REGOLAMENTO PER LA REGOLARIZZAZIONE AGEVOLATA TARSU

Documenti analoghi
REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DEI TRIBUTI LOCALI

COMUNE DI SANTA ELISABETTA Provincia di Agrigento SETTORE FINANZIARIO

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLA TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANI

COMUNE DI SAN GIOVANNI INCARICO Provincia di Frosinone REGOLAMENTO PER IL CONDONO DEI TRIBUTI LOCALI

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLA TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANI

COMUNE DI AGRIGENTO REGOLAMENTO. per l applicazione del condono sui tributi locali. Art. 1 Oggetto del condono

Regolamento per la definizione agevolata dei tributi locali

REGOLAMENTO PER IL CONDONO DEI TRIBUTI LOCALI

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE DEI TRIBUTI LOCALI

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DEFINIZIONE DEI TRIBUTI LOCALI

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE ENTRATE LOCALI

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DEI TRIBUTI COMUNALI

COMUNE DI CASTEL SAN LORENZO Provincia di Salerno tel. 0828/ fax 0828/ PARTITA I.V.A. N

Data Stato

Regolamento per la definizione agevolata del canone per l installazione dei mezzi pubblicitari. Allegato alla deliberazione di C.C. n.

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DEI TRIBUTI LOCALI

COMUNE DI CEPAGATTI PROVINCIA DI PESCARA REGOLAMENTO PER IL CONDONO I.C.I. AREE FABBRICABILI SCADENZA 31/10/2005

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA NEL PAGAMENTO DELL IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELL IMPOSTA COMUNALE SUGLI IMMOBILI.

COMUNE di FAGGIANO (Provincia di Taranto) REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE INGIUNZIONI FISCALI

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE

COMUNE DI SIDERNO (Provincia di Reggio Calabria) Settore 6 Tributi

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLA T.A.R.S.U.

COMUNE DI CUNEO SETTORE RAGIONERIA E TRIBUTI

COMUNE DI MASCALI (Provincia di Catania) REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DEI TRIBUTI LOCALI

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLA TARSU

REGOLAMENTO IN MATERIA DI DEFINIZIONE AGEVOLATA DEI TRIBUTI COMUNALI. Regolamento in materia di definizione agevolata dei tributi Comunali.

COMUNE DI CARDITO - CITTA' METROPOLITANA DI NAPOLI - Piazza G. Garibaldo n Cardito (NA) -

COMUNE DI ROSCIGNO Provincia di Salerno REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE ENTRATE LOCALI

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE INGIUNZIONI FISCALI

COMUNE DI CURSI Provincia di Lecce REGOLAMENTO PER IL CONDONO DEI TRIBUTI LOCALI. Approvato con delibera del Consiglio Comunale n.

Città di Lecce SETTORE TRIBUTI E FISCALITA LOCALE. Regolamento per la definizione agevolata dell Imposta Comunale sugli immobili (I.C.I.

COMUNE DI SOMMA VESUVIANA Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE ENTRATE LOCALI

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DEI TRIBUTI COMUNALI AI SENSI DEL DECRETO LEGGE NR. 193/2016

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE INGIUNZIONI FISCALI

(conseguente l applicazione dei commi 336 e 337, art. 1, della Legge , n. 311)

Comune di Artogne Provincia di Brescia

COMUNE DI CELENZA SUL TRIGNO PROVINCIA DI CHIETI UFFICIO TRIBUTI REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE INGIUNZIONI FISCALI

(conseguente l applicazione dei commi 336 e 337, art. 1, della Legge , n. 311)

COMUNE DI SOMMATINO CITTA DELLE ZOLFARE (Provincia di Caltanissetta) REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DEI TRIBUTI COMUNALI

COMUNE DI CAPACCIO Provincia di Salerno. REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE ENTRATE LOCALI Luglio 2012

COMUNE DI ACQUAVIVA PLATANI

COMUNE DI SAN GIULIANO DEL SANNIO

Città di Castel Volturno Provincia di Caserta

COMUNE DI GRAVEDONA ED UNITI Provincia di Como

COMUNE DI CAPACCIO Provincia di Salerno

Città di Canosa di Puglia

COMUNE DI CASAL VELINO PROVINCIA DI SALERNO Settore Finanziario. Regolamento per la definizione agevolata dei tributi locali (Emendato)

REGOLAMENTO DI APPLICAZIONE DEL CONDONO FISCALE IN TEMA DI I.C.I. SULLE AREE FABBRICABILI

COMUNE DI CATTOLICA ERACLEA (Provincia di Agrigento)

