2013 Dati Statistici sull Energia Elettrica in Italia

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2013 Dati Statistici sull Energia Elettrica in Italia

2014 Dati Statistici sull Energia Elettrica in Italia TERNA PER SISTAN Lavori inseriti nel: Programma Statistico Nazionale TER-00001 e TER-00007

Introduzione 1. Premessa Terna cura la raccolta dei dati statistici del settore elettrico nazionale, essendo il suo Ufficio di Statistica membro del SISTAN - Sistema Statistico Nazionale - la rete di soggetti pubblici e privati che fornisce al Paese e agli organismi internazionali l informazione statistica ufficiale. In particolare dopo la realizzazione della moneta unica e l'emanazione del regolamento europeo n. 223/2009, il SISTAN opera in coerenza e come parte attiva del Sistema Statistico Europeo, ponendo al centro della programmazione dell'offerta statistica le esigenze informative europee e internazionali, oltre che nazionali. Nelle more dell'entrata in vigore del Programma Statistico Nazionale 2014-2016, la rilevazione dei dati statistici del 2014 è stata effettuata sulla base del Programma Statistico Nazionale 2011-2013 Aggiornamento 2013 (approvato con DPCM del 21 marzo 2013, ai sensi dell'art.13 del Decreto Legislativo n. 322 del 6 settembre 1989), la cui efficacia è stata prorogata dalla legge n. 125 del 30 ottobre 2013 insieme a quella dei relativi elenchi (indagini con obbligo di risposta e indagini sanzionabili). La presente pubblicazione contiene i risultati delle indagini, a cura dell Ufficio di Statistica di Terna, classificate nel Programma Statistico Nazionale come TER-00001 e TER-00007. Terna coglie questa occasione per ringraziare tutti gli operatori elettrici che con la loro collaborazione hanno reso possibile la realizzazione di questa pubblicazione ed in particolare l'ufficio di Statistica del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), per le informazioni fornite sugli impianti fotovoltaici. A tal proposito, si segnala che il numero degli impianti e la potenza relativi al settore fotovoltaico sono stati oggetto di lavoro congiunto di allineamento tra i dati anagrafici presenti nel sistema GAUDI, gestito da Terna, e gli archivi utilizzati dal GSE. 2. Note sulla pubblicazione "Dati statistici sull energia elettrica in Italia - anno 2014" fornisce, da un lato, il quadro della consistenza degli impianti elettrici e della loro produzione di energia elettrica distinta per tipo di operatore elettrico (produttore o autoproduttore); dall altro, una disaggregazione dei consumi di energia elettrica secondo diversi criteri merceologici e territoriali. OPERATORI ELETTRICI NEL 2014 Il numero degli operatori censito da Terna nel 2014, esclusi gli operatori titolari di soli impianti fotovoltaici, è stato di 4.093, con la seguente articolazione: Autoproduttori 617 Operatori del mercato elettrico 3.476 di cui distributori 145 Totale 4.093 Ai sensi del Dlgs 79/99, art.2, comma 2 Autoproduttore è la persona fisica o giuridica che produce energia elettrica e la utilizza in misura non inferiore al 70% annuo per uso proprio ovvero per uso delle società controllate, della società controllante e delle società controllate dalla medesima controllante, nonché per uso dei soci delle società cooperative di produzione e distribuzione dell'energia elettrica di cui all'articolo 4, numero 8, della legge 6 dicembre 1962, n. 1643, degli appartenenti ai consorzi o società consortili costituiti per la produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili e per gli usi di fornitura autorizzati nei siti industriali anteriormente alla data di entrata in vigore del presente decreto. Negli ultimi anni, il numero di operatori elettrici è continuamente cresciuto con un ritmo medio di crescita del 6% annuo, portandosi dai 1.451 operatori del 1999 (anno del D.L. n.79/99 sulla liberalizzazione del mercato elettrico) agli attuali 4.093. 3. Quadro macroeconomico Il volume del PIL nazionale nel 2014 (dati macroeconomici di fonte Istat) ha registrato una modesta flessione (-0,4% rispetto al 2013), che risulta sensibilmente inferiore alle

