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COMUNE DI CASTONUOVO DI SANT'ANDREA PIANO TARIFFARIO TARI ANNO 2017 D.P.R. 27 Aprile 1999 n. 158 IL RES?ONSABILE EL SERvizio 1iNArZiAR1O Kay. PI uccia Greco I- J- \ 47;j4J i MA!. ui 26

INDICE PIANO TARIFFARIO - TARI 2017 3 I. RIPARTIZIONE DEI COSTI TRA LE UTENZE DOMESTICHE E LE UTENZE NON DOMESTICHE 2. INDIVIDUAZIONE SUPERFICI 4 3, INDIVIDUAZIONE COEFFICIENTI 4. TARIFFE UTENZE DOMSETICHE 5. TARIFFE UTENZE NON DOMESTICHE 10

PIANO TARIFFARIO - TARI 2017 La redazione del Piano Tariffario prevede innanzitutto la ripartizione dei Costi, fissi e variabili, tra le Utenze domestiche e le Utenze non domestiche, mediante i criteri che l'ente ha ritenuto opportuno adottare. Successivamente alla ripartizione dei costi tra le diverse utenze si perverrà alla determinazione della tariffa, tenendo conto dei coefficienti previsti dal D.P.R. 158/99. 1. RIPARTIZIONE DEI COSTI TRA LE UTENZE DOMESTICHE E LE UTENZE NON DOMESTICHE Il Metodo Normalizzato, utilizzato per l'individuazione delle tariffe della Tari, prevede, come ampiamente anticipato, una diversa ripartizione dei costi tra le Utenze domestiche e le Utenze non domestiche. Le Utenze domestiche sono costituite dalle abitazioni familiari e sono distinte in sei diverse categorie, a seconda del numero degli occupanti o, in mancanza, dei componenti del nucleo familiare. Le Utenze non domestiche costituiscono le restanti utenze, ovvero le attività commerciali, industriali, professionali e produttive in genere. Questa categoria è differenziata in relazione all'attività svolta, così come espressamente previsto dal D.P.R. n. 158/1999. In particolare: - Per i Comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti, è prevista una disaggregazione in 21 differenti categorie; - Per i Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti, è prevista una differenziazione in 30 categorie diverse. COSTI FISSI Da quanto emerge dall'analisi effettuata in fase di redazione del Piano Finanziario, il totale dei costi fissi, al netto del contributo percepito dal MITJR per le Istituzioni Scolastiche, è pari a 43.341,12. La ripartizione dei Costi fissi tra Utenze domestiche e Utenze non domestiche è stata effettuata sulla base della suddivisione di costi dello scorso anno. Sulla base del criterio individuato si avrà quindi una ripartizione di questo tipo: le Utenze Domestiche incidono sulla parte fissa per 1' 9 1,86%; le Utenze non Domestiche incidono sulla parte fissa per l'8,14%. COSTI VARIABILI Il totale dei costi variabili ammonta a 67.200,00. Anche la ripartizione dei Costi variabili tra Utenze domestiche e Utenze non domestiche è stata effettuata sulla base della suddivisione di costi dello scorso anno. Sulla base del criterio individuato si avrà quindi una ripartizione di questo tipo: 3

le Utenze Domestiche incidono sulla parte variabile per il 91,86%; le Utenze non Domestiche incidono sulla parte variabile per l'8,14%; 2. INDIVIDUAZIONE SUPERFICI - UTENZE DOMESTICHE UTENZE DOMESTICHE CATEGORIE Numero utenze per nuclei famigliari n Superficie totale Utenze domestiche m2 Famiglie di i componente 575 29.341 Famiglie di componenti 143 10.114 Famiglie di 3 componenti 53 4.531 Famiglie di 4 componenti 48 4.673 Famiglie di 5 componenti 6 904 Famiglie di 6 o più componenti 3 282 Pertinenze 528 15.357 Totale 1.356 65.202 Nella categoria "Famiglie di i componente" sono state considerate, presuntivamente, come previsto dal Regolamento Tari, le utenze occupate da contribuenti non residenti sul territorio di Castronuovo di Sant'Andrea. In considerazione della minore quantità di rifiuti prodotti, e come previsto dal Regolamento Tari, è stato deciso di tassare le pertinenze delle abitazioni civili (box, cantine e magazzini) applicando solo la parte fissa della tariffa domestica relativa alle "Famiglie di 6 componenti" a prescindere dall'effettivo numero dei componenti del nucleo famigliare. 4

- UTENZE NON DOMESTICHE iii 1 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 4 166 2 Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi O O 3 Stabilimenti balneari O O 4 Esposizioni, autosaloni O O 5 Alberghi con ristorante O O 6 Alberghi senza ristorante O O 7 Case di cura e riposo O O 8 Uffici, agenzie, studi professionali 11 708 9 Banche ed istituti di credito 1 6 10 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e 4 246 11 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 1 40 12 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, ele 5 289 13 Carrozzeria, autofficina, elettrauto 5 453 14 Attività industriali con capannoni di produzione O O 15 Attività artigianali di produzione beni specifici 7 632 16 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub O O 17 Bar, cawe, pasticceria 5 217 18 Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi 5 123 19 Plurilicenze alimentari e/o miste 6 321 20 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio 1 18 21 Discoteche, night club O O TOTALE I 551 3.219 5