Città di Lecce. Regolamento per la Definizione Agevolata della TOSAP e ICIAP

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DEI TRIBUTI LOCALI

COMUNE DI VITERBO SETTORE IV SERVIZIO TRIBUTI

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DEI TRIBUTI COMUNALI DI CUI AL D.L. 193 DEL 22/10/2016 CONVERTITO NELLA L. 225 dell 1/12/2016

CITTA DI AFRAGOLA Città Metropolitana di Napoli

Città di Lecce REGOLAMENTO SULLA ESTENSIONE DELLA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE ENTRATE TRIBUTARIE COMUNALI NON

I.C.I. COMUNE di SANT ANGELO A CUPOLO. Contribuente : Riservato all Ufficio. Prot. del. Provincia di BENEVENTO ISTANZA DI DEFINIZIONE AGEVOLATA

(Approvato con delibera di C.C. n. 7 del 27/02/2003 (adeguato) Modificato con delibera di C.C. n 14 dell 8/05/2003)

Comune di San Ferdinando (Provincia di Reggio Calabria)

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE INGIUNZIONI FISCALI

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE INGIUNZIONI DI PAGAMENTO

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLA TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANI (CONDONO TARSU)

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE ENTRATE COMUNALI TRIBUTARIE NON RISCOSSE SEGUITO DELLA NOTIFICA DELLE INGIUNZIONI DI PAGAMENTO

COMUNE DI MUSSOMELI (Provincia di Caltanissetta)

CITTÀ DI VELLETRI Città metropolitana di Roma Capitale

COMUNE DI TORRI DI QUARTESOLO PROVINCIA DI VICENZA

COMUNE DI SCALEA. Approva. REGOLAMENTO CONDONO TRIBUTARIO Il Consiglio Comunale. Vista la proposta di deliberazione;

INDICE. Art. 5 - Comunicazione dell esito dell istanza di adesione alla definizione agevolata

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE CONTROVERSIE TRIBUTARIE PENDENTI

CITTA DI SAN NICANDRO GARGANICO PROVINCIA DI FOGGIA

COMUNE DI SAN MINIATO

Comune di Ceprano. Provincia di Frosinone

COMUNE DI MARANO TICINO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE ENTRATE RISCOSSE MEDIANTE INGIUNZIONE FISCALE

COMUNE DI PERUGIA. Regolamento per la definizione agevolata della Tassa sui rifiuti (TARI)

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE ENTRATE COMUNALI NON RISCOSSE A SEGUITO DI PROVVEDIMENTI DI INGIUNZIONE FISCALE

COMUNE DI CROSIA (Provincia di Cosenza)

Comune di Poggio Nativo REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE INGIUNZIONI FISCALI

Comune di Oppido Mamertina (Provincia di Reggio Calabria)

COMUNE DI VICO CANAVESE

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DEI TRIBUTI LOCALI Approvato con delibera di C.C. nr. del INDICE PREMESSA

Comune di Bressana Bottarone PROVINCIA DI PAVIA REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE ENTRATE COMUNALI

OdG n.: 288 PG n.: /2017 Data seduta: 24/07/2017 Data inizio vigore: 05/08/2017

COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ISTITUTO DELL ACCERTAMENTO CON ADESIONE ALLE ENTRATE TRIBUTARIE COMUNALI

Comune di Ruvo di Puglia

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE ENTRATE COMUNALI NON RISCOSSE A SEGUITO DELLA NOTIFICA DI INGIUNZIONI DI PAGAMENTO

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE SPONTANEA PER LE ANNUALITÀ PREGRESSE AI FINI DELLA TASSA ASPORTO RIFIUTI SOLIDI URBANI

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA di alcune fattispecie di violazioni in materia di TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANI

SERVIZIO FINANZIARIO UFFICIO TRIBUTI REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DEI RAPPORTI DERIVANTI DALL OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE

COMUNE DI SANT ELIA FIUMERAPIDO (Provincia di Frosinone)

COMUNE DI PALERMO REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE CONTROVERSIE TRIBUTARIE

Regolamento per la definizione agevolata delle entrate comunali non riscosse a seguito di notifica di ingiunzione fiscale

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DEI TRIBUTI COMUNALI

C O M U N E D I F E R N O PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO ACCERTAMENTO CON ADESIONE

Comune di Segni. Provincia di Roma. Regolamento Comunale di applicazione del condono fiscale in materia di Imposta Comunale sugli Immobili

SOMMARIO PRINCIPI GENERALI RISCOSSIONE, AGEVOLAZIONI E RIMBORSI CAPO IX DISPOSIZIONI FINALI INDICE CAPO I PRINCIPI GENERALI

