Impianti fotovoltaici (Prescrizioni Particolari e Verifiche)



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Impianti fotovoltaici (Prescrizioni Particolari e Verifiche) Ultimo aggiornamento: 1 nov. 2007 Prescrizioni particolari Prescrizioni previste dalla sezione 712 della norma CEI 64-8 Sistemi fotovoltaici solari (PV) di alimentazione Collegamento a terra Il collegamento a terra dei conduttori attivi del lato in continua dell impianto è permesso a patto che esista una separazione, mediante almeno isolamento principale, fra lato in alternata e lato in continua, e che la connessione a terra venga effettuata elettricamente per evitare problemi di corrosione. Eventuali conduttori equipotenziali devono essere installati in parallelo ed il più vicino possibile ai cavi c.c. e c.a. (fig. 1) Protezione contro il sovraccarico lato in continua La protezione contro i sovraccarichi può essere omessa: sui cavi delle stringhe e dei pannelli quando la portata sia maggiore o uguale a 1,25 volte la corrente di cortocircuito (I SC STC ) in qualsiasi punto; sul cavo principale quando la portata sia maggiore o uguale a 1,25 volte la corrente di cortocircuito (I SC STC ) del generatore; Protezione contro il cortocircuito lato in alternata Il cavo di alimentazione deve essere protetto contro i corti mediante un dispositivo di protezione installato nel punto di connessione al circuito dell impianto elettrico (vedi fusibile nel quadro di distribuzione in fig. 1). Protezione contro le interferenza elettromagnetiche Allo scopo di ridurre al minimo le tensioni indotte da fulmini, la superficie di tutti gli anelli formati dalle condutture deve essere la più piccola possibile (questa è una disposizione che potrebbe essere scritta per tutti gli impianti, non solo quelli fotovoltaici). Diodi di blocco Se vengono usati diodi (da collegare in serie alla stringa come nelle figure 1 e 2) per evitare eventuali correnti inverse nel generatore, essi devono essere in grado di sopportare una tensione inversa pari a due volte il valore U OC STC della stringa. Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelati dal diritto d autore e possono essere usati solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.

Impianti fotovoltaici (Prescrizioni Particolari e Verifiche) Ultimo aggiornamento: 1 nov. 2007 Sezionamento A scopi manutentivi devono essere previsti, sia sul lato in continua che su quello in alternata dell inverter, dei dispositivi di sezionamento (un interruttore di manovrasezionatore sul lato c.c.) (fig. 1). Ai fini del sezionamento tra impianto fotovoltaico e rete di alimentazione pubblica, quest ultima deve essere considerata la sorgente, mentre l impianto fotovoltaico fa le veci del carico. Riguardo al sezionamento tra impianto fotovoltaico e alimentazione pubblica, vanno applicate anche le prescrizioni dell articolo 551.7 della norma CEI 64-8, che riguarda i gruppi generatori che possono funzionare in parallelo con il sistema di alimentazione pubblica; da questo articolo riportiamo la seguente prescrizione: devono essere previsti mezzi adatti a permettere al gruppo generatore di essere sezionato dall alimentazione pubblica. I dispositivi di sezionamento devono essere accessibili in ogni momento al distributore pubblico. Figura 1 Esempio di impianto fotovoltaico. Schema con un solo pannello (CEI 64-8/712) Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelati dal diritto d autore e possono essere usati solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.

Impianti fotovoltaici (Prescrizioni Particolari e Verifiche) Ultimo aggiornamento: 1 nov. 2007 Figura 2 Esempio di impianto fotovoltaico. Schema con più pannelli formanti un generatore (CEI 64-8/712) Criteri di allacciamento di tetti fotovoltaici alla rete BT di distribuzione (DK 5950) o Criteri generali di funzionamento Il funzionamento in parallelo della rete pubblica di un generatore è subordinato a precise condizioni tra le quali in particolare si richiamano le seguenti: il cliente produttore non deve causare disturbi alla tensione di alimentazione e alla continuità del servizio sulla rete ENEL; in caso contrario si dovrà interrompere il collegamento immediatamente ed automaticamente; in caso di mancanza di tensione sulla rete ENEL, gli impianti di produzione non devono alimentare la rete stessa; Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelati dal diritto d autore e possono essere usati solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.

Impianti fotovoltaici (Prescrizioni Particolari e Verifiche) Ultimo aggiornamento: 1 nov. 2007 qualunque evento anomalo che si verifica nella rete del cliente produttore deve provocare l'interruzione automatica e tempestiva del parallelo. Lo schema di base del collegamento alla rete pubblica di un cliente produttore è illustrato in Fig. 1 (vedi scheda). In tale figura è indicato un solo generatore ma ve ne possono essere diversi in parallelo (in tal caso ognuno sarà dotato del proprio dispositivo di generatore). La protezione di interfaccia, inserita tra il generatore e la rete ENEL a salvaguardia di quest'ultima, consente ad ENEL l'esercizio della rete BT come se fosse passiva. Quando è necessario, la protezione di interfaccia, agendo sul dispositivo di interfaccia, deve disconnettere i gruppi di produzione dalla rete pubblica, in particolare, nei seguenti casi: per qualunque manovra automatica o manuale di interruttori di ENEL comprese le richiusure automatiche; alimentazione della rete pubblica solo da parte del cliente produttore dopo l'apertura di interruttori di ENEL Distribuzione (rischio di prolungare il tempo di eliminazione dei guasti e di avere valori di tensione o frequenza non corretti sulla rete pubblica). Il cliente produttore deve attendersi un certo numero di interruzioni del parallelo con la rete di ENEL Distribuzione; di conseguenza deve curare con particolare attenzione la suddivisione dei propri carichi tra quelli privilegiati e non privilegiati (La suddivisione dei carichi a monte ed a valle dell'interruttore di interfaccia è di competenza del produttore, tenendo conto che per l'apertura del medesimo interruttore: - se il produttore non ha carichi propri, vi è solo mancata fornitura di energia alla rete pubblica; - se il produttore ha carichi preferenziali tra il generatore e l'interruttore di interfaccia, ed il generatore è sufficientemente dimensionato, non si ha interruzione di tali carichi, ma eventualmente solo mancata fornitura di energia alla rete pubblica; - se il produttore deriva i propri carichi tra il punto di consegna dell'energia ENEL e l'interruttore di interfaccia, tali carichi beneficeranno di una continuità di servizio pari a quella assicurata ai normali clienti alimentati dalla rete pubblica). Inoltre per quanto riguarda i periodi di disattivazione dei gruppi di produzione e la conseguente unica possibilità di alimentazione delle utenze privilegiate attraverso la rete pubblica, al fine di usufruire dei vantaggi della richiusura automatica delle linee, il cliente produttore può escludere le protezioni di interfaccia. Tale esclusione è realizzata mediante un contatto chiuso con l'interruttore di generatore aperto, posto in parallelo al contatto di scatto delle protezioni di interfaccia. Se sono presenti più generatori, i contatti discordi di ogni interruttore di generatore Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelati dal diritto d autore e possono essere usati solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.