contrazioni verificatesi nei due anni precedenti (-2,8% nel 2012 e -1,7% nel 2013). L andamento dell attività economica si è giovato della forte diminuzione delle quotazioni internazionali del petrolio, passato da circa 100 dollari a barile a quasi la metà nella seconda parte dell anno (a seguito dell aumento della produzione da scisti rocciosi nell America settentrionale e della debolezza della domanda mondiale) e dell apprezzamento del dollaro rispetto all euro. Non ultimo, l avvio da parte della Banca Centrale Europea di manovre non convenzionali di immissione di liquidità ha impedito il consolidarsi delle aspettative di deflazione. Nell Area dell euro il PIL è tornato a crescere (+0,9% rispetto al 2013). In Italia, la spesa per consumi finali delle famiglie è tornata ad aumentare, seppure modestamente (+0,3% in termini reali), dopo la forte riduzione subita nel biennio precedente (complessivamente -7% circa). La crescita dei consumi privati si ricollega all andamento del reddito disponibile in termini reali, che ha interrotto la fase di discesa iniziata nel 2008, grazie anche alla dinamica stagnante dei prezzi al consumo (+0,2% rispetto all anno precedente). Contrariamente ai consumi, gli investimenti fissi lordi nel 2014 hanno registrato una nuova flessione (-3,3%), con variazioni negative che hanno interessato tutte le principali componenti: -2,7% quelli in macchinari e attrezzature, -1,2% quelli in mezzi di trasporto e -4,9% quelli in costruzioni. Positiva (+0,3%) solo la variazione degli investimenti in prodotti della proprietà intellettuale, che comprendono le spese per ricerca e sviluppo. L andamento negativo pressoché costante che ha caratterizzato gli investimenti a partire dall inizio della crisi ha determinato una contrazione cumulata del 30% rispetto al livello del 2007. La crescita in volume delle esportazioni di beni e servizi (+2,7%) è risultata superiore a quella delle corrispondenti importazioni (+1,8%), consentendo alla domanda estera netta di dare un contributo positivo alla crescita del PIL. Considerando il solo scambio di merci, nel 2014 è stato realizzato un avanzo commerciale di 49,5 miliardi di euro, con un incremento di oltre il 30% rispetto a quello del 2013. Per la prima volta dal 1970, l Italia ha registrato un avanzo rispetto ai paesi OPEC. La domanda estera ha rappresentato il principale stimolo all attività produttiva, segnando una crescita annua del 2,9% in termini di fatturato e del 3,9% in termini di ordinativi. La produzione industriale (fonte: datawarehouse I.Stat, estrazione 13 luglio 2015) ha registrato una variazione del -0,5% rispetto a quella del 2013 (dati corretti per gli effetti di calendario). In riduzione la produzione di beni di consumo (-0,2%) e quella di beni intermedi (-0,1%) ed in particolare quella del comparto energia (-5,2%); viceversa è cresciuta la produzione di beni strumentali (+0,7%). Scendendo a livello di settore produttivo, i risultati sono più variegati, con un aumento, rispetto allo scorso anno, del numero di quelli che hanno accresciuto il volume di produzione. Tra questi ultimi, le migliori performance sono state realizzate nella fabbricazione di mezzi di trasporto (+6,5%), nella fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica ed altri (+2,5%) e nella fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+1,5%). All opposto, le contrazioni più forti si sono verificate nella fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-11,0%), nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi (-5,7%) e nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed acqua calda (-5,3%). 