COMUNE DI CAGLIARI REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE CONTROVERSIE TRIBUTARIE PENDENTI

CITTA DI MARIANO COMENSE

TRIBUTI REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELLA DEFINIZIONE AGEVOLATA PER LE ENTRATE RISCOSSE MEDIANTE INGIUNZIONE FISCALE

REGOLAMENTO PER LA DEFINIZIONE AGEVOLATA DELLE CONTROVERSIE TRIBUTARIE PENDENTI

Transcript:

ATO AMBIENTE CL1 S.p.A. REGOLAMENTO PER LA REGOLARIZZAZIONE AGEVOLATA TARSU 1

Articolo 1 Oggetto Il presente regolamento, adottato in relazione al principio di buona fede e collaborazione reciproca fra ente e contribuenti previsto dall art.10 della Legge 27.07.2000 n 212, Statuto dei diritti del contribue nte, in forza di quanto disposto dall articolo 13 della legge 27/12/2002, n. 289, che disciplina la regolarizzazione spontanea, dei rapporti tributari pendenti, mediante definizione agevolata, dei debiti tributari relativi al periodo intercorrente dal 01.01.2005 al 31.12.2009, in materia di T.A.R.S.U. (tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani), che derivano dai casi previsti al successivo art.2. Articolo 2 Soggetti Interessati 1. Sono ammessi alla definizione agevolata i soggetti passivi che: a) hanno omesso di effettuare il pagamento delle somme oggetto di iscrizione a ruolo per la riscossione coattiva in base a titolo definitivo; b) hanno omesso di presentare la denuncia prevista dall art. 70, commi 1 e 2 D.Lgs. 507/1993, in relazione agli anni d imposta dal 2005 al 2010 (Evasione); c) hanno presentato la suddetta denuncia con dati infedeli o inesatti tali da determinare la corresponsione di un tributo inferiore al dovuto, in relazione agli anni d imposta dal 2005 al 2010 (Elusione). 2. La tassa è dovuta per l occupazione o la detenzione di locali ed aree scoperte compresi nel territorio comunale, a qualsiasi uso adibiti. Articolo 3 Contribuenti Ammessi 1. Si possono avvalere delle presenti agevolazioni tutti i contribuenti indipendentemente dalla forma giuridica rivestita. 2. Gli eredi possono definire la posizione tributaria dei loro danti causa per i periodi d imposta di cui al precedente articolo. 3. Coloro che risultano creditori di somme oggetto di controversia tributaria ancora pendente presso qualsiasi grado di giudizio; 4. In ipotesi di liquidazione, il liquidatore, o in mancanza, il rappresentante legale, possono definire i periodi d imposta contemplati. 5. Nel caso di fallimento i curatori possono avvalersi delle agevolazioni in argomento previa autorizzazione del giudice delegato, sentito il comitato dei creditori e, quando possibile, anche il soggetto fallito, ai sensi dell art. 35 della Legge Fallimentare. 6. I commissari liquidatori, in caso di liquidazione coatta amministrativa ed i commissari dell amministrazione straordinaria. 2

Articolo 4 Esclusioni Non possono formare oggetto di definizione agevolata i rapporti tributari: a. per i quali l ente impositore è decaduto dal potere di liquidazione ovvero di accertamento dell imposta; b. per i quali è già avvenuta la definizione con pagamento delle somme dovute, anche tramite l istituto dell accertamento con adesione; c. divenuti definitivi in mancanza di impugnazione, ad eccezione del caso 1 di cui al punto a) dell art. 2. Articolo 5 Definizione agevolata dei rapporti tributari non definiti I contribuenti possono definire i rapporti tributari relativi alle annualità pregresse e non prescritte secondo le seguenti modalità: RITARDATO VERSAMENTO - Termine di pagamento: 31/10/2011 - Interessi legali*. ELUSIONE - Termine di adesione: 31/10/2011; - Interessi legali*; - Sanzione: 5%. EVASIONE - Termine di adesione: 31/10/2011; - Interessi legali*; - Sanzione: 10%. * Interessi legali: Anno 2005 2006-2007 pari al 2,5%; Anno 2008 2009 pari al 3%; Anno 2010 pari all 1%; Anno 2011 pari all 1,5%. Nell ipotesi di ritardato pagamento saranno dovuti oltre al tributo, gli interessi legali e gli aggi esattoriali incluso il rimborso delle spese per eventuali procedure esecutive. Nell ipotesi di elusione ed evasione saranno dovuti il tributo eluso o evaso, gli interessi legali e le sanzioni nella misura, rispettivamente, del 5% e 10%. 3