Impianti fotovoltaici (Prescrizioni Particolari e Verifiche) Ultimo aggiornamento: 1 nov. 2007 devono essere tra loro in serie, in modo che l'esclusione della protezione di interfaccia avvenga solo con tutti i generatori disattivati; o Criteri generali di allacciamento I tetti fotovoltaici possono essere di tipo monofase o trifase. Per gli allacciamenti monofase la massima taglia ammessa è 6 kw. Per allacciamenti di tipo trifase è ammesso collegare fra le fasi tetti fotovoltaici monofase di potenza non uguale purché lo squilibrio complessivo non superi 6 kw. Il cliente produttore deve fornire una documentazione preliminare, allegata alla domanda di allacciamento, e una documentazione più dettagliata da allegare all autocertificazione delle modalità di esercizio secondo quanto descritto nell allegato B della DK 5950. L'allacciamento è sempre subordinato alla verifica della fattibilità tecnica da parte di ENEL effettuata sulla base della documentazione fornita dal cliente produttore e della compatibilità con i limiti di sfruttamento dei componenti della rete stabiliti da ENEL. Gli impianti del cliente produttore devono rispondere alle Norme CEI. In particolare devono essere previsti il dispositivo e la protezione di interfaccia secondo la Norma CEI 11-20. Secondo quanto prescritto da tali norme, l impianto fotovoltaico deve erogare energia con fattore di potenza costante pari ad 1. La componente in corrente continua immessa nella rete pubblica dal/dagli inverter di cui è dotato il tetto fotovoltaico deve essere inferiore al 1% della corrente nominale del/degli inverter stessi; o Dispositivo della rete pubblica: Il dispositivo della rete pubblica, installato nella cabina MT/BT di ENEL Distribuzione (indicato in Fig.1), è costituito da un interruttore automatico dotato di protezione magnetotermica oppure da un interruttore di manovra dotato di una terna di fusibili. o Dispositivo generale: Il dispositivo generale deve essere costituito da un interruttore con protezione magnetotermica; in alternativa può essere realizzato tramite un interruttore di manovra-sezionatore dotato di fusibili. Nel caso di tetti Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelati dal diritto d autore e possono essere usati solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.

Impianti fotovoltaici (Prescrizioni Particolari e Verifiche) Ultimo aggiornamento: 1 nov. 2007 fotovoltaici il dispositivo generale assolve anche le funzioni di dispositivo di sezionamento. Le apparecchiature e le protezioni devono essere conformi alla Norma CEI 64-8. I fusibili o la protezione magnetotermica devono essere coordinati con la protezione posta sulla linea BT della rete pubblica. Nel caso di impianti nuovi il dispositivo generale sarà posto all esterno della proprietà del cliente produttore mentre nel caso di impianti esistenti può essere all interno della stessa (sarà portato all esterno solo nel caso di rifacimenti dell impianto di consegna). o Dispositivo di interfaccia: Deve essere costituito da interruttore automatico con bobina di apertura a mancanza di tensione o da un contattore o da un commutatore combinato con fusibile o con interruttore automatico a cui siano asservite le protezioni di interfaccia. L organo di interruzione deve essere dimensionato sulla base della configurazione d impianto e in particolare, qualora siano presenti carichi privilegiati fra il dispositivo d interfaccia e il tetto fotovoltaico, deve essere in grado di aprire correnti induttive. Con riferimento all eventuale contattore: negli impianti monofase deve essere conforme alla norma CEI EN 61095 (categoria AC-7a o AC-7b rispettivamente in assenza o presenza di rete del cliente abilitata al funzionamento in isola). negli impianti trifase deve essere conforme alla norma CEI EN 60947-4-1 (categoria AC-1 o AC-3 rispettivamente in assenza o presenza di rete del cliente abilitata al funzionamento in isola). Tale conformità deve essere supportata da documentazione di prova di tipo, emessa da laboratorio accreditato da ente facente capo all European cooperation for Accreditation (EA). Ad esempio in Italia l ente accreditatore è il SINAL. Qualora la documentazione sia in lingua straniera, si dovrà produrre una traduzione legale in lingua italiana. Qualora l'impianto del cliente produttore preveda un solo inverter e non sia destinato a funzionare in isola, il dispositivo di interfaccia può coincidere con quello del generatore. In tal caso il dispositivo generale deve necessariamente essere un interruttore automatico con protezione magnetotermica. Tale funzione può essere assolta dal limitatore di potenza installato nel punto di consegna. Qualora l impianto del cliente produttore comprenda più di un inverter deve essere previsto un unico dispositivo di interfaccia dotato delle protezioni previste al punto successivo Sono ammesse anche protezioni di interfaccia implementate nel sistema di controllo dei singoli inverter purché i segnali delle singole protezioni siano riportati al dispositivo di interfaccia unico e ne Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelati dal diritto d autore e possono essere usati solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.

