Creazione di una tabella Modifica della struttura di una tabella Cancellazione di una tabella Dizionario dei dati Integrità dei dati

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Linguaggio SQL: fondamenti Creazione di una tabella Modifica della struttura di una tabella Cancellazione di una tabella Dizionario dei dati Integrità dei dati 2007 Politecnico di Torino 1

Creazione di una tabella (1/3) Si utilizza l istruzione di SQL DDL (Data Definition Language) CREATE TABLE Permette di definire tutti gli attributi (le colonne) della tabella definire vincoli di integrità sui dati della tabella 2007 Politecnico di Torino 2

Creazione di una tabella (2/3) CREATE TABLE NomeTabella (NomeAttributo Dominio [ValoreDiDefault ] [Vincoli] {, NomeAttributo Dominio [ValoreDiDefault ] [Vincoli ]} AltriVincoli ); Dominio Creazione di una tabella (3/3) definisce il tipo di dato dell attributo domini predefiniti del linguaggio SQL (domini elementari) domini definiti dall utente a partire dai domini predefiniti Vincoli permette di specificare vincoli di integrità sull attributo AltriVincoli permette di specificare vincoli di integrità di tipo generale sulla tabella 2007 Politecnico di Torino 3

Definizione di domini (1/2) ValoreDiDefault permette di specificare il valore di default dell attributo DEFAULT < GenericoValore USER CURRENT_USER SESSION_USER SYSTEM_USER NULL> Definizione di domini (2/2) GenericoValore valore compatibile con il dominio *USER identificativo dell utente NULL valore di default di base 2007 Politecnico di Torino 4

Domini elementari (1/6) Carattere: singoli caratteri o stringhe, anche di lunghezza variabile CHARACTER [VARYING] [(Lunghezza)] [CHARACTER SET NomeFamigliaCaratteri] abbreviato con VARCHAR Bit singoli (booleani) o stringhe di bit BIT [VARYING] [(Lunghezza)] Domini elementari (2/6) Numerici esatti NUMERIC [( Precisione, Scala )] DECIMAL [( Precisione, Scala )] INTEGER SMALLINT NUMERIC e DECIMAL sono numeri in base decimale 2007 Politecnico di Torino 5

NUMERIC [( Precisione, Scala )] DECIMAL [( Precisione, Scala )] Precisione Domini elementari (3/6) numero totale di cifre (digits) per il dominio NUMERIC la precisione rappresenta un valore esatto per il dominio DECIMAL la precisione costituisce un requisito minimo Scala NUMERIC [( Precisione, Scala )] DECIMAL [( Precisione, Scala )] numero di cifre dopo la virgola Esempio: per il numero 123.45 la precisione è 5, mentre la scala è 2 Domini elementari (3/6) 2007 Politecnico di Torino 6

Domini elementari (4/6) Numerici approssimati FLOAT [(n)] REAL DOUBLE PRECISION n specifica la precisione è il numero di bit utilizzati per memorizzare la mantissa di un numero float rappresentato in notazione scientifica è un valore compreso tra 1 e 53 il valore di default è 53 INTERVAL PrimaUnitàDiTempo [TO UltimaUnitàDiTempo] Domini elementari (5/6) Le unità di tempo sono divise in due gruppi anno, mese giorno, ora, minuti, secondi Esempio: INTERVAL year TO month memorizza un periodo di tempo utilizzando i campi anno e mese Esempio: INTERVAL day TO second memorizza un periodo di tempo utilizzando i campi giorno, ore, minuti e secondi 2007 Politecnico di Torino 7

Domini elementari (6/6) TIMESTAMP [(Precisione)] [WITH TIME ZONE] memorizza i valori che specificano l anno, il mese, il giorno, l ora, i minuti, i secondi ed eventualmente la frazione di secondo utilizza 19 caratteri più i caratteri per rappresentare la precisione notazione YYYY-MM-DD hh:mm:ss:p Definizione di domini (1/2) Istruzione CREATE DOMAIN definisce un dominio utilizzabile nelle definizioni di attributi Sintassi CREATE DOMAIN NomeDominio AS TipoDiDato [ ValoreDiDefault ] [ Vincolo ] TipoDiDato è un dominio elementare 2007 Politecnico di Torino 8

