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Comune di Castelleone Provincia di Cremona VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 48 del 26/03/2010 Originale OGGETTO: MODIFICA DEL PATTO DI STABILITA' PER RILANCIARE LO SVILUPPO. APPROVAZIONE DI UN DOCUMENTO L'anno duemiladieci, addì ventisei del mese di marzo alle ore 18.00, nella Sala Giunta del Palazzo Comunale. Previa l osservanza di tutte le formalità prescritte, sono stati convocati a seduta per oggi i componenti la Giunta Comunale. All appello risultano: Cognome e Nome Qualifica Firma Presenze COMANDULLI Camillo Luigi Sindaco SI CAMOZZI Roberto Vice Sindaco SI DE LUCA Marco Assessore SI DONDONI Lia Assessore NO DUSI Giampalmiro Assessore SI MICHELETTI Stefano Assessore SI SPADARI Paolo Maria Assessore SI PRESENTI: 6 ASSENTI: 1 Assiste all adunanza il Sig. nella sua qualità di Comunale. Segretario Constatato legale il numero degli intervenuti, il Sig. Camillo Luigi Comandulli nella sua qualità di Sindaco assume la presidenza, dichiarando aperta la seduta ed invita l Assemblea a discutere e deliberare in merito all oggetto sopraindicato.

OGGETTO: MODIFICA DEL PATTO DI STABILITA' PER RILANCIARE LO SVILUPPO. APPROVAZIONE DI UN DOCUMENTO LA GIUNTA COMUNALE Premesso che: - il paese intero sta attraversando una fase difficile segnata dalla crisi economica con ricadute pesanti sulle condizioni di vita di molte famiglie. - siamo convinti che da questa situazione si esca valorizzando le eccellenze che sono presenti nel mondo delle imprese e del lavoro e permettendo ai Comuni di continuare ad essere il soggetto promotore di investimenti e di politiche di coesione sociale. - c è bisogno di un sistema pubblico, sempre più efficace ed efficiente, capace di semplificare la burocrazie per supportare chi ogni giorno si misura con la competitività rispetto ad altre regioni ed altri paesi di effettuare investimenti per rendere sempre più vivibile e moderna la comunità in cui si vive, lavora, studia di rispondere alle crescenti esigenze delle persone e delle famiglie di un sistema di welfare che le sostenga nei momenti difficili perché si è perso il posto di lavoro o perché si devono supportare persone non autosufficienti. Considerato che: - i Comuni sono stati in tutti questi anni un soggetto primario dello sviluppo economico e sociale. Continuano ad essere l istituzione che è sentita più vicina sia dai cittadini che dal mondo economico, quella a cui ci si rivolge per i servizi sociali, culturali, per gli investimenti per piani strategici capaci di promuovere innovazione e semplificazione, per rendere più visibile e moderna la propria comunità. - in questi anni i Comuni hanno partecipato più di altri comparti al risanamento della finanza pubblica come dimostrano i dati delle varie ricerche e statistiche. - in particolare i Comuni Lombardia hanno raggiunto obiettivi di miglioramento del deficit anche superiori all obiettivo loro dato, hanno una minore spesa per il personale rispetto ai Ministeri e hanno minori trasferimenti da parte dello Stato. - oggi il patto di stabilità provoca situazioni insostenibili e difficili da comprendere, allungamento dei tempi di pagamento delle imprese che hanno effettuato servizi e lavori, una diminuzione degli investimenti in Lombardia di circa il 18% nel periodo 2003-2008 e con una previsione di una riduzione del 30% nei prossimi anni. - i tagli ai trasferimenti e gli obiettivi imposti ai comuni rischiano di essere troppo alti e di mettere in discussione la capacità di fare investimenti e di assicurare servizi alla persona e alla comunità di qualità come i comuni lombardi hanno dimostrato di saper fare nella loro storia. c è un problema vero di risorse senza le quali sarà impossibile garantire investimenti e servizi.