3, INDIVIDUAZIONE COEFFICIENTI Per l'applicazione del Metodo Normalizzato si rende necessaria la propedeutica individuazione del valore dei singoli coefficienti k, all'interno di un range predeterminato dal legislatore (ad esclusione del coefficiente ka che è fisso). Il valore di detti coefficienti varia in relazione al numero di abitanti: sono previste due tipologie di tabelle, a seconda che il Comune in oggetto abbia una popolazione superiore o inferiore ai 5.000 abitanti. Giova perciò ricordare che i coefficienti individuati sono distinti, tra Utenze domestiche e Utenze non domestiche, sulla base della loro finzione, ovvero in relazione all'incidenza sulla quota fissa o variabile della tariffa. In particolare: - Utenze domestiche o Ka: coefficiente di adattamento per superficie e numero di componenti del nucleo familiare, individuato in misura fissa in relazione alla popolazione e all'ubicazione geografica (Nord, Centro, Sud); o Kb: coefficiente proporzionale di produttività per numero di componenti del nucleo familiare, individuato all'interno di un range di valori, non in relazione all'ubicazione geografica. - Utenze non domestiche o Kc: coefficiente di produzione potenziale delle diverse tipologie di attività commerciali, industriali, artigianali e professionali, individuato per l'attribuzione della quota fissa della tariffa; o kd: coefficiente di produzione potenziale kg/mq anno delle diverse tipologie di attività commerciali, industriali, artigianali e professionali, individuato per l'attribuzione della quota variabile della tariffa. L'amministrazione comunale pro-tempore deve, in ogni caso, tener conto di aspetti ed elementi che vanno al di là della semplice copertura dei costi del servizio. E' essenziale confrontarsi con la realtà e contestualizzare i dettami del legislatore, applicando, nel perimetro della legalità, una tassazione il più possibile equa e sostenibile. I coefficienti individuati per l'applicazione della tariffa sono riportati nelle successive tabelle. UTENZE DOMESTICHE Coefficienti Ka e Kb UTENZ DOM1STJCHE Componenti nucleo famigliare Ka(sud) <5000 Abitanti >5000 AbUId Kb ad-hoc mm max med ad-hoc Famiglie di componente 0,75 0,81 0,75 0,60 1,00 0,80 1,00 Famiglie di 2 componenti 0,88 0,94 0,88 1,40 1,80 1,60 1 560 Famiglie di 3 componenti 1,00 1,02 1,00 1,80 2,30 2,05 1,90 Famiglie di 4 componenti 1,08 1,09 1,08 2,20 3,00 2,60 2,25 Famiglie di 5 componenti 1.11 1,10 1,11 2,90 3,60 3,25 2,65 Famiglie di 6 o più componenti 1,10 1,06 1,10 3,40 4,10 1 3,75 3,10 r;i

UTENZE NON DOMESTICHE Coefficiente Kc e kd UTENZE NON DOMESTICHE - Kc (sud) Kd (sud) Categorie < O0O abitanti mm max med Applicato mm max med Applicato 1 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 0,29 0 352 0,41 0,35 2,54 4,55 3,55 320 2 Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi 0,44 0,74 0,59 0,59 3,83 6,50 5,17 5,17 3 Stabilimenti balneari 0,66 0,75 0,71 0,71 5,80 6,64 6 122 6 522 4 1 Esposizioni, autosaloni 0 234 0 352 0,43 0,43 2,97 4,55 3,76 3,76 5 Alberghi con ristorante 1 201 1 555 128 1,28 8,91 13,64 11,28 11,28 6 Alberghi senza ristorante 0,85 0,99 0,92 0 592 7 351 8,70 8 5 11 8,11 7 Case di cura riposo 0,89 1,20 1,05 1,05 7,80 10 554 9,17 9,17 8 1 Uffici, agenzie, studi professionali 0,90 1,05 0,98 1,05 7,89 9,26 8,58 10 220 9 Banche ed istituti di credito 0 544 0,63 0,54 0 266 3,90 5,51 4,71 5,79 10 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, 0 94 1'16 105 120 - ferramenta e altri beni durevoli ' ' ' 824 10,21 9,23 1100 11 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 1 502 1,52 1,27 1,27 8,98 13,34 11,16 11 1 16 12 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista 078 106 0,92 092 685 9,34 810 810 13 1 Carrozzeria, autofficina,elettrauto 0,91 1,45 1,18 1,18 7,98 12 575 10 537 10,37 14 Attività industriali con capannoni di produzione 0,41 0,86 0,64 0,64 3,62 7,53 5,58 5,58 15 Attività artigianali di produzione beni specifici 0,67 0,95 0,81 0,81 5,91 8 534 7,13 7,13 16 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub 5,54 8,18 6,86 6,86 48,74 71,99 60,37 60,37 17 Bar, caffè, pasticceria 4,38 6,32 5 535 2 5 19 38,50 55,61 47,06 19,25 18 Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, - generi alimentari 057 280 1,69 060 500 2468 14,84 650 19 Plurilicenze alimentari e/o miste 2 5 14 3,02 2,58 1.28 18,80 26 555 22,68 11,28 20 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pia al taglio 0,34 10,88 5,61 0,50 3,00 95,75 49,38 3 2 10 21 Discoteche, night club 1,02 1,75 1,39 1,02 8,95 15,43 12,19 8,95

