REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI PROCEDIMENTI DI APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE TRIBUTARIE RELATIVAMENTE AL DIRITTO ANNUALE

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Allegato alla deliberazione di Giunta Camerale n. 76 del 5/07/2013 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI PROCEDIMENTI DI APPLICAZIONE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE TRIBUTARIE RELATIVAMENTE AL DIRITTO ANNUALE Approvato dalla Giunta Camerale con deliberazione n. 65 del 14 luglio 2005 ratificata e modificata dal Consiglio Camerale con deliberazione n. 10 del 25 ottobre 2005 ed entrato in vigore dal 25 novembre 2005 modificato con deliberazione di Consiglio Camerale n. 10 del 26 ottobre 2006 ed entrato in vigore dal 2 dicembre 2006 modificato con deliberazione di Giunta Camerale n.75 del 5 luglio 2013 ed entrato in vigore dal 2013

IL CONSIGLIO CAMERALE VISTO l art. 2, comma 2 bis, della Legge 15 marzo 1997, n. 59; VISTO l art. 18, comma 3, della Legge 29 dicembre 1993, n. 580, come modificato dall art. 17 della Legge 23 dicembre 1999, n. 488 e dall art. 44 della Legge 12 dicembre 2002, n. 273; VISTO il Decreto Legislativo 18 dicembre 1997, n. 472 e successive modifiche e integrazioni; VISTO il Decreto Ministeriale 11 maggio 2001, n. 359; VISTO l art. 5 quater, comma 2, del Decreto Legge 24 dicembre 2002, n. 282 convertito con modificazioni nella Legge 21 febbraio 2003, n. 27; VISTO il Decreto Ministeriale 27 gennaio 2005, n. 54 recante Regolamento relativo all applicazione delle sanzioni amministrative in caso di tardivo o omesso pagamento del Diritto Annuale da parte delle imprese a favore delle Camere di Commercio, emanato ai sensi dell art. 5 quater, comma 2, della Legge 21 febbraio 2003, n. 27 ; ATTESA la necessità di dettare la disciplina dei procedimenti di applicazione delle sanzioni amministrative in caso di tardivo o omesso versamento del Diritto Annuale dovuto alla Camera di Commercio di Massa-Carrara; A D O T T A il seguente Regolamento: ART. 1 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il presente Regolamento disciplina i procedimenti di applicazione delle disposizioni sulle sanzioni amministrative tributarie in materia di Diritto Annuale delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, nel rispetto dell'art. 18, comma 3, della Legge 29 dicembre 1993, n. 580 e successive modifiche e integrazioni, e in attuazione delle disposizioni del Decreto Legislativo 18 dicembre 1997, n. 472 e successive modifiche e integrazioni e del Decreto del Ministero delle Attività Produttive 27 gennaio 2005, n. 54. 2. Le sanzioni amministrative tributarie di cui al presente Regolamento si applicano ai casi di tardivo o omesso versamento del Diritto Annuale dovuto alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Massa-Carrara (di seguito Camera di Commercio ), così come definiti dal D.M. 27 gennaio 2005 n. 54. ART. 2 - IRROGAZIONE DELLE SANZIONI 1. Le sanzioni amministrative tributarie di cui al presente Regolamento sono irrogate dal Segretario Generale della Camera di Commercio. 2. Il Segretario Generale può individuare uno o più dipendenti camerali cui delegare le funzioni di cui al precedente comma 1.

