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Deliberazione di Giunta Provinciale N. 213 del 03/11/2009 Classifica: 008.09 Anno 2009 Oggetto: ADOZIONE DELLE LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DELLE EMISSIONI DI POLVERI PROVENIENTI DA ATTIVITÀ DI PRODUZIONE, MANIPOLAZIONE, TRASPORTO, CARICO O STOCCAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTI. Ufficio Proponente DIREZIONE AMBIENTE E GESTIONE RIFIUTI Riferimento PEG 45 Centro di Costo Resp. del Proc. EMILIO GALANTI Dirigente/Titolare P.O Relatore ASS. CRESCIOLI RENZO Segretario : TRISCIUOGLIO EMILIA Deliberazione di Giunta Provinciale N. 213 del 03/11/2009 L' anno duemilanove e questo dì 3 del mese Novembre in Firenze ed in una sala di Palazzo Medici Riccardi sede della, alle ore 16.30 regolarmente avvisati si sono riuniti i Sigg. (A) BARDUCCI ANDREA (A) CANTINI LAURA (P) BALLINI ALESSIA (P) BILLI GIACOMO (P) GIORGETTI STEFANO (P) CRESCIOLI RENZO (P) LEPRI TIZIANO (P) DI FEDE GIOVANNI (A) ROSELLI PIETRO (P) FEDELI GIULIANO (A) SIMONI ELISA (A) FRACCI CARLA (P) GAMANNOSSI MARCO L Assessore Anziano Sig. LEPRI TIZIANO, constatato il numero legale ed assistito dal Segretario Sig. TRISCIUOGLIO EMILIA pone in discussione l argomento all ordine del giorno. Dopo ampio dibattito 1/6

la Giunta Provinciale VISTO - Il D.Lgs. n. 152/2006 Norme in materia ambientale, come da ultimo modificato con il D.Lgs. n. 4/2008, e in particolare la Parte seconda relativa alle procedure per la valutazione ambientale strategica (VAS), per la valutazione d'impatto ambientale (VIA) e per l'autorizzazione ambientale integrata (IPPC) e la Parte quinta dello stesso decreto relativa alle norme in materia di tutela dell aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera relativa al controllo dell'inquinamento atmosferico. - che, come ribadito dalla nota regionale prot. n. A00-GRT-150483/124-028.00 del 24.05.2006, il Dlgs. n. 152/2006 non ha mutato l allocazione della competenza in capo alle Regioni per cui in base ai principi di continuità giuridica le funzioni già trasferite con LR n. 33/94 e n. 19/95 in capo agli enti locali sono da ritenersi confermate. - Il D.Lgs. n. 59/2005 Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento che disciplina il rilascio, il rinnovo e il riesame dell'autorizzazione integrata ambientale degli impianti di cui all'allegato I dello stesso decreto, nonché le modalità di esercizio degli impianti medesimi, e che sostituisce - comma 14 dell art. 5 e Allegato II - l autorizzazione alle emissioni disciplinata dal D.Lgs. n. 152/2006; - La vigente disciplina statale in materia di tutela della qualità dell aria ed in particolare il Dlgs.351/1999 attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e gestione della qualità dell aria ambiente, il D.M. 60 del 2.4.2002 recepimento della direttiva 99/30/CE e della direttiva 00/69/CE, il D.M. 261/2002 direttive tecniche per l elaborazione di Piani e Programmi ex artt. 8 e 9 del Dlgs. 351/1999. - La Direttiva Europea 2008/50/CE del 21/05/2008, pubblicata il 11/06/2008 relativa alla qualità dell aria ambiente e per un aria più pulita in Europa. - La L.R. n. 30/2009 nuova disciplina dell Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (ARPAT), ed in particolare l art. 5 attività istituzionali dell ARPAT e l art. 8 attività di supporto tecnico-scientifico. - La L.R. n. 14/2007 istituzione del Piano Regionale di Azione Ambientale. - La Deliberazione del Consiglio Regionale n. 32/2007 Piano Regionale di Azione Ambientale (PRAA) 2007/2010. - La L. n. 241/1990 nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e s.m.i.. 2/6

