CELEBRAZIONE DELLA QUARESIMA A lui solo! Canto Monizione Il Tempo di Quaresima è occasione propizia per conoscere a tu per tu Gesù. Il Vangelo della prima Domenica di Quaresima ci pone di fronte all uomo affamato: la fame dice tutta la fragilità dell uomo, che per vivere ha bisogno di cercare nella creazione il suo sostentamento, perché non possiede in sé la vita, ma essa dipende da qualcos'altro. Gesù rinuncia alle sue prerogative divine per cui viene assoggettato a tutta la fragilità dell'uomo: soffre la fame. Gesù si pone di fronte alla missione affidatagli non come un super eroe invincibile, ma come un uomo che cerca di trovare in sé e al di fuori di sé il senso del proprio vivere e della propria missione, riferendosi continuamente alla volontà del Padre, che Gesù scopre non solo in sé, ma anche nella Scrittura. Salmo 91 Tu che abiti al riparo dell'altissimo e dimori all'ombra dell'onnipotente, di' al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido». Egli ti libererà dal laccio del cacciatore, dalla peste che distrugge. Ti coprirà con le sue penne sotto le sue ali troverai rifugio. La sua fedeltà ti sarà scudo e corazza; non temerai i terrori della notte né la freccia che vola di giorno, la peste che vaga nelle tenebre, lo sterminio che devasta a mezzogiorno. Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra; ma nulla ti potrà colpire. Solo che tu guardi, con i tuoi occhi
vedrai il castigo degli empi. Poiché tuo rifugio è il Signore e hai fatto dell'altissimo la tua dimora, non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda. Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi. Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede. Camminerai su aspidi e vipere, schiaccerai leoni e draghi. Lo salverò, perché a me si è affidato; lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome. Mi invocherà e gli darò risposta; presso di lui sarò nella sventura, lo salverò e lo renderò glorioso. Lo sazierò di lunghi giorni e gli mostrerò la mia salvezza. Dal Vangelo secondo Matteo 4, 1-11 Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, di' che queste pietre diventino pane". Ma egli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo,ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio". Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra". Gesù gli rispose: "Sta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo". Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: "Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai". Allora Gesù gli rispose: "Vattene, Satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto". Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
Riflessione Chiediamo allo Spirito, che condusse Gesù nel deserto, che guidi anche noi in questo Tempo di Quaresima a guardare con occhi nuovi la nostra vita, la nostra fede, il nostro rapporto con il Signore e tra di noi. Vogliamo abitare al riparo dell'altissimo e dimorare all'ombra dell'onnipotente per dire con la nostra vita al Signore e a tutti: Mio rifugio e mia fortezza, mio Dio, in cui confido. Nel brano del Vangelo abbiamo ascoltato come Gesù vive, affronta e vince le tentazioni. Il Male per tre volte, in modi e luoghi diversi, vuole mettere alla prova Gesù nella sua umanità e nella sua divinità. Prima con l esperienza dell uomo che soffre la fame, poi nel Tempio di Gerusalemme per mettere Gesù sopra e contro l Amore del Padre, infine sul monte altissimo per invitare Gesù a prostrarsi davanti al potere politico. Gesù ha una fiducia totale nel Padre e si consegna alla Sua Volontà. Si presenta come il Dio che è venuto a servire gli uomini, non a conquistarli o a dominarli, il Dio che si inginocchia davanti alle sue creature, perché le sue creature si rendano disponibili al suo Creatore. Canto Preghiera - Sacramento della Riconciliazione Inizia ora un tempo scandito da preghiere, silenzi e canti per preparare il nostro cuore a riconoscere la Misericordia di Dio, tempo dove offrire eventualmente l opportunità di accostarsi al Sacramento della Riconciliazione per ricevere la Misericordia del Signore. Preghiera 1 Riconosciamo il tuo amore di Padre: Quando pieghi la durezza dell uomo. Quando lo rendi disponibile alla riconciliazione. Quando plachi lotte e discordie. Quando i nemici si aprono al dialogo. Quando gli avversari si stringono la mano. Quando i popoli si incontrano nella concordia.
Padre misericordioso, ci hai donato il tuo Figlio nostro fratello e redentore: In lui ci hai manifestato il tuo amore di Padre. Egli ha prediletto i piccoli e i poveri. Egli amò gli ammalati e gli esclusi. Mai si chiuse alle necessità dei fratelli. Con la vita e la parola annunziò al mondo che tu sei Padre. Preghiera 2 Misericordias Domini in aeternum cantabo! Quando Israele era fanciullo, io l'ho amato e dall'egitto ho chiamato mio figlio. Ma più li chiamavo, più si allontanavano da me; immolavano vittime ai Baal, agli idoli bruciavano incensi. A Efraim io insegnavo a camminare tenendolo per mano, ma essi non compresero che avevo cura di loro. Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d'amore, ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia, mi chinavo su di lui per dargli da mangiare. Come potrei abbandonarti, Efraim, come consegnarti ad altri, Israele? Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione. Non darò sfogo all'ardore della mia ira, non tornerò a distruggere Efraim, perché sono Dio e non uomo; sono il Santo in mezzo a te e non verrò da te nella mia ira. Io li guarirò dalla loro infedeltà, li amerò profondamente, poiché la mia ira si è allontanata da loro. Sarò come rugiada per Israele; fiorirà come un giglio e metterà radici come un albero del Libano, si spanderanno i suoi germogli e avrà la bellezza dell'olivo e la fragranza del Libano.
Preghiera 3 Dio onnipotente e misericordioso, che in modo mirabile hai creato l'uomo e in modo più mirabile l'hai redento, tu non abbandoni il peccatore, ma lo cerchi con amore di Padre. Nella passione del tuo Figlio hai vinto il peccato e la morte e nella sua risurrezione ci hai ridato la vita e la gioia. Tu hai effuso nei nostri cuori lo Spirito Santo, per farci tuoi figli ed eredi. Tu sempre ci rinnovi con i sacramenti di salvezza, perché, liberati dalla schiavitù del peccato, siamo trasformati di giorno in giorno nell'immagine del tuo diletto Figlio. Noi ti lodiamo e ti benediciamo, Signore, in comunione con tutta la Chiesa, per queste meraviglie della tua misericordia, e con la parola, il cuore e le opere innalziamo a te un canto nuovo. Segni della Croce Ricevete il segno della croce sulla fronte: Cristo vi protegge con il segno del suo amore. Voi imparate a conoscerlo e a seguirlo. TUTTI TRACCIANO UN SEGNO DI CROCE SULLA FRONTE Ricevete il segno della croce sugli orecchi: per ascoltare la voce del Signore. TUTTI TRACCIANO UN SEGNO DI CROCE SULLE ORECCHIE
Ricevete il segno della croce sugli occhi: per vedere lo splendore del volto di Dio. TUTTI TRACCIANO UN SEGNO DI CROCE SUGLI OCCHI Ricevete il segno della croce sulla bocca: per rispondere alla Parola di Dio. TUTTI TRACCIANO UN SEGNO DI CROCE SULLA BOCCA Ricevete il segno della croce sul petto: perché Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori. TUTTI TRACCIANO UN SEGNO DI CROCE SUL PETTO Ricevete il segno della croce sulle spalle: per sostenere il giogo leggero di Cristo. TUTTI TRACCIANO UN SEGNO DI CROCE SULLE SPALLE Benedizione Canto