ART. 3 - TUTELA DELL AFFIDAMENTO E DELLA BUONA FEDE - ERRORI DEL CONTRIBUENTE 1. I rapporti tra contribuente e Camera di Commercio sono improntati al principio della collaborazione e della buona fede. 2. Non sono irrogate sanzioni, né applicati interessi moratori nel caso in cui il comportamento del contribuente sia stato posto in essere in seguito a ritardi, omissioni o errori della Camera di Commercio. 3. Non sono irrogate sanzioni, né applicati interessi, nel caso in cui il contribuente si sia conformato ad indicazioni contenute in atti dell amministrazione finanziaria o della Camera di Commercio, ancorché successivamente modificati. ART. 4 - MISURA DELLA SANZIONE 1. Nei casi di violazioni in materia di Diritto Annuale, le sanzioni saranno quantificate, come più precisamente indicato negli articoli successivi, secondo i criteri seguenti: a) sanzione applicata nella misura del dieci per cento in caso di tardivo versamento del Diritto Annuale dovuto, così come definito dall art. 3, comma 2, del D.M. n. 54/2005; b) sanzione applicata nella misura del trenta per cento in caso di omesso versamento del Diritto Annuale dovuto, così come definito dall art. 3, comma 3, del D.M. n. 54/2005; c) sanzione applicata nella misura dal 30 al 100 per cento nei casi di cui alla precedente lettera b) che siano caratterizzati da dolo o colpa grave e dalla intenzione di ostacolare l attività amministrativa di accertamento. 2. Al fine di quantificare la sanzione si deve avere riguardo all importo della parte del tributo evasa, limitatamente ai versamenti effettuati nei termini di scadenza, per anno di imposizione, senza considerare gli interessi applicabili. ART. 5 RECIDIVA 1. La sanzione, determinata ai sensi del precedente art. 4, è aumentata del 40%, nei confronti di chi, nei tre anni precedenti, sia incorso in altra violazione relativa al Diritto Annuale della stessa indole e non definita ai sensi dell art. 13 del D. LGS. n. 472/1997 e successive modifiche e integrazioni. ART. 6 - VIOLAZIONI CONTINUATE 1. Chi commette più violazioni relative al Diritto Annuale in periodi di imposta diversi, non interrotti dalla constatazione della violazione, è punito con la sanzione, determinata ai sensi dei precedenti artt. 4 e 5, aumentata del 200%. 2. Nei casi previsti dal presente articolo la sanzione non può essere comunque superiore a quella risultante dal cumulo delle sanzioni previste per le singole violazioni.

ART. 7 DEFINIZIONE AGEVOLATA 1. Alle sanzioni previste dal presente Regolamento, non si applica in alcun caso la definizione agevolata di cui agli artt. 16, comma 3, e 17, comma 2, del D. LGS. n. 472/1997 e successive modifiche e integrazioni. ART. 8 RAVVEDIMENTO 1. Qualora la violazione non sia stata già constatata, ai sensi dell art. 13 del D. LGS. n. 472/1997 e successive modifiche e integrazioni, la sanzione è ridotta al: a) 3,75% se il pagamento viene eseguito entro trenta giorni dalla scadenza del termine per il pagamento di cui all art. 3, comma 1, del D.M. n. 54/2005; b) 6% se il pagamento viene eseguito entro un anno dalla scadenza del termine di pagamento di cui all art. 3, comma 1, del D.M. n. 54/2005. 2. Il pagamento della sanzione ridotta deve essere eseguito contestualmente alla regolarizzazione del Diritto Annuale dovuto, nonché al pagamento degli interessi moratori commisurati sul tributo calcolati al tasso legale in vigore e maturati dal giorno di scadenza del termine originario a quello in cui viene effettivamente eseguito il pagamento del tributo. 3. Il termine contestualmente deve essere inteso nel senso che tutte le incombenze previste ai fini del ravvedimento devono avvenire entro lo stesso limite temporale previsto dalla norma per la stessa regolarizzazione e prima della constatazione della violazione. ART. 9 - MODALITÀ DI IRROGAZIONE DELLE SANZIONI 1. Le sanzioni per omesso e tardivo versamento del Diritto Annuale possono essere irrogate con una delle seguenti procedure: a. Atto di contestazione di cui all'art. 16 del D. LGS. n. 472/1997 e successive modifiche e integrazioni; b. Atto contestuale di accertamento ed irrogazione delle sanzioni di cui all art. 17, comma 1, del D. LGS. n. 472/1997 e successive modifiche e integrazioni; c. Iscrizione "diretta" a ruolo senza preventiva contestazione, ai sensi dell art. 17, comma 3, del D. LGS. n. 472/1997 e successive modifiche e integrazioni. 2. L atto di contestazione, l atto di irrogazione e la cartella esattoriale, complete dell indicazione delle eventuali somme dovute a titolo di tributo da versare, sono notificate ai seguenti soggetti: a. al titolare dell impresa individuale; b. ai soci amministratori delle società in nome collettivo; c. agli accomandatari delle società in accomandita semplice e in accomandita per azioni; d. alle società di capitali nei modi prescritti dalla legge; e. agli amministratori delle società cooperative e dei consorzi.