Definizione di domini (2/2) Esempio CREATE DOMAIN Voto AS SMALLINT DEFAULT NULL CHECK (Voto >= 18 and Voto <=30) Definizione del DB fornitori prodotti Creazione della tabella fornitori F CodF NomeF NSoci Sede CREATE TABLE F (CodF CHAR(5), NomeF CHAR(20), NSoci SMALLINT, Sede CHAR(15)); D M BG Manca la definizione dei vincoli di integrità 2007 Politecnico di Torino 9

Definizione del DB fornitori prodotti Creazione della tabella prodotti P CodP NomeP Colore Taglia Magazzino CREATE TABLE P (CodP CHAR(6), NomeP CHAR(20), Colore CHAR(6), Taglia SMALLINT, Magazzino CHAR(15)); D M BG Manca la definizione dei vincoli di integrità Definizione del DB fornitori prodotti Creazione della tabella forniture FP CodF CodP Qta CREATE TABLE FP (CodF CodP Qta CHAR(5), CHAR(6), INTEGER); D M BG Manca la definizione dei vincoli di integrità 2007 Politecnico di Torino 10

Istruzione ALTER TABLE (1/3) Sono possibili le seguenti alterazioni aggiunta di una nuova colonna definizione di nuovo valore di default per una colonna (attributo) esistente per esempio, sostituzione del precedente valore di default eliminazione di una colonna (attributo) esistente definizione di un nuovo vincolo di integrità eliminazione di un vincolo di integrità esistente 2007 Politecnico di Torino 11

Istruzione ALTER TABLE (2/3) ALTER TABLE NomeTabella < ADD COLUMN <Definizione-Attributo> ALTER COLUMN NomeAttributo < SET <Definizione-Valore-Default> DROP DEFAULT> DROP COLUMN NomeAttributo < CASCADE RESTRICT > ADD CONSTRAINT [NomeVincolo] < definizione-vincolo-unique > < definizione-vincolo-integrità-referenziale > < definizione-vincolo-check > DROP CONSTRAINT [NomeVincolo] < CASCADE RESTRICT > > RESTRICT Istruzione ALTER TABLE (3/3) l elemento (colonna o vincolo) non è rimosso se è presente in qualche definizione di un altro elemento opzione di default CASCADE tutti gli elementi che dipendono da un elemento rimosso vengono rimossi, fino a quando non esistono più dipendenze non risolte (cioè non vi sono elementi nella cui definizione compaiono elementi che sono stati rimossi) 2007 Politecnico di Torino 12

Istruzione ALTER TABLE: esempio n.1 Aggiungere la colonna numero dipendenti alla tabella dei fornitori F CodF NomeF NSoci Sede NDipendenti Istruzione ALTER TABLE: esempio n.1 Aggiungere la colonna numero dipendenti alla tabella dei fornitori F CodF NomeF NSoci Sede NDipendenti ALTER TABLE F ADD COLUMN NDipendenti SMALLINT; 2007 Politecnico di Torino 13

Istruzione ALTER TABLE: esempio n.2 Eliminare la colonna NSoci dalla tabella dei fornitori F CodF NomeF NSoci Sede Istruzione ALTER TABLE: esempio n.2 Eliminare la colonna NSoci dalla tabella dei fornitori F CodF NomeF NSoci Sede ALTER TABLE F DROP COLUMN NSoci RESTRICT; 2007 Politecnico di Torino 14

