinzione: schiuma, polvere chimica CO 2 o acqua nebulizzata (nebbia). Evitare l uso di getti d acqua diretti se c è la possibilità di provocare ribollimenti o schizzi. Prodotti pericolosi della combustione: CO X. 6. Misure in caso di dispersione accidentale In caso di dispersione accidentale è necessario raccogliere il prodotto prima che questo solidifichi e riportarlo al luogo di produzione, se necessario, informare le autorità locali secondo le vigenti leggi. 7. Manipolazione e stoccaggio Valori tipici per il carico e scarico del prodotto sono nell ordine di 130 170 C. Le temperature di stoccaggio raggiungono all incirca i 170 180 C. L impiego a temperature più elevate aumenta i rischi relativi all uso del prodotto. Evitare di respirare i fumi sviluppati dal prodotto. 2

data di compilazione: 31/12/2011 pag. 3 di 5 8. Protezione personale / Controllo dell'esposizione Generalità: usare un equipaggiamento personale adeguato, caso per caso, alle operazioni svolte. Non operare senza abiti da lavoro. Limiti di esposizione: - TLV-TWA (Fumi di bitume): 0,5 mg/m 3 (ACGIH 2001), misurato come parte solubile in benzene della frazione inalabile. - TLV-TWA (H 2 S, idrogeno solforato): 10 ppm (ACGIH 2001) - TLV - STEL (H 2 S, idrogeno solforato): 15 ppm (ACGIH 2001). Procedure di monitoraggio: fare riferimento al D.Lgs 81/2008 e s.m.i. o alle buone pratiche di igiene industriale. Se l esposizione degli operatori supera i valori indicati, possono essere necessarie opportune misure tecniche, come per esempio una riduzione della temperatura del materiale, differenti procedure di lavoro o una riduzione dei turni di lavoro. Se l applicazione avviene in un luogo chiuso (gallerie, pavimenti industriali, etc.) può essere necessario assicurare una ventilazione supplementare. Se non è possibile ridurre l esposizione con queste misure, è necessario adottare mezzi di protezione individuale. Protezione respiratoria: in funzione delle condizioni specifiche (tipo di applicazione, luogo di lavoro, etc.) la protezione respiratoria può richiedere mezzi diversi (apparecchi filtranti o respiratori). Per le caratteristiche, fare riferimento al DM 2/5/2001. Protezione di mani, occhi e pelle: secondo la specifica attività, gli operatori possono avere diverse necessità di indumenti protettivi adatti (casco con protezione del collo, occhiali o visore, guanti atermici, scarpe antinfortunistiche, grembiule). Nel caso, per quanto applicabile, fare riferimento alle norme UNI EN465-466-467 (abiti), UNI EN 166 (protezione degli occhi), UNI EN 374 (guanti). Usare i mezzi di protezione nel rispetto delle condizioni e dei limiti fissati dal produttore. Misure di igiene: non respirare nebbie o vapori. Evitare il contatto con la pelle e con gli occhi. Non tenere stracci sporchi nelle tasche. Non mangiare, bere o fumare con le mani sporche, lavare le mani prima di andare in bagno. Non pulire le mani con stracci sporchi o unti, ma lavarle con acqua e sapone o con un'idonea pasta detergente: non usare cherosene, solventi o altri prodotti con azione sgrassante sulla pelle. 9. Proprietà chimico fisiche (valori tipici) Aspetto: solido Colore: nero o bruno scuro Odore: caratteristico Solubilità in acqua: non solubile Altre informazioni: il materiale non ha proprietà esplosive od ossidanti. 10. Stabilità e reattività Stabilità: materiale stabile Reattività: nessuna reazione pericolosa 3