ART. 10 RISCOSSIONE DELLA SANZIONE 1. La sanzione amministrativa e le eventuali somme dovute a titolo di tributo sono riscosse con Modello F24, salvo il caso di iscrizione diretta a ruolo di cui al precedente art. 9, comma 1, lettera c). 2. Sono altresì dovuti alla Camera di Commercio gli interessi legali commisurati sul tributo, calcolati al tasso legale e maturati dal giorno di scadenza del termine originario a quello in cui viene effettivamente eseguito il pagamento del tributo, ovvero alla data di consegna al concessionario dei ruoli. 3. Le somme dovute a titolo di sanzione non producono interessi. 4. Il pagamento della sanzione è comprensivo delle spese per la notifica degli atti impositivi e degli atti di contestazione e di irrogazione. 5. La disciplina della rateizzazione delle sanzioni amministrative tributarie sarà adottata con apposito provvedimento del Segretario Generale. ART. 11 STRUMENTI DIFENSIVI E TUTELA GIURISDIZIONALE 1. Il contribuente che ha ricevuto l'atto di contestazione di cui al precedente art. 9, comma 1, lettera a) può, entro e non oltre il termine di 60 giorni dalla notifica dell'atto: a) presentare deduzioni difensive alla Camera di Commercio avverso l'atto di contestazione. Il Segretario Generale può accogliere o meno le deduzioni dell'interessato; in caso di non accoglimento emette l atto motivato di irrogazione della sanzione, verso il quale è comunque possibile sempre entro 60 giorni dalla notifica dello stesso esperire ricorso in Commissione Tributaria; b) presentare ricorso in Commissione Tributaria avverso l'atto. Il ricorso è alternativo rispetto alla presentazione di deduzioni difensive. In tale ipotesi l'atto di contestazione si considera, a seguito del ricorso, atto di irrogazione della sanzione. In caso di inerzia del contribuente, trascorso il termine di 60 giorni dalla notifica dell'atto di contestazione, quest'ultimo si considera atto di irrogazione avverso il quale il contribuente potrà presentare ricorso in Commissione Tributaria. 2. Il contribuente che ha ricevuto l'atto contestuale di accertamento ed irrogazione delle sanzioni di cui al precedente art. 9, comma 1, lettera b) può, entro 60 giorni dalla notifica: a) presentare memorie difensive alla Camera di Commercio nei casi di illegittimità o infondatezza dell'atto al fine di ottenere l'eventuale annullamento totale o parziale dell'atto in sede di autotutela; b) presentare ricorso in Commissione Tributaria avverso l'atto.