Istruzione ALTER TABLE: esempio n.3 Aggiungere il valore di default 0 alla colonna quantità della tabella delle forniture FP CodF CodP Qta Istruzione ALTER TABLE: esempio n.3 Aggiungere il valore di default 0 alla colonna quantità della tabella delle forniture FP CodF CodP Qta ALTER TABLE FP ALTER COLUMN Qta SET DEFAULT 0; 2007 Politecnico di Torino 15

Cancellazione di una tabella DROP TABLE NomeTabella [RESTRICT CASCADE]; Tutte le righe della tabella sono eliminate insieme alla tabella RESTRICT la tabella non è rimossa se è presente in qualche definizione di tabella, vincolo o vista opzione di default CASCADE se la tabella compare in qualche definizione di vista anche questa è rimossa 2007 Politecnico di Torino 16

Cancellazione di una tabella: esempio Cancellare la tabella fornitori F CodF NomeF NSoci Sede Cancellazione di una tabella: esempio Cancellare la tabella fornitori F CodF NomeF NSoci Sede DROP TABLE F; 2007 Politecnico di Torino 17

Dizionario dei dati (1/2) I metadati sono informazioni (dati) sui dati possono essere memorizzati in tabelle della base di dati Il dizionario dei dati contiene i metadati di una base di dati relazionale contiene informazioni sugli oggetti della base di dati è gestito direttamente dal DBMS relazionale può essere interrogato con istruzioni SQL 2007 Politecnico di Torino 18

Dizionario dei dati (2/2) Contiene diverse informazioni descrizione di tutte le strutture (tabelle, indici, viste) della base di dati stored procedure SQL privilegi degli utenti statistiche sulle tabelle della base di dati sugli indici della base di dati sulle viste della base di dati sulla crescita della base di dati Informazioni sulle tabelle Il dizionario dei dati contiene per ogni tabella della base di dati nome della tabella e struttura fisica del file in cui è memorizzata nome e tipo di dato per ogni attributo nome di tutti gli indici creati sulla tabella vincoli di integrità 2007 Politecnico di Torino 19

Tabelle del dizionario dati Le informazioni del dizionario dati sono memorizzate in alcune tabelle ogni DBMS utilizza nomi diversi per tabelle diverse È possibile interrogare il dizionario dati mediante istruzioni SQL Dizionario dati in Oracle (1/2) In Oracle sono definite 3 collezioni di informazioni per il dizionario dati USER_*: metadati relativi ai dati dell utente corrente ALL_*: metadati relativi ai dati di tutti gli utenti DBA_*: metadati delle tabelle di sistema 2007 Politecnico di Torino 20

Dizionario dati in Oracle (2/2) USER_* contiene diverse tabelle e viste, tra le quali: USER_TABLES contiene metadati relativi alle tabelle dell utente USER_TAB_STATISTICS contiene le statistiche calcolate sulle tabelle dell utente USER_TAB_COL_STATISTICS contiene le statistiche calcolate sulle colonne delle tabelle dell utente Interrogazione del dizionario dati n.1 Visualizzare il nome delle tabelle definite dall utente e il numero di tuple memorizzate in ciascuna di esse 2007 Politecnico di Torino 21

Interrogazione del dizionario dati n.1 Visualizzare il nome delle tabelle definite dall utente e il numero di tuple memorizzate in ciascuna di esse SELECT Table_Name, Num_Rows FROM USER_TABLES; Interrogazione del dizionario dati n.1 Visualizzare il nome delle tabelle definite dall utente e il numero di tuple memorizzate in ciascuna di esse SELECT Table_Name, Num_Rows FROM USER_TABLES; R Table_Name Num_Rows F 5 P 6 FP 12 2007 Politecnico di Torino 22

Interrogazione del dizionario dati n.2 (1/2) Per ogni attributo della tabella delle forniture, visualizzare il nome dell attributo, il numero di valori diversi e il numero di tuple che assumono valore NULL Interrogazione del dizionario dati n.2 (1/2) Per ogni attributo della tabella delle forniture, visualizzare il nome dell attributo, il numero di valori diversi e il numero di tuple che assumono valore NULL SELECT Column_Name, Num_Distinct, Num_Nulls FROM USER_TAB_COL_STATISTICS WHERE Table_Name = 'FP' ORDER BY Column_Name; 2007 Politecnico di Torino 23

