RASSEGNA STAMPA 15-12-2017 1. CORRIERE DELLA SERA Il testamento biologico è legge Cei contraria, medici cattolici divisi 2. STAMPA Sì definitivo alla legge Gentiloni: scelta di civiltà E i cattolici si spaccano 3. REPUBBLICA L'Italia del biotestamento, storico sì con le lacrime in aula 4. SECOLO XIX Il biotestamento è legge lacrime in Senato 5. MANIFESTO Il biotestamento è legge. Ed emoziona 6. LIBERO QUOTIDIANO Il biotestamento è legge Ma i medici cattolici minacciano obiezioni 7. GIORNALE Il biotestamento è legge Dalle terapie ai «tutori», ecco le novità (e i dubbi) 8. SOLE 24 ORE Il biotestamento è legge Si può rinunciare a cure e nutrizione artificiale 9. QUOTIDIANO SANITÀ Tumori testa-collo. Disturbi cognitivi frequenti per chi li sconfigge 10. STAMPA Come aiutare i malati di tumore 11. STAMPA Una donna alla guida della ricerca 12. DOCTOR 33 Legge Bilancio, ok dalle Regioni. La sanità resta un problema aperto 13. CORRIERE DELLA SERA Fumo di Vienna, l'ultradestra salva la sigaretta al ristorante 14. OSSERVATORE ROMANO Metà del mondo senza assistenza sanitaria 15. SOLE 24 ORE Ema senza fine. Lorenzin: verificare ritardi Amsterdam 16. FOGLIO Int. a Beatrice Lorenzin - Lorenzin ci spiega cosa farà (e perché l'ema può tornare a Milano) 17. LIBERO QUOTIDIANO Medici meno pagati al Sud Ma i dirigenti si arricchiscono
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quotidianosanità.it Giovedì 14 DICEMBRE 2017 Tumori testa-collo. Disturbi cognitivi frequenti per chi li sconfigge I tumori testa-collo sono neoplasie altamente maligne. Un recente studio ha dimostrato che i pazienti sopravvissuti a questo cancro vanno spesso incontro, per lunghi periodi a disturbi delle funzioni cognitive. Un ipotesi potrebbe essere rappresentata dalle radiazioni accidentali al cervello durante la terapia e alla stessa chemioterapia (Reuters Health) - Secondo uno studio recente condotto dall Università di Toronto -, i sopravvissuti al cancro della testa e del collo vanno incontro a problemi cognitivi di lunga durata. I pazienti che sopravvivono a queste forme tumorali possono avere maggiori probabilità di sperimentare un declino delle funzioni cognitive,rispetto alle persone che non hanno avuto questo tipo di cancro. I risultati dello studio derivano da valutazioni cognitive effettuate su 80 lungoviventi colpiti da questi tumori e da un gruppo di controllo di 40 coetanei che non avevano avuto questi tumori maligni. Due anni dopo il trattamento del cancro, il 38% dei sopravvissuti aveva le funzioni cognitive alterate, mentre nessuno soggetto nel gruppo di controllo presentava problemi di questo tipo. Questi dati suggeriscono che fino a due anni dopo il completamento del trattamento, una significativa percentuale di pazienti trattati per il tumore della testa-collo sarà a rischio di avere deficit in diverse aree della funzione cognitiva, come, ad esempio, essere in grado di concentrarsi o di ricordare cose e fatti, dice l autore senior dello studio, Lori Bernstein. Come per molti tipi di tumore trattati con chemioterapia, i pazienti possono sviluppare la cosiddetta chemio-cerebrale. I sintomi sono molto variabili ma includono problemi come la scarsa attenzione o il deficit di memoria. Il dolore, l affaticamento e la malnutrizione correlati al trattamento potrebbero peggiorare i sintomi, che però di solito si risolvono dopo che la chemio è stata completata. Oltre al trattamento chemioterapico, anche le dosi di radiazioni accidentali al cervello potrebbero avere un effetto sulle funzioni cognitive, aggiunge James Root del Neurocognitive Research Lab Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York. Molto meno si sa circa gli effetti delle dosi radioterapiche più basse. Lo studio I ricercatori, guidati da Lori Bernstein, hanno voluto vedere come potrebbe modificarsi la funzione cognitiva nel tempo in pazienti con questo tipo di tumori maligni che vengono trattati sia con la chemioterapia che con le radiazioni. Sono state eseguti quattro test di valutazione cognitiva, una volta prima del trattamento e poi ancora 6, 12 e 24 mesi dopo. Rispetto alle persone senza cancro, i sopravvissuti al cancro della testa-collo hanno avuto un declino nel tempo rispetto a diversi domini cognitivi, tra cui concentrazione, memoria verbale e funzione esecutiva. Le persone meno istruite o che soffrivano di depressione all inizio dello studio avevano maggiori probabilità di sviluppare problemi cognitivi. Lo studio non è stato progettato per dimostrare se o come i trattamenti anti-tumorali potessero causare deficit cognitivi. Un altro limite dello studio è rappresentato dal fatto che i ricercatori hanno seguito i pazienti solo per due anni, quindi non è chiaro cosa accada alle capacità cognitive per periodi di tempo più lunghi. Fonte: JAMA Otolaryngol Head Neck Surg Lisa Rapaport (Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
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ONCOLOGIA
15-12-2017 LETTORI 15.000 http://www.doctor33.it/ Legge Bilancio, ok dalle Regioni. La sanità resta un problema aperto Parere favorevole dalla Conferenza delle Regioni sulla legge di Bilancio. Lo hanno annunciato il presidente, Stefano Bonaccini, e il coordinatore al Bilancio, Massimo Garavaglia, riferendo che le Regioni hanno ottenuto una riduzione del taglio di 375 milioni. «Le Regioni danno parere positivo alla luce dell'impegno del Governo di risolvere una serie di criticità» spiega l'assessore Garavaglia «la più importante riguarda la parte non sanitaria: il governo si è impegnato a trovare una soluzione per quei 300 milioni di tagli non ancora coperti che avrebbero colpito fondi dedicati, come non autosufficienza e politiche sociali. Questa partita risolta, è un bene. Tra oggi e domani verranno presentati gli emendamenti». «Sulla sanità rimarchiamo invece che il Fondo non può andare troppo sotto altrimenti ci rimettono i Lea» aggiunge ancora l'assessore. «Poi c'è il tema del contratto che vale circa 1,4 miliardi, di cui la metà sono già nei bilanci delle aziende e questo fa parte del Fondo sanitario, ma la scelta di arrivare a fare un incremento maggiore del 3,5%, che noi condividiamo, non si tiene con gli atti che abbiamo oggi: mancano 700 milioni, c'è un buco, insomma, di questa entità». E che la sanità sia un problema aperto lo conferma anche il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Stefano Bonaccini che pur parlando di «ossigeno» in riferimento ai 300 milioni che verrebbe concesso sottolinea come ci sia «la preoccupazione riguardante il tema sanità: governo e parlamento dovrebbero riflettere sul contratto che si è iniziato a discutere; è curioso non riuscire a trovare una cifra anche per i lavoratori in sanità».
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