- la situazione è ancora più grave per i piccoli Comuni (in Lombardia 1.152 Comuni sono inferiori ai 5.000 abitanti): i tagli ai trasferimenti e la mancata compensazione dell ICI di questi anni stanno mettendo in ginocchio i loro poco flessibili e scarni bilanci. C è bisogno di una differenziazione e semplificazione delle regole e dei modelli organizzativi cui devono rispondere per svolgere adeguatamente la loro funzione di governo. Rilevato che quanto contenuto nella Legge Finanziaria 2010 e nel D.L. Enti locali recentemente approvato non risponde alle esigenze dei Comuni. Ritenuto di rilanciare le nostre richieste e proposte che sono state condivise anche dalle principali associazioni del mondo economico e del lavoro lombarde. Visto l art. 48, comma 1, del citato Decreto Legis lativo N. 267/2000; Visto l art. 40 dello Statuto Comunale; Con voti favorevoli unanimi, espressi nelle forme di legge, 1) di chiedere: DELIBERA la modifica degli obiettivi e le regole del patto di stabilità in modo da rendere sostenibile per il comparto la manovra, consentire ai Comuni di sostenere la spesa per investimenti, effettuare politiche di coesione sociale, premiare i Comuni davvero virtuosi al contrario di quanto si è visto con enti dichiarati virtuosi nonostante non siano in grado di assicurare servizi di qualità ed abbiano avuto bisogno di interventi pubblici di salvataggio per loro o per le loro aziende; di sbloccare i residui passivi dei Comuni per permettere pagamenti rapidi per i lavori e i servizi effettuati dalle imprese; la compensazione integrale dell ICI considerando anche la sua dinamicità. In particolare è necessaria un ulteriore integrazione dello stanziamento per il rimborso dell ICI per l anno 2008 di 344 milioni di euro al fine di equiparare le coperture per ciascun anno interessato a un totale di 3 miliardi e 364 milioni di euro; l immediata sospensione di tutte le sanzioni per il mancato rispetto del Patto di stabilità interno per il 2009, per gli Enti che sarebbero suscettibili di sanzione per aver fatto fronte a spese finalizzate a sostenere investimenti, interventi di carattere sociale o di natura obbligatoria; un urgente intervento legislativo che dia stabilità ai trasferimenti dovuti ai Comuni a titolo di rimborso compensativo per minore gettito ICI degli immobili riclassificati nel gruppo catastale D, e che colmi il vuoto normativo in ordine alla disciplina applicabile e alle relative regole riguardanti le modalità di riscossione della TIA a seguito delle sentenza della Corte Costituzionale; specifiche politiche di valorizzazione dei piccoli Comuni, di semplificazione e rafforzamento di forme sempre più stabili di gestione associata dei servizi e delle funzioni, in particolare, delle Unioni di Comuni, intese non come Ente ulteriore ma come Ente strumento, espressione più forte e funzionale degli stessi Comuni, a beneficio dei cittadini, delle

Regioni e dell intero sistema delle Autonomie. Tutto ciò, in accordo con le rappresentanze degli Enti locali, nonché per favorire l accesso a enti strumentali più funzionali alla gestione associata da parte di comuni montani o ex montani; di semplificare le procedure per la valorizzazione immobiliare del patrimonio dei Comuni per recuperare risorse; di completare il disegno federalista con la individuazione delle funzioni dei diversi livelli di governo in base al principio di differenziazione e di adeguatezza, di sussidiarietà per superare la sovrapposizione di compiti e funzioni che complica le procedure, allunga i tempi ed aumenta i costi; di applicare quanto previsto dalla legge delega sul federalismo fiscale perché senza autonomia finanziaria i Comuni non possono svolgere appieno il ruolo di governo che gli compete e perché senza autonomia non vi è responsabilità degli amministratori; di reintegrare integralmente il fondo per le politiche sociali in modo da poter continuare per i Comuni a mantenere inalterato il livello delle prestazioni nei confronti delle categorie sociali più deboli e colpite dalla crisi; la realizzazione di un vero patto di stabilità territoriale che abbia la possibilità di modificare le regole per renderle più aderenti alle specificità territoriali, una volta definito l obiettivo nazionale del comparto articolato a livello regionale; un intervento legislativo che affronti gli effetti prodotti dalla sentenza della Corte Costituzionale del 24 luglio 2009, n. 238 che, stabilendo la natura tributaria della Tariffa di Igiene Ambientale, ha originato un vuoto normativo in ordine alla disciplina applicabile e le relative regole riguardanti le modalità di riscossione. Tutto ciò mette a rischio una cospicua entrata del Comune per un importo di circa 5 miliardi di euro; 2) di inviare copia del presente atto all Anci Lombardia; 3) di comunicare l adozione del presente atto ai Capigruppo consiliari ai sensi dell art. 125 del Decreto Legislativo 18.8.2000, N. 267; DOPODICHE la Giunta Comunale dichiara, attesa l urgenza di provvedere, previa distinta e separata votazione favorevole ed unanime, la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell art. 134, 4 comma, del Decreto Legislativo 18.8.2000, N. 267.

Letto, confermato e sottoscritto IL PRESIDENTE Camillo Luigi Comandulli RELAZIONE DI PUBBLICAZIONE La suestesa deliberazione: - ai sensi dell art. 124 del Decreto Legislativo 18.08.2000, N. 267, viene oggi pubblicata all'albo Pretorio del Comune per 15 giorni consecutivi; - è stata comunicata in data odierna ai Capigruppo Consiliari ai sensi dell art. 125 del Decreto Legislativo 18.08.2000, N. 267. IL RESPONSABILE SETTORE AMMINISTRATIVO, AFFARI GENERALI, SPORT E CULTURA Dr.ssa Maria Rosa Valcarenghi CERTIFICATO DI IMMEDIATA ESEGUIBILITÀ Si certifica che la suestesa deliberazione è immediatamente eseguibile alla sua adozione per effetto di apposita e distinta separata votazione. CERTIFICATO DI ESECUTIVITA' La presente deliberazione è divenuta esecutiva il, decorsi dieci giorni dalla pubblicazione ai sensi dell'art. 134, comma 3, del Decreto Legislativo 18.08.2000, N. 267.