La progettazione e la messa in servizio di impianti elettrici e domotici innovativi Evoluzione dell impianto elettrico Slide n. 1
La progettazione e la messa in servizio di impianti elettrici e domotici innovativi INTRODUZIONE Slide n. 2
L IMPIANTO TRADIZIONALE La potenza elettrica viene portata ad ogni utilizzatore termostato interruttori I punti di comando aprono o chiudono il circuito di potenza fan coil Lampade Slide n. 3
CHE COS È UN IMPIANTO DOMOTICO Antifurto Allarmi tecnici Automazioni Luce Gestione energia Clima Tapparelle Tutto collegato allo stesso cavo Slide n. 4
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Nella tecnologia bus normalmente il comando è separato funzionalmente dall attuatore ed i due componenti si trasmettono le informazioni utilizzando la rete bus. Sensore Pulsantiera domotica Pulsantiera tradizionale Interfaccia domotica Attuatore bus KNX Rete 230VAC Slide n. 5 L N
L IMPIANTO BUS: ARCHITETTURA La potenza viene portata solo dove è necessaria (agli attuatori ) Ai comandi viene portato solo il bus Il bus collega tutti i dispositivi dell impianto, attuatori e comandi Comando Attuatore Slide n. 6
L IMPIANTO BUS: ARCHITETTURA L impianto funziona grazie a dei messaggi che vengono inviati lungo il bus ad esempio quando viene premuto un pulsante. Ogni attuatore, quando riceve un messaggio ad esso inviato chiude un contatto. Slide n. 7
TRADIZIONALE vs DOMOTICO Tradizionale: trasmissione punto-punto Domotico: trasmissione via BUS Slide n. 8
IL CAVO BUS Filo di continuità Schermo per disturbi elettromagnetici Doppino per la trasmissione di energia e informazioni Guaina per il doppio isolamento Isolamento funzionale Slide n. 9
La progettazione e la messa in servizio di impianti elettrici e domotici innovativi SISTEMA BUS Renato Spina Slide Damiano n. 10 Lurati
SISTEMA BUS controlla le funzioni dell edificio e garantisce un corretto funzionamento Slide n. 11
STORIA DELL AUTOMAZIONE Nel corso degli anni si è passati da una logica centralizzata a impianti con dispositivi intelligenti a intelligenza distribuita. Slide n. 12
NASCITA DI KNX Le tre associazioni EIBA (European Installation Bus Association) BCI (BatiBUS Club International) EHSA (European Home Systems Association) si unirono e attuarono la cosiddetta convergenza. Nacque così l associazione Konnex e il protocollo KNX. Slide n. 13
VANTAGGI vs ALTRI PROTOCOLLI Interoperabilità Bassa obsolescenza Semplicità e bassa invasività del cablaggio Ampia scelta modalità di configurazione Flessibilità dell impianto finito Affidabilità Sicurezza elettrica e biocompatibilità Riusabilità dei progetti Scalabilità Slide n. 14
N DISPOSITIVI MODALITÀ DI CONFIGURAZIONE KNX mette a disposizione 2 diverse tipologie di configurazione: Home Automation E-mode Configurazione semplice Tools semplificati Funzioni limitate Per professionisti con formazione di base S-mode Liberamente programmabile Un unico tool di progettazione Alte prestazioni e funzioni Per professionisti con una buona formazione Building Automation Funzionalità Slide n. 15
TOPOLOGIA Ampia libertà della scelta della topologia più appropriata al caso specifico BUS ALBERO No anello! STELLA Slide n. 16
CONFIGURAZIONE E-MODE PSU/ALIMENTATORE Bridge/ripetitore Bridge Ampliamento Max 64 dispositivi (da 64 a 127) PSU PSU Ampliamento Max 64 dispositivi (da 128 a 191) Bridge Ampliamento Max 64 dispositivi (da 192 a 255) PSU Totale: 256 dispositivi Slide n. 17
AMPLIAMENTO LINEA PSU B B B PSU PSU PSU (da 0 a 63) (da 64 a 127) (da 128 a 191) B PSU dispositivi (da 64 a 127) PSU B PSU dispositivi (da 0 a 63) dispositivi (da 128 a 191) B PSU dispositivi (da 192 a 255) I quattro segmenti possono essere connessi in serie o in parallelo N.B.: ogni accoppiatore deve avere un proprio alimentatore Slide n. 18
LIMITI COSTRUTTIVI Per ogni linea: Numero di componenti massimo : 256 Numero di canali massimo: 1024 Distanze lungo il cavo bus: Slide n. 19
ARCHITETTURA KNX (S MODE) Ad un sistema KNX si possono collegare fino a oltre 60.000 dispositivi, come sensori di presenza, controllo accessi, attuatori per luce, lampade di emergenza, display, termostati tutto quello che serve per rendere vivibile e sicuro un edificio. Montante / principale DP DP DP DP DP DP DP DP LC AL DP DP DP DP DP DP DP DP LC AL LC AL DP DP DP DP DP DP DP DP AL DP DP DP Dorsale Piano 3 Dorsale Piano 2 Dorsale Piano 1 LC Accoppiatore AL Alimentatore DP Dispositivo Slide n. 20
TOPOLOGIA KNX (S MODE) LC AL LC LC LC Accoppiatore di Linea (Area) LC AL Alimentatore AL LC LC DSP 1 Dispositivo AL AL DSP 1 DSP 63 DSP 1 DSP 63 Anche le linee principali e dorsale possono ospitare dispositivi Slide n. 21
La progettazione e la messa in servizio di impianti elettrici e domotici innovativi MINIMO DOMOTICO - PREDISPOSIZIONE ED INSTALLAZIONE - Renato Spina Slide Damiano n. 22 Lurati