4. TARIFFE UTENZE DOMESTICI-LE La parte fissa prevede l'applicazione della seguente formula: Tf(n,S) = Quf * S * ka(n) dove: - Tf(n,S): Tariffa fissa utenze domestiche in funzione di n: numero di componenti S: superficie abitazione; - Quf: quota unitaria Imq determinata attraverso la seguente formula: Quf= Ctuf I E S(n) * Ka(n) Ctuf: costi fissi attribuiti alle utenze domestiche Ka(n): coefficiente di adattamento per superficie in base al numero di componenti. La parte variabile prevede l'applicazione della seguente formula: Tvd(n,S) = Quv * kb * Cu dove: - Tvd (n,s): Tariffa variabile utenze domestiche in funzione di n: numero di componenti S: superficie abitazione; Quv: quota unitaria determinata attraverso la seguente formula: Quv = Qtot I N(n) * Kb(n) Qtot: quantità totale di rifiuti attribuita alle utenze domestiche Kb(n): coefficiente proporzionale di produttività per numero di componenti del nucleo familiare N(n): numero totale di utenze domestiche in funzione del numero di componenti del nucleo familiare; - Cu: costo unitario Ikg, determinato attraverso la seguente formula: Cu: CvdtotlQdtot Cvdtot: costi variabili totali attribuiti alle utenze domestiche Qdtot: quantità di rifiuti totali relativi alle utenze domestiche. Le tariffe per le utenze domestiche, determinate come da procedura fin qui sviluppata, sono le seguenti: 8

UTENZE DOMESTICHE CATEGORIE QUOTA FISSA Euro/m2 QUOTA VARIABILE per UTENZA Euro/Utenza Famiglie di i componente 0,59 68,01 Famiglie di 2 componenti 0,69 108,81 Famiglie di 3 componenti 0,79 129,22. Famiglie di 4 componenti 0,85 153,02 Famiglie di 5 componenti 0;88 : 180,22 Famiglie di 6 o più componenti 0,87 210,83 UTENZE NON DOMESTICHE La parte fissa prevede l'applicazione della seguente formula: Tfnd(ap,Sap) = Qapf * Sap * kc(ap) dove: - Tfnd(ap,Sap): Tariffa fissa utenze non domestiche in funzione di ap: tipologia attività produttiva Sap: superficie locali attività produttive; - Qapf: quota unitaria /mq determinata attraverso la seguente formula: Qapf = Ctapf I 1 Sap * Kc(ap) Ctapf: costi fissi attribuiti alle utenze non domestiche; Kc(ap): coefficiente di produzione potenziale delle diverse tipologie di attività produttive. La parte variabile prevede l'applicazione della seguente formula: Tvnd(ap,Sap) = Cu * Sap * kd dove: - Tvnd(ap,Sap): Tariffa variabile utenze non domestiche in funzione di ap: tipologia attività produttiva Sap: superficie locali attività produttive; - Cu: costo unitario determinato attraverso la seguente formula: Cu = CVtot I Qndtot CVtot: costo variabile attribuito alle utenze non domestiche Qndtot: quantità totale di rifiuti proveniente dalle utenze non domestiche; - kd: coefficiente di produzione potenziale kg/mq anno delle diverse tipologie di attività produttive 9

Le tariffe per le utenze domestiche, determinate come da procedura fin qui sviluppata, sono le seguenti: UTENZE NON DOMESTICHE QUOTA FIS SA QUOTA VARLABILE Categoria Euro/m2 Euro/m2 QufKc QuKd i Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 0,36 0 556 2 Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi 0,61 0,91 3 Stabilimenti balneari 0,72 1,09 4 Esposizioni, autosaloni 0,44 0 566 5 Alberghi con ristorante 1 532 1,98 6 Alberghi senza ristorante 0 595 1 542 7 Case di cura e riposo 1,07 1.61 8 Uffici, agenzie, studi professionali 1 508 1 579 9 Banche ed istituti di credito 0 568 1 502 10 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli 1 23 1,93 11 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze 1,30 1 596 12 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista 0,95 1 542 13 Carrozzeria, autofficina, elettrauto 1,21 1 182 14 Attività industriali con capannoni di produzione 0 565 0 298 15 Attività artigianali di produzione beni specifici 0 583 1,25 16 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub 7,05 10,61 17 Bar, caffè, pasticceria 2 525 3.38 18 Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi, generi alimentari 0 562 1 5 14 19 Plurilicenze alimentari e/o miste 1 532 1,98 20 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio 0 551 0,54 21 Discoteche, night club 1,05 1,57 10