4. La domanda e l'offerta di energia elettrica NeI 2014 la richiesta di energia elettrica è stata di 310,5 miliardi di kwh, con un calo del 2,5% rispetto all anno precedente. Tale flessione segue la riduzione (-3,0%) registrata nel 2013. Negli ultimi anni, dopo la consistente caduta della domanda (-5,7%) registrata nel 2009 e ad un biennio (2010 2011) di parziale recupero dei volumi, è succeduto un triennio (2012 2014) di nuovo in contrazione, alla fine del quale la domanda elettrica si è attestata ad un livello

paragonabile a quello del 2002. Nell anno 2014, la richiesta di energia elettrica è stata soddisfatta per l 85,9% da produzione nazionale (86,8% nel 2013), per un valore pari a 266,8 miliardi di kwh, (-3,4% rispetto al 2013) al netto dei consumi dei servizi ausiliari e dei pompaggi. La restante quota del fabbisogno (14,1%) è stata coperta dalle importazioni nette dall estero, per un ammontare, nel 2014, di 43,7 miliardi di kwh, in aumento del 3,7% rispetto all anno precedente. Nel 2014 i consumi totali di energia elettrica sono diminuiti a 291,1 miliardi di kwh (-2,1%). Le perdite di rete sono risultate in flessione dell 8,2%, con un'incidenza sulla richiesta del 6,3% (6,7% nel 2013). In accordo con la regolamentazione in vigore, il mercato dei consumi finali di energia elettrica anche nel 2014 è stato suddiviso in: mercato libero (comprensivo del "servizio di salvaguardia"), mercato tutelato e autoconsumo. I consumi del mercato libero nel 2014 sono stati pari a 208,0 miliardi di kwh, stabili rispetto al 2013 (+0,1%), mentre i consumi del mercato tutelato sono scesi a 58,1 miliardi di kwh (-9,8%). Pressoché stabili anche gli autoconsumi, pari a 25,0 miliardi di kwh, con una variazione pari a +0,1% rispetto all'anno precedente. La distribuzione dei consumi di energia elettrica per settore economico mostra una nuova flessione dell'industria nel suo complesso, pari a -1,9%. Il settore industriale, con un consumo di 122,5 miliardi di kwh, ha rappresentato nel 2014 il 42,1% del totale dei consumi (era il 42,0% nel 2013). In diminuzione anche i consumi del terziario, pari nel 2014 a 99,0 miliardi di kwh (-0,8% rispetto al 2013), ed il domestico con 64,3 miliardi di kwh (-4,1%). In contrazione anche i consumi dell'agricoltura, pari a 5,4 miliardi di kwh (-5,4%). Nel 2014 la produzione nazionale netta, calata del 3,5% rispetto all anno precedente, ha raggiunto un valore di 269,1 miliardi di kwh. Disaggregando per fonte i dati relativi alla produzione al lordo dei servizi ausiliari, si evidenzia un aumento della fonte idroelettrica (+10,2%) che tocca un nuovo record storico a 60,3 miliardi di kwh e una ulteriore flessione del termoelettrico tradizionale. La produzione da fonti rinnovabili (bioenergie, idrica, eolica, fotovoltaica e geotermica) è complessivamente aumentata del 7,7%, raggiungendo un volume di 120,7 miliardi di kwh e con una incidenza sul consumo interno lordo di energia elettrica, al netto degli apporti di pompaggio, pari al 37,5% (era il 33,9% nel 2013). Nel dettaglio, la rilevante espansione delle fonti rinnovabili rispetto al 2013 ha interessato tutte le fonti: idroelettrica giunta a 58,5 miliardi di kwh ossia TWh (+10,9%), fotovoltaica, a 22,3 TWh (+3,3%), eolica che tocca i 15,2 TWh (+1,9%) e geotermica a 5,9 TWh (+4,5%). Per quanto riguarda la parte rinnovabile della fonte termoelettrica, si registra un nuovo importante aumento (+9,6%) delle bioenergie, a 18,7 TWh. La produzione da fonte termica, che rappresenta il 62,1% della produzione netta nazionale, è in flessione di un 8,9% rispetto all'anno precedente. Tra i combustibili impiegati per la produzione termoelettrica si conferma il primato del gas naturale pari al 54,5% della produzione termoelettrica complessiva. In termini di potenza installata, nel 2014 la potenza efficiente netta di generazione è diminuita a 121.762 MW, con una flessione di 2.753 MW, -2,2% rispetto al 2013. Si è in particolare avuta una riduzione di 3.446 MW nel parco termoelettrico (-4,6%) mentre si sono registrati incrementi per tutte la altre tipologie di impianto: +424 MW nel parco fotovoltaico (+2,3%), +141 MW di impianti eolici (+1,7%), +88 MW di idroelettrico (+0,4%) e +39 MW di impianti geotermici (+5,3%). La punta massima del 2014 si è registrata il 12 giugno 2014 alle ore 12, raggiungendo i 51.550 MW, in calo del 4,4% rispetto al picco del 2013 (53.942 MW) ottenuto il 26 luglio 2013. I dati statistici della presente pubblicazione sono disponibili anche nel sito: www.terna.it

Struttura della pubblicazione L annuario è articolato in nove sezioni. La prima sezione Dati generali contiene una sintesi dei principali dati statistici del 2014 confrontati con gli analoghi dati del 2013. La seconda sezione Rete elettrica mostra la consistenza della rete di alta ed altissima tensione alla fine dell anno. La successiva sezione Impianti di Generazione riporta la consistenza degli impianti idroelettrici, termoelettrici e da fonti rinnovabili. Nella parte idroelettrica sono inclusi, oltre agli impianti che producono con apporti naturali, anche gli impianti di pompaggio. Nella parte termoelettrica, oltre agli impianti che producono da combustibili fossili, sono trattati quelli che utilizzano residui, biomasse e altri recuperi energetici (per esempio i turboespansori). Sono inoltre compresi gli impianti geotermoelettrici. Nella quarta sezione si analizzano i Carichi Orari con particolare riferimento al terzo mercoledì di ciascun mese. La quinta sezione, relativa alla Produzione, riporta le produzioni idroelettriche, termoelettriche e da fonti rinnovabili disaggregate sia per tipi di impianto che per regioni. Vengono altresì esposti i consumi di combustibili. La sesta sezione è dedicata all analisi dei Consumi: i consumi vengono analizzati secondo la classificazione coerente con la classificazione ISTAT delle attività economiche ATECO 91. Nella settima sezione Confronti internazionali - viene fornito, con riferimento all anno 2013, un quadro sintetico della potenza installata e della produzione elettrica e di alcuni indicatori socioeconomici ed energetici nel mondo. L ottava sezione riporta i Dati storici dei principali parametri elettrici italiani, per quanto disponibili. Per alcuni parametri, tra cui l energia elettrica richiesta, è disponibile e riportata la serie storica annuale dal 1883. L ultima sezione, Elettricità nelle regioni, presenta, in due schede per ciascuna regione, i principali parametri elettrici e un bilancio dell energia elettrica di dettaglio nel 2014. Infine, per quanto riguarda la terminologia, sono state adottate le definizioni dell Unione Internazionale dei Produttori e Distributori di Energia Elettrica (UNIPEDE), la cui ultima edizione risale al giugno 1991. Per comodità del lettore le principali definizioni sono citate a margine delle tabelle numeriche. N.B. Nella presente pubblicazione si è adottato il criterio dell arrotondamento commerciale dei dati elementari da kw(h) a MW(h) o GW(h). Ciò può determinare alcune lievi differenze, dell ordine del decimale, nei totali. Inoltre, ove presente, il calcolo della variazione percentuale è effettuato sui dati in kw(h). Segni convenzionali: - Grandezza non presente.. Valore non nullo, ma inferiore alla metà dell ultima cifra significativa considerata.