Interrogazione del dizionario dati n.2 (2/2) SELECT Column_Name, Num_Distinct, Num_Nulls FROM USER_TAB_COL_STATISTICS WHERE Table_Name = 'FP' ORDER BY Column_Name; R Column_Name Num_Distinct Num_Nulls CodF 4 0 CodP 6 0 Qta 4 0 2007 Politecnico di Torino 24

Vincoli di integrità I dati all interno di una base di dati sono corretti se soddisfano un insieme di regole di correttezza le regole sono dette vincoli di integrità esempio: Qta >=0 Le operazioni di modifica dei dati definiscono un nuovo stato della base dati, non necessariamente corretto Verifica dell integrità La verifica della correttezza dello stato di una base di dati può essere effettuata dalle procedure applicative, che effettuano tutte le verifiche necessarie mediante la definizione di vincoli di integrità sulle tabelle mediante la definizione di trigger 2007 Politecnico di Torino 25

Procedure applicative All interno di ogni applicazione sono previste tutte le verifiche di correttezza necessarie Procedure applicative All interno di ogni applicazione sono previste tutte le verifiche di correttezza necessarie Vantaggi approccio molto efficiente 2007 Politecnico di Torino 26

Procedure applicative All interno di ogni applicazione sono previste tutte le verifiche di correttezza necessarie Vantaggi approccio molto efficiente Svantaggi è possibile aggirare le verifiche interagendo direttamente con il DBMS un errore di codifica può avere un effetto significativo sulla base di dati la conoscenza delle regole di correttezza è tipicamente nascosta nelle applicazioni Vincoli di integrità sulle tabelle (1/2) I vincoli di integrità sono definiti nelle istruzioni CREATE o ALTER TABLE memorizzati nel dizionario dati di sistema Durante l esecuzione di qualunque operazione di modifica dei dati il DBMS verifica automaticamente che i vincoli siano osservati 2007 Politecnico di Torino 27

Vincoli di integrità sulle tabelle (2/2) Vantaggi definizione dichiarativa dei vincoli, la cui verifica è affidata al sistema il dizionario dei dati descrive tutti i vincoli presenti nel sistema unico punto centralizzato di verifica impossibilità di aggirare la verifica dei vincoli Vincoli di integrità sulle tabelle (2/2) Vantaggi definizione dichiarativa dei vincoli, la cui verifica è affidata al sistema il dizionario dei dati descrive tutti i vincoli presenti nel sistema unico punto centralizzato di verifica impossibilità di aggirare la verifica dei vincoli Svantaggi possono rallentare l esecuzione delle applicazioni non è possibile definire tipologie arbitrarie di vincoli esempio: vincoli su dati aggregati 2007 Politecnico di Torino 28

Trigger (1/2) I trigger sono procedure eseguite in modo automatico quando si verificano opportune modifiche dei dati definiti nell istruzione CREATE TRIGGER memorizzati nel dizionario dati del sistema Quando si verifica un evento di modifica dei dati sotto il controllo del trigger, la procedura viene eseguita automaticamente Trigger (2/2) Vantaggi permettono di definire vincoli d integrità di tipo complesso normalmente usati insieme alla definizione di vincoli sulle tabelle unico punto centralizzato di verifica impossibilità di aggirare la verifica dei vincoli 2007 Politecnico di Torino 29