3. Il contribuente che ha ricevuto la cartella esattoriale di cui al precedente articolo 9 comma 1 lettera c) può entro 60 giorni dalla notifica: a) presentare memorie difensive alla Camera di Commercio nei casi di illegittimità o infondatezza della cartella al fine di ottenere l'eventuale annullamento totale o parziale dell'atto in sede di autotutela; b) presentare ricorso in Commissione Tributaria avverso la cartella. In questa ipotesi, non essendo stata la cartella esattoriale preceduta dalla notificazione di un avviso di accertamento o da un provvedimento di irrogazione delle sanzioni, possono essere eccepiti nel ricorso, oltre ai vizi propri della cartella, anche i vizi di merito relativi alla pretesa tributaria e sanzionatoria. 4. I termini per la presentazione di deduzioni e di memorie difensive di cui ai precedenti commi sono soggetti a sospensione dal 1 al 31 agosto. ART. 12 AUTOTUTELA 1. Il Segretario Generale può procedere, d ufficio o su istanza di parte, anche in pendenza di giudizio o in caso di non impugnabilità, all annullamento totale o parziale degli atti sanzionatori illegittimi o infondati; il potere di autotutela è, tra l altro esercitato per i seguenti motivi: a. errore di persona; b. evidente errore logico o di calcolo; c. doppia imposizione; d. mancata considerazione di pagamenti del diritto annuale regolarmente eseguiti; e. errore materiale del contribuente facilmente riconoscibile dall Ente Camerale. 2. Il potere di annullamento non può essere esercitato per motivi sui quali sia intervenuta sentenza passata in giudicato favorevole alla Camera di Commercio. 3. Gli atti sanzionatori indicano le modalità di presentazione di memorie volte ad ottenere il riesame in sede di autotutela. Alle memorie sono allegate copie dei documenti comprovanti i presupposti per i quali si chiede l'annullamento totale o parziale. 4. La presentazione di memorie difensive, in sede di autotutela, non interrompe né sospende i termini per la proposizione del ricorso di fronte alla Commissione Tributaria, ed è comunque possibile anche decorso il termine medesimo. 5. L eventuale annullamento è comunicato al contribuente e, in caso di contenzioso pendente, alla Commissione Tributaria per la pronuncia di cessazione della materia del contendere. ART. 13 ESTINZIONE DI CREDITI TRIBUTARI DI MODESTO AMMONTARE 1. Non si fa luogo alla contestazione, all irrogazione o all iscrizione a ruolo diretta, qualora l ammontare dovuto, comprensivo o costituito solo da sanzioni amministrative o interessi, sia pari o inferiore a 30,00.

ART. 14 NORMA TRANSITORIA 1. Le disposizioni del presente Regolamento si applicano anche alle violazioni commesse precedentemente all entrata in vigore della Legge 12 dicembre 2002, n. 273, nel rispetto dell art. 3, comma 3, del D. LGS. n. 472/1997 successive modifiche e integrazioni. 2. In applicazione del principio del favor rei, le violazioni di cui al precedente art. 4, comma 1, lettere b) e c), relative al Diritto Annuale degli anni 2001 e 2002 sono sanzionate nella misura del 10% del Diritto dovuto e non versato. 3. Le disposizioni di cui all art. 5 rubricato RECIDIVA non si applicano alle annualità anteriori all entrata in vigore del presente Regolamento. ART. 15 RINVIO ED ENTRATA IN VIGORE 1. In materia di sanzioni amministrative tributarie relativamente al Diritto Annuale, si applicano le disposizioni contenute nel Decreto Legislativo 18 dicembre 1997, n. 472 successive modifiche e integrazioni, nel Decreto del Ministero delle Attività Produttive 11 maggio 2001, n. 359 e nel Decreto del Ministero delle Attività Produttive del 27 gennaio 2005, n. 54, e per quanto non espressamente previsto, si applicano le norme di legge vigenti. 2. Il presente Regolamento entra in vigore il 15 giorno successivo alla pubblicazione nell Albo camerale on-line. IL SEGRETARIO GENERALE (Dott. Alessandro Beverini) IL PRESIDENTE (Rag. Norberto Ricci) Allegato sottoscritto con firma digitale ai sensi del D. Lgs. n. 82/2005 e s.m.i. Il presente allegato è pubblicato integralmente all Albo informatico della CCIAA di Massa-Carrara ai sensi dell art. 32 della Legge 69/2009 e del Regolamento camerale per la pubblicazione degli atti