VISTO l affidamento di servizi ad ARPAT per la realizzazione di un Progetto di attività modellistica sulla dispersione degli inquinanti atmosferici a supporto dell attività istituzionale per la Provincia di Firenze con definizione delle regole, delle linee guida e delle indicazioni tecniche sulle metodologie da utilizzare in casi specifici di studi diffusionale, affidato con determina dirigenziale n. 2132 del 7 dicembre 2006. TENUTO CONTO che presso ARPAT è stato costituito il Centro di riferimento per la modellistica sulla qualità dell aria (CRMQA), secondo quanto stabilito dalla Regione Toscana con il PRAA 2007-2010 (Macro-obiettivo C1 Ridurre la percentuale di popolazione esposta a inquinamento atmosferico, Obiettivo specifico Migliorare il controllo e rilevamento della qualità dell aria, Intervento Creazione di un Centro regionale presso ARPAT per la modellistica di diffusione delle sostanze inquinanti a complementarietà del rilevamento e per la valutazione ex ante di scenari emissivi ); CONSIDERATO che il Dipartimento Provinciale ARPAT di Firenze, nell'ambito della propria attività istituzionale come disciplinata dalla L.R. n. 30/2009, supporta attualmente le necessità e le richieste della Provincia di Firenze in merito alla redazione ed alla valutazione degli studi e delle simulazioni modellistiche nel campo dell inquinamento atmosferico previste dalle procedure di autorizzazione (VIA, VAS, emissioni, ecc.); CONSIDERATO che le particolari necessità di carattere tecnico riscontrate negli ultimi anni e quelle che si prospettano nel prossimo futuro, anche in merito all attuazione del Piano Provinciale Rifiuti, Piano Provinciale Cave, nonché in merito agli sviluppi normativi ai fini del controllo delle emissioni in atmosfera, fanno ritenere auspicabile che tale attività di supporto offerta da ARPAT e dal CRMQA di carattere modellistico ai fini della valutazione degli impatti e del relativo monitoraggio, venga sviluppata ed ampliata; VISTI in particolare il comma 12 dell art. 269 autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ed il comma 1 dell art. 271 valori limite di emissione e prescrizioni del D.Lgs. n. 152/2006, che fanno entrambi riferimento all Allegato V della Parte quinta dello stesso decreto; PRESO ATTO che gli articoli sopra citati introducono l obbligo di autorizzare esplicitamente chi intende effettuare, in modo non occasionale ed in un luogo a ciò adibito, in assenza di un impianto, attività di lavorazione, trasformazione o conservazione di materiali agricoli, le quali producano emissioni, o attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico, scarico o stoccaggio di materiali polverulenti e che a tal fine il citato Allegato V, Parte I, stabilisce le apposite prescrizioni per le emissioni di polveri che l'autorità competente è tenuta a definire tenendo conto, in particolare, dei seguenti elementi: a) pericolosità delle polveri, b) flusso di massa delle emissioni, c) durata delle emissioni, c) condizioni meteorologiche, d) condizioni dell'ambiente circostante (punto 1.2); 3/6

RILEVATO come tra i Piani e Programmi sottoposti a VAS o a verifica di assoggettabilità a VAS vi siano anche quelli per la valutazione e gestione della qualità dell'aria ambiente nonché quelli per la destinazione dei suoli (comma 2 dell art. 6, D.Lgs. 152/2006) di competenza dell Amministrazione provinciale che possono includere la valutazione di attività polverulente, quale il Piano provinciale (PAERP) istituito ai sensi del Capo II della L.R. n. 78/1998 testo unico in materia di cave, torbiere, miniere, recupero di aree escavate e riutilizzo di residui recuperabili ; RILEVATA, quindi, la necessità da parte dell Amministrazione provinciale, autorità competente al rilascio delle autorizzazioni ai sensi della L.R. n. 33/1994, di dotarsi di uno strumento modellistico di quantificazione e analisi delle emissioni polverulente sottoposte a verifica o valutazione di impatto ambientale nonché al regime autorizzatorio di cui alla Parte quinta del D.Lgs. n. 152/2006, con cui modulare la fissazione delle prescrizioni previste dal citato Allegato V, Parte I, tenendo conto degli impatti sopra indicati e per mezzo del quale sia possibile favorire un percorso di definizione delle regole, delle linee guida e delle indicazioni tecniche sulle metodologie da utilizzare in casi specifici di studi diffusionale degli inquinanti; CONSIDERATA PERALTRO l opportunità di porre un siffatto strumento a disposizione dei soggetti interessati alle procedure di valutazione di impatto (VIA) e di richiesta delle autorizzazioni di legge (AIA, emissioni, ecc ), nonché ai professionisti incaricati da tali soggetti di predisporre la documentazione tecnica a tal fine, nel rispetto dei principi di semplificazione e trasparenza del procedimento amministrativo stabiliti dall art. 1 della L. n. 241/1990; RITENUTI questi obiettivi e finalità coerenti anche con l ipotesi di costituzione presso ARPAT del Centro di Riferimento per la modellistica sulla qualità dell aria (CRMQA) secondo le indicazioni fornite dalla Regione Toscana, che trovano collocazione nel PRAA 2007-2010; VISTO lo studio consegnato da ARPAT alla Direzione Ambiente e Gestione Rifiuti della Provincia LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DELLE EMISSIONI DI POLVERI PROVENIENTI DA ATTIVITÀ DI PRODUZIONE, MANIPOLAZIONE, TRASPORTO, CARICO O STOCCAGGIO DI MATERIALI POLVERULENTI, con i relativi Allegati (A e B). Relazione tecnica "Emissioni di polveri diffuse: un approccio modellistico per la valutazione dei valori di emissione di PM10 compatibili con i limiti di qualità dell aria", con i relativi Allegati (A, B e C), svolto all interno dell incarico dato ad ARPAT con determina dirigenziale n. 2132 del 07/12/2006 e consegnate da ARPAT con prot. n. 2008/0057714 del 01/07/2008; RILEVATO come le citate Linee Guida risultano elaborate da ARPAT, nell ambito delle attività affidate al CRMQA, sulla base dei fattori di emissione accreditati dall U.S.-Environmental Protection Agency (EPA) e per mezzo di una complessa elaborazione numerica effettuata con metodi statistici e 4/6