Trigger (2/2) Vantaggi permettono di definire vincoli d integrità di tipo complesso normalmente usati insieme alla definizione di vincoli sulle tabelle unico punto centralizzato di verifica impossibilità di aggirare la verifica dei vincoli Svantaggi applicativamente complessi possono rallentare l esecuzione delle applicazioni Riparazione delle violazioni Se un applicazione tenta di eseguire un operazione che violerebbe un vincolo, il sistema può impedire l operazione, causando un errore di esecuzione dell applicazione eseguire un azione compensativa tale da raggiungere un nuovo stato corretto esempio: quando si cancella un fornitore, cancellare anche tutte le sue forniture 2007 Politecnico di Torino 30

Vincoli d'integrità in SQL-92 Nello standard SQL-92 è stata introdotta la possibilità di specificare i vincoli di integrità in modo dichiarativo, affidando al sistema la verifica della loro consistenza vincoli di tabella restrizioni sui dati permessi nelle colonne di una tabella vincoli d'integrità referenziale gestione dei riferimenti tra tabelle diverse basati sul concetto di chiave esterna Vincoli di tabella (1/2) Sono definiti su una o più colonne di una tabella Sono definiti nelle istruzioni di creazione di tabelle domini Tipologie di vincolo chiave primaria ammissibilità del valore nullo unicità vincoli generali di tupla 2007 Politecnico di Torino 31

Vincoli di tabella (2/2) Sono verificati dopo ogni istruzione SQL che opera sulla tabella soggetta al vincolo inserimento di nuovi dati modifica del valore di colonne soggette al vincolo Se il vincolo è violato, l istruzione SQL che ha causato la violazione genera un errore di esecuzione Chiave primaria La chiave primaria è un insieme di attributi che identifica in modo univoco le righe di una tabella Può essere specificata una sola chiave primaria per una tabella 2007 Politecnico di Torino 32

Chiave primaria La chiave primaria è un insieme di attributi che identifica in modo univoco le righe di una tabella Può essere specificata una sola chiave primaria per una tabella Definizione della chiave primaria composta da un solo attributo NomeAttributo Dominio PRIMARY KEY Chiave primaria: esempio n. 1 CREATE TABLE F (CodF CHAR(5) PRIMARY KEY, NomeF CHAR(20), NSoci SMALLINT, Sede CHAR(15)); 2007 Politecnico di Torino 33

Chiave primaria La chiave primaria è un insieme di attributi che identifica in modo univoco le righe di una tabella Può essere specificata una sola chiave primaria per una tabella Definizione della chiave primaria composta da uno o più attributi PRIMARY KEY (ElencoAttributi ) Chiave primaria: esempio n. 2 CREATE TABLE FP (CodF CHAR(5), CodP CHAR(6), Qta INTEGER PRIMARY KEY (CodF, CodP)); 2007 Politecnico di Torino 34

Ammissibilità del valore nullo Il valore NULL indica l assenza di informazioni Quando è obbligatorio specificare sempre un valore per l attributo NomeAttributo Dominio NOT NULL il valore nullo non è ammesso NOT NULL: esempio CREATE TABLE F (CodF CHAR(5), NomeF CHAR(20) NOT NULL, NSoci SMALLINT, Sede CHAR(15)); 2007 Politecnico di Torino 35

Unicità Un attributo o un insieme di attributi non può assumere lo stesso valore in righe diverse della tabella per un solo attributo NomeAttributo Dominio UNIQUE per uno o più attributo UNIQUE (ElencoAttributi ) È ammessa la ripetizione del valore NULL (considerato sempre diverso) Chiave candidata La chiave candidata è un insieme di attributi che potrebbe assumere il ruolo di chiave primaria è univoca può non ammettere il valore nullo La combinazione UNIQUE NOT NULL permette di definire una chiave candidata che non ammette valori nulli NomeAttributo Dominio UNIQUE NOT NULL 2007 Politecnico di Torino 36

Unicità: esempio CREATE TABLE P ( CodP CHAR(6), NomeP CHAR(20) NOT NULL UNIQUE, Colore CHAR(6), Taglia SMALLINT, Magazzino CHAR(15)); Vincoli generali di tupla Permettono di esprimere condizioni di tipo generale su ogni tupla vincoli di tupla o di dominio NomeAttributo Dominio CHECK (Condizione ) possono essere indicati come condizione i predicati specificabili nella clausola WHERE La base di dati è corretta se la condizione è vera 2007 Politecnico di Torino 37