Impianti fotovoltaici (Prescrizioni Particolari e Verifiche) Ultimo aggiornamento: 1 nov. 2007 determinino l apertura per intervento di almeno una di esse (collegamento in OR). o Caratteristiche delle protezioni di interfaccia Le protezioni di interfaccia sono costituite essenzialmente da relè di frequenza e di tensione. Tenendo conto dei valori di taratura e dei tempi di intervento di seguito indicati, per tutti i tipi di guasto sulla rete ENEL Distribuzione si ha di regola l'intervento del relè di frequenza; i relè di tensione, invece, assolvono ad una funzione prevalentemente di rincalzo. Al fine di dotare il sistema protezioni-dispositivo di interfaccia di una sicurezza intrinseca, il dispositivo di interfaccia deve essere dotato di bobina di apertura a mancanza di tensione e, quindi, per guasto interno o mancanza di alimentazione ausiliaria, si deve avere l'apertura dello stesso interruttore. Al fine di assicurare una adeguata continuità di servizio alla rete ENEL, si stabilisce la seguente procedura di gestione delle protezioni di interfaccia: le protezioni sono acquistate, installate e mantenute in efficienza dal cliente produttore; tali protezioni devono assicurare le funzioni previste dalla Norma CEI 11-20; i controlli occasionali e periodici delle protezioni devono essere eseguiti sotto la responsabilità del cliente produttore; l'enel si riserva il diritto di presenziare alle prove di prima installazione e periodiche; la presenza di incaricati ENEL Distribuzione alle prove non comporta di regola addebiti per il cliente produttore, salvo il caso di esplicita richiesta di intervento da parte del cliente produttore stesso. Devono essere adottati tutti quei provvedimenti tali da attenuare i disturbi di origine elettromagnetica che possono alterare il funzionamento delle protezioni. I pannelli devono essere installati in adeguati scomparti siti in prossimità delle apparecchiature, avendo cura che non si verifichino disturbi di origine elettromagnetica dovuti alla eccessiva vicinanza dei circuiti di potenza. In tabella 1 sono riportati le funzioni previste per le protezioni di interfaccia ed i relativi valori di taratura. In condizioni di rete particolare (ad esempio con alta probabilità di equilibrio fra carichi e generatori sulla stessa linea BT o sullo stesso trasformatore MT/BT) potrà essere richiesta al cliente produttore una protezione ulteriore contro la perdita di rete a derivata di frequenza. Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelati dal diritto d autore e possono essere usati solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.

Impianti fotovoltaici (Prescrizioni Particolari e Verifiche) Ultimo aggiornamento: 1 nov. 2007 Tabella 1 Dispositivo di generatore o Dispositivo installato a valle dei terminali di ciascun tetto fotovoltaico. Il dispositivo del generatore è tale da escludere il singolo tetto fotovoltaico in condizioni di "aperto"; Complessi di misura o Per gli impianti fotovoltaici la cui richiesta per la connessione alla rete è successiva al 13 aprile 2007, si applicano le prescrizioni della delibera AEEG 88/07: Per impianti di potenza nominale superiore a 20 kw, il responsabile del servizio di misura dell energia elettrica è il produttore, il quale ha la facoltà di avvalersi del gestore di rete per l erogazione del servizio di misura dell energia elettrica prodotta. In questo caso il produttore è tenuto a corrispondere al gestore di rete, a copertura delle attività svolte nell ambito di tale servizio, un corrispettivo definito dal gestore di rete medesimo; Per impianti di potenza nominale non superiore a 20 kw, il responsabile del servizio di misura dell energia elettrica prodotta è il gestore di rete. Il produttore è tenuto a corrispondere al responsabile del servizio di misura dell energia elettrica prodotta, a copertura delle attività svolte nell ambito di tale servizio, un corrispettivo definito dall Autorità (attualmente fissato a 29,19 euro dalla tabella 18 dell allegato 1 alla delibera AEEG 5/04); Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelati dal diritto d autore e possono essere usati solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.

Impianti fotovoltaici (Prescrizioni Particolari e Verifiche) Ultimo aggiornamento: 1 nov. 2007 Nel caso di impianti di potenza nominale fino a 20 kw, le condizioni tecniche per l installazione e la manutenzione delle apparecchiature per la misura dell energia elettrica prodotta sono definite dal medesimo gestore di rete conformemente a quanto indicato nelle norme e guide del CEI. Il posizionamento delle apparecchiature di misura è concordato con il produttore sulla base di scelte razionali, volte a ottimizzare l entità ed il costo degli interventi necessari e nel rispetto dei seguenti requisiti minimi: il più vicino possibile agli apparati di conversione della potenza da continua ad alternata (uno o più inverter); all interno della proprietà del produttore o al confine di tale proprietà, secondo quanto indicato dal medesimo produttore. Nel primo caso il produttore si impegna a consentire l accesso alle apparecchiature di misura al personale del gestore di rete per l espletamento delle attività di sua competenza; tale da assicurare al gestore di rete la possibilità di adempiere ai propri obblighi in condizioni di sicurezza, nel rispetto di quanto disposto dal decreto legislativo n. 626/94, in particolare senza dover ricorrere all utilizzo di mezzi speciali per l occasione. Le apparecchiature di misura dell energia elettrica prodotta devono essere dotate di dispositivi anti-frode, tali da consentirne l apertura anche senza l intervento del personale del gestore di rete. In ogni caso non sono necessarie blindature. Nel caso di interventi che necessitino l apertura dei dispositivi anti-frode, il produttore deve comunicare al gestore di rete, tramite fax e/o e-mail (con modalità che assicurino l avvenuta consegna, secondo quanto prescritto dall articolo 14, comma 3, del D.P.R. n. 445/00), la necessità di eseguire l intervento con almeno 2 giorni lavorativi di anticipo sull esecuzione dei lavori. Il gestore di rete provvede quanto prima al ripristino dei dispositivi anti-frode, addebitando al produttore il costo aggiuntivo dell intervento. L installazione dei dispositivi antifrode è effettuata dal gestore di rete solo nei casi in cui non sia già prevista, dalla normativa vigente, in capo agli Uffici tecnici di finanza (UTF); Le apparecchiature installate per la misura dell energia elettrica prodotta, indipendentemente dall attribuzione di responsabilità del servizio di misura, devono almeno: essere in grado di rilevare la misura dell energia elettrica prodotta su base oraria; Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelati dal diritto d autore e possono essere usati solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.

Impianti fotovoltaici (Prescrizioni Particolari e Verifiche) Ultimo aggiornamento: 1 nov. 2007 essere dotati di dispositivi per l interrogazione e l acquisizione per via telematica delle misure da parte del gestore di rete con cadenza minima mensile. Regole tecniche di connessione o Per gli impianti fotovoltaici la cui richiesta per la connessione alla rete è successiva al 13 aprile 2007, si applicano le prescrizioni della delibera AEEG 89/07: La realizzazione e la gestione della connessione deve essere effettuata nel rispetto delle regole tecniche di connessione adottate dalle imprese distributrici conformemente alle disposizioni dell Autorità e alle norme e guide tecniche del Comitato elettrotecnico italiano. Le regole tecniche devono indicare, almeno: a) le soluzioni tecniche standard per la connessione e i criteri per la determinazione della soluzione tecnica per la connessione a fronte di una richiesta di connessione; b) le condizioni tecniche che devono essere rispettate dall utente di rete ai fini della gestione della connessione; c) le condizioni da applicarsi nei casi di necessità di adeguamento di una connessione esistente. Per potenze complessive in immissione fino a 50 kw il servizio di connessione deve essere erogato in bassa tensione; Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelati dal diritto d autore e possono essere usati solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.