tecniche di modellazione della dispersione degli inquinanti in atmosfera - nel rispetto delle disposizioni di cui all art. 4 del D.Lgs. n. 351/1999, nonché all art. 2 e all Allegato 1 (punto 1.2) del D.M. n. 261/2002 - consentono di individuare una procedura di stima delle emissioni delle attività polverulente di cui al citato Allegato V, Parte I del D.Lgs. n. 152/2006; di valutazione del loro impatto sulla componente atmosfera in relazione al rispetto dei limiti di qualità dell aria per il PM10 di cui al D.M. n. 60/2002, tenuto conto degli elementi di cui al punto 1.2 dell Allegato V, Parte I; nonché dell effetto delle possibili misure di mitigazione; CONSIDERATO, altresì, che ARPAT è l organo tecnico di supporto alla Provincia di Firenze e preposto al controllo di eventuali studi diffusionali prodotti nei procedimenti di VIA, AIA e autorizzazione alle emissioni in atmosfera, e l unica figura istituzionale in grado di fornire delle linee guida e delle indicazioni tecniche sulle metodologie da utilizzare in casi specifici di studi diffusionali degli inquinanti. RITENUTO, che le sopracitate linee guida costituiscono uno strumento di valutazione preventiva degli impatti dovuti alle emissioni di polveri, tali da rappresentare una semplificazione sia per gli utenti del servizio che per l Amministrazione nei compiti di autorizzazione e controllo, nonché per i professionisti incaricati di predisporre la documentazione tecnica a tal fine, nel rispetto dei principi di semplificazione e trasparenza del procedimento amministrativo stabiliti dall art. 1 della L. n. 241/1990, oltre che un compendio di criteri, di informazioni, e di parametri da seguire per le richieste di autorizzazioni e le relative valutazioni. RITENUTO pertanto di dover adottare, le Linee guida per la valutazione delle emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico o stoccaggio di materiali polverulenti, come strumento per il controllo e la riduzione dell inquinamento da polveri ai fini della tutela della qualità dell aria (allegato parte integrante n.1) e la relazione tecnica (allegato parte integrante e sostanziale n. 2); VISTI gli artt. 42 e 48 del T.U.E.L. approvato con D.lgs. n 267/2000 e rilevata la propria competenza in merito; VISTO il parere di regolarità tecnica espresso dal dirigente della Direzione Ambiente e Gestione Rifiuti in ordine al presente atto che non comporta spesa A VOTI UNANIMI DELIBERA 1) di adottare, le Linee guida per la valutazione delle emissioni di polveri provenienti da attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico o stoccaggio di materiali polverulenti, come strumento per il controllo e la riduzione dell inquinamento da polveri ai fini della tutela della qualità dell aria, costituite da un elaborato di 73 pagine allegato parte integrante e sostanziale n. 1 e la relazione tecnica costituita da 61 pagine allegato parte integrante e sostanziale n. 2 della presente delibera. 5/6

2) di stabilire che, a far data dal 01/01/2010, tali linee guida dovranno essere parte integrante della documentazione a corredo: a. delle istanze di autorizzazioni alle emissioni in atmosfera per le attività di produzione, manipolazione, trasporto, carico o stoccaggio di materiali polverulenti, ai sensi dell art. 269 del Dlgs. 152/06. b. delle istanze di richiesta di esclusione o assoggettamento alla verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale ai sensi del art. 20 del Dlgs. 152/06 e per le Valutazioni di Impatto Ambientale di competenza provinciale, ai sensi del art. 22 e seguenti dello stesso decreto. c. degli strumenti pianificatori di settore della Provincia di Firenze, in particolare i Piani e Programmi della Provincia di Firenze, e loro varianti, sottoposti a Valutazione Ambientale Strategica o a verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica (artt. 11 e 12 del D.Lgs. n. 152/2006). 2) di stabilire che del presente documento dovrà essere data la massima diffusione ai soggetti interessati del settore, associazioni di categoria, ordini e collegi professionali. DELIBERA ALTRESI A voti unanimi espressi nelle forme di legge, di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi e per gli effetti dell art. 134, 4 comma del T.U.E.L Dlgs. n 267 del 18.09.2000. Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del T.U. 445/2000 e del D.Lgs 82/2005 e rispettive norme collegate, il quale sostituisce il documento cartaceo e la firma autografa; il documento informatico e memorizzato digitalmente ed e rintracciabile sul sito internet http://attionline.provincia.fi.it/ 6/6