Vincoli generali di tupla: esempio CREATE TABLE F (CodF CHAR(5) PRIMARY KEY, NomeF CHAR(20) NOT NULL, NSoci SMALLINT CHECK (NSoci>0), Sede CHAR(15)); Vincoli d integrità referenziale Permettono di gestire il legame tra tabelle mediante il valore di attributi Esempio F CodF NomeF NSoci Sede FP CodF CodP Qta la colonna CodF di FP può assumere valori già presenti nella colonna CodF di F CodF in FP: colonna referenziante (o chiave esterna) CodF in F: colonna referenziata (tipicamente la chiave primaria) 2007 Politecnico di Torino 38

Definizione della chiave esterna La chiave esterna è definita nell istruzione CREATE TABLE della tabella referenziante FOREIGN KEY (ElencoAttributiReferenzianti ) REFERENCES NomeTabella [(ElencoAttributiReferenziati )] Definizione della chiave esterna La chiave esterna è definita nell istruzione CREATE TABLE della tabella referenziante FOREIGN KEY (ElencoAttributiReferenzianti ) REFERENCES NomeTabella [(ElencoAttributiReferenziati )] Se gli attributi referenziati hanno lo stesso nome di quelli referenzianti, non è obbligatorio specificarli 2007 Politecnico di Torino 39

Definizione della chiave esterna: esempio CREATE TABLE FP (CodF CHAR(5), CodP CHAR(6), Qta INTEGER, PRIMARY KEY (CodF, CodP), FOREIGN KEY (CodF) REFERENCES F(CodF), FOREIGN KEY (CodP) REFERENCES P(CodP)); Gestione dei vincoli: esempio n.1 Tabella FP (referenziante) 2007 Politecnico di Torino 40

Gestione dei vincoli: esempio n.1 Tabella FP (referenziante) insert (nuova tupla) Gestione dei vincoli: esempio n.1 Tabella FP (referenziante) insert (nuova tupla) -> No 2007 Politecnico di Torino 41

Gestione dei vincoli: esempio n.1 Tabella FP (referenziante) insert (nuova tupla) -> No update (CodF) Gestione dei vincoli: esempio n.1 Tabella FP (referenziante) insert (nuova tupla) -> No update (CodF) -> No 2007 Politecnico di Torino 42

Gestione dei vincoli: esempio n.1 Tabella FP (referenziante) insert (nuova tupla) -> No update (CodF) -> No delete (tupla) Gestione dei vincoli: esempio n.1 Tabella FP (referenziante) insert (nuova tupla) -> No update (CodF) -> No delete (tupla) -> Ok 2007 Politecnico di Torino 43

Gestione dei vincoli: esempio n.1 Tabella FP (referenziante) insert (nuova tupla) -> No update (CodF) -> No delete (tupla) -> Ok Tabella F (referenziata) Gestione dei vincoli: esempio n.1 Tabella FP (referenziante) insert (nuova tupla) -> No update (CodF) -> No delete (tupla) -> Ok Tabella F (referenziata) insert (nuova tupla) 2007 Politecnico di Torino 44

Gestione dei vincoli: esempio n.1 Tabella FP (referenziante) insert (nuova tupla) -> No update (CodF) -> No delete (tupla) -> Ok Tabella F (referenziata) insert (nuova tupla) -> Ok Gestione dei vincoli: esempio n.1 Tabella FP (referenziante) insert (nuova tupla) -> No update (CodF) -> No delete (tupla) -> Ok Tabella F (referenziata) insert (nuova tupla) -> Ok update (CodF) 2007 Politecnico di Torino 45