data di compilazione: 31/12/2011 pag. 4 di 5 Condizioni da evitare: le temperature di stoccaggio raccomandate non devono essere superate in misura significativa o per un tempo eccessivamente lungo. In tali condizioni si avrebbe una eccessiva produzione di fumi con effetto irritante. 11. Informazioni tossicologiche Inalazione: se le temperature di stoccaggio e di applicazione tipiche di utilizzo sono superate significativamente, si può avere emissione di fumi. In questo caso, se la ventilazione è insufficiente, si può avere irritazione delle vie respiratorie e dei polmoni. Una esposizione eccessiva e prolungata nel tempo ai fumi, senza l uso di adatti dispositivi di protezione, può causare una irritazione cronica. Contatto con la pelle: non irritante per la pelle. Contatto con gli occhi: il prodotto solido a temperatura ambiente può causare una leggera irritazione per azione fisica. I fumi possono causare irritazione agli occhi. Altre informazioni: il prodotto non contiene fra i suoi componenti sostanze classificate come: cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione. 12. Informazioni ecologiche Mobilità: questo prodotto non è solubile in acqua e non va in contro a migrazione nell'ambiente. Biodegradabilità: non biodegradabile. Questo prodotto ha un BOD estremamente basso. Ecotossicità: sulla base delle caratteristiche dei componenti, questo prodotto ha una tossicità per gli organismi acquatici assai bassa e non è da considerare come pericoloso per l'ambiente. 13. Considerazioni sullo smaltimento II materiale non utilizzato deve essere riconsegnato al luogo di produzione, se questo è abilitato al riciclaggio, per essere riutilizzato. In ogni caso tenere conto delle norme locali che governano il riciclaggio e lo smaltimento dei materiali industriali. Codice CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti), secondo la decisione 2001/118/CE: tipicamente 17 03 02 (asfalto non contenente catrame) o 17 09 04 (rifiuti da costruzione e demolizione non contenenti sostanze pericolose). 14. Trasporto Questo prodotto, alle temperature normali di stoccaggio/trasporto non è classificato come merce pericolosa per il trasporto terrestre secondo le norme ADR/RID. Il trasporto via mare, acque interne o aereo non è normalmente effettuato. In casi di questo genere consultare il produttore o il trasportatore. 4

data di compilazione: 31/12/2011 pag. 5 di 5 15. Informazioni sulla regolamentazione Classificazione/etichettatura: secondo i criteri della legislazione attuale della UE, questo materiale non è classificato come pericoloso e non richiede etichettatura. Leggi di riferimento (Italia): - DLgs 16 luglio 1998 n. 25: Attuazione di direttive comunitarie in materia di classificazione, - imballaggio ed etichettatura dei preparati pericolosi. - DPR 303/56: Norme generali per l igiene del lavoro. - DPR 547/55: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. - DPR 336/94: Tabella delle malattie professionali nell industria. - D.Lgs 52/97: Classificazione, imballaggio ed etichettatura sostanze pericolose. - D.Lgs 65/03: Classificazione, imballaggio ed etichettatura preparati pericolosi. - D.Lgs 25/02: Rischi derivanti da agenti chimici durante lavoro. - D.M. Lavoro 26/02/04: Limiti di esposizione professionali - D.M. 03/04/07: Attuazione della direttiva n. 2006/8/CE. - Regolamento (CE) n. 1907/2006: REACH. - Regolamento (CE) n. 1272/2008: CLP allegato VI. - D.Lgs 81/08: testo unico sulla Sicurezza. Restrizioni all uso: nessuna 16. Altre informazioni Addestramento operatori: le operazioni di stesa e manipolazione del conglomerato bituminoso devono essere effettuate da personale addestrato specificatamente o sotto il controllo e la guida di supervisori esperti. Gli operatori dovrebbero essere informati sulle proprietà specifiche del materiale e sulle necessarie misure di sicurezza da seguire. È consigliabile che una scheda di sicurezza sia disponibile sul luogo dove avviene l applicazione. Altro: il taglio a freddo dei conglomerati in opera può generare polvere respirabile che può contenere silice cristallina. In questo caso può essere necessario adottare misure opportune per controllare e limitare l esposizione degli operatori. Il bitume, componente dei conglomerati bituminosi per applicazioni stradali, può contenere quantità molto piccole di H 2 S, soprattutto se si tratta di bitume da visbreaking. Inoltre, poiché i bitumi contengono anche zolfo sotto forma di composti complessi, non può essere esclusa una ulteriore possibilità di formazione e accumulo di H 2 S in casi particolari (principalmente all interno delle cisterne di stoccaggio). Queste informazioni si riferiscono solo al prodotto specifico e possono non essere valide se il materiale è usato in combinazione con altri materiali o in altri processi. Le informazioni riportate sono al meglio delle nostre conoscenze al dicembre 2011. 5