Articolo 6 Modalità di accesso alla definizione agevolata Per poter aderire alla definizione agevolata della propria posizione tributaria, i soggetti interessati devono presentare all ATO AMBIENTE CL1, a pena di decadenza, entro il 31/10/2011, mediante consegna diretta all ufficio protocollo dell ente o a mezzo posta raccomandata A.R. ( nel qual caso fa fede la data di spedizione), apposita istanza da redigersi su modello predisposto dall ufficio e messo a disposizione dall Ente, con indicazione di ogni dato utile alla verifica istruttoria da parte dell amministrazione. Successivamente l ente provvederà a comunicare al contribuente, nei casi di elusione ed evasione, le somme dovute a seguito della medesima istanza mediante raccomandata A.R. stabilendo un termine improrogabile per il versamento, presumibilmente entro 30 giorni dalla comunicazione da parte dell ATO AMBIENTE CL1 Il pagamento delle somme dovute a titolo di definizione agevolata dovrà essere effettuato su apposito conto corrente intestato a ATO AMBIENTE CL 1 con modulo fornito dagli uffici competenti, ad eccezione del ritardato pagamento dei tributi iscritti a ruolo, per i quali il pagamento dovrà essere effettuato al concessionario ( SERIT SPA ), con corresponsione dei tributi, degli interessi legali e degli aggi esattoriali, con condono delle sole sanzioni. La definizione agevolata della tassa rifiuti solidi urbani si perfeziona solo in seguito al versamento integrale dell importo dovuto. Articolo 7 Rateizzazione delle somme da corrispondere Il versamento delle somme da corrispondere per la definizione agevolata può essere eseguito mediante le seguenti modalità: a) versamento in unica soluzione entro la data comunicata dall Ente quale termine di pagamento, ovvero il 31/10/2011 nei casi di ritardato pagamento delle somme dovute; b) versamento rateale in n 3 rate annuali qualora l importo complessivo della tassa da condonare sia superiore ad 500,00 di cui la prima rata con scadenza entro 30 giorni dalle richieste, la 2^ rata entro il 31.10.2012 e la 3^ rata entro il 31.10.2013. La scelta del pagamento rateale comporta l applicazione di interessi legali sulle rate successive alla prima. La rateizzazione deve essere richiesta dal contribuente entro il termine che l Ente ha assegnato per il pagamento, utilizzando il modello predisposto dall Ente stesso. Alla domanda di rateizzazione dovrà necessariamente essere allegata l attestazione di versamento della prima rata. Il mancato pagamento di ogni singola rata comporta la decadenza dai benefici della definizione agevolata e l attivazione della procedura di accertamento. In questi casi non si fa luogo al rimborso delle somme eventualmente pagate che, comunque, verranno considerate come acconti in ipotesi di recupero coattivo da parte dell ufficio competente. 4

Articolo 8 Rigetto dell istanza L Ente provvede alla verifica del corretto adempimento dei versamenti delle somme dovute a titolo di definizione agevolata, nonché della veridicità dei dati contenuti nelle istanze di definizione e, in caso di omissione o insufficienza del versamento ovvero in ipotesi di accertata infedeltà dell istanza, con provvedimento motivato da comunicare all interessato, rigetta l istanza di definizione, riservandosi di attivare la procedura di accertamento. Gli errori scusabili, ritenuti tali ad insindacabile giudizio dell Ente impositore, attinenti al versamento delle somme dovute a titolo di definizione agevolata, dovranno essere regolarizzati entro il termine perentorio di 30 gg. dalla data di ricevimento della relativa comunicazione inviata agli interessati a cura dell Ente a mezzo posta raccomandata con ricevuta di ritorno. Articolo 9 Effetti della definizione Il perfezionamento della definizione preclude all amministrazione, nei confronti del dichiarante e dei soggetti contitolari, ogni possibilità di esperire accertamenti in rettifica o di ufficio, limitatamente ai fabbricati oggetto della definizione agevolata ed esclusivamente per gli anni oggetto della medesima. Articolo 10 Pubblicità L ufficio tributi adotta tutti gli atti necessari al fine di garantire la massima diffusione delle disposizioni del presente regolamento, anche mediante strumenti informatici, stampa locale ed invio comunicazioni ai soggetti registrati nelle banche dati anagrafiche dell Ente. Articolo 11 Norme finali Per quanto non previsto dal presente regolamento, si applicano le disposizioni di legge vigenti. Articolo 12 Entrata in vigore Il presente regolamento entra in vigore dopo la pubblicazione dello stesso all Albo Pretorio del Comune per la durata di 15 giorni. 5