Gestione dei vincoli: esempio n.1 Tabella FP (referenziante) insert (nuova tupla) -> No update (CodF) -> No delete (tupla) -> Ok Tabella F (referenziata) insert (nuova tupla) -> Ok update (CodF) -> aggiornare in cascata (cascade) Gestione dei vincoli: esempio n.1 Tabella FP (referenziante) insert (nuova tupla) -> No update (CodF) -> No delete (tupla) -> Ok Tabella F (referenziata) insert (nuova tupla) -> Ok update (CodF) -> aggiornare in cascata (cascade) delete (tupla) 2007 Politecnico di Torino 46

Gestione dei vincoli: esempio n.1 Tabella FP (referenziante) insert (nuova tupla) -> No update (CodF) -> No delete (tupla) -> Ok Tabella F (referenziata) insert (nuova tupla) -> Ok update (CodF) -> aggiornare in cascata (cascade) delete (tupla) -> aggiornare in cascata (cascade) Gestione dei vincoli: esempio n.1 Tabella FP (referenziante) insert (nuova tupla) -> No update (CodF) -> No delete (tupla) -> Ok Tabella F (referenziata) insert (nuova tupla) -> Ok update (CodF) -> aggiornare in cascata (cascade) delete (tupla) -> aggiornare in cascata (cascade) impedire l azione (no action) 2007 Politecnico di Torino 47

Gestione dei vincoli: esempio n.2 (1/3) Impiegati (Matr, NomeI, Residenza, DNum) Dipartimenti (DNum, DNome, Sede) Gestione dei vincoli: esempio n.2 (2/3) Impiegati (referenziante) 2007 Politecnico di Torino 48

Gestione dei vincoli: esempio n.2 (2/3) Impiegati (referenziante) insert (nuova tupla) Gestione dei vincoli: esempio n.2 (2/3) Impiegati (referenziante) insert (nuova tupla) -> No 2007 Politecnico di Torino 49

Gestione dei vincoli: esempio n.2 (2/3) Impiegati (referenziante) insert (nuova tupla) -> No update (DNum) Gestione dei vincoli: esempio n.2 (2/3) Impiegati (referenziante) insert (nuova tupla) -> No update (DNum) -> No 2007 Politecnico di Torino 50

Gestione dei vincoli: esempio n.2 (2/3) Impiegati (referenziante) insert (nuova tupla) -> No update (DNum) -> No delete (tupla) Gestione dei vincoli: esempio n.2 (2/3) Impiegati (referenziante) insert (nuova tupla) -> No update (DNum) -> No delete (tupla) -> Ok 2007 Politecnico di Torino 51

Gestione dei vincoli: esempio n.2 (3/3) Dipartimenti (referenziata) Gestione dei vincoli: esempio n.2 (3/3) Dipartimenti (referenziata) insert (nuova tupla) 2007 Politecnico di Torino 52

Gestione dei vincoli: esempio n.2 (3/3) Dipartimenti (referenziata) insert (nuova tupla) -> Ok Gestione dei vincoli: esempio n.2 (3/3) Dipartimenti (referenziata) insert (nuova tupla) -> Ok update (DNum) 2007 Politecnico di Torino 53

Gestione dei vincoli: esempio n.2 (3/3) Dipartimenti (referenziata) insert (nuova tupla) -> Ok update (DNum) -> aggiornare in cascata (cascade) Gestione dei vincoli: esempio n.2 (3/3) Dipartimenti (referenziata) insert (nuova tupla) -> Ok update (DNum) -> aggiornare in cascata (cascade) delete (tupla) 2007 Politecnico di Torino 54

Gestione dei vincoli: esempio n.2 (3/3) Dipartimenti (referenziata) insert (nuova tupla) -> Ok update (DNum) -> aggiornare in cascata (cascade) delete (tupla) -> aggiornare in cascata (cascade) Gestione dei vincoli: esempio n.2 (3/3) Dipartimenti (referenziata) insert (nuova tupla) -> Ok update (DNum) -> aggiornare in cascata (cascade) delete (tupla) -> aggiornare in cascata (cascade) impedire l azione (no action) 2007 Politecnico di Torino 55