L impianto domotico di base è costituito dall insieme di prodotti che permettono di sostituire le funzionalità principali di un impianto tradizionale, ovvero la gestione delle luci e la distribuzione dell energia nella casa. Distribuzione IMPIANTO DOMOTICO DI BASE energia 64-8 V3 Gestione luci Slide n. 23
DISTRIBUZIONE ENERGIA Punto luce alimentato da attuatore BUS KNX/EIB Prese Forza motrice Nessuna interferenza Slide n. 24
DISTRIBUZIONE DEL SEGNALE I comandi sono collegati solo al cavo bus Comandi Slide n. 25
Dal minimo domotico PREDISPOSIZIONE all installazione e predisposizione. Slide n. 26
PREDISPOSIZIONE CENTRALINO Adottare centralini di grande dimensioni, oppure più centralini, uno per ogni zona della casa centralini energia (con le protezioni) e centralino logico (con prodotti bus) Slide n. 27
PREDISPOSIZIONE SCATOLE Consigliare scatole di derivazione con premontata la guida DIN Guida DIN: Per l aggancio dei moduli domotici e dei morsetti per di cablaggio Scudo protettivo: In dotazione di serie con duplice funzione di paramalta e di isolamento acustico Setti separatori: Per accogliere circuiti a tensione diversa Slide n. 28
PREDISPOSIZIONE SEGNALAZIONI Portare linea 230V e bus anche in vani dove si può prevedere l utilizzo di automazioni (es. cassonetti tapparelle) Slide n. 29
PREDISPOSIZIONE DISPOSITIVI Scegliere accuratamente dove adottare dispositivi da incasso e dove utilizzare prodotti da guida DIN. Slide n. 30
La progettazione e la messa in servizio di impianti elettrici e domotici innovativi PROGETTAZIONE ED INSTALLAZIONE Renato Spina Slide Damiano n. 31 Lurati
ANALISI DELLA PLANIMETRIA Nella fase di analisi si devono considerare: Le distanze (del bus, dei pulsanti ecc ) Gli spazi installativi (centralini, scatole ecc ) Dove posizionare i comandi Dare un nome univoco ad ogni dispositivo Slide n. 32
INDIVIDUAZIONE SPAZI INSTALLATIVI Le norme della serie EN 50090 introducono gli spazi installativi (IS, Istallative spaces) e una gerarchia delle condutture che permettono di definire il percorso del bus. Cod. Definizione Coincide con IS1 Interfaccia tra esterno e complesso Cabina di trasformazione o fornitura energia IS2 Interfaccia tra complesso ed edificio Quadro elettrico principale edificio IS3 Interfaccia tra edificio e piano Quadro elettrico di piano IS4 IS5 IS6 Interfaccia tra piano ed appartamento Interfaccia tra appartamento e stanza Interfaccia tra stanza e applicazione Centralino d appartamento Scatola di derivazione Scatola da incasso per comandi Slide n. 33
SPAZI INSTALLATIVI - 1 IS1 IS2 IS3 IS4 IS5 IS6 Cablaggio di complesso Cablaggio di edificio Cablaggio di piano Cablaggio di appartamento Cablaggio di camera Le norme CEI 64-8 e CEI EN 50090-9-1, prescrivono che la suddivisione degli spazi installativi debba essere integrata con l impianto elettrico e definita in fase di progettazione. Gli spazi installativi pur essendo nodi principali dell impianto domotico possono coincidere con le cassette di derivazione, sono inoltre ben suddivisi in forma gerarchica Slide n. 34
SPAZI INSTALLATIVI - 2 Slide n. 35
SPAZI INSTALLATIVI - 3 Slide n. 36
SPAZI INSTALLATIVI - 4 Slide n. 37
DISEGNO DI RETE La fase di progettazione vera e propria è costituita dalla scelta dei dispositivi che possano realizzare le funzioni domotiche desiderate per gli impianti tecnici (elettrici, elettronici e termici) dell abitazione e quindi soddisfare le esigenze del cliente. il consiglio è di procedere con accuratezza e con questo ordine: 1. ingressi bus (pulsanti, sensori, pannelli di comando, cronotermostati ecc ) 2. uscite (attuatori, display, segnalazioni ecc ) 3. dispositivi cosiddetti di sistema (come alimentatori, accoppiatori ecc ) Slide n. 38
INSERIMENTO DEGLI INGRESSI Si passano in rassegna tutti gli spazi IS6 (scatole da incasso con telaio portafrutti) e si identificano tutti i comandi per luce e scenari M2 ~ P13 P14 M3 ~ PM2 Up PM2 Dwn IS6 L13 L14 IS6 L12 EV2 IS6 L11 P11 P12 PM3 Up PM3 Dwn IS6 IS5 IS6 PM2 Up PM2 Dwn P13 P14 P11 P12 PM3 Up PM3 Dwn SC1 Slide n. 39
INSERIMENTO DELLE USCITE Anche nel caso delle uscite si dovrà porre molta attenzione se installarli a livello di IS6 (dispositivi da incasso montati in scatole da incasso con telaio portafrutti) o a livello IS5 (dispositivi da guida DIN in scatola di derivazione dotata di guida) o a livello IS4 (nel centralino principale). M2 ~ M3 ~ IS6 L13 EV2 IS6 L14 IS6 L12 L11 IS6 IS5 IS6 Slide n. 40
INSERIMENTO DISPOSITIVI DI SISTEMA Vanno inseriti per ultimi tutti I dispositivi che vanno dimensionati per ultimi: Alimentatore Accoppiatori Cavo Bus Ecc Slide n. 41
La progettazione e la messa in servizio di impianti elettrici e domotici innovativi USO DEL SOFTWARE ETS - ESERCIZIO APPLICATIVO - Renato Slide n. Spina 42