Impianti fotovoltaici (Prescrizioni Particolari e Verifiche) Ultimo aggiornamento: 1 nov. 2007 Verifiche: o Verifiche iniziali da effettuare prima della messa in servizio dell impianto (in base al documento ENEL DK 5950), da parte del cliente produttore: esame a vista delle apparecchiature e del macchinario; verifica congruenza schemi unifilari d'impianto; verifica congruenza delle caratteristiche dell impianto di generazione fotovoltaica; verifica congruenza delle caratteristiche del dispositivo/i di interfaccia e dispositivo generale; verifica congruenza delle caratteristiche delle protezioni di interfaccia e delle tarature delle stesse con apposita strumentazione; verifica con impianto in tensione del regolare funzionamento in chiusura ed in apertura del dispositivo di interfaccia e dell'apertura dello stesso per mancanza di tensione ausiliaria; verifica funzionamento di eventuali dispositivi di interblocco; rilievo caratteristiche di eventuali dispositivi non richiesti da ENEL, ma installati dal cliente produttore che possono essere di interesse per il servizio (es. dispositivi di richiusura automatica linee, reinserzioni di gruppi generatori, ecc.). o Verifiche periodiche (in base al documento ENEL DK 5950): Le verifiche periodiche devono essere effettuate dal cliente produttore con regolarità (almeno ogni 2 anni) e comunque a seguito di: eventuali modifiche ai valori delle tarature delle protezioni che si rendono necessarie per inderogabili esigenze di ENEL (tali modifiche saranno successivamente ufficializzate dal cliente con l'aggiornamento del Regolamento di esercizio); eventuali modifiche del Regolamento di esercizio che si rendano necessarie in conseguenza di nuove normative in materia o di innovazioni tecnologiche; L'elenco delle verifiche periodiche coincide con quello delle verifiche di prima installazione sopra elencate. o Nel caso di impianti realizzati sfruttando gli incentivi in conto energia previsti dal DM 19/02/07, il GSE è autorizzato, avvalendosi eventualmente della collaborazione di soggetti terzi abilitati e/o enti di ricerca, di certificazione e/o istituti universitari qualificati nel settore specifico, ad effettuare una serie di controlli e verifiche: Controlli a campione circa la conformità dei lavori di realizzazione al progetto definitivo; Verifiche sugli impianti fotovoltaici in esercizio che percepiscono le tariffe incentivanti. Tali controlli includono anche la verifica delle Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelati dal diritto d autore e possono essere usati solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.

Impianti fotovoltaici (Prescrizioni Particolari e Verifiche) Ultimo aggiornamento: 1 nov. 2007 apparecchiature di misura, di eventuali manomissioni o alterazioni dei dati di misura e delle caratteristiche di targa delle apparecchiature medesime, oltre che dei sistemi meccanici di sigillatura (piombatura o similari). L eventuale esito negativo delle verifiche comporta la decadenza del diritto alle tariffe incentivanti; ALLEGATI: ENEL DK 5940 Ed. 2.2 - Aprile 2007 DELIBERA AEEG 90/07 GUIDA GSE AL NUOVO CONTO ENERGIA Ed. 1 Settembre 2007 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelati dal diritto d autore e possono essere usati solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito.

Divisione Infrastrutture e Reti CRITERI DI ALLACCIAMENTO DI IMPIANTI DI PRODUZIONE ALLA RETE BT DI ENEL DISTRIBUZIONE DK 5940 Aprile 2007 Ed. 2.2-1/47 INGEGNERIA RETE ELETTRICA INDICE Pagina 1 SCOPO DELLE PRESCRIZIONI 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 2 3 NORME E PRESCRIZIONI RICHIAMATE NEL TESTO 2 4 DEFINIZIONI 3 5 CRITERI GENERALI 4 5.1 CRITERI GENERALI DI FUNZIONAMENTO 4 5.2 CRITERI GENERALI DI ALLACCIAMENTO 6 5.3 SISTEMI DI ALIMENTAZIONE D EMERGENZA DI CLIENTI PASSIVI 7 5.4 CRITERI DI SICUREZZA DURANTE IL LAVORO DEL PERSONALE ENEL PRESSO IMPIANTI DI TERZI 7 6 ENERGIA REATTIVA E FATTORE DI POTENZA 9 7 QUALITÀ DELL ENERGIA PRODOTTA 10 8 ALLACCIAMENTO ALLA RETE BT 10 8.1 DISPOSITIVO DELLA RETE PUBBLICA 10 8.2 DISPOSITIVO GENERALE 10 8.3 DISPOSITIVO DI INTERFACCIA 11 8.4 PROTEZIONI DI INTERFACCIA 12 8.5 TARATURA PROTEZIONI DI INTERFACCIA 13 8.6 DISPOSITIVO DI GENERATORE 13 8.7 SCHEMI DI ALLACCIAMENTO 14 9 SISTEMA DI MISURA 17 9.1 MISURA DELL ENERGIA SCAMBIATA CON LA RETE 17 9.1.1 Requisiti del sistema di misura dell energia scambiata con la rete 19 9.1.2 Installazione e requisiti antifrode 21 9.1.3 Verifiche 22 9.2 MISURA DELL ENERGIA PRODOTTA ED INCENTIVATA 22 9.2.1 Sigillatura del sistema di misura dell energia prodotta ed incentivata 23 10 PROCEDURA DI ALLACCIAMENTO 24 10.1 DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE ALLA DOMANDA DI ALLACCIAMENTO 24 10.2 DOCUMENTAZIONE DI FINE LAVORI PER L ATTIVAZIONE DELL IMPIANTO 24 10.3 DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE A SEGUITO DI EVENTUALI VERIFICHE 25 11 ATTIVAZIONE DELL IMPIANTO DI PRODUZIONE 26 12 VERIFICHE PRELIMINARI DI ALLACCIAMENTO 26 13 VERIFICHE DI FUNZIONAMENTO DELL'IMPIANTO DI PRODUZIONE 27 13.1 VERIFICHE DI PRIMA INSTALLAZIONE 27 13.2 VERIFICHE PERIODICHE 27 ALLEGATO A: TRACCIA PER REGOLAMENTO DI ESERCIZIO IN PARALLELO CON RETI BT ENEL DI IMPIANTI DI PRODUZIONE 28 ALLEGATO B: DICHIARAZIONE DI CONFORMITA DELL IMPIANTO ALLE PRESCRIZIONI ENEL DK 5940 ED. 2.2 E NORME CEI APPLICABILI 32 ALLEGATO AIB: APPARECCHIATURE DI INTERFACCIA CON LA RETE BT: PRESCRIZIONI E PROVE 37 ALLEGATO C: SCHEDA DI INFORMAZIONE SUI RISCHI SPECIFICI E SULLE MISURE DI SICUREZZA COMUNICATE DAL CLIENTE 45 ALLEGATO D: DICHIARAZIONE DI MESSA IN SICUREZZA INDIVIDUAZIONE E CONSEGNA IMPIANTO ELETTRICO 47

Divisione Infrastrutture e Reti CRITERI DI ALLACCIAMENTO DI IMPIANTI DI PRODUZIONE ALLA RETE BT DI ENEL DISTRIBUZIONE DK 5940 Aprile 2007 Ed. 2.2-2/47 1 SCOPO DELLE PRESCRIZIONI Le presenti prescrizioni hanno lo scopo di definire i criteri e le modalità di allacciamento degli impianti di produzione alla rete di bassa tensione (BT) di ENEL Distribuzione (d ora in poi denominata semplicemente ENEL). Per impianti di produzione si intendono sistemi che convertono ogni forma di energia primaria in energia elettrica in corrente alternata, funzionanti in parallelo con la rete BT di distribuzione, eventualmente tramite l interposizione di un dispositivo di conversione statica. Sono inoltre oggetto di queste prescrizioni gli impianti che non erogano energia attiva in rete, ma per i quali è previsto un funzionamento in regime breve di parallelo con la rete BT (generatori per il servizio di riserva e/o di emergenza). 2 CAMPO DI APPLICAZIONE INGEGNERIA RETE ELETTRICA Le presenti prescrizioni si applicano ai nuovi allacciamenti, al rifacimento di impianti esistenti e in occasione di variazioni contrattuali di impianti di produzione di potenza complessiva superiore a 1 kw, se rotanti, o 0,75 kw, se collegati alla rete tramite dispositivo di conversione statica. Le presenti prescrizioni annullano e sostituiscono la DK 5950 ed. 1.1, relativamente agli impianti di produzione oggetto della stessa cioè fotovoltaici con potenza compresa fra 1 e 20 kw. I dispositivi di conversione statica con funzione di protezione di interfaccia, dichiarati conformi alla DK 5950 ed. 1.1, prima dell entrata in vigore della DK 5940 ed. 2 (febbraio 2006), sono utilizzabili per le connessioni di produttori fino a 20 kw che richiedano l allacciamento non oltre maggio 2007. I dispositivi di conversione statica senza funzione di protezione di interfaccia o le protezioni di interfaccia separate (relé dedicati), dichiarati conformi alla DK 5950 ed. 1.1, prima dell entrata in vigore della DK 5940 ed. II (febbraio 2006), sono di fatto conformi alla DK 5940 ed. 2, 2.1 e 2.2 e quindi possono essere utilizzati per le connessioni di produttori fintantoché tali prescrizioni rimarranno in vigore. 3 NORME E PRESCRIZIONI RICHIAMATE NEL TESTO CEI 11-20 CEI 13-4 CEI 11-17 CEI 82-25 e successive varianti CEI 11-27 CEI EN 50160 CEI EN 60146-1-1 CEI EN 62040-1-1 CEI EN 60947-3, CEI EN 60947-4-1 CEI 64-8 CEI EN 61000-3-2, CEI EN 61000-3-3, CEI EN 61000-3-11, CEI EN 61000-3-12 CEI EN 62056-21, CEI EN 61038 UNI CEI EN 45011 EN ISO/CEI 17020 Legge n.46/90, D.lgs n. 626/94 DM 28/7/05, DM 06/02/06, DM 19/02/07 Del. AEEG 05/04, Del. AEEG 28/06, Del. AEEG 40/06, Del. AEEG 182/06, Del. AEEG 260/06

Divisione Infrastrutture e Reti CRITERI DI ALLACCIAMENTO DI IMPIANTI DI PRODUZIONE ALLA RETE BT DI ENEL DISTRIBUZIONE DK 5940 Aprile 2007 Ed. 2.2-3/47 4 DEFINIZIONI INGEGNERIA RETE ELETTRICA Complesso di misura: è l insieme costituito da uno o più misuratori, dagli eventuali riduttori di corrente, di tensione e dai relativi cavetti di connessione. Convertitori c.c./c.a.: apparecchiature statiche o macchine rotanti usualmente impiegate per trasferire l'energia in c.c. sulla rete in c.a. Se reversibili, i convertitori c.c./c.a. consentono il trasferimento di potenza dalla corrente continua alla corrente alternata e viceversa. Convertitori c.a./c.a.: apparecchiature statiche o rotanti capaci di convertire potenza elettrica da una frequenza ad un'altra. I convertitori statici c.a./c.a. reversibili consentono il trasferimento di potenza tra reti alternate a frequenza diversa. Dispositivo della rete pubblica: dispositivo installato all'origine della linea della rete pubblica costituito da un interruttore automatico dotato di protezione magnetotermica. Dispositivo generale: dispositivo installato all'origine della rete del cliente produttore e cioè immediatamente a valle del punto di consegna dell'energia elettrica dalla rete ENEL. Il dispositivo, in condizioni di "aperto", esclude l'intera rete del cliente produttore dalla rete pubblica. Dispositivo di interfaccia: dispositivo installato nel punto di collegamento della rete in isola alla restante parte della rete del cliente produttore sul quale agiscono le protezioni d'interfaccia. L'apertura del dispositivo d'interfaccia assicura la separazione dei gruppi di produzione dalla rete pubblica. Dispositivo del generatore: dispositivo installato a valle dei terminali di ciascun generatore. Il dispositivo del generatore è tale da escludere il generatore/impianto fotovoltaico in condizioni di "aperto". Generatori sincroni: macchine rotanti in grado di generare tensione e potenza reattiva indipendentemente da sorgenti elettriche esterne. I generatori sincroni sono pertanto idonei a sostenere la tensione in assenza di alimentazione dalla rete pubblica. Con il termine di generatore sincrono si comprende nel seguito anche il generatore asincrono dotato di dispositivo di autoeccitazione. Generatori asincroni: macchine rotanti usualmente eccitate dalla rete a cui sono accoppiate oppure provviste di un complesso per l'autoeccitazione. I generatori asincroni, se privi del dispositivo di autoeccitazione, non sono idonei a sostenere la tensione in assenza di alimentazione dalla rete pubblica. Impianto fotovoltaico: sistema statico di conversione dell energia, comprendente i pannelli fotovoltaici che trasformano direttamente l energia solare in energia elettrica in corrente continua, un eventuale sistema di accumulo, ed un convertitore c.c./c.a. (inverter). Punto di consegna: punto di confine tra l impianto di rete per la connessione e l impianto di utenza per la connessione. Il punto di consegna è individuato dai morsetti cui si attesta il terminale del cavo di collegamento lato impianto di consegna. Punto di immissione: è il punto fisico di una rete con obbligo di connessione di terzi in cui viene immessa l'energia elettrica. Punto di misura: punto fisico nel quale viene installata un apparecchiatura di misura dell energia elettrica. Punto di prelievo: è il punto fisico di una rete con obbligo di connessione di terzi in cui viene prelevata l energia elettrica da una utenza della rete medesima. Rete in isola: rete di distribuzione del cliente produttore o parte di questa che può funzionare separatamente da altre reti (rete del cliente produttore o rete ENEL). Rete pubblica: sinonimo di rete ENEL. Sistema di conversione dell'energia: complesso delle apparecchiature destinate alla trasformazione dell'energia fornita dalla fonte primaria in energia elettrica consegnata alla rete. Si distinguono in:

Divisione Infrastrutture e Reti CRITERI DI ALLACCIAMENTO DI IMPIANTI DI PRODUZIONE ALLA RETE BT DI ENEL DISTRIBUZIONE DK 5940 Aprile 2007 Ed. 2.2-4/47 - sistemi di conversione idonei a sostenere la tensione e la frequenza entro il campo nominale in assenza di alimentazione della rete pubblica stessa (generatori sincroni, asincroni autoeccitati, dispositivi di conversione statica che si comportano come generatori di tensione); - sistemi di conversione non idonei a sostenere la tensione e la frequenza entro il campo nominale (generatori asincroni non autoeccitati e dispositivi di conversione statica che si comportano come generatori di corrente). Sistema di misura: definizione utilizzata in ambito internazionale per indicare il complesso di misura (rif. Norma CEI 13-4). Sistema statico di continuità (UPS): insieme di convertitori, interruttori e dispositivi per l accumulo di energia (ad es. batterie) che costituiscono un sistema di alimentazione in grado di mantere la continuità della potenza al carico, in caso di mancanza di alimentazione alla rete di pubblica di distribuzione. TA: trasformatore di corrente, dedicato alla misura. Per le definizioni mancanti fa riferimento la Norma CEI 11-20. 5 CRITERI GENERALI INGEGNERIA RETE ELETTRICA 5.1 CRITERI GENERALI DI FUNZIONAMENTO Il funzionamento in parallelo della rete pubblica di un generatore è subordinato a precise condizioni tra le quali in particolare si richiamano le seguenti: - il cliente produttore non deve causare disturbi alla tensione di alimentazione e alla continuità del servizio sulla rete ENEL; in caso contrario si dovrà interrompere il collegamento di parallelo dell impianto di produzione immediatamente ed automaticamente; - in caso di mancanza di tensione sulla rete ENEL, l impianto di produzione non deve alimentare la rete stessa. Gli impianti del cliente produttore devono rispondere alle Norme CEI. In particolare, relativamente all impianto di produzione, devono essere previsti il dispositivo, la protezione di interfaccia ed i dispositivi di generatore conformi alla Norma CEI 11-20. Lo schema di base del collegamento alla rete pubblica di un cliente produttore è illustrato in figura 1. Il collegamento fra il generatore e la rete pubblica può essere effettuato tramite un dispositivo di conversione statico. Tale dispositivo è senz altro presente qualora la generazione avvenga in CC. In figura 1 è indicato un solo generatore ma ve ne possono essere diversi in parallelo (in tal caso ognuno sarà dotato del proprio dispositivo di generatore). Nella figura 1 sono riportati i vari organi di manovra previsti fra impianto di produzione e rete pubblica: dispositivo generale: separa l intero impianto del cliente dalla rete pubblica; dispositivo di interfaccia, asservito alle protezioni di interfaccia: separa i gruppi di generazione dalla rete pubblica; dispositivo di generatore: separa il singolo generatore dal resto dell impianto del cliente.

Divisione Infrastrutture e Reti CRITERI DI ALLACCIAMENTO DI IMPIANTI DI PRODUZIONE ALLA RETE BT DI ENEL DISTRIBUZIONE DK 5940 Aprile 2007 Ed. 2.2-5/47 INGEGNERIA RETE ELETTRICA Figura 1 - Schema di base del collegamento di un impianto di produzione alla rete ENEL. Tali organi di manovra possono essere diversamente accorpati fra di loro purché fra il punto di consegna della rete pubblica e singolo generatore sia sempre presente almeno 1 organo di interruzione automatico conforme alle prescrizioni di paragrafo 8.2. Il dispositivo e la protezione di interfaccia, inseriti tra il/i generatore/i e la rete ENEL, a salvaguardia di quest'ultima, consentono ad ENEL l'esercizio della rete BT come se fosse passiva. La protezione di interfaccia, agendo sul dispositivo di interfaccia, deve disconnettere gli impianti di produzione dalla rete pubblica nel caso di: qualunque manovra automatica o manuale di interruttori ENEL comprese le richiusure automatiche sulla rete MT; alimentazione della rete pubblica solo da parte del cliente produttore dopo l'apertura di interruttori ENEL (rischio di prolungare il tempo di eliminazione dei guasti e di avere valori di tensione o frequenza non a norma sulla rete pubblica).

Divisione Infrastrutture e Reti CRITERI DI ALLACCIAMENTO DI IMPIANTI DI PRODUZIONE ALLA RETE BT DI ENEL DISTRIBUZIONE DK 5940 Aprile 2007 Ed. 2.2-6/47 Il cliente produttore deve attendersi un certo numero di interruzioni del parallelo con la rete ENEL; di conseguenza deve curare con particolare attenzione la suddivisione dei propri carichi tra quelli privilegiati e non privilegiati ( 1 ). In alcune situazioni di carico, il cliente produttore deve attendersi che le protezioni di interfaccia intervengano dopo la richiusura rapida dell'interruttore ENEL sulla linea MT alimentante; è opportuno, pertanto, che questi metta in atto ulteriori accorgimenti destinati alla salvaguardia dei propri impianti. Inoltre, per quanto riguarda i periodi di disattivazione degli impianti di produzione e la conseguente unica possibilità di alimentazione delle utenze privilegiate attraverso la rete pubblica, il cliente produttore può escludere le protezioni di interfaccia. Tale esclusione è realizzata mediante un contatto chiuso con l'interruttore di generatore aperto, posto in parallelo al contatto di scatto delle protezioni di interfaccia. Se sono presenti più generatori, i contatti discordi di ogni interruttore di generatore devono essere tra loro in serie, in modo che l'esclusione della protezione di interfaccia avvenga solo con tutti i generatori disattivati. 5.2 CRITERI GENERALI DI ALLACCIAMENTO INGEGNERIA RETE ELETTRICA I gruppi di generazione possono essere di tipo monofase o trifase. Per gli allacciamenti monofase la massima taglia ammessa è 6 kw. Per allacciamenti di tipo trifase è ammesso collegare, fra le fasi ed il neutro, generatori monofase di potenza non uguale purché lo squilibrio complessivo (differenza fra la potenza installata sulla fase con più generazione e quella con meno generazione) non superi 6 kw. La scelta del livello di tensione cui allacciare un produttore dipende dalla potenza dell impianto di produzione e da quella dei carichi passivi e di altri impianti di produzioni presenti sulla stessa rete. Generalmente gli impianti di produzione di potenza nominale complessiva 50 kw vengono allacciati alla rete di BT ed allacciati alla rete di MT se di potenza nominale complessiva superiore a 75 kw. L allacciamento alla rete BT può avvenire su linea esistente, su linea dedicata o tramite cabina di trasformazione MT/BT dedicata. In ogni caso la scelta del livello di tensione e delle modalità di allacciamento del cliente produttore verrà effettuata caso per caso, sulla base delle verifiche preliminari di allacciamento così come indicato a paragrafo 12. Il cliente produttore deve fornire una documentazione preliminare, allegata alla domanda di allacciamento, e una documentazione più dettagliata da allegare al regolamento di esercizio secondo quanto descritto in allegato B. L'allacciamento è sempre subordinato alla verifica della fattibilità tecnica effettuata da ENEL sulla base della documentazione fornita dal cliente produttore e della compatibilità con i limiti di sfruttamento dei componenti della rete stabiliti da ENEL. Nel caso che siano presenti più clienti produttori sulla rete BT dovranno essere valutati gli effetti della totale produzione, secondo le indicazioni fornite in seguito. ( 1 ) La suddivisione dei carichi a monte ed a valle dell'interruttore di interfaccia è di competenza del produttore, tenendo conto che per l'apertura del medesimo interruttore: - se il Cliente produttore non ha carichi propri, vi è solo mancata fornitura di energia alla rete pubblica; - se il Cliente produttore ha carichi privilegiati tra il generatore e l'interruttore di interfaccia, ed il generatore è sufficientemente dimensionato, non si ha interruzione di tali carichi, ma solo mancata fornitura di energia alla rete pubblica; - se il Cliente produttore deriva i propri carichi tra il punto di consegna dell'energia ENEL e l'interruttore di interfaccia, tali carichi beneficeranno di una continuità di servizio pari a quella assicurata ai normali clienti alimentati dalla rete pubblica.

Divisione Infrastrutture e Reti CRITERI DI ALLACCIAMENTO DI IMPIANTI DI PRODUZIONE ALLA RETE BT DI ENEL DISTRIBUZIONE DK 5940 Aprile 2007 Ed. 2.2-7/47 Non è consentita la messa in parallelo alla rete di distribuzione BT di generatori rotanti o dispositivi di conversione statici in grado di sostenere autonomamente la frequenza e la tensione di rete. I generatori rotanti che possono essere allacciati direttamente alle reti di distribuzione BT sono solo quelli che si comportano durante il funzionamento in parallelo come generatori asincroni. I generatori sincroni possono essere allacciati alla rete di BT solo tramite convertitori AC/AC che non siano in grado di sostenere autonomamente la frequenza e la tensione di rete. I generatori asincroni autoeccitati possono essere allacciati alla rete di BT a condizione che il complesso di eccitazione sia escluso quando funzionano in parallelo alla rete ENEL( 2 ). Tale condizione deve essere realizzata mediante apposito interblocco col dispositivo di interfaccia. Nel caso di generatore asincrono autoeccitato e con dispositivo di interfaccia di tipo quadripolare, deve essere prevista la commutazione del centro stella del generatore dal neutro della rete ENEL all'impianto di terra dell'utente, quando si passi dal funzionamento in parallelo al funzionamento in isola. Tale commutazione si rende necessaria per mantenere il sistema elettrico in isola con neutro collegato a terra (il conduttore di neutro BT ENEL, infatti, non deve mai essere messo a terra dal cliente). 5.3 SISTEMI DI ALIMENTAZIONE D EMERGENZA DI CLIENTI PASSIVI INGEGNERIA RETE ELETTRICA Impianti di produzione destinati al servizio di alimentazione di emergenza (gruppi elettrogeni) possono essere adottati anche da clienti passivi per evitare interruzioni di alimentazione di carichi privilegiati al venir meno del servizio dalla rete pubblica. Per garantire la continuità assoluta, al ripristino del servizio, è ammesso il funzionamento in regime di breve parallelo (30 s per gli impianti trifase e i 5 s per quelli monofase) di tali impianti con la rete ENEL con le modalità prescritte dalla Norma CEI 11-20 (con protezioni e dispositivi di interfaccia). In alternativa, il cliente dovrà prevedere apparecchi di commutazione, adeguatamente interbloccati, per impedire paralleli, anche accidentali, fra il proprio sistema di alimentazione e la rete ENEL. A tale scopo devono essere installati nel punto di confine fra la parte di rete del cliente abilitata al funzionamento in isola con il gruppo elettrogeno e la restante rete del cliente e tra la rete abilitata al funzionamento in isola ed il gruppo elettrogeno stesso due dispositivi interbloccati elettricamente e meccanicamente o un solo blocco elettrico realizzato in conformità a quanto previsto dalla norma CEI 11-20. Conformemente a quanto indicato dalla norma CEI 11-20, durante il funzionamento in isola, il dispositivo di generatore del sistema di alimentazione di emergenza deve essere asservito a protezioni di massima e minima tensione e massima e minima frequenza. Conformemente a quanto indicato dalla norma CEI 11-20, nel caso di UPS non mobili (cioè non collegate mediante spina) che sono permanentemente collegate alla rete pubblica, deve essere previsto un dispositivo di interfaccia, conforme alle norme sul sezionamento previste dalla CEI 64-8, CEI EN 62040-1-1 e CEI EN 60947-4-1, che deve intervenire entro 5s in caso di guasti o funzionamenti anomali che comportino erogazioni di energia nella rete pubblica. La richiusura di tale organo di sezionamento, apertosi per intervenuto guasto all'apparecchiatura, dovrà avvenire solo per azione manuale. Le funzioni di protezione ed il dispositivo di interfaccia possono essere interne al sistema statico di continuità stesso. 5.4 CRITERI DI SICUREZZA DURANTE IL LAVORO DEL PERSONALE ENEL PRESSO IMPIANTI DI TERZI Il presente paragrafo contiene le prescrizioni predisposte per la tutela della salute e per la sicurezza del personale di Enel nell ambiente dove è situato l impianto del Cliente produttore durante la effettuazione dei lavori necessari per l attuazione di tutto quanto richiesto al successivo punto 9 (ad esempio in occasione degli interventi di installazione e ( 2 ) In tale caso, dal punto di vista della rete ENEL, il generatore si comporta a tutti gli effetti come un generatore asincrono non autoeccitato.

Divisione Infrastrutture e Reti CRITERI DI ALLACCIAMENTO DI IMPIANTI DI PRODUZIONE ALLA RETE BT DI ENEL DISTRIBUZIONE DK 5940 Aprile 2007 Ed. 2.2-8/47 INGEGNERIA RETE ELETTRICA manutenzione, verifica del gruppo di misura dell energia prodotta, e/o di sigillatura di impianti di generazione incentivati). Si premette che la presenza di personale Enel incaricato della esecuzione di lavori in un ambiente di proprietà del Cliente produttore non è conseguenza di un rapporto Committente-Appaltatore. Ciò nonostante la tutela delle condizioni di sicurezza e di igiene sul lavoro del personale Enel assumono rilevanza per le attività lavorative che questi, a qualsiasi titolo, è chiamato a svolgere presso siti del Cliente produttore. Al riguardo, si richiama l'attenzione sul fatto che la complessa gamma di situazioni che possono presentarsi nelle diverse realtà operative, non consentono di codificare a priori l'intera casistica dei comportamenti. È pertanto necessario che, da parte di tutti, durante lo svolgimento dell attività lavorativa sia tenuto un comportamento adeguato per la tutela dell incolumità personale propria e dei collaboratori. Per quanto prescritto in materia di prevenzione degli infortuni e di igiene sul lavoro il Cliente produttore è tenuto a rispettare la normativa di buona tecnica e la legislazione vigente applicabile; in particolare: norma CEI 11-27; D.Lgs.626 del 1994 e successive modifiche ed integrazioni. In ottemperanza alle suddette prescrizioni sarà prevista, nel Regolamento di esercizio, una clausola che vincoli il Cliente produttore a fornire al personale Enel, dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui tale personale sarà destinato ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività. A tale scopo il Cliente produttore è tenuto a indicare il nominativo di una propria persona quale Riferimento tecnico (RIF) per la sicurezza per il proprio ambiente e per le azioni da adottare in caso di situazioni di emergenza, incidente o infortunio; tale persona assicura l assistenza nel sito, collabora alla programmazione delle attività in accordo con il personale Enel e cura i rapporti tra tutti i Responsabili di eventuali altre Imprese presenti promuovendo il coordinamento e la cooperazione tra gli stessi. Lo stesso cliente produttore è tenuto ad indicare il nominativo di una propria persona quale Responsabile Impianto (RI) incaricato dal Cliente produttore all esecuzione della individuazione, messa in sicurezza e consegna delle installazioni elettriche su cui il personale Enel sarà destinato ad operare. Tali persone (RIF e RI), qualora ne abbiano le caratteristiche ed i requisiti normativi, possono coincidere. Il personale Enel, al momento del sopralluogo propedeutico all allacciamento, lascerà al RIF una scheda (cfr. Allegato C) con la quale quest ultimo dovrà comunicare per tempo ad Enel i rischi specifici eventualmente presenti nell ambiente nel quale il personale Enel sarà destinato ad operare nonché le misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività di protezione. Tale allegato dovrà essere restituito ad Enel debitamente compilato e in anticipo rispetto alla data convenuta per l esecuzione della prima installazione del gruppo di misura dell energia prodotta. Il personale Enel, il giorno convenuto per la esecuzione della propria prestazione, è tenuto a richiedere l assistenza del RIF allo scopo di verificare con questi il permanere di tutte le informazioni ricevute in precedenza con la restituzione da parte del Cliente produttore della scheda di informazione inerente ai "rischi specifici" che esistono nel luogo di lavoro (Allegato C) e ad acquisire tutte le eventuali ulteriori notizie e/o procedure ritenute necessarie per la propria sicurezza (ad esempio, la necessità di predisporre o di adottare specifiche cautele antinfortunistiche). Il personale Enel può: firmare l eventuale ulteriore documentazione inerente la sicurezza nel sito allorché gli fosse sottoposta dal RIF; programmare le attività previste, in accordo con il RIF; curare, attraverso il RIF, i rapporti con Responsabili di eventuali altre Imprese operanti in sito. La compilazione e l invio ad Enel del modulo in allegato C, da parte del Cliente produttore, non è necessaria in occasione di interventi lavorativi del personale di Enel successivi alla prima installazione del gruppo di misura dell energia prodotta, solo qualora il RIF non rilevi alcuna variazione dei rischi specifici presenti nell ambiente nel quale il personale Enel sarà destinato ad operare e delle misure di prevenzione e di emergenza ivi adottate, rispetto a quanto originariamente dichiarato all atto della attivazione.