Gestione dei vincoli: esempio n.2 (3/3) Dipartimenti (referenziata) insert (nuova tupla) -> Ok update (DNum) -> aggiornare in cascata (cascade) delete (tupla) -> aggiornare in cascata (cascade) impedire l azione (no action) impostare a valore ignoto (set null) Gestione dei vincoli: esempio n.2 (3/3) Dipartimenti (referenziata) insert (nuova tupla) -> Ok update (DNum) -> aggiornare in cascata (cascade) delete (tupla) -> aggiornare in cascata (cascade) impedire l azione (no action) impostare a valore ignoto (set null) impostare a valore di default (set default) 2007 Politecnico di Torino 56

Politiche di gestione dei vincoli (1/3) I vincoli d'integrità sono verificati dopo ogni istruzione SQL che potrebbe causarne la violazione Politiche di gestione dei vincoli (1/3) I vincoli d'integrità sono verificati dopo ogni istruzione SQL che potrebbe causarne la violazione Non sono ammesse operazioni di inserimento e modifica della tabella referenziante che violino il vincolo 2007 Politecnico di Torino 57

Politiche di gestione dei vincoli (2/3) Operazioni di modifica o cancellazione dalla tabella referenziata causano sulla tabella referenziante: CASCADE: propagazione dell'operazione di aggiornamento o cancellazione SET NULL/DEFAULT: null o valore di default in tutte le colonne delle tuple che hanno valori non più presenti nella tabella referenziata NO ACTION: non si esegue l'azione invalidante Politiche di gestione dei vincoli (3/3) Nell'istruzione CREATE TABLE della tabella referenziata FOREIGN KEY (ElencoAttributiReferenzianti ) REFERENCES NomeTabella [(ElencoAttributiReferenziati)] [ON UPDATE <CASCADE SET DEFAULT SET NULL NO ACTION>] [ON DELETE <CASCADE SET DEFAULT SET NULL NO ACTION>] 2007 Politecnico di Torino 58

Base dati di esempio (1/4) DB forniture prodotti tabella P: descrive i prodotti disponibili chiave primaria: CodP nome prodotto non può assumere valori nulli o duplicati la taglia è sempre maggiore di zero tabella F: descrive i fornitori chiave primaria: CodF nome fornitore non può assumere valori nulli numero dei soci è sempre maggiore di zero Base dati di esempio (1/4) DB forniture prodotti tabella FP: descrive le forniture, mettendo in relazione i prodotti con i fornitori che li forniscono chiave primaria: (CodF, CodP) quantità non può assumere il valore null ed è maggiore di zero vincoli di integrità referenziale 2007 Politecnico di Torino 59

Base dati di esempio (2/4) CREATE TABLE P ( CodP CHAR(6) PRIMARY KEY, NomeP CHAR(20) NOT NULL UNIQUE, Colore CHAR(6), Taglia SMALLINT CHECK (Taglia > 0), Magazzino CHAR(15)); Base dati di esempio (3/4) CREATE TABLE F (CodF CHAR(5) PRIMARY KEY, NomeF CHAR(20) NOT NULL, NSoci SMALLINT CHECK (NSoci>0), Sede CHAR(15)); 2007 Politecnico di Torino 60

Base dati di esempio (4/4) CREATE TABLE FP (CodF CHAR(5), CodP CHAR(6), Qta INTEGER CHECK (Qta IS NOT NULL and Qta>0), PRIMARY KEY (CodF, CodP), FOREIGN KEY (CodF) REFERENCES F(CodF) ON DELETE NO ACTION ON UPDATE CASCADE, FOREIGN KEY (CodP) REFERENCES P(CodP) ON DELETE NO ACTION ON UPDATE CASCADE); 2007 